La Polizia Picchia i Giornalisti, ma i Giornali non se ne Accorgono…C’è il Pericolo Nero…

11 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, stiamo assistendo – parlo per chi ha vissuto anni ’60 e ’70 – a un disperante dejà vu. Le prime pagine dei giornali di regime – cioè praticamente tutti sono piene delle nefandezze di un manipolo di violenti, ben noto e conosciuto alle Forze dell’Ordine, alcuni sotto sorveglianza e Daspati, per coprire il fatto che decine di migliaia di persone, non violente, non note alla polizia, magari anche di una certa età, hanno manifestato e continuano a manifestare contro la strisciante limitazione delle libertà fondamentali, e rifiutano il ricatto osceno di un governo che vuole sottoporli a l’inoculazione di un siero genico sperimentale senza doversene assumere le responsabilità in caso di malori, danni gravi o decessi. In parole povere, una banda di furfanti.

E quello che i giornali di regime non vi dicono però è che quei manifestanti, tranquilli e sicuramente non pericolosi, sono stati manganellati a freddo dalla Polizia. Compresi alcuni fotografi e giornalisti. Avete di sicuro letto articoli sdegnati sui giornali, no? Prese di posizione della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Ordine dei Giornalisti, della Presidenza della Repubblica? Ah no? Niente? Forse perché dare queste notizie rovinerebbe un pochino il quadretto di emergenza democratica dato da gruppi di teppisti lasciati operare. Vi presentiamo alcuni contributi. Il primo è di Nunzia Sanra Schilirò, la dirigente di PS che aveva parlato sul palco di San Giovanni al No Paura Day. Ne pubblcihiamo solo qualche riga, rimandandovi all’originale su FB.

***

Nunzia Alessandra Schilirò

Per una volta, per un minuto soltanto, mettiti nei miei panni. Ti scrivono e ti chiamano diversi colleghi e ti dicono di essere stati aggrediti da quel popolo che tu hai difeso, chiedendoti di fare un gesto di solidarietà nei loro confronti. Lo fai, perché indossi la loro stessa divisa e perché la violenza è sempre intollerabile. Poi, scopri che alcuni manifestanti sostengono la stessa identica tesi dei tuoi colleghi, soltanto al contrario. Che fai? A ogni respiro senti la tristezza che ti pervade da ogni parte e allora esprimi la stessa solidarietà e vicinanza ai manifestanti feriti.

Per quelli che ti osannavano e ti credevano amica, sei diventata in un secondo una nemica, un’infiltrata e perché? Perché hai espresso rammarico e affetto nei confronti di tutti coloro che si sono trovati in mezzo a scene di guerriglia, colleghi compresi.

È bastato questo per farmi comprendere quanto siamo divisi e come siamo già caduti nella trappola.

La verità è che il mio gesto non è servito a nulla. La maggior parte sa solo giudicare e vuole che gli altri cambino per lui le cose, mentre lui se ne sta tranquillo a farsi i propri interessi.

…..

La paura regna sovrana e la notte è appena iniziata.

 

https://www.facebook.com/nandra.schiliro

***

Poi vi offriamo un paio di video, in cui si vede chiaramente come la Polizia, che prima parlava tranquillamente con dei tranquilli manifestanti, all’improvviso comincia a manganellarli, senza ragione apparente.

***

Poi vi offriamo un Tweet molto eloquente, a cui è unito un commento, di sfero.me.

 

 

Alcune considerazioni sulla manifestazione No GP di Roma

Pubblicato il 10 ottobre 2021 alle 14:30

Le pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali presentano la manifestazione di contestazione del certificato verde svoltasi ieri a Roma in maniera – non inaspettatamente – uniforme. La lettura complessiva è riassumibile nella frase: “I Novax-No Green Pass sono egemonizzati dalla destra neofascista”.

 

Ora, stendiamo un pietoso velo sulla perfetta malafede con cui si è applicato e si continua ad applicare il termine “No Vax” ai contestatori del Green Pass (gente di norma plurivaccinata, spesso anche con i prodotti anti-Covid). I giochini distorsivi della semantica sono più o meno l’ultima forma di autonomia creativa rimasta al giornalismo italiano, che per il resto esegue.

 

No, lasciamo da parte questo fatto e veniamo alla manifestazione, agli eventi che vi sono occorsi e all’interpretazione che se ne può dare.

