Come Martin Lutero si Prepara a Entrare in Pompa Magna a San Pietro.
31 Ottobre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Americo Mascarucci ci offre questa riflessione su quella che ritiene essere una progressiva protestantizzazione della Chiesa cattolica, a partire dal suo principale esponente, l’ex monaco agostiniano Martin Lutero. Buona lettura.
§§§
Bergoglio e l’impostore Lutero uniti dal Sinodo
E’ sconcertante leggere di come ormai da tempo l’impostore Martin Lutero sia entrato con tutti gli onori dentro la Chiesa, con quella che appare sempre di più come una piena riabilitazione del monaco ribelle, autore dello scisma protestante e scomunicato dalla Chiesa cattolica sotto il pontificato di Leone X. Non si tratta qui di essere a favore o contro il dialogo fra cattolici e luterani, ma quello che è inaccettabile è l’esaltazione da parte dei vertici della Chiesa dell’ex monaco agostiniano, demolitore dei dogmi della fede, vissuto nella mondanità e nella perversione, e che la beata suor Serafina Micheli vide nell’unico posto dove poteva stare, cioè all’Inferno.
La religiosa, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli morta nel 1911 e beatificata nel 2011, si trovò il 10 novembre del 1883 a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero dove si festeggiava, in quel giorno, il quarto centenario della sua nascita. Ad un certo punto si fermò davanti ad una chiesa, l’unica che aveva trovato sul suo tragitto, ma poiché aveva le porte chiuse si inginocchiò sui gradini Mentre pregava le comparve l’angelo custode, che le disse: “Alzati, perché questo è un tempio protestante. Ma io voglio farti vedere il luogo dove Martin Lutero è condannato e la pena che subisce in castigo del suo orgoglio”.
“La suora vide allora un’orribile voragine di fuoco, in cui venivano crudelmente tormentate un incalcolabile numero di anime. Nel fondo di questa voragine v’era un uomo, Martin Lutero, che si distingueva dagli altri: era circondato da demoni che lo costringevano a stare in ginocchio e tutti, muniti di martelli, si sforzavano, ma invano, di conficcargli nella testa un grosso chiodo. La suora pensava: se il popolo in festa vedesse questa scena drammatica, certamente non tributerebbe onori, ricordi, commemorazioni e festeggiamenti per un tale personaggio. In seguito, quando le si presentava l’occasione ricordava alle sue consorelle di vivere nell’umiltà e nel nascondimento. Era convinta che Martin Lutero fosse punito nell’Inferno soprattutto per il primo peccato capitale, la superbia” (tratto dal sito Milizia di San Michele Arcangelo).
Lutero avrebbe probabilmente avuto la stessa mediocre fortuna postuma toccata a Giordano Bruno (quella del santino massonico e anticlericale) se soltanto la sua riforma non si fosse ben inserita nel contesto politico dell’epoca, ovvero nella lotta in corso fra l’imperatore del sacro romano impero Carlo V e i principi tedeschi. Questi ultimi trovarono nella riforma protestante il collante politico per unirsi nella Lega di Smalcalda e muovere guerra all’imperatore cattolico con il pretesto di difendere il pluralismo religioso in Germania, assicurando all’eretico la loro protezione. Così Lutero riuscì ad agire indisturbato, fare proseliti, mettere a punto la sua dottrina, sfuggendo all’ordine di Carlo V di processarlo per eresia. Per anni ci hanno raccontato il falso storico di un Lutero che si sarebbe ribellato a Roma perché indignato dalla corruzione del papato, dalla simonia imperante e dal mercato delle indulgenze. In realtà questi furono soltanto pretesti che servirono al monaco, che mai ebbe fede ma scelse di indossare l’abito degli agostiniani dopo essere uscito indenne da un fulmine che lo aveva colpito, per mettere in pratica una lettura arbitraria delle sacre scritture, interpretandole a proprio uso e consumo, per demolire le tradizioni della Chiesa e i sacramenti, dalla confessione al sacrificio eucaristico ridotto a riproposizione simbolica dell’ultima cena, e per liberare monaci e suore da ogni obbligo legato alla vita claustrale, al celibato ecc. Quello che pretenderebbero di fare oggi i vescovi tedeschi che ormai non fanno più mistero di ispirarsi proprio al grande imbroglione protestante, che svuotò i monasteri e sfogò i piaceri della carne con ex monache senza vocazione, una delle quali finì a condividere con lui la gioia del talamo nuziale.
