L’Opinione di Aurelio Porfiri sullo Scisma Prossimo Venturo (Forse…).
9 Maggio 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, in questi giorni, a causa della posizione della Chiesa tedesca, e del Cammino Sinodale, si parla molto della possibilità di uno scisma. Aurelio Porfiri tratta l’argomento in questo video dove viene offerta una visione equilibrata di questo fenomeno.
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: opinione, porfiri, scisma
Categoria: Generale
Pope Benedict XVI is being tortured. The embrace of Judas
https://www.ncronline.org/sites/default/files/styles/article_full_width/public/RNS-POPE-HOLYYEAR120815-cropped.jpg?itok=WFE4IV3t
Also why do they keep advertising his weakest moment when he had shingles? Did the evil Cardinals drug him?
Carissimi Santi Inquisitori😊,
non scandalizzatevi troppo se qualcuno, in questo caso il sottoscritto, è in odore (molto, molto lieve) di gnosi. E’ tutto cattolicamente in regola, e il fatto che a Voi (legittimamente) non interessi non sembra un motivo valido per una negazione della gnosi medesima.
Chiaro che bisogna tenere presente la differenza tra la gnosi o conoscenza-esperienza salvifica, spirituale, e lo gnosticismo quale sistema dottrinario.
Voi, che certamente siete conoscitori delle Sacre Scritture, dovreste non ignorare il passo della Prima Lettera ai Corinzi, versi 6-8, in cui Paolo dice:
«Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero (“en mysterio on gnosis”), che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria».
Ancora, Clemente Alessandrino, Padre della Chiesa, afferma più volte che la gnosi è stata insegnata dal Cristo stesso ai suoi discepoli e da essi ai loro successori fino a giungere a lui dalla viva voce degli anziani di Alessandria:
«Questa gnosi, concessa per diretta trasmissione (dal Cristo), discese solo su pochi tra gli Apostoli, tramandata senza scrittura. Perciò questa gnosi ossia sapienza va conquistata con ascetico sforzo, per appropriarsi di un abito eterno ed inalterabile di contemplazione” (Stromata VI 7, 61, 3).
In una sola frase Clemente mostra l’origine divina della gnosi, il suo carattere elitario, la via orale di trasmissione, la tecnica necessaria per giungere ad essa, anzi: per conquistarla, perché “le porte del Cielo subiscono violenza”.
Spero possa bastare per tranquillizzarvi: Voi potete continuare sulla Vostra strada mentre io posso continuare sulla mia, senza che questo debba provocare alcun dissidio.
Non vi pare?
Insomma…la Chiesa Cattolica si è ridotta a una miserevole ONG in competizione con le altre, i vertici della Gerarchia cattolica promuovono l’eresia, se non l’apostasia e voi vi scandalizzate di uno che cerca affannosamente dove oggi si celi il Sacro, immerso egli- come tutti- in una società allo sfascio?
E che, per questo motivo, si autoproclama: “matto”?
Se a voi dà fastidio il suo atteggiamento perchè vi pare mosso da esibizionismo, riflettete sul dolore che egli prova nel suo animo e sull’ingenuo coraggio di mostrarvi senza veli un cuore ferito da una società- compresa quella religiosa- ogni giorno più ottusa, convenzionale e oppressiva.
Ciao, Adriana,
fuori tema: ieri nel programma “Linea verde” su Rai 1 ho potuto gustare un documentario su Trieste e dintorni. Davvero bello! Trieste, dove purtroppo non sono mai stato, mi è parsa una città meravigliosa da ogni punto di vista, compresi i triestini intervistati. E’ un ‘impressione che ebbi già qualche anno fa nel seguire una trasmissione simile.
Nota: essendo golosissimo, sono rimasto incantato dai dolci triestini sforzandomi di sentirne almeno il profumo!😂
Si, è bella e originale…così appare.
Carissimi Santi Inquisitori 😊
potrà sembrarvi strano ma, Ve lo assicuro, vi comprendo perfettamente, e vi chiedo scusa se la mia presenza provoca contorcimenti viscerali e stitichezza, per evitare le quali, però, basterebbe non leggere i miei interventi. D’altra parte, io non scrivo affatto per essere credibile, ed anzi, come già ebbi a precisare in passato, se dovessi incontrare troppo favore comincerei a preoccuparmi. Sono infatti abituato da decenni a misurare il mio successo dai miei continui insuccessi, concetto, questo, che molto probabilmente vi risulterà ostico da comprendere, non per i limiti della Vostra intelligenza ma per l’enorme difficoltà, per la mente comune ben inquadrata, a superare certi paletti di “fede e ragione”. I quali paletti, voglio precisare, sono perfettamente leciti.
Soltanto che dovreste tenere presente che esiste anche una gnosi cristiana della quale un grande rappresentante è il Padre della Chiesa Clemente Alessandrino.
