Sono Quindici, non Tredici, i Cardinali Contagiati. Quasi Tutti Vaccinati.
19 Settembre 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, abbiamo pensato a una censura vaticana, vedendo che l’articolo originale del Sismografo sui tredici cardinali contagiati non era più fruibile. Fortunatamente ci sbagliavamo: quell’articolo in effetti non esisteva più, ma era stato rimpiazzato da un altro più completo, che ci sembra giusto rilanciare:
***
Sulla lista di cardinali, elettori o non, contagiati con il coronavirus/19, materia sulla quale hanno parlato diverse testate ricordando quanto ha detto il Papa rientrando dalla Slovacchia, abbiamo pubblicato un post nel quale si parlava di 13 porporati più il caso dell’honduregno card. Oscar Rodríguez Maradiaga. Moltissimi dei nostri lettori, attenti e gentili, ci hanno segnalato informazioni più complete e precise. Non è stato facile garantire completezza nello stilare il primo elenco nel quale abbiamo segnalato inizialmente 13 porporati e che invece sembrano essere, allo stato attuale, 15 dall’inizio della pandemia sino ad oggi. La riservatezza nonché le leggi nazionali sulla privacy hanno complicato parecchio il quadro complessivo delle notizie delle testate e delle agenzie. In alcuni casi le fonti ufficiali hanno scelto per lunghi giorni il silenzio. Questa discrezione ha consentito a volte la circolazione di notizie false come l’attribuzione della morte per Covid/19. in una clinica di Taiwan, del Vicariato Apostolico di Brunei Darussalam, card. Cornelius Sim (29 maggio 2021).
Con l’aiuto di diversi lettori possiamo aggiungere altri due nomi: l’arcivescovo di Tegucigalpa card. Oscar Rodriguiez Maradiaga e il Vicario generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma, card. Angelo De Donatis (marzo 2020).
1) Card. Jose Advincula – Arcivescovo di Manila, Filippine – attualmente ricoverato per covid/19
2) Card. Jorge Urosa – Arcivescovo emerito di Caracas, Venezuela – attualmente ricoverato per covid/19
3) Card. Gualtiero Bassetti – Arcivescovo di Perugia, Italia – Contagiato, ricoverato alcune settimane, oggi guarito.
4) Card. Leopoldo Brenes, Arcivescovo di Managua, Nicaragua – Contagiato, ricoverato, guarito, dimesso ma attualmente in quarantena.
5) Card. Raymond L. Burke – Stati Uniti/Vaticano – Contagiato, ricoverato in gravi condizioni, guarito. Oggi convalescente.
6) Card. Eusébio Oscar Scheid – Arcivescovo emerito di Rio de Janeiro, Brasile – Morto di Covid/19 nel gennaio 2021.
7) Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, positivo al Covid/19 è stato costretto all’isolamento domiciliare (dicembre 2020)
8) Card. Luis Tagle, Arcivescovo emerito di Manila, Filippine, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Positivo e ricoverato a Manila. Guarito (settembre 2020).
9) Card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e Presidente della Comece, positivo nel gennaio 2021. Oggi guarito.
10) Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo emerito di Napoli, Italia. Contagiato e guarito (gennaio 2021).
11) Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo emerito di Agrigento, Italia. Contagiato. Guarito. (ottobre 2020).
12) Card. Konrad Krajewski, Elemosiniere del Santo Padre, ricoverato il 21 dicembre 2020 al Gemelli per Covid/19. Guarito.
13) Card. Giuseppe Bertello, Presidente emerito della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Contagiato e guarito (dicembre 2020).
14) Card. Oscar Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa, Honduras. Guarito. (febbraio 2021)
15) Card. Angelo De Donatis, Vicario generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma, è stato ricoverato a causa del Covid/19 presso il Policlinico gemelli nel marzo 2020. Guarito.
***
– Attualmente i cardinali sono 219. I porporati elettori sono 122 e i non elettori 97
– La quasi totalità dei porporati contagiati era vaccinata (ciclo completo) o aveva ricevuto una prima dose. Nessuno era contrario al vaccino. Non risulta neanche che un solo cardinale abbia mai negato l’epidemia o abbia chiamato a rifiutare i vaccini disponibili.
