Visita Apostolica alla Congregazione per il Clero. Parte Stella, Arriva Osoro?
8 Giugno 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, dopo la Congregazione per il Culto Divino, anche la Congregazione per il Clero sta per ricevere una visita apostolica. L’ha annunciato il vescovo incaricato, Egidio Miragoli, di Mondovì, in una e-mail ai suoi sacerdoti:
«Voglio anticiparvi personalmente una notizia che verrà resa nota questa mattina e che mi coinvolge – ha scritto il vescovo mons. Egidio Miragoli in una mail a tutti i sacerdoti della diocesi lunedì mattina 7 giugno –. In occasione della recente Assemblea CEI, Papa Francesco ha voluto incontrarmi “per chiedermi un favore”: compiere una visita, a nome suo, alla Congregazione per il Clero. Il giorno 3 giugno, poi, in un incontro a Santa Marta, mi ha precisato meglio le sue attese. Superfluo dire come la richiesta mi abbia colto di sorpresa e come, naturalmente, io abbia dato la mia disponibilità. Questo impegno, che comporta soprattutto l’incontro, a Roma, con il personale della Congregazione, richiederà un po’ di tempo che ora non so quantificare, ma presumibilmente occuperà almeno il mese di giugno, sia pure in modo non continuativo. I primi incontri inizieranno già mercoledì». «Con questo scritto volevo comunque rassicurarvi – conclude il vescovo Egidio Miragoli dopo la decisione di Papa Francesco – circa gli impegni in agenda (a cominciare dal calendario delle cresime) che rimarrà invariato. Per il resto sono a chiedervi un po’ di pazienza e comprensione, nella certezza che sapremo armonizzare le esigenze comuni e continuare come previsto il nostro cammino».
Quali siano le attese del Pontefice regnante, che per la seconda volta compie questo gesto – certamente inusuale – di inviare un visitatore apostolico in un Ministero romano, non è dato sapere. Secondo alcuni in Vaticano in realtà il Pontefice vorrebbe istituire come prassi una visita apostolica in ogni Congregazione nel momento in cui se ne cambia il titolare.
La Congregazione per il Culto Divino era retta dal card. Sarah; certamente su una linea ben precisa, e apparentemente diversa su molti punti da quella di papa Bergoglio. Quindi, anche se non mancavano – Roche, Maggioni – i portabandiera della sensibilità opposta a Sarah, forse si poteva interpretare la visita apostolica come uno schiaffo al porporato uscente.
Ma al Clero, dal settembre 2013 – pochi mesi dopo l’elezione – c’è il cardinale Beniamino Stella, che ha compiuto un’operazione radicale di epurazione al Clero, nei confronti di chiunque fosse sospetto di simpatie verso la tradizione, di fedeltà alla gestione precedente, quella del card. Mauro Piacenza, spostato alla Penitenzieria. Stella compirà 80 anni ad agosto; in realtà avrebbe dovuto lasciare cinque anni fa, ma era uno degli uomini cardine del regno di Bergoglio, il suo Laurenti Beria, secondo alcuni; non a caso era inserito in tutte le Congregazioni più importanti, e per la sua posizione poteva disporre di un patrimonio di informazioni da offrire al Pontefice. Che cosa può voler mai sapere papa Bergoglio dal buon mons. Miragoli, di cui non fosse già a conoscenza? Forse una risposta la si può cercare nel curriculum di mons. Miragoli, Docente di Diritto Canonico, e dal 2019 membro del Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delicta reservata, istituito presso la Congregazione per la dottrina della fede. Dlicta Reservata, o Delicta Graviora riguardano i delitti compiuti contro fede, morale e celebrazione dei sacramenti.
L’annuncio della Visita fa supporre che siano imminenti le dimissioni dell’attuale Prefetto, il card. Stella, che, come abbiamo detto compirà ottanta anni ad agosto. E forse, come nel caso della Congregazione per il Culto Divino, questa consultazione vuole essere propedeutica alla nomina del successore di Stella. Per cui qualche sito fa il nome anche del card. Osoro, di Madrid, uomo di fiducia del Pontefice.
§§§
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
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Tag: clero, osoro, stella, visita apostolica
Categoria: Generale
Valzer di poltrone nella Segreteria per la Comunicazione? In quella che fa registrare il più pesante esborso per le casse vaticane, nonostante il risparmio – alquanto significativo – determinato dalla riforma (???) del settore, sottolineato in un’intervista del prefetto Paolo Ruffini dei primi di marzo a VaticanNews.
