Greenpass: l’Adesione Acritica dei Cittadini Inquieta Più dell’Autoritarismo di Draghi.
3 Agosto 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Korazym.org, un portale che ben conoscete, e di cui di frequente condividiamo articoli e commenti, ha sospeso le sue vacanze – brevemente, crediamo – per dire la sua opinione sul Greenpass, questa discutibilissima misura, che va contro quanto stabilito dal Consiglio d’Europa, e non praticata da Paesi come la Germania. Ecco l’intervento di Korazym.org, che affidiamo alla vostra riflessione. Buona lettura.
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Freccero con Cacciari e Agamben: no al certificato verde. L’adesione acritica dei cittadini è più inquietante dell’autoritarismo. Brizzi: siamo padroni della nostra anima. La libertà di scelta è un nostro diritto
2 Agosto 2021 Blog dell’Editore
di Vik van Brantegem
Riportiamo il lucido intervento Sto con Cacciari no al green pass di Carlo Freccero, tratto da La Stampa del 29 luglio 2021, sul certificato verde vaccinale anti coronavirus cinese di Wuhan. Un intervento del giornalista, autore e critico televisivo, già direttore di RAI Due, dirigente aziendale, voce fuori dal coro del politicamente corretto: “Cacciari ha ragione, siamo ipnotizzati”.
Carlo Freccero.
Poi seguono due articoli da La Porta d’Oro a firma di Salvatore Brizzi: La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri (“una delle frasi più sbandierate in faccia al popolino in questo periodo e, al contempo, una delle frasi più stupide che siano mai state prodotte dal genere umano”) e Lo faccio per tornare alla vita di prima (“parlando di coloro che hanno ideato e messo in atto un espediente sanitario, per ottenere degli scopi che sono finanziari, sociali e politici. Pensate forse che uno come Speranza possieda le capacità intellettuali necessarie ad agire in malafede o architettare alcunché di diabolico?”), rispettivamente del 29 e 30 luglio 2021.
Ho già più volte ribadito che mi sono vaccinato, in modo ragionato e per libera scelta, per me stesso e per i miei cari. E che sono contrario al certificato verde. Sostengo il dissenso rappresentato da voci illustri come quelle di Agamben, Cacciari, Freccero e da voce anche meno noti. Ritengo che la democrazia sia in serio pericolo con la dittatura sanitaria. È un principio non rinunciabile che non è possibile barattare la libertà di pensiero e di espressione con nulla, nemmeno con la salute. Altrimenti tutti coloro che sono morti per essa nella storia sarebbero morti invano. Lo dobbiamo anche nel rispetto per i morti da Covid-19 (per o con non fa differenza), gran parte a causa delle decisioni scellerati di un #brancodibalordi che pretende di “governarci”.
Freccero ha centrato la questione con poche parole: “Questa adesione acritica dei cittadini è più inquietante dell’autoritarismo”. In passato abbiamo già più volte evidenziato come il diffuso analfabetismo funzionale è la grande sciagura. L’unica strada per uscirne è la metacognizione: leggere e rifarsi le idee piano piano e con calma, per uscire dal pensiero unico e valutare da soli, con la propria testa.
Poi, quando ascoltate coloro che dicono: “Norimberga, addirittura la Shoah, per un vaccino? Questi mi pare che sparino ai passeri con il cannone”, ricordatevi che prima di arrivare ai cannoni e alle camere a gas, ci è voluto del tempo e soprattutto, le masse acritiche e ipnotizzati, portate attraverso numerose Finestre di Overton. Soprattutto coloro che sono sopravvissuti a queste lezioni della storia, dovrebbero ricordarsi come si è arrivato alla “soluzione finale”: il “calvario è incominciato a piccoli passi con la segregazione ed il divieto sempre più esteso a partecipare alla vita sociale, a entrare in determinati contesti, a viaggiare”.
Carlo Freccero.
Il dibattito
Sto con Cacciari no al green pass
di Carlo Freccero
La Stampa, 29 luglio 2021
È necessario arrivare ad un punto di rottura perché la rottura si realizzi. Dall’inizio della pandemia i popoli di tutto il mondo sono scesi in piazza innumerevoli volte. Gli italiani sembravano sedati da una sorta di ipnosi. Con il green pass il miracolo si è compiuto: le piazze italiane si sono riempite. Ed è interessante notare che in piazza a contestare c’erano non solo i no-vax, ma anche i vaccinati, che, per motivi di principio, protestano per tutelare le libertà costituzionali.
Lo stesso concetto è ribadito da Cacciari nell’articolo di ieri: io mi sono vaccinato, ma la democrazia è libertà di scelta e questa libertà di scelta va difesa. Nel contesto del generale risveglio si pone il pezzo firmato congiuntamente da Cacciari e di Agamben che, bisogna dargliene atto, è stato l’unico ad intervenire dai primi giorni della pandemia con i suoi interventi quotidiani su Quodlibet. Purtroppo la sua voce è stata isolata ed ascoltata solo da minoranze. Per attirare l’attenzione di un numero sufficiente di persone, bisognava esagerare. E si è esagerato.
