Una Lettera dal card. Raymond L. Burke: Preghiamo il Rosario Ogni Giorno.

16 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, abbiamo ricevuto questa lettera dal card. Raymond Leo Burke, che con grande gioia offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura.

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Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

con sentita gratitudine a tutti coloro che hanno pregato per la mia guarigione, vi scrivo per informarvi che, dalla mia precedente lettera, la fisioterapia ha aiutato così tanto la mia riabilitazione che ora sono in grado di offrire quotidianamente la Santa Messa. Le parole non possono esprimere adeguatamente la mia gioia per questo dono della grazia di Dio nella mia vita. Come sacerdote, Vescovo e Cardinale, il ritorno all’offerta quotidiana della Santa Messa, il principale lavoro quotidiano di ogni sacerdote, mi unisce più pienamente a voi nel nostro legame spirituale come membri del Corpo Mistico di Cristo (cfr. Gv 15, 5-8; Ef 4, 4-13). Allo stesso tempo, la mia guarigione continua a rimanere un processo intenso. La Divina Provvidenza determinerà il momento del mio ritorno alle mie abituali attività pastorali. Nel frattempo, vi prego di aiutarmi a prepararmi, nel miglior modo possibile, per quel momento con le vostre preghiere.

Questa lettera, tuttavia, non vuole essere principalmente un aggiornamento sulle condizioni della mia salute. È piuttosto uno strumento della carità pastorale che è la grazia distintiva del sacerdozio e dell’episcopato, offrendo una solida direzione e un incoraggiamento ai fedeli. Nello specifico, scrivo per incoraggiarvi a recitare quotidianamente la potente preghiera del Santo Rosario.

Anche se la festa o la memoria di Nostra Signora del Rosario si celebra il 7 ottobre, l’intero mese di ottobre è dedicato a promuovere questa preziosissima devozione a Maria, che Lei stessa ci ha donato. Nello scrivervi sulla preghiera quotidiana del Santo Rosario, sottolineo tre importanti considerazioni.

Primo, il messaggio della Madonna di Fatima ci esorta a onorarla pregando il Rosario ogni giorno. Secondo, quando Nostra Signora concluse le sue apparizioni a Fatima il 13 ottobre 1917, Nostro Signore concesse una notevole conferma delle apparizioni nel Miracolo del Sole. In terzo luogo, nel chiederci di pregare ogni giorno il Rosario, la Madonna ha indicato un’intenzione specifica: la pace. Papa San Giovanni Paolo II, facendo eco ai messaggi della Madonna a Fatima, ha spiegato che “il Rosario è per sua natura una preghiera per la pace” (Rosarium Virginis Mariae, 40).

La pace per la quale preghiamo, recitando la preghiera del Rosario, non è una pace data da questo mondo (cfr. Gv 14, 27), ma la pace ottenuta per noi dal sangue della Croce di Gesù Cristo (cfr. Col 1, 20). Ricordiamo che a Nostra Signora del Rosario fu dato per la prima volta il titolo di Nostra Signora della Vittoria da Papa San Pio V, per onorare la vittoria della pace, che fu vinta, per sua intercessione e soprattutto attraverso la preghiera del Santo Rosario, nella battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571. Cambiando il titolo di Nostra Signora della Vittoria in Nostra Signora del Santo Rosario, Papa Gregorio XIII sottolineò il potente strumento per raggiungere la vittoria della pace, cioè la preghiera del Santo Rosario.

La vittoria della pace è in definitiva la vittoria su Satana che, dal peccato dei nostri Primi Genitori, non cessa di tentarci a commettere il peccato. È la vittoria operata da Dio Padre attraverso l’incarnazione redentrice del suo Figlio unigenito. La Beata Vergine Maria, Madre di Dio, è lo strumento privilegiato attraverso il quale Dio Padre ha mandato Dio Figlio nel mondo per ottenere per noi la vittoria. È la donna il cui Figlio schiaccia la testa del serpente, Satana, come Dio Padre aveva promesso dopo il peccato di Adamo ed Eva (cfr. Gen 3, 15). Lei continua ad essere il canale attraverso il quale la grazia di Cristo vince il peccato nella nostra vita quotidiana.