***
La notizia c’è tutta, come si sarebbe detto una volta nei giornali; e il fatto che la quasi totalità dei porporati fossero vaccinati, alcuni con doppia dose, aumenta l’interesse: ma come! Avevano compiuto quello che il Pontefice definisce “atto d’amore”, l’inoculazione del siero genico, e questa è stata la ricompensa? Vaccino cinico e baro! E forse non tanto performante, a differenza delle menzogne sparse al mondo dal Presidente del Consiglio, che affettuosamente abbiamo ribattezzato il Commissario Lucertola. Così come alla luce di questo articolo anche l’ironia del Pontefice sul card. Raymond Leo Burke, malato e grazie a Dio in convalescenza, acquista un sapore diverso, no? Così come la frase sui negazionismi.. Nessuno dei contagiati-vaccinati apparentemente lo era…Anzi, si affretta a sottolineare Il Sismografo, nessuno sembra avesse mai negato l’epidemia. Se no un bel processo alla Congregazione per la Dottrina della Fede non gliel’avrebbe tolto nessuno, neanche il Padreterno! Negare il Dogma Pandemico! Che orrore!
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Tag: cardinali, covid, sismografo
Non era ironia, quella del papetto (alias papa Francesco alias Bergoglio: nota per i motori di ricerca vaticani) sul cardinale ammalato, ossia Burke: era sarcasmo.
Ma non mi risulta che Gesù Cristo o san Francesco facessero né ironia né sarcasmo sui malati. I farisei e i preti progressisti e modernisti invece sì. Tempo fa a Milano andava di moda sfottere Scola perché sarebbe andato “dallo psichiatra” o forse, più verosimilmente, dallo psicologo. Ovviamente gli stessi spiritosoni si guardano bene dallo sfottere Bergoglio per gli stessi motivi.
L’ironia e il sarcasmo sui malati è una porcheria inaccettabile. Sempre e comunque.
Altra menzogna del papa pinocchio. Sull’aereo ironizzava sui cardinali no vax. In realtà, eccetto forse Burke suo nemico, gli altri 14 cardinali erano tutti vaccinati e molti di loro son finiti lo stesso in ospedale. Carissimo pinocchio!!! Se il papa pinocchio fa inviare la croce dell’Ordine Pontificio di san Gregorio Magno a Liliane Ploumer che fa proselitismo per l’aborto e l’omosessualità ed è sostenitrice del Planned Parenthood non si può interpretare la sua condanna all’aborto dall’alto dei cieli europei come una presa per i fondelli nei confronti di quella maggioranza di cattolici creduloni che come struzzi mettono la testa sotto la sabbia? Attento pinocchio che il fuoco ti brucia!
Per chi legge l’inglese, ecco un ritratto abbastanza veridico del popolo italiano (con un po’ di vetriolo albionico): https://www.spectator.co.uk/article/the-curious-lack-of-opposition-to-italy-s-covid-il-green-pass-
Una minoranza del nostro popolo non rientra in questo quadretto, ma la maggioranza vi corrisponde. Il che è la ragione per cui ci troviamo sulla testa Matterella, Draghi, Speranza, Sileri e Figluolo.
Articolo molto interessante grazie per averlo postato. Trovo che nel complesso abbia ragione.
C’e’ qualcosa di oscuro nella psicologia collettiva del popolo italiano, per cui lo stesso Fascismo non fu un incidente di percorso ma qualcosa che in un certo senso corrispondeva alle caratteristiche psicologiche dell’italiano medio. E la “antifascistizzazione” promossa dal partito comunista e suoi alleati nel dopoguerra non e’ stato altro che un fenomeno uguale e contrario al fascismo stesso, cioe’ non si e’ fatto altro che usare con il segno cambiato le stesse tecniche, perche’ la psicologia dei popoli non cambia.
