Viganò in Difesa dei Monasteri Femminili di Vita Contemplativa

1 Ottobre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato dell’arcivescovo Carlo maria Viganò. Buona lettura.

§§§ 

Comunicato

in Difesa delle Comunità Monastiche Femminili

di Vita Contemplativa

 

Con profondo dolore e viva indignazione seguo le vicende legate alle Visite Apostoliche che la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica sta svolgendo in alcuni Monasteri femminili di vita contemplativa degli Stati Uniti.

 

Per come queste Visite sono condotte, in violazione delle norme canoniche e dei più elementari principi del diritto; per l’intimidazione e le minacce che contraddistinguono gli interrogatori a cui le Monache sono sottoposte; per la violenza psicologica esercitata sui membri dei Monasteri contro i principi di carità e di giustizia che dovrebbero ispirare l’azione di funzionari di un Dicastero pontificio, emergono in tutta la loro inquietante evidenza i reali intenti persecutori dei Visitatori, cinici esecutori di ordini già impartiti dal Prefetto Card. João Braz de Aviz e dal Segretario mons. José Rodriguez Carballo, su precise istruzioni di Bergoglio. Qualsiasi sia la comunità presa di mira, l’azione di mobbing da parte dei Visitatori con lo scopo di dividere le suore è sempre la medesima, come medesimo è il tentativo di creare una forte pressione psicologica e un grave turbamento, fino alla violazione della loro intimità, a persone abituate a vivere nel silenzio, nel raccoglimento della preghiera e nella penitenza.

 

Dietro a questa opera di epurazione, come tutto ciò che contraddistingue l’opera della chiesa bergogliana, vi è un odio e una furia iconoclasta nei riguardi delle Comunità di Vita Contemplativa, in particolar modo quelle legate alla Tradizione e al Rito antico; un odio diventato prassi con l’infausta Istruzione Cor Orans e la sua applicazione crudele e spietata. Emerge anche linsano interessamento alle finanze e alle donazioni che queste Comunità ricevono, e che il Vaticano cerca di accaparrarsi con qualsiasi pretesto.

 

Questo odio non ha alcuna giustificazione giuridica né disciplinare, dal momento che questi Monasteri presi di mira dal Vaticano si limitano a vivere secondo il carisma proprio al loro Ordine, in fedeltà ai loro Santi Fondatori e in spirito di sincera comunione con la Chiesa. Le loro vocazioni aumentano, come avviene per tutti gli Istituti in cui viene messa in pratica la Regola dei Fondatori e celebrata la liturgia tridentina. La “colpa” di queste Religiose è di voler rimanere fedeli all’immutabile Magistero della Chiesa, alla sua bimillenaria tradizione, alla sua veneranda Liturgia. Questa è, in definitiva, la “colpa” di tutte le Comunità secolari e religiose, maschili e femminili, dinanzi alla spietata azione distruttrice di Bergoglio.

 

Considero mio preciso dovere di Pastore denunciare senza mezzi termini la sistematica opera demolitoria della Congregazione per i Religiosi, i cui vertici non fanno mistero della propria avversione a qualsiasi forma di vita consacrata, in perfetta sintonia con il loro mandante e nel più sconcertante, inerte silenzio degli Ordinari, incapaci di difendere e proteggere la parte più preziosa e vulnerabile del Corpo Mistico.

 

Non possiamo dimenticare che l’impietosa persecuzione del Vaticano si è già abbattuta su fiorenti Comunità religiose femminili, ormai totalmente distrutte: penso alle Suore Francescane dell’Immacolata (Italia), alle Piccole Sorelle di Maria di Saint-Aignan-sur-Roe (Francia), alle Suore ad Auerbach (Germania), alle Suore Domenicane del Santo Spirito (Francia) – per citarne solo alcune.

