Porfiri, e le Due Chiese. La Chiarezza in Fondo al Tunnel.

31 Agosto 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il maestro Aurelio Porfiri ci offre questa riflessione, lucida e amara, sui tempi che stiamo vivendo nella Chiesa. Buona lettura. 

§§§

La chiarezza in fondo al tunnel

 

Cerco di osservare l’agitarsi delle ombre all’uscita della grotta di platonica memoria e provo a trovare un senso per dipanare i fenomeni che sembrano aggrovigliarsi uno sull’altro. Questo accade nella vita, compresa quella di fede, dove capire il modo in cui la Chiesa si evolve (o involve) è decisivo per la direzione che si intende dare alla propria vita. Non voglio risolvere tutto in uno sforzo d’immanenza, voglio cercare un appiglio soprannaturale che mi permetta di osservare gli accadimenti con gli occhi di Dio, piuttosto che con lo sguardo umano sempre macchiato dal fuoco delle passioni che offuscano la vista.

Mi sembra sempre più chiaro che l’azione della leadership della Chiesa, sotto il presente Pontefice, stia andando molto chiaramente verso una certa direzione, e il motu proprio Traditionis Custodes non è che una tappa di questo percorso. Nei precedenti pontificati si procedeva a passi alternati (avanti e indietro) per cercare di tenere tutto insieme, in questo si cammina abbastanza spediti in un senso e si rinuncia a cercare il consenso di una parte sempre più consistente della Chiesa, a volte anche denigrata ed accusata di comportamenti dettati da patologie mentali. Con lo sguardo umano questo è molto fastidioso, con lo sguardo di Dio è quasi un bene.

Un bene? Un poco di pazienza. Mi si dirà: ma tu non sei quello che tira sempre fuori l’et-et al seguito di Vittorio Messori? Certo, continuo a farlo. Ma l’et-et tiene insieme cose in sé buone e che umanamente sono in opposizione. Dio è uno e trino, la Beata Vergine Maria è Vergine e Madre, Gesù è Dio e uomo, la Chiesa è Santa e peccatrice (non che sia buono il peccato in sé ma esso fa parte della nostra vita ferita dalla colpa originale)…insomma, Dio armonizza quello che gli uomini non possono armonizzare ma ci sono cose da cui si astiene perché non convenienti per la nostra salvezza. In questo caso cerca di trarre dal male un bene.

Quando alcuni fenomeni non possono stare insieme perché uno va da una parte e uno dall’altra si crea una lacerazione. La situazione della Chiesa oggi mi ricorda sempre una bella poesia del poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez (1881-1958): “Quanto profondi i miei piedi sulla terra! Quanto alte le mie ali nel cielo! – E che dolore di cuore strappato!”. Ecco, proprio un cuore strappato è sembrato il percorso della Chiesa negli ultimi decenni, con i Pontefici degli ultimi decenni cercando di parare colpi da destra e sinistra. Ora si fa chiarezza, si mettono le persone in grado di vedere chiaramente che la direzione è una e che per un certo cattolicesimo, a cui si dovrebbe grande riverenza, evidentemente non c’è posto.

La chiarezza, per quanto dolorosa, alla fine è la cosa migliore. Un medico ti dice che sei molto malato, ti fa male, ma puoi cominciare a curarti seriamente.

Li riconosceranno dai frutti…questo ci deve consolare. Il poeta Jiménez ha anche qui dei bei versi: “Scaglia la pietra di oggi; dimentica e dormi. Se è luce, la troverai domani, nell’aurora, diventata sole“. Ma dov’è questa luce? Anche coloro che si sono fatti alfieri del cattolicesimo più progressista si rendono conto che la crisi si approfondisce e io ritengo salutare che le azioni della gerarchia manifestino chiaramente questo stato di crisi, in modo che si giochi a carte scoperte.

Si muovono molte anime sullo sfondo della presente situazione, finalmente in grado di poter vedere le cose per come sono e non offuscate dalle toppe che danno l’impressione di frenare la falla, fino a che essa non rompe gli indugi ed erutta con ancora più violenza. Oggi siamo chiamati ad amare la Chiesa sotto la croce, con l’esempio di Maria che rimaneva diritta mentre veniva scossa dal suo tremendo dolore. San Paolo nella lettera ai Romani ci offre il nostro programma: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”.