Un uomo spregiudicato che prima difese i diritti dei contadini contro l’oppressione dei nobili tedeschi vedendo in loro dei potenziali alleati, poi ne approvò il massacro in chiave religiosa per avere l’appoggio e la protezione della nobiltà alla sua riforma.
Va detto che questa opera di riabilitazione non è iniziata con Bergoglio ma già all’indomani del Concilio Vaticano II, secondo i desiderata di chi come Karl Rahner, Hans Kung e i sostenitori dell’ermeneutica della discontinuità vedevano nel protestantesimo il modello per una nuova Chiesa cattolica completamente slegata dalla tradizione e soprattutto dal culto mariano che già Lutero considerava, al pari di quello dei santi, pura idolatria. E anche chi come Benedetto XVI interpretava il Concilio in una visione di continuità, non ha mancato di incoraggiare il dialogo con il mondo protestante esibendo attestati di stima e pubblici riconoscimenti verso Lutero. Ma con Francesco si è certamente assistito ad un’accelerazione sconcertante.
L’ultimo caso in ordine di tempo si è avuto in questi giorni con il pellegrinaggio ecumenico dalla Germania a Roma, in programma dal 23 al 30 ottobre che ha come motto “Meglio tutti insieme” (“Besser zusammen”). L’evento segue un progetto analogo svoltosi nel 2016 ed intitolato sempre “Con Lutero al Papa”, realizzato in preparazione al 500.mo anniversario della Riforma di Lutero (1517-2017) caratterizzato da riconoscimenti ufficiali sull’operato dell’impostore da parte dei vertici della Chiesa e da un francobollo commemorativo stampato dal Vaticano.
Ma l’aspetto più preoccupante è contenuto nel saluto che Bergoglio ha rivolto ai partecipanti al pellegrinaggio ecumenico: “All’inizio mi avete salutato con un canto comunitario. Cantare unisce. Nel coro, nessuno sta da solo: è importante ascoltare gli altri. Auspico questa disponibilità all’ascolto per la Chiesa. La stiamo imparando di nuovo nel processo sinodale”.
Ecco qua, il riferimento al Sinodo ci sta tutto. Non è dato sapere se casuale o involontario, ma è evidente come il percorso sinodale intrapreso dalla Chiesa abbia tanto il sapore di un preludio di “luteranizzazione” del cattolicesimo. Proprio come da anni chiedono i vescovi tedeschi, in testa a tutti il teologo di fiducia del papa e principale sponsor della sua elezione, Walter Kasper, che sognano una Chiesa non più centralizzata ma “federalista”, con le conferenze locali libere di decidere in campo dottrinale e con il papa non più guida suprema, ma ridotto alla stregua di federatore di chiese nazionali, o di un qualsiasi capo di governo tenuto ad obbedire alle maggioranze parlamentari, o sinodali che siano. Con Lutero che oggi sembra diventato il miglior interprete del nuovo corso della Chiesa. Del resto non fu monsignor Nunzio Galantino a dire che la riforma protestante era stata un dono dello Spirito Santo?
Americo Mascarucci- giornalista e scrittore
§§§
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM
@marcotosatti
(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)
E ANCHE SU VK.COM
stilumcuriae
SU FACEBOOK
cercate
seguite
Marco Tosatti
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto
Condividi i miei articoli:
Tag: lutero, mascarucci
Categoria: Generale
Visto l’importanza dell’ARGOMENTO, di fronte l’attuale grave e urgente necessità di RICONOSCERE PUBBLICAMENTE l’unico Pastore LEGITTIMO stabilito da Cristo BENEDETTO XVI, mi permetto di chiedere a lei Gent. Marco Tosatti e a chiunque avesse i contatti, di invitare qualche esperto canonista CATTOLICO come ad es. il PROFESSORE Antonio José Sánchez Sáez, DOCENTE di DIRITTO presso L’UNIVERSITÀ di SIVIGLIA, a spiegare bene perché Bergoglio non è il Pontefice eletto dallo Spirito Santo, bensì l’ “IMPOSTORE ERETICO” stabilito “forzatamente” sul Soglio Pontificio dalla massoneria ecclesiastica, in un conclave reso nullo e invalido da papa Benedetto XXVI che non ha REVOCATO IL MUNUS PETRINO, come invece richiesto obbligatoriamente dalla legge e rimanendo così il legittimo Papa.