 

Ricordo parimenti che i fautori di questa azione sono i primi nei confronti dei quali si sarebbe dovuta intraprendere un’indagine disciplinare, a seguito di gravissimi scandali finanziari che hanno coinvolto Carballo quando era Ministro Generale dei Frati Minori. La sua posizione è così compromessa, da aver reso necessario alloggiarlo in Vaticano, quando per prassi i Segretari di Congregazione risiedono fuori dalle Mura Leonine. Il Card. Braz de Aviz, notorio seguace della Teologia della Liberazione, è stato nominato da Bergoglio a capo della Congregazione per i Religiosi proprio per “rieducare” i consacrati, secondo i metodi staliniani che contraddistinguono il governo della deep churchbergogliana. Un’azione di epurazione degna dei peggiori regimi dittatoriali, in linea con il clima di terrore che regna in Vaticano dal 2013.

 

Esorto i miei Confratelli Vescovi, i sacerdoti e soprattutto i fedeli laici a levare la voce contro la distruzione dei Monasteri di vita contemplativa e delle Comunità religiose tradizionali. Occorre dare sostegno non solo spirituale e morale, ma anche materiale e mediatico alle vittime di un’aggressione che in queste settimane va inasprendosi, dopo la promulgazione del Motu Proprio Traditionis Custodes, affinché siano difese le Religiose perseguitate, e denunciati i responsabili di questa persecuzione odiosa agli occhi di Dio e dell’intera comunità ecclesiale.

 

Comprendo bene quanto sia difficile, dinanzi alla perversione dell’autorità ecclesiastica, coniugare il Voto solenne di Obbedienza ai Superiori con l’evidenza degli scopi malvagi che essi perseguono; e quanto sia doloroso dover opporre la resistenza a coloro che dovrebbero esercitare l’autorità in nome di Nostro Signore. Nondimeno, ogni collaborazione costituirebbe una forma di complicità e di colpevole connivenza. L’obbedienza a Dio e la fedeltà alla Chiesa non possono essere legate ad un cieco servilismo verso chi si mostra nemico di entrambi: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini», secondo le parole di San Pietro (At 5, 29). E questo vale tanto per i Religiosi quanto per i chierici secolari, il cui silenzio dinanzi alla dissoluzione del corpo ecclesiale non può durare oltre.

 

In considerazione di questo grave dilemma di coscienza che travaglia le Religiose, rivolgo un particolare appello ai fedeli laici e ai benefattori dei Monasteri femminili, affinché si adoperino attivamente, anche attraverso adeguati strumenti legali, al fine di assicurare e proteggere l’indipendenza dei Monasteri e delle loro proprietà.

 

Alle Religiose perseguitate assicuro la mia costante preghiera, invitandole a resistere con fermezza e coraggio, e ad offrire le loro sofferenze per la conversione dei loro persecutori. Che queste silenziose Spose di Cristo si uniscano spiritualmente al doloroso calvario delle martiri Carmelitane di Compiègne, le sedici monache che durante il Terrore vennero ghigliottinate per non aver voluto abbandonare il loro Carmelo, rinunciando ai voti religiosi. L’eroica resistenza di queste consacrate, perseguitate in odium fidei da rivoluzionari sanguinari, sia loro di esempio in questi tempi di apostasia, in cui la persecuzione anticattolica e la furia ideologica sono mosse da coloro che dovrebbero proteggere le comunità di Vita Contemplativa come il tesoro più prezioso della Chiesa e il più valido antemurale contro gli assalti del nemico. Se viene meno la preghiera costante di queste anime benedette, il corpo ecclesiale sarà ancora più disarmato proprio nel momento in cui infuria questa battaglia epocale.

Come le vergini prudenti della parabola evangelica (Mt 25, 1-13), le Religiose rimangano fedeli allo Sposo divino e Lo attendano con le lucerne accese. Questi tempi bui passeranno, e con essi i rinnegati che si accaniscono contro di loro.

