BDV Trova il Vero Significato di Green Pass, e di Merkel, e di Markle…

5 Agosto 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, come ben sapete la nostra Benedetta De Vito ha una passione per le etimologie e i significati che dalla radice delle parole riesce a scoprire…ma non voglio dirvi di più. Buona lettura.

§§§

Allora, è vero, da domani, senza green pass, i “cattivi”, cioè i non vaccinati, non potranno più andare in un sacco di posti, dove erano soliti recarsi prima di questa losca pandemia. E va bene, niente ristoranti, niente piscine, niente terme. E sia, imparerò a cucinar meglio, farò il bagno nella vasca di casa, e, per non farmi mancar nulla, mi comprerò anche i Sali di Tabiano… Mmmm, penso, mettendomi la camicina da notte rosa, e mentre penso prego, mmm, recito un rosario e arrivata al mistero tal dei tali sono già “al teatro-Bianchini-a-letto-sotto-i cuscini”, come diceva la mia dolce nonna Lisetta e a me sembrava davvero di stare in un bel teatrino di marionette…

Dormo, dunque, e nel cuore della notte, occhi aperti, rosario tra le mani, e ferma in ascolto. E quello che ho sentito qui lo riporto: “Ancora non hai capito? Il green pass è la solita noiosa mascheretta che indossa il Nemico per coprire la sua brutta faccia che, altrimenti, nessuno seguirebbe. Invece, così, con un bel green pass, verde speranza, evviva e tutti vogliono averlo per avere l’illusione, perché è un’illusione, di tornare alla normalità”.

E qui, al piano di sotto, dove fiorisce profumato il mio giovane basilico sbocciano, in mio incanto,  le belle di giorno dai colori accesi, eccomi tirar giù dalla libreria dello studio rosa il mio vocabolario di “diavoliano” e, alla parola “green pass”, leggo: “Green”, rimasticazione della parola inglese grim, ovvero cupo, tetro, bieco, feroce. E poi “pass”. Ecco la definizione: “Il termine sta per l’inglese path, cioè sentiero”.  Fatto, semplice no? Il significato quindi lo lascio a ognuno di voi.

Ripongo il mio agile dizionarietto che è scritto, per me e per voi tutti dallo Spirito Santo, e vedo come in visione i poveri italiani che camminano lungo il loro “cupo sentiero”. Aspetta, aspetta, ecco ecco, un’altra immagine, vedo gli schiavi nel deserto, nella marcia del dolore tra le sabbie del Sahara. E pensavano, meschini, che il cammino tra le dune roventi fosse il peggio che poteva loro capitare, non sapendo che poi ci sarebbe stata la traversata dell’Oceano e poi altro in un altrove ancor più cupo…

Sì perché il “sentiero cupo”, cioè il green pass è soltanto, come dice la parola stessa, un percorso e altro arriverà ancora più truce e bieco. Da Angela Merkel  a Meghan Markle. Oh scusate, riprendo il mio dizionarietto e ve lo spiego. Alla voce merkel, markle leggo: contraffazione della parola inglese “murk” che vuol dire oscurità, buio, tenebre. E dunque dall’angelo delle tenebre (Angela Merkel) alla grande oscurità (Meghan Markle). Ora ci siamo dentro fino al collo ed è cominciato il truce sentiero. Sì è appena cominciato e chi si illude che sia finita qui è semplicemente un tenero Giacomo. Ricordo che qualcuno mi raccontò che, durante i rastrellamenti nazisti, se una famiglia veniva portata via, la dirimpettaia, sullo stesso pianerottolo, chiudeva a chiave la porta, tirando un sospiro di sollievo: “Non è toccato a noi!” E via a dormire.  Poi, però, pochi giorni dopo… Ecco ora bisogna vaccinarsi per camminare sul cupo sentiero e i cattivi sono i non vaccinati. E domani, chissà…

Così, e la finisco qui perché è tempo per me di andare alla Santa Messa mia quotidiana, venite tutti, rosario in mano, alla manifestazione contro il truce sentiero in cui ci hanno precipitato gli oscuri agenti dell’Oscurità! Venite, seguendo la luce radiosa dello Spirito Santo, come ci invita a fare il Cardinale Newman nella sua stupenda “Lead kindly light” che gli inglesi cantarono a squarciagola quando il dolce Cristo in terra, Benedetto XVI, fu con loro nella gioia per la beatificazione del Cardinale. Era il settembre del 2010. Appena undici anni fa, ma sembra accaduto secoli orsono, purtroppo…