Adesso ci troviamo di fronte a questa nuova dittatura, anche peggiore del Fascismo stesso, ma che fa appello alle stesse identiche caratteristiche psicologiche italiane, e non e’ un caso che proprio in Italia si chiedono misure restrittive della liberta’ cosi’ gravi che in Inghilterra non oserebbero mai imporre sulla popolazione. Gli italiani sono portati per la dittatura e per la soppressione delle liberta’ individuali. Insomma c’e’ qualcosa di oscuro nella psiclogia collettiva italiana che il Fascismo non ha inventato ma semplicemente sfruttato, e giocare a fare gli “antifascisti” non li salvera’ dalle loro carenze psicologiche e morali, anzi, in questo momento tali caratteristiche “fasciste” sono proprio quelle dei sedicenti “antifascisti” (rigorosamente in assenza di Fascismo), che stanno imponendo la nuova versione della dittatura a cui questo popolo di pecore matte (gia’ Dante lo aveva capito) sembra non riuscire a fare a meno. Fanno bene all’estero a disprezzarci.
L’autolesionismo di alcuni Italiani è atavico (son sicuro, non di tutti), prescindendo da quello che si legge nel «ritratto abbastanza veridico del popolo italiano». Già quando si sente parlare dei “difetti (e ben peggio) del popolo italiano” mi irrito, perché io faccio parte del popolo italiano (non so lei), ed anche ammesso (dico: a scanso di apparire virtuoso) che mi riconosca in uno o in tutti quei difetti, non ho il diritto di pensare che il mio vicino di pianerottolo – anch’egli Italiano – li abbia anch’egli, anzi frequentandolo lo nego, e ancor meno posso pensarlo riguardo a chi vedo passare sotto la mia finestra, in quanto non lo conosco.
Quella di colpire nel mucchio non è cosa onesta, addebitando ad un’intera comunità i difetti ed i cattivi comportamenti di alcuni, che hanno la disgrazia (per gli altri) di emergere, altrimenti tutti noi dovremmo considerarci dei Draghi, degli Speranza e degli Zan. Ogni popolo (diciamolo impropriamente, perché si dovrebbe dire ogni appartenente ad ogni popolo) ha i suoi pregi e i suoi difetti; ed anche ammesso (ma non concesso…) che la descrizione di quei difetti sia obiettiva (difficilissimo per i motivi detti sopra) resta una cosa disonesta se insieme non si citano anche i pregi: Si lascia, a chi legge o sente e crede in quello che vi è scritto o detto, la sensazione di una comunità infame.
Tutti i popoli… Lei ha mai sentito parlare – facciamo un esempio – della Rivoluzione Francese? Vicenda gloriosa, è vero?, Popolo stupendo – vero? – ci diciamo, inebetiti da quello che ci raccontano i libri di storia, non solo scolastici, se non ci decidiamo a leggere qualche libro di storici onesti, Francesi stessi (p. es. Gaxotte, Dumont, Chaunu, Secher, de Vigorie, ecc.), che rimettono un po’ le cose a posto, e proprio per questo fortemente boicottati nella loro stessa Patria. Ma noi dobbiamo ammirare quel magnifico popolo, le cui rappresentanti, come se andassero a teatro, assistevano alle decapitazioni per ghigliottina dei poveracci colpevoli solo di essere dei “No vax” ante litteram: le famose Tricoteuses, che si mettevano in prima fila, sedute davanti alla ghigliottina, e sferruzzavano a maglia tra una decapitazione e la successiva. Non che i loro fratelli, mariti o figli disdegnassero quello spettacolo; ma quello – dobbiamo dire – è un popolo virtuoso.
E gl’inglesi? Quelli che ci fanno la morale? Da Enrico VIII in poi quello che fecero i Francesi nella loro gloriosa rivoluzione (ricordiamo anche il genocidio dei Vandeani, ben anteriore a quello degli Ebrei, ma del primo non c’è alcuna commemorazione pluri-annuale da rispettare) è stata roba da ragazzini, rispetto a quello che per lunghi secoli fece in tutto il mondo quest’altro “glorioso” popolo (e quando possono – anche se non in senso cruento se non ne hanno la convenienza – continuano a fare). Ma dobbiamo dire che il popolo inglese è un popolo “magnifico”; ed infatti l’hanno dimostrato, per fare un esempio, in occasione di un recente evento ludico, quando dai rappresentanti reali al popolo minuto hanno avuto un comportamento “magnifico” nei confronti dei pochi Italiani (tra cui il “Garante della Costituzione”) che ebbero la sfrontatezza d’inquinare la loro purezza mischiandosi tra loro. Ed è certamente questa “magnificenza” nei confronti degl’Italiani, che spingono i “magnifici” Inglesi a dipingere quei “ritratti abbastanza veridici del popolo italiano”, e noi (“alcuni” di noi) li leggiamo con grande piacere, piacere che ci sforziamo di diffondere insieme ai giudizi dei “magnifici” Inglesi su di noi.