Grazie di cuore.
Giovanni 10
1 «In verità, in verità vi dico:
CHI NON ENTRA NEL RECINTO delle PECORE PER LA PORTA, ma vi sale da un’altra parte, È UN LADRO e UN BRIGANTE.
2 CHI INVECE ENTRA PER LA PORTA, È IL PASTORE delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e LE PECORE ASCOLTANO LA SUA VOCE:
egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e LE PECORE LO SEGUONO, PERCHÉ CONOSCONO LA SUA VOCE.
5 UN ESTRANEO invece NON LO SEGUIRANNO, MA FUGGIRONO VIA DA LUI, perché non conoscono la voce degli estranei».
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà SALVO;
entrerà e uscirà e troverà pascolo.
10 IL LADRO NON VIENE se NON per RUBARE, UCCIDERE e DISTRUGGERE;
io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. 11 Io sono il buon pastore.
IL BUON PASTORE OFFRE LA VITA PER LE PECORE.
12 Il MERCENARIO invece, CHE NON È PASTORE e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, ABBANDONA le PECORE e fugge e il lupo le rapisce e le disperde;
13 EGLI È UN MERCENARIO e NON GLI IMPORTA DELLE PECORE.
14 Io sono il Buon Pastore, conosco le mie pecore e LE MIE PECORE CONOSCONO ME,
15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; E OFFRO la VITA PER LE PECORE.
Se posso vorrei rispondere all’anonimo Forum Coscienza Maschile:
Signor…
Io credo che il cuore di Gesù stia oggi sanguinando nel vedere gli agnelli del Suo gregge abbandonati e in balia dei lupi, privati dei sacramenti e della VERA messa celebrata in unione col Suo Legittimo vicario BENEDETTO XVI.
E questo tra l’indifferenza generale dei pastori che si ostinano a militare nella cattedra iniqua dell’impostore contro quella di Pietro.
Riguardo l’invalida dimissione di Papa Benedetto provo a spiegarmi meglio:
Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”
__ Art. 77. Stabilisco che le disposizioni concernenti tutto ciò che PRECEDE L’ELEZIONE del ROMANO PONTEFICE e lo svolgimento della medesima, DEBBANO ESSERE OSSERVATE INTEGRALMENTE, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire PER RINUNCIA del Sommo Pontefice, a NORMA del CAN. 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico.
(Nel caso che il Romano Pontefice RINUNCI al suo ufficio, si richiede per la “VALIDITÀ” che la “RINUNCIA” sia fatta “LIBERAMENTE” e che venga “DEBITAMENTE MANIFESTATA”).
********
Dunque, per il can. 332 § 2 Papa Benedetto resta il papa legittimo NON AVENDO MANIFESTATO, per la “VALIDITÀ” di tale atto, la NECCESSARIA “RINUNCIA” AL MINISTERO PETRINO o “MUNUS”, ma solo all’ESERCIZIO ATTIVO” o “MINISTERIUM”…. (errore invalidante)
Pertanto, per il can. 126 – L’atto posto per ignoranza o per ERRORE, che verta intorno a ciò che ne costituisce la sostanza, o che ricada nella condizione SINE QUA NON, è NULLO; altrimenti vale, se dal diritto non è disposto altro, ma L’ATTO COMPIUTO per ignoranza o PER ERRORE PUÒ DAR LUOGO ALL’AZIONE RESCISSORIA a NORMA del DIRITTO.
Ergo:
l’atto di rinuncia posto per ERRORE da Papa Benedetto risulta NULLO, perché
ricade nella CONDIZIONE SINE QUA NON.
E pertanto, tale ATTO COMPIUTO PER ERRORE DÀ LUOGO ALL’AZIONE RESCISSORIA a NORMA del DIRITTO.