 

Di queste colpe gravissime della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, non scevre da inquietanti connotazioni ideologiche, dovranno rispondere dinanzi a Dio i vertici vaticani, e in particolare Jorge Mario Bergoglio, per l’abuso della loro autorità contro il bene della Chiesa e la salvezza delle anime. Possa il Signore aprire gli occhi ai molti che ancora non vogliono riconoscere lapostasia che travaglia la Gerarchia cattolica.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti

 

1 Ottobre 2021

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30 commenti

  • Matteo ha detto:

    https://www.corriereromagna.it/dopo-235-anni-le-clarisse-dicono-addio-a-forli/#

    Mi sembra una segnalazione drammaticamente pertinente

  • Matteo ha detto:

    https://www.corriereromagna.it/dopo-235-anni-le-clarisse-dicono-addio-a-forli/#
    Mi sembra una segnalazione drammaticamente pertinente

  • Matteo ha detto:

    E d’altronde cos’è, il più delle volte, un monastero senza monache?semplice: un ottimo affare …..per curie e amministrazioni
    https://www.corriereromagna.it/dopo-235-anni-le-clarisse-dicono-addio-a-forli/#

  • Riccardo ha detto:

    Monsignor Vigano’ ,
    La prego legga questo appello accorato
    Almeno per rispetto di chi ha dedicato tempo a scriverlo!

    https://www.byoblu.com/2021/09/30/papa-antipapa-inchiesta-19/

  • Riccardo ha detto:

    Monsignor Vigano’
    La prego legga questo appello accorato

    https://www.byoblu.com/2021/09/30/papa-antipapa-inchiesta-19/

  • anonimo ha detto:

    “Se continuiamo a cedere a illegittime restrizioni delle libertà naturali, saremo progressivamente privati di ogni diritto: non solo di quello di lavorare, di spostarci e di frequentare locali pubblici, ma anche di quello di usare del nostro denaro, di effettuare vendite e acquisti, di associarci e di creare forme di vita comune… fino a ritrovarci completamente isolati, schiavizzati, manipolati e controllati da entità occulte che rendono culto a Lucifero. Non è affatto fantascienza la scoperta che i cosiddetti vaccini contengono ossido di grafene, che rende l’organismo ricettivo alle onde elettromagnetiche, e addirittura dispositivi di nanotecnologia che consentono di intervenire nel corpo da lontano. Sono anni che si parla di telemedicina, ossia del tentativo di curare i malati a distanza tramite radiazioni recepite da sensori collocati nel corpo; se quindi si possono davvero distruggere le cellule cancerose bruciandole in tal modo, sarà possibile fare altrettanto con quelle sane, magari con quelle del sistema nervoso o cardiocircolatorio, per non parlare della possibilità di influenzare il pensiero…Nei luoghi di lavoro in cui state resistendo in numero consistente, tentate una trattativa con i superiori oppure, se non sono disponibili, adite le vie legali. Là dove, invece, siete troppo pochi o praticamente da soli, cercate di barcamenarvi finché possibile, o con i tamponi o con un attestato di esenzione. Dopo averli invano ammoniti, denunciate i medici che omettono atti dovuti e i datori di lavoro che esercitano su di voi violenza privata.”
    http://lascuredielia.blogspot.com/

  • monica ha detto:

    Leggendo le varie vicende passate di operazioni simili in altri ordini, mi sono fatta una vaga e leggera idea che ai mandanti dei visitatori interessi il patrimonio delle comunità, le loro ricchezze. E non quelle spirituali.
    Ma qualcuno sà per caso come é la situazione delle casse vaticane? E l’obolo di S. Pietro? Non é che prendono con l’astuzia quello che gli americani hanno dirottato dall’obolo o da certe diocesi a queste comunità?

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      La sua ipotesi potrebbe essere vera. Tenga conto, però, che si tratterebbe unicamente di una “pezza” che potrebbe reggere per qualche tempo: infatti, una volta consumati anche questi beni da chi prenderanno i soldi?

