Le Dimissioni del card. Marx. Un Colpo di Teatro Eccezionale. L’Opinione di Porfiri.

4 Giugno 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, le dimissioni del cardinale Reinhard Marx da arcivescovo della diocesi di Monaco di Baviera costituiscono un fatto certamente sorprendente. E come è naturale monopolizzano l’attenzione dei media. Quali siano le ragioni di questa mossa, al di là di quelle enunciate dal porporato, è difficile dire, anche se si possono fare parecchie ipotesi. Fra l’altro il card. Marx è – insieme al card. Maradiaga – uno dei principali consiglieri e ispiratori del Pontefice regnante. Fonti di alto livello interne al Vaticano ci dicono che tutta l’operazione sarebbe concordata fino ai particolari con il Pontefice regnante. Con quali intenti? Lo si capirà dagli sviluppi della  situazione. A botta calda, vi offriamo un commento di Aurelio Porfiri. Buon ascolto e buona lettura.

 

 

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16 commenti

  • Andrea Cionci ha detto:

    Mi sembra abbastanza palese: per evitare lo scisma Bergoglio dovrà scendere a patti. “Sarà costretto per il bene della Chiesa”. Mi pare che sia una commedia ben orchestrata e visibile lontano un miglio. Mia opinione.

  • Milli ha detto:

    Potrebbe essere una mossa per fondare la sua chiesa modernista, libera dai giudizi delle vecchie questioni sugli abusi, che costeranno parecchi soldi.
    Ho l’impressione che si comporti come quelli che hanno un’azienda piena di debiti, la chiudono e ne aprono un’altra per non tirare fuori i soldi.
    Una bella scrollata di spalle e sarà bianco come neve.

  • Sherden ha detto:

    Quando, da ragazzotto, mi dilettavo a giocare a calcio, ricordo che l’allenatore dava un consiglio prezioso ai terzini: “se vi trovate in difficoltà e non sapete che pesci pigliare perchè siete accerchiati dagli avversari e non sapete a chi scodellare la palla, buttatela (molto) in tribuna”. Ovvero: siccome la chiesa gaio-teutonica era stretta all’angolo, tra il documento vaticano contrario alle omobenedizioni e il rischio – in caso di scisma – di perdere i lucosi emolumenti statali, si inventa un’emergenza sulla pedofilia (ma l’amico suo Maradiaga non gli ha detto nulla?), ottenendo così un doppio vantaggio: in primis, l’applauso del populino lgbt e di quello mediatico (facendosi dipingere come vittima disarrmata), e in secundis – ma molto più importante – il silenziatore sulla faccenduola dei matrimoni gaiobenedetti del 10 maggio scorso e sui progetti di donne prete. Siccome ora verrà incensato come il “cardinale coraggioso”, dopo sarà difficile andargli contro sulle omodevianze tedesche. Quindi ha pensato che fosse meglio buttare la palla in tribuna. Più che un colpo di teatro, mi sembra un colpo da terzino.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Il cardinale pubblica oggi la lettera di dimissioni, presentata il 21 maggio scorso, con l’autorizzazione ottenuta dal papa che questa mattina ha ricevuto in udienza il vescovo di Passau (sempre dalla Baviera), mons. Stefano Oster. Sarà questo il successore di Marx alla guida della diocesi di Monaco e Frisinga o dovremo attenderci una raffica di dimissioni da parte di cardinali e vescovi tedeschi, sull’esempio di quelli cileni terremotati dalla “catastrofe degli abusi sessuali”, addotta a motivo della rinuncia da uno dei cardinali più ascoltati – almeno così è parso finora – da Bergoglio nella commissione istituita per la riforma della Chiesa?
    Riforma che, stando alla denuncia del card. Marx, pare sia approdata “ad un punto morto”, quasi alla vigilia della festa di San Pietro e Paolo, data indicata per una sua probabile pubblicazione, dopo tanti rinvii. Non è chiaro se le dimissioni debbano intendersi anche dalla suddetta commissione.
    Dopo l’ammissione netta della sua corresponsabilità nella crisi dell’Istituzione – «E non ho io stesso contribuito, attraverso il mio comportamento a promuovere delle forme negative di clericalismo e la falsa preoccupazione per la reputazione dell’Istituzione Chiesa?» si chiede – il cardinale, che continua a sostenere la validità del “cammino sinodale”, con appena un accenno (dovuto) ad un margine di probabilità, ritiene di poter «porre un segnale personale per nuovi inizi, per una nuova ripartenza della Chiesa e non soltanto in Germania».
    E questo accade appena tre giorni dopo la promulgazione della revisione del Libro VI del Codice di Diritto Canonico, che entrerà in vigore il prossimo 8 dicembre, che tra l’altro (al can. 1379 § 4) prevede la scomunica automatica per chi consacra prete una donna e questa con lui. Uno stop quindi ad una delle questioni che agita, anche sulla spinta al rinnovamento condotta dal movimento “Maria 2.0” che si batte per una maggiore parità nelle gerarchie cattoliche, la Chiesa in Germania. Dove dal prossimo primo luglio la teologa 50.enne Beate Gilles, nominata nel febbraio scorso, assumerà l’incarico di segretario generale della Conferenza episcopale tedesca, prima donna a ricoprire questo ruolo ai vertici della gerarchia ecclesiale.
    Un altro “segnale forte” lanciato al Vaticano…

  • silvio esposito ha detto:

    Nella chiesa cattolica tedesca Lutero ha seminato e adesso si vedono ancora le erbe cattive che crescono. Perciò questi figli di Lutero devono decidersi da che parte stare, anzi già si sono decisi di stare dalla parte protestante, stanno solo studiando come non perdere il denaro dei cattolici fedeli al vero magistero della Chiesa.

