Quando Pfizer Corrompeva i Medici di Otto Paesi. 2012. Qualche Domanda…

23 Agosto 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico del nostro blog ci ha inviato questo articolo, di qualche anno fa, apparso su un sito americano specializzato, CorpWatch, specializzato nel controllare l’operato dei grandi gruppi industriali e finanziari. Vedrete leggendolo perché è interessante. Nella forsennata campagna che politici, gruppi editoriali, televisioni, e una buona fetta di “scienziati” mediatici e televisivi, manca totalmente il controllo su quelli che nelle pubblicazioni scientifiche sono definiti “conflitti di interesse”. Se, per esempio, come un noto supergettonato fautore del siringaggio faccio parte del Comitato Consultivo della Pfizer, non sarebbe più elegante (!) astenermi dal propagandare il “vaccino” mane e sera? E dobbiamo pensare che se la Pfizer è stata ritenuta colpevole – e ha pagato – di corruzione per medicine “normali” sia stata mani in mano di fronte al più colossale affare del secolo? Ma perché i valenti cronisti dei grandi media non mostrano nessuna curiosità in questo senso? Buona lettura…

§§§

Per tre anni, i dipendenti della Pfizer Italia hanno fornito gratuitamente telefoni cellulari, fotocopiatrici, stampanti e televisori ai medici, hanno organizzato vacanze (come “weekend a Gallipoli”, “weekend con la compagna” e “weekend a Roma”) e hanno persino effettuato pagamenti diretti in contanti (sotto la veste di compensi per conferenze e onorari) in cambio delle promesse dei medici di raccomandare o prescrivere i prodotti della Pfizer.

 

Oggi, la sede di New York del gigante farmaceutico ha accettato di pagare un totale di 60,2 milioni di dollari in sanzioni per risolvere le accuse documentate di corruzione. La Securities and Exchange Commission (SEC) dice che i dipendenti della Pfizer Italia si sono dati da fare per contabilizzare “falsamente” le spese sotto etichette “ingannevoli” come “Formazione professionale” e “Pubblicità su riviste scientifiche”.

 

La sanzione è circa lo 0,5 per cento dei profitti annuali dell’azienda che superano i 10 miliardi di dollari all’anno su vendite globali di 67,4 miliardi di dollari nel 2011.

 

L’Italia non è stato l’unico paese in cui Pfizer è stata accusata di corrompere medici e funzionari locali. “Pfizer ha preso delle scorciatoie per incrementare il suo business in diversi paesi eurasiatici, corrompendo funzionari governativi in Bulgaria, Croazia, Kazakistan e Russia per milioni di dollari”, dice Mythili Raman, il principale vice procuratore generale della divisione penale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ).

 

“Pfizer H.C.P. ha ammesso che tra il 1997 e il 2006, ha pagato più di 2 milioni di dollari di tangenti a funzionari governativi in Bulgaria, Croazia, Kazakistan e Russia”, nota un comunicato stampa rilasciato dal DoJ. “Pfizer H.C.P. ha anche ammesso di aver realizzato più di 7 milioni di dollari di profitti come risultato delle tangenti”.

 

Amy Schulman, vicepresidente esecutivo e consigliere generale della Pfizer, ha detto: “Le azioni che hanno portato a questa risoluzione sono state deludenti, ma l’apertura e la velocità con cui Pfizer le ha volontariamente rivelate e affrontate riflette la nostra vera cultura e il valore reale che diamo all’integrità e al rispetto degli impegni.”

 

In una denuncia penale emessa dalla SEC, gli investigatori hanno esposto accuse dettagliate per un totale di otto paesi: Bulgaria, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Italia, Kazakistan, Russia e Serbia.

 

Per esempio, per quasi sei anni, Pharmacia Croazia ha effettuato pagamenti mensili di circa 1.200 dollari al mese sul conto bancario personale austriaco di un medico croato. Nel 2003, Pfizer ha acquistato Pharmacia Croatia ma ha permesso che i pagamenti continuassero per tre mesi.

 

Un promemoria di un alto dirigente notava che il medico era “un membro del comitato di registrazione per i prodotti farmaceutici, mi aspetto che tutti i prodotti che devono essere registrati, passino la procedura regolare con la sua assistenza. . . . È una persona di grande influenza in Croazia nell’area dei prodotti farmaceutici, e la sua opinione è molto rispettata; questa è la ragione per cui è così importante per noi”.