Voglio forse dire che – invece – siamo noi Italiani ad essere un popolo perfetto, che ha solo virtù e nessun difetto? Assolutamente no! Che nel corso della storia non abbiamo mai fatto qualcosa di riprovevole, ed anche di dovercene vergognare? Nient’affatto! Ma si è mai sentito un Francese, un Inglese, un Tedesco, ma anche un Andorese (abitante di Andorra)… parlar male della loro Patria, dentro e ancor più fuori dei loro confini; e accogliere (ammettiamo pure non con piacere, anche se a volte così non appare nei nostri casi) le considerazioni negative che all’estero hanno del loro popolo; e ancor peggio, essere loro stessi a “compiacersi” (come sembra a volte) di illustrare agli altri popoli i molti difetti ed i niente pregi del proprio popolo? Soprattutto se questo parlar male lo si fa (e lo si accoglie), non riferendosi specificamente ad un determinato tema, occasione, argomento, e che finisca lì, bensì ad un generico parlare del “carattere” di quel popolo, ai suoi molti difetti e niente virtù?
No! Presso gli altri popoli questo non avviene. Da noi invece sì. E’ un complesso che, come già detto, non credo riguardare tanta gente, ma dà un grande fastidio quando appare in giro. D’altro canto, sommi esempi di questo disfattismo nel corso della storia ci sono. Per esempio:
«… È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana [per quella sovietica] perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano».
(Intervento di Palmiro Togliatti al XVI Congresso del PCUS)
Ma tornando agl’Inglesi, se ai loro profondi “studi” per dimostrare quanto noi Italiani siamo un popolo di “sporchi, brutti e cattivi” opponessimo il motto di innominabile memoria “Perfida Albione”, saremmo altrettanto disonesti – nel giudizio che se ne trae – che loro, ma per lo meno manifesteremmo il pregio (almeno quello) di una estrema sinteticità ed insieme compiutezza dell’argomento.
Riporto il caveat che avevo scritto in un commento in cui postavo il link al medesimo articolo: “Forse qualcuno si farà prendere dalla tipica permalosità dei popoli sottosviluppati e punterà il dito contro i (non pochi) difetti degli inglesi, ma farebbe meglio a riflettere sul nostro sottosviluppo istituzionale, che è il motivo per cui ci troviamo in capo gente come Mattarella, Draghi, Figliuolo, Speranza, Sileri e tutto il contorno. Bisogna rendersi conto che istituzionalmente l’Italia è un paese del terzo mondo e ciò deriva da un’endemica carenza di cultura civile.” *** Qui aggiungo che rilevare l’esistenza di tendenze generali in una determinata collettività non significa attribuire tali tendenze a tutti i suoi membri, né tanto meno “sparare nel mucchio”. *** L’autolesionismo è proprio di quegli italiani che quando gli viene data un’occasione per riflettere su alcuni problemi della loro collettività, anziché prenderne atto e stigmatizzarli si risentono e danno in inutili escandescenze, brandendo come una clava la lista dei difetti altrui o sollevando l’eccezione dell’eccezione dell’eccezione, attaccando le generalizzazioni… per poi scrivere “gli inglesi”, “i francesi” e via dicendo. *** Esiste un patriottismo sano, robusto e costruttivo, ma esiste anche un patriottismo ciarlatanesco, incapace di riconoscere i problemi costitutivi del proprio carattere nazionale e di impegnarsi per emendarli. *** Come ho scritto introducendo il link all’articolo, in Italia esiste una minoranza che non rientra nel quadro un po’ impietoso tracciato dall’articolista albionico. Che si tratti di una minoranza non lo mostrano solo i sondaggi sul Green Pass o sull’obbligo vaccinale, ma anche la relativamente scarsa mobilitazione contro la progressiva compressione delle libertà costituzionali. *** Del tutto fuori luogo quindi “irritarsi”, tirare in ballo il “disfattismo” e chiedersi se gli altri popoli non abbiano difetti più o meno gravi dei nostri. La domanda da porsi è un’altra: Nicholas Farrell dice il vero o no, quando scrive che oggi in Italia sono in atto una spaventosa compressione delle libertà dei non vaccinati e una politica di segregazione, e che di fronte a tale situazione la risposta generale della popolazione non è di resistenza e opposizione all’operato del governo non eletto attualmente in carica?
