Università: L’Appello dei Docenti contro il Green Pass a Quota Mille Firme
28 Settembre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato in cui si annuncia che il documento contro il Green Pass ha ottenuto e superato mille firme fra i docenti universitari. Non possiamo non apprezzare il coraggio di queste persone, che a fronte di un provvedimento discriminatorio, contro la Costituzione e contro quanto ha stabilito il Consiglio d’Europa, preso da un esecutivo che ricatta, bullizza e minaccia i cittadini, per spingerli, contro la loro volontà, a sottoporsi a una terapia genica sperimentale dai benefici sicuramente insignificanti contro il contagio, e molto dubbi quanto al resto, mettono la propria firma per dire no. Una volta di più, a fronte del loro coraggio, dobbiamo mettere in evidenza il comportamento di giornalisti e magistrati, ossequianti verso disposizioni dispotiche, ingiuste e inutili. Buona lettura.
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COMUNICATO STAMPA – L’APPELLO DEI DOCENTI CONTRO IL GREENPASS RAGGIUNGE MILLE FIRME
L’appello dei docenti universitari contro il “green pass” raggiunge le 1.000 firme.
Era stato lanciato il 3 settembre scorso per dire no alla discriminazione derivante dalla tessera verde. A distanza di sole tre settimane, oggi l’appello conta mille sottoscrizioni, che continuano a ritmo frenetico.
Tra i nomi illustri dei firmatari spicca quello di Alessandro Barbero, storico e divulgatore. Ma la platea è ampia e variegata: si schierano filosofi, linguisti, matematici, fisici, chimici, medici, giuristi, musicologi e altri esponenti del complesso quadro dell’Universitas italiana.
«Con l’appello – sostengono i promotori – abbiamo voluto lanciare un chiaro segnale al governo e all’opinione pubblica: basta divisioni, basta dibattito inquinato. Si torni a norme sensate e a guardare all’estero, dove in nessun altro paese democratico per studiare e lavorare si deve presentare un pass sanitario i cui limiti sono evidenti a tutti. Esso comporta rischi e discriminazioni intollerabili e gravissime, che già molti dei nostri studenti, colleghi e personale tecnico stanno vivendo sulla propria pelle».
Non è questione di vaccino o non vaccino, dichiarano gli organizzatori. «Le misure che oggi colpiscono chi ha deciso in piena libertà e coscienza di non vaccinarsi, ma domani colpiranno chi – come molti tra noi – ha già completato il ciclo vaccinale. Occorre subito cancellare il “green pass”: ne va della nostra libertà presente e futura».
«L’adesione è stata ampissima e inaspettata – ribadisce il Comitato organizzatore – e ha squarciato un muro di silenzio e paura che da mesi imperversa nel dibattito politico e scientifico italiano, troppo spesso inquinato da posizioni ideologiche e polarizzanti. È un atto di coraggio che impone – ben al di là delle minacce di ritorsione e delle censure che abbiamo vissuto nel nostro ambito e da parte di “grandi” giornali – un cambio di rotta nel confronto pubblico».
«In questi venti giorni abbiamo ricevuto accuse spesso ridicole, basate sull’incapacità di molti osservatori di leggere ciò che abbiamo chiaramente scritto nell’appello. Ci hanno dato degli “evasori vaccinali” quando molti di noi sono vaccinati. Ci hanno detto che filosofi e giuristi non possono occuparsi di questioni sanitarie, mentre tra i firmatari figurano medici e scienziati di livello. Ci hanno detto che docenti del conservatorio – eccellenza della cultura italiana – non possono affrontare simili questioni, anche se subiscono sulla propria pelle ogni giorno le assurde imposizioni del greenpass».
«Ci dispiace per i detrattori dell’iniziativa, forse troppo attenti ad esaltare il governo. Il tentativo di squalificarci con offese personali ridicole e il rifiuto di un confronto serio e argomentato hanno favorito il successo dell’iniziativa, dando coraggio a molti colleghi. Perché non si può mettere a tacere una protesta di tale portata, che non ha precedenti nella storia italiana e che rappresenta un unicum anche nel panorama mondiale: «in nessun altro paese si è assistito a una simile levata di scudi da parte del mondo accademico, perché in nessun altro paese democratico vigono simili limitazioni allo studio, alla ricerca e al lavoro. La scienza è dibattito e l’università è, per definizione, luogo di confronto e dialogo. Un’università che chiude le porte ad alcuni o impone misure discriminatorie, non è più l’università pubblica e libera che è stata per secoli».
