Un Messaggio del card. Burke: Preghiamo il Rosario, e Ricordiamo i “Novissimi”.

4 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e con piacere pubblichiamo questo messaggio del card. Raymond. L. Burke che sta per tornare alle sue normali attività pastorali, dopo essere guarito dal Covid 19. Buona lettura e meditazione. La traduzione è nostra.

§§§

Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

il mese scorso ho avuto il piacere di informarvi che, per grazia di Dio e attraverso un intenso programma di riabilitazione, sono stato in grado di tornare all’offerta quotidiana del Santo Sacrificio della Messa. Offrire quotidianamente la Santa Messa è essenziale per la mia identità di sacerdote, Vescovo e Cardinale, e anche il più grande servizio che posso rendere al popolo santo di Dio. Mentre l’intensità della mia riabilitazione continua a proibire un ritorno al ministero pubblico, spero tuttavia di poter, un giorno presto, riprendere presto le mie normali attività pastorali. Durante questo periodo di convalescenza, voi e le vostre intenzioni restate quotidianamente nelle mie preghiere. Per favore, continuate a tenere la mia completa guarigione e il mio ministero sacerdotale nelle vostre preghiere.

Nel mio messaggio del mese scorso, un aggiornamento sulla mia salute era solo un punto introduttivo al messaggio più importante di sviluppare la devozione quotidiana del Santo Rosario, perché prendo molto sul serio l’aiuto paterno per la vostra vita spirituale, per darvi il quale il quale sono stato ordinato. Come ho fatto il mese scorso, concentro ora questa lettera su un tema spirituale relativo alla conclusione dell’Anno Ecclesiastico.

Durante queste ultime settimane dell’attuale anno ecclesiastico, la Sacra Liturgia richiama la nostra attenzione su quelle che sono tradizionalmente chiamate le Quattro Ultime Cose (I Novissimi, n.d.r.): Morte, Giudizio, Paradiso e Inferno. Il 1° novembre, per esempio, è (stata) la solennità di Tutti i Santi, che ricorda alle nostre menti e ai nostri cuori la grazia per la santità della vita, che abbiamo ricevuto attraverso i sacramenti del Battesimo e della Cresima, destinandoci alla vita eterna in Paradiso. Il giorno seguente, il Giorno delle Anime, ricordiamo tutti i fedeli defunti – la Chiesa sofferente o in Purgatorio – pregando che tutte le pene temporali dovute ai peccati che possono aver commesso siano rimesse e che possano essere uniti ai Santi in Paradiso – la Chiesa trionfante.

L’ultima domenica del mese, il 28 novembre, prima domenica d’Avvento, inizia il nuovo anno ecclesiastico, mentre la domenica precedente, secondo la Forma Ordinaria del Rito Romano, è la Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo. Nella Forma Straordinaria, la stessa importante festa viene celebrata l’ultima domenica di ottobre, il 31 ottobre di quest’anno. Onorando Nostro Signore sotto il Suo titolo di Re del Cielo e della Terra, siamo profondamente consapevoli della nostra vocazione e missione di essere Suoi collaboratori, Suoi soldati, nell’instaurazione del Suo Regno nel mondo. Noi – la Chiesa militante – siamo una cosa sola con la Chiesa sofferente e la Chiesa trionfante. Infatti, dipendiamo dalle preghiere dei Santi del Cielo e dei nostri fratelli e sorelle del Purgatorio per aiutarci a compiere la missione di Cristo Re nel mondo. Chiediamo le loro preghiere, affinché i nostri cuori, uno con il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore Puro di San Giuseppe, appartengano puramente e totalmente al Sacro Cuore di Gesù. Cristo Re regna sul mondo dal Suo Cuore glorioso, trafitto per la nostra salvezza. Dal Suo Sacro Cuore fluiscono incessantemente e incommensurabilmente le grazie necessarie per essere veramente suoi collaboratori, suoi soldati.

Mentre l’attuale anno ecclesiastico volge al termine e mentre anticipiamo l’inizio del nuovo anno ecclesiastico, un nuovo anno di grazia, la Sacra Liturgia ci porta a contemplare più pienamente la Seconda Venuta del nostro Sovrano Re, quando Egli stabilirà “nuovi cieli e una nuova terra in cui risieda la giustizia” (2 Pt 3, 13). Lavorando ogni giorno, affinché il Regno di Cristo venga, come Egli ci ha insegnato a pregare nel Padre Nostro, cerchiamo la Sua Venuta Finale.

