The Remnant. Il Ruolo di mons. Viganò nella Crisi della Chiesa (e del Mondo).

2 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il giornale The Remnant , negli Stati Uniti, ha dedicato nella sua rubrica The Last Word, firmata da un sacerdote, Father Celatus, una riflessione al ruolo che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò sta svolgendo nella vita della Chiesa. Ve la offriamo nella nostra traduzione. Buona lettura.

§§§

 

Una delle figure veramente grandiose del periodo dell’Antico Testamento fu il profeta Elia; così grande, infatti, che fu preservato dalla morte e riapparirà alla fine dei tempi per preparare i fedeli al giorno del Signore. Tra le altre cose, questo profeta denunciò il malvagio capo d’Israele, il re Achab, per cui dovette fuggire nella clandestinità per la sua vita e per poter continuare il suo ministero divino. Prima della sua partenza dalla terra su un carro celeste, ha lasciato una doppia porzione del suo spirito al suo successore, Eliseo.

 

Lo spirito di Elia è riapparso ancora una volta sulla faccia della terra, nella persona dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, ora quasi tre millenni dopo che il Profeta originale fu portato via nei cieli. Tre anni fa, l’Arcivescovo ha reso pubblica la corruzione morale ed ecclesiastica senza precedenti all’interno della Chiesa cattolica istituzionale ai più alti livelli della gerarchia, incluso Jorge Bergoglio.

Tra le altre rivelazioni, l’arcivescovo ha raccontato nei minimi dettagli una conversazione che ebbe con Francesco di Roma all’inizio del suo regno, riguardo all’ormai famigerato signor Theodore McCarrick. L’Arcivescovo Viganò informò Francesco che McCarrick era stato messo da parte da Papa Benedetto XVI, sulla base di prove credibili che era un predatore omosessuale seriale di seminaristi e giovani preti. Poco dopo aver sentito questo dal Nunzio, Bergoglio ha reintegrato McCarrick e lo ha restaurato al ministero pubblico e all’amministrazione. Ora sappiamo che McCarrick ha abusato anche di giovani ragazzi, nei suoi quarant’anni di abusi sessuali perversi.

I media secolari hanno sensazionalizzato la storia, la Chiesa profonda è andata all’attacco contro l’arcivescovo, il Vaticano sicofante è entrato nella sua tipica modalità di rotazione e deviazione, mentre Francesco ha mantenuto il suo solito silenzio.

Per quanto riguarda The Last Word, ci siamo inginocchiati e abbiamo ringraziato Dio che finalmente qualcuno della statura dell’Arcivescovo Viganò avesse reso pubblico ciò che sappiamo da decenni: la Chiesa istituzionale è stata infiltrata e corrotta da predatori omosessuali e dai loro protettori perversi. E ora questi predatori e protettori hanno ottenuto il controllo delle posizioni ecclesiastiche più potenti della Chiesa.

È stato cinquant’anni fa, come seminarista minore, che mi sono reso conto personalmente di questa infiltrazione. Quanto era grave? Un compagno di classe fu drogato e sodomizzato come seminarista adolescente; altri compagni di classe subirono abusi simili. Più tardi, quando ero nel seminario maggiore, tutti i miei compagni di classe, tranne uno, erano omosessuali: l’80%. La realtà era che molti – forse la maggioranza – dei preti e dei prelati erano omosessuali, e si promuovevano e proteggevano a vicenda. Ma pochissimi hanno creduto a questo scandalo, fino a quando l’arcivescovo Viganò non ha reso pubblico.

 

Noi cattolici abbiamo un grande debito di gratitudine verso l’arcivescovo, come chiunque abbia a cuore la verità e il benessere della Chiesa. E se l’Arcivescovo Viganò non avesse mai più parlato o scritto, sarebbe stato giustificato, per rispetto della sua stessa vita e per aver compiuto il suo dovere. Ma come Elia tornò come un leone ruggente dal deserto, così anche l’Arcivescovo continua a ruggire, dal deserto del suo esilio.