AZIONE RESCISSORIA:
ottenere la rescissione, l’ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO.
https://www.ilsussidiario.net/news/francesco-antipapa-eletto-da-massoneria-prof-sanchez-ratzinger-non-ha-abdicato/2198280/amp/
———-
Riguardo mons. Bergoglio (eretico, idolatra, sacrilego, bestemmiatore, promotore del siero assassino e contaminato dall’aborto, etc.. ) lui stesso ammette di non essere vicario di Cristo e difatti non porta l’anello d’oro piscatorio come d’obbligo per i pontefici, forse perché sa che l’anello di Pietro non può essere indossato da un membro onorario del Rotary Club dal 1999, da chi indossa la croce pettorale detta del PRINCIPE ROSACROCE e sopratutto da chi insegna una dottrina non cristiana ma chiaramente massonica.
Ma per impugnare una causa in tribunale contro di lui e tutta la mafia insediatasi ai vertici… serve qualcuno che abbia il cuore compassionevole di Cristo.
Tuttavia, il Sacro Magistero della Chiesa ci insegna che il RICONOSCERE il papa stabilito da Cristo e la disobbedienza generale all’anatema impostore è, non solo una SOLUZIONE efficace alla portata di tutti, ma soprattutto è un OBBLIGO MORALE PER I VERI CRISTIANI.
Lei è stata la prima persona che ha commentato la questione usando una buona fonte di Diritto Canonico. Immagino che abbia avuto l’occasione di visionare dei libri di legge ufficiali. Mi complimento per la preparazione.
L’atto di rinuncia, come lei ha ben fatto notare , è nullo nel momento che lo stesso Papa Benedetto XVI lo impugna giuridicamente, ovvero si inizia una procedura giudiziaria dove alla fine un giudice deciderà, e la nullità varrà solo dopo la decisione del giudice. Solo per violenza fisica al quale non si è stati in grado di opporsi l’atto è nullo come mai esistito.
Quindi l’elezione di Bergoglio risulta valida, perché nel “errore di dubbio o di fatto” Finché non si dimostra il contrario è valida, fino a quando Benedetto XVI non impugna la rinuncia (e può impugnarla solo lui personalmente, non altre persone per lui) poi dovrebbe anche spiegare che l’errore è stato accidentale è non voluto dolosamente per trarre in inganno qualcuno, altrimenti il dolo renderebbe l’impugnazione una truffa. E dopo tutte le dichiarazioni pubbliche fatte, dove dice in tutti i modi di non voler essere più Papa, difficile che un giudice gli creda.
Però c’è da dire che sono passati quasi 9 anni dalla rinuncia, e come tutti bene sanno in qualsiasi legge, sia civile che ecclesiale, ci sono dei termini di prescrizione.
Benedetto XVI legalmente non può più impugnare la sua rinuncia dopo 9 anni, nemmeno se lo volesse.
Solo i resti penali contro la fede “eresia, scisma, apostasia” Oppure reati gravi come omicidio, ecc. ecc. Non hanno prescrizione. I termini sono decaduti.
Dallo stesso libro di legge dove ha trovato le sue giustissime affermazioni, potrà trovare anche le spiegazioni sui termini di prescrizione e potrà trovare anche la spiegazione fra “atto nullo e invalido dopo dichiarazione del giudice e atto nullo e invalido che non è mai esistito”.
Alessandro DS, Mario Don PP e compagnia bella, ricordo che è un peccato grave contro lo Spirito Santo IMPUGNARE OSTINATAMENTE la VERITÀ del Sacro Magistero della Chiesa, (ribadito da S Giovanni Paolo II in Universi Dominici Gregis n. 77, etc..), per indurre i fedeli a seguire l’antipapa IMPOSTORE vicario di satana (invalidamente eletto dalla massoneria), anziché L’UNICO legittimo Vicario di Cristo Benedetto, che MAI HA RINUNCIATO AL MUNUS PETRINO AFFIDATOGLI DA CRISTO.
Perché è VERITÀ DI FEDE che il papa NON è stabilito dagli UOMINI!
Come gli astuti nemici della Chiesa di Cristo falsamente insinuano.