 

Nella manifestazione di ieri la stragrande maggioranza delle persone (almeno 80.000, per la questura 36 e un Rottweiler) si sono attenute strettamente alle condizioni di manifestazione. Ci sono stati numerosi blocchi a monte da parte della polizia, che hanno reso arduo, e ad alcuni impossibile, l’accesso alla piazza, ma comunque la manifestazione stessa è stata imponente, in ulteriore crescita rispetto alle precedenti.

 

Due gruppi non si sono attenuti a quanto pattuito in termini di percorso. Un gruppo, abbastanza numeroso, si è diretto verso Montecitorio, l’altro, circa una ventina di energumeni neofascisti ha attaccato il pianterreno di una sede della CGIL.

 

Il primo gruppo, formato da manifestanti pacifici, con in testa un gruppo di madri, è stato bloccato con idranti, lacrimogeni e manganelli.

 

Non risultano agli atti simili esibizioni di fermezza nei confronti del gruppo neofascista, che ha potuto proseguire nella sua devastazione a beneficio delle telecamere.

 

I giornali odierni sono dedicati integralmente alle vicende del secondo gruppo, delle sorti del primo non è pervenuto nulla o quasi.

 

Bene.

 

Veniamo alla questione della “egemonizzazione del movimento da parte della destra neofascista.”

 

Da quando ho memoria politica, praticamente qualunque manifestazione di massa che non fosse organizzata da partiti o sindacati ha presentato qualche episodio di violenza. Anche in presenza di un servizio d’ordine organizzato è molto difficile tenere alla larga infiltrazioni di qualche soggetto violento; in manifestazioni spontanee auto-organizzate questo è semplicemente impossibile. D’altro canto, invero, a sorvegliare e reprimere atti di violenza dovrebbero essere le forze dell’ordine, che a ciò sono deputate, non servizi d’ordine indipendenti.

 

Che il “Movimento No Green Pass” sia egemonizzato dalla destra neofascista è un’asserzione ridicola a chiunque si sia preso la briga di vederne le ragioni e di andare al di là delle strumentalizzazioni giornalistiche.

 

Ciò che però non finisce di sorprendere è la facilità con cui questo gioco con l’opinione pubblica – sempre uguale, sempre monotonamente lo stesso – riesce sistematicamente. Non c’è episodio di protesta civile che non sia stato etichettato come o temibilmente anarchico o temibilmente neofascista, sulla scorta delle escandescenze dell’occasionale minoranza esagitata. Dipende poi dall’uniformità o meno dell’apparato mediatico se magnificare questa lettura o meno.

 

Questo gioco conduce tipicamente alla creazione di discredito prima, e alla legittimazione della repressione poi. Furono le scorrerie libere dei black bloc (anarchici) a giustificare la mattanza di Genova. Solo uno straordinario livello di ingenuità potrebbe far ritenere, o avrebbe potuto far ritenere al tempo, che il movimento No Global di quegli anni coincidesse con, o fosse egemonizzato da, gli anarcoinsurrezionalisti. Tuttavia di norma il gioco funziona quanto basta per spegnere gli entusiasmi e far capire che manifestando da una certa parte si rischia.

 

Di questa vicenda colpisce infine, e soprattutto, una cosa. Il suo formidabile tempismo.

 

La contestazione del certificato verde – certificato la cui natura sproporzionata e incongrua alle finalità dichiarate dovrebbe essere oramai chiara a tutti – è andata costantemente crescendo nelle ultime settimane.

 

Questa era l’ultima manifestazione nazionale prima dello sciopero dichiarato a partire dal 15 ottobre, in occasione dell’estensione del GP all’intero mondo del lavoro. Settori lavorativi strategici del paese hanno annunciato l’adesione allo sciopero.

 

Già molti presidenti di regione hanno fatto presente al presidente del consiglio come ci si trovi di fronte ad un possibile blocco delle attività che risulterebbe insostenibile.

 

Nei giorni scorsi autorevoli audizioni al Senato presso la commissione Affari Costituzionali hanno piallato senza remissione le motivazioni scientifiche sbandierate a supporto del GP.

 

Per il presidente Draghi l’incubo di una capitolazione, che incenerirebbe le proprie ambizioni alla presidenza della Repubblica, si profilava all’orizzonte.

 

Ed ecco che in questo contesto preoccupante, dove il rischio di un’unificazione trasversale del mondo del lavoro è dietro l’angolo, scende luminosa in scena la Provvidenza.