Vogliamo solo essere quei fedeli collaboratori, amministratori costanti, che Egli troverà a guardare e ad aspettare per accoglierlo alla Sua venuta. Nostro Signore ci insegna: “Siano cinti i vostri fianchi e le vostre lampade accese, e siate come gli uomini che aspettano che il loro padrone torni dal banchetto di nozze, per aprirgli subito quando verrà a bussare” (Lc 12, 35-36). Ci cingiamo i fianchi sforzandoci di condurre una vita buona e santa, in accordo con la grazia che Nostro Signore riversa immancabilmente nei nostri cuori dal Suo Cuore Reale. Manteniamo le nostre lampade accese cercando Nostro Signore e il Suo Regno attraverso la preghiera, le devozioni e, soprattutto, la nostra partecipazione alla Sacra Liturgia. La sicura prospettiva della seconda venuta di Nostro Signore ci ispira un santo timore, quel dono dello Spirito Santo che chiamiamo “Timore del Signore”. Non è un timore di terrore davanti a Nostro Signore, ma di profondo rispetto per la Sua sublime Santità e per la nostra indegnità di stare davanti a Lui. È un timore che ispira fiducia, perché, se desideriamo e cerchiamo la Sua venuta, siamo ansiosi di accoglierLo, confidando nella Sua “infinita bontà e promesse” (Atto di speranza).

Secondo il modo di pensare del mondo, la regalità di Cristo ci toglie la libertà, sottomettendo la nostra volontà alla sua. Ma è vero il contrario. Quando Cristo regna nei nostri cuori, allora siamo veramente liberi. Realizziamo la nostra piena dignità nell’amore puro e disinteressato di Dio e del prossimo. Diamo i nostri cuori completamente al Sacro Cuore di Gesù, perché solo in Lui troviamo la libertà e la pace che tanto desideriamo. Cristo regna nei nostri cuori con il suo amore puro e disinteressato, affinché noi possiamo amare con purezza e disinteresse. Come Egli ha promesso: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come dice la Scrittura: “Dal suo cuore sgorgheranno fiumi di acqua viva””. (Gv 7, 37-38).

Siamo testimoni della verità della promessa di Nostro Signore nel Cuore Immacolato di Maria, Sua Madre e Sua prima e più perfetta discepola. Essendo stata preservata da ogni macchia di peccato fin dal primo momento della sua vita, dal Mistero dell’Immacolata Concezione, era preparata ad essere il tabernacolo vivente in cui Dio Figlio avrebbe preso un cuore umano sotto il suo Cuore Immacolato. Lei era sempre totalmente per il suo Figlio Divino. Come conclude il racconto del Ritrovamento di Nostro Signore nel Tempio, ella custodiva nel suo cuore il Mistero dell’Incarnazione Redentrice. Allo stesso modo, lei, con San Giovanni Apostolo ed Evangelista e con Santa Maria Maddalena, stava ai piedi della Croce, ricevendo, attraverso le parole di Nostro Signore morente a lei e a San Giovanni, l’incarico di essere la Madre della Grazia Divina: “Donna, ecco tuo figlio! … Ecco tua madre!” (Gv 19, 26-27).

Intimamente unito al suo Cuore Immacolato è il Cuore Puro di San Giuseppe, suo vero Sposo e Padre adottivo del suo Figlio Divino. Dio concesse a San Giuseppe grazie straordinarie di purezza e di giustizia, affinché potesse essere lo sposo adeguato della Vergine Maria e, con lei, provvedere alla famiglia di Dio Figlio Incarnato. Come egli fu il custode della Vergine Madre e del suo Figlio Divino, così egli è il nostro custode e protettore nella Chiesa. San Giuseppe ci insegna a vivere, uniti nel cuore con il Cuore Immacolato di Maria, in compagnia e al servizio di Gesù. In un’altra occasione, vi scriverò più ampiamente sulla devozione al Cuore Puro di San Giuseppe.