Sottolineo. però, che nei vostri interventi aleggia uno spirito di scomunica che non è di Vostra competenza, e, volendo essere pignoli, neanche dell’attuale gerarchia ecclesiastica vista la baraonda diabolica in cui si dibatte, e che, ribadisco, non rende univocamente riconoscibile i rappresentanti della vera Chiesa cattolica.
Un cordiale saluto.
Non sono nè apofatico nè catafatico. Può darsi che sia un po’ stitico ma a parer mio la funzione sociale di pensatori e filosofi non è quella di dare in affitto il loro cervello per partorire pensieri a nostra richiesta e piacimento, ma quella di stimolare noi a pensare col nostro. Cosa che evidentemente molte persone non fanno o fanno malamente.
@ Pensiero Logico
@ Giorgio
@ Donna
@ … eventuali
Metodica apofàtica o catafàtica ?
Superamento. Sistema e Metodologia Nippofàtica.
Che il Sig. Nippo sia poco Cattolico e’ evidente. Cio’ si ricava analizzando molti suoi scritti su questo blog. Le argomentazioni, fluide e piacevoli, spaziano nelle discipline filosofiche orientali quali buddismo, induismo, confucianesimo e sufismo attingendo da pregevoli riflessioni di diversi pensatori di tali discipline . Il punto e’ che trattasi di persone in carne ed ossa senza nessun potere di salvezza . Tutti gli interventi hanno quale denominatore mettere in dubbio il Cattolicesimo, unica religione che conduce alla salvezza tramite il Sacrificio di NS Gesu’ Cristo. Naturalmente non saprei se i dubbi partono da un pensiero enormemente dilatato proteso verso la ricerca del Divino attraverso altre vie oppure trattasi di semplice mancanza di fede, base ineludibile nel Cattolicesimo.
No, signor Giovanni, nessuna messa in dubbio del Cattolicesimo.
Quando Lei dice “pensiero enormemente dilatato proteso verso la ricerca del Divino attraverso altre vie” è abbastanza vicino alla mio modo d’essere.
Più che di “pensiero”, però, si tratta di un’aspirazione al Divino per me incontenibile, e che mi fa, piacevolissimamente, devo dire, guardare dappertutto, laddove la Verità si esprime anche nelle “altre vie”.
Per quanto mi riguarda, la Verità è inclusiva e non esclusiva, altrimenti non sarebbe universale cioè cattolica.
Un cordiale saluto.
Cordialita’ anche da parte mia.
Don’t worry. Be happy. Non preoccupatevi, queridos fratelli e sorelle. Ve li sistemo io a quei crucchi figli di Lutero! Sono o non sono un gesuita?
Abbiamo trovato la formuletta (“Papa emerito”) per far digerire la faccenda di due Papi in carica, figuratevi se i canonisti non me trovano una per i “divorziati tedeschi”. E i media mi inventeranno uno slogan, una litania da far recitare in chiesa alle pie donne.
Vi ricordate della strategia delle “convergenze parallele” del democristiano Moro – buonanima ?
Ne ho fatto una meditazione e siccome – in fin dei conti – noi romani e loro la pensiamo quasi allo stesso modo, se mi da l’OK il mio fido di Civiltà Cattolica ci scrivo un’enciclica e la chiamo “Divergenze Parallele”. Dunque tranquilli, tranquilli. La barca di Pietro non affonda. Voi continuate a remare… continuate a remare… A mantenere la “rotta” ci penso io.
Mi sembra che sia diventato impossibile individuare senza incertezze quale sia la “Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica Romana”, secondo il sapiente detto: “chi la dice cotta e chi la dice cruda”, con l’aggravante di chi la dice mezza cotta e chi la dice mezza cruda.
Forse la vera Chiesa è un’entità metafisica, apofatica, cui occorre necessariamente rifarsi per non rimanere intrappolati nella miriade di interpretazioni che qui, sulla terra, la stanno dilaniando.
Insomma, qui sulla terra il famoso “Ut unum sint” resta una chimera, e non può concepirsi che in senso matafisico, apofatico.
Di conseguenza, anche la tanto decantata “‘unità nella diversità” non può essere che metafisica, apofatica.
Enrico,
Quello che lei dice lo pensava Lutero
Don,
è mio costume (mio, non pretendo che sia anche di altri) non demonizzare una persona in maniera “apodittica”.
A parte che è stato riabilitato dai papi a cui Lei è rimasto fedele, Lutero può anche aver detto anche qualcosa di appropriato, come può averle dette un Marx, un Lenin, uno Stalin o un Hitler.
Resto in attesa che Lei mi indichi quali sono i rappresentanti inconfutabili della Chiesa cattolica qui sulla terra.
Però, mi consenta, prima di rispondere ci pensi bene, altrimenti mi risponderà come appartenente ad una delle varie fazioni, per cui saremmo di nuovo nel punto di stallo.