Pregando quotidianamente il Rosario, ci avviciniamo alla Madre del Nostro Salvatore, che ci insegna, come insegnò ai cantinieri alle nozze di Cana: “Fate quello che Egli [Gesù] vi dirà” (Gv 2, 5). Lei, che il Nostro Salvatore ci ha dato come nostra Madre – la Madre della Divina Grazia – ci aiuta a stare fedelmente, con lei, sotto la Croce di Nostro Signore, un solo cuore con il suo Cuore Immacolato nel glorioso Cuore trafitto di Gesù (cfr. Gv 19, 25-27). Con lei partecipiamo al Trionfo della Croce.

La vittoria della pace, ricercata attraverso il Cuore Immacolato di Maria con la preghiera del Santo Rosario e raggiunta nel Sacro Cuore di Gesù, vince la confusione, l’errore e la divisione, tutte le opere del Maligno, che oggi attaccano così ferocemente il mondo e la Chiesa. Per questo vi esorto oggi, se non lo state già facendo, a pregare il Santo Rosario, chiedendo l’intercessione della Madre di Dio per la vittoria della pace, la pace nella vostra anima, la pace nel mondo, la pace nella Chiesa. Vi lascio con le parole di Papa San Giovanni Paolo II, il cui ministero papale fu così fortemente segnato dalla devozione alla Beata Vergine Maria: “Preghiamo il Rosario, se possibile ogni giorno, da soli o in comunità. Il Rosario è una preghiera semplice, ma profonda e molto efficace, anche per chiedere favori alle famiglie, alle comunità e al mondo” (Regina Caeli, 28 aprile 2002).

Implorando Nostro Signore, per intercessione di Nostra Signora di Guadalupe, di benedire voi, le vostre case, le vostre famiglie e tutte le vostre opere, rimango

Vostro nel Sacro Cuore di Gesù
e nel Cuore Immacolato di Maria,
e nel purissimo Cuore di San Giuseppe,

Raymond Leo Cardinale Burke
15 ottobre 2021

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13 commenti

  • Maria Scal. ha detto:

    Anche io, caro Cardinale, ho pregato per lei. Dio la benedica e la custodisca a difesa della sana dottrina cattolica.

  • Donma ha detto:

    Caro cardinale Burke,
    ho pregato per lei. Mi fa piacere sapere che sta meglio. Recito il rosario tutti i giorni e ultimamente, anche la notte, quando vengo assalita dall’angoscia della menzogna in cui siamo immersi e dalle leggi liberticide. Mi da una pace, quella vera. Ho potuto constatare che dopo la recita non ho piu’ paura di niente.

  • Marco Matteucci ha detto:

    VULCANO CANARIE: PAURA PER LO TSUNAMI DI LAVA. IL COMITATO SCIENTIFICO: LA SITUAZIONE PUÒ PEGGIORARE. NUOVO TERREMOTO
    (IL MATTINO)

    MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO, Lunedì 4 Ottobre 2021

    “Pregate figli, pregate con fermezza, obbedienza, dedizione e fede.‎ ‎
    Pregate per tutta l’umanità.‎

    ‎Pregate per La Palma (Spagna), anticipa quella che sarà la sofferenza dell’umanità.‎

    Convertitevi prima che arrivi il silenzio totale sulla Terra.

    Gran parte dell’umanità si affida agli spiriti immondi.

    Le Mie Legioni proteggono per incarico speciale tutti gli innocenti.

    ‎Chi ha paura, si converta e cambi vita. Non vi porto il timore, ma un appello alla coscienza dell’umanità su quanto succederà.‎”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.com/2021/10/05/siete-cosi-vicini-al-caos-globale/

  • Maria Grazia ha detto:

    Ormai non riuscirei a vivere senza il Rosario quotidiano, oltre a permettermi di stare per mezz’ora in contatto diretto con la Vergine Madre, ha anche il potere (almeno per quanto mi riguarda), di favorire il riposo dell’anima. Durante il Rosario mi sento abbandonata nelle mani di Maria: ogni tensione in me si allenta, ogni preoccupazione viene alleggerita mentre, nella sequenza lenta delle “Ave Maria” una pace profonda mi pervade.