Ma dallo Spirito Santo, il quale RISERVA IL DONO DEL MUNUS PETRINO, non a due, ma AD UN UNICO VICARIO DI CRISTO, e solo dopo la morte del papa o dopo la sua RINUNCIA VALIDAMENTE ESPRESSA. (can. 332&2 _ can. 126) cosa che non è avvenuta!
E chi insinua il contrario è ERETICO e SCOMUNICATO.
E chiedo a QUALCHE esperto canonista “CRISTIANO” di venire in DIFESA DELLA VERITÀ!
Ma possibile che ogni argomento che si tira fuori deve costituire un pretesto per scatenare il tifo da stadio nell’eterno derby fra bergogliani e ratzingeriani? Possibile che ci si debba per forza schierare come se ci fosse il bene assoluto da una parte e il male assoluto dall’altra? Io ho detto chiaramente che con Bergoglio si è avuta una inquietante e scandalosa ‘accelerazione nel processo riabilitativo di Lutero ma è un’eresia criticare Benedetto XVi per aver a sua volta parlato bene del monaco tedesco definendo la sua spiritualità “perfettamente cristocentrica”? Con tutto il rispetto rifiuto la logica di chi sostiene che se si critica Bergoglio si deve stare per forza con Benedetto e si deve dire che tutto quello che ha fatto e detto Ratzinger è perfetto o quanto meno va giustificato. Mi spiace, ma questa logica non mi appartiene
AMERICO MASCARUCCI
In questa crisi della chiesa, i fedeli si àncorano a Benedetto XVI, e giustamente, perché è ancora il Papa, (Francesco è palesemente un antipapa eretico) e faticano a vedere e criticare i suoi “cedimenti” come quello che hai citato nell’articolo, così alzano, acriticamente, gli scudi a sua difesa.
Per quanto affetto provi io stesso per BXVI, non posso non vedere i suoi errori, come quello di elogiare lutero e come hai ricordato definire la spiritualità di lutero “perfettamente Cristocentrica” è stata una forzatura.
Basterebbe leggere Theobald Beer e il suo mai tradotto libro «Der fröhliche Wechsel und Streit» per capire che la Cristologia di lutero è “lacunosa” tanto per essere gentili, e quale spiritualità può avere uno che si abbandona ai vizi, tanto da essere definito dai suoi contemporanei “il porco della Sassonia”?
Il punto è che se non ammettiamo che il vero problema è il Vaticano II, non ne usciamo più!
Accettiamo pure i papi conciliari, che sono caduti, chi più, chi meno, nell’eresia modernista, ma superiamoli, iniziando a relegarli, con il loro concilio nel passato della storia della chiesa.
Affermiamo apertamente che Francesco è antipapa e che i fedeli riconoscono solo BXVI ma rigettando le teologie vaticanosecondiste facendo delle semplici azioni: non aderire alle innovazioni liturgiche, pastorali, teologiche, morali, ecc. che scaturiscono dalla strana chiesa bergogliana.
Frequentare la messa di sempre, catechizzati i propri figli senza mandarli al catechismo, ecc. Costa più fatica, ma quando vedranno chiese ancora più vuote, e messe Tridentine piene, forse saranno costretti a ripensare le loro posizioni, e eviteremo che si protestantizzi la chiesa.
Pienamente d’accordo con la sua analisi……anche io ritengo che Benedetto XVi non possa essere posto sullo stesso piano di bergoglio perché, se non altro, lui e San Giovanni Paolo II nella loro fedeltà al Concilio Vaticano Ii certi errori li hanno combattuti mentre Bergoglio li sta accentuando. Anche io nutro grande affetto per Benedetto XVi ma ciò non toglie che anche lui, a mio giudizio abbia commesso degli errori. E non posso condividere il suo giudizio positivo su Lutero. Da qui a definire Ratzinger un papa modernista ce ne corre su questo non c’è alcun dubbio. Poi per quanto riguarda la critica al concilio Vaticano II come origine di tutt i mali della chiesa con me sfonda una porta aperta.
Non credo che adattare il racconto su Lutero ad una certa apologetica cattolica ottocentesca sia saggio. Certo, è universalmente noto che si sia fatto monaco dopo essere miracolosamente scampato alla morte per colpa di un fulmine. Il problema è che effettivamente forse si aspettava di trovare qualcosa di più santo , di più conforme alla parola di Dio.