“…Mi sembra che sia diventato impossibile individuare senza incertezze quale sia la “Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica Romana”, secondo il sapiente detto: “chi la dice cotta e chi la dice cruda”, con l’aggravante di chi la dice mezza cotta e chi la dice mezza cruda…”
Non condivido la posizione apofatica; penso che come Dio ha dato alla propria creatura la possibilità di conoscerLo e ri -conoscerLo(e non potrebbe essere altrimenti) ,così è dato per la Chiesa.
L’introduzione a “Fides et Ratio” a mio avviso esplicita bene:
“La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso (cfr Es 33, 18; Sal 27 [26], 8-9; 63 [62], 2-3; Gv 14, 8; 1 Gv 3, 2)
Il problema, a mio avviso, sorge quando si usa una sola delle due ali.
Complimenti ! Mi ha fatto ricordare (salvo errori e omissioni) la bella strofa del Veni Creator che precede la dossologia finale:
Per Te sciamus dà Patrem
noscamus atque Filium
teque utriusque Spiritum
credamus omni tempore.
Di che altro abbiamo bisogno?
A Enrico Nippo
E ci risiamo! È possibile che nessuno dica al Sig. Nippo che non ne facciamo nulla del suo gnosticismo! Quello che dice anche oggi non è cattolico! Quello che ha postato ieri, è ancora più gnostico! Possibile che il Sig. Nippo non sappia, se ha letto il Vangelo con “gli occi della Fede” e non con “gli occhi della cultura”, che Gesù nel Vangelo, per esempio, ha detto che “Uno solo è il vostro Maestro!” e quindi come cristiano gli altri cosiddetti maestri o saggi non mi interessano proprio. Gesù è il solo Maestro che ha surclassato tutti, dico tutti, gli altri! E poi, come può il Sig. Nippo, che vuol far credere a tutti che lui è cristiano cattolico, a paragonare lo spirito di cui parla il buddista sri Aurobindo con lo Spirito Santo, che ci ha rivelato e mandato Gesù?
Il discorso che fa sri Aurobindo è un discorso da gnosi che la Chiesa, lungo i secoli, ha sempre condannato (e non poteva essere altrimenti) a chiare lettere.
C’è qualcuno, in questo blog, che possa far capire queste cose al Sig. Nippo?
Aggiungo in estrema sintesi: ci si salva con la fede non con la conoscenza; la gnosi è un’eresia e fa danni perniciosi sin da Adamo ed Eva (conoscerete il bene e il male…).
Non sarà facile perchè, anche se lui ha in parte raccontato la sua storia, noi non sappiamo per quali vie sia arrivato al punto in cui è oggi. Quindi non sappiamo su che cosa agire per farlo cambiare. L’unica cosa da fare è ignorarlo e lasciarlo andare per la sua strada. Magari un giorno chissà forse anche lui si renderà conto dei suoi limiti e dei suoi errori. Come succede a tutti quando vengono toccati dalla divina Grazia.
Signor Giorgio,
da quel che dice si evince (ma mi smentisca se vuole) che Lei ha letto il testo di Aurobindo col pregiudizio verso chi l’ha scritto. Se non avessi messo il nome dell’autore, il testo avrebbe potuto benissimo essere scritto da un cristiano (mi scusi se insisto: ma l’ha letto con attenzione?).
A mio parere, il fondamentalismo ha due facce: una, lecita e necessaria, di fede totale e indiscutibile; l’altra, inopportuna e forse un po’ presuntuosa, per la quale si crede di possedere la verità tutt’intera gettando una coltre di oblio (e di condanna) su tutto ciò che esula dalla verità posseduta.
@NIPPO
Se lei ritiene che “è impossibile individuare senza incertezze quale sia la “Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica Romana” “ vuol dire che è impossibile ANCHE per lei.
Perché dunque lei dovrebbe essere credibile ?
A proposito di divisioni.
L’altro giorno, quasi leggendomi nel pensiero, quasi a darmi una risposta, un sacerdote che celebra messa nella chiesa dove vado, a un certo punto ha detto: “non preoccupatevi di quale sia il prete che celebra la messa, voi pensate solo a venire in chiesa per Dio”; insomma dovremmo fregarcene di cosa dicono, l’importante è andare a messa, ma come si fa a non notare che un prete contraddice l’altro? Addirittura nella stessa chiesa…
Tra l’altro dovrebbero apprezzare chi “se la prende a cuore”, almeno intimamente dovrebbero apprezzare chi li ascolta veramente, invece sembra che siano più in sintonia con i fedeli che digeriscono tutto, forse perché garantiscono comunque la presenza (di solito persone molto anziane). Ma chi ragiona capisce che le divisioni dottrinali ci sono, e il clero è il primo ad evidenziare drammaticamente la situazione. Onestamente non so come se ne possa uscire, sta di fatto che allo stato attuale è un circo, ed è incredibile che poi si stupiscano che sempre meno persone vadano alla messa; la gente non è stupida, e non si fa più abbindolare da concetti quali “unità nella diversità”, la gente vuole chiarezza.