Riforma (???), prima – e unica al momento – per ufficializzazione ,a tamburo battente, con immancabili sostituzioni (come è nello stile di Bergoglio) e qualche non ben riconosciuta sostituzione … Salutata con una fanfara di esaltazioni, salvo poi essere stroncata dal giudizio tagliente del papa in visita il 24 maggio scorso nella nuova sede, in cui “convivono” le varie “voci” che – a suo dire – non raggiungerebbero tutti i confini del mondo globalizzato.
“La montagna ha partorito il topolino”. È stata l’affermazione che ha gelato le aspettative dei circa 500 (!!!) dipendenti dal Dicastero. Ma: si tratta di una montagna endogena o risultato di operazioni che meriterebbero una seria analisi e forse anche un esame di coscienza con conseguente riconoscimento di (cor)responsabilità?
O, quanto meno, il riconoscimento di: un’incompiuta.
E le questioni sul tavolo irrisolte sarebbero anche altre, non ultima quella presa a pretesto dal card. Marx nella sua lettera di dimissioni da vescovo della diocesi di Monaco e Frisinga, con la denuncia di un “fallimento” collettivo. Ma: non è stato finora uno dei più stretti, fidati e influenti, collaboratori del papa, anello di congiunzione fra il pontefice e la chiesa (c: minuscola) tedesca?
Si sa: i processi si avviano; c’ è chi semina e chi raccoglie. E questo vale – dovrebbe valere – anche per quelli avviati dai predecessori di Bergoglio, al quale vengono troppo spesso attribuiti meriti per risultati che doverosamente dovrebbero essere con maggiore evidenza fatti risalire a chi ne aveva segnato gli inizi.
Per ora: viene prospettato con insistenza un altro giro di valzer. Sembra che non ci sia un’oasi di pace… Oltretevere.
https://www.ow2.rassegnestampa.it/Ucei/PDF/2021/2021-06-09/2021060948759414.pdf
In prospettiva: l’approdo al vertice della Congregazione per il Culto (o a quella per i Vescovi) del card. Marx, tratteggiato in un articolo su LNBQ
https://www.lanuovabq.it/it/marx-il-cardinale-cerca-un-posto-a-roma
Tutta questa faccenda mi confonde un poco.
Siamo al Padrino numero 1 ? o 2 ? o 3 ? o 4 ?
“Quanti problemi col clero!” avrà pensato J.M.B. e non essendo riuscito finora a farne lui, forse ha ritenuto bene di convocare uno che si chiama Miràgoli. Chissà mai avvenga ciò che il nome promette…
In tutta sincerità mi sfugge il fine ultimo e reale della tendenza in auge ad autorizzare “Visite apostoliche”, a destra e a manca, se poi i risultati sono quelli di cui siamo venuti fin qui a conoscenza. Ad esempio: nel “caso Bose”, con l’appendice dell’inconcludente lettera del papa all’ex priore, che con un tweet oggi ha annunciato il “faticoso, sofferente trasloco” a Torino in un appartamento messo a disposizione da amici, e con le recenti nomine al vertice della Congregazione per il Culto che hanno confermato i rumors che avevano preceduta la “visita”.
E ieri è iniziata anche nell’arcidiocesi di Colonia, retta dal card.Woelki, che l’ha accolta con favore, per presunti occultamenti di casi di abusi sessuali. Visita che, comunque, lo indebolisce nell’ azione di argine alle spinte innovative del Cammino sinodale della Chiesa cattolica in Germania.
Per un card. Stella che ora si vocifera sia in via di uscita, tanti altri capi-dicastero restano ai posti di comando, tutti ben oltre l’età canonica prevista per il “ritiro”, tutti di nomina e per proroga decise da Bergoglio, tutti uomini di sua provata fiducia, finché qualche imprevisto non lo spinga a qualche clamorosa virata.
Non è riservata la lui la decisione ultima in tutto e per tutto? E: sarebbe lunga la lista delle decisioni anche “irrituali” di sua indiscussa e indiscutibile “volontà, come alcuni ben noti inserimenti nell’organico vaticano di prelati di sua vecchia conoscenza, qualcuno con qualche “pendenza” in corso nel Paese di origine. Il card. Osoro si troverebbe in buona compagnia, eventualmente dovesse essere “chiamato ad un incarico nella Curia Romana. Le “voci” che circolerebbero sul suo conto vanno ad arricchire il “chiacchiericcio” per quale il papa ha sempre consigliato di “mordersi la lingua”? Finché non arrivino le prove, meglio “l’evidenza delle prove”, ebbe a precisare relativamente ad una dubbia posizione di un vescovo cileno, se ricordo bene.