Non dimentichiamoci che , sotto la custodia di uno dei principi tedeschi, già uscito dalla chiesa di Roma, impiegò il suo tempo nella traduzione in tedesco della Bibbia .
Traduzione che ebbe , grazie alla invenzione di Gutenberg amplissima diffusione e che venne seguita dalle analoghe traduzioni negli altri paesi.
Resta un lato oscuro della sua produzione letteraria : quello che ci porta dritti da Lutero alla Shoah. In questa Italia in cui molti libri sgraditi al Vaticano scompaiono dalle librerie il testo di Lutero “Degli ebrei e delle loro menzogne ” è stato ristampato di recente.
Si vuole forse offrire materiale agli antisemiti in servizio permanente effettivo?
Illustrissimo dottor Mascarucci lei constata che il monaco agostiniano forse sarebbe caduto nell’oblio come di fatto vi è caduto Giordano Bruno se le Sue dottrine non avessero costituito il collante per l’opposizione dei nobili tedeschi all’imperatore. Non sono né storico né teologo ma , pur essendo un dilettante mi sembra di dover fare alcune osservazioni.
Anche se la sua ipotesi fosse vera , una volta terminata la guerra tra i nobili tedeschi e l’imperatore il luteranesimo avrebbe potuto finire. Qual’era la scintilla di verità che ha permesso al luteranesimo di sopravvivere fino ai nostri giorni ? Forse il fatto che la parola del Signore fosse stata rimessa al centro della predicazione ? Mi domando se la pubblicazione del suo articolo in data odierna non voglia essere , giustamente peraltro , una confutazione delle tesi che Martin Lutero affisse alle porte della cattedrale di Wittenberg in data odierna. Cioè il 31 di Ottobre.
Vede illustrissimo sembra che la lettura della Bibbia fosse stata proibita fin da circa la metà del 1300 al popolo. Ovviamente la lettura era consentita ai chierici perché era in latino.
Non pensa che ripristinare questo studio biblico possa costituire un merito per Martin Lutero ?
Non è però assurdo che siano filoluterani coloro che calpestano quotidianamente la Parola del Signore ?
Purtroppo il luteranesimo non è servito soltanto come collante politico nella guerra fra Carlo V e i principi tedeschi ma è poi servito anche nei secoli successivi come fattore scatenante per altri conflitti, fra cui la ben più sanguinaria guerra dei trent’anni(1618-1648). Il protestantesimo ha continuato a diffondersi proprio per il suo carattere politico, prima ancora che religioso soprattutto in seguito alla dissoluzione del Sacro Romano Impero e alle lotte di supremazia fra stati cattolici e protestanti, anche se poi il fattore religioso è gradualmente scemato, con il conflitto che ha assunto i connotati della guerra per il controllo dell’Europa fra Francia e impero asburgico. Con il paradosso di un Richelieu, cardinale cattolico, che appoggiò i principi protestanti proprio in funzione anti-asburgica. Ma fu sempre la religione a scatenare tutto. Per questo io non accetto il principio che possa essere stato lo Spirito santo a guidare Lutero
A me pare non esserci alternativa all’atto di affidamento al Signore perché non permetta di farci deviare dalla retta via che ci ha tracciato attraverso l’esempio di Cristo e le Sue “parole di vita eterna”, e di non farci perdere la fiducia nella promessa di essere ascoltati contrariamente allo stolto che pensa se ne dimentichi e al «malvagio che disprezza Dio e pensa: “Non ne chiederai conto”?» (cfr. Sal 10).
Perché alla Sua venuta non ci trovi privi della fede, dono ricevuto gratuitamente, il cui valore si impara a riconoscere nella sofferenza, per quanto indicibile e banco di prova per l’anima indotta in tentazioni. Sentii un religioso doc, in una predica di molti anni fa, paragonare la fede alla quercia capace di resistere alle tempeste e radicata saldamente alla terra come pochissimi altri alberi. Mi infonde coraggio l’eco di questo paragone nei momenti di sconforto.
E implorare incessantemente la giusta ispirazione nell’applicazione del comando di cavarci l’occhio e tagliarci mano e piede che fossero “portatori” di male.