 

La Provvidenza prende qui la forma di una ventina di ultras neofascisti che vanno ad attaccare proprio la sede del maggior sindacato italiano.

 

A questo punto l’identificazione, reiteratamente tentata in precedenza, della contestazione al GP con la minaccia fascista è servita su un piatto d’argento.

 

A questo punto i lavoratori che prossimamente potrebbero aderire allo sciopero, spesso in settori sindacalizzati fieramente antifascisti, possono essere additati come fiancheggiatori del fascismo.

 

Un colpo durissimo alla vigilia del momento decisivo di questa vicenda.

 

Non c’è che dire, la Provvidenza in Italia funziona sempre benissimo.

 

https://twitter.com/nozze89/status/1447306082452398092?s=20

§§§

 

E infine, questa immagine, il commento di Marco Rizzo, leader dei Comunisti Italiani. Che conosce bene questo genere di meccanismi…




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21 commenti

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

  • A Gino ha detto:

    E non ti viene da pensare che hai buttato la vita su libri sbagliati?

    Hanno buttato la mia vita. Io son stato tradito. Io non sono figlio di un ex di lottacontinua giunto al vitalizio con Berlisconi. Son sempre stato dalla “parte sbagliata”. Soprattutto quando ero orgoglioso di essere italiano, di uno stato massonico (fondato dalla massoneria, in combutta con la mafia dal 1860), in cui i carabinieri trattano con Vito Ciancimino ma nessuno tratta per liberare Moro, mentre la loggia propaganda 2 prendeva l intero comando del paese. (Forze armate).

    Dei “rossi” non so. Immagino abbiano fatto di peggio. Io invece ci credevo. Pure se già a 19 snni, sotto un crocefisso, in una sede DC rimasi sbalordito: “se mettiamo qualche AMICO all aasl, saltiamo le file”. Immagino fosse lo stesso per compagni e camerati.

    Mi pare fu Cossiga..che disse che il simbolo massonico dal Quirinale scomparve solo sotto la sua presidenza e poi torno.. Resta da vedere VOI o i tradizionalisti come fate a difendere l Italia di Porta pia.

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Parafrasando Mino Maccari, ci sono due tipi di fascisti.
    Gli zombie con camicia nera e manganello, e i Fascisti che li tengono servizi-evolmente in vita e tirano fuori dal ripostiglio quando hanno bisogno di utili spaventapasseri. Meglio: spaventa-capponi castrati di cervello.

    Sulle FF.OO. Che siano (tolte le ammirevolissime eccezioni) nei millenni fedeli a chi paga loro lo stipendio è una banalità da acqua calda. Però le maniere forti e le manganellate “democratiche” contro innocui manifestanti, addirittura semplici passanti, le amazzoni che sfogano le loro frustrazioni picchiando e minacciando di evirare a calci i ragazzini, gli infiltrati dalle fattezze fin troppo riconoscibili che non si premurano nemmeno di cambiare maglietta, il tutto evidentemente autorizzato anzi comandato, sono semplicemente ributtanti.
    Peggio che ributtanti, se le stellette stanno a guardare mentre venti resuscitati del ventennio girano con tutto comodo il loro spot a favore di telecamere.
    Appena un po’ meno di quelle figure professionali (anche qui: tolte le ammirevolissime eccezioni) a seguito delle truppe che usano penne e parole anziché parti del corpo e strumenti più adatti alla loro vocazione di natura.
    Ambienti per cui l’unico rimedio, “quando”, sarà quello delle stalle di Augia. Senza economia né risparmi ecologici.
    Per la presente classe politica invece non vale la pena spendere caratteri, acqua e fatica.

    Quando si sente una puzza di bruciato così forte vuol dire che le guarnizioni sono consumate all’estremo e si è deciso di non sostituirle nemmeno con un fac-simile destinato a durare poco, come negli anni ’80 (1981: CAF, Craxi-Andreotti-Forlani; Britannia, 2 giugno 1992: funerale della Repubblica Italiana). Perché si vuol sostituire tutto il macchinario.
    Guarnizioni: corpi intermedi, ascensore sociale, mediazioni costituzionali e democratiche.
    Che ormai non esistono quasi più se non in forma di specie in via di estinzione pilotata (classe media), ologrammi mediatici alla Philip K. Dick (…) o caricature ad usum dominorum (chiesa bergogliana, scuola, sindacati, ordini professionali, *atura, ecc.).