La somministrazione dei vaccini è stata affidata all’esercito per sottolineare il clima di emergenza, di protezione civile in cui ci troviamo. Ma per chi ha la mia età l’idea di una scelta sanitaria imposta dall’esercito ha qualcosa di inquietante come inquietanti suonano le minacce di mandare l’esercito porta a porta a «stanare» i non vaccinati. Analogamente, per quelli della mia generazione, la morte di De Donno evoca il fantasma di Pinelli. Per la mia professione nella comunicazione il primo problema che ha attirato la mia attenzione è stato da subito la mancanza di alternativa imposta al discorso pandemico.
Democrazia significa tutela del parere delle minoranze. Questo parere è stato sradicato in nome della scienza, chi lo professava è stato zittito ed insultato nei dibattiti pubblici. Nell’articolo contro il green pass, pubblicato dall’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli, Agamben e Cacciari criticano il green pass affermando che «la discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica» [QUI].
L’art. 3 della Costituzione italiana vieta esplicitamente ogni forma di discriminazione. L’affermazione dei due filosofi dovrebbe quindi essere, in qualche modo, ovvia. Invece il fatto stesso che il sito Dagospia definisca l’articolo una «bomba» solo perché dissente dalla vulgata del «mainstream» è una conferma di quanto gli autori espongono nell’articolo citato e cioè del pericolo di una deriva totalitaria. Mi sembra di assoluta evidenza che un’informazione che bandisce qualsiasi forma di dissenso, sia di per sé sinonimo di propaganda.
E la propaganda ha poco di democratico. Da quando è iniziata la pandemia la televisione ci ha abituati alla consuetudine del dibattito unanimistico. Ci sono format e programmi come il talk show che hanno bisogno per esistere di un contraddittorio. Dato che gli invitati sono tutti della stessa idea, essi non sono tenuti a confrontarsi, ma fanno gara tra loro a superarsi in ortodossia ed obbedienza ai vari Dpcm ed ora a Decreti Legge che hanno sostituito la legislazione ordinaria. Mi si obietterà che tutto questo è fatto per il bene comune, un bene comune che autorizza uno stato di eccezione, previsto però in Italia, solo per lo stato di guerra (art. 78 della Costituzione).
Tutela cioè la collettività, ma anche l’individuo. E i trattamenti sperimentali sono esclusi dal codice di Norimberga, dalla dichiarazione di Helsinki, dalla convenzione di Oviedo. Il processo di Norimberga basta da solo ad evocare il nazismo. Gli imputati si difesero sostenendo di aver obbedito agli ordini. Per evitare che queste aberrazioni si ripresentassero fu stabilito un codice a futura memoria. Tra l’altro esso prevede che la sperimentazione sia ammessa solo se «il soggetto volontariamente dà il proprio consenso ad essere sottoposto ad un esperimento».
Senza accettazione volontaria l’esperimento non può avere luogo. Il vaccino è ancora in fase sperimentale. Cito dal bugiardino Pfizer e quindi faccio parlare direttamente le case farmaceutiche produttrici, perché sia ben chiaro che non sto riferendo il mio parere personale: «Per confermare l’efficacia e la sicurezza di Comirnaty il titolare dell’autorizzazione alla emissione in commercio deve fornire la relazione finale sullo studio clinico» e a lato «Dicembre 2023». Sino al 2023 il vaccino sarà una terapia sperimentale con esiti futuri incerti.
In questi giorni la senatrice Segre, sopravvissuta all’Olocausto, è intervenuta dicendo che è folle paragonare vaccino e green pass alla Shoah. Ci sarebbe una sproporzione tra le cose. Ma la senatrice sembra dimenticare che c’è sempre un inizio e la discriminazione è quell’inizio. Per parlare di regime autoritario non è necessario poi arrivare sino ai forni crematori. Basta che la normale vita democratica ed i diritti dei cittadini subiscano delle limitazioni.
In senso opposto va invece l’intervento di un’altra sopravvissuta all’Olocausto che milita invece sul fronte opposto, la signora Vera Sharav. «Conosco le conseguenze – dice la sopravvissuta – di essere stigmatizzati come diffusori di malattie». Il suo calvario è incominciato a piccoli passi con la segregazione ed il divieto sempre più esteso a partecipare alla vita sociale, a entrare in determinati contesti, a viaggiare.
La cosa che più mi ha colpito nell’intervento di Vera Sharav è la lucidità con cui collega il nazismo all’uso autoritario della medicina. In nome della scienza – ci dice – viene cancellato ogni principio morale della società.
Questa affermazione mi fa ricordare il fondamentale intervento di Agamben con la sua «Domanda» rivolta a tutti gli italiani. «Com’ è potuto avvenire che un intero Paese sia senza accorgersene eticamente e politicamente crollato di fronte ad una malattia?». In nome della sopravvivenza e di quella che Agamben chiama «nuda vita» (una vita privata di ogni valore che travalichi la sopravvivenza biologica), gli italiani hanno accettato di lasciar morire i loro anziani in solitudine negli ospedali, hanno accettato di incenerire i cadaveri senza sepoltura, hanno accettato la perdita di ogni principio morale. Ed hanno rinunciato alla vita sociale.