§§§




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12 commenti

  • augusta maria ha detto:

    Commovente la narrazione di Benedetta De Vito. Mi è entrata dentro, laddove le corde del cuore si intrecciano e si aggrovigliano. E formano nodi. Tutto sembra surreale, ma non lo è. E guai scambiare lo sfondo con l’evidenza, il primo piano. Questo vorrebbe il male, per confonderci, obnubilarci, più di quanto non tenti di farlo in taluni casi, vincendo alcune battaglie. Non la Guerra, quella non la vincerà. Mi ritrovo in questa descrizione corale degli atti quotidiani: dormo e sgrano il Rosario, quindi veglio. Dormo ma sento il profumo di basilico nel piano di sotto o del glicine sul balcone. Sono a letto, ma scendo nello studio rosa (o azzurro, poco importa. Io mi ci sono trasferita e ci vivo /24). Sono lì e cerco l’etimologia, le radici, il senso di una parola, di una frase, di assonanze che conferiscano organicità e significato a quanto umanamente non lo ha. E sì. Nello studio si può pregare, lavorare, ricercare e -per favore, ditemi che succede anche a voi-, avere paura e piangere. Tanto in questa zona defilata dalla casa nessuno si accorge. Da febbraio 2020 sono sul pezzo. Il telefono suonava sempre, anche di notte. E’ la professione. Presente. Il resto della casa dorme, in tutti i sensi. Adesso il telefono suona molto meno. Però mi raggiunge in altre maniere, per iscritto e in diversi modi, più impegnativi, perché ho reso pubblico l’impegno. E sì, sanno chi sono e dove sono.
    Per questo “sentiero cupo”, perché “il green pass è soltanto, come dice la parola stessa, un percorso e altro arriverà ancora più truce e bieco”. Ma io non ne posso più di tutto, figurarsi di qualcosa ancora più truce e bieco. E’ troppo. Io ho bisogno di speranza. La poca fede che arde come un lucignolo fumigante ce la metto io, ma non durerà come le lampade di Hanukkah, al tempo dei Maccabei, come l’olio nel tempio. Non arderà con le mie sole forze! Lo stoppino si sta consumando. E tutto tace. Sembra un enorme rappresentazione di un’opera che finta non è. E tutto ancora tace. Sembra che in grande oblio sia sceso sul mondo, una malia. Dov’è la parola rassicurante, rasserenante dei nostri pastori, tipo: “Non temete”?. Mai stati così lontani, autoreferenziali, soprammobili impolverati e fastidiosi. Già. La Messa quotidiana. Un balsamo. Una certezza. Senza coralità, tuttavia. Io -sarò illusa- aspetto che Dio dica: ““BASTA” e lo faccia presto. Quello che rimane della casa (sì perchè non è facile accettare che i tuoi abbiano fatto scelte diverse e chi è rimasto _ma chi?- ti guarda vacillante e senti che sta per cedere ogni giorno di più) mi ricorda che magari un pranzo bisogna preparalo. Stamattina ho detto: “Oggi comprerò la stella gialla”. Non ho ricevuto risposta. La paura impedisce di comunicare, se non con sguardi. Vorrei che qualcuno sperasse con me che PRESTO, anche OGGI, Dio dica: ”BASTA”. Vorrei essere confermata in questa CERTEZZA. Altrimenti come fermare queste atrocità ammantate di bene e di cura?

    Da febbraio 2020 sono sul pezzo. Il telefono suonava sempre, anche di notte. E’ la professione. Presente. Il resto della casa dorme, in tutti i sensi. Adesso il telefono suona molto meno. Però mi raggiunge in altre maniere, per iscritto e in diversi modi, più impegnativi, perché ho reso pubblico l’impegno. E sì, sanno chi sono e dove sono. Per questo “sentiero cupo”, perché “il green pass è soltanto, come dice la parola stessa, un percorso e altro arriverà ancora più truce e bieco”. Ma io non ne posso più di tutto, figurarsi di qualcosa ancora più truce e bieco. E’ troppo. Io ho bisogno di speranza. La poca fede che arde come un lucignolo fumigante ce la metto io, ma non durerà come le lampade di Hanukkah, al tempo dei Maccabei, come l’olio nel tempio. Non arderà con le mie sole forze! Lo stoppino si sta consumando. E tutto tace. Sembra un enorme rappresentazione di un’opera che finta non è. E tutto ancora tace. Sembra che in grande oblio sia sceso sul mondo, una malia. Dov’è la parola rassicurante, rasserenante dei nostri pastori, tipo: “Non temete”?. Mai stati così lontani, autoreferenziali, soprammobili impolverati e fastidiosi. Già. La Messa quotidiana. Un balsamo. Una certezza. Senza coralità, tuttavia. Io -sarò illusa- aspetto che Dio dica: ““BASTA” e lo faccia presto. Quello che rimane della casa (sì perchè non è facile accettare che i tuoi abbiano fatto scelte diverse e chi è rimasto _ma chi?- ti guarda vacillante e senti che sta per cedere ogni giorno di più) mi ricorda che magari un pranzo bisogna preparalo. Stamattina ho detto: “Oggi comprerò la stella gialla”. Non ho ricevuto risposta. La paura impedisce di comunicare, se non con sguardi. Vorrei che qualcuno sperasse con me che PRESTO, anche OGGI, Dio dica: ”BASTA”. Vorrei essere confermata in questa CERTEZZA. Altrimenti come fermare queste atrocità ammantate di bene e di cura?