 

In Russia, dalla metà degli anni ’90 fino al 2005, Pfizer Russia ha avuto una speciale iniziativa di vendita chiamata “Programma ospedaliero”, in base alla quale i dipendenti erano autorizzati a pagare agli ospedali il cinque per cento del valore di alcuni prodotti Pfizer. Parte di questo denaro è stato versato in contanti a singoli medici russi “per premiare gli acquisti e le prescrizioni passate e indurre futuri acquisti e prescrizioni di prodotti Pfizer”.

 

Anche i funzionari governativi sono stati coltivati. Il 19 novembre 2003, un dipendente della Pfizer Russia ha inviato una fattura con la richiesta di “pagamento per il viaggio (motivazionale) di [il primo vice ministro della sanità] per l’inclusione di [un prodotto Pfizer] nella lista . . . dei farmaci rimborsabili dallo stato”.

 

In un’altra e-mail del 27 giugno 2005, un dipendente della Pfizer Russia ha notato che a un medico del governo “dovrebbe essere assegnato il compito di allungare l’importo degli acquisti . . . a 100 mila dollari USA” come “obbligo” in cambio di un viaggio per una conferenza nei Paesi Bassi o in Germania.

 

I funzionari federali hanno costretto Pfizer a pagare multe molto più alte in passato, in base al danno valutato in ogni caso (tipicamente un multiplo del danno). Per esempio, nel 2009, Pfizer ha pagato 2,3 miliardi di dollari per risolvere le accuse di responsabilità civile e penale derivanti dalla promozione illegale di Bextra, un farmaco antinfiammatorio.

 

Tutto sommato i controllori governativi statunitensi dovrebbero distribuire 8 miliardi di dollari di multe quest’anno alle multinazionali, stima il New York Times. “I critici continuano, tuttavia, a obiettare che la pratica di risolvere i casi di frode con le aziende senza incriminare i dipendenti potrebbe dare ai dirigenti un incentivo a superare i limiti della legge”, nota il giornale.

“Se sei un dirigente, sai che le possibilità di essere preso sono infinitamente piccole, e le possibilità di essere preso e perseguito sono ancora più piccole”, ha detto al New York Times Dennis M. Kelleher, presidente di Better Markets.

Domande sono state sollevate da alcuni membri del Congresso. “Un sacco di gente comune, si sta chiedendo come una società possa commettere gravi violazioni delle leggi sui titoli e tuttavia nessun individuo sembra essere coinvolto e nessuna responsabilità individuale sia stata valutata”, ha detto Jack Reed, un senatore del Rhode Island, in una recente audizione.

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

17 commenti

  • Mimma ha detto:

    Bentornato dott. Tosatti!
    Solo un’osservazione sull’incitamento farisaico a vaccinarsi per amore degli altri.
    Di vaccino si può morire.
    Non è smentito.
    Oppure restare gravemente invalidati.
    Oppure contrarre mali cronici, irreversibili e difficilmente curabili.
    Quindi, prima del dovere di amare gli altri, mi corre l’obbligo di amare me stessa.
    ” Prima caritas in semetipsum ”
    Parola di sant’Agostino

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Ben tornato ! La immagino abbronzato e con il suo serafico sorriso ( anche benevolmente ironico) rinfrancato. Si vocifera di grandi novità per l’autunno… si rimbocchi le maniche !

  • Maria Michela Petti ha detto:

    O.T.
    A tre mesi dalla visita alla nuova sede di Radio Vaticana e de “L’Osservatore” con l’indimenticabile reprimenda per lo scarso appeal registrato dal giornale, da sempre considerato la “voce del papa” – finché Bergoglio non ha deciso di parlare con la sua voce e penna attraverso i vari media – pare che stia per avere fine la gloriosa storia del quotidiano in edizione cartacea. Se i rumors saranno confermati, si dovrà prendere atto anche del fallimento dell’unica “riforma” ufficialmente ammessa e salutata con squilli di tromba. E ciò, nonostante l’irrituale nomina pontificia di un editorialista di cui, però, in due mesi dal momento della sua assunzione soltanto un articolo a sua firma (nel dubbio: forse qualcuno in più che mi sarà sfuggito) è stato inserito in qualche Rassegna Stampa.
    https://ilsismografo.blogspot.com/2021/08/vaticano-ledizione-cartacea-de.html