Giustissimo Polidoro, condivido parola per parola il suo intervento. La piccata e risentita replica di chi si sente “preso in causa” quando si parla di un aspetto, non il migliore, della psicologia del popolo di cui si trova a fare parte e’ un’istanza di piu’ del celebre Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Non si scomodi, l’ho letto, e il suo grassetto non mi emoziona: tacciare di «permalosità», collegandola peraltro ai «popoli sottosviluppati» (questa sì che è una finezza…) è un artificio (o un ricatto morale, faccia Lei…) per tentare di bloccare opinioni contrarie. Lo stesso quando parla di “irritazione”, “escandescenze”, e altre cose del tutto assenti nel mio commento, che credo lei non abbia nemmeno letto, se non quel tanto per potersi “irritare”, altrimenti avrebbe risposto alle mie argomentazioni.
«… nostro sottosviluppo istituzionale, che è il motivo per cui ci troviamo in capo gente come Mattarella, Draghi, Figliuolo, Speranza, Sileri e tutto il contorno».
E chi nega i giudizi negativi su Mattarella & Co? Ma Lei dice che è «il nostro sottosviluppo istituzionale» che ce li ha fatti trovare: se parla del “nostro”, pone come elemento di comparazione quello “altrui”, altrimenti non si può dire se il “nostro” è sotto o sopra sviluppato. Cosa si sono trovati in capo allora gli altri col loro “soprasviluppo”? Facciamo qualche esempio: Macron, Biden? I quali rispetto al nostro “Garante della Costituzione” sono come dei mandrilli al confronto di una lucertolina, soprattutto nel fregarsene della sicurezza e il benessere dei loro popoli, al pare di Mattarella per il suo? Sono questi i prodotti dei popoli “soprasviluppati?”
Lei si lamenta che sono stati tirati in ballo “Francesi” e “Inglesi”. Ma praticamente l’ha fatto Lei: non ha detto forse che «l’Italia è un paese del terzo mondo e ciò deriva da un’endemica carenza di cultura civile»?
E se è un paese da terzo mondo senza cultura civile, non vuol dire che ci sono dei paesi di primo e secondo mondo per niente carenti di cultura civile? E non è da essi che dobbiamo imparare? Ecco, ho fatto un paio di esempi. Ma io non ho parlato di loro per disprezzarli come Lei parla invece dell’Italia definendolo “Paese di Terzo mondo senza cultura civile” (e qui non è questione di maggioranze o minoranze: se si è di “Terzo mondo” si è di “Terzo mondo”… seguendo Lei). No! L’ho fatto per mostrare che Luci e Tenebre sono nella storia e nel “DNA”, come si suol definire, di ogni popolo.
Lei chiede se è vero o no che «oggi in Italia sono in atto una spaventosa compressione delle libertà dei non vaccinati e una politica di segregazione, e che di fronte a tale situazione la risposta generale della popolazione non è di resistenza e opposizione all’operato del governo non eletto attualmente in carica»
Chi ha detto che ciò non è vero? Sono mesi, quasi anni che ce lo stiamo dicendo su questo Blog; ma io non provo il suo godimento (e di qualche altro) nel farmi dire da Nicholas Farrell ciò che ci diciamo, con cognizione di causa e con grande tristezza ogni giorno.
O Lei non sa leggere o è in malafede: non ho scritto che l’Italia è un paese del terzo mondo, ma che istituzionalmente, cioè dal punto di vista delle sue istituzioni, l’Italia è un paese del terzo mondo. Tali istituzioni, infatti, non funzionano, soprattutto perché manca la sensibilità istituzionale che dovrebbe animarle. Se poi Lei ne è appagato, magari perché in quelle istituzioni ci lavora, buon per Lei. *** I grassetti non intendono emozionarLa. In compenso il Suo sistematico controcanto a ciò che scrivo è molto divertente, e La esorto a seguitare su questa via.
