DDL Zan. Il Vescovo di Ventimiglia: va Fermato, è una Deriva Pericolosissima
22 Giugno 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione quanto l’arcivescovo di Ventimiglia, mons. Antonio Suetta, ha dichiarato all’agenzia ADNKronos in merito alla nota verbale consegnata dalla Santa Sede al Governo italiano in materia di DDL Zan, un disegno di legge che come ben sapete consideriamo inutile, liberticida e pericoloso. Speriamo che l’iniziativa della Santa Sede sia solo il primo passo verso un definitivo affossamento del progetto, che peraltro non rientrava nel programma del governo di unità nazionale. Buona lettura.
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Il vescovo di Ventimiglia, va fermata deriva pericolosissima
Roma, 22 giu. (Adnkronos) – Lo stop al ddl Zan per arginare l’omotransfobia chiesto dal Vaticano attraverso i canali diplomatici è “tutt’altro che una ingerenza perché il concordato è un patto bilaterale e di conseguenza questo patto vede due realtà di fronte: se io faccio un patto e poi il contraente pone in essere azioni che dicono il contrario di quello che è scritto nel patto è giusto che il contraente interessato richiami all’ osservanza dei patti”. Lo sottolinea il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Antonio Suetta, tra le voci più critiche del ddl Zan che secondo il Vaticano violerebbe il Concordato.
A questo punto che potrebbe accadere? Ci sarà una contrattazione? “Per me – dice il vescovo all’Adnkronos – non c’è nulla da contrattare nel merito perché la Chiesa della teoria ‘gender’ non può accettare assolutamente nulla. Un conto è prevenire le discriminazioni di ogni forma su cui siamo tutti d’accordo”.
Monsignor Suetta chiede: “Perché oggi siamo così sensibili ad un tipo di discriminazione e non siamo sensibili ad esempio ai cristiani perseguitati? Ogni forma di persecuzione in ragione di razza, idee, religione, sesso.. è ingiusta e doverosamente la legge prevede siano sanzionate. Questa legge in Italia già c’è ma se non è sufficiente si può modulare in maniera migliore per renderla efficiente. Ma non ha senso prevedere una legge per ogni ragione di discriminazione, si arriverebbe ad una foresta di leggi”.
Ecco perché – a detta del presule – quello del Vaticano è un “atto opportuno fatto da chi ha competenza per farlo. Noi tutti, sia fedeli che pastori, usufruiamo di quanto disposto dal Concordato, però il Concordato, essendo un patto bilaterale, richiede come contraenti da una parte lo Stato e dall’altro la Santa Sede. Non si procede unilateralmente, sarebbe una violazione del patto”.
Il vescovo spera ancora in un affossamento del ddl Zan: “Lo spero e lo ritengo giusto”.
Il vescovo spiega le ragioni della condivisione dei rilievi della Santa Sede: “Condivido perché è ovvio che questo ddl se deve prevenire e reprimere reati, questi devono essere delineati nella loro obiettività materiale perché il giudice che deve valutare se sussista o meno il reato deve sapere i limiti e riferimenti del legislatore. Ora come si fa a configurare un reato di istigazione all’odio? – l’intervento della Santa Sede evidenzia ciò -. La Chiesa insegna una determinata dottrina in base alla quale i presupposti ideologici, antropologici, culturali- sociali delineati in premessa dal ddl Zan non sono compatibili con la dottrina cristiana. Se io svolgendo la predicazione insegno e dico che la sessualità è definita dalla natura materiale e fisica di una persona , tutta quella che oggi va sotto il nome di teoria gender è contraria e difforme dalla dottrina della Chiesa . Se esce un ddl che sostiene che l’affermare il contrario della teoria gender è reato, è chiaro che impedisce alla Chiesa e a tante altre realtà l’esercizio della propria missione”. Dice mons. Suetta: “Si rischia di criminalizzare il dissenso legittimo col rischio di una deriva pericolosissima”.