«Il greenpass è una misura iniqua e pericolosa non solo per il nostro mondo, ma per ogni altro settore. È per questo che, seguendo i più virtuosi casi europei e mondiali, va abolito e riportato il dibattito sui giusti binari della scienza e del dialogo e non delle imposizioni dogmatiche e insensate. L’appello darà vita a iniziative che si svolgeranno in tutta Italia, d’intesa con gli studenti e con il personale, con il mondo scolastico e le altri parti dei settori lavorativi colpiti».
Il comitato organizzatore
https://nogreenpassdocenti.wordpress.com/
Per vedere le adesioni
https://nogreenpassdocenti.wordpress.com/s/
Per contatti con la stampa
universitariuniti@gmail.com
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Tag: green pass, mille, università
Categoria: Generale
CI hanno ripetuto per anni, le autorità civili, intellettuali e religiose che “la cultura è bene primario”… È da un po’ che non lo dicono, chissà perché.
personalmente di questi appelli finemente intellettuali post-giacobini che sprizzano liberté, egalité, fraternité ad ogni virgola, di chi si “vanta” di essersi vaccinato, dello stessa matrice culturale di quelli che ci stanno soggiogando, senza alcun riferimento alle cause che hanno determinato tutto questo, non so che farmene.
Pienamente d’accordo con questo commento.
Sono decenni che l’università è ostaggio di liberal-massoni e di marxisti. Sono decenni che il neoliberismo, l’avversione al cristianesimo e l’incondizionato ed entusiasta abbraccio di qualsiasi cosa provenga dalla sinistra la fanno da padrone. Sono decenni che, specie in certe università ed in certe classi, anche il solo sospetto che qualcuno sia cattolico e di destra vuol dire vedere la propria carriera accademica stroncata. E ora questi vengono a parlarci di Green Pass; con che faccia, mi chiedo?!
Draghi e quelli come lui sono un VOSTRO prodotto, generati dalla VOSTRA cultura, coltivati nelle VOSTRE università, cresciuti a pane ed immoralità, in un contesto culturale in cui il fine giustifica qualsiasi mezzo e dove Dio non esiste o, qualora esistesse, è comunque preferibile il Suo nemico per antonomasia. Draghi è il prodotto finale di decenni di sistematica distruzione della religiosità, della moralità, della spiritualità occidentali a cui voi avete, più o meno consapevolmente, partecipato.
Francamente sorprendono docenti che ancora no hanno firmato codesto appello. Università è prima di tutto sinonimo di libertà indissolubile… mentale e fisica esente quindi da ogni qualsivoglia costrizione…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Francamente sorprendono docenti che ancora no hanno firmato codesto appello. Università è prima di tutto sinonimo di libertà indissolubile… mentale e fisica…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Approvo il vostro appello contro il vergognoso e discriminatorio e incostituzionale lasciapassare sanitario.
Giovanni Bello Filosofo. Laureato in Filosofia presso l’Universita’di Padova. Cerreto d’Esi,in provincia di Ancona.
https://www.la7.it/tagada/video/la-rivelazione-dellex-ministro-castelli-sono-vittima-del-vaccino-sono-ad-altissimo-rischio-trombosi-28-09-2021-399369
Ora ci vorrebbe una lista di firmatari vaccinati per l’appello : ” i benefici superano i rischi, ma non lo é stato per me”
Emanate con un Decreto a firma del Segretario di Stato, card. Parolin, le disposizioni per l’applicazione dell’obbligo – a partire dal 1.mo ottobre prossimo – del Green Pass in Vaticano, previsto dall’Ordinanza del Governatore pubblicata il 18 settembre scorso.
Anche qui: il dipendente sprovvisto della certificazione obbligatoria, dopo cinque giorni dall’avvenuto riscontro dell’inadempienza, sarà considerato “assente ingiustificato” con perdita dello stipendio, ma non degli assegni familiari e della tutela assistenziale. Eh, beh!