Quindi noi rimaniamo sotto la croce, con gli occhi purificati dal pianto che osservano il povero Giovanni, oramai smarrito e cerchiamo l’unione con Cristo unendoci alla sofferta dignità della Madre.

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

5 commenti

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    Una giornata di studi che partendo da Platone giunga fino a Santa Ildegarda passando per la Medicina Tradizionale Cinese sul mantenimento del buono stato di salute?

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    La “realtà” fuori della grotta è una “nebbia unica” con due Chiese… due Papi…

    Il blog di Specola oggi ci mostra invece chi fu “luce” e chi ora è “ombra” e lo sarà finché lo vuole Dio:

    “Guido Marini rivela l’enorme statura umana di Papa Benedetto XVI con un piccolo aneddoto: “Il mio ricordo più significativo con Benedetto XVI è stato un Venerdì Santo. Papa Benedetto, la cui umiltà mi ha sempre affascinato, alla fine della celebrazione mi ha detto con un sorriso: “Oggi non l’ho fatto bene”, perché aveva sbagliato a leggere alcune cose. Sai”, mi disse, “in alcuni monasteri benedettini, quando un monaco fa un errore, deve inginocchiarsi al centro del coro per fare penitenza… oggi dovrei fare così: inginocchiarmi e aspettare un segno per alzarmi”.
    (https://infovaticana.com/blogs/specola/otra-entrevista-del-papa-francisco-cosas-de-argentinidad-obispos-y-obispos-alemania-y-el-vaticano-siempre-benedicto/)

  • Pietro ha detto:

    È stato detto : “la chiesa va in una certa direzione”. E sembra meglio dei pontificati precedenti che facevano un “passo avanti e uno indietro”. Ma la direzione che ha preso questo pontificato è giusta o sbagliata? Io cerco di fare discernimento paragonando le parole di Francesco con quelle fi Gesù … e non hio dubbi si cosa scegliere.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    A me sembra che si continui a giocare a poker, precludendo ai viandanti ogni possibilità di scorgere nell’oscurità del tunnel l’ “appiglio soprannaturale” cui aggrapparsi, per arrivare all’uscita – che appare lontanissima – dove si agitano ombre che sono fantasmi di sé stesse.
    Sì; non resta che invocare l’intercessione della Madre celeste, perché come a Cana di Galilea ottenga per noi che sia finalmente “giunta l’ora” della manifestazione della gloria del Figlio sullo scompiglio generalizzato.

  • Mimma ha detto:

    Si. Ha ragione ,Maestro.
    La frattura ormai è un Canon, un Gran Canon.
    Provoca sgomento , solitudine e un gran senso di incertezza inchi, non ha punti di riferimento similari.
    C’è qualche prete, raro, che pur marciando apparentemente nella corsia dei normali, ascolta, comprende e incanala nella preghiera dubbi e angosce.
    Ma la maggior parte dei fedeli però é lasciata a se stessa.
    I più anziani ormai dipendono dai telerosari e dalle telemesse: se erano valide in tempo di clausura, saranno valide sempre, concludono.
    I giovani sono i grandi assenti nelle chiese per lo piu vuote.
    La papolatria tuttavia resiste alla grande ancora tra i più , grazie ai pensierini zuccherosi lanciati attraverso la rete e ai soliti trucchi che mescolano chicchi di verità , usati come scudo contro chi osi fare osservazioni, a manciate di eresia che non si coglie per ignoranza o malafede.
    Siamo nella tempesta, Maestro.
    Ma personalmente mi aiuto con la potente immagine che Gesù mostra a Maria Valtorta nell’ora della Crocifissione.
    Nel momento in cui Egli spira ,e terra e cielo si scatenano in
    un movimento vorticoso di dolore per il sacrificio del loro Creatore causando la fuga precipitosa e scomposta di quanti si trovano sul Calvario, Giovanni , per resistere, con una mano abbranca la Croce, con l’altra stringe al cuore la Madre che altrimenti cadrebbe a causa del terremoto e dell”aeromoto tremendi.
    Ecco.
    Abbranchiamo la Croce, stringendoci al cuore la Madre.
    Salveremo l’anima, se non il corpo destinato comunque a perire.
    Con grande stima