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Tag: Santa Sede, spetta, zan
Categoria: Generale
Ha taciuto per tanto tempo, ha attaccato nel modo più controproducente per la chiesa. Mi riferisco al papa. Come andarsene a cercare? 😭
Una legge che vuole imporsi oltre il confine possibile di quello che la garantisce nei termini costituzionali di legge, e che sembra ricalcare proprio le linee guida di un paese che sta inesorabilmente perdendo pezzi di democrazia, fingendo di servirla sbandierando i colori di un arcobaleno fatto di luci psichedeliche. Trattare l’omofobia come un capitolo a parte rispetto al tema centrale della violazione della persona umana, indipendentemente da tutte le possibili categorie che potrebbero in qualche modo demarcarne le differenze, equivale a voler normare un modo di essere, uno stile preciso di vita, facendone uno speciale statuto sociale, qualcosa cioè di sconsiderato rispetto ai temi e ai valori fondanti della cosiddetta legge primaria.
Vuol dire in poche parole legittimare la famiglia gender a modello “evoluto” della società progressista che si starebbe profilando, dimenticando il ruolo di un padre e di una madre come stereotipi ecclissati insieme a tutto il contesto di cui fanno parte, soprattutto alla luce di quei valori di fede che hanno concorso a configurarli nel tempo.
Pertanto viene fatto “divieto” di pensarla in un modo diverso, di manifestare in modo alternativo nel rispetto delle differenze, lasciando libertà di espressione e perché no, di progettazione in campo di cultura e di educazione…..
Si voleva agire chirurgicamente su un concordato revisionato ad esclusivo interesse lobbistico, ma qualcuno si è ricordato che esiste ancora uno Stato di Chiesa indipendente, senza tale presupposto finiremo tutti, ma proprio tutti come i patrioti cinesi, mimetizzati in ruoli così evanescenti da diventare rappresentativi di fedi contrapposte alla nostra.
Cosa realmente si vuole far passare?
L’ideologia di una minoranza trattata come maggioranza, quella per cui un Presidente Draghi esorta a non abbattersi nel nome di una laicità che può decidere dello Stato Italiano e che non ammette ingerenze perché sovrano. Poco importa se di quella Sovranità fanno parte anche altri cittadini, e si impegnano ad edificarla come hanno saputo fare in passato tanti cattolici, che ci onoriamo di ricordare soprattutto in tempi come questi, dove gli idioti imperano su tutti i fronti.
Chissà se hanno riflettuto che dopo saranno a rischio omofobia
anche “I promessi sposi”, “ La Divina Commedia”’ , “Mamma” di Claudio Villa…etc. etc. Direi quasi tutto il patrimonio culturale che abbiamo ereditato.
Comunque a titolo informativo riguardo alla censura, e non c’è ancora il ddl Zan, hanno chiuso su YouTube il sito di don Minutella….al di là di condividere o meno la sua posizione, è fatto di estrema gravità e denota una dittatura già in atto di pensiero e espressione ….chi non si omologa al pensiero unico del Nuovo Ordine mondiale, viene attaccato…
Mentre tutti tacciono, pochi si rendono conto che se youtube & C. si comprassero un provider come Tim, Vodafone etc. a quel punto potrebbero anche impedire l’accesso ai siti internet
non graditi.
Biden, che avrà goduto del silenziamento mediatico di Trump, non ha compreso che per lo stesso principio a tempo debito
silenzieranno pure lui.
Continuerò a portare i fiori sulla tomba di mia mamma e a chiamarla MAMMA, e a sostenere mio papà nella sua malattia e a chiamarlo PAPA’.
Stamani un TG tuonava “l’UEFA contro l’Arcobaleno e i LGBT”. Con maggiore chiarezza, efficacia e rispetto della verità si sarebbe dovuto dire: “l’UEFA difende l’autonomia del calcio e la sovranità del popolo ungherese dalla pretese di una chiassosa minoranza. PS In questi tempi accade spesso che leggendo al contrario le notizie dei TG si trovi la verità.
Ma l’art. 7 della Costituzione non recita
“Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale” ?