Dopo la morte di Nostro Signore sulla croce, il soldato romano gli trafisse il costato con una lancia e dal suo Cuore uscì “sangue e acqua” (Gv 19, 34), segno dell’incessante effusione della grazia divina nella Chiesa. In quello stesso momento, in adempimento della profezia di Simeone alla Presentazione, il Cuore Immacolato di Maria fu misticamente trafitto: “E Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre: ‘Ecco, questo bambino è posto per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, e per un segno di cui si parla (e una spada trafiggerà anche la tua stessa anima), perché siano rivelati i pensieri di molti cuori'” (Lc 2, 34-35). La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, Nostra Madre, ci attira al suo Cuore Immacolato, affinché i nostri cuori riposino nella verità e nell’amore del Sacro Cuore del suo Figlio Divino.

Nel Cuore Immacolato di Maria, troviamo la totale libertà che è nostra, quando diamo i nostri cuori, senza riserve, al dominio del Reale Cuore Trafitto di Gesù, così che preghiamo con lei nel Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore” (Lc 1, 46-47). Sotto la cura e la guida materna della Vergine Madre di Dio, troviamo la libertà e la gioia di una vita vissuta in Cristo, vissuta nel Sacro Cuore di Gesù, nel quale tutte le virtù sono unite nell’impronunciabile perfezione del Divino Amore. Così preghiamo anche noi, con Maria Immacolata: “E la sua [di Dio] misericordia è su coloro che lo temono di generazione in generazione” (Lc 1, 50). Continuiamo ad avvicinarci alla Beata Vergine Maria, specialmente attraverso la preghiera del Santo Rosario, affinché le molte grazie del mese di novembre ci portino ad attingere al dono del timore del Signore e a vivere così più pienamente la nostra vita in Cristo, la nostra comunione nella Chiesa – trionfante, sofferente e militante.

Uniamo i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria che ha dato il suo cuore completamente al Signore: “Ecco, io sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38). Seguiamo il suo consiglio materno, il consiglio della Madre della Divina Grazia, dato per la prima volta ai cantinieri alle nozze di Cana: “Fate quello che Egli [Gesù] vi dirà” (Gv 2, 5). Uniamo i nostri cuori al Sacro Cuore di Gesù nel Sacrificio Eucaristico. Così i nostri cuori, riposando nella Sua libertà, una cosa sola con il Cuore Immacolato di Maria, manifesteranno la verità delle Quattro Ultime Cose. Così vivremo nella ferma attesa della Seconda Venuta di Nostro Signore, quando Egli porterà alla pienezza il Suo Regno, l’opera supremamente regale della salvezza eterna.

Implorando Nostro Signore, per intercessione di Nostra Signora di Guadalupe, di benedire voi, le vostre case, le vostre famiglie e tutte le vostre opere, resto,

Vostro nel Sacro Cuore di Gesù e nel Cuore Immacolato di Maria, e nel purissimo Cuore di San Giuseppe,

 

 

 

 

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26 commenti

  • Gabriela Danieli, fedele abbandonata e privata della s. messa e dei sacramenti ha detto:

    Mons. Burke, si renda conto che la preghiera in comunione col vicario di lucifero Bergoglio È IN ABOMINIO A DIO❗️

    Perché la dottrina di Cristo insegna che i VERI CRISTIANI sono quelli che RICONOSCONO il legittimo papa infallibile stabilito da Cristo: Benedetto XVI, e PREGANO IN UNIONE CON LUI.

    Quelli invece che si ostinano ancora a chiamare PAPA, o VICARIO DI CRISTO l’impostore bergoglio, oltre a nominare il nome di Cristo invano, al di là delle varie pennellate di vernice di bianco, per me sono solo dei GIUDA traditori, Mons Viganò e Shneider, Comastri, Brandmuller, Sarah compresi, perché anziché RICONOSCERE PUBBLICAMENTE il legittimo papa BENEDETTO XVI che mai ha revocato il MUNUS PETRINO….
    e impugnare una causa contro L’USURPATORE INIQUO del trono di Pietro BERGOGLIO….
    Si OSTINANO VERGOGNOSAMENTE a militare nella cattedra iniqua dell’impostore Bergoglio contro quella legittima di Pietro, rendendosi REI DI PECCATO DI SCANDALO E DI SCISMA!

    Ma non vi rendere conto che innquesto modo DARE ALL’IMPOSTORE INIQUO SEMPRE PIÙ POTERE PER DISTRUGGERE CRISTO E LA SUA CHIESA!
    PERCHÈ?????
    PERCHÈ?????
    PERCHÈ?????