 

Ma non è solo la Chiesa per la quale l’Arcivescovo ha mostrato grande sollecitudine. Quasi un anno fa, l’Arcivescovo Viganò ha dimostrato di essere un amico duraturo della nazione che prima serviva come nunzio papale, gli Stati Uniti. Riconoscendo la posta in gioco per la nazione e per il mondo intero nelle elezioni presidenziali del 2020, l’Arcivescovo si è espresso sulla questione, esortando i cattolici americani a mettersi in ginocchio in preghiera e i cittadini americani a recarsi alle urne in buona coscienza. L’arcivescovo ha persino scritto una nota personale al presidente Trump, riconoscendo in lui una forza di contenimento contro il male globalista.

Senza dubbio l’intervento dell’Arcivescovo ha compiuto un grande bene, nonostante la realtà che l’elezione è stata rubata ai Figli della Luce dai Figli delle Tenebre – vivide immagini bibliche che l’Arcivescovo impiega spesso. Noi che abbiamo pregato seriamente per un risultato positivo siamo spiritualmente migliori per i nostri sforzi e sia lo stato profondo della nazione che la chiesa profonda sono stati esposti più chiaramente.

Oltre a mostrarsi un fedele figlio della Chiesa e un amico della nostra nazione, l’Arcivescovo Viganò ha esteso la sua sollecitudine al mondo caduto, nei suoi avvertimenti profetici che gli eventi manifestamente malvagi e senza precedenti del presente stanno contribuendo all’ascesa dell’Anti-Cristo nel prossimo futuro.

Certamente, in cima alla lista dei mali perpetrati dai Figli delle Tenebre Globalisti è stata la massiccia frode legata ad un virus. Questo virus – probabilmente creato dall’uomo come strumento per i Globalisti – è stato usato come base per un male senza precedenti in tutto il mondo. La litania dei mali globalisti include: rubare un’elezione nazionale, imprigionare le persone sane nelle loro case; chiudere le chiese e negare i sacramenti ai fedeli; soffocare tutti con maschere malsane; far crollare gli affari e i servizi; paralizzare le economie, chiudere le scuole e traumatizzare i bambini; e ora il più sinistro di tutti: forzare la Covid Death Vax.

Ancora una volta, il leone dal deserto ha ruggito un avvertimento al mondo, questa volta contro il moralmente e fisicamente letale death vax, derivato dagli organi raccolti da bambini non nati o appena nati. Questi non-vaccini mRNA si sono dimostrati statisticamente più mortali di qualsiasi vaccino nella storia umana. Per mettere le cose in prospettiva, come ha notato un medico, i bambini hanno solo una possibilità su un milione di morire per un virus Covid, mentre i bambini hanno una possibilità su tremila di morire per i vaccini della morte Covid.

Recentemente, alcuni cattolici tradizionali hanno criticato pubblicamente l’arcivescovo Viganò, senza sostanza né motivo. Che tristezza, considerando che l’arcivescovo è diventato un campione del cattolicesimo tradizionale. Forse queste critiche nascono dalla sua incrollabile condanna della death vax, da coloro che si sono compromessi o non sono d’accordo con lui su questa questione morale. O può essere che i suoi detrattori non possano sopportare gli allarmi apocalittici che l’arcivescovo continua a suonare, mentre l’inferno si scatena sul mondo.

Se il giorno finale del Signore si sta avvicinando, lo sapremo con certezza con il ritorno del grande Profeta. Nel frattempo, è chiaro che lo spirito di Elia è già ora all’opera, nella persona dell’Arcivescovo Viganò.

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

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35 commenti

  • giulia anna anna meloni ha detto:

    monsignore Vigano’ è un uomo libero, perchè la verità fa liberi. Fidiamoci di Dio e della Madre SS, hanno tutto in mano ,non dobbiamo aver paura. Roma ha paura della nostra non paura. Rimanere fedeli a Cristo vuol dire rimanere abbracciati alla Croce…costi quel che costi.