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Bentornato, dott. Tosatti – pare – più che dopo l’interruzione di appena una settimana della routine professionale, da un altro pianeta, estraneo alle logiche del potere del denaro e non assoggettato al potere economico. E: subito ci ha servito uno dei piatti “forti” con contorno di corruzione, corruttela e omertà.
    Non siamo nati ieri per essere in grado di interpretare la realtà – e rispondere con disarmante prontezza alle domande retoriche che si pone e ci pone – con l’amara verità del detto intriso di cinismo e pessimismo: senza denari non si cantano messe, che sembra sia stata inizialmente formulata da un monaco durante una conversazione con una badessa. Vera o falsa che sia l’origine di tale “voce”… la realtà non cambia di una virgola …
    «Tutto è puro per chi è puro, ma per quelli che sono corrotti e senza fede nulla è puro: sono corrotte la loro mente e la loro coscienza». (Lettera a Tito 1,15) Appunto…
    Dal canto suo, restando ad un livello più vicino alla sensibilità dell’uomo qualunque, B. Brecht reputa “L’analfabeta politico” il peggiore fra gli analfabeti. Sull’esempio classico delle tre scimmiette, «Egli non sente, non parla, né s’importa degli avvenimenti politici» e, per di più, «è così somaro» da andar dicendo, vantandosene, di odiare la politica.
    All’ignoranza di siffatto/i imbecille/i, il drammaturgo tedesco fa risalire – fra le altre conseguenze – la nascita del «peggiore di tutti i banditi, che è il politico imbroglione, il mafioso corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali».

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Bentornato abate Tosatti e bentornati confratelli.
    Come ben sapete il “riposo” sabbatico non ci risparmia il vedere, il leggere, il sapere, il notare. Ci “proibisce” solo il “commentare”.
    Quindi in questa settimana di assenza dell’abate siete comunque al corrente delle ultime sparate del “fuoco amico” del Regnante:
    – “Vaccinarsi è un atto d’amore…”
    – “I Comandamenti non hanno un valore ASSOLUTO…”
    I commenti sono – come al solito – tempo perso (ma sono terapeutici) perché tanto il Regnante ASSOLUTO si crede un SAGGIO, un Cristiano. Molti glielo fanno credere e lui imperversa.
    Ma – a ben vedere – c’è anche una certa “malizia” in questo “fuoco amico” estivo del Regnante.
    Lui sapeva che questo blog era chiuso per riposo di “commenti” ed ha sparato ugualmente le sue bordate per farci “schiattare” di rabbia: avremmo sicuramente letto o sentito le sue “omelie” ma saremmo stati impossibilitati a “commentare”, criticare.
    Lo conosciamo, lo conosciamo…
    Ma torniamo al nostro “sfogo” quotidiano.
    Avete letto o saputo della rinunzia e accettazione di “…Tomé Ferreira da Silva, vescovo di São José do Rio Preto, Brasile, dopo che un video è apparso su internet mostrando il prelato che si masturbava durante una videochiamata”?

    Usate il ventaglio (i condizionatori sprecano energia…)

    • Maria Michela Petti ha detto:

      Per quanto annichilita dall’afa ferragostana, pur con gli occhi sonnacchiosi, mi sono votata alla lettura di un bel po’ di cronache, che altro non sono se non la riproposizione di messaggi e fatti triti e ritriti. Una conferma, quindi, che non mi ha stupito affatto e non ha intaccato il sano distacco che sono riuscita a conquistare. Tutto sommato – ho dedotto – sfruttare l’occasione fortuita di non commentare il solito copione e il persistente contesto ci ha evitato di assecondarne il rilievo, rispondendo al sottinteso della frase di O. Wilde messa in bocca a Dorian Gray: «C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé»…
      Mi limito a sottolineare, in riferimento ai comandamenti che non avrebbero valore assoluto – come è stato enfatizzato dagli organi di stampa, che il copyright dell’“istruzione” – ribadita, senza mezzi termini – «I Comandamenti ci sono, ma non ci giustificano. Quello che ci giustifica è Gesù Cristo… che ci giustifica gratuitamente» è di un “autore” ben conosciuto. Aggiungo soltanto che i “giustificati” su questa terra da Bergoglio hanno una corsia preferenziale per accedere a quella “tenda” sotto la quale il papa regnante ha provveduto a riservarsi un posto, grazie a quell’”abbraccio” con cui sarà accolto dal Signore. Lo ha scritto in “Io credo, noi crediamo”. Per gli altri, i cosiddetti “misericordiati” è tutta un’altra musica…
      Quanto alla scrittura, che sembra averlo avvinto col suo “sacro fuoco” (non vengono però esaltati suoi scritti antecedenti l’elezione al soglio di Pietro), ha trovato il modo di intervenire, in veste di sindacalista, con un articolo su “La Stampa” a proposito di una vertenza in via di esame nelle sedi competenti che riguarderebbe un presunto sfruttamento di lavoratori da parte della Grafica Veneta. Mi è venuta spontanea la semplice esclamazione: da che pulpito! ovviamente in relazione ad una precisa “vicenda” lavorativa…
      All’ennesima esortazione a “vaccinarsi”, decisione impropriamente definita “atto di amore”… mi viene altrettanto spontaneamente obiettare che, se non vado errata, l’amore è “gratuito” e che non ritengo credibile un testimonial che ha disseminato fin troppe prove di dis-amore… Senza farne un riepilogo impresso nella memoria di chi ha avuto occhi per leggere i fatti e orecchie per ascoltare, i fatti – non parole, anche in questo caso – pretenderebbero che si rilanciasse la pubblicità sul modello di un noto spot di anni andati:
      – No Green pass? No: messa (per ora la condizione è fissata per quella che celebrerà a Budapest il prossimo 12 settembre)
      – No Green pass? Nessun rientro dei seminaristi al Venegono della diocesi di Milano.
      – No Green pass? Nessuna possibilità di svolgere i propri servizi per «diaconi, catechisti, formatori, animatori di gruppi, ministeri vari» in quel di Tempio Ampurias.
      Per non tacere della sdegnata e sconsolata costatazione del vescovo di Nocera-Sarno: «Siamo in un momento di turbamento in cui non solo è stata messa da parte la fede in Dio, ma anche la fede nella scienza. Non vogliono credere più neanche nella medicina». Che orrore! sembrerebbe il grido “giusto” per i tempi che corrono: non si crede più nella scienza e nella medicina…
      https://lanuovabq.it/it/vaccino-per-obbligo-e-per-fede-quei-vescovi-allo-sbando
      Inoltre: il papa, nel video messaggio con il quale si è unito alla campagna promozionale internazionale “De ti depende” (Dipende da te) per la vaccinazione anti-Covid, ha affermato tra l’altro: i vaccini «danno la speranza di porre fine alla pandemia». Porre fine alla pandemia??? Su quali basi scientifiche è fondata questa “speranza” dal momento che voci – per quanto contraddittorie – ricorrenti da fonti sanitarie e specialistiche insistono sul carattere endemico che assumerà il virus, tanto da prevedere richiami annuali del vaccino?
      E: nel mentre in Afganistan si sta consumando un dramma che segna un fallimento generale su ogni fronte, le uniche, poche, parole di partecipazione pronunciate fino ad oggi da Bergoglio sono state quelle del dopo Angelus del 15 agosto scorso per una richiesta di preghiere, insieme a lui, perché «le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo».
      Anche a tal proposito: a mio avviso, non è proprio la persona che incarna il “testimone” ideale di dialogo…
      È vero ha dialogato e persino firmato il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib. Era il 4 febbraio del 2019. Davanti allo scenario che si è aperto davanti ai nostri occhi, mi chiedo: che ne è stato del solenne impegno assunto e celebrato con l’apoteosi dei firmatari, a far sì che «le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace»?