    Dio non si irride.
    E neppure il gregge di Cristo abbandonato in balia dei lupi e privato dei sacramenti e del Sacrificio della VERA s.messa in comunione con Cristo e il suo legittimo vicario BENEDETTO XVI❗️

    E SE DIO VI CHIAMA PASTORI CANI MUTI,
    per me siete tutti MERCENARI SENZA CUORE che delle pecore disperse del gregge di Cristo non v’ importa nulla!!!

    Al n. 821 del Catechismo Maggiore sta scritto che una chiesa che priva i fedeli del S Sacrificio della messa e dei sacramenti NON È PIÙ la CHIESA UNA e SANTA di GESÙ CRISTO!

    Bensì quella lucifero-massonica dell’ANATEMA BERGOGLIO…membro del Rotary Club dal 1999, privo del MUNUS PETRINO e dell’anello piscatorio d’obbligo per il legittimo successore di Pietro, che ostenta senza vergogna la croce pettorale massonica del PRINCIPE ROSACROCE, E CHE PORTA AVANTI LA DOTTRINA MASSONICA E GLI EMPI PIANI del NWO, GENOCIDIO di massa compreso, attraverso gli pseudo-vaccini criminali, che tante giovani vittime stanno mietendo!!!
    Basta!
    Smettete di rendervi I PRIMI RESPONSABILI di tanto male col vostro SILENZIO e la vostra DISERZIONE, perché di questo peccato gravissimo ne rispondere presto a Dio!

  • alessandro ds ha detto:

    Forse dirò una sciocchezza, ma il card. Burke sospetto che sia a conoscenza di qualche particolare segreto successo durante il conclave, ma che non possa rivelarlo per via del giuramento di segreto. Dico questo perché 2 anni fa successe una cosa ambigua al quale non ho mai saputo dare una spiegazione.
    Denunciai al Collegio cardinalizio e alla Congr.dei Vescovi il fatto che il Conclave 2013 fosse invalido a motivo della presenza di W. Kasper, lo scomunicato per manifesta eresia da più di 20 anni, “inabile a ricevere nuovi uffici” , fra legge irritante e inabilitante c’è un abisso giuridico, l’irritante è illegale ma valido, inabilitante invece è come se non è mai esistito.
    Insomma, dopo aver fatto queste denuncie nel 2019 che vennero praticamente ignorate è insabbiare, nessuno mi richiamò mai nemmeno per sentirmi e nessuno venne mai punito, non venne mai aperta nemmeno un indagine (cosa che invece è obbligatoria sempre è comunque, anche al semplice ricevimento di una segnalazione, anche non certa, sono obbligati ad aprire un indagine) , allora provai a contattare anche il Card. Burke, per parlare di questa irregolarità durante il Conclave, visto che il Card. Burke conosce il diritto canonico molto molto bene. Un Monsignore che ha fatto da tramite fra me è lui, alla mia affermazione sul Conclave mi rispose con una frase che apparentemente non centrava niente, ma che poi riflettendoci sopra ho il sospetto che invece contrasse molto più di quello che avevo saputo cogliere sul momento.
    Questo Monsignore che ha fatto da tramite mi ha risposto: – ” Mantenere il segreto del Conclave è una pesante responsabilità ” –
    Ora, visto che loro non sono idioti, che se tu gli parli di A loro ti rispondono Z senza motivo, vuol dire che con quella risposta mi è stato detto chiaramente che riguardo al Conclave ci sarebbero delle cose da dire, ma che non possono essere dette a motivo del segreto.

    • Paoletta ha detto:

      Le faccio i miei complimenti, ci vuole coraggio a indagare in un ambiente mafioso come quello del Vaticano attuale.

