Aborto, Vescovi Usa. A Roma c’è Pilato? Forse, ma Forse Qualcuno di Peggio….
12 Maggio 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vi invito a leggere questo tweet dell’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone:
“Parlando per me stesso… Tremo al pensiero che se non sfido apertamente i cattolici sotto la mia cura pastorale che sostengono l’aborto, sia loro che io dovremo rispondere a Dio di sangue innocente”.
E poi si rimanda alla lettura della lettera pastorale che l’arcivescovo ha scritto sul tema dell’aborto e della posizione dei cattolici.
“http://InTheWomb.org Per favore ritwitta, segui e leggi”.
La mia impressione è che questo tweet, postato l’11 maggio alle 4.09, se per caso lo leggono dovrebbe far tremare qualcun altro, molto distante da San Francisco, a Santa Marta e al Piazza del Sant’Uffizio.
Perché a fronte di un presidente degli Stati Uniti di cui i press agent esaltano la devozione, da un lato, e dall’altro si affanna come nessun altro prima a promuovere l’aborto, a livello nazionale e internazionale, smontando le misure a favore dei bambini in grembo prese dal suo predecessore, e che vuole addirittura creare intorno alla sentenza Roe > Wade che ha aperto all’aborto una corazza giuridica tale da impedire ogni attacco e obiezione, tutto quello che il Pontefice gesuita, e il gesuita Prefetto per la Congregazione della Fede sono riusciti a partorire è un documento pilatesco, come bene scrive Riccardo Cascioli, e che in buona sostanza rinnega i principi base della Chiesa.
Leggiamo che cosa è scritto nel Catechismo della Chiesa cattolica:
L’aborto
2270 La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l’essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita. 181
« Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato » (Ger 1,5).
« Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra » (Sal 139,15).
2271 Fin dal primo secolo la Chiesa ha dichiarato la malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non è mutato. Rimane invariabile. L’aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale:
« Non uccidere il bimbo con l’aborto, e non sopprimerlo dopo la nascita ». 182
« Dio, padrone della vita, ha affidato agli uomini l’altissima missione di proteggere la vita, missione che deve essere adempiuta in modo degno dell’uomo. Perciò la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; e l’aborto come pure l’infanticidio sono abominevoli delitti ». 183
2272 La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. « Chi procura l’aborto, se ne consegue l’effetto, incorre nella scomunica latae sententiae », 184 « per il fatto stesso d’aver commesso il delitto » 185 e alle condizioni previste dal diritto. 186 La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all’innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.
Abbastanza chiaro, no? E allora, mentre i vescovi americani stanno discutendo su che cosa fare verso i cattolici, politici o no poco importa, che appoggiano, promuovono e sostengono l’aborto, Roma cosa fa? Citiamo Cascioli: “In sintesi le indicazioni sono state tre: a) qualsiasi “politica nazionale sulla dignità della Comunione” deve godere dell’unanimità dei vescovi, b) non deve usurpare l’autorità di un vescovo in materia né pregiudicare le prerogative della Santa Sede, c) deve procedere in un dialogo in due fasi, prima dei vescovi tra loro e poi dei vescovi con i politici cattolici. Il Prefetto Ladaria chiede quindi il consenso di tutti i vescovi per evitare visioni fuorvianti e invita a evitare di far credere che l’aborto e l’eutanasia siano i soli elementi importanti di cui tenere conto nell’attività di un politico cattolico”.
Ecco, rileggiamo adesso il tweet dell’arcivescovo di San Francisco, che evidentemente crede alla salvezza delle anime, anche di quelle dei peccatori, alla vita eterna e al Giudizio: “Parlando per me stesso… Tremo al pensiero che se non sfido apertamente i cattolici sotto la mia cura pastorale che sostengono l’aborto, sia loro che io dovremo rispondere a Dio di sangue innocente”.
Non è difficile intravedere dietro le righe del documento vaticano le manine che si sono mosse; e che sono, guarda caso, sempre quelle della filiera politica di McCarrick, di Wuerl, di Cupich, di Tobin, di Farrell; tutti i fautori e amici del democratici, timorosi di dar fastidio alla banda che ha portato prima Obama (amico di McCarricck) e poi Clinton, e poi la signora Clinton e ora Joe Biden. E timorosi di smascherare l’ipocrisia di un “devoto” cattolico sostenuto dal più grande abortificio a livello planetario, Planned Parenthood e attivo promotore di politiche abortiste.
Eppure il catechismo parla di scomunica, e Ladaria & C. chiedono dialogo!