E non sarà che questo moltiplicarsi di Visite apostoliche (e di commissioni per altre pratiche) sia il jolly da giocarsi o lasciar giocare (sui media e/o per voce dei suppotters) in circostanze che non lasciano scampo, per le quali non resta altro che la motivazione di essere stato “male” informato. Intanto si lascia intendere che le decisioni siano assunte previa approfondita indagine, condotta da soggetti apparentemente “neutrali”.
Se ho capito bene i problemi per il cardinale di Madrid sono problemi di denaro. Ha venduto beni della chiesa e c’è stata opposizione. Giudiziaria.
Dr. Tosatti, il su citato Card. Osoro non gode buona fama in Spagna.
Promoveatur ut amoveatur ?
Oppure Principio di Peter (o di incompetenza) ”ogni membro di una gerarchia tende a essere promosso fino a raggiungere il proprio livello di incompetenza, dove si ferma”)
Traduzione dal sito da lei segnalato: (https://religion.elconfidencialdigital.com/articulo/diocesis/preocupacion-roma-situacion-archidiocesis-madrid/20210606212546041727.html)
“La situazione in cui si trova l’Arcidiocesi di Madrid sta generando preoccupazione a Roma, soprattutto negli ambiti della Segreteria di Stato e della Congregazione per i Vescovi.
Fonti romane che hanno familiarità con il processo hanno confermato a Religión Confidencial che un periodo di analisi e chiarimento delle misure da prendere, da parte della Santa Sede, dipende da come si evolvono i processi giudiziari aperti che riguardano il cardinale Carlos Osoro.
Denunce
Le recenti notizie sulle denunce penali contro l’arcivescovo di Madrid, nel caso delle Fondazioni Civili, a cui si è aggiunto l’effetto del rapporto sull'”avvocato canonico”, il sacerdote Javier Belda, presentato a Roma dal presidente dell’Università Cattolica di Murcia, José Luis Mendoza, hanno accelerato il processo di sostituzione del cardinale Osoro e la disposizione della diocesi della capitale della Spagna.
Un materiale che sarà consegnato a Papa Francesco che è, dopo tutto, quello che alla fine deciderà.
A queste notizie si aggiungono una serie di lettere e rapporti di sacerdoti di Madrid, e di istituzioni della Chiesa di Madrid, alla Nunziatura Apostolica in Spagna sulla situazione in cui si trova l’arcidiocesi. Queste lettere hanno fatto accelerare il processo di cambiamento dell’arcivescovo di Madrid e si stanno considerando diverse soluzioni.
Un posto a Roma
Il primo sarebbe quello di assegnare monsignor Osoro a un posto a Roma, approfittando della serie di posti vacanti di cardinali prefetti di Congregazioni che hanno raggiunto l’età obbligatoria della pensione.
Questa misura renderebbe più difficile per il cardinale Osoro comparire in tribunale come testimone o sotto inchiesta. Una comparsa in tribunale che, da parte della Santa Sede, si vuole evitare a tutti i costi.
Un’altra proposta che si sta valutando è quella di accettare le dimissioni dell’arcivescovo di Madrid, dato che compirà 76 anni il 16 maggio. Anche se non eviterebbe la continuità dei processi giudiziari in corso, lo toglierebbe dai riflettori pubblici.”
Uno, due, tre… stella.
Da Wikipedia:
“Tutti i giocatori, salvo il capogioco, si pongono dietro una linea, mentre il capogioco si pone di spalle appoggiato a un albero o a un muro a circa una ventina di metri. Il capogioco scandisce a voce alta e chiara “Un, due, tre … stella” e quindi si volta verso i giocatori. Questi ultimi possono muoversi fintantoché il capogioco è di spalle, ma devono immobilizzarsi quando questi si volta a guardarli. Se un giocatore si muove mentre osservato deve tornare alla linea di partenza. La cosa si ripete fino a che uno dei giocatori vince raggiungendo o superando la posizione del capogioco.”
Osoro è una nullità sotto tutti i punti di vista, morale, spirituale, intellettuale. Ha incluso falsamente nel proprio CV una laurea in matematica, quando sono notorie le sue difficoltà con la tabellina del 6 .Che la eroica Chiesa di Madrid sia tra queste mani è una tragica umiliazione. Bergoglio non potrebbe trovare un nome più adatto a governare la sua Congregazione per il Sacrilegio Satanico.