  • daouda ha detto:

    >Nel rapporto si sostiene che Gelli, legato al partito comunista fin dal 1944 mentre ancora indossava la divisa tedesca, o meglio proprio valendosi di essa, si metteva a disposizione del CLN ed in particolare della componente comunista di esso, in modo tale da contrarre presso i comunisti pistoiesi un credito di sicura portata e di non piccolo momento, se ancora nel 1976 Italo Carobbi, richiestone, si riteneva in dovere di rinnovare l’attestato di benemerenza partigiana. Per lo meno si dichiara che fu, dal 1947, un agente dei servizi segreti dell’Est (Kominform). Avrebbe mascherato questa sua attività dietro quella di industriale e commerciante prima e di libraio in un secondo momento. Nella necessità di ottenere a tutti i costi un passaporto, Gelli si sarebbe iscritto prima alla Democrazia Cristiana, quindi al Partito monarchico e infine al Movimento sociale italiano. Vanterebbe relazioni con eminenti personalità politiche ed è in grado di spendere quantità di denaro esagerate rispetto alle sue probabili entrate. Il solito Centro periferico comunica all’Ufficio centrale il risultato dell’unico riscontro che era stato effettuato in ordine alle notizie contenute nell’informativa: la libreria di Gelli era stata sottoposta ad attenta sorveglianza e l’attività in essa svolta dal Gelli non aveva dato luogo a nessun sospetto. Non era inoltre risultato che al Gelli fosse stata perquisita l’abitazione perché sospettato di traffico d’armi e di spionaggio a favore dei paesi dell’Est, né tanto meno risultava che egli fosse stato segnalato dalla questura di Livorno quale elemento in relazione con una banda di contrabbandieri di armi e di esplosivo. Dopo una nota in data 1953, che riepiloga in termini molto blandi il tenore dell’informativa, segue nel 1960 un ultimo documento nel quale il Gelli è sostanzialmente presentato come un uomo di affari che non si occupa più di politica. A partire da questa data cade il silenzio su Gelli per ben 13 anni, per arrivare al 1973, quando con una nota si chiede se è possibile identificare Gelli con tale Luigi Gerla, segnalato nel 1964 per avere reso prestazioni ai Servizi segreti ungheresi (A.V.H.). Nella stessa nota si sostiene che “il soggetto afferma di avere avuto connessioni con il SIFAR e sembra avere connessioni con i circoli ungheresi”.

    Quello che accade è dunque la scissione dei due aspetti del personaggio Gelli: il Gelli nero, di solidi trascorsi fascisti, rimane quello pubblicamente noto ed a quei trascorsi viene riallacciata senza soluzione di continuità l’iconografia ufficiale del personaggio; da questa, viene estratto il secondo volto del Gelli, il Gelli rosso, fermato in un documento custodito negli archivi, e di esso viene fatta sparire accuratamente ogni traccia. Il collegamento tra i due è patrimonio conoscitivo detenuto da chi è in possesso dell’informativa ed assicura il controllo del personaggio.

    Dopo le considerazioni svolte sulla protezione accordata a Gelli dai Servizi non può non destare meraviglia che questo comportamento di segretezza sia rovesciato radicalmente quando non solo il silenzio su Gelli è rotto, ma addirittura l’informativa COMINFORM finisce in mano al giornalista Pecorelli che, data la sua professione, inizia a farne un sapiente uso con il dosaggio delle notizie in essa contenute. Dosaggio parziale, che non è portato a compimento perché il Pecorelli è assassinato pochi giorni prima della preannunciata pubblicazione integrale del contenuto del documento. Documento che non poteva non avere effetti devastanti per il capo riconosciuto di un’organizzazione a carattere segreto con accentuata colorazione politica anticomunista, perché essa in sostanza conteneva due informazioni che certo non avrebbero fatto piacere ai sodali di un capo che si veniva a sapere essere un delatore ed ex agente dei Servizi dei paesi dell’Est…<

    Ancora oggi si ritiene Gelli parafascista o pilotato dagli atlantici ( e ci sono molti casi negli USA dello stesso tenore o peggio ). Avevo altre volte già accennato all'operazione Trust di Lenin contro i conservatori zaristi e le comunità emigrate.

    Non foss'altro che per l'idolatrismo su di lui e la totale mancanza di voglia nell'approfondire i retaggi di certe venature deteriori in campo dottrinale, disciplinare e liturgico in Viganò stesso, appongo questa suggestione.
    Ma il procedimento non è solo possibile, è ben collaudato da oltre un secolo, politicamente e non.