Cascioli giustamente parla di Pilato. A me vengono in mente altri personaggi del racconto della Passione, meno giustificabili, e più attivi, del funzionario romano.
§§§
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: aborto, biden, cordileone, ladaria, usa
Categoria: Generale
Caro Nippo,
sotto parlavi di “finissima trappola, di astuzia di Pilato ( mica fesso ).. è romano…
non volevo continuare la discussione e non mi piace allegare lenzuolate ma la tua insistenza mi porta a dire alcune cose:
a cosa è servita l’astuzia di Pilato, la sua trappola ?
forse NSGC è stato liberato come Pilato aveva in potere di fare ?
Ha provato a togliersi dall’impaccio prima con un esemplare quanto tremenda flagellazione, poi con uno scambio di prigioniero, ma anche lì ha sbagliato i conti.
NSGC viene crocifisso e lui diventa anche amico di Erode.
Me cojoni! direbbe un romano, che risultati!!
Non giudico Pilato perchè era “l’ora del potere delle tenebre” e in quell’ora hanno avuto paura anche Pietro e gli apostoli che sono fuggiti.
L’unico che aveva il potere formale di opporsi al “potere delle tenebre” e di liberare NSGC dal supplizio era Pilato, ma ha prevalso la paura e non ha avuto la forza di farlo.
Spero per lui che abbia potuto pentirsi, come Pietro, ma questo non ci è dato sapere.
Caro Nippo, data la tua stima per Pilato, credo tu sia sempre in tempo per pregare per la sua anima.
Saluti.
Carissimo,
non sono né un estimatore né un denigratore di Pilato, e mi limito a ciò che è riportato.
Non essendo interessato, in quanto Romano, alle beghe religione dei Giudei (“prendetelo e giudicatelo voi secondo la vostra legge”) egli ha applicato la procedura giudea circa la consuetudine di rilasciare un condannato facendo scegliere ai Giudei.
Non puoi non cogliere la sottigliezza della vicenda, ovvero della “patata bollente” (Gesù) tra i sinedristi e Pilato. I primi avrebbero voluto coglionare il Romano scaricandogli la responsabilità (“se liberi costui, non sei amico di Cesare”) ma il secondo non aveva l’anello al naso e ha lasciato a loro, e ai popolani da loro sobillati, la scelta fra Gesù e Barabba. Ed è proprio la scelta dei Giudei (ironia della sorte?) che ha salvaguardato la sua amicizia con Cesare e la sua non responsabilità della condanna (“cercava di rilasciarlo”).
Insomma un capolavoro … altro che storie! Che oltretutto ha contribuito all’Azione Redentrice di Gesù.
Comprendi anche che, per Disegno Divino, Gesù non poteva essere liberato, se no non staremmo qui a piacevolmente colloquiare.😉
A Pilato non importava nulla di nostro Signore.
A Pilato interessava solo Roma e l’imperatore.
Insistere a difendere Pilato, non considerando tutta una letteratura cristiana e dei santi, è persistere nell’ignoranza delle cose.
E nel relativismo e personalismo.
L’unica verità per Pilato era Roma.
Se qualcuno volesse approfondire, ma ne dubito, si legga le considerazioni di Gesù su Pilato nel volume decimo dell’ Evangelo come mi è stato rivelato.
Ma basterebbe fidarsi di ciò che hanno scritto nei secoli passati i pastori cattolici e i padri dei primi secoli..
Buona notte!
direi che Ponzio Pilato aveva ancora a cuore più se stesso che Roma in quanto tale. ovvero temeva lo scoppio di ribellioni (fomentate dai capi del sinedrio che si erano presentate a lui in quasi velata minaccia). e quindi, per quieto vivere, abbia scelto di sacrificare l’innocente che lui stesso aveva riconosciuto tale (non vedo in lui nessuna colpa), nonostante l’avviso della moglie di non macchiarsi del sangue di un giusto.
Pilato non è giustificabile, ma è tutti noi, che badiamo al nostro tornaconto, al non volere problemi, al non voler affrontare lotte e scontri. Pilato è a vigliaccheria. Pilato rappresenta bene il 90 % dei preti che vedono lo scempio di papa Bergoglio e stanno zitti nonostante le contraddizioni totali con l’insegnamento dei Padri e della Scrittura. è il cattolico comune che segue la corrente piuttosto che interpellare e mettere in difficoltà il proprio parroco sottolineando la deviazione dalla sana dottrina di questa neo chiesa. io ho provato a scrivere al mio vescovo, al mio parroco. nessuna risposta… ma la mia voce di protesta è stata annotata almeno a testimonianza contro di loro
Pilato avrebbe “scelto di sacrificare l’innocente”?