Ne consegue che il Sig. Zan ed i loro sostenitori come la posseduta Cirinnà sono, a volergli bene degli ignoranti e la loro proposta di legge deve essere assolutamente inviata al macero
Cioè prima dei Patti Lateranensi la proposta viola la Costituzione “quella definita dal giullare la più bella del mondo” e la domando sorge spontanea ma un legislatore che viola la Costituzione non dovrebbe andare a zappare la terra invece che la nostra pazienza?
Ah ho capito, sono dei benemeriti in quanto ci vogliono portare alla santità! Facendoci fare l’opera di misericordia spirituale di “Sopportare le persone moleste”
“Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”.
Chi ha concepito un’astrazione del genere doveva essere fuori di testa.
Oppure ha escogitato questo pateracchio linguistico per dare una botta al cerchio e una alla botte, metodo, come si vede, fallimentare.
In realtà “Chiesa Cattolica” e “Stato del Vaticano” non sono sinonimi. Andrebbe intesa così:
Lo Stato e la Chiesa cattolica [e lo Stato e altre istituzioni religiose] sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, mentre i rapporti giuridici tra Stato del Vaticano e (ora) Repubblica Italiana sono regolati dai Patti Lateranensi.
Il “grimaldello” azionato di recente può essere efficace perché i P.L. erano, di fatto, un contratto, e una delle parti non può disattenderlo se non causando un contenzioso internazionale.
Peraltro l’Italia è vincolata anche dalla carta europea dei diritti dell’uomo, che non ammette bavagli alle opinioni personali e religiose.
Una rondine non fa primavera.
Vero, ma è consolante vederla volare. Hagakure: se sei nel giusto, anche da solo contro diecimila…
Ma se sei solo ti possono far passare per pazzo…
Facciano pure.
👍👍👍👍👍👍
Sai, io in quanto essere da solo me ne intendo parecchio… 😜
Fuori tema, ma non troppo:
Dal sito online della Gazzetta dello Sport:
«Juve e Barcellona: stemma arcobaleno. […]
Bianconeri e blaugrana hanno twittato il loro emblema coi colori della comunità Lgtb»
L’Italia e l’Europa che denunciano il libero parlamento ungherese che vota libere leggi, non fanno ingerenze. I Servizi che confezionano ribellioni e sovversioni chiamandole “primavere non fanno ingerenze. I pasticcioni di stato che nascondono e sopprimono le prove degli affari sporchi della famiglia Biden, e di tante altre famiglie di potenti “amici” loro, non fanno ingerenze.
Potrebbe essere una mossa astuta (come si sa, i preti ne sanno una più del diavolo…), tuttavia mi domando perché non l’abbiano fatta prima, ma solo adesso quando la legge sta quasi sulla dirittura di arrivo.
Hanno dovuto aspettare che Baalzeboglio si indebolisse.
Hanno il fondato timore che l’approvazione della legge spacchi il corpo ecclesiale.
Spaccatura da cui sarebbe estremamente difficile tornare indietro.
Sulle questioni sensibili mons. Suetta si è sempre pronunciato in linea coerente con il Magistero.
La «nota verbale», che – precisa il Corriere della Sera -« nel lessico della diplomazia, è una comunicazione formale preparata in terza persona e non firmata» ha acceso il dibattito fra le forze politiche ferme sulle rispettive posizioni e nella determinazione a portare avanti l’iter avviato, con qualche concessione a prendere in considerazione i rilievi mossi dalla Segreteria di Stato vaticano a due degli articoli del controverso disegno di legge. E tutti, appunto, a ribadire che in sostanza non si chiede di fermarlo, ma di modificarlo nei punti richiamati all’attenzione.
Categorica, invece, la proposta avanzata dall’ on. Bonino di abolire il Concordato. Le varrà, per caso, una correzione al giudizio lusinghierro di “grande donna”?
E,C.: lusinghiero
E,C,: lusinghiero
Nel caso in questione, signora mia, sarebbe più appropriato lusinsgherro.
ma u’ figghiu ‘i don Binnu, nun sintiu ‘u duveri di difennere ‘a Costituzzioni i la dignità di chissa povera Itaglia?
Vogliamo spezzare, una volta tanto, una lancia a favore del Vaticano che si è pubblicamente espresso contro il DDL Zan ?