    Vera o falsa la suggestione, vera o falsa la presunta missione di Viganò, si badi, che la salvezza in DIO non ha a che fare in entrambi i casi ed in qualsiasi opzione con le cose stesse medesime.

    saluti

    • Bastian contrario ha detto:

      Mi scusi ma non vedo connessione alcuna tra la predicazione della dottrina cristiana preconciliare da parte di monsignor Viganò e i traffici postbellici di alcuni fascisti.
      Le faccio presente che gli scienziati tedeschi che lavoravano alle V2 di Hitler furono assunti dagli USA e contribuirono in modo decisivo alla corsa spaziale. Nel contempo alcuni scienziati italiani che avevano contribuito con Fermi alla costruzione della prima bomba atomica passarono ai sovietici pensando così di contribuire all’equilibrio del terrore. Un nome : Bruno Pontecorvo, fratello del celebre regista cinematografico. Bruno Pontecorvo che fu proclamato eroe dell’Unione sovietica e che per molti anni non poté più rientrare in Italia.

      • daouda ha detto:

        Semplicemente se di infiltrazione si deve parlare ( a parte che fu presente sin dagli inizi della Chiesa e sempre ci ha accompagnato ) è troppo comodo ed ingenuo additare i soli modernisti dimenticado , chessò, il fenomeno delle conversioni di massa dei frankisti che hanno sempre amato dimostrarsi esteriomente più cattolici degli altri come modus operandi.

        Ma questa sottolineatura è strumentale a due posizioni in chi ama rimembrare una Respublica christiana di politica fattura;
        a) dimenticare che le gerarchie hanno contribuito alla decadenza indipendentemente da ciò
        b) dimenticare che il popolo non fu mai cristianizzato profondamente ( cosa che infondo sarebbe anche impossibile in un certo senso )

        Calcolando che dal basso medioevo si ingenerano tutta una serie di storture accentuate dal periodo post-trindetino ( non da Trento stesso in sè ) , star qui a sostenere che Viganò riproponga l’ortodossia non è poi così fattuale visto che solletica le visioni di chi è ancorato a tali storture non modernistiche, le quali sono di altro stampo.
        Il fatto stesso che non abbia mai accennato al fatto che il primo novatore in campo liturgico, abusando dell’infallibilità papale, fu PIo X nella rivoluzione del Breviario romano, aprendo le porte alle derive successive, la dice lunga, come anche il continuare a ritenere il messale del 62 una messa ipso facto tridentina, cosa che non è.
        Modernista e tradizionalista sono due facce della stessa mentalità e forse è il caso che finalmente quest’ultimi vadano blanditi.

        Per quanto riguarda i suoi scienziati, ragionavano appunto da scienziati e non le sfugga il particolare che fecero ciò a guerra finita e non in corso mossi appunto da un desiderio di equilibrare le forze per evitare la distruzione.
        Diverso dunque da chi si spaccia per altro proprio con il fine di soggiogarlo.
        Ma oltre le suggestioni ( e sarebbe importante rivedere di molto il proprio giudizio sulla “guerra fredda” e su chi si crede abbia vinto ) abbiamo dei mezzi sicuri per riconoscere chi abbiamo davanti per quanto riguarda la Rivelazione indipendentemente se sia uno sprovveduto, un ribelle, un utile idiota o proprio un infiltrato ( a volerlo descrivere negativamente giacché i criteri possono usarsi verso chiunque ) che sono la fedeltà a la scrittura, la dottrina, la disciplina, i canoni ed i decreti, la mistica e la liturgia stessa a cui confrontare certi epigoni.
        Ma per certuni la Chiesa nasce nel basso medioevo o peggio a Trento, figuriamoci dunque se ricalcano le distorsioni ottocentesche…

        • Luca ha detto:

