Laporta: il Sesso degli Atomi, e i Dieci Comandamenti. Di Dina Nerozzi.
30 Maggio 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, il generale Piero Laporta ci offre questa recensione su un libro di grandissima attualità nella tempesta antropologica e sociale che ci stanno obbligando a vivere e subire. Buona lettura.
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IL SESSO DEGLI ATOMI E I DIECI COMANDAMENTI
PIERO LAPORTA
In viaggio verso il caos, agiamo in ogni campo, oramai proprio in tutti, come se Dio non esistesse. I laicisti esultano. Non di meno il caos avanza incontrollabile, trionfante nella politica, nell’economia, nella (in)sicurezza, nella (in)coesione sociale… ovunque. Perché? Che cosa fare?
“Nel clima culturale utopico in cui è immerso il mondo contemporaneo è previsto che lo Stato, nella sua veste di divinità consacrata, debba poter superare tutte le condizioni di svantaggio personale e sociale che impediscono la piena espressione della potenzialità di ciascuno in modo da rendere tutti i suoi cittadini parimenti uguali e felici”
Nella postfazione del suo libro, “Il sesso degli atomi”, Dina Nerozzi ci dice che ancora una volta stiamo assistendo al tentativo di ricostruire il paradiso in terra. Nel passato l’esperimento non andò mai bene. Resiste tuttavia il convincimento che questa volta le cose andranno meglio… Gli antichi dissero errare umanum est, perseverare diabolicum.
Il saggio di Dina Nerozzi lascia il segno. Si legge d’un fiato. In poco più di cento pagine vi è concentrato non solo il filo conduttore della caotica rivoluzione che sta devastando l’intero mondo ma anche il rimedio per uscire dall’inferno in cui è stato scaraventato l’intero genere umano.
Si parte da un principio fondamentale quello per cui se si vuole veder crescere e svilupparsi una qualsiasi impresa umana c’è bisogno d’un punto d’appoggio stabile e sicuro da cui partire, qualcosa che non necessiti di aggiornamenti; immutabile con le sue verità incontestabili. Dina Nerozzi non ha dubbi: i Dieci Comandamenti, tutti, nessuno escluso, sono il riferimento indispensabile alla realtà oggettiva e alla condizione dell’essere umano, in ogni tempo e in ogni luogo. I Dieci Comandamenti sono il fondamento della civiltà. È un pensiero tanto semplice quanto adamantino.
Viene poi affrontato il passo successivo per dare una spiegazione comprensibile dei meccanismi biologici che stanno alla base della differenziazione sessuale, quel maschio e femmina che qualcuno considera ormai superati dalla “modernità” e dunque superflui.
L’autrice ci dice che la verità biologica dell’essere umano è scritta nel suo patrimonio genetico. Qualunque tentativo di scardinare questo principio si infrange sulla roccia dei dati di fatto, dura e inattaccabile, il DNA. Si possono modificare le teorie scientifiche e quelle politiche, man mano che non siano più in sintonia coi tempi. Non si può cambiare la realtà biologica che resta tale…. altrimenti non sarebbe una verità, sia pure biologica.
Come s’accredita quindi l’ideologia gender? Essa trova la spiegazione e ragion d’essere nella filosofia darwiniana. Ambedue le teorie – gender e darwiniana – sono innalzate al rango divino, oltre la scienza, dai cui adepti, gli scienziati, si esigono i requisiti di oggettività e non contraddizione.
No, Darwin e Gender, sono sugli altari e chi vi si oppone è… contro la scienza. Quale scienza?
La deriva utopica del darwinismo poteva affascinare 150 anni fa. Oggi le sue vestali non s’avvedono che Darwin è sepolto dalla scoperta delle leggi della genetica. Non di meno è d’obbligo adorarlo. Follia.
Nerozzi spiega come la certa politica, talini sedicenti scienziati e certi magistrati abbiano favorito la diffusione dell’ipotesi darwiniana per tentare di dare un fondamento accettabile alle nuove impostazioni socio-culturali che dovrebbero essere più in sintonia con le esigenze del mondo moderno. Questa procedere autoritario verso il caos si è autobattezzato “progressista”. Chiunque vi si oppone non è politicamente corretto, anzi è sicuramente un fascista.
