Mascarucci: Perché stiamo con Viganò contro gli inganni del Vaticano II.
7 Maggio 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, l’amico Americo Mascarucci ci offre questo commento alla recente intervista che l’arcivescovo Carlo maria Viganò ha rilasciato a Radio Spada. E lo condividiamo alla vostra attenzione e riflessione. Buona lettura.
§§§
Perché stiamo con Viganò contro gli inganni del Vaticano II
E’ ormai evidente come monsignor Carlo Maria Viganò sia un personaggio scomodo tanto per i bergogliani che per i nostalgici del pontificato di Benedetto XVI, avendo in pratica “preso le botte” da ambo le parti e sempre per aver denunciato la corruzione e le malefatte dei sacri palazzi. Ma soprattutto non si perdona a monsignor Viganò l’insistenza nel denunciare il grande inganno del Concilio Vaticano II che è all’origine di tutti i disastri che la Chiesa sta conoscendo oggi con il pontificato di Bergoglio. Nella lunga intervista concessa agli amici di Radio Spada e riproposta da Stilum Curiae, Viganò riprendendo anche le tesi già espresse in parte nella prefazione a Galleria Neovaticana di Marco Tosatti, è tornato ad insistere sul grande inganno insidiatosi nella Chiesa per colpa del Concilio Vaticano II e dai suoi testi ambigui e artificiosamente contraffatti dai progressisti e dai loro periti, per rendere la Chiesa ingovernabile e soprattutto per fare in modo che fossero facilmente interpretabili in chiave modernista. Come fa sistematicamente Bergoglio.
Un vero capolavoro (in senso diabolico ovviamente) cui i conservatori non sono riusciti, o non hanno voluto porre rimedio, accontentandosi di poter godere di una discutibilissima ermeneutica della continuità. Spiace per quelli che ritengono inutile discutere del Concilio Vaticano II, ma noi non ci stancheremo mai di sostenere monsignor Viganò nel suo nobile tentativo di svelarne i diabolici inganni e nell’invocare una presa di coscienza della Chiesa per tornare alla sana dottrina. Viganò, che i media mainstream ricordano di citare soltanto quando c’è da denigrarlo quale nemico di papa Francesco (e gli va dato atto di essere stato l’unico che con la richiesta pubblica di dimissioni di Bergoglio per il caso McCarrick ha creato un terremoto mediatico dentro e fuori la Chiesa) e che può godere soltanto del sostegno di Stilum Curiae, Radio Spada, la Verità di Belpietro, di Aldo Maria Valli e pochissimi altri blog, ha la grave colpa di ricordare come Benedetto XVI, che pure è agli antipodi rispetto a Bergoglio, non sia stato capace di affrontare la questione durante gli anni del suo pontificato e anzi abbia continuato a seguire il Concilio rispetto a tanti errori oggi debordati con l’attuale pontificato: l’ecumenismo su tutti e il dialogo con il mondo luterano, con tanto di riconoscimenti all’opera del riformatore tedesco; poi il tentativo di rimarginare la ferita con la Fraternità San Pio X liberalizzando il rito tridentino ma di fatto sottoponendo il ritorno dei seguaci di Marcel Lefebvre nella Chiesa all’accettazione del Concilio Vaticano II. E in più monsignor Viganò ha anche il grave torto di denunciare come Ratzinger sia stato tutt’altro che lungimirante nella scelta dei propri collaboratori.
Dice Viganò; “Molti atti di governo di Benedetto XVI sono in linea con l’ideologia conciliare, della quale il teologo Ratzinger è da sempre strenuo e convinto sostenitore. La sua impostazione filosofica hegeliana lo ha portato ad applicare lo schema tesi-antitesi-sintesi in ambito cattolico, ad esempio considerando i documenti del Vaticano II (tesi) e gli eccessi del postconcilio (antitesi) componibili nella famosa “ermeneutica della continuità” (sintesi); né fa eccezione l’invenzione del Papato emerito, dove tra l’essere Papa (tesi) e il non esserlo più (antitesi) si è scelto il compromesso del rimanerlo solo in parte (sintesi)”.