Comando preceduto dalla reprimenda: «Se qualcuno fa perdere la fede a una di queste persone semplici che credono in me, sarebbe meglio per lui essere gettato in mare con una grossa pietra legata al collo». (Mc 9,42)
Ora ho capito. Anche se Bergoglio facesse un sacrificio umano come un sacerdote inca, strappando il cuore a un poveretto e gettandolo giù dalle scale della zigurrat, ci si meraviglierebbe del gesto ma si continuerebbe a considerarlo legittimo papa e a rifiutare il fatto che Benedetto non ha abdicato…. “Perché è modernista, come dice Mons. Viganò .”
Bell’articolo. Ma perché insozzarlo con questo passaggio:
“E anche chi come Benedetto XVI interpretava il Concilio in una visione di continuità, non ha mancato di incoraggiare il dialogo con il mondo protestante esibendo attestati di stima e pubblici riconoscimenti verso Lutero.” ?
È vergognoso non capire che, da tedesco, Papa Benedetto abbia voluto e dovuto sostenere il dialogo con i protestanti. Ma, per favore, l’autore ci dica quando Benedetto ha permesso che in Vaticano fosse esposta una statua di Lutero! … e Pachamama. Ma questa è un’altra storia…
Carissima LISELOTT, per me non è un bell’articolo quando dentro ci sono quelle tre GOCCE DI VELENO MORTALE atte ad UCCIDERE LA VERITÀ e INDURRE I CATTOLICI ALL’ERRORE E ALL’APOSTASIA.
Ma concordo pienamente quando denuncia lo scandalo di questo e troppi altri articolisti e “commentatori” del blog che si OSTINANO nel loro atteggiamento SCISMATICO e CALUNNIOSO nei confronti dei papi legittimi post concilio che secondo la Dottrina Cattolica, rappresentano la persona di Cristo in terra. (forse non sanno che non si può giudicare “COLUI” che con CRISTO FORMA UN UNICO CAPO INFALLIBILE DELLA CHIESA?)
GIUDICARE poi l’attuale VICARIO DI CRISTO BENEDETTO-XVI e il suo Santo predecessore dei filo-luterani, mettendoli sullo stesso piano del VICARIO di SATANA BERGOGLIO è BESTEMMIA, GRAVE SCANDALO AI FEDELI e collaborazione con i piani DISTRUTTIVI DELL’ANTICHIESA MASSONICA che da quasi 9 anni ha occupato invalidamebte la cattedra di S. Pietro.
Ricordo che per il CATECHISMO MAGGIORE DI S PIO X n. 154, chi si ostina continuare a NON RICONOSCERE il LEGITTIMO PAPA Benedetto XVI è FUORI della Chiesa!
Consiglio:
Se invece di continuare a FLAGLLARE A MORTE il legittimo Sommo Pontefice Benedetto XVI che manco si può difendere, si mettesse in luce che Bergoglio non è papa, perché essendo SEGUACE di LUTERO è già da tempo SCOMUNICATO dalla BOLLA papale di LEONE X…
…e si lavorasse piuttosto per mettere in luce L’INVALIDITÀ DELLA RINUNCIA DI PAPA BENEDETTO, per il can. 332&2 e il can. 126, sarebbe cosa buona e giusta, degna del vero CRISTIANO che LAVORA per la VERITÀ!
CAN. 126:
L’ATTO DI RINUNCIA al MINISTERIUM (esercizio attivo) e non come richiesto al MUNUS (ministero) risulta NULLO, perché tale atto COMPIUTO PER ERRORE DÀ LUOGO ALL’AZIONE “RESCISSORIA” a NORMA del DIRITTO.
dal dizionario italiano:
(RESCISSIONE=ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO)
CHIARO?
Allora perché nessuno, a parte Cionci o qualche raro sacerdote cattolico ne parla?
Mancano gli attributi del vero soldato di Cristo?
Nessun esplicito accenno al munus:
Can. 126 – L’atto posto per ignoranza o per errore, che verta intorno a ciò che ne costituisce la sostanza, o che ricada nella condizione sine qua non, è nullo; altrimenti vale, se dal diritto non è disposto altro, ma l’atto compiuto per ignoranza o per errore può dar luogo all’azione rescissoria a norma del diritto.