  • Chedisastro ha detto:

    Scoperte etimologiche illuminanti davvero e perfette per capire ancor meglio il momento. Momento di porte infernali spalancate, di legioni di diavoli vaganti per il mondo col compito di uccidere anime e corpi, non prima però, di aver impresso su tutti il marchio della bestia. Questo marchio interessa ai nostri aguzzini e nient’altro e vigliacchi come sono, non avendo il coraggio di imporlo come obbligo, lo rendono irrifiutabile col maledetto lasciapassare. Ma non può durare a lungo, non posso crederlo.
    O Signore, pur così tanto offeso, liberaci presto.

  • Amos ha detto:

    Sabato prossimo ancora manifestazioni inutili contro il grinpas, innocui slogan e battute di mani conditi con selfie e conteggi di quanto siamo. Qualcuno si ricorda uno degli slogan che andavano di moda negli anni sessanta/settanta? “Fascisti, carogne! Tornate nelle fogne!” Non sarebbe ora di riesumarlo magari nei confronti del partito che appoggia questo governo di infami la cui desinenza suona esattamente in ..isti. forse farebbe più paura.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Rimanendo nel tema delle parole strane, vorrei sapere chi ha pensato di usare il termine distanza sociale per dire quella che più propriamente avrebbe dovuto chiamarsi distanza fisica. Tenere qualcuno a distanza prima del covid significava mettere uno in soggezione, darsi delle arie di superiorità rispetto agli altri, non certo mantenersi fisicamente ad un metro e mezzo dal prossimo. Mah !

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    È l’epoca dei gesuiti: molto, molto influecer, molto molto ascoltati, molto molto Regnanti. E quindi prepariamoci al questo futuro.

    Carlos Esteban su https://infovaticana.com/2021/08/05/autor-jesuita-pide-al-papa-que-excomulgue-a-negacionistas-climaticos-y-antivacunas/
    oggi scrive:

    “Thomas Reese, sacerdote e giornalista gesuita, propone nel suo ultimo contributo a Religion News Service [ https://religionnews.com/2021/08/04/covid-19-global-warming-and-diminishing-catholic-guilt/ ] che il Papa scomunichi come eretici gli scettici dei vaccini e i negatori del cambiamento climatico.

    Padre Reese è una vecchia conoscenza in queste pagine. Rappresentante dell’ala più progressista dei ‘rinnovatori’, Reese ha chiesto lo scorso aprile, in previsione del motu proprio Traditionis custodes, che ai giovani fosse vietato di partecipare alle messe nella Forma Straordinaria. E oggi chiede che siano dichiarati eretici coloro che mettono in dubbio la tesi degli scienziati dell’ONU sull’apocalisse del nostro tempo, il cosiddetto Cambiamento Climatico Antropogenico, così come coloro che mettono in dubbio l’efficacia dei vaccini commercializzati contro il covid”.