Oggi ci troviamo con il paradosso di un Enzo Bianchi, massimo profeta del progressismo post conciliare, esiliato e ridotto al silenzio da un Bergoglio che pure interpreta alla perfezione il ruolo del pontefice “demolitore della dottrina cattolica” da Bianchi sempre auspicato. I motivi che hanno spinto papa Francesco ad esiliare l’ex priore, ovviamente non c’entrano nulla con le sue posizioni ai limiti dell’eresia ma sono collegabili a vicende tutte interne alla Comunità di Bose e alle lotte di potere fra la vecchia guardia (Bianchi) e la nuova (Manicardi e compagni); ma rimane il fatto che l’ex ragioniere amico e allievo di Kung ha goduto in passato anche della stima e dell’appoggio di Benedetto XVI che, non soltanto non ha mai preso provvedimenti nei suoi confronti per le posizioni molto controverse sul catechismo della Chiesa cattolica, il culto mariano, la natura divina del Cristo uomo e via dicendo, ma lo ha addirittura voluto come esperto nel sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. L’uomo giusto al posto giusto insomma (e inutile sottolineare che si tratta di purissima ironia).
Mi è stato obiettato che papa Benedetto (che sia chiaro gode della mia stima e che io comunque preferivo di gran lunga a Bergoglio) non poteva fare un repulisti di tutti i modernisti perché il suo compito era quello di favorire l’unità della Chiesa. Ma se non poteva effettuare un repulisti in piena regola, era necessario che promuovesse Bianchi riconoscendogli comunque autorità teologica? Che ricevesse in Vaticano Hans Kung riconoscendogli piena legittimità di interlocutore invece di trattarlo per ciò che era realmente, ovvero un eretico? Che definisse la dottrina di Lutero “perfettamente cristocentrica” nell’incontro di Erfurt del settembre 2011, contraddicendo la visione della beata Maria Serafina Micheli che lo vide bruciare all’inferno?
Quindi, a costo di far sbraitare i fedelissimi del papa emerito, ha ragione monsignor Viganò nell’affermare: “Malauguratamente le devianze ecumeniche non cessarono nemmeno con Ratzinger, e con esse l’ideologia conciliare che le giustificavano. L’abbandono di Benedetto e l’avvento di Bergoglio continuano ad aprire gli occhi a moltissime persone, soprattutto ai fedeli laici”. Questo senza nulla togliere alla grandezza del teologo e senza negare il suo tentativo nobilissimo di contrastare il relativismo, il nichilismo e tutte le nefaste dottrine laiciste oggi entrate nella Chiesa. Anche grazie al Concilio e ai sostenitori dell’ermeneutica della continuità che nel tentativo di arginare gli errori, hanno comunque legittimato il male.
Un’ultima considerazione: come ho scritto già in altre occasioni è doveroso che la Chiesa faccia piena luce sulla validità delle dimissioni di Benedetto XVI (lo chiede anche Viganò) e si dica con chiarezza una volta per tutte che il papa è soltanto uno. Ma sono altresì convinto che non si verrà mai a capo di questa vicenda perché Benedetto XVI non racconterà mai come stanno realmente le cose. Non lo farà perché manca della necessaria lucidità per farlo. Mi chiedo come si faccia a riconoscere il vero Ratzinger in una simile dichiarazione sul presidente americano Biden: «È vero, è cattolico e osservante. E personalmente è contro l’aborto. Ma come presidente, tende a presentarsi in continuità con la linea del Partito democratico… E sulla politica gender non abbiamo ancora capito bene quale sia la sua posizione» (dall’ultima intervista a Massimo Franco). Un Ratzinger che parla un simile linguaggio “politicamente corretto”, davvero possiamo considerarlo lucido se paragonato al Benedetto XVI che tuonava contro il relativismo etico e non accettava compromessi e contraddizioni fra impegno politico e fede? E come conciliare la tesi delle dimissioni invalide che di conseguenza renderebbero invalidi tutti gli atti posti in essere da Bergoglio in quanto “papa illegittimo”, con le benedizioni impartite dall’emerito ai cardinali (illegittimi?) nominati dal suo successore al termine di ogni concistoro? Anche questo rientra nella “strategia della distrazione” che Ratzinger praticherebbe per depistare i suoi nemici?
Americo Mascarucci- giornalista e scrittore
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
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Tag: mascarucci, vaticano II, vigano
Categoria: Generale
“Benedetto XVI non racconterà mai come stanno realmente le cose. Non lo farà perché manca della necessaria lucidità per farlo”.
Per la verità, c’è un altro ottimo motivo: non glielo lascerebbero fare! Da tempo ormai Benedetto è sotto stretta “tutela”, l’unico mandato che ha Gaenswein, a cui non può più derogare, è tenerlo a freno…
Ho posto due brevi domande al signor Mascarucci, ma non ha risposto. Spero che sia dovuto al fatto che non ha visto il secondo commento (7maggio 16.01) e non perché non ha la coerenza di affrontare il tema essenziale.