PS: sicuramente il dott. Tosatti lo avrà già fatto e mi è sfuggito.
Come no! Ho fatto subito un articolo definendo molto forte il gesto. Ogni tanto una buona notizia!
Infatti lo immaginavo; solo che, confidando nel suo perdono, in questi giorni l’ho seguita poco….. l’estate è sbocciata in pieno e, appena posso, cerco di dimenticare le brutture di questi tristissimi tempi facendo trekking sulle montagne vicino a casa mia.
Tutta la mia invidia…:-)))
Io sarei molto cauto.
1 – Così come aveva fatto la CEI tramite il suo capo il Vaticano parla di “modificare” e non di annullare, quel disegno di legge. E data la sostanza puramente ideologica di cui è intriso il DDL, puoi modificarlo quanto vuoi, ma sarà sufficiente che resti l’ “alone”, o meglio il “lezzo”, della parte più putrescente anche se cassata, che il resto sarà demandato al “fiuto” di coloro che applicheranno la legge, per far ricomparire quella parte come il coniglio dal cilindro di Silvan . La legge sull’aborto ne è un precedente clamoroso.
Ci sono già leggi che puniscono i reati di violenza contro chiunque; non dovrebbero esserci cittadini di serie “A” come particolarmente protetti da leggi a loro dedicate, e di serie “Z”, ma evidentemente per i “legislatori” ci sono, e naturalmente quelli di serie “Z” sono i sessualmente normali (non bisogna cadere nella trappola dell’uso del termine “eterosessuale” anche se ha una parvenza di correttezza semantica).
Del resto le obiezioni sono di carattere giuridico (mettono in ballo gli articoli del Concordato). Quindi, se verrà accolta la “protesta del Vaticano”, e faranno qualche ritocco di facciata qua e là in modo da nascondere gli aspetti che toccano quei contrasti di natura giuridica, il Vaticano sarà pago e la legge non cambierà di molto.
E’ una legge ideologica come le leggi razziali sotto il Fascismo, e va annullata, non modificata.
2 – Se quanto detto sopra è tutto sbagliato, e dall’intervento del Vaticano uscirà una “buona legge” (ragionamento per assurdo), in particolare che non crei pregiudizio alla libertà di espressione di chiunque, e all’esercizio privato e soprattutto pubblico della propria religione (cattolica), lo si vedrà quando per esempio nelle omelie o in altre occasioni i preti potranno proclamare e commentare a dovere – per citare un caso – San Paolo:
«poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento.
E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia.
E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa» (Rom 1, 25-32).
E non solo i preti in chiesa, ma pure io, che prete non sono, dovrò poter declamare in pubblico quei versi senza incorrere nei rigori della “buona legge” Zan, come certamente non sarei oggetto di denuncia nel declamare: «Cantami o Diva del Pelide Achille l’ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei…».
Credo che questi vogliano la resa incondizionata….
dubito si accontentino delle limature proposte dal Vaticano; e questo non posso che vederlo positivamente.
https://www.maurizioblondet.it/ddl-zan-bagno-di-sangue-in-vista/
Ben detto! Sono perfettamente d’accordo con lei.
Perciò io vi dico : se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.
Matteo 25, 20.
:/
concordo,
anche tenendo presente che Mons. Gallagher, il
” factotum” del testo, è lo stesso che l’anno scorso si è incontrato col Min. degli Esteri cinese per elogiare il felice esito della nomina dei Vescovi cattolici in Cina per il bene della Cina e dei fedeli.
In verita’ sembra un po’ il gioco delle parti, il termine rimodulazione lascia libero il campo ad una serie infinita di opzioni, certo sia in positivo che in negativo. Pero’ ,concedere l’apertura alla discussione e’ comunque un riconoscimento al diritto di queste persone ad essere tutelate con leggi maggiormente punitive rispetto a tutti gli altri, in nome di una invenzione linguistica che apre il varco anche al reato d’opinione. Certamente non sfuggono le ” nuove idee di societa’ ” propagandate dai profeti di simili artefizi legali . Personalmente avrei optato per l’aventino in nome della fede in Dio trasmessa attraverso la Scrittura.