Gervasoni: Perché Fratelli d’Italia Risponda “No Grazie” alla Fusione del CDX.
5 Giugno 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, il prof. Marco Gervasoni ci ha inviato questo sua articolo apparso su La Voce del Patriota. E anche se tocca temi che di rado Stilum Curiae affronta, cioè la politica in senso stretto, ci sembra interessante condividerlo con voi. Buona lettura.
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Non siamo certi che la federazione (o fusione) del centro destra di governo sia in cima all’interesse degli italiani e che impedisca loro di dormire di notte. Eppure il ceto politico (ma sarebbe meglio dire politicistico) e giornalistico da giorni non parla d’altro (l’orgasmo dell’organigramma!) . Né siamo cosi maliziosi, come Francesco Verderami sul “Corriere della Sera” di oggi, dallo scrivere che l’unico obiettivo della fusione è avere più voti di Fratelli d’Italia e impedire a Giorgia Meloni di diventare premier.
Vorremmo solo far capire perché Fratelli d’Italia fa benissimo a stare fuori dall’operazione fusione o federazione. Per quattro ragioni: storiche, contingenti, di medio periodo e identitarie
Quelle storiche: nel nostro paese , ma anche in altri (si pensi al naufragio dell’Ump nata dalla fusione di giscardiani e gollisti) tutte le volte che due partiti si sono uniti hanno sempre ottenuto meno voti di quanto avevano raccolto in precedenza. Inoltre, o per questa ragione, si sono sciolti pochi anni dopo o sono diventati marginali. Non occorre del resto essere molto anziani per ricordarsi della debacle del Pdl. Unica eccezione il Pd. Che si, a parte le Europee renziane, ha sempre raccolto meno voti degli ex comunisti ed ex dc separati ma che non si è sciolto. Ma sicuri che il Pd sia un partito e non un conglomerato di blocchi di potere e di interessi corporativi, tenuti assieme solo dal fatto di essere il partito della burocrazia e del deep state?
Ragioni contingenti. Un partito all’opposizione non si può federare con altri due che stanno al governo. La politica barocca e il trasformismo hanno raggiunto vette inarrivabili ma oltre una certa soglia non è bello prendere per i fondelli gli elettori
Ragioni di medio periodo. La federazione non sarebbe una buona idea (o almeno non lo sarebbe per Fdi) neppure al momento del voto. Un conto infatti è presentare candidati e un programma comune, fondato sulle diverse sensibilità. Un conto è far parte di un medesimo partito (la federazione è solo la pillola dolce linguistica per far passare la fusione). Fratelli d’Italia rivendicherebbe temi che l’hanno fatto crescere all’opposizione ma che certo non potrebbero essere raccolti dalle forze di governo: la mediazione non sarebbe possibile facendo parte di una stessa forza politica, il cui leader sarebbe si presume Salvini. Le medesime tensioni si riprodurrebbero, a livello assai più pervasivo, al governo. Avere maggioranze costituite da quindici partiti è un orrore, ma anche governi bipartitici come il Conte I o il Conte II non è che abbiano brillato. Senza contare che l’habitus politico degli italiani è “multipartitico” e non apprezza il “partito unico” di destra o di sinistra.