Durante l’udienza generale del 15 marzo 2017 Bergoglio affermò, tra l’altro:«chi toglie il lavoro commette un peccato gravissimo». Tanto tuonò che piovve di lì a non molti giorni dopo… Abbiamo dovuto prendere atto, obtorto collo, che: è opinabile il criterio di valutazione della … “giusta” causa!!!
https://ilsismografo.blogspot.com/2021/09/vaticano-decreto-del-segretario-di.html
La caccia alla contraddizione è diventata il gioco di società che va per la maggiore. Oggi lo risolve Infovaticana mettendo a confronto la Nota emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, del 21 dicembre 2020 e approvata dal papa, che dichiara “moralmente accettabile” l’uso di alcuni vaccini contro il coronavirus, con il Decreto a firma del card. Parolin, pubblicato ieri, contenente le disposizioni per il rispetto dell’obbligo del Green Pass in Vaticano, a partire da dopodomani.
Il testo in spagnolo è di facile comprensione; altrimenti si può sfruttare agilmente il traduttore Google.
Mi chiedo solo se si viva, si decida, si parli e si agisca, sempre, in modalità sconnessa…
https://infovaticana.com/2021/09/29/se-contradice-el-vaticano-a-si-mismo/
E, ancora: in riferimento al rifiuto non immotivato da parte di alcuni della vaccinazione – stando alla stessa Nota “raccomandabile” e “deve essere volontaria” – mons. Paglia ha dichiarato all’ Adnkronos che con essi “si deve dialogare”.
Per quanti sforzi faccia non riesco a capire il significato della parola “dialogo”, alla luce dei fatti.
Ricordo inoltre che anche il papa, sul volo di ritorno da Bratislava alla domanda relativa a questa questione, rispose (non risparmiando il sarcasmo all’indirizzo del card. Burke, che qualche giorno fa ha informato – ringraziando Dio e per le intercessioni elevate a suo favore – sul percorso di riabilitazione intrapreso al di fuori dell’ospedale) che si stava studiando come “aiutare” quel piccolo gruppo di “contrari” presente nel suo Stato. Era il 15 settembre. Tre giorni dopo l’Ordinanza emessa dal Governatore fissava l’obbligatorietà dal 1.mo ottobre del certificato verde in Vaticano, previa autorizzazione ricevuta da Bergoglio durante l’udienza dell’8 settembre… Ergo: era stato già deciso…il genere di “aiuto”…
https://www.adnkronos.com/covid-mons-paglia-coi-no-vax-si-deve-dialogare_5CzfwHqsxoMzWPk4CqC5mW
Lodevole niente da dire….Il problema è che le Istituzione
e ripeto Istituzioni , non gliene frega niente .,.,.a questo punto
bisognerebbe capire cosa ne pensano le FORZE ARMATE…
Altrimenti qua non ne uscimo..Cosiderando poi che il green pass ha aperto uno scuarcio che gli da la possibilitá di fare
quello che vogliono anche in altri ambiti ,PURTOPPO SECONDO ME HANNO APPENA INIZIATO
Chiedo a chi ne sa più di me in ambito legale : un adolescente deve fare uno stage di osservazione presso un studio pediatrico per un progetto di orientazione di liceo. Viene accordato lo stage solo se l’adolescente é vaccinato con due dosi. Nessuna possibilità di tamponi. E’ legale? Il personale medico e paramedico deve essere vaccinato negli ospedali, RSA ecc. ma si tratta di dipendenti e di adulti. Si puo’ imporre a dei ragazzi in stage di osservazione due ore al giorno per pochi giorni? Vorrei solo capire se e’ un abuso, una scelta del pediatra o un obbligo legale. Grazie.
Chieda a un legale, tipo Iustitia in veritate.
Gentile dott Tosatti, le segnalo un video sulla situazione attuale in Lituania: https://twitter.com/gluboco/status/1442812758475563010
Per fortuna ci sono ancora Italiani coraggiosi e determinati a non farsi sottomettere da governanti che stanno tradendo la loro patria e i loro concittadini. Onore al merito e avanti così!