E questa adesione acritica da parte dei cittadini è per certi versi più inquietante dell’autoritarismo del governo. È un indice inequivocabile che i meccanismi dell’autoritarismo sono già stati introiettati da tutti noi come naturali e che appartengono ormai alla quotidianità e al nostro futuro”.
La mia libertà finisce dove inizia quella degli altri
di Salvatore Brizzi
La Porta d’Oro, 29 luglio 2021
Questa è una delle frasi più sbandierate in faccia al popolino in questo periodo e, al contempo, una delle frasi più stupide che siano mai state prodotte dal genere umano.
Per esempio, esiste la libertà di parola, cioè io posso dire quello che voglio, ma non posso offendere gli altri. La mia libertà di parola finisce dove comincia l’offendibilità dell’altro. Ma che cosa vuol dire? Chi decide qual è il limite oltre il quale l’altra persona ha il diritto di offendersi e quindi io non posso più dirle in faccia quello che penso? L’altra persona di norma è un coglione che si offende se gli dici che il colore della sua cravatta somiglia alla cacca del tuo cane. Io dovrei limitare la mia libertà nel rispetto di questo emerito coglione? E guardando la cosa dal suo punto di vista, lui deve vivere sperando che nessuno mai lo offenda.
Per quanto riguarda me, potete chiamarmi coglione, incapace, truffatore, profittatore, ignorante… e mille altre cose… e io non mi offendo; questo significa che nonostante i vostri sforzi non avreste ancora violato la mia libertà, PERCHÉ LA MIA LIBERTÀ DIPENDE DA ME, NON DA VOI! Vicino a me la vostra libertà di insultarmi è praticamente infinita. Voi potete dirmi quello che volete, ma non potrete mai offendermi, perché io non sono offendibile, in quanto niente di ciò che dite voi può davvero riguardare me (data l’opinione che ho del genere umano), tuttavia questo non significa, ovviamente, che io vi permetta di fare tutto quello che vi passa per la testa. Dovete essere pronti a qualunque genere di reazione l’Assoluto abbia deciso di mettere in atto attraverso il mio apparato psicofisico. Io sono impermeabile a tutto, d’accordo… ma voi siete pronti a tutto… o confidate in una mia mancata reazione!? Forse non avete capito che Gesù si è fatto crocifiggere perché ne avevamo bisogno noi, non perché Lui non fosse capace di scendere da quella croce!
Io devo portare una mascherina, esibire un pass o farmi fare una puntura deltoidale… solo perché non devo limitare la tua libertà di essere uno schiavo del sistema… a sua volta schiavo delle grandi lobby finanziarie… che a loro volta possiedono le case farmaceutiche? Io devo limitare le mie libertà fondamentali per rispettare il diritto di uno schiavo a continuare ad essere schiavo… il diritto di un ignorante a poter continuare ad essere ignorante? Ma quale genere di follia è mai questa?
Mi permetto di dissentire.
Una volta ho detto a un cameriere: «Questa forchetta è sporca, è stata lavata male. Me ne porta un’altra?»
Risposta del cameriere: «Sono cose che possono capitare, non è il caso di prendersela in questo modo! Noi siamo qui a lavorare!».
Evidentemente, ha percepito nelle mie parole un’offesa che nelle mie intenzioni in realtà non era presente. Quindi io, in apparenza, ho ferito la sua sensibilità e ho violato la sua libertà perché, secondo il pensare del terricolo medio, la mia libertà di parlare finisce dove inizia la sua libertà di sentirsi offeso… o maltrattato… o in pericolo di vita. Invece che essere lui a fare un salto di qualità e capire che IL SENTIRSI OFFESI È UN DISTURBO MENTALE CHE ANDREBBE CURATO, sono io che devo limitarmi e stare molto attento a quello che dico e a quello che faccio. Devo vivere nel terrore di poter offendere qualcuno o di poter far ammalare qualcuno.
Follia!
L’altra faccia della medaglia è che se l’altro con un suo comportamento scortese o sconsiderato ha il potere di limitare la mia libertà, ciò significa che il mio livello di libertà viene deciso da lui, non da me, per cui IO NON SONO LIBERO A PRIORI, anche se lui starà attentissimo a non provocare la mia suscettibilità o la mia paura di morire.
E se l’altro non rispetta questa regola e decide che è libero di fare una certa cosa anche se a me non piace, io sono semplicemente fottuto! Sono destinato a star male. Magari lo denuncerò, ma intanto dovrò prendere atto del fatto che L’ALTRO, ALLA FINE È LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOLE. Non solo di andare in giro senza un green pass, ma anche di derubarmi o ammazzarmi. POICHÉ, IN ULTIMA ANALISI, È LA VITA STESSA CHE È LIBERA DI FARMI QUELLO CHE VUOLE… ANCHE SE IO MI METTO POI A DENUNCIARE LE PERSONE A DESTRA E A SINITRA.
