Eucarestia, un Lettore ci Invia: Appello ai Vescovi, Successori degli Apostoli.
3 Agosto 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, un lettore di SC ha inviato questo appello, che mi sembra giusto condividere con voi, nella speranza che i destinatari, o almeno alcuni di loro, ne giungano a conoscenza, e toccati dalla sincerità e dalla fede della richiesta agiscano di conseguenza. Buona lettura.
§§§
Appello ai vescovi italiani, successori degli apostoli.
Eccellenze reverendissime,
vi scrivo umilmente con amore e rispetto filiale questo accorato appello per sottoporre alla vostra attenzione una questione sulla quale sembra calato un tremendo silenzio, una questione che taluni reputano marginale ma che, sono convito, sia di fondamentale importanza per i fedeli, per la liturgia e per la vita della chiesa italiana !
A più di un anno dalla data del 18 Maggio 2020 permane, quasi ovunque nelle chiese italiane, l’obbligo di ricevere la Divina Eucarestia sulle mani (sebbene il cardinale Sarah allora prefetto per il Culto Divino e la disciplina dei sacramenti avesse ribadito più di una volta che la legge della Chiesa in vigore non si poteva annullare o sospendere). La mia riflessione e il conseguente appello però partono da un altro punto di vista, essa è incentrata sul fatto che la situazione, da quel lontano 18 maggio, è oggettivamente e notevolmente cambiata…i casi diminuiti, ospedali vuoti, riaperture varie, festeggiamenti piacevoli e festosi per la vittoria dell’europeo, milioni di persone vaccinate (soprattutto anziani che, ahimè, sono i principali frequentatori delle messe specialmente quelle feriali ) tuttavia , nonostante tutto questo, l’unico luogo dove sembra che la situazione sia esattamente identica a quel 18 maggio è la chiesa in cui non mancano mai mascherine, distanziamento, gel sanificante – a volte in bella mostra sull’altare dove proprio non potrebbe stare- e attenzioni di ogni tipo…
Arrivati a questo punto vi imploro, anche a nome di tutti quei fedeli che per la loro sensibilità eucaristica desiderano poter tornare a ricevere Gesù nel modo ordinario, di eliminare l’obbligo di riceverlo nella modalità che sapete benissimo essere stata introdotta attraverso un indulto…
Mi permetto, umilmente di esporre anche un suggerimento pratico ed efficace che tenga conto di quei fedeli i quali, temendo di essere contagiati non vogliono assolutamente che il sacerdote distribuisca l’Eucarestia senza distinguere quei fedeli che desiderano una modalità diversa rispetto all’altra…per evitare ciò basterebbe predisporre in ogni chiesa un inginocchiatoio dietro il quale si stabilisce che si pongano in fila solo ed esclusivamente i fedeli che desiderano comunicarsi in bocca (magari se lo desiderano anche in ginocchio) così che qualora ci fosse un solo sacerdote questi dopo aver fatto comunicare i fedeli sulle mani passerà nel luogo dove lo attendono i fedeli presso l’inginocchiatoio; qualora ci fossero due ministri allora sarebbe ancora più agevole la distribuzione della Santissima Eucarestia. In questo modo sarebbe evitata la possibilità di mescolare i fedeli e sarebbe garantito a tutti la possibilità di comunicarsi secondo quanto stabilisce l’articolo 92 della Redemptionis Sacramentum.
Prima di concludere ritengo doveroso ricordare come dal 18 maggio ad oggi in tutta Italia ci siano stati abusi, irriverenze nei confronti del Santissimo Corpo del Signore Gesù per non parlare dei tanti episodi di frammenti di ostie rinvenuti a terra, caduti, o magari rimasti nelle mani dei fedeli distratti ( di alcune gravi irriverenze sono stato testimone in prima persona e di molte altre ne ho ricevuto notizia da persone affidabili e credibili, di molte altre ci sono anche le foto, prove e testimonianze…ma preferisco su questo ora tacere).
Prego affinchè la Vergine Santissima, Madre dell’Eucarestia, riporti nella Chiesa italiana quell’amore, quell’adorazione che Gesù Sacramentato merita ma che da decenni abbiamo visto affievolirsi sempre di più!
Eccellenze reverendissime, vi imploro di ascoltare questo appello e nel ringraziarvi invoco su di me, sulla mia famiglia e su tutto il popolo di Dio italiano la vostra apostolica benedizione.
Nei Tre con la Piena di Grazia,
Piergiorgio Cesario.
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
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Tag: cesario, eucarestia, Vescovi
Categoria: Generale
Completamente d’accordo, quando si partecipa all’Eucarestia e si riceve Corpo e Sangue di Cristo, nulla può contaminarLo, men che meno questo virus.
Condivido in pieno l’appello supplica ai vescovi.
Mi sembra che i preti con l’adesione pedissequa dei dispositivi di sicurezza dpi stiano esagerando .
Addirittura in una recente messa funebre al momento della comunione concelebranti e diaconi con fare susseguioso si sono appartati e oltre a disinfettare le mani e indossare la mascherina hanno infilato dei guanti attentissimi. Sembrava una scena da sala operatoria e per giunta con un tono di sacralità medica . Magari la consacrazione si facesse con lo stesso contegno . Forse perché si crede più alla scienza che alla nostra fede cattolica. Che tristezza.
O.T.
«Ricordiamo che la Chiesa ha sempre delle difficoltà, attraversa sempre delle crisi, perché è viva: le cose vive entrano in crisi. Solo i morti non entrano in crisi».
Osservazione lucida e ovvia che il papa ha trasmesso tramite il video con le intenzioni di preghiera per il mese di agosto.