La rivoluzione antropologica, ci spiega Nerozzi, deve procedere nel suo cammino, archiviate ormai le rivendicazioni LGBT abbondantemente acquisite, bisogna passare alla tappa successiva: normalizzare la pedofilia. L’asservimento sessuale dei bambini è il traguardo indispensabile per poter raggiungere, neanche a dirlo, la pace nel mondo.
“Sex before eight or it is too late” è lo slogan della René Guillon Society. I bambini devono essere avviati precocemente alle gioie del sesso per una nobile causa: impedire la formazione di personalità autoritarie che minano la pace nel mondo.
Il libro, scritto nel periodo della pandemia, fa anche un accenno convincente alle connessioni tra l’ideologia gender e le vaccinazioni di massa dei nostri giorni.
Uno potrebbe chiedersi che cosa c’entra la prepotente avanzata dell’ideologia gender con la vaccinazione antiCOVID-19?
Sebbene gli argomenti sembrino lontanissimi, l’autrice ci spiega che la matrice ideologica è identica.
Alla radice dell’ideologia gender c’è infatti la negazione della biologia dell’essere umano (“maschio e femmina li creò”) in base al principio che, essendo l’uomo arbitro e misura di tutte le cose, può decidere in autonomia tutto ciò che ritiene utile per sé stesso, compreso se essere maschio, o femmina o qualunque altra cosa la sua mente decida di voler essere.
E i vaccini? Per i vaccini il discorso è analogo. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha deciso che il sistema immunitario, datoci da madre natura, non serve più per ottenere la salvezza del genere umano. La salvezza giunge solo se tutto il mondo viene vaccinato con prodotti messi a punto dall’industria farmaceutica e con il costo a carico dello Stato, quello Stato che si è impegnato a rendere tutti uguali e felici.
A questo punto non resta che trarre le conclusioni, alla base dei due fenomeni c’è la stessa identica matrice: l’uomo e lo Stato hanno ceduto alla tentazione del serpente: “sarete come dei” … sempre con l’occhio rivolto all’altro elemento, non trascurabile, e cioè l’opportunità di trasformare un dono gratuito di madre natura, il sistema immunitario, in un prodotto industriale da pagare a caro prezzo.
La soluzione? Quella già suggerita a suo tempo da Blaise Pascal: agire “Veluti si Deus daretur”, come se Dio esistesse. Ripristinare quindi il punto d’appoggio stabile e sicuro, i Dieci Comandamenti biblici. Questa è la sola e vera via di salvezza e paradossalmente in questo modo si finisce anche per tutelare la scienza, quella vera e non quella farlocca e politicamente corretta. www.pierolaporta.it
Gen. D.G..(ris) Piero Laporta
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: laporta, nerozzi, sesso degli atomi
Categoria: LIBRI
Completamente d’accordo con Lei, i Dieci Comandamenti quale solida ed immutabile ” costituzione ” da cui ripartire. Legge ferrea scritta con parole semplici e chiarissime, sopratutto non aggirabile con invenzioni dialettiche. E bene anche ricordare che NS Gesu’ Cristo a domanda specifica sui Comandamenti risponde / sono venuto a completare la legge non ad abolirla. E invece sono circa sessant’anni che in nome dell’amore di Dio si accetta qualunque nefandezza , mentre della Sua Giustizia non se ne parla. Eppure ambedue procedono assieme ,si completano fra loro e rappresentano la perfezione del Creatore.
C-O-N-V-E-R-T-I-T-E-VI !!! ✝
L’uomo, ciascuno di noi, uno per uno, è chiamato da Dio.
Una certa infezione accattocomunista stagna l’illusione d’un movimentismo redentorio.
C’è Dio, c’è Santa Madre Chiesa, coi Santi Sacramenti e il Catechismo. Rispondiamo a questo richiamo non altri, tanto meno anteponendoli.
Caro Generale Laporta,
GRAZIE. La sua é una proposta concreta per le persone capaci di pensare.
Grazie a lei e all’autrice, Dina Nerozzi
A mio avviso, la soluzione suggerita è possibile, ormai, soltanto a livello individuale. In fondo è stato sempre così, poiché la restaurazione parte dal singolo e la comunità ha funzione di “protezione”. Ma oggi non è più così: la comunità è presso che sgretolata e il singolo è chiamato a cavarsela da solo.