          Ahimé, qui si tocca del vero… In questo blog ci sono dei commentatori che sembrano approcciare il sincretismo. Dal canto mio, sono sempre pericolosamente attratto dalle sirene della Chiesa Ortodossa. Purtroppo, nonostante abbia letto il cardinal Newman come ogni buon Cattolico, non sono rimasto convinto dalle sue tesi riguardo lo sviluppo organico della dottrina; e, parafrasandolo, direi, “studiare la storia significa cessare sicuramente di essere Protestanti, ma studiarla ancora meglio fa cominciare a dubitare della Chiesa Latina post-scisma d’Occidente”. Tant’è vero che a volte sarei tentato di considerare i nefasti effetti del Concilio Vaticano II come un controbilanciamento degli eccessi del Vaticano I e di certe indistruttibili gabbie cinquecentesque. Se le finestre non si fossero chiuse un po’ troppo prima, avremmo avuto così tanti prelati desiderosi di aprirle? In generale, questa dinamica di controbilanciamenti sembra proprio un costante e millenario leit-motif del Cattolicesimo.
          Una grossa fetta di tradizionalisti sembrerebbe considerare, inoltre, la Messa Tridentina come la “messa di sempre”. Purtroppo, è una tesi che non regge ad analisi storiche nemmeno troppo approfondite. Trento ha dovuto cristallizzare una visione della liturgia necessaria per difendersi dal Protestantesimo, nella stessa misura in cui ha posto l’enfasi telogica su Tommaso d’Aquino e Agostino, praticamente riducendo gli altri padri della Chiesa a mere note di supporto.

          • daouda ha detto:

            il sincretismo caro Luca? Cosa realmente intendi?

            L’ortodossia fra modernismo suo proprio, neo-pratistica farlocca, filetismo ed infiltrazione dei servizi comunisti credo che in realtà, se la passi peggio di noi, proprio perché “l’esterno rimane”.
            Non che io voglia denigrarli o sminuirli, io d’altronde nego l’esistibilità del falso patriarcato sub-imperiale del Fanar, poiché la tetrarchia è petrina.
            Ed alla luce di questa, non mi faccio di certo fisime di essere occidentale, come in certe retoriche dovrebbe divenir sinonimo di inferiore. Parte è, parte rimane, ma la parte palesa, richeggia e manifesta il tutto, dunque io romano difendo la chiesa da romano, occidentale, non potendo credere di farlo in astratto per chi altro…e molti neo-patristici ortodossi che fanno leva propagandisticamente su queste retoriche biasimevoli riceveranno da DIO la loro condanna.
            Dare una disamina sulla realtà è un conto, disquisire sulla Provvidenza un altro. Sappiamo dalla stessa Scrittura che sarebbe finita alquanto male giust’appunto…Come dove quando perché e perciò DIO solo lo sa.
            Le potrei chiedere…come mai Roma?L’occidente? Perché i controbilanciamenti qui?
            Gli ortodossi, iniqui, non comprendono che Roma ha resistito ben oltre e ben di più di quel che credono, nonostante il cattivo modus operandi, proprio perché sede petrina, sede primaria, sede a capo.
            Quel che dice su Agostino, ignobile ogni orientale che non lo riconosce!
            Le diverse sensibilità od accenti non gustificano la superbia ed il vizio ne voler descriversi la storia secondo proprie ricostruzioni fittizie.
            Gli ortodossi si guardino dal kgb invece di parlare.

  • Slave of JMJ ha detto:

    The Remnant and Lifesite “News” are HERETICAL papers because first of all they have no imprimatur from Rome to publish any periodical under the name Catholic; they are run by ??? Schismatics or laypeople who may be in it for the fame and money, and it’s against Pope Pius X’s Encyclical the Errors of the Modernists.
    I would seriously get your eyes OFF schismatic papers like the Remnant and group cult lay papers for cash like lifesitenews. Just a simple American’s opinion.
    Archbishop Viganó will always be critiqued by his fellow Americans because that’s what rich, prideful people do.
    May the God of Mercy truly bless you day! Our Lady of Fatima pray for us.

  • Marco ha detto:

    Tanti i auguri di buon compleanno ad Amedeo noto come stilcuriale emerito e decano degli amici del blog di marco tosatti

    • Enrico Nippo ha detto:

      🍸 Brindo al Tuo compleanno, caro Amedeo.

      Una domanda: ti ricordi dov’eri prima di nascere?
      😊

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Lo spirito di Elia è riapparso ancora una volta sulla faccia della terra, nella persona dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, ora quasi tre millenni dopo che il Profeta originale fu portato via nei cieli”.