      • alessandro ds ha detto:

        Insabbiato e ignorarono la cosa talmente bene, che nemmeno i miei superiori hanno mai saputo della mia denuncia, nonostante io avessi scritto a caratteri cubitali in quale Ordine stessi facendo il percorso vocazionale e formativo.
        Non hanno detto niente nemmeno ai miei superiori. Io sono stato 1 anno con il timore di essere cacciato da un momento all’altro per questo motivo. Quando dissi al mio superiore che io avrei voluto denunciare questa situazione lui mi disse che finché ero in percorso nell’Ordine non avevo il permesso di farlo. Allora lo feci di nascosto dai superiori.
        E sono stupito che nessuno andò mai dai miei superiori a dirgli ciò che avevo fatto. Insabbiarono e ignorarono tutto.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Lettera di Tommaso d’Aquino a uno studente

          Carissimo in Cristo, Giovanni, giacché mi hai chiesto in che modo tu debba applicarti allo studio per acquistare il tesoro della scienza, ecco in proposito il mio consiglio.
          Non voler entrare subito in mare ma arrivaci attraverso i ruscelli, perché è dalle cose più facili che bisogna pervenire alle più difficili. Questo dunque è l’avviso mio che ti servirà di regola. Voglio che tu sia tardo a parlare e restio a scendere in parlatorio. Abbi purità di coscienza.
          Non tralasciare di attendere alla preghiera.
          Sii amante della tua cella.
          Mostrati amabile con tutti.
          Non essere per nulla curioso dei fatti altrui.
          Non essere troppo familiare con nessuno, perché la familiarità eccessiva genera disprezzo e dà occasione di trascurare lo studio.
          
Non t’intromettere in nessun modo ne discorsi e nei fatti secolari.
          Non divagare su tutto.
          Non lasciar d’imitare gli esempi dei santi e dei buoni.
          Non guardare chi è colui che parla, ma tieni a mente tutto ciò che di buono egli dice.
          Procura di comprendere ciò che leggi ed ascolti.
          Certìficati delle cose dubbie e studiati di riporre nello scrigno della memoria tutto quello che ti sarà possibile.
          Non cercare infine cose superiori alla tua capacità.
          Seguendo queste norme, metterai fronde e produrrai utili frutti nella vigna del Signore, in tutti i giorni di tua vita.
          Mettendo in pratica questi insegnamenti potrai raggiungere la mèta alla quale tu aspiri. 

          Stai bene.

        • Paoletta ha detto:

          L’insabbiamento mi sembra una conferma della fondatezza dei suoi sospetti.

          • Rosa Rita La Marca ha detto:

            Il gusto dello scandalo è una novità che porta nella chiesa stili di vita particolarmente mondani, mentre ciò che gli anti-cattolici chiamano insabbiare/coprire spesso vuol dire soltanto trovare le soluzioni con discrezione, nel tempo giusto, nel modo più prudente, senza dare ai nemici la festa per la caduta di singoli, gruppi o la Chiesa militante in generale.

    • Gabriela Danieli ha detto:

      Grazie di cuore Alessandro DS per questa coraggiosa domanda rivolta a SER card. Raymond Leo Burke, alla quale è chiamato a rispondere come concreta testimonianza di amore e fedeltà a CRISTO=VERITÀ e alla Sua Santa Chiesa, i cui vertici sono illegittimamente occupati da 8 anni da una falsa chiesa massonica, definita anche SINAGOGA DI SATANA.

      Falsa chiesa che, grazie al SILENZIO e alla DISERZIONE dei buoni, acquista sempre più potere per distruggere Cristo e i Suoi agnelli, e il cui regista occulto sembra essere proprio L’ERETICO CARD. WALTER KASPER, mai scominicato, come per’altro nessuno dei suoi amici (cospiratori):
      🔴 REINHARD MARX
      ▪️Carlo Maria Martini
      ▪️Achille Silvestrini
      ▪️Gofried Dannels
      ▪️Christoph Schönborn
      ▪️Ivo Furer
      ▪️Oscar Marradiaga
      ▪️Carl Lehman
      ▪️Murphhy O’Connor
      ▪️André Vintrois
      ▪️Santos Auril Castello
      ▪️Sean O’Malley
      ▪️Lauren Monseguo
      ▪️Basil Hume
      ▪️Adrian Van Lyun
      ▪️Armand Ving Trois
      ▪️Lauren Monsegu
      ▪️Oscar Ridriguez

      E alla sua importante domanda, caro Alessandro, rivolta a SER. card. Raymond Leo Burke, mi permetto di aggiungere la mia:

      Come mai nessuna DENUNCIA né SCOMUNICA nei confronti di tutti questi CARDINALI che lo stesso Dannels ha definito MASSONI?
      (vedi la sua testimonianza davanti il giudice nel video sotto postato)