    La rappresentazione da filodrammatica messa in scena sabato, la retorica da asilo Mariuccia falsa lontano mille miglia martellante sui neuroni superstiti delle greggi, l’aver deciso di ignorare le richieste aziendaliste dei -fedelissimi- presidenti di regione, un’infinita serie di coercizioni, coincidenze e indizi a crescere (tra cui, ultimo, il fatto che abbiano “casualmente” trovato proprio ora un miracoloso siero antimalarico per l’Africa refrattaria alla -narrazione da- covid), la con-fusione e accelerazione dell’Agenda green (“carestia” energetica, per overtonianamente cominciare); tutto dimostra con sempre più evidenza due cose: che i ponti sono bruciati, indietro davvero non si torna, lo spazio dei compromessi è destinato a esaurirsi molto in fretta. E che, per chi detta le parole d’ordine, il Vaccino/Marchio è questione di vita o di morte. La -nostra- morte e/è la -loro- vita. E viceversa.

    • Davide Scarano ha detto:

      Caro/a fantasma, il 15 ottobre verranno esposte le “porte degli inferi” però sappiamo, per avere letto la parola di Dio, che esse non prevarranno. Rimane la prova da affrontare che superemo, nel modo che Dio vorrà, con la preghiera ed i sacramenti. Nel merito è evidente che qualcuno vuole alimentare lo scontro e l’Italia sarà, molto probabilmente, il campo principale di questo combattimento.

      • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

        Il 15 ottobre è la ricorrenza di santa Teresa d’Avila (1515-1582), grande mistica, Dottore della Chiesa e donna d’azione, protagonista di primo piano in uno dei periodi più gravi e decisivi della Storia.
        Il 7 abbiamo celebrato la festa della Madonna del Rosario, istituita da Pio V come Santa Maria della Vittoria in memoria di Lepanto.

        Arrigo Petacco aveva un dono che molti storici di grido si sognano la notte: con ironia, senza banalizzare né indossare la barbosità dell’erudizione (o dell’ideologia), rendeva coinvolgenti e comprensibili fatti storici complessi. L’opposto di ciò che si fa a scuola.
        Da La Croce e la Mezzaluna, 2005.

        “Gli equipaggi erano costretti a sorbirsi quotidianamente gli edificanti sermoni dei predicatori e a tutti era stata distribuita, quale dono papale, una coroncina del rosario che doveva essere recitato puntualmente ogni sera. Era tassativamente proibita la bestemmia e dopo che tre incorreggibili bestemmiatori erano stati impiccati, a mo’ d’esempio, all’albero di trinchetto della Real, l’ammiraglia di don Giovanni, su tutte le navi cristiane, come riferisce un cronista «non fu più udito bestemmiare il nome di nostro Signore».”

        “Il 7 ottobre 1571 era domenica e sulle navi cristiane la santa messa fu celebrata con particolare solennità. A capo scoperto, tutti gli uomini, dal comandante all’ultimo soldato, fecero la confessione generale e si comunicarono ricevendo dai cappellani di bordo l’assoluzione sacramentale con «la plenaria indulgenza di colpa e di pena».”

        “A bordo delle due flotte nessuno rimase inoperoso. Anche gli uomini di chiesa parteciparono valorosamente e non solo per distribuire estreme unzioni o per consolare i feriti, ma con tanto di spada in pugno come guerrieri scatenati. Fra tutti, si distinse in particolare frate Anselmo da Pietramolara il quale, come racconta Gerolamo Diedo, «veduto che la sua galea si trovava a mal partito, posta da banda la Croce, acceso di zelo strinse una spada a due mani e con tanta foga si spinse contro i nemici che sette ne distese ai piedi e costrinse gli altri a fuggire». Si racconta che frate Anselmo, provando rimorso per la sua impresa, si rivolse più tardi al papa per ricevere una penitenza, ma Pio V lo licenziò sorridendo, giudicandolo «più degno di lode che di dispensa».”

        Dire altri tempi è il minimo. Ovviamente (…), nessuno sta dicendo che bisogna riprendere lo spadone appeso al muro (anche se a lucidarlo ogni tanto male non si fa). Però almeno ricordare che preghiera e azione sono le due facce della medaglia cattolica.
        L’Italia è Mysterium historiae et fidei.