Se lo Stato decide che io non posso più sedermi in un ristorante o salire su un treno, o il mio vicino mi dice che se mi vede di nuovo nei d’intorni mi prende a schiaffi, semplicemente perché gli sto antipatico… la mia libertà di movimento è finita. E il discorso sul mio diritto alla libertà muore qui.
Dove voglio arrivare con questo discorso?
Io non posso limitare la mia libertà di espressione in base alla suscettibilità di un altro, così come non posso limitare la mia libertà di movimento in base alla paura di morire di un altro. LA LIBERTÀ, QUELLA AUTENTICA, QUELLA VERTICALE, È UNO STATO DELL’ESSERE, NON QUALCOSA CHE TI POSSONO RUBARE E POI RESTITUIRE, COME IL PORTAFOGLI. Sono perfettamente cosciente del fatto che queste idee siano decisamente poco convenzionali e poco conosciute, tuttavia le Leggi dello Spirito non le ho inventate io. Questo periodo storico è magnifico proprio perché QUANDO TI TOLGONO LA LIBERTÀ ORIZZONTALE, O SVILUPPI QUELLA VERTICALE… O PRENDI LA TANGENTE DELLA FOLLIA.
È bene tener presente che L’ALTRO È LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOLE; poi, in base alla Legge di Attrazione, a ognuno capiterà quello che deve capitare. E se devi morire oggi… stai certo che non sarà il mio green pass a impedirtelo!
E chi la vuol capire… l’ha capita.
Lo faccio per tornare alla vita di prima
di Salvatore Brizzi
La Porta d’Oro, 30 luglio 2021
La scena si svolge davanti al negozio di parrucchiere dove si serve mia moglie.
Stavo parlando con un signore sulla sessantina, mentre anche lui aspettava la moglie, quando a un certo punto se ne esce con questa perla di buonsenso: «Giovanotto, mi sta chiedendo perché ho fatto il green pass? Perché il green pass vuol dire libertà!».
Ecco, dopo questa frase mi si è annebbiata la vista. Lui ha continuato a parlarmi, ma io non ero più auto-cosciente, ero sceso al livello di consapevolezza di un qualunque giornalista sportivo!
«Prima mi sentivo uno schiavo» continua il nostro Martin Luther King «Qui non posso andare… qui non so nemmeno se si può entrare… fra un po’ non si potrà nemmeno viaggiare sui treni. Mi sono fatto due punture ed è tutto finito! Io almeno torno alla vita di prima, gli altri facciano quello che vogliono!».
«Il green pass vuol dire libertà…» ripeto io lentamente, come se mi fossi appena rialzato dopo essere stato investito da un camion. Capite che quando le persone iniziano a ragionare in questo modo, il Sistema si è già fatto strada nelle loro sinapsi e le ha conquistate. Una volta che è avvenuta questa “inversione di pensiero”, non è più possibile compiere un’opera di convincimento, in quanto tutta la realtà comincia ad essere percepita al contrario. Per esempio, chi vuole provare a restare libero… diventa automaticamente causa della tua schiavitù; chi vuole provare a restare sano, evitando di farsi iniettare sostanze sperimentali… diventa automaticamente causa della tua malattia!
Come ho scritto in alcune lezioni private, la fine di un ciclo storico è caratterizzata da un impoverimento generale dell’intelligenza, da un decadimento della moralità e da un fenomeno detto “capovolgimento della visione” o “inversione del pensiero”. Comincia cioè ad essere utilizzata una “logica al contrario”, senza che le persone se ne rendano conto, esattamente come è descritto in quel libro capolavoro che s’intitola: 1984. Se su Atlantide erano i più saggi a governare, adesso è inevitabile che siano i più stupidi oppure i più falsi oppure i più moralmente corrotti. Le eccezioni ci saranno sempre, ma per quanto concerne la folla… non c’è modo di arrestare questo processo di decadimento, se vogliamo poi giungere a una nuova Età dell’Oro. È una questione di completamento dei cicli evolutivi.
Tratto da 1984, di George Orwell:
Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda, sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe; fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l’unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell’indurre l’inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola “bipensiero” ne implicava l’utilizzazione.
«Lei mi fa tanti discorsi sulla libertà» continua il nostro Gandhi davanti all’ingresso del parrucchiere «ma di quale libertà stiamo parlando, se poi non posso nemmeno entrare in un museo o in un cinema? Quando avremo tutti la carta verde sarà una liberazione, perché potremo tornare tutti a fare le cose di prima».
Vedete? Questa è l’INVERSIONE DEL PENSIERO di cui vi sto parlando: la schiavitù diventa libertà, la debolezza diventa potere, arrendersi diventa vincere.
A questo punto l’aspetto sanitario non c’entra più nulla. Quelli che accettano di fare la carta verde non sono interessati a combattere un virus, bensì ad acquisire uno status sociale con minori limitazioni della loro libertà. Sperano, in questo modo, di potersi comprare una fetta di libertà, quando invece stanno inviando all’autorità un segnale contrario, perché se il Sistema si accorge che funziona… lo rifà. Ovviamente, quando parlo del Sistema, non mi sto riferendo ai nostri quattro politici rintronati, ma a coloro che dispongono della finanza internazionale… e quindi governano davvero, tenendo gli Stati per le palle attraverso il debito pubblico.