    Questo modo si esprimersi è … buddhista,

    Viganò non avrebbe un suo spirito proprio bensì quello di Elia?

    Quindi sarebbe una reincarnazione di Elia?

    Viganò sarebbe Viganò soltanto in apparenza poiché in realtà sarebbe Elia tornato in terra?

    Elia era un avatara (discesa divina) che ora si ripresenta col corpo di Viganò?

    Viganò è un avatara?

    • MARIO ha detto:

      Così ragionano i veri tradizionalisti…

    • scarpe grosse ha detto:

      E pota ti pareva…. se è mica buddista, che bene c’è?

    • Luca ha detto:

      Lei confonde Buddhismo e Hinduismo, nel primo non ci sono né spiriti che si reincarnano, né avatar.

      Però sono d’accordo con il senso del messaggio, espresso anche da altri. Non mi piace questo attaccarsi alle singole persone, perché è poco Cristiano: così come non sopporto la papolatria dei Bergogliani, parimenti non sopporto i tradizionalisti che trasformano individui designati in oracoli (per non parlare di quelli che si attaccano alle figure politiche del momento). Ritengo che Viganò sia da seguire in ciò che dice, più che altro perché nel suo ambito è una voce fuori dal coro, ma anche De Mattei ha scritto molte cose interessanti e continua a scriverle (e possiede una intelligenza molto acuta).
      Noi Cattolici non facciamo santi dei viventi.

      • Vaghi ricordi ha detto:

        Mi par di ricordare che nel buddismo tibetano la reincarnazione sia prevista.
        Nella Bibbia no : la reincarnazione non è prevista, anzi, nel nuovo testamento ricordo di aver trovato un versetto che escludeva categoricamente la reincarnazione.
        Vi ricordo che la Septuaginta cioè la traduzione dall’ebraico al greco fu fatta da 70 rabbini in quel di Alessandria. Se un qualche imperatore avesse manomesso il Vecchio Testamento i rabbini non avrebbero protestato ?

        • Su De Mattei ha detto:

          Ascoltando don Curzio Nitoglia ci si sono chiariti i legami politici del suddetto.
          Quindi la disputa in atto può essere interpretata come una disputa tesa a rinforzare i legami tra la destra di De Mattei e i tradizionalisti o meglio i cattolici preconciliari che guardano a Viganò come guida.
          Ma siamo certi che un un’americano che ha combattuto per la libertà dell’Italia dal nazifascismo voglia essere collegato con gli eredi non pentiti dell’uomo di Predappio ?

        • Enrico Nippo ha detto:

          Vago ricordo esatto 😊

          • daouda ha detto:

            Chiunque affermi, probabilmente per scherzo spero, che lo spirito di Elia si è ripresentato nel mondo, sta oggettivamente sminuendo Il Battista Giovanni, precursore di Gesù DIO, mentre se è serio sta ignobilmente insultandolo e indirettamente denigrando nostro Signore nelle attese messianiche.
            I testimoni inoltre dovrebbero essere due ( se li si vuole considerare Enoch ed Elia ) quindi spingere sull’apocalittica è già temerario maoltre oltretutto incongruo.

        • Luca ha detto:

          Il Buddhismo Tibetano è molto sincretistico e strano, in ogni caso, come ogni branca del Buddhismo, in esso si tende a negare sia il sé che l’anima immortale degli individui. Lo scopo della liberazione è il nulla, non Dio ( in cui i Buddhisti non credono). Cioè nichilismo, alla fine.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Non è così.

            Il Buddha Primordiale, il cui nome è Samantabhadra, che non a caso significa “Tutto-Buono”, una delle definizioni di Dio, nel sutra “Il Re che Tutto-crea” rivela in termini maestosi e che ispirano il più alto timore riverenziale, che tutti gli esseri e i fenomeni sgorgano in nessun altro luogo che da essa – la cosmica Mente Risvegliata:

            “Io sono il centro di tutto ciò che esiste. Io sono il seme di tutti quelli che esistono. Io sono la causa di tutti gli esseri che esistono. Io sono il tronco di tutto ciò che esiste. Io sono la base di ogni esistenza. Io sono la radice stessa dell’esistenza. Io sono ‘il centro’, perché contengo tutti i fenomeni. Io sono ‘il seme’ perché genero tutto. Io sono ‘la causa’ perché tutti vengono fuori da me. Io sono ‘il tronco’ perché le ramificazioni di ogni evento germogliano da me. Io sono ‘la base’ perché tutti dimorano in me. Io sono chiamato ‘la radice’ perché io sono Tutte-le Cose”.