Quel “sempre”, cui ha fatto seguire la banale, quanto inappropriata – a mio modo di intendere – spiegazione a proposito dei morti, mi ha un po’ infastidito. Sì; lo so: sono ipersensibile… Vorrei capire meglio: dobbiamo augurarci una crisi dopo l’altra (come da indimenticabile spot di alcuni anni fa a proposito di “una telefonata”) perché sia allungata la vita alla Chiesa?
Meno male che l’invito è a pregare: «per la Chiesa, perché riceva dallo Spirito Santo la grazia e la forza di riformarsi alla luce del Vangelo».
“Riformarsi” in che modo e a quale fine? Trasformando «tutte le sue strutture per l’evangelizzazione del mondo attuale» ed ha riproposto, in sintesi, i suoi ritornelli.
«La vocazione propria della Chiesa è di evangelizzare, che non significa fare proselitismo, no. La vocazione è evangelizzare. Di più: l’identità della Chiesa è evangelizzare.
Senza idee prefabbricate, senza pregiudizi ideologici, senza rigidità [poteva mai mancare questo richiamo? Certo che no], ma avanzando a partire da un’esperienza spirituale [ci mancherebbe che non fosse così!], un’esperienza di donazione, un’esperienza di carità, un’esperienza di servizio».
Qui: Un’ipotesi sul “Traditionis custodes”, attraverso l’analisi della personalità di Bergoglio alla luce delle sue origini argentine e dell’influenza del movimento politico-sociale ispirato e diretto da Peron.
https://www.aldomariavalli.it/2021/08/03/analisi-quella-matrice-peronista-dellavversione-di-bergoglio-per-la-liturgia-tradizionale/
Grazie di cuoree per questo appello.
Mi fa sentire meno desolata.
Temo tuttavia che quelli cui è rivolto leggano poco …
La mia condivisione più piena e fraterna.
Certo è, che quando si vede il Sacerdote e il Fedele che si sfregano le mani con il gel disinfettante prima di dare e ricevere l’Eucaristia mi viene da pensare dove sia finita la Fede in Colui che si va a donare e a ricevere.
Dove è Cristo, non può esserci il nemico (seppur sotto forma di virus), non esiste tale coabitazione!
Così, forza e coraggio, un po’ di virilità, suvvia!
Carissimo Piergiorgio, sottoscrivo in pieno la sua supplica e le dico che la speranza non è perduta. Noi (io e mio marito) abbiamo combattuto una “battaglia” che all’inizio sembrava perduta, ma che alla fine, misteriosamente e solo per grazia di Dio, ha avuto un esito positivo; così ogni volta possiamo ricevere la Comunione in bocca inginocchiandoci sul banco che occupiamo, dopo che è stata distribuita agli altri che la prendono in mano. Forse altrettanto misteriosamente e miracolosamente spariranno gli osceni disinfettanti usurpatori dell’Acqua Santa, ché i pensieri di Dio sono davvero imperscrutabili e tornerà la fede e la consapevolezza che nella Sua casa tutto è santo e sacro e niente si contamina con ciò che è del mondo, virus compresi. Bisogna che ci si renda conto di questa sacra eccezionalità, ché troppo ci si è allontanati dalla dimensione celeste e soprannaturale.
Imploriamo la Vergine Santissima perché ci soccorra in questo.
Forse, se… mai…
…le autorità civili provvederanno ad emanare disposizioni precise in materia, cui prontamente adeguarsi, come già per il Green Pass, per il momento non – formalmente – richiesto solo per la partecipazione alle celebrazioni liturgiche.
Quali probabilità di essere accolto potrà avere un simile appello? Ammesso che sia almeno letto. Sì, perché dovremo imparare a convivere con il virus. È la presa d’atto, ribadita sempre più frequentemente, nonostante e con le assicurazioni di ripresa di una vita più o meno “normale” e del “futuro”, sempre – ovviamente – nel rispetto delle regole di prevenzione in atto. Con questa premessa, si potrà mai immaginare un cambio verso della propensione ad organizzare misure consequenziali, mirate, diverse da quelle prescritte?
🙏 Chi può dire quanti siano, tra i fedeli, coloro che si sentono intimamente uniti a questo appello! 💔
Tanti o pochi, non si sa, ma la sofferenza delle anime per gli oltraggi contro la SS Eucarestia, sia una supplica elevata a Dio Padre, in questo mese di Agosto che è a Lui dedicato, perché Egli tocchi il cuore dei destinatari, che si pieghino con umiltà alla Potenza e Riverenza che si deve al Santo Sacrificio, e dia Gloria al nome Suo e a quello di Suo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo . Fiat!
Vieni Santo Spirito a rinnovare la faccia della terra! 🙏 Laudetur
Vediamo se c’è ancora qualche Vescovo degno che levi la liturgia del gel e della mascherina e ripristini la S.Messa VO in barba all’apostata di Santa Marta. Personalmente temo che prevalgono i VesCOVId
Temo anch’io che prevalgano i vescovid-19. E mi pare assai probabile che anche nel basso clero finiscano per prevalere i presbiteri&teologi tutti maschera, gel e green pass. Vorrei che fosse vero il contrario, ma è difficile pensare che la situazione non stia proprio così. Difficile dire come si sia giunti a tanto: probabilmente se avessimo avuto un collegio episcopale meno obnubilato (e si menzioni anzitutto el vescovo de rRoma!) , le chiese non sarebbero mai state chiuse e le celebrazioni mai sospese. Sia come sia, gli uomini di buona volontà tirino diritto e proseguano il loro cammino senza timori. E voglia il Cielo che quanto prima l’intero corpo clericale si liberi della sua cecità e riacquisti infine la vista. Così sia!