Sto parlando di coloro che hanno ideato e messo in atto un espediente sanitario, per ottenere degli scopi che sono finanziari, sociali e politici. Pensate forse che uno come Speranza possieda le capacità intellettuali necessarie ad agire in malafede o architettare alcunché di diabolico? È uno che ha sempre la stessa espressione smarrita, quella di chi ha visto un gruppo di turchi violentare il suo insegnante di origami, e si è sentito inutile anche in quell’occasione!
L’incapacità di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano tutto, senza batter ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire perché non lasciava traccia alcuna, allo stesso modo in cui un chicco di grano passa indigerito attraverso il corpo di un uccello (1984, di George Orwell).
§§§
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
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Tag: covid, freccero, greenpass, korazym
Categoria: Generale
Egregio Dr Tosatti, nel caso lo ritenesse utile, le segnalo che nel mio archivio è presente l’articolo di Freccero integrale e scaricabile, apparso su La Stampa (in quello di Korazym mancano dei passi).
Questo è il link: https://www.pro-memoria.info/sto-con-cacciari-no-al-green-pass/
Che Dio la benedica, sempre.
Grazie mille!
Prossimo passo: i campi di “rieducazione” (eufemismo…) per quelli come noi.
Con la gran massa del popolo, già obbediente e sottomesso, che approveranno, anzi, saranno loro stessi a fare da delatori, con l’idea del “lo faccio per combattere la pandemia, per togliere di mezzo gli untori, per tornare alla normalità di prima quando il virus non c’era”
è un incubo, sì, un totalitarismo agghiacciante. Anche perché “accolto a braccia aperte” dai signori che pensano che “il green pass è libertà”! Non si rendono conto che la libertà già ce l’hanno, a priori, lo riconosce la nostra Costituzione.
Per loro “essere cavie rende liberi”, “green pass macht frei”
Il popolo ha paura.
La chimera covid 19 é cattiva e , se non è aggredita presto e bene, uccide.
Dunque la paura è motivata.
Errato e poco onesto, da parte dei responsabili é stato e continua a essere, il metodo per affrontare sia il male sia il rimedio.
Ma si sa che chi ha paura perde la lucidità.
A mio avviso qui sta il punto: chi ha la regia di questo dramma conosce questa regola.
Un individuo spaventato è una preda.
Un popolo impaurito è un docile gregge che si fa condurre anche al precipizio.
Per questo provo tanto dolore in questi giorni.
Tutti abbiamo amici o parenti che si sono vaccinati , anche obtorto collo, sordi a ogni richiamo alla prudenza .
Perciò non calcherei la mano con definizioni offensive sugli italiani
sudditi o scimuniti .
Dappertutto nel.mondo sta accadendo la stessa cosa
Sono sempre affascinata da Brizzi; sicuramente
siamo agli sgoccioli della civilta occidentale
ma il tramonto a mio avviso è cominciato ,con la Riforma di Lutero .
Le varie Rivoluzioni poi coscientemente hanno continuato a minare il Cattolicesimo, fondamento e causa prima della nostra civilta. L’uomo senza Cristo é una creatura scesa di un gradino verso gli animali. Siamo.meno intelligenti perché stiamo rifiutando l’Altissimo.
Perciò il discorso sulla libertà , o meglio , sulle libertà si fa molto complesso.
Esso presuppone riflessioni su ciò che è giusto e buono, su ciò che è vero o falso, come facevano i Greci i quali avevano ideato proprio come conseguenza di ciò, il concetto di uomo kalòs kai agathòs.
Poiché nei secoli avremmo perso l’attitudine e l’amore alla filosofia che in Atene appassionava non solo i dotti ma anche il popolo, Gesù ci ha educato in modo molto semplice alla libertà con la legge dell’amore :
non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
Io non costringere mai nessuno ad assumere un farmaco contro la sua volontà.
Perciò mi sembra naturale che lo stesso valga per me.
Ma la norma della civiltà perfetta è questa:
Io sono la Vite. Voi i tralci.
Rimanete in Me e porterete molto frutto.
Possiamo, in coscienza, affermare che i popoli sono innestati in Cristo?
Il Grande Inganno, di cui oggi prendiamo consapevolezza, non si è proposto da un giorno all’altro, ma è maturato attraverso una camera gestionale che ha saputo fruire del potere mediatico e non solo, subito senza controllo; tutto poteva così come può essere ancora impiegato per ipnotizzare, inebetire, comandare….
Si può infatti operare in funzione del pensiero critico come del suo fallimento, stimolare la ricerca della verità e adoperarsi con ogni inganno nel suo occultamento, ripetere slogan all’infinito sull’uguaglianza e la democrazia per poi sovvertirne i fondamenti con dittature assurde, che nessuno avrebbe osato immaginare qualche anno prima.