    • Adriana 1 ha detto:

      Piuttosto che buddhista la riterrei una interpretazione midrashica.

      • daouda ha detto:

        II Re 2, 9-13

        “Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano”

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    A dir le lor virtù, basta un accento.
    Bergoglio Papa subìto, Viganò Papa sùbito.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Mi auguro, ed auguro soprattutto a S.Ecc.za mons. Viganò, che non debba subìre ulteriori attacchi per questa testimonianza in difesa del Suo operato.
    Il male non aspetta che l’occasione giusta – e quale migliore di una denuncia che lo condanna? – per vendicarsi.

  • Lia ha detto:

    Nessuno lo sta santificando, ma quanta consolazione, forza, coraggio dà a tutti noi!!! Mica bisogna aspettare che muoia per riconoscergli la qualità di Pastore di un gregge confuso e abbandonato alla mercé dei lupi? Quando tutte le mattine, dopo il Santo Rosario, recito la supplica che ha scritto il Monsignore per questo particolare momento di difficoltà, mi sento come rinfrancata e tranquilla. Ringraziamo Dio che l’ha fatto apparire e iniziare la sua opera quando il “Pastore Idolo” ha mostrato a tutti il suo vero volto, e chiunque non abbia deciso di essere cieco e sordo ne ha avuto la prova.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    OT .
    In sintonia con la Santa Sede, domani GIORNATA MONDIALE dei NOVANTUNENNI.
    Domani , nel mondo intero, si celebrerà il novantunesimo compleanno dei nati il 3 luglio 1930.
    Colgo l’occasione per inviare a tutti i miei coetanei vivissimi auguri di buon compleanno. E non dimenticatevi di pregare per me.
    Amedeo.

    • Donna ha detto:

      Tantissimi auguri e congratulazioni per questo invidiabile traguardo, soprattutto per la grinta e determinazione che traspaiono dai suoi brevi post su questo blog.

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Tanti auguri carissimo Emerito, le sono grata per le sue perle di saggezza quotidiana e colgo questa occasione per dirglielo.

  • Nicola Buono ha detto:

    Come vivono bene le ( presunte) vittime ( diversamente italiane) della ( presunta) società omofoba occidentale.

    https://www.ilgiornale.it/news/cronache/mercedes-lusso-e-cane-2500-euro-raccolta-fondi-scoppia-1959295.html#ilg_comments

  • Sempliciotto ha detto:

    L’articolo dimostra inequivocabilmente che monsignor Viganò gode di buona fama negli USA. Fama meritata, ovviamente. Credo che il professore De Mattei sia geloso di questa fama. E anche ovviamente del seguito che il monsignore possa avere. Seguito che evidentemente continua a crescere.

    • silvano ha detto:

      Uhm…a me sembra il contrario: questa levata di scudi tra Remnant e Lifesite per due articoletti di de Mattei, potrebbe significare che il prestigio di Viganò (ora che non c’è più l’avallo politico di Trump e Bannon) è fragile oppure che in generale la componente tradizionalista che ha sino ad ora utilizzato l’immagine di Viganò si sente minacciata nel caso in cui il soggetto dovesse perdere popolarità.

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Complimenti per la sua accesa fantasia, visto il ritorno della moda degli UFO le consiglio di dedicarsi a questo tipo di letteratura.

  • Alex ha detto:

    Apprezzo tantissimo l’opera di mons. Carlo Maria Viganò (lo scrivo per esteso perché ci tengo che non venga confuso col triste Dario Edoardo) ma resto dell’idea che le persone, nonostante tutto, siano da santificare dopo morte…

  • anonimo ha detto:

    Riccardo Muti, che uomo! lui sì che è degno di rappresentare la nostra epoca, mica quel signore li
    apostatisidiventa.blogspot.com/2021/07/questa-democrazia-da-fuoriusciti.html