Pandemia dei non inoculati: l’ultima truffa per il siero ai bambini. Renovatio 21

7 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante rilanciare, anche se con due giorni di ritardo, questo articolo di Gian Battista Airaghi apparso su Renovatio 21 che illustra in modo esemplare il gioco delle tre carte messo in atto dal regime per arrivare a smaltire le decine di milioni di fiale di siero acquistate coinvolgendo adesso anche fasce di età che corrono molti più rischi presenti, a medio e lungo termine, dall’inoculazione che dal Covid 19. Un progetto che non esisterei a definire criminale. Ma siamo in mano a persone di un cinismo sconvolgente. E ancora sarò un po’ lento, ma dovete perdonarmi: c’è qualcuno che – ufficialmente, però –  garantisce che chi si inocula il siero non si contagia e non contagia? Buona lettura.

§§§

 

«Pandemia dei non vaccinati»: l’ultima truffa per vaccinare i bambini

 

 

Da un paio di giorni la stampa italiana ha avuto istruzioni di introdurre una nuova espressione orwelliana: la «pandemia dei non vaccinati».

 

Questa espressione demonizzante  – a voler essere precisi –  è stata coniata  in Germania da Jens Spahn, ministro federale della Sanità nel quarto governo Merkel. Alcuni  ironizzano che, infatti, si potrebbe percepire il Made in Germany.

 

Si tratta ovviamente, di una volgare menzogna.

 

L’espressione «pandemia dei non vaccinati» è stata coniata  in Germania da Jens Spahn, ministro federale della Sanità nel quarto governo Merkel

Perché è una volgare menzogna la «pandemia dei non vaccinati»?

 

Prima di spiegarlo coi dati alla mano, diciamo subito perché proprio adesso si è avuta l’introduzione di quest’espressione discriminatoria e fuorviante.

 

I motivi sono due:

 

1) L’efficacia dei vaccini è di gran lunga inferiore a quella dichiarata dal governo. Adesso arriva l’inverno e si deve trovare un capro espiatorio, specialmente di fronte i cittadini che si sono piegati al green pass. Finché era estate si poteva raccontare che la campagna vaccinale stesse dando straordinari successi; ma – si sa- i coronavirus circolano meno in spiaggia. A fine ottobre, col freddo, si sono visti i primi cedimenti.

 

I bambini sono per definizione rimasti i «non-vaccinati»; e adesso esisterebbe, guardacaso, una presunta  «pandemia dei non vaccinati»

2) Proprio in vista dell’annuncio dei vaccini per i bambini tra i 5-11 anni, si deve trovare una scusa per presentare l’operazione con qualche senso scientifico. E, dato che nessuna autorità governativa nega che i bambini siano naturalmente immuni ai sintomi  gravi del COVID, allora devono ripiegare sulla balla della limitazione del contagio. I bambini sono per definizione rimasti i «non-vaccinati»; e adesso esisterebbe, guardacaso, una presunta  «pandemia dei non vaccinati»; quindi nei prossimi tempi  il problema che verrà  spacciato alle masse di minus habens sarà  di fatto la «pandemia dei bambini».

E torniamo alla truffa della “pandemia dei non vaccinati”. La narrativa tocca livelli che superano la spudoratezza. Prendiamo il Corriere del 5 novembre.

 

«Chi non è vaccinato “rischia di contagiarsi 6 volte in più dei vaccinati se ha meno di 39 anni e all’incirca 4 volte in più dai 40 in anni in su”. È questa analisi dell’Istituto superiore di sanità effettuata calcolando l’incidenza dei nuovi positivi da COVID-19 su 100 mila abitanti ad aver convinto il governo sulla necessità di dare una nuova spinta alla campagna gestita dal generale Francesco Paolo Figliuolo».

 

«Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità questa è la situazione del periodo che va dal 24 settembre al 24 ottobre scorso: “Nella fascia d’età tra 12 e 39 anni ci sono stati in un mese 404 nuovi contagiati tra i non vaccinati contro 70 tra i vaccinati”».

 

Sarà vero? Ma nemmeno per sogno. A meno che non siano intervenute mutazioni genetiche nel popolo italiano negli ultimi 4 mesi.

 

Il trucco si fonda su quanto avevamo già spiegato e previsto ad agosto (articolo su ISS) . Lo riassumiamo qui.