Ancora?
Ma lo leggete il Vangelo, o andate avanti per sentito dire e secondo il volgare luogo comune?
Pilato non ha scelto bensì ha fatto scegliere.
«Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».
Errare è umano, perseverare è diabolico.
‘A me vengono in mente altri personaggi del racconto della Passione, meno giustificabili, e più attivi, del funzionario romano.”
Anche a me. Al netto di riabilitazione in corso.
Pilato è vittima dei colpevoli non colpevolizzabili. Nel suo piccolo, senza fare paragoni irriguardosi, la sua memoria si deve far carico di colpe d’altri.
E’ non solo anticattolico e antidemocratico affermare che ci voglia l’unanimità dei vescovi per prendere una decisione in merito alla comunione ai pubblici abortisti, ma è anche eretico, perchè ci si affida, nell’enunciazione della dottrina cattolica, ai vescovi e non a Gesù che stigmatizza chiaramente quale deve essere il comportamento nel merito (chi mangia il corpo di Gesù indegnamente è da condannare).
FINALLY some plain talking.
See: Ez. 3, 18!
L’aborto è ” uñ abominevole delitto ” e chi lo pratica o lo favorisce in vari modi ” incorre nella scomunica latae sententiae ” .Dalla Verità delle Scritture alla Verita del Magistero , Ora il comunicato di Ladaria , o meglio di Santa Marta perchè dietro Ladaria c’è la solita manina , pecca due volte , la prima perchè sulla Verità non può essere invocato il metodo procedurale della maggioranza dato che la Verità non può essere messa ai voti , la seconda perchè l’unanimità , richiesta come precondizione per impedire la profanazione dell’Eucarestia ,è impossibile per aver Bergoglio immesso nella Conferenza Episcopale USA i suoi uomini : Cupich , Farrell, J.Tobin , Gregory .Dunque il dkcumento di Ladaria che rigetta il Principio di Verita è intriso di politica politicante oltre che di perfida , studiata ipocrisia.
La curia romana ha fatto bene: ha ristabilito l’ordine tutelando le prerogative dei vescovi da abusi della loro conferenza episcopale. Ogni due/tre anni occorre tirare le orecchie ai cow bishops. Ordine e disciplina!
Mons. Cordileone fa’ onore a cio’ che resta del Cattolicesimo. Cio’ detto, anche a me’, paragonare Pilato agli esercizi verbali vaticani odierni, non sembra corretto.
Certamente dalla scarsezza di informazioni sul Governatore della Giudea non e’ facile caratterizzarne i comportamenti, pero’, contestualizzando il periodo storico e traendo spunto dalla piu’ abbondante descrizione si puo’ affermare che egli tento’ di salvare NS Gesu’ Cristo. Pero’, posto innanzi alla possibilita’ di avere una rivolta non accontentando il Sinedrio, cedette e con gesto plateale ne’ fece ricadere il sangue sugli stessi. Attualmente invece, coloro che operano a Roma fanno una fatica del ‘ diavolo ‘ per non apparire cio’ che sono. E’ cioe’ felicemente partecipi alle scelte mondane. Purtroppo per loro,devono tenere su’ la commedia fino a quando decollera’ la nuova religione mondiale. Non e’ semplice, poverini, gli eventi incalzano e gli istrioni fanno sempre piu’ fatica.
Lui trema .. perche’ crede ancora in Gesu’ Cristoe nel Goiudizio Finale , nel Paradiso e nell’ Inferno, loro invece ( Ladaria and company) non tremano perche’ forse non credono ( piu’) nel Giudizio Finale. C’ e’ qui rappresentata la dicotomia in cui si dibatte oggi la Chiesa cattolica: alcuni credono ancora alla dottrina tradizionale altro invece non ci credono piu’ .
E se non ci sara’ Paradiso ed I vernò, che vuoi che conti appoggiare o no l’ aborto.? Ladaria e gli altri si occupano di questioni politiche terrene: appoggiare Biden, presidente democratico, e’ oggi piu’ conveniente per il Vaticano.
Mai sentito parlare di “fabula Cristi” ?
Le disposizioni impartite mi sembrano il dispositivo di una sentenza alla “azzeccagarbugli”, tendente a dimostrare l’indimostrabile quadratura di un cerchio. Una soluzione accomodante che non nasconde la rinuncia ad una delle “giuste” battaglie.
«Troppe persone, compresi alcuni vescovi – scrive il card. Pell nel suo “Diario di prigionia”, di cui “Il Foglio” ha pubblicato in anteprima alcune pagine – sono eccessivamente accomodanti, e alcuni non sanno nemmeno dove si stia combattendo la battaglia.