      Perché nessuno prende in considerazione la testimonianza del card. Dannels o le prove documentate ad es. di un grande testimone di fede come il prof. José Galad presidente dell’Università della Gran Colombia?
      Vedi video:
      https://youtu.be/P6yyndTZksU

      E concludo esortando lei Alessandro DS, i suoi compagni di seminario e tutti i lettori ad unirci in preghiera per invocare dallo Spirito Santo la grazia di infondere nel cuore di SER card Burke e non solo, una maggiore fiducia nella guida infallibile del legittimo Vicario di Cristo Benedetto XVI, onde ricevere da lui le neccessarie DIRETTIVE e il coraggio per intraprendere la GIUSTA BATTAGLIA.

      D’altronde, se di recente il nostro Santo Padre dal suo isolamento forzato, ha espresso il desiderio di incontrare presto i suoi AMICI più “FIDATI”…CI SARÀ PURE UNA RAGIONE IMPORTANTE!!!

      In attesa di una cortese risposta da SER card Burke, ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.

  • Acido Prussico ha detto:

    Questo mese il premio Nobel del lecca-calzinismo è stato concesso a….

    In un’intervista concessa a Vito Mancuso per il Corriere della Sera, Il cardinale Ravasi ha detto: “Non ci sono più profeti, solo Francesco”.
    (https://infovaticana.com/2021/11/03/cardenal-ravasi-ya-no-quedan-profetas-solo-francisco/)

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    È questa una di quelle occasioni in cui mi è venuto spontaneo esclamare con il “curato di campagna” di Bernanos: «Tutto è grazia!”, perché è una di quelle che mi ha permesso di riconoscere chiaramente l’intervento di Dio nell’esperienza di vita di un uomo, in questo caso del card. Burke, che si è trovato ad affrontare (superandola) una delle prove più difficili, comune peraltro a molti, troppi, mortali in questi due anni circa di diffusione a livello mondiale di un virus, con il quale – sembra, dai molti segnali che ci arrivano – dovremo imparare a convivere.
    Il cardinale lo ha fatto impugnando il rosario, la “catena dolce che ci rannoda a Dio” e – non appena ha recuperato le forze necessarie – ha ripreso il servizio alla Parola, proprio del sacerdote, per il bene delle anime, facendo arrivare il messaggio di “Vita eterna” e la sua testimonianza utilizzando i mezzi messi a disposizione dalla tecnologia moderna.
    Unendomi al suo ringraziamento a Dio, per il decorso positivo della malattia, e a quanti hanno elevato preghiere a tal fine, esprimo il mio “grazie!” a lui e, per quel che mi riguarda, ai pochi altri presbiteri, che da remoto con la luce della loro “lampada” illuminano i miei passi, a tratti vacillanti, nell’attesa del Regno di Cristo, Re dell’universo, che – al contrario delle “teste coronate” di questo mondo – con la Sua corona di spine ha lasciato in eredità una polizza vita a Chi non smette di credere alla Sue promesse.

  • Belzunegui ha detto:

    Stupendo, ma per quando la CORREZIONE PROMESSA ?

    Io prego il rosario per Burke, perché la faccia. La sua ánima é in pericolo per omissione, per il peccato di omissione, gravissimo quando l’obligo é gravissimo.

    • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

      @ Belzunegui,
      Dubito che qualsiasi altro sforzo – oltre quelli noti – di un singolo o, comunque, di un ristrettissimo nucleo di animati da buona volontà, riesca a sfondare il muro di gomma, che resta invisibile a chi non ha occhi per vedere e orecchi per intendere. E la lettura di articoli del genere al link seguente non fa che aumentare i miei dubbi e la sfiducia nell’esito di ogni altro, eventuale, tentativo.
      https://aleteia.org/2021/11/02/contributors-respond-to-new-book-on-traditiones-custodes/

      • Belzunegui ha detto:

        Invece io credo que Bergoglio quello che teme di più sarebbe quella CORREZIONE PÚBLICA E CANÓNICA A UN PAPA. Sarebbe un bomba e un grande conforto per el pópolo cattólico, che vede confermata la sua Fede di maniera chiara e precisa.

        La Amoris Laetitia nelle linee guida non é cattolica.