Si tratta di un fenomeno di deviazione logica, che in statistica scientifica si chiama bias. Il bias è un vizio logico nella raccolta e analisi dei dati. Da quando hanno introdotto il green pass, era ovvio che sarebbe via via sembrato che le persone non vaccinate si contagino di più.

 

Facciamo subito capire di che cosa si tratta, con un esempio pittoresco. A prova di bambini delle scuole elementari, visto che si parla di loro.

 

Immaginiamo di vivere in un Paese dove ci sia il blond pass, per il quale le persone bionde hanno automaticamente un certificato che ne attesta apriori  la straordinaria istruzione; mentre le persone non-bionde (castane, rosse, calve etc.) devono fare dei test di cultura generale ogni 48 ore. Ebbene, secondo voi chi risulterebbe percentualmente più ignorante?

Immaginiamo di vivere in un Paese dove ci sia il blond pass, per il quale le persone bionde hanno automaticamente un certificato che ne attesta apriori  la straordinaria istruzione; mentre le persone non-bionde (castane, rosse, calve etc.) devono fare dei test di cultura generale ogni 48 ore. Ebbene, secondo voi chi risulterebbe percentualmente più ignorante?

 

Le persone non-bionde, naturalmente.  Dato che le persone bionde – non dovendosi sottoporre a test di cultura generale – sarebbero considerate istruite d’ufficio e non potrebbero nemmeno prendere brutti voti.

 

In questo ipotetico Paese la percentuale di «ignoranti» tra i non-biondi andrebbe anche crescendo:  via via che tra questi molti comincerebbero a tingersi i capelli per diventare biondi. Finchè resterebbero  sempre meno soggetti non-biondi.

 

A quel punto il Ministero dell’Istruzione di questo fantomatico Paese, potrebbe dichiarare «dai nostri dati, le persone non-bionde diventano percentualmente sempre più ignoranti rispetto a quelle bionde».

 

Ecco, anche noi abbiamo una pandemia di ignoranti. È proprio il caso di dirlo.

 

E non fa nemmeno ridere. Non si tratta di un errore logico (un bias) commesso da imaginari ministri dell’Istruzione, ma dai ministri della Salute dell’Occidente. Si tratta di un errore di metodo, demenziale. O forse, truffaldino.

 

È evidente che: dato che i vaccinati hanno il green pass per 12 mesi, non si sottoporranno mai più a tampone a meno che non abbiano sintomi o non debbano andare al pronto soccorso o prendere qualche specifico volo aereo (verso gli USA, per esempio).

 

Mentre, al contrario, i non vaccinati devono sottoporsi a test ogni 48 ore (circa 1 milione ogni 48 ore) e se risultano positivi, automaticamente devono farlo tutti i loro familiari, sebbene asintomatici anche loro.

 

Guardiamo la tabella dell’ISS (Ministero della Salute della Repubblica Italiana) più recente e confrontiamola con quella di luglio-agosto.

 

Si nota qualcosa?

 

Eccome, di seguito faremo riferimento per comodità al cluster under 40. Il lettore può applicare lo stesso ragionamento a tutte le altre fasce anagrafiche.

 

Notiamo che, mentre ad agosto il rapporto di casi positivi (contagi) nei non vaccinati era di 1 su 682, oggi riuslta essere 1 su 247.

 

Mentre nel cluster dei vaccinati under 40 il rapporto dei contagi è rimasto praticamente uguale da agosto a oggi: 1 su 1500 (1411-1513).

 

In poche parole, banalmente, «chi più cerca, più trova»

Che cosa significa questo?

 

Questo non significa che la variazione sia stata causata dal vaccino. Anzi, al contrario: se il vaccino funzionasse per limitare i contagi, ci si aspetterebbe che i contagi tra non vaccinati e vaccinati avrebbero dovuto ridursi. Infatti le persone vaccinate avrebbero dovuto proteggere anche le persone non vaccinate e proteggersi tra loro.
Tuttavia è accaduto il contrario, ma solo tra non vaccinati.

 

E quindi vediamo che da quanto esiste il green pass, più persone si vaccinano, più aumentano i contagi tra non vaccinati. Tra vaccinati il rapporto è rimasto invariato.

 

Siccome gli italiani non sono mutati geneticamente da giugno 2021, questo può significare solo che  l’aumento dei contagi tra non vaccinati è semplicemente dovuto al fatto che si devono fare il tampone ogni 48 ore. In poche parole, banalmente, «chi più cerca, più trova».