Oggi la lotta è combattuta su due fronti e chiama in causa due differenti prototipi umani : da una parte la simulazione di tutto quello che viene fatto passare in difesa della vita, della giustizia, e che di fatto si adopera per la sua estinzione, facendo di uno stato di diritto la casa degli orrori per ogni cittadino che si svegli dal sonno ipnotico e prenda contatto diretto con la realtà dei fatti, dall’altra la difesa ostinata di tutto quello che garantisca la nostra sopravvivenza sulla faccia di questa terra in ragione di ogni benedetto principio conquistato col sangue sprezzando anche la morte.
Due dimensioni umane a confronto per soggiogare menti oppure liberarle, sacrificarsi per la verità della fede, servendo scienza e giustizia, o svendere chimere come conquiste del prossimo mondo che ha già visto il fallimento del suo disegno transumano. Una svolta per cui la politica come Giuda firma nel tradimento di ogni impegno civile per assicurarsi una poltrona e nel rispetto dei patti che l’hanno fornita, facendo però amari conti con quel che resta di un popolo che non si sarebbe mai sognata di vedere in trincea per una guerra che non risparmierà più nessuno. Il grande Burrattinaio si danna perché i fili si stanno spezzando uno ad uno e dei progetti futuri rimangono solo cocci e macerie umane nel fragoroso crollo di un castello spettrale dove la vita è stata convertita in morte.
Ho sperato e pregato per vedere il popolo italiano scendere in piazza e, visto il pluriennale e martellante indottrinamento del pensiero unico massonico globalista comunista e satanista, mi sembra già un miracolo che tantissima gente sia scesa in piazza. Questa è la buona notizia : il piccolo resto è abbastanza nutrito. Hanno da decenni programmato tutto, hanno lavorato nell’ombra, da un lato attraverso la loggia massonica p2, dall’altro attraverso l’eliminazione fisica di quelli che li combattevano, e ancora attraverso un attacco giudiziario sistematico a chi non appoggiava il progetto del nuovo umanesimo, paradigma del nuovo uomo senza Dio. Il tutto appoggiato da una informazione detenuta in toto, o quasi, dal mainstream. Infine con la salita del Gesuita Bergoglio al soglio petrino il cerchio si è chiuso fino a diventare una morsa che strangola chi vuole ancora stare al mondo secondo le Leggi di Chi ci ha prima creato e poi redento con il Suo Sangue. Il fuoco incrociato è talmente devastante che è difficile capire, anzi umanamente impossibile.
Però ho visto il miracolo. Ma ce ne vuole un altro perché, furbamente, i primi vaccini sono stati dati alle forze dell’ordine, facendolo passare come un privilegio…. Chi è deputato a controllarci è vaccinato. Ora apprezzo chi, dopo essersi vaccinato, si schiera contro il Green pass, ma non ne comprendo la logica. Io non mi vaccino perché ritengo che faccia male (così molti premi Nobel) e perché con la vaccinazione non si ferma la pandemia, anzi aumentano le varianti (cosa puntualmente avvenuta). In più è probabile che questi pseudo vaccini contengano cellule derivanti da feti abortiti e che modifichino il mio DNA. Sembra fantascienza, ma non lo è : modificano, ad es. il sistema immunitario dei ratti per renderlo simile a quello umano per produrre gli anticorpi monoclonali. È una tecnica che già esiste. Allora i motivi per cui la gente non si vuole vaccinare sono di natura etica (della serie se mi vaccino traggo vantaggio ipotetico indirettamente da un omicidio e se mi cambio il DNA non sono più figlio di Dio e, cosa gravissima, forse vado all’inferno) e di natura conservativa (non voglio farmi iniettare un pseudo vaccino che è letale nel medio lungo periodo per la mia salute e quella dei miei cari). Il discorso della libertà viene dopo. Temo fortemente che questo vaccino in futuro avrà nel medio lungo periodo anche la forza di “piegare” il pensiero di chi è intellettualmente onesto, ma si è sottoposto al vaccino. Il corpo dell’anticristo è talmente forte che è difficile resistere una volta iniculato nel corpo umano. È questione di tempo. Ma io credo nei miracoli. La Virgo potens, clemens et fidelis ci protegga tutti.
Che lassù avessero qualcosa in cantiere si era capito.
Tra prove generali con uccelli e maiali, strane “esercitazioni”, spoiler sfottenti degli sceneggiatori Karl, Bill, Jacques and c.
Secondo gente che di economia se ne intende, il 2008 è stato una crepa talmente grossa nell’Edificio da indurli a bruciare i tempi. Mancavano arma e occasione. Per aggiungere un altro tassello al puzzle iniziato nei salotti della regina Vittoria.
Le élite mondialiste, eredi dell’idea imperiale inglese, sono neomaltusiane nel midollo e nell’anima.
“L’uomo è il cancro del pianeta, la muffa sulla scorza dell’arancia” è il ritornello che ci stanno martellando in testa da almeno cinquant’anni. Cioè da quando lo stadio finale della rivoluzione iniziata col telaio a vapore -automazione delle fabbriche e meccanizzazione estesa in agricoltura- ha reso obsolete le vecchie categorie.