Ci riprovo:
Risponda per favore a queste domande:
1- Può esistere un papa non cattolico?
(cioè volontariamente e apertamente eretico, ateo, apostata, pagano, massone, islamico, satanista, ecc…?)
2- Bergoglio è cattolico?
Può rispondere SI, NO, non lo so, e poi se necessario specificare la motivazione. Grazie.
La informo che non stiamo a scuola e nemmeno in tribunale. Sono libero di rispondere o non rispondere a chi voglio
Risposta elegantissima…
Così però non fa una bella figura. Io non l’ho insultata né presa in giro, ho solo fatto domande chiave.
Lei pubblica articoli, sostiene certe tesi, accusa di scisma e settarismo e poi non vuole rispondere a domande essenziali sul tema?
Perché non risponde? Forse perché si rende conto che approfondendo la questione certe posizioni si rivelano inconsistenti e contraddittorie?
Avrei anche accettato un ‘non so rispondere’, ma seguito da un comportamento coerente. Se uno non sa se può esistere un papa non cattolico e/o se Bergoglio sia o meno cattolico poi non può permettersi di sostenere ad esempio che chi ritiene Bergoglio un antipapa sta sbagliando e sta uscendo dalla Chiesa. Capisce che se uno non risponde alla questione fondamentale e alle obiezioni tutta la tesi diventa debole o campata per aria.
Lei, come altri, deve farsi le domande chiave, non perché lo dico io, ma per coerenza, altrimenti rimangono solo superficialità, ipocrisia e superbia o ripetere a pappagallo senza comprendere.
Perché lamentarsi dell’ambiguità di Bergoglio e dei testi conciliari se per primi si vuole rimanere nella confusione e nell’ignoranza?
Ripeto: la questione è fondamentale, non bisogna temere di indagare la verità. Falso papa, falsa chiesa, falsi dei: è questa la strada se non si vuole riflettere su cosa è il papato e sulle conseguenze di un papa non cattolico.
Sottoscrivo.
Ed il “qualcuno” che ha pensato che “Andrea C” potrebbe essere Andrea Cionci, sono stato io, che nemmeno ho avuto la grazia, essendo Sacerdote, che il proprio Andrea Cionci di correggermi direttamente. E il Mascarucci che, mancando anche di rispetto per l’orgoglio evidente in tutto questo, ha detto che non ho contribuito per nulla al dibattito … e vedi che sono stato io ad introdurre l’allusione a Cionci, ed è anche evidente che il Cionci ha rubato la scena in questo articolo…ciao ragazzi! vi comportate come le “prime donne” del teatro! (e non vi manco di rispetto).
BRAVO, Mascarucci!
Non sempre mi sono trovato in piena sintonia con lui, ma qui sottoscriverei ogni parola: un’analisi rigorosa, lucidissima, anche se impietosa.
La riferita intervista di Viganò, poi, è particolarmente significativa, perché in essa il monsignore ammette umilmente la propria, relativamente recente, “conversione”. Bravo, anche a lui!
Devo specificare che ANDREA C non sono io. Io mi firmo con nome e cognome
@ Andrea Cionci.
Siccome per me la sua ipotesi (per lei, piuttosto una certezza) ha tutta l’aria di un imbroglio, ordito da chi vuole scardinare i piani di Quello di sopra e creare confusione, allora posso azzardare anch’io un’ipotesi altrettanto o maggiormente verosimile rispetto alla sua.
Può darsi che nel Conclave del 2005 i piani del Padre Eterno fossero altri e che qualcuno si sia opposto, con successo.
Così come può essere che nel Conclave del 2013 qualcuno avesse più fiducia nei propri piani piuttosto che in quelli del Padre Eterno, senza però averla vinta anche questa volta.