  • luca ha detto:

    C’E’ POCO DA COMMENTARE STIAMO.ASSISTENDO ALLA FINE
    DEI TEMPI TANTO PREDETTI………

    • Bianca ha detto:

      Non siamo alla fine. Anzi siamo ancora ben lontani dalla fine.
      Ma quello che sta accadendo dimostra la malafede della gerarchia.
      Le monache di clausura hanno sempre goduto di rispetto nella Chiesa.
      Anzi la sorpresa è che i monasteri di vita contemplativa siano così fiorenti in America. Tanto da provocare un’azione repressiva.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Sicura sicura…?

      • luca ha detto:

        per fine dei tempi non intendo fine di tutto , ma la fine di un tempo e inizio di uno nuovo (Apocalisse)…mi creda dobbiamo augorarcelo perchè i potenti del mondo sono tutti allineati e
        Bergoglio in testa ….Questi sono dei pazzi se ci va bene vogliono schiavizzarci se ci va male sterminarci

  • Maria Michela Petti ha detto:

    L’obbedienza a Dio piuttosto che agli uomini è dovuta da tutti i Suoi figli, indistintamente.
    Attivarsi anche con il ricorso alle vie legale a sostegno delle Sorelle di vita contemplativa mi sembra un lodevole tentativo per non lasciare alcunché di intentato e una dimostrazione di coraggio da parte di chi non si lascia intimidire dai prepotenti, ma destinato a restare un atto dimostrativo, privo di successo.
    Inscalfibile lo sbarramento opposto… come hanno dimostrato fin qui varie vicende equiparabili quanto al dato sostanziale.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Ringrazio ancora il sign. Tosatti per l’opportunità che offre a me e a tutti di commentare gli articoli pubblicati nel suo blog.

    Ancora un appello a Mons. Viganò:
    La prego Eccellenza.
    Perché accusa l’AUTORITÀ ECCLESIASTICA di essere “perversa”?
    Quando invece è “INFALLIBILE” per “DOGMA” ?

    O non è più vero che Gesù Cristo è il capo invisibile della Chiesa e la dirige in “perpetuo” direttamente e visibilmente nella PERSONA del Suo legittimo Vicario?

    Perversa e crudele è invece senza dubbio quella AUTORITÀ “MASSONICA” che dal 2013 occupa illegittimamente la cattedra di Pietro e continua indisturbata nel suo perverso obiettivo di distruggere Cristo e tutti gli ordini religiosi, grazie alla generale “DISUNITÀ” e “DISOBBEDIENZA” al legittimo Vicario di Cristo Benedetto XVI.
    E San Pietro (At 5, 29) oggi ci ripetebbe:
    «non è lecito obbedire agli uomini della massoneria ecclesiastica, piuttosto che a Dio »

    E pertanto credo sia giusto quando lei esorta TUTTI alla DISOBBEDIENZA all’autorità massonica al potere, proprio per OBBEDIENZA all’ AUTORITÀ ECCLESIASTICA che Cristo rappresenta nel Suo Vicario legittimo.
    E infatti alla domanda:
    174. Siamo obbligati a fare “tutto” quello che la Chiesa comanda?
    La Cjiesa risponde:
    Si, SIAMO OBBLIGATI a fare TUTTO quello che la Chiesa comanda, perché Gesù Cristo ha detto ai PASTORI della Chiesa: «CHI ASCOLTA VOI, ASCOLTA ME, e CHI DISPREZZA VOI, DISPREZZA ME»

    176. La CHIESA “CATTOLICA” è dunque INFALLIBILE ?
    Si, la Chiesa CATTOLICA è INFALLIBILE, epperò quelli che rifiutano le sue definizioni perdono la fede e diventano eretici.

    https://parrocchiariesepiox.it/component/content/category/32-catechismopiox

    Mi permetta Eccellenza di concludere il mio appello, esortandola ad ascoltare le parole che la Madonna ripete anche oggi a lei e a tutti i Sacerdoti Suoi figli prediletti:
    .. “30 ottobre 1973.
    SEMPRE CON IL PAPA.