Ultima ragione di carattere identitario. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sanno chi sono. Conservatori europei, onazional conservatori, il che è qualcosa di molto preciso. La Lega e Forza Italia invece sanno invece quale sia la loro cultura politica di riferimento? È sovranista la prima? In teoria si, visto che siede accanto ai lepenisti, però si definisce a volte anche “liberale” e addirittura “federalista”, due termini che fanno accapponare la pelle a Le Pen. Quanto a Forza Italia, è liberale e popolare, va bene, ma se lo è, come fa a fondersi con un partito sovranista? Il Ppe appena sente parlare di Le Pen mette mano alla pistola. Certo, la Cdu potrebbe spostarsi a destra ma al momento è difficile, visto la continuità del post Merkel e soprattutto il crollo nei sondaggi dei Verdi (il che fa ritornare i dc tedeschi in pole position per guidare la Cancelleria). A meno che la Lega non entri nel Ppe…
Di certo nel Ppe non entrerà Fratelli d’Italia che , se la fusione riuscisse, dovrebbe coltivare il suo profilo di destra moderna neo conservatrice, laddove il “Lega Italia” potrebbe ambire a coprire l’area di centro. E poi agli italiani scegliere quali saranno il messaggio e il leader più convincente
Marco Gervasoni
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Marco Gervasoni (Milano, 1968) è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise, editorialista de “Il Giornale”, membro del Comitato scientifico della Fondazione Fare Futuro. Autore di numerose monografie, ha da ultimo curato l’Edizione italiana delle Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia di Edmund Burke (Giubilei Regnani) e lavora a un libro sul conservatorismo.
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Categoria: Generale
Alle ultime elezioni politiche non pochi hanno rinunciato a votare la lega, per timore di fare un favore a Berlusconi.
Berlusconi ha avuto il merito di ostacolare l’ascesa della sinistra nei decenni passati. Ora è anche lui il passato. Molti del centro destra non lo sopportano più.
Se la lega si unisce a FI, sarà un grande errore.
Poi che male fa o dice la Meloni?
Non ha forse governato la sinistra con i partitelli di estrema sinistra?
Il centro destra sta bene con meno voti a Berlusconi. Troppo esibizionista, accentratore, moralmente disgustoso, restaurato a mo’ di mummia.
Sinceramente di leader convincenti non ne’ vedo. Inoltre ove la Meloni aderisse alla federazione di centrodestra sparirebbe anche la poco convincente opposizione esistente. Non credo che ai padroni del gioco, al momento, convenga. Risulta molto piu’ utile, viste le politiche in essere e che verranno, avere un porto sicuro ove far approdare il malcontento attuale e quello piu’ grande in divenire. Inoltre la Meloni ci guadagna, moltiplicando almeno per dieci i voti di partenza, senza sporcarsi le mani. Questa, secondo me’ , la situazione del periodo. Comunque i tempi politici sono molto accelerati e, sul futuro prossimo, pesano molte incognite.
Salvini dell’Annunziata.
Il nostro e’ diventato Ecumenico al 100%.
Mi ricorda il discorso di insediamento di Obama, così Ecumenico nei confronti dell’islam e che ha portato agli sconquassi che sappiamo.
Salvini per arrivare al governo è evidentemente disposto ad ogni sacrificio.
L’eventualità di una federazione o fusione mi pare ricalcare pari pari il Popolo delle libertà, con il voltafaccia finale di Fini. Berlusconi ha la memoria così corta?
Berlusconi mi pare abbia dimostrato in innumerevoli occasioni la sua inadeguatezza, ignoranza, e la sua scarsa intelligenza politica. Sul piano morale poi, lasciamo proprio perdere.
Sono tutte manovre di palazzo, tra destra e sinistra , nel nostro parlamento, e anche in altri , non vi e’ piu’ la minima differnza, tutti appecorati ai “mercati” che hanno la loro logica inoppugnabile.
I padroni del mercato creano i governi e creano le opposizioni.
Il Padrone di questo mondo, tramite loro, si e’ impossesato della stampante del denaro e lo elargisce solo a chi lo adora.
Non avete fatto caso che tutti, tutti, non appena arrivano al potere da oppositori , poi fanno il contrario di quanto promesso?.
E’ tutto studiato da prima.
Non esiste, per forze umane la possibilta’ di sovvertire questo ordine di cose.
Ma per Dio, ovviamente, nulla e’ impossibile.
Un percorso miope quello di FI e Lega. In primis perché a Berlusconi non gode di ottima salute e ha già 85 anni. Alla sua morte perderà un sacco di voi. In secundis perché il trend di crescita della Meloni non è certo terminato. In autunno ritornerà il virus (dato che è solo il bel sole a farlo scemare e non certo i vaccini) e la gente masticherà amaro. Draghi una delusione continua e l’immigrazione a rotta di collo erode lui e Salvini. Chi vira al centro viaggia verso il compromesso e la gente è stufa.