        • alessandro ds ha detto:

          È stata scritta bene con la giusta ambiguità, ovvero che l’eresia è velata, nel modo che se qualcuno lo accusa di eresia lui si può difendere dando un’interpretazione diversa, perché l’ambiguità con il quale è scritta lascia spazio a molte interpretazioni diverse.
          I modernisti hanno imparato a essere velati in modo di avere sempre una via di uscita contro le accuse.
          Infatti Bergoglio non ha mai risposto alla richiesta di chiarimento di Burke e gli altri, perché se risponde dopo non può più cambiare versione.

          • Belzunegui ha detto:

            Il 303, la bomba secondo Seifert, non é mica ambiguo. É molto chiaro in senso erético.

  • Lucia ha detto:

    Grazie Cardinale Burke, Santo di Dio, mia Luce, mia Stella del Mattino. Dio la conservi a lungo tra noi, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. La Madonna di Guadalupe e madre mia e Madre Sua, dunque noi siamo fratello e sorella in Cristo Gesù e perché abbiamo per Madre la stessa madre. Mi sta a. Cuore la sua missione

  • Rina ha detto:

    Ma il covid non era una banale influenza stagionale, che si cura con pochi farmaci?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Si cura, se la curi. Se stai a Tachipirina e attesa più o meno vigile…beh.

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      “Correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi,
      sostenete i deboli, confutate gli oppositori,
      tenete lontani i maligni, istruite gli ignoranti,
      stimolate i negligenti, frenate i litigiosi,
      moderate gli ambiziosi, incoraggiate gli sfiduciati,
      pacificate i contendenti, aiutate i bisognosi,
      liberate gli oppressi, mostrate approvazione ai buoni,
      tollerate i cattivi, amate tutti.”
      Sant’Agostino, Discorso 493.3

      Se non si ritorna ad una obbedienza ferma ai nostri confessori, certo, quelli cattolici che correggono e indicano la porta stretta per il cielo, la recita del Rosario rischia di essere un pericoloso modo di sovvertire l’ordine gerarchico della Chiesa.. Con sti laici presi dal protagonismo dato dalle mille profezie, che guarda caso sono sempre contro i sacerdoti.
      Abbiamo laici indisposti a seguire gli ordini del confessore, che pregano “che Dio ci mandi santi sacerdoti”, ovviamente senza però loro adeguarsi al cambiamento preteso. Si insegna più con l’esempio che con lo zelo amaro.

      • alessandro ds ha detto:

        Cara signora, non so se lei è così tanto fortunata da conoscere solo Sacerdoti retti, oppure è cieca e si lascia fuorviare dall’aspetto che molti di loro ostentano in pubblico con i fedeli. Io da seminarista da ben 4 anni, vedendo la verità dal dentro, le posso dire che almeno il 30% dei Sacerdoti sono persone che in un paese normale sarebbero in prigione con condanne dai 3 ai 10 anni. Un altro 30% invece è semplicemente malvagio, molte persone senza vocazione entrate nella Chiesa per i più disparati motivi. Poi c’è anche un 40% di bravi Sacerdoti, che per lo più sono anziani dai 70 in su.
        E sa quale è la verità? Che questa gente in pubblico ostenta santità è fa finta di essere buona davanti ai fedeli, belle prediche è omelie, interpretazioni dei vangeli tutte miele e amore, e poi in privato quando gli occhi dei fedeli non vedono diventano dei diavolo in terra. Fanno del male consapevoli di fare il male è con il proposito di farlo. Gente da chiudere in prigione.
        Ora ciò che dice lei sarebbe giusto in condizioni normali, se non ci fossero tutti questi criminali infiltrati nella Chiesa.
        Consiglio che le posso dare, non si fidi mai sopratutto di quelli che fanno la voce impostata, che fanno la voce Angelica stridula. Quelli che fanno la voce in falsetto mentre parlano per darsi un tono più santo. Quelli sono i peggiori.
        Non so se le è mai capitato di sentire gente così parlare, non fidarti mai di chi non si comporta in maniera genuina o naturale, ma che si trattiene o si comporta in maniera innaturale addirittura impostando la voce.

        • Gabriela Danieli ha detto:

          Rispondo ad Alessandro DS:
          Grazie per la VERITÀ da lei coraggiosamente esposta sulla tragica realtà di una chiesa occupata da impostori.