 

Il tasso di contagi tra vaccinati invece è rimasto immutato perché le persone vaccinate non facevano il tampone già prima che entrasse in vigore il green pass, da mesi. E continuano a non farne.

 

Gli italiani sono vaccinati al 85 % e hanno più contagi di quando erano vaccinati al 60%

D’altra parte, se non si concedesse che esista questo bias nei dati, si farebbe un autogoal contro i vaccini: gli italiani sono vaccinati al 85 % e hanno più contagi di quando erano vaccinati al 60%. Ma solo tra non-vaccinati.

 

A meno che non si voglia concludere che il vaccino peggiora la cricolazione del virus, conviene a tutti concedere l’esistenza di un bias nella raccolta dei dati.

Non è incoraggiante però: si deve concludere o che  la vaccinazione peggiora il contagio o che ci stanno truffando nella raccolta dei dati. Tertium non datur, come si dice in logica.

Ciò detto, affermare che esista una «pandemia dei non vaccinati» – cioè che il contagio avvenga  ormai tra non vaccinati – è un affermazione smentita dallo storico dei dati epidemiologici. Una volgare truffa. O forse unavera  pandemia di ignoranza del  metodo scientifico.

 

D’altra parte che possano esistere incomprensioni potrebbe essere plausibile. Qui, ad esempio, vediamo l’ex direttore dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), Guido Rasi,  che parrebbe non aver ben chiaro che cosa sia la tachipirina.

 

 

 

Complessivamente, ad alcuni maliziosi, potrebbe sembrare che i vertici che guidano la pandemia adottino ogni giorno di più questa massima di Pulcinella:

«Ie nun so’ fesso, ma aggi’ ‘a fà ‘o fesso, pecché facenno ‘o fesso, ve pozzo fà fesse».

Gian Battista Airaghi

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13 commenti

  • Gianfranco ha detto:

    Quasi tutto giusto. Tranne “qualche specifico VOLO AEREO”, come se esistessero i voli terrestri o marini…
    Ma ormai siamo abituati a produrre (e ascoltare) parole senza pensare al loro significato.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Tratto da cartello recato al collo da distinta signora manifestante contro lasciapassare sanitario. “E’ la prima volta nella Storia che l’inefficacia di un farmaco è colpa di chi non l’ha preso!”…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • anonimo ha detto:

    Madre Miriam: “Ci resta poco tempo …”
    https://gloria.tv/post/gYiG8E3LbiWC1kPALtHCHef9G

  • IL BRIANZOLO ha detto:

    Ho cliccato l’invio troppo presto…
    Concludo: banda di deficienti, affiancata dall’altra banda: quella dei delinquenti.

    • Zuzzurellone ha detto:

      Non credo che abbia fatto l’invio in anticipo.
      È possibile che abbiamo preso un virus. È successo la stessa cosa anche a me l’altro giorno .

  • IL BRIANZOLO ha detto:

    Velocissima ricerca su google: “La Tachipirina ….non ha alcun effetto antinfiammatorio”. Ora, l’ex direttore dell’EMA non lo sa. Conclusione: siamo in mano ad una banda di deficienti. E Draghi non lo sa o, più probabilmente, fa finta di non saperlo, perché ai dittatori fa comodo avere al proprio servizio una banda di deficienti.

  • stilumcuriale pitagorico ha detto:

    Anche la morte rispetta il riposo domenicale, Come ogni domenica, anche oggi i morti sono notevolmente al di sotto della media. Le”vittime” di oggi, infatti sono soltanto 26 esattamente come domenica scorsa. 5 meno di ieri. Per conseguenza la linea di tendenza si è appiattita ed è addirittura leggermente in discesa (y=-0,0242x + 40,538).
    Ma il trio lescano (Draghi, Speranza, Figliuolo) prevede un’impennata di vittime per gennaio-febbraio del 2022 da prevenirsi con la corsa alla terza dose per tutti entro il 31/12.

  • miserere mei ha detto:

    Sentita dalla bocca della Dr.ssa Bolgan: circolari governative diffuse ai direttori ospedalieri chiedono di ricoverare comunque in terapia intensiva per Covid i non vaccinati. E di non mettere nella terapia intensiva Covid i vaccinati. Qualcuno che lavora in ospedale ne sa qualcosa?

  • Acido Prussico ha detto:

    “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore.” (Ger. 17,5)