Chi mi dice allora che anche tutto il suo can-can mediatico non sia funzionale a un disegno opposto alla Volontà del Padre, con lo scopo di di scardinare e minare l’unità della Chiesa?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Non sono sicuro di aver ben compreso la sua obiezione nel merito. In sostanza lei dice che con il mio lavoro starei ostacolando i piani di Dio? Ah beh, guardi, io faccio il giornalista, non sono un ecclesiastico, non è mio compito salvare questa o quella fazione. Da quel poco che so di cultura cattolica mi pare che Veritas summa charitas est, quindi se io in onestà professionale tiro fuori dei fatti incontestabili (tipo Ratzinger che dice che non ha abdicato o che dice di essere un ottimo latinista dopo gli errori marchiani nella Declaratio) non faccio altro che dire la verità. E questo non credo che possa essere considero contro il volere di chi ha detto il vostro parlare sia sì sì no no e che ha detto di essere la Via la verità e la vita. Nessuno ha costretto Benedetto a scrivere quei libri con Seewald e a usare quel linguaggio e a dire quelle cose. Io parlo di fatti reali ai quali NESSUNO sa offrire una spiegazione alternativa. Se nella Chiesa ci sono delle cose nascoste, poco chiare o ambigue la colpa è della chiesa, non mia. Visto che tenete così tanto alla Chiesa perché non fate uno sforzo e cercate di dare delle spiegazioni all’inspiegabile? Magari avessi torto!
Fare ipotesi dietrologiche non credo sia opportuno. Se le cose sono andate in un certo modo nel 2005 o nel 2013 vuole semplicemente dire che Qualcuno al piano di sopra voleva così.
Perché l’uomo architetta , progetta e dispone , mma quella che si compie è la volontà del Signore.
Quindi praticamente S Ignazio invece di riconquistare parte dell’Europa centrale convertita da Lutero doveva rassegnarsi e “pregare” come dice don Nitoglia. Perfetto.
Evviva la sincerità. Finalmente l’ha detto. È un partigiano anche lui, dalla parte di Viganò. Forse si risentirà ma Don Minutella anche stavolta ci ha azzeccato. Perché altrimenti sperticarsi le mani per scrivere e tessere le lodi dell’esimio Vescovo che ha fatto tutta la sua brillante carriera in Vaticano, nelle segreterie e nelle nunziature, Concilio o non Concilio? Perché accorgersi proprio ora del Concilio Vat. II voluto da Papa Giovanni XXIII, portato a compimento da Papa Paolo VI, a cui hanno dato obbedienza, pur cercando di fare il possibile per tamponare le falle non solo Papa Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II ma anche Papa Benedetto XVI, tutti Papi veri agli antipodi di Bergoglio? Quel Concilio non avrebbe mai dovuto celebrarsi, oggi possiamo dirlo, perché dal Cielo era venuto un severo avvertimento a Fatima, e perché dalle falle di quel Concilio (più che dalle fessure) era entrato il fumo di Satana trasformando la primavera auspicata della Santa Chiesa nel suo inverno, sempre più freddo e oggi ahimè gelido. Ma tornando a Viganò le malelingue dicono che aspirasse al cardinalato ma che una volta compreso che con Bergoglio, pappa e ciccia con McKarrick, quel traguardo non l’avrebbe mai raggiunto specie dopo la reazione alla risposta data alla sua domanda “E McKarrick com’è?” cominciò la sua offensiva nei confronti di Bergoglio. Naturalmente queste sono malignità e Mons. Viganò è persona seria, per bene, onesta e sicuramente un Vescovo autenticamente cattolico, esperto di vicende vaticane, a conoscenza dei molti veleni che circolano nei sacri palazzi e probabilmente di intrighi e malefatte. Perché la Chiesa è santa data la divina Costituzione ma peccatrice per colpa degli uomini che l’amministrano. Sicuramente il Concilio Vat. Il va rivisitato e corretto in quelle tante parti che presentando la possibilità di interpretazioni fuorvianti hanno fatto tanto male alla Chiesa, su questo non ci piove, ma pensare che a fare questa operazione possa essere Bergoglio è pura ingenuità. Proprio questo la dice lunga e dà la misura della strumentalità di questa tesi, anziché concentrarsi sul fatto che la Chiesa è occupata abusivamente da eretici, apostati e idolatri. Prima va risolta la questione della invalidità della rinuncia del Santo Padre Benedetto XVI e solo dopo si provvederà a correggere il Concilio Vat. Il, correggere, non cancellare, ponendo fine agli abusi liturgici e ritornando definitivamente alla Messa di San Pio V. E poi Mons. Viganò dovrebbe decidersi da che parte stare ed evitare di dare l’impressione di muoversi per calcoli di convenienza. Noto che da tempo non nomina più “Papa Francesco” ma lo cita solo come “Bergoglio”. Ci faccia sapere se lo considera ancora Papa legittimo o no. E dovrebbe anche evitare di fare lo schizzinoso “con questo si, con quello no” accettando il rischio e gli strali bergogliani a viso aperto come già hanno fatto sacerdoti coraggiosi che amano la Chiesa e la propria missione sacerdotale più di sé stessi, senza temporeggiare. Potrebbe succedere che quando si decide è troppo tardi perché gli eventi stanno accelerando e molti Prelati cominciano a interrogarsi e non tarderanno a prendere posizione.