          Purtroppo, avendo contattato vescovi del Triveneto e tanti sacerdoti della mia diocesi in questi 10 anni per le mie battaglie prolife o contro le unioni omossessuali o contro la comunione in mano, ho dovuto costatare di persona che la MAGGIORANZA di questi presbiteri non OBBEDENDO al vero papa, di fatto si dimostrano TRADITORI di Cristo e del Suo vangelo.

          E se la maggioranza dei cattolici sta APOSTATANDO dalla vera fede col rischio di perdere la vita e spirituale e fisica (vaccino criminale, marchio della bestia, etc. .. ), dipende proprio da fatto che affidano ingenuamente le loro anime all’EMPIA GUIDA di sacerdoti apostati in COMUNIONE con l’ usurpatore massone del trono di Pietro.

          Ecco perché non smetterò mai di ribadire ciò che insegna da sempre la DOTTRINA di CRISTO:

          Solo nell’obbedienza al Sacro Magistero INFALLIBILE del legittimo PAPA BENEDETTO e ai sacerdoti a lui uniti, possiamo essere certi e sicuri nel nostro cammino di santificazione.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Ho ricevuto minacce di morte, oltre che offese inenarrabili, da sacerdoti della mia città:durante le omelie, divenute oscenità con tanto di vallette di novantanni. Taluni hanno l’ardire tipico di chi non ha timor di Dio, nè timore di star ingannando il prossimo, specie un superiore costituito a loro, tanto da essere venuti sul web a “benedirci”, dopo avermi pedinata, cosa che hanno fatto i fantasmagorici “confrati” di ste sette pseudodevozionali mai vagliate da chi di dovere abbanstanza sulla condotta di vita reale, oltre che sul rispetto delle norme canoniche per rispettare la liturgia N.O, così permettendogli di perpetrare azioni sacrileghe, che hanno superato , in fantasia persino i film erotici all’italiana. La finzione di virtù è peccato. Si badi sempre al fatto che le persone signorili e delicate esistono davvero. Non siamo tutti ipocriti come vogliono gli acidi inquisitori.
          Ho compreso che stanno perseguitando i fedeli e i sacerdoti di retta dottrina cattolica, mentre molti eretici ed apostati vanno avanti. Da quando ho compreso che non è una lotta tra me e i pentecostali infiltrati di fronte casa mia, ma è proprio una guerra apocalittica mondiale, ho trovato pace. Infatti, deve compiersi. E tutto è nelle Mani Gloriose di Cristo Vincitore. Stia sereno e gioioso, nella persecuzione. 😉

          Punti sempre a quelle persone che prima di correggerla, ambiscono a comprendere le sue ferite, per lenirle, non per infierire proprio lì. Se lei deve divenire un sacerdote, va custodito e voglio che lei stia bene.
          La ringrazio per essersi aperto con sincerità nei miei confronti, spero di non tradire un atto così amichevole. Saluti cordiali.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Non fidatevi delle Messe dette in diretta grazie al bel servizio RAI. Li hanno obbligati a fare le cose come si deve. Andata via la RAI, hanno ricominciato a fare i porci comodi, in stile neomelodico da borgatari. A chi gli conferisce titoli onorifici grava sulla coscienza di darli a chi non solo non ha meriti manifesti, ma demeriti scandalosi plurimi.

        • Milly ha detto:

          Sono d’accordissimo con lei. Massima prudenza! Il “lupo”, spesso, per catturare le sue prede, si veste d’agnello!

        • Willy ad Alessandro ds ha detto:

          Ho sentito che san Francesco bacio’ le mani a un prete delinquente perché consacrava il corpo di Cristo. Cosa credeva, lei, che i preti sian diversi dagli altri. E che fuori dai seminari e’ meglio?
          Si studi la storia del carisma dei legionari di Cristo. E magari legga il libro bianco di Brunatto.
          L’anticristicita’ non e’ morale, senno’ la chiesa sarebbe morta da millenni.

      • Rosa Rita La Marca ha detto:

        “certo, quelli cattolici che correggono e indicano la porta stretta per il cielo”: ho scritto poco, ma chiaramente.
        Selezionare e lasciare che chi vuol cadere cada.
        Ribadisco, molti che corregono i preti, non guardano molto bene a se stessi, per questo poi restano talmente pieni di melma interiore da poter solo simulare la bontà (che non inganna nessuno, specie se si filmano con le loro stesse mani).