Ciascuno di noi deve scegliere da che parte stare. Non si può evitare di combattere» ammonisce il cardinale australiano, dichiarando di essersi schierato in difesa del “Cristianesimo della crocifissione”.
«Il soprannaturale è parte integrante della dottrina cristiana – sottolinea tra l’altro l’ex prefetto della Segreteria per l’Economia – e quando il Cattolicesimo viene ridotto a un’istituzione agnostica che si occupa del sociale, si tradisce la Tradizione, i fedeli scompaiono e il loro esodo si fa sempre più rapido… quando verrà l ’Ultimo Giorno Dio non avrà un atteggiamento inclusivo, [ma] separerà le pecore dai capri».
Il “Diario di prigionia”, edito da Cantagalli, sarà nelle librerie da domani, festa della Madonna di Fatima e 40.mo anniversario dell’attentato di san Giovanni Paolo II, di cui il cardinale cita con particolare apprezzamento la “Veritatis splendor”.
http://www.ow2.rassegnestampa.it/Ucei/PDF/2021/2021-05-10/2021051048487560.pdf
OT
La chiesa bergogliana ha in Brasile la sua fortezza principale. Con grande creatività, sempre ci sorprende, anche quando crediamo che era già arrivata alla putrefazione assoluta e che niente di nuovo potrebbe presentare per scandalo degli molto ipotetici fedeli cattolici ancora rimasti in quel paese.
Ieri, nella cappella del Cristo Redentore, a Rio, è stata celebrata la messa per l’anima dell’attivista gay Paulo Gustavo, morto secondo alcuni di Aids, secondo i mainstream media, di Covid. Paulo Gustavo era del circolo di quella serie di TV che ha causato scandalo in tutto il mondo con il personaggio di un Cristo gay. Anche il principale produttore di quella serie, Fabio Porchat, ha partecipato della messa. Presente lo stato maggiore del satanismo brasiliano, con trasmissione in diretta dal gruppo Globo.Tra i lettori della messa, il marito dell’attivista, come si può osservare in questo link: https://youtu.be/WN4Lg_BgiIU
Per chi vuole vedere la messa completa:
https://youtu.be/4QmC3k6Iqfs
Per chi capisce il portoghese, la messa nel principale giornale brasiliano, Globo:
https://g1.globo.com/rj/rio-de-janeiro/noticia/2021/05/11/missa-de-7o-dia-de-paulo-gustavo-reune-amigos-e-familiares-do-ator-no-cristo-redentor.ghtml
Miserere nobis Domine.
Quasi tutti i comunicanti hanno ricevuto l’ostia nella mano, con la maschera, e l’hanno portata via. Si può immaginare cosa ha fatto con lei un gruppo così devoto di bergogliani radicali.
Come sarebbe giudicata dal vaticano una legge che autorizzasse ad uccidere i migranti perché non si è “pronti ad accoglierli”, oppure perché a proprio insindacabile giudizio la loro vita non sarebbe “degna di essere vissuta” per disabilità, malattia, povertà, ecc.? E cosa direbbe il papa stesso se qualcuno, sostenitore della legge ed impegnato ad allargarne le casistiche previste per uccidere migranti impunemente, si presentasse all’altare per la Comunione?
Splendido esempio, che dimostra l’incoerenza, l’ipocrisia e la deviazione dottrinale vaticana!
Se i politici abortisti potessero ricevere la Comunione, allora la potrebbero ricevere anche mafiosi impenitenti, pedofili impenitenti ed usurai impenitenti.
Non esisterebbe tipo di peccato che esclude l’accesso alla Comunione.
Ci dovrebbe essere un vescovo che chieda esplicitamente alla CDF se è autorizzato ad escludere mafiosi e pedofili dalla Comunione: sarebbe interessante conoscere la risposta di Ladaria…con quale faccia oserebbe dire un esplicito NO dopo come si è appena comportato? O forse alcuni peccati mortali sono più mortali degli altri in base ai desiderata degli eretici di sinistra?
Traduco dal blog https://infovaticana.com/blogs/cigona/
Considerazioni “colorite” (quando ci vuole ci vuole e bando alla “diplomazia” vile che incancrenisce) di un bloggista coi fiocchi (Cigüeña de la Torre) sulla lettera del Mons. Ladaria ai Vescovi Usa.
“C’è chi venderebbe persino la moglie per mantenere la propria posizione. Questi, essendo celibi, hanno vita più facile. Vendono solo un onore che gli manca. Proprio così.