    «Questa sera, o figlio, ti voglio comunicare quale tenerezza il mio Cuore di Mamma senta per il Vicario di mio Figlio: il Papa.

    In questi momenti così dolorosi per la Chiesa, il Papa si trova SOLO a vivere, come il mio Figlio Gesù nell’orto del Getsemani, le sue ore di “agonia” e di “abbandono”.

    Sono questi per Lui momenti di angoscia profonda: il suo cuore è come oppresso da tristezza mortale e una croce di indicibili sofferenze segna le ore della sua giornata.

    Io gli sono accanto come Mamma per confortarlo e per sostenerlo. Tutta la
    sofferenza e tutta la RIBELLIONE del mondo lascia nel cuore del Papa una ferita profonda, come tutti i peccati del mondo si sono accumulati sul Cuore di Mio Figlio durante le ore della Sua agonia.

    Ora il Papa soffre per il “tradimento” e l’ “ABBANDONO” di molti: persino i suoi più vicini collaboratori spesso lo ostacolano. Molti Sacerdoti da Lui tanto amati Lo osteggiano; tanti miei figli, vittime di Satana, Lo deridono e Lo “condannano”.
    Quanti, che pure si dicono cristiani e cattolici, ogni giorno Lo CRITICANO, Lo CONTESTANO, Lo GIUDICANO!

    Veramente per la mia Chiesa questa è L’ORA del POTERE delle “TENEBRE”.

    Tu, figlio a Me consacrato, che vuoi essere la gioia e il conforto del mio Cuore Addolorato, renditi interprete forte di questa mia apprensione profonda, del mio lamento di Mamma. Consola il cuore del Papa con il tuo affetto di figlio, con la tua preghiera; dividi la sua sofferenza, aiutalo a portare la sua croce oggi troppo pesante.
    Così Io voglio nella Chiesa i Sacerdoti del mio Movimento: devono essere gli AMICI, i CONSOLATORI, i DIFENSORI del Papa.

    Gli AMICI, perché colmeranno la sua solitudine con tanto amore e tanta preghiera.
    Saranno sempre con Lui anche nel momento del grande abbandono; porteranno con Lui la sua croce anche quando, come mio Figlio, dovrà salire la via del Calvario.
    Accanto al Papa sulla croce, e con Me, la Mamma, voglio che siano i suoi amici più cari: i Sacerdoti del Mio Movimento.

    I CONSOLATORI, perché allevieranno il suo abbandono e la sua sofferenza e non temeranno di essere fatti partecipi come Lui della stessa sorte, che oggi attende coloro che Io ho preparato ALL’ESTREMA IMMOLAZIONE per la SALVEZZA del MONDO.

    I DIFENSORI, perché saranno sempre a Lui “FEDELI” e combatteranno contro tutti quelli che Lo contestano e Lo “calunniano”.
    A “Fatima” ho preannunciato per il Santo Padre questi momenti, ma Gli ho anche promesso la mia speciale assistenza e la mia difesa.
    Io lo difenderò e lo assisterò per mezzo di voi, miei Sacerdoti.

    VOI SIETE LA MIA “SCHIERA” PRONTA A “COMBATTERE” PER LA CHIESA E PER il PAPA.

    Così sarete fedeli al Vangelo e per mezzo di voi Io otterrò la mia grande VITTORIA ».

    • Ipotesi e tesi ha detto:

      Gentilissima Gabriela mi permetto di ricordarle che fino al Concilio Vaticano I il papa non era infallibile. L’infallibilità apparteneva a tutto il Corpo Mistico di Cristo, cioè alla Chiesa tutta.
      Non ho mai pensato nel modo giusto alle monache di clausura, alla privazione di comfort per noi normali e alla preghiera continua.
      L’impressione che si ha leggendo il messaggio è però che i visitatori apostolici siano piuttosto materialisti e vogliano sapere se le monache abbiano delle risorse economiche. Tutto questo è particolarmente fastidioso.