Non più organizzazione veterocapitalista in cui il lavoro dell’uomo crea il plusvalore, ma una purificazione del mondo materiale (l’eterna fissazione gnostica) in cui la Natura stessa, ri-creata (ingegneria genetica, robotica, IA, transumanesimo), sarà a immagine, somiglianza e servizio della nuova divinità.
Inutile specificare chi ha il trono prenotato. E in quali braccia casca sempre chi mira a sedersi troppo in alto.
https://it.wikipedia.org/wiki/Golden_Dawn
(sbirciata, molto prudentissima in stile wiki, oltre il sipario dell’intellighenzia glob-ritish)
Se non si parte da qui davvero si cammina a occhi bendati.
Gli “ismi” diabetogeni tutti sono solo maschere. Pure mal messe.
“Siete” -voi- troppi. “Inquinate” -voi- troppo. “Avete” -voi- sterminato le foche monache e i rospi verdi e gli indigeni dell’Amazzonia. Quindi vi meritate -voi- tutto quanto vi faremo e anche di più.
Così parlarono gli alieni senza peccato appena sbarcati a Wall Street.
Chi invece -aggiunti negli ultimi 18 mesi zeri su zeri alla già lunghissima sfilza- gira in aereo privato e limousine a quattro stadi e va in picnic suborbitale con i compagni di merende spande odor di lillà. E mò costoro, e il corpaccione di Big-Interessi/Sistema di cui sono le teste (e la politica il sottopancia), si ergono, del tutto coerentemente, a santi aureolati di arcobaleno. Nel mentre ti pubblicano in faccia tabelle in cui auspicano/prevedono, entro poche generazioni, il “rientro dolce” dei parassiti sapiens nei numeri stabiliti per la lor arancia. Come disinfestare con l’aiuto dei disinfestandi/insetti (in inglese bug, quelli dei prodotti di Bill; virus si dice uguale).
Televisione e verde-etichetta, democrazia perfetta.
Dove grandi e piccoli ricevono con gioia il reclamizzato h24 fluido salvifico (da una malattia con il 95%+ di asintomatici, curabile -volendo- con farmaci già sperimentati; ma nell’epoca della Scienza la ragione è un’intrusa).
“Poi (e a seguire tutte le volte che vorremo, nei modi che vorremo) vi piacerà”.
I colpevoli di sottrarsi a cotanto ammore, e all’obbligo volontario con firma (Aristotele userebbe lo scudiscio), meritano di essere non-nazisticamente declassati a esseri inferiori.
Agli altri spille, viaggi premio e cotillons, e un marchio/numero senza il quale progettano di non farci “vendere né comprare” neppure una baguette (voir la ex-patrie de la Liberté; c’est le sacristain qui prépare la messe).
Conoscendo canovaccio -solito- e copyright -vecchio di 20 secoli- ciò che dà il voltastomaco non è l’arroganza della Voce del Padrone. E’ il coro di belati ottusi e latrati rabbiosi che le fa da accompagnamento.
PS. Per gli insegnanti di italiano (e di inglese).
Tranne eccezioni, le parole straniere si usano sempre al singolare.
https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_171.html
Però, per come ho costruito la frase, avrei dovuto scrivere “bugs”, usando le virgolette per separare il plurale inglese dal contesto in italiano.
Diciamo che mi è scappato un mezzo bug.
(Cotillons -“s” rimarcata- fa il verso ai vecchi manifesti di veglioni e feste danzanti.)
Quindi chi manifesta contro il lasciapassare sanitario e denuncia certe storture nella narrazione covid è di per sè privo di secondi fini e comunque sia impossibilitato ad essere conformista?
Per quanto riguarda i complotti nostrani che credevo fossero stati dei “vaccini” per il nostro popolo, nonnostante tutto si continua spesso a misintepretarli. Licio Gelli continua ad esser ritenuto un atlantista con passato da fascista, quando fu invece un agente comunista fino al 1965, guardacaso.
Per dire….
Lei cita Norimberga. Quanti sanno che esiste il Codice di Norimberga ? Quanti se lo sono procurato e hanno letto e meditato i 10 punti ? Dopo averlo fatto, quanti si sono soffermati a ripercorrere mentalmente gli accadimenti degli ultimi 17 mesi alla luce del Codice ?
Io ho rinvenuto che 8 dei 10 punti ivi esposti sono stati oggetto di violazione in questo periodo.
Come non condividere queste elevate manifestazioni di Pensiero, partorite da menti talmente aperte alla decodifica della realta’, da proiettarne il divenire futuro alla luce degli eventi del passato. In palese contrasto con la maggioranza affetta quantomeno dalla sindrome di Stoccolma oppure bisogna, drammaticamente, pensare ad un encefalogramma privo di spunti utili a diagnosticarne il pensiero.
Se nelle profezie si fa riferimento ad un piccolo resto è evidente che la maggioranza si sarà piegata al “segno della bestia”, senza cui non si potrà né vendere né comprare. Piegata con le buone (persuasione) o con le cattive (segregazione, emarginazione e/o persecuzione). Tre anni e mezzo durerà questo. Da noi si sono portati avanti con il lavoro :green pass non obbligatorio formalmente, di fatto sì. La solita demoniaca doppiezza.