In un club di persone rispettabili Ladaria non avrebbe avuto il permesso di entrare. Bene, eccolo in Vaticano. Come Prefetto della CDF. Non poteva ottenere di più, né il CDF poteva ottenere di meno. Ed ecco che ride di noi, della Chiesa e di Dio.
Se per negare la comunione a un politico abortista ci vuole l’accordo di tutti i vescovi questo figlio di… le Baleari sta salvando a tutti i Biden e altra spazzatura politica anticattolica.
Lei, Ladaria, non è un ‘cagarruta’ (*), la sua ha grandezze elefantiache. E dire che lei sembrava un gesuita relativamente conservatore.”
(*) Porzione di escrementi animali, specialmente di piccolo bestiame.
Per favore lasciamo stare Pilato!
Tirarlo in ballo per stigmatizzare il menefreghista di turno è un volgare luogo comune.
Oltretutto, Pilato e la moglie avevano intuito di Cristo molto più di certi discepoli.
Di più, nei Vangeli non si trova nessuna affermazione di Pilato che non sia in difesa di Cristo, che ha sempre ritenuto innocente e che ha sempre difeso al limite delle sue possibilità politiche.
Pilato era un Romano, e per i Romani l’abluzione a mezzo acqua lustrale, cioè purificatoria, era fatta per purificarsi dall’indegno e dall’impuro, quindi con tutt’altro significato della becera interpretazione che va per la maggiore.
Stavo per scrivere la stessa cosa. Hanno fatto diventare Pilato il paradigma del menefreghismo. Ma magari i preti di oggi avessero un centesimo del nerbo e della coerenza di Pilato…
Comunque onore a Claudia Procula.
Eroina di almeno un paio di libri di piacevole lettura.
ELENA BONO
La moglie del procuratore
Marietti.
LOUIS DE WOHL
La lancia di Longino
BUR contemporanea
Tutto sbagliato Nippo, tutto !
Pilato aveva potere di non fare quanto, per timore di fastidi, ha fatto!
Ci sono tanti particolari nei Vangeli che evidentemente non hai colto!
Saluti.
MAC … CHE DICI?
«Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».
Ce l’hai presente, no?
Hai colto la finissima trappola?
Detto tra noi: mica fesso Pilato! Era un Romano, mica un sinedrista.
Diciamo che Pilato cercò di salvare capra e cavoli e soprattutto di non fomentare disordini fra i sudditi che avrebbe poi magari faticato a sedare, tradotto non voleva rogne.
Probabilmente vedeva che Gesù era innocente e era stato colpito dalla Sua figura, dall’altra Barabba un ribelle conosciuto e spina nel fianco, terzo,il popolo ebreo o meglio i sinedristi, farisei, sommi sacerdoti , scribi ecc. che ,come del resto si comprende dalle Scritture, erano pronti a calunniarlo presso Cesare….ergo pensò di risolvere come fece….ma c’è da pensare che forse , in cuor suo, era convinto che avrebbero sicuramente preferito vedere ammazzato Barabba …e non aveva calcolato i molti giuda e i molti pusillanimi a cui si era rivolto…..
Oggi la situazione si va ripetendo…il “vogliamo Barabba” vergognosamente echeggia all’interno della Chiesa, e Cristo è nuovamente tradito,svenduto,barattato e infine crocifisso.
“Parlando per me stesso… Tremo al pensiero che se non sfido apertamente i cattolici sotto la mia cura pastorale che sostengono l’aborto, sia loro che io dovremo rispondere a Dio di sangue innocente”.
Ho l’impressione purtroppo che anche in Vaticano siano pochi quelli che tremano, vista anche la permissione ai vaccini provenienti da cellule di aborti procurati.
L’aborto è un delitto che grida vendetta al cospetto di Dio,ma quando gli uomini sono così invischiati negli “affari luciferini” non riescono più a distinguere bene dal male, ….e si sente dire frasi tipo “non sono per l’aborto,ma per la libertà di scelta e quindi è giusto tutelare leggi anche a favore dell’aborto”.
Come si dice:”la strada per l’inferno è lastricata dalle buone intenzioni”…e se la Chiesa (corpo di Cristo) è arrivata all’apostasia che sempre più si palesa, è perché è passata dal “timore e tremore” davanti a Dio, a rinnegarlo e tradirlo come Giuda….e dando scandalo, consegna anime al nemico.
Beh, quanto meno ora risulta ancora più evidente e senza ombra di dubbio che Bergoglio, come profetizzato in più occasioni, e’ l’impostore e la sua e’ la falsa chiesa. Il “mistero di iniquità si è rivelato e ….si comincia a comprendere il motivo di fondo del passo di lato fatto da Benedetto XVI.