  • Maria Cristina ha detto:

    Una cosa vera l’ ha detta il card. Marx : che la stima e la fiducia delle persone nei vescovi e nei preti cattolici ha raggiunto il suo punto piu’ basso , e non solo in Germania , e non solo , aggiungerei per la pedofilia del clero, ma per gli scandali economici, per l’ immoralita’ venalita’ disprezzo esibito della Dottrina eccetera . Piu’ in basso di così non si puo’ andare
    Pero’ a un punto morto e’ arrivata la gerarchia ecclesiastica modernista , non la Chiesa di Cristo. L’ amore , la fede e la fiducia in Cristo , in tutto il mondo, non sono diminuiti , anzi. Sono i suoi indegni sacerdoti a destare disistima e disgusto.
    Marx forse ha capito ( lo spero per lui) che lui e i suoi compari hanno fallito miseramente e non sono piu’ credibili e la gente comincia a non credere piu’ in loro e o cambiano o vanno verso il default, il crack non solo finanziario ma morale .
    Basta ipocrisie , basta discorsi ambigui. Forse persino Marx si e’ stancato della tattica gesuitica di Bergoglio. Bisogna darsi una mossa, una scossa , o scompariamo, questo l’ avviso del card. Marx a un Vaticano sempre piu’ avvoltolato e immobilizzato in spire clerical-moderniste.

    • Maria Cristina ha detto:

      Ovviamente la “ mossa” che vorrebbe dare il card. Marx e’ in senso modernista, cioe’ piu’ potere ai laici, piu’ potere alle femministe, piu’ benedizioni delle coppie gay e diaconato femminile e Inter Comunione per tutti. Ma almeno , come dire , il card. Marx vorrebbe fare le cose chiaramente. Invece si trova davanti un papa modernista si’ , ma gesuita, per cui fa due passi avanti e uno indietro, non prende una decisione netta, fa sperare ( nei viri provati, nel diaconato alle donne) e poi fa marcia indietro, insomma un delirio , l’ ultimo Responsum della Congregazione della Fede un schiaffo, e ora la riforma del Codice di Diritto Canonico addirittura mette fra i criminali chi tenta di ordinare prete una donna. Insomma, secondo me , Marx non ne puo’ piu’ , e’ esasperato , non ha alcun feeeling con l’ argentino di Santa Marta campione del “ traccheggiare” .
      Incompatibilita’ Di carattere .

  • Milli ha detto:

    Scusate, ma tra quelli che dovevano gestire e impedire gli abusi non dovrebbero esserci anche i cardinali? Lui cosa ha fatto a proposito?
    E ora, lascia la Chiesa non prima di averle gettato sopra una manciata di fango.
    Ora potrà rotolarsi nel fango arcobaleno della nuova chiesa in libertà, magari lo faranno capo, chissà .

  • Donna ha detto:

    Per mettere Bergoglio con le spalle al muro, della serie “vediamo adesso da che parte decidi di essere”? Dopo Amoris Letitia, Pachamana, Abudhabi e prossimamente Astana?

  • monica ha detto:

    basta che non chieda il tfr

  • emma ha detto:

    mi spiace ,non ho capito perchè si è dimesso . Per avere una soluzione sinodale alle riforme ? Cioè per avere una sua chiesa tedesca , con la scusa degli abusi, e farne poi quello che vuole ? Qualcuno ha capito ?

  • Angelo ha detto:

    Dimissioni “per protesta”, non tanto per la dichiarata malgestione degli abusi sessuali (roba vecchia/vecchissima: perchè sollevare il problema soltanto adesso?), quanto per rendere lo “scisma tedesco” immediato ed esplosivo con un “colpo teatrale” di grande impatto mondiale.
    (“A far male si pecca, ma molto spesso ci si coglie …”)

    • Milli ha detto:

      Sono abbastanza d’accordo.
      Anzi, non mi stupirei un giorno di vederlo sfilare in un gay pride.

      • Stefano ha detto:

        .. Insieme al suo compagno di merende Giorgio Mario Bergoglio. Questo gesto teatrale delle dimissioni molto probabilmente gli e’ stato consigliato direttamente da lui, che di carnevalate e gesti teatrali è un esperto di primissimo livello. A che pro non è ancor dato sapere.. Situazione sicuramente in evoluzione. Attendiamo ora la prossima mossa.. O messinscena che dir di voglia.. dei giullari in questione , biancovestito compreso.

        • Ovviamente ha detto:

          Il biancovestito, ovviamente, per evitare di perdere un preziosissimo collaboratore come Marx, sarà costretto a cedere alle richieste avanzate da Marx stesso.
          Così sembra tutto chiaro.