        PS. Non mi faccia sorridere troppo. Risus abundat ecc.
        https://www.treccani.it/vocabolario/fantasma/
        “Singolare, maschile”. La grammatica gender lasciamola ai fessi di questo mondo.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Se vieni aggredito da qualcuno che cosa devi fare? Non puoi difenderti da solo, devi chiamare la Polizia, che ha il compito di difenderti e viene pagata per questo. Sorge spontanea una domanda : è lecito che la polizia venga usata dal governo per aggredire un cittadino che protesta ? Chi bisogna chiamare per essere difesi dalle aggressioni della Polizia?
    La parola agli esperti.

    • Astrolabio ha detto:

      Io gli anni di Piombo li vissi solo in culla, lei se non ho capito se non ho capito male era un dirigente, uno che una volta si chiamava (borghese). Capisco che posso aver letto di più io , dopo. Figlio di un piccolo servitore dello stato, anticomunista mi son chiesto perché c era la guerra civile. Son venuto a considerazioni molto pessimistiche che partono da Garibaldi. E qui essendo in un posto di cattolici (Dio, patria e famiglia) giova ricordare come definisce il papa ” 1 mt cubo di jetame”, come fosse un MASSONE e come con 1000 uomini sbarazzo’ l’esercito borbonico…in modo incredibile ;).

      Ecco in 70 anni di dopoguerra….come ci si difende dalla polizia sarebbe già dovuto essere chiesto.

      Oggi, mi creda, son “rose e fiori”. 🙂

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Sinceramente non capisco che c’entrino Garibaldi, i Borboni, il 68, i dirigenti d’azienda, la borghesia con la mia domanda. Forse Ella ritiene di aver risposto da esperto, ma certamente non ha risposta da persona che sa parlare chiaro.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Gli arrampicatori sugli specchi sono sempre stati particolarmente originali nella giustificazione delle loro arrampicate… Solo uno è il punto, e da quello no si sfugge se non in malafede. O si rende obbligatorio il siero per legge togliendo ogni consenso informato e prendendosi tutte le responsabilità del caso (ma non possono in conformità dell’articolo 32 della costituzione in quanto appunto siero sperimentale), oppure ogni azione che viene intrapresa dallo stato nella limitazione delle libertà dei cittadini (in primis quella lavorativa), è un’azione malavitosa che in un modo o nell’altro prima o poi porterà a conseguenze devastanti di cui molti ignorano la portata. Io sono un commercialista e non un pericolosissimo “neofascista” di Foza Nuova… Conosco altri professionisti come me che per principio preferiscono la morte al siero. Nessuna possibilità, nessuna apertura. Credo si arrivi allo scontro totale. Senza se e senza ma. Perchè quando stai per perdere il lavoro, quando hai dovuto far smettere lo sport a tuo figlio di 13 anni, quando gli amici di una vita si girano dall’altra parte per non ascoltare ciò che hai da dire in merito, quando i tuoi stessi familiari storgono il naso per le tue scelte, nonostante siano anni che cerchi di far capire loro dove stiamo andando a parare, allora credetimi che non saranno certo 4 celerini due vigili o qualche carabiniere che ti possono spaventare o fermare. Si andrà avanti fino a che le energie lo permetteranno e anche oltre. Poi vedremo chi sarà rimasto a terra. Saluti.
    Massimiliano

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Caro Tosatti si ricorda tutto il chiasso intorno al golpe Borghese? Le Brigate rosse non ci credevano e ironizzavano sul fatto che tanto DC quanto PCI si parassero dietro alla favola del Principe nero (testuali parole) per nascondere altre magagne.. Ha ragione: per chi ha qualche anno e soprattutto un po’ di memoria sono film già visti..

  • Asterisk ha detto:

    imitazione delle libertà fondamentali, e rifiutano il ricatto osceno di un governo che vuole sottoporli a l’inoculazione di un siero genico sperimentale senza doversene assumere le responsabilità in caso di malori, danni gravi o decessi. In parole povere, una banda di furfanti.

    Caro Marco,

    Riconosco di non essere un fulmine di guerra nel capir le cose. Nella mia vita però ho letto molto. Tranne i bugiardini dei medicinali. In tutti c’è casi di morte. Ora già l’etimologia viene da BUGIARDO. Sono espedienti delle case farmaceutiche. Si, se muori di aspirina qualora riuscissi a provarne il nesso (cosa non facile) la casa farmaceutica non paga.

    Ho invece, per caso letto le controindicazioni del vaccino MRNA prima che me lo iniettassro. Tanto avevo deciso….Ci son dei sintomi controindicativi (febbre ecc.) ma nessuno mortale o grave.