Combattiamo l’ eresia nella Chiesa non formando pseudo sette. La Chiesa sta in piedi da duemila anni, chi ne e’ uscito ha perso la sua battaglia ritrovandosi a creare delle comunita’ scismatiche dai numeri esigui….non basta proclamare di essere nella verita’ e di rappresentare la vera Chiesa cattolica. Bergoglio non sara’ eterno e se lui e’ davvero un falso papa ci pensera’ il Signore a smascherarlo e a scegliere un nuovo papa per rimettere in sesto la barca….e insisto…non si puo’ giudicare Bergoglio senza risalire agli errori conciliari….e non dimentichi che a farlo cardinale e primate d’ Argentina e’ stato San Giovanni Paolo II sapendolo allievo del suo amico Quarracino…..nulla avviene per caso
Con ci sono pseudo-sette quando i cattolici combattono l’eresia. Mascarucci dovrebbe saperlo. Fu così anche durante l’arianesimo, quando gli eretici, come oggi “avevano la Sede ma non la Fede”. Quei cattolici erano minoritari anche allora ma si è visto come è finita. Lei Mascarucci crede che schierandosi con Viganò (nonostante l’ammonimento di San Paolo riguardo agli schieramenti divisivi interni alla Chiesa) e affibbiando patenti di settarismo a coloro che rivendicando di essere cattolici e di rimanerlo nel recinto della Vera Chiesa in comunione con il suo Papa Benedetto XVI, sia nel giusto, solo perché Viganò è un vescovo, autorevole purché sia, ma pur sempre un vescovo, trombato nella carriera, e che avrebbe ragione di lamentarsi, come altri presbiteri, che, a differenza sua sono stati ingiustamente colpiti da sanzioni canoniche (peraltro invalide) ma che fanno male comunque all’amor proprio sacerdotale.
Non esistono comunità scismatiche quando si è in comunione col Papa, a meno che lei con riconosca come unico Papa Jorge Mario Bergoglio, che però critica aspramente (e non dovrebbe) celebrando poi in comunione con lui la Messa ed i Sacramenti pur ritenendolo eretico. Si metta d’accordo con sé stesso e poi ne riparliamo. Il vero scisma in atto è quello operato dalla neo-Chiesa bergogliana (che in Germania ha la sua falange), che è diabolicamente sovrapposta alla Vera Chiesa Cattolica, la quale ha ancora il suo Papa (che non ha mai rinunciato al suo mandato spirituale) ma che viene presentata e fatta credere ai fedeli di essere sempre la stessa Chiesa Cattolica.
Certamente Bergoglio non è eterno e sicuramente, siccome Dio “ha altri progetti”, come dice la Beata Katarina Emmerich, a tempo debito sarà smascherato. Ma poiché Dio ama così tanto le sue creature da lasciarle libere di scegliere con il libero arbitrio che ha loro donato potrebbero volerci anni (ne sono già passati otto) e nel frattempo permette che la sua Chiesa sia vagliata come il grano da una potenza di inganno fortissima. Così è stato preannunciato e così è e sarà, ma chi persevererà nella vera Fede e nella Verità si salverà.
Quanto all’equazione Concilio Vat.II = bergoglismo, o comunque bergoglismo quale conseguenza diretta degli errori conciliari, mi fa sorridere, senza offesa, e mi lascia esterrefatto che lei lo dica in relazione alla nomina di Bergoglio a cardinale (e perché no anche a vescovo) da parte di San Giovanni Paolo II “sapendolo allievo del suo amico Quarracino”. Le sfugge il fatto che i gesuiti per la loro regola voluta dal suo fondatore hanno il dovere di non ambire e astenersi da nomine vescovili e cardinalizie (è proprio vero che nulla avviene mai per caso e forse Sant’Ignazio di Lojola ci aveva visto giusto anche lui). E le sfugge anche che il Generale della Compagnia di Gesù dell’epoca , padre Kolvenbak si era espresso negativamente sia riguardo alla nomina a vescovo che a quella di cardinale di Padre Jorge Mario Bergoglio motivandolo adeguatamente.
Tutto inutile, perché come lei