La sua evidente stizza la porta alla maleducazione, come appare dalla sua prima ed ultima frase, che racchiudono il suo scritto. La chiusura è tipica di chi, non avendo argomenti finisce con l’offendere.
“Istituzionalmente” o meno, l’avverbio non elimina l’aggettivazione. Sebbene Lei mi abbia dato del mentitore (dal momento che l’alternativa è solo apparenza), io non dirò mai che Lei è evidentemente un deficiente, perché nonostante l’avverbio, per me questo suona un’offesa (e, sia chiaro, non lo credo affatto; non è un moto di rivalsa alle sue offese).
Ma venendo alla sostanza, se Lei come effetto del “terzomondismo” (vabbè… istituzionale) abbiamo il Mattarella e compagnia cantante, io ho dimostrato che allora il terzomondismo (istituzionale…) è comune agli altri Stati, a cui generalmente ci si guarda dall’affibbiare tale qualifica, ed ho portato come esempio il Presidente della Repubblica degli Stati Uniti (con, ovviamente, il suo clan, incominciando dall'”ottima” Kamala Harris; quello Francese (col suo degno entourage). Questo non per dire: “se noi siamo brutti, loro lo sono ancora di più”, Francesi, Inglesi o Americani…, speravo avesse capito; ma per suggerire che la “tara” è, evidentemente, nel sistema democratico, come oggi è inteso, che pur con varie differenze, accomuna il Modo di Governare degli Stati cosiddetti occidentali (certe manovre poco chiare – per essere benevoli – che hanno caratterizzato le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti richiamano alla memoria altre che avvennero nel “famigerato” nostro Plebiscito del 1946 (a scanso di equivoci, non sono un nostalgico monarchico, tanto meno di quella Monarchia che cessò col Plebiscito taroccato).
«Tali istituzioni, infatti, non funzionano, soprattutto perché manca la sensibilità istituzionale che dovrebbe animarle. Se poi Lei ne è appagato» […].
Io non dico che Lei “non sa leggere”, dico solo che legge quello che vuole, ed anche quello che non ho scritto, dal momento che non ho mai detto, né vi ho alluso, di essere appagato da come funzionano le cose in Italia, incominciando dalle Istituzioni ovviamente. A prescindere da questi cortesi scambi di opinione, non pretendo di scrivere cose interessanti come quelle che scrive Lei, ma se solo per sbaglio le fosse capitato di leggere qualche mia opinione sull’argomento in passati topic, si sarebbe reso conto che le sue considerazioni sono estremamente pacate rispetto alle mie su di esse. Ma non è questo – e Lei se legge tutto se ne rende conto – che diversificai nostri punti di vista.
Io non faccio controcanti, esprimo solo, ovviamente col suo permesso, obiezioni, commenti e miei punti di vista, giusti o sbagliati che siano, per cui il giullare lo cerchi da qualche altra parte.
Molto divertente, bravo.
@Ex: complimenti, condivido ogni argomento e parola del suo documentato intervento. Purtroppo questo autolesionismo sull’italietta va avanti in maniera scientifica almeno dai tempi del risorgimento: siamo (saremmo stati) arretrati in quanto cattolici, bisognava “scattolicizzare” l’Italia. Obiettivo quasi raggiunto. Speriamo nel “piccolo resto”.
Invece io sottoscrivo ogni parola di Polidoro. I nazionalismi d’accatto servono a niente e l’italietta è quella che va in guerra con una caterva di retorica e le scarpe di cartone. Film già visto.
Piuttosto si può andare nel merito dell’articolo, obiettando, per esempio, che in Australia, paese anglosassone, si stanno adottando misure non molto meno draconiane che in Italia e in Francia. Per certi aspetti anche di più.
Esatto. Infatti come ho scritto nel commento precedente, trovo la spiegazione di Le Bon inadeguata e superficiale. Le cause sono molto piu’ profonde, ma il problema esiste ed e’ un problema storico del nostro paese e della nostra cultura. E quindi se ne deve discutere.
In tutto ciò uno solo di essi, ammalatosi, è stato gratificato dal pubblico sarcasmo del Francesco volante. Non sarà perché costui ha non di rado espresso posizioni critiche sull’attuale corso del pontificato? Noooo, ma cosa mai andiamo a pensare!
Tenerezza& Misericordia.