    • Maria Michela Petti ha detto:

      Dallo stesso sito e dai suoi bloggers parte, però, anche l’osservazione-invito al papa a lasciar in pace la messa tradizionale, che “non nuoce a nessuno”, e a rimuovere invece altra “spazzatura”. Il riferimento è alle dimissioni del vicerettore del Pontificio Collegio Nordamericano di Roma, per accuse di molestie sessuali e presunti abusi su seminaristi. Non si manca di informare che il sacerdote, dell’arcidiocesi di Washington, fu ordinato tale dal cardinale Theodore McCarrick e in seguito è stato segretario del cardinale screditato Donald Wuerl.
      Inoltre: in un altro Post si riporta il testo di una “preghiera” pubblicata – e poi rimossa a seguito dell’indignazione scaricata dai fedeli sui social – dalla diocesi di Venado Tuerto , dedicata alla Pachamama, invocata come “Santa Madre”, nel giorno (1.mo agosto) delle celebrazioni in suo onore. A “discolpa”, sulla pagina Facebook di Cáritas Venado Tuerto, si legge che si è inteso comunicare, con la pubblicazione contestata, «la nostra comunione con Francesco e quello che scrive nell’Esortazione Apostolica “ Querida Amazonía” ai num. 79 e 80».

      • FRANJO ha detto:

        A proposito del cardinale Wuerl, qualcuno ha capito perché la sua poco onorevole uscita di scena sia stata “accompagnata” con 1 milione di $????
        Lèssi questa notizia qualche tempo fa, ma non l’ho più vista ripresa (e magari spiegata) successivamente.

  • Paul ha detto:

    Dott. Tosatti, nulla da dire come giornalista della vittoria di Jacobs a Tokyo? Giusto per puntualizzare, che alle olimpiadi di Tokyo è accaduto l’esatto contrario di ciò che accadde alle olimpiadi di Monaco del 1936, durante il regime nazista. Allora doveva vincere a tutti i costi un tedesco bianco e invece vinse un americano di colore; a Tokyo doveva vincere un americano di colore e invece ha vinto un italiano bianco. È la bellezza e l’imprevedibilità dello sport, che irride le etichette, il politicamente corretto e le false coscienze. Lo sport è l’uomo puro e semplice, dove può vincere solo il migliore, alla faccia di quelle coscienze sporche di chi è invidioso e rifiuta ostinatamente la realtà.
    Ciò detto, il mio vero è unico idolo sportivo è lo stesso che adoravano i Padri della Chiesa, ossia l’unico, il vero, il solo ATLETA DI DIO che è Cristo nostro Signore! Gloria e lode a lui in eterno, vincitore nudo e assoluto del maligno e di tutte le schiere infernali, nei secoli dei secoli!

  • Speranza ha detto:

    Abbiamo dimenticato una cosa importante: Dio è sempre con noi “L’Emmanuele” InvochiamoLo continuamente dentro di noi e vi assicuro che funziona. Lui lo ha promesso “fino alla fine del mondo” Dobbiamo solo pregare e fare di ogni nostro pensiero una preghiera, credere, fidarci ed affidarci con l’aiuto della Mamma Celeste. … quando tutto sembrerà perduto… Io verrò! Lo ha detto Lui e continua a dircelo: ascoltate il cuore, nel quale Lui ci parla continuamente. I demoni che governano il mondo credono di averlo nelle loro mani, ma lo sarà ancora per poco!

  • Il Matto ha detto:

    Per favore, no “green pass” ma “lasciapassare verde”.

    Liberiamoci dagli inglesismi, i quali, si faccia mente locale, sono il veicolo dello squallore colonialista che domina il modo. Non c’è da scherzare o da sottovalutare.

    Più si usano inglesismi e più la schifezza avanza.

    Per favore!

    • cattolico ha detto:

      green pass..port. passaporto verde….del semaforo senza il quale si rimane fermi. stiamo vivendo l’inizio di una dittatura fondata sulla paura. il dramma è che la chiesa è scomparsa e molto presto troveremo tutte le chiese chiuse per mancanza di fedeli

  • Orrore ha detto:

    Comunque, nulla mi toglie dalla mente che tutti i “nani e ballerine” di questo infame circo pseudo sanitario vogliano partecipare alla Grande Spartizione. Tra profitti, recovery, altri fallimenti di imprese su cui si precipiteranno come avvoltoi gli amici degli amici, comitati con gettone di presenza e rimborsi spese, consulenze e via dicendo, la pandemia (?) sta diventando il più grosso affare del Nuovo Millennio. Varoufakis aveva detto:”Voi italiani sarete i prossimi!” E non dimentichiamo che all’orizzonte, sdoganati dal “Comitato di bioetica” (Sic!) si preparano all’orizzonte cento, mille, migliaia di casi in stile Bibbiano per sottrarre i minori alle famiglie con la scusa del consenso negato al vac.
    Ricordo che, dalle Regioni, una comunità prende per ogni minore ospitato una cifra che può arrivare a 350€ al giorno.