Vista la prima pagina del Giornale di oggi.
La fusione Forza italia – lega si stima possa arrivare al 35 %. Ma ne’ Tajani , ne’ Salvini hanno la tempra e l’autorevolezza dello statista.
Concordo. La fusione sarà un flop. Vincerà la Meloni ma non la lasceranno governare. Spero di sbagliare…
Con questo video – perdonate lo spagnolo – mi permetto dire la mia su questa questione di “tatticismi” politici.
In pratica vorrei far assumere al tema “politico” una “dimensione” un po’ piú nobile. Cioè che i politici ( e i preti ) la smettessero di fare “politica” e assumessero un programma “teocratico” (la loro “chiacchiera” non ripete che lavorano (!!!) per “il bene comune”?).
Elezioni attuali nel Perú.
Un coraggioso sacerdote peruviano nella sua omelia del 28 maggio u.s. “educa” i suoi fedeli intorno alle elezioni che si tengono in quella nazione.
Ma la sua è anche una lezione di omiletica per i parroci “mondial-globalisti” che affliggono i fedeli con prediche moderniste per farsi “belli” con il mondo e la gerarchia.
Dice bene il professore : sembra che lassù, al parlamento europeo vedano Salvini come il fumo negli occhi. Proprio per aver portato la lega ad accasarsi con il gruppo di Marine Le Pen.
Ma ora , rispetto al momento in cui Salvini ha aggregato il suo gruppo a quello di Marine Le Pen, le cose in famiglia (Salvini) sono cambiate.
Salvini ha una compagna fissa, e questa non è una ragazzetta qualsiasi, ma una figlia di papà. E che papà ! Un politico di lungo corso , con un’esperienza politica intendendo una politica manovriera tra partiti e coalizioni varie di tutto rispetto. Ora Verdini e Berlusconi, sapendo bene dell’avversione del PPE per la Le Pen sperano di convincere Salvini a federarsi con Forza Italia per sostenere il PPE a livello europeo. Verdini e Berlusconi sanno che il rigonfiamento della lega è estemporaneo : i voti sono usciti da Forza Italia sotto la spinta dell’invasione a cui siamo stati sottoposti.
Non so se Verdini e Berlusconi credano veramente a questa federazione. Infatti sono già stati predisposti 2 diversi contenitori moderati : uno a destra e uno a sinistra. A destra Toti e Brugnaro . A sinistra Calenda. Bisogna aggiungere che 2 personaggi da sempre berlusconiani cioè Enrico Costa e Paolo Romani, entrambi con la benedizione di Berlusconi, hanno raggiunto le due nuove formazioni moderate. E i due appena nominati non sono tipi alla Verdini cioè abituati ai più strani giri di valzer politici. Costa è il deputato di Mondovì ed ha ereditato il collegio dal padre segretario del defunto partito liberale. Gente solida che pensa che far politica sia fare il bene dei propri elettori.
E se in Francia vincesse la Le Pen ?
Non la faranno vincere, Memento Trump.
L’opposizione a Macron però esiste.
Non tanto in parlamento quanto nelle piazze e nelle strade.
A Parigi cortei di ogni colore. Nessuna informazione dalla nostra tv.
Voteranno sinistra estrema ?
La Le Pen non é una questione solo francese. Certi giornali tedeschi ed americani hanno già lanciato l allarme di una possibile vittoria che andrebbe fermata. Lo faranno . O prima, come con Fillon, o durante come con Berlusconi.
Previsione : vediamo se si avvera. Se Forza Italia e Lega Nord si uniranno , avranno in totale meno voti rispetto a prima della fusione, voti che andranno tutti a FdI che sarà il primo partito d’Italia. Vedremo.
Solidarietà al prof. Gervasoni, contro le grottesche accuse di cui è fatto periodicamente oggetto dai “bempensanti” sinistrorsi.