      • In aggiunta ha detto:

        La teologia della liberazione è di ispirazione marxista .. marxismo e massoneria non mi sembrano la stessa cosa. Si dice che i massoni rispettino le religioni altrui. Il marxismo ha spedito i sacerdoti ortodossi alle Isole Solowki.
        Quanto accade attualmente in Cina mi sembra un’ulteriore conferma.

      • Gabriela Danieli ha detto:

        Gentilissimo (?) la Chiesa nel definire L’INFALLIBILITÀ del papa nel Concilio Vaticao I, non ha stabilito una nuova verità di fede, ma solo ha definito una verità rivelata da Dio, contenuta GIÀ nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, e quindi da credersi come “dogma” o ARTICOLO di FEDE. (203 C. M.)

        E se Dio ha concesso al Papa (da lui stabilito) il dono della INFALLIBILITÀ è affinché tutti siamo CERTI e SICURI della verità che la Chiesa insegna. (201).

        Ne consegue che i cristiani che, pur non negando esplicitamente alcun dogma, si separano volontariamente dal legittimo pastore (oggi Benedetto XVI), ossia dalla Chiesa di Gesù Cristo, sono SCISMATICI.

        Ora, se per CHIESA s’intende il Papa e “SOLO” i Vescovi e Sacerdoti e fedeli con lui “uniti…..

        Per GERARCHIA ECCLESIASTICA s’intende il Papa e solo i vescovi a lui “subordinati”.

        Ma è importante ricordare che il potere che esercita la GERARCHIA ECCLESIASTICA NON viene dal popolo, e sarebbe eresia il dirlo, ma viene unicamente da Dio.
        ECCO PERCHÈ NON BISOGNA CONFONDERE LA GERARCHIA ECCLESIASTICA CON LA GERARCHIA “MASSONICA”.
        Poi, che all’antichiesa massonica di Bergoglio, oltre a demolire gli ordini religiosi, interessi anche il denaro, ci sta.

        Ma l’mportante è non usare questo particolare dei soldi per spostare L’ATTENZIONE dalla QUAESTIO MAGNA del legittimo papa che nessuno vuole riconoscere.
        Forse sempre per un problema di denaro?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Per un cattolico vecchio stampo come me dover annoverare un papa fra gli empi è veramente doloroso. Però rileggendo una parte del Salmo 10 mi pare di vedere il ritratto del Papa attuale.

    [28] Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
    sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.

    [29] Sta in agguato dietro le siepi,
    dai nascondigli uccide l’innocente.

    [30] I suoi occhi spiano l’infelice,
    sta in agguato nell’ombra come un leone nel covo.
    Sta in agguato per ghermire il misero,
    ghermisce il misero attirandolo nella rete.

    [31] Infierisce di colpo sull’oppresso,
    cadono gl’infelici sotto la sua violenza.

    [32] Egli pensa: “Dio dimentica,
    nasconde il volto, non vede più nulla”.

  • Maria Grazia ha detto:

    Condivido l’accorato appello di Mons. Viganò volto alla salvezza dei monasteri di vita contemplativa. Perchè fanno così paura istituzioni, che per secoli sono state considerate “parafulmini” dalla Chiesa, al punto da volerle sopprimere? Chi osserva solo con gli occhi della superficialità ritiene che trattasi di persone isolate, chiuse nelle loro mura, arroccate in posizione difensiva dai pericoli e dalle tribolazioni della vita reale. Chi ama il rumore, chi vuole essere al centro dell’attenzione, chi intrattiene, chi soffre di protagonismo e prova soddisfazione nell’ essere oggetto privilegiato dei media, è facile che concepisca così la vita monastica.
    Nelle nostre Celebrazioni eucaristiche ormai non si cerca più la concentrazione ma il rumore: canti sdolcinati accompagnati da musiche assordanti e inadeguate cercano di attrarre giovani con conseguenze devastanti; l’allegra superficialità delle nostre Messe ci serve a poco, non aumenta la fede dei partecipanti ma, anzi, li priva del senso del sacro, li distrae dalla ragione ultima della Celebrazione. Nei Monasteri di vita contemplativa, invece, il silenzio scandisce i ritmi della vita conventuale: esso non è il vuoto, non è l’ assenza ma condizione indispensabile per avvertire la Presenza. Lì si pratica ancora la meditazione proprio perchè il silenzio è fondamentale. Alla vacuità delle parole, i Monaci oppongono la forza del silenzio, alla vita passiva del nostro tempo, regolata dai dictat degli influencers e di chi cerca di manipolare la nostra volontà, essi contrappongono la libertà di una vita totalizzante, consapevolmente offerta a Dio per la salvezza del mondo. I consacrati alla vita contemplativa non sono avulsi dalla realtà ma le loro radici attraversano le incertezze e le sofferenze della nostra povera umanità per trasformarle in supplica perenne all’Eterno. Se verranno soppressi, le loro lampade ardenti sempre accese davanti all’Onnipotente da chi continueranno ad essere alimentate?

    • Giorgio ha detto:

      @MARIA GRAZIA.
      Lei ha detto: “Nelle nostre Celebrazioni eucaristiche ormai non si cerca più la concentrazione ma il rumore: canti sdolcinati accompagnati da musiche assordanti e inadeguate cercano di attrarre giovani con conseguenze devastanti; l’allegra superficialità delle nostre Messe ci serve a poco, non aumenta la fede dei partecipanti ma, anzi, li priva del senso del sacro, li distrae dalla ragione ultima della Celebrazione.”
      Queste parole descrivono esattamente quello che io subisco ogni giorno, quando vado alla Messa. Si comincia con un canto, quasi sempre orrendamente “schittarrato”, si canta, sempre con gli stessi modi, l’Alleluia, il Santo (su melodie orrende), si canta per tutto il tempo della Comunione (togliendo a chiunque la possibilità di prestare attenzione a quello che si fa ossia avere almeno un po’ di riguardo, di attenzione all’Ospite Divino, che si dice di ricevere) e si conclude con un canto finale che toglie un’ultima possibilità di “incontro” con il Padrone di casa! E subito si esce di corsa perché bisogna sanificare i banchi (infetti da ché?).
      Da notare che ingresso della Chiesa c’è un cartello che dice che la Comunione può essere ricevuta in bocca (ma che nessuno si permetta di chiederlo) o sulla mano, e al momento della Comunione viene raccomandato il raccoglimento (nessuno sa di che cosa si tratta!).

      • Maria Grazia ha detto:

        @GIORGIO – Condivido la sua esperienza, in quanto ormai è generalizzata. Nella Sua descrizione amara ci si può trovare chiunque di noi: telefoni che squillano e gente che esce momentaneamente di Chiesa per rispondere alla chiamata, ragazzi che chiacchierano tranquillamente tra di loro nella piena indifferenza del Celebrante; noiosi avvisi di organizzazioni di eventi che vengono dati prima della benedizione onde evitare che i fedeli abbandonino frettolosamente i loro posti appena ne venga dato l’annuncio.
        Purtroppo non riusciamo ad arginare questa riprovevole situazione, spesso usciamo di Chiesa con un senso di mesta insoddisfazione: non siamo stati messi nella condizione di esultare di gioia per l’incontro con l’ospite divino, con la ragione ultima ed il senso profondo di tutta la nostra esistenza.

        • stefano raimondo ha detto:

          Ringrazio Maria Grazia e Giorgio per i commenti, nei quali mi ritrovo completamente.

          Ad esempio, durante certe messe novus ordo c’era pochissimo tempo per meditare con l’ostia in bocca, proprio perché “bisognava cantare” (soprattutto se siamo in pochi a cantare ti senti “responsabilizzato” in quel senso). È tutto un insieme di cose che allontana dal Sacro.