Cinicamente sarei portato a dire : divertente. Ma purtroppo la materia è seria. E anche un po’ noiosa ormai : dall’alba al tramonto e per tutta la notte, accendi il televisore e si parla di green pass, accendi il computer, accedi a Internet e si parla di green pass, viene a trovarti il consulente finanziario e ti parla di green pass….. Basta ! Abbiate pietà di noi, basta!!!!!!!
Scusatemi ma non capisco il criterio nel correlare i numeri. E’ un mio difetto entrarci davvero.
Ci sono 219 cardinali tra elettori e non.
Se i contagiati dall’inizio sono 15, questo è il 7%, in linea con il dato italiano. Sin qui nulla di strano.
Caso mai è da rimarcare la solida salute degli arzilli vecchietti, vista l’elevata età media!
Inoltre molti di loro si sono contagiati nel 2020, quando non si poteva distinguere tra vaccinati e non. Per loro non fa testo la polemica, che siano guariti o che purtroppo non ce l’abbiano fatta (senza scordarsi che morire di-Covid è diverso da morire con-Covid)
Del 2021 è il caso del Card. Burke, grazie al cielo guarito, dichiaratamente non vaccinato
Poi ci sono tre casi recenti, in corso, che sembra di capire riguardino cardinali vaccinati (Advincula, Urosa e Brenes), ma non è certo e forse nemmeno residenti in Vaticano.
Quindi l’unica notizia sarebbe da verificare in questo senso, lasciando il resto a uno spirito di contesa ormai diffuso e che non fa bene a nessuno, tranne a quello con le corna.
Di quelli attualmente contagiati e ricoverati
L’articolo riportato è de Il Sismografo. Le osservazioni vanno riferite a loro.
Ma se il vaccino è stato reso disponibile a febbraio/marzo 2020 perché contare come malati vaccinati i 10 cardinali (su 15) che si sono ammallati prima?
L’appunto di Fabio è corretto. Marco, Tosatti , se hai pubblicato un post che è stato scritto da altri (il Sismografo) forse sarebbe meglio chiedere lumi a riguardo.
Ovvero :Perchè nell’articolo sono stati inseriti cardinali che si sono ammalati nel 2020 quando non c’era ancora il vaccino ? Ovviamente questa critica non cancella il grande servizio che state facendo, ma sto vedendo che già oggi questo articolo è stato ripreso da altri giornalisti (Paragone ed altri). Grazie e saluti.
Non è che si sono ammalati prima, ed anche dopo? (Ho letto che ci sono stati alcuni di questi casi).
Sale a 19 il numero dei cardinali contagiati dal covid19.
https://ilsismografo.blogspot.com/2021/09/mondo-i-cardinali-colpiti-da.html
e.c. nei 19 prelati elencati dal Sismografo, 16 sono cardinali e tre sono arcivescovi
Audio clip del giornalista Davide Zedda sul Referendum sul Green Pass. Audio clip da fare girare fra tutte le nostre conoscenze. . Il referendum è una trappola ed il giornalista spiega perché
https://youtu.be/LwuqwiwuhqM
La terza dose farà la differenza. Il tempo che la gente vedrà che la stanno prendendo per i fondelli, il tempo di raccogliere le firme, passare il pronunciamento dei giudici ed indirlo, passerà una intera stagione di malati e discriminati e allora la maggioranza si formerà automaticamente non per riempire le urne dei seggi ma le urne dei cimiteri.
Si ammalaromo la scorsa estate Berlusconi e Briatore: i giornalisti godevano e spettegolavano sulle eventuali imprudenze commesse da due stagionati playboy. Che si dirà ora dei cardinali?
Se si scorrono tutte le pagine risulta quell’articolo e anche il Post dei giorni precedenti, con il quale si evidenziano sconcerto e perplessità nel mondo cattolico per quella inopportuna dichiarazione.
non 15 cardinali ma 16.
https://t.co/N3ZHAkx3cc
https://t.co/gGcoQdwCbR
“Negare il dogma pandemico, che orrore!” 😅😅😅
Comunque il Sismofrafo si sbaglia.
Il card Burke era contrario ai vaccini.
Infatti quando si è ammalato,, il giornale che riportava la notizia, scriveva : ammalato di covid il cardinale contrario ai vaccini”, che sembrava tanto un…. così impara!