      Per quanto annichilita dall’afa ferragostana, pur con gli occhi sonnacchiosi, mi sono votata alla lettura di un bel po’ di cronache, che altro non sono se non la riproposizione di messaggi e fatti triti e ritriti. Una conferma, quindi, che non mi ha stupito affatto e non ha intaccato il sano distacco che sono riuscita a conquistare. Tutto sommato – ho dedotto – sfruttare l’occasione fortuita di non commentare il solito copione e il persistente contesto ci ha evitato di assecondarne il rilievo, rispondendo al sottinteso della frase di O. Wilde messa in bocca a Dorian Gray: «C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé»…
      Mi limito a sottolineare, in riferimento ai comandamenti che non avrebbero valore assoluto – come è stato enfatizzato dagli organi di stampa, che il copyright dell’“istruzione” – ribadita, senza mezzi termini – «I Comandamenti ci sono, ma non ci giustificano. Quello che ci giustifica è Gesù Cristo… che ci giustifica gratuitamente» è di un “autore” ben conosciuto. Aggiungo soltanto che i “giustificati” su questa terra da Bergoglio hanno una corsia preferenziale per accedere a quella “tenda” sotto la quale il papa regnante ha provveduto a riservarsi un posto, grazie a quell’”abbraccio” con cui sarà accolto dal Signore. Lo ha scritto in “Io credo, noi crediamo”. Per gli altri, i cosiddetti “misericordiati” è tutta un’altra musica…
      Quanto alla scrittura, che sembra averlo avvinto col suo “sacro fuoco” (non vengono però esaltati suoi scritti antecedenti l’elezione al soglio di Pietro), ha trovato il modo di intervenire, in veste di sindacalista, con un articolo su “La Stampa” a proposito di una vertenza in via di esame nelle sedi competenti che riguarderebbe un presunto sfruttamento di lavoratori da parte della Grafica Veneta. Mi è venuta spontanea la semplice esclamazione: da che pulpito! ovviamente in relazione ad una precisa “vicenda” lavorativa…
      All’ennesima esortazione a “vaccinarsi”, decisione impropriamente definita “atto di amore”… mi viene altrettanto spontaneamente obiettare che, se non vado errata, l’amore è “gratuito” e che non ritengo credibile un testimonial che ha disseminato fin troppe prove di dis-amore… Senza farne un riepilogo impresso nella memoria di chi ha avuto occhi per leggere i fatti e orecchie per ascoltare, i fatti – non parole, anche in questo caso – pretenderebbero che si rilanciasse la pubblicità sul modello di un noto spot di anni andati:
      – No Green pass? No: messa (per ora la condizione è fissata per quella che celebrerà a Budapest il prossimo 12 settembre)
      – No Green pass? Nessun rientro dei seminaristi al Venegono della diocesi di Milano.
      – No Green pass? Nessuna possibilità di svolgere i propri servizi per «diaconi, catechisti, formatori, animatori di gruppi, ministeri vari» in quel di Tempio Ampurias.
      Per non tacere della sdegnata e sconsolata costatazione del vescovo di Nocera-Sarno: «Siamo in un momento di turbamento in cui non solo è stata messa da parte la fede in Dio, ma anche la fede nella scienza. Non vogliono credere più neanche nella medicina». Che orrore! sembrerebbe il grido “giusto” per i tempi che corrono: non si crede più nella scienza e nella medicina…
      https://lanuovabq.it/it/vaccino-per-obbligo-e-per-fede-quei-vescovi-allo-sbando
      Inoltre: il papa, nel video messaggio con il quale si è unito alla campagna promozionale internazionale “De ti depende” (Dipende da te) per la vaccinazione anti-Covid, ha affermato tra l’altro: i vaccini «danno la speranza di porre fine alla pandemia». Porre fine alla pandemia??? Su quali basi scientifiche è fondata questa “speranza” dal momento che voci – per quanto contraddittorie – ricorrenti da fonti sanitarie e specialistiche insistono sul carattere endemico che assumerà il virus, tanto da prevedere richiami annuali del vaccino?
      E: nel mentre in Afganistan si sta consumando un dramma che segna un fallimento generale su ogni fronte, le uniche, poche, parole di partecipazione pronunciate fino ad oggi da Bergoglio sono state quelle del dopo Angelus del 15 agosto scorso per una richiesta di preghiere, insieme a lui, perché «le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo».
      Anche a tal proposito: a mio avviso, non è proprio la persona che incarna il “testimone” ideale di dialogo…
      È vero ha dialogato e persino firmato il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib. Era il 4 febbraio del 2019. Davanti allo scenario che si è aperto davanti ai nostri occhi, mi chiedo: che ne è stato del solenne impegno assunto e celebrato con l’apoteosi dei firmatari, a far sì che «le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace»?