Se l’elezione di Bergoglio fosse invalida e se Bergoglio fosse formalmente eretico/scomunicato, ci sarebbe il più grave problema della validità delle ordinazioni e della continuità della successione apostolica. Avremmo una chiesa protestante senza sacerdozio certo
Signor…
Io credo che il cuore di Gesù stia oggi sanguinando nel vedere i Suoi agnelli abbandonati in balia dei lupi e privati dei sacramenti e della VERA messa celebrata in unione col Suo Legittimo vicario BENEDETTO XVI.
E questo tra l’indifferenza generale dei pastori che militano nella cattedra iniqua contro quella di Pietro.
Riguardo l’invalida dimissione di Papa Benedetto provo a spiegarmi meglio:
Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”
__ Art. 77. Stabilisco che le disposizioni concernenti tutto ciò che PRECEDE L’ELEZIONE del ROMANO PONTEFICE e lo svolgimento della medesima, DEBBANO ESSERE OSSERVATE INTEGRALMENTE, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire PER RINUNCIA del Sommo Pontefice, a NORMA del CAN. 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico.
(Nel caso che il Romano Pontefice RINUNCI al suo ufficio, si richiede per la “VALIDITÀ” che la “RINUNCIA” sia fatta “LIBERAMENTE” e che venga “DEBITAMENTE MANIFESTATA”).
********
Dunque, per il can. 332 § 2 Papa Benedetto resta il papa legittimo NON AVENDO MANIFESTATO, per la “VALIDITÀ” di tale atto, la NECCESSARIA “RINUNCIA” AL MINISTERO PETRINO o “MUNUS”, ma solo all’ESERCIZIO ATTIVO” o “MINISTERIUM”…. (errore invalidante)
Pertanto, per il can. 126 – L’atto posto per ignoranza o per ERRORE, che verta intorno a ciò che ne costituisce la sostanza, o che ricada nella condizione SINE QUA NON, è NULLO; altrimenti vale, se dal diritto non è disposto altro, ma L’ATTO COMPIUTO per ignoranza o PER ERRORE PUÒ DAR LUOGO ALL’AZIONE RESCISSORIA a NORMA del DIRITTO.
Ergo:
l’atto di rinuncia posto per ERRORE da Papa Benedetto risulta NULLO, perché
ricade nella CONDIZIONE SINE QUA NON.
E pertanto, tale ATTO COMPIUTO PER ERRORE DÀ LUOGO ALL’AZIONE RESCISSORIA a NORMA del DIRITTO.
AZIONE RESCISSORIA:
ottenere la rescissione, l’ANNULLAMENTO DI UN CONTRATTO.
https://www.ilsussidiario.net/news/francesco-antipapa-eletto-da-massoneria-prof-sanchez-ratzinger-non-ha-abdicato/2198280/amp/
———-
Riguardo mons. Bergoglio (eretico, idolatra, sacrilego, bestemmiatore, promotore del siero assassino e contaminato dall’aborto, etc.. ) lui stesso ammette di non essere vicario di Cristo e difatti non porta l’anello d’oro piscatorio come d’obbligo per i pontefici, è membro onorario del Rotary Club dal 1999, sul petto indossa la croce detta del PRINCIPE ROSACROCE e la sua dottrina non è cristiana ma chiaramente massonica.
Ma per impugnare una causa in tribunale contro di lui e tutta la mafia insediatasi ai vertici… serve qualcuno che abbia il cuore giusto e compassionevole di Cristo.
Ma già RICONOSCERE il vero papa e disobbedire all’impostore è, non solo una soluzione alla portata di tutti, ma soprattutto un OBBLIGO PER I VERI CRISTIANI.
Concordo pienamente, anche perchè quello che sta succedendo è stato profetizzato da Gesù: “Troverà ancora la fede il Figlio dell’uomo quando verrà sulle nubi del cielo?”. Anche i mistici parlano di chiesa della propaganda che molti seguono e vera chiesa secondo il magistero millenario che è sola una piccola minoranza. Chi segue Bergoglio è nella maggioranza, quindi senza fede.