          • Maria Grazia ha detto:

            @ STEFANO RAIMONDO – ….Anche perchè ormai si è perso il valore della meditazione, che in sostanza significa “mettere a disposizione un po’ di tempo per riflettere su qualcosa d’importante che ha a che fare con la nostra vita”. Nelle celebrazioni eucaristiche, ormai, non c’è più tempo: è vero che, non sempre, ma alcune volte viene lasciato un po’ di tempo di silenzio, dopo l’Eucarestia, ma è talmente poco da non consentire l’apertura del cuore a chi è venuto a trovarci per stare un po’ con noi. Non è poi, neanche possibile sostare un po’ in chiesa dopo la Messa perchè, come, giustamente, diceva Giorgio, devono sanificare i banchi oppure devono chiudere la Chiesa.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Penso che si stia realizzando un disegno di progressiva distruzione della Chiesa: leggendo il romanzo-verità “La casa spazzata dal vento” di Malachi Martin questo progetto avrebbe dovuto avere inizio già dopo il pontificato di Paolo VI, ma ben due elezioni andarono male ai cospiratori: quelle di Giovanni Paolo I, che fu ucciso, e di Giovanni Paolo II.
      Nel romanzo si immagina che il progetto cominci a realizzarsi dopo la morte di papa Wojtyla. Martin non aveva previsto l’intermezzo di Benedetto XVI.
      Comunque sia, io credo che il desiderio di affossare la vita contemplativa che, come lei giustamente ricorda, è sempre stata tenuta in grande considerazione dalla Chiesa, risponda ad un piano diabolico.
      D’altronde il romanzo di Malachi Martin si apre con la descrizione del rito di intronizzazione di Satana in Vaticano, da parte di vescovi e preti. Guardando certe facce di certi personaggi di cui il papa si circonda non mi meraviglierei se celebrassero riti di quel tipo.
      Però, non dobbiamo dimenticare che, come disse Gesù a Santa Faustina, i demoni e tutti i malvagi sono come polvere sotto i suoi piedi.

      • Maria Grazia ha detto:

        @ DON ETTORE BARBIERI – Certamente, Don Ettore, anch’io ritengo che la progressiva chiusura dei monasteri dediti alla vita contemplativa faccia parte di un piano satanico che ha trovato terreno fertile per poterlo realizzare e di cui, presto, ne vedremo gli immediati effetti. Sì, come Lei accenna, Dio senz’altro sconfiggerà ogni forma di male: questa è la speranza, anzi la certezza, che la vittoria finale appartiene al nostro Dio. In merito a quest’ultima considerazione, però, ritengo che, nei luoghi di culto, dovrebbe essere sempre evidente, per rafforzare la nostra fede, un richiamo esplicito alla resurrezione di Cristo. Spesso nelle nostre chiese trovano posto grandi crocifissi che cercano di esplicare, in ogni modo, lo strazio della morte di Gesù, manca, però, il richiamo alla vittoria sulla morte: la resurrezione. Noi dobbiamo vivere da risorti!
        Ammiro molto le raffigurazione della Croce in cui viene inserito, sui bracci un lenzuolo sciolto (anche se le trovo raramente) in quanto ci ricorda che dobbiamo andare oltre la morte, a quel lenzuolo disteso che ci richiama la vittoria di Dio sul male, a quel lenzuolo disteso per cui gli apostoli andarono di corsa al sepolcro vuoto, a quel lenzuolo disteso, che ancora oggi, attraversando i secoli, è giunto sino a noi per testimoniarci ancora che il male è senza futuro.

  • Carlo Regazzoni ha detto:

    a più riprese mi è stato impedito di leggere la presa di posizione coraggiosa di questo prelato. Ringrazio Stilum curiae per avermi consentito alla lettura di tale presa di posizione

  • Luciano ha detto:

    Sono d’accordo! Giusto aiutare queste comunità monastiche che!

  • Luciano ha detto:

    Ne sarei molto felice, la loro presenza è troppo importante!!