Da un bel po’ guardo allibita l’annichilimento di chi mi circonda, gente un tempo perspicace, intelligente, con ampie capacità di giudizio, decisamente non povera culturalmente. Gente annichilita, sì, non trovo altro termine per definire la loro condizione. “Mi facciano quel che vogliono” confessa la mia cara amica in uno spasmo straziante di vera sofferenza. E lo dice sorridendo, come chi va incontro alla sospirata felicità. Non so che dirle, tanto sono affranta dalla situazione e fingo una colpevole imperturbabilità. Ora mi manda ironici WhatsApp arrabbiati sul green pass cui non trovo risposta nemmeno con qualche faccina.
Questo è terribilmente preoccupante: la felice accettazione della schiavitù scambiata per libertà.
Questo però ’ e’ sempre stato non solo oggi. La gente comune si e’ sempre piegata felice al conformismo dell’ ’ epoca in cui viveva.
Durante il fascismo in Italia, tutte le buon madri di famiglia, le famiglie borghesi, i professori eran fascisti ( tranne pochi dissidenti) . Durante il comunismo in Unione Sovietica i dissidenti erano pochi e mandati al Gulag, le persone normali si piegavano felici per la stragrande maggioranza alla propaganda del partito,
E’ sempre stato cosi’ : il conformismo sociale e’ la piu’ grande molla che spinge una massa di cittadini. Oggi si declina secondo i modi della dittatura sanitaria. Il semplice cittadino segue quel che gli dicono gli esperti, si affida alla collettiva narrazione, pochi sono i ribelli. Ma questo e’ sempre stato, in ogni epoca , in qualunque societa’, sotto qualsiasi regime politico.
Oggi c’è ne rendiamo conto guardando i nostri contemporanei che ci sembrano ottusi, ligi e acritici verso i comandamenti dell’ autorita’, ma e’ umano che sia cosi’. Chi pensa individualmente, chi ha un pensiero critico verso cio’ che e’ creduto dalla maggioranza dei contemporanei, sono sempre stati minoranza .
“Pensate forse che Speranza possieda le capacità intellettuali (omissis) per architettare alcunchè di diabolico”? Ecco: non so quali siano le motivazioni di Speranza o, meglio, mi limito ad osservare ed a giudicare le sue scelte politiche. Osservo però che nessun ladro entrerebbe in una gioielleria vestito da tossico all’ultimo stadio e poi quel “cognomen omen”. Non mi sento quindi di stabilire con certezza se tale Ministro, unito ai nostri Conte e Casalino, siano molto intelligenti o molto stupidi. Quel che impressione però è la narrazione uniforme e compatta dei grandi media che lascia pensare che gli eventi abbiano una regia.
Corrono voci che la mentalità degli americani sia facilmente influenzabile da tesi complottiste. Ora non è assolutamente detto che tutte le ipotesi siano autentiche.
Ma , nel caso della politica italiana, molti sono i complotti che sono arrivati a compimento. L’elenco sarebbe lungo e coloro che avrebbero potuto comprendere l’essenza dei complotti non erano poi così numerosi. Facile quindi per i complottisti deriderli, emarginarli, e , al limite farli passare per pazzi.
Una delle tecniche più utilizzate dai manovratori nell’ombra è quella di utilizzare, per l’attuazione del piano persone che non hanno nulla da perdere perché nulla hanno combinato in precedenza. Ecco spiegato il raggiungimento di posizioni di rilievo da parte di persone incompetenti in materia.
Gia’ il nome di “ complottisti” cerca di screditare il pensiero nn omologato, come altre etichette date “ negazionisti” “novax ecc. .Questa e’ una Tecnica per screditare : prima di tutto il presunto complottista negazionista cc deve perdere tempo a spiegare e difendersi “ io non sono complottista ma..” . E’ messo gia’ in posizion di difesa dall’ etichetta assegnata. Un po’ come chi critica la politica di Israele gia’ bollato come “ antisemita” , o chi non vuole le adozion gay definito “ omofobo” . Si dove perdere tempo a difendersi
Che succederebbe se chi si rifiuta di bere acriticamente cio’ che la narrativa ufficiale propina usasse la stessa tecnica . . Se cioe’ chiamassero gl altri “ vaccinofili “ “ “conformisti “ “ utili idioti “ ?
Sarebbe ora di cominciare a chiamarli proprio così: utili idioti, vaccinofili, speranzofili, conteofili, dragofili, lettofili, ecc.
Vaccinofili, sì, perché il vaccino rende liberi (così pensano).
La cosa grottesca è che magari si dichiarano pure cristiani, ma ormai hanno come Dio e Salvatore il vaccino.
Vale anche per gli atei, i vaccinofili atei, che ripongono fede nel vaccino.
Insomma: il vaccinismo come nuovo culto, nuova religione, nuova fede. Il vaccino come nuovo Dio, questa volta adorato anche dai non credenti.