    Ritengo che legalmente ci si possa più difendere da un vaccino così….che da un tumore causato da una statina (tanto per rimanere sul “chiodo fisso”.

    • Tragicomix ha detto:

      quindi caro Asterisk la polizia fa bene a menare i giornalisti perchè scrivono bugie , dannose , perchè creano opinioni errate ? . L’origine della definizione BUGIARDO ( da cui bugiardino) fu attribuita alle locandine di giornali davanti l’edicola che sintetizzavano le notizi ivi cotenute ,il bugiardino farmaceutico è solo perchè più piccolo . Uccide più la bugia della penna giornalistica o quella della specialità farmaceutica ? Mah ?

    • Paoletta ha detto:

      “Ritengo che legalmente ci si possa più difendere da un vaccino così….che da un tumore causato da una statina (tanto per rimanere sul “chiodo fisso”.

      Il fatto e’ che se non voglio prendere le statine nessuno mi impedisce di andare in piscina, palestra o addirittura al lavoro.Dovrebbe essere mio diritto comunque.

      • Asterisk ha detto:

        La cosa sarebbe complicata. Lo sanno pure i sassi che gli studi ron fatti in conflitto di interessi e non tono totalmente accessibili. Cin l’aggravante che prima si crea il farmaco poi l imputato il colesterolo . Il 50 per cento degli eventi cardiovascolari avvengono in gente senza NESSUN fattore di rischio. Percentuale troppo alta per avere una correlazione.

        Ma anche fosse…il colesterolo non è infettivo.

        • Paoletta ha detto:

          se e’ per questo, anche la TBC e’ infettiva e portata in quantita’ dai clandestini…per loro la porta e’ sempre aperta.

        • Paoletta ha detto:

          inoltre, i cosiddetti vaccini non impediscono l’infezione

          • Marco Tosatti ha detto:

            Quello è il punto! Se posso contagiarmi e contagiare, ma di che parliamo?

          • Asterisk ha detto:

            Non voglio essere tout country con il green pass. Alcuni elementi come il dr Brunetta “li conosco” e non mi piacciono.

            Ora io ho messo in discussione il colesterolo come fattore di rischio per l infarto (certo intendevo chesso fino a 240, d altronde i livelli son sempre più abbassati, creando sempre nuovi potenziali fruitori di medicine).
            Ma…le linee guida son quelle. Nessuna rivoluzione le ha ancora cambiate. Indi esiste l ipercolesterolemia e chi ce l ha elevata (come l ipertensione) viene segnalato ad esempio sulla patente di guida (green pasd automobilistico?) accorciandone ka validità.

            Che a uno ipercolesterolemia possa nonn venire mai un infarto alla guida (che faccia danni a lui ed ad altri) e’ possibile. Però questo fattore di rischio impone maggiori controlli.
            Il vaccino non è la panacea. E’ cime la statine. Rende malato un sano. E’ prevenzione. Non si saprà mai se uno non ha avuto l infarto per la statine o per madre natura, uguale per il vaccino del covid. Però ho l impressione che nel caso del vaccino ci sia più controllo. D altronde come dice lei uno non e’ obbligato a prendere statine…..questa si e’ la differenza.

            Purtroppo come aveva già detto Eco….su internet si legge di tutto. Pure di non aver rapporti sessuali con vaccinati mutanti oppure che serve per il 5g (a cui Montagnier e’ contrario..ma ormai spero si sia capito che pure i premi Nobel son uomini, si veda kary Mullis l inventore della PCR).
            Non so cosa dirvi.

            Io l ho fatto….e poi ho guardato come agirebbe sul dna. Incrocio le dita.

            Abbiamo il nucleare alle frontiere,viene di tumori polmonari mortali ma quello non ci interessa. Tra lcaltro gli compriamo l energia. Questo è benaltrismo. Però siete sicuri di morire di vaccino? Avevo una collega che fumava 2 pacchette di sigarette al giorno e aveva paura del vaccino…

            Sto alla finestra e guardo.

            Cordiali saluti

    • GINO ha detto:

      E non ti viene da pensare che hai buttato la vita su libri sbagliati?

      • Corrado Bassanese ha detto:

        Inoltre sig. Asterix, (consiglio non richiesto) potrebbe scrivere prima in brutta copia, correggere e POI inviare il post?