      Per quanto annichilita dall’afa ferragostana, pur con gli occhi sonnacchiosi, mi sono votata alla lettura di un bel po’ di cronache, che altro non sono se non la riproposizione di messaggi e fatti triti e ritriti. Una conferma, quindi, che non mi ha stupito affatto e non ha intaccato il sano distacco che sono riuscita a conquistare. Tutto sommato – ho dedotto – sfruttare l’occasione fortuita di non commentare il solito copione e il persistente contesto ci ha evitato di assecondarne il rilievo, rispondendo al sottinteso della frase di O. Wilde messa in bocca a Dorian Gray: «C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé»…
      Mi limito a sottolineare, in riferimento ai comandamenti che non avrebbero valore assoluto – come è stato enfatizzato dagli organi di stampa, che il copyright dell’“istruzione” – ribadita, senza mezzi termini – «I Comandamenti ci sono, ma non ci giustificano. Quello che ci giustifica è Gesù Cristo… che ci giustifica gratuitamente» è di un “autore” ben conosciuto. Aggiungo soltanto che i “giustificati” su questa terra da Bergoglio hanno una corsia preferenziale per accedere a quella “tenda” sotto la quale il papa regnante ha provveduto a riservarsi un posto, grazie a quell’”abbraccio” con cui sarà accolto dal Signore. Lo ha scritto in “Io credo, noi crediamo”. Per gli altri, i cosiddetti “misericordiati” è tutta un’altra musica…
      Quanto alla scrittura, che sembra averlo avvinto col suo “sacro fuoco” (non vengono però esaltati suoi scritti antecedenti l’elezione al soglio di Pietro), ha trovato il modo di intervenire, in veste di sindacalista, con un articolo su “La Stampa” a proposito di una vertenza in via di esame nelle sedi competenti che riguarderebbe un presunto sfruttamento di lavoratori da parte della Grafica Veneta. Mi è venuta spontanea la semplice esclamazione: da che pulpito! ovviamente in relazione ad una precisa “vicenda” lavorativa…
      All’ennesima esortazione a “vaccinarsi”, decisione impropriamente definita “atto di amore”… mi viene altrettanto spontaneamente obiettare che, se non vado errata, l’amore è “gratuito” e che non ritengo credibile un testimonial che ha disseminato fin troppe prove di dis-amore… Senza farne un riepilogo impresso nella memoria di chi ha avuto occhi per leggere i fatti e orecchie per ascoltare, i fatti – non parole, anche in questo caso – pretenderebbero che si rilanciasse la pubblicità sul modello di un noto spot di anni andati:
      – No Green pass? No: messa (per ora la condizione è fissata per quella che celebrerà a Budapest il prossimo 12 settembre)
      – No Green pass? Nessun rientro dei seminaristi al Venegono della diocesi di Milano.
      – No Green pass? Nessuna possibilità di svolgere i propri servizi per «diaconi, catechisti, formatori, animatori di gruppi, ministeri vari» in quel di Tempio Ampurias.
      Per non tacere della sdegnata e sconsolata costatazione del vescovo di Nocera-Sarno: «Siamo in un momento di turbamento in cui non solo è stata messa da parte la fede in Dio, ma anche la fede nella scienza. Non vogliono credere più neanche nella medicina». Che orrore! sembrerebbe il grido “giusto” per i tempi che corrono: non si crede più nella scienza e nella medicina…
      https://lanuovabq.it/it/vaccino-per-obbligo-e-per-fede-quei-vescovi-allo-sbando
      Inoltre: il papa, nel video messaggio con il quale si è unito alla campagna promozionale internazionale “De ti depende” (Dipende da te) per la vaccinazione anti-Covid, ha affermato tra l’altro: i vaccini «danno la speranza di porre fine alla pandemia». Porre fine alla pandemia??? Su quali basi scientifiche è fondata questa “speranza” dal momento che voci – per quanto contraddittorie – ricorrenti da fonti sanitarie e specialistiche insistono sul carattere endemico che assumerà il virus, tanto da prevedere richiami annuali del vaccino?
      E: nel mentre in Afganistan si sta consumando un dramma che segna un fallimento generale su ogni fronte, le uniche, poche, parole di partecipazione pronunciate fino ad oggi da Bergoglio sono state quelle del dopo Angelus del 15 agosto scorso per una richiesta di preghiere, insieme a lui, perché «le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo».
      Anche a tal proposito: a mio avviso, non è proprio la persona che incarna il “testimone” ideale di dialogo…
      È vero ha dialogato e persino firmato il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyib. Era il 4 febbraio del 2019. Davanti allo scenario che si è aperto davanti ai nostri occhi, mi chiedo: che ne è stato del solenne impegno assunto e celebrato con l’apoteosi dei firmatari, a far sì che «le religioni si spendano più attivamente, con coraggio e audacia, senza infingimenti, per aiutare la famiglia umana a maturare la capacità di riconciliazione, la visione di speranza e gli itinerari concreti di pace»?
      Ho colto al volo i Suoi stimoli, Signor Cafazzo, e ne avrei ancora… ma: per ora, può bastare… alla prossima occasione per qualche altro appunto.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Chiedo scusa per la ripetizione del commento. Non riesco a spiegarmi come mi sia capitato.