  • Fiammetta ha detto:

    Di cos’era malato Burke?

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Fra le tante pagine di segno opposto che ci riserva il resoconto di una quotidianità assai complicata, finalmente una lettura che risolleva l’animo e di cui ho avvertito in modo particolare il bisogno negli ultimi giorni. Un messaggio che si propone, essenzialmente e dichiaratamente, come “solida direzione” e “incoraggiamento ai fedeli”.
    Sono grata a Sua Eminenza che ha messo al primo posto la preoccupazione per la “salute” delle anime, costantemente presenti nelle sue intenzioni di preghiera e del sacrificio eucaristico che – grazie a Dio! – ha potuto riprendere ad offrire ogni giorno. Celebrazione che fa tutt’uno con l’offerta delle sofferenze fisiche dovute alla dura prova che lo ha accomunato ai tanti contagiati Covid-19 e a tutti noi dolenti, in diversa misura, per le conseguenze causate da un virus di origine non chiara ma che ha finito col rendere seria una situazione già grave, contrariamente a quanto sostenuto da Flaiano. Per la sua incidenza negativa in ogni ambito del sociale, compreso il riflesso (o, forse, per un concomitante accidente) sulla sfera ecclesiale, mi sembra ergersi ad emblema di un’infezione ancor più letale sul piano etico, per la quale si continua a trascurare la ricerca di un antidoto efficace, che vada oltre una vuota retorica.
    Il cardinale Burke esorta alla recita del Rosario per invocare la “vera” pace. La pace non si costruisce con parole che, spesso, sollevano dei “muri”, che le belle parole non riescono ad abbattere, benché pronunciate con tale intento. Voglia Dio esaudire le preghiere elevate incessantemente favorendo la consapevolezza e gli sforzi per farsi “strumento di pace”, ciascuno per quanto di suo dovere.
    L’esperienza vissuta e di cui dà testimonianza il porporato, ora per grazia di Dio in fase di recupero fisico soddisfacente, si rivela come la migliore, esemplare, risposta alle ignobili speculazioni dei “cuochi della realtà” (copyright Flaiano) e di pasticcieri stellati – mi permetto di aggiungere – che dalle pagine di giornali e siti on line riferendo del contagio contratto non avevano mancato di ricordare che girava per le vie adiacenti il Vaticano privo di mascherina e con la corona del rosario fra le mani.
    Non occorre rimarcare che nella trasgressione dell’obbligo di indossare la mascherina è stato in “buona” – anzi: eccellente – compagnia…

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    è tornato… <3

  • Chedisastro ha detto:

    Nelle intenzioni di preghiera del mio quotidiano rosario ho ultimamente inserito la guarigione dell’amato card. Burke, un piccolo contributo alle invocazioni che sicuramente per lui si sono ovunque elevate; ed ecco la dimostrazione di quanto valga la sequela delle Ave Maria, una preghiera semplice, alla portata di tutti, ma grande per la sua potenza. Non ci chiede cose eccezionali il Signore, né fantasiosi funambolismi, ma che sia ascoltata e onorata la Sua santissima Madre, questo sì. È Lei la porta del Cielo.

  • alessio ha detto:

    Voglio ringraziare l’ottimo
    pastore Cardinale Burke, che
    a Pasqua 2018 ha celebrato la
    Messa Pontificale secondo il
    Rito Antico a Firenze ,nella
    Chiesa dei Santi Michele e
    Gaetano .
    Se mai Sua Eccellenza leggesse
    queste povere parole , visto che
    qui nel Mugello non abbiamo
    Messe Antiche ,non potrebbe
    chiedere ai suoi amici tradizionalisti
    di venire a celebrare la Domenica
    la Messa?
    Sono sicuro che anche altri qui
    da noi hanno la mia stessa
    sensibilità.
    Quando lei , Eccellenza è stato
    male a motivo del covid , volentieri
    ho pregato il Rosario in latino per la sua guarigione .