  • Professore ha detto:

    La corruzione è endemica e pervasiva. Noi siamo vittime impotenti.
    Non ho fatto il “vaccino” e nemmeno avrei intenzione di farlo, ma ora ci hanno costretti.
    Quando inizierà la scuola, se un professore non ha il green pass verrà sospeso. Come si fa a resistere?
    Quanto si può andare avanti facendo un tampone ogni 48 ore, vale a dire 3 alla settimana?
    Sono angosciato per questa situazione e spero che qualcosa accada in aiuto alle persone che non hanno intenzione di piegarsi ai signori del mondo.
    Chiedo un Vostro prezioso parere in merito e ringrazio.

    • Paoletta ha detto:

      i fogli che rilasciano a riprova del tampone non hanno nemmeno QR code… :-;

    • giovanni ha detto:

      S’e sentita la Sua mancanza Dott. Tosatti , bentornato ritemprato e certo pronto per la campagna d’autunno che incombe. Tornando all’articolo che mette in evidenza la punta dell’icemberg perche’ e’ noto da decenni che al di la’ dei sentimentalismi ( le case farmaceutiche hanno quale obiettivo alto e nobile il benessere dell’umanita’ ) sappiamo che, come tutte le aziende, mirano al profitto ed in ragione di tale scopo usano ogni artefizio per creare consumatori. Naturalmente trattandosi di farmaci vi e’ stretta correlazione fra malattia e cura. Mi fermo qui’ lasciando ad eventuali lettori fare deduzioni. Riguardo al Professore , purtroppo la soluzione pronta ancora non c’e’, pero’ vorrei suggerirgli di tenere duro fino all’ultimo perche’ ho notato che puntano molto sugli annunci. Inoltre ho notizie che la campagna ”vaccinale ” di massa dovrebbe finire il 30 settembre e , in questa ottica , il nostro ”illuminato ” ministro della sanita’ pare abbia firmato il protocollo con le Regioni per le cure domiciliari. Per cui , se possibile , aspetti.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        Bentornato dottor Tosatti che ha recuperato, anche i giorni persi la volta scorsa… 😀

        Rispondi al professore:
        molti insegnanti per non cedere al ricatto e farsi meri esecutori di disposizioni illogiche e a orali applicati su stessi e sui minori hanno: chi preso malattia per eccesso di stress, chi aspettativa. Chi sta passando all’homescooling.

        In ogni caso meglio andare a zappare la terra, ritornare all’artigianato, fare il badante o altro, ma il siero non è la soluzione assolutamente,che peraltro è pericoloso, oltre che inutile.
        Una volta sj ridicolizzava che viveva per lavorare.
        Ora che facciamo: andiamo a morte per lavorare?
        Rifletta professore.

        Tra qualche anno i prof saranno le macchine.
        A noi ci cacceranno tutti: che faremo allora?

        Danno d beffa no, professore. Si organizzi.

        Una bella serata

        Il tampo

    • Chiara ha detto:

      https://crociatasangiuseppe.blogspot.com/p/solenne-novena-san-giuseppe-pernove.html?m=1

      Novena a San Giuseppe per coloro che rischiano la sospensione dal lavoro (operatori sanitari come la sottoscritta, docenti etc)

      Bentornato dottor Tosatti!

  • Paoletta ha detto:

    Buongiorno Marco e ben tornato! Cominciavo ad essere in crisi di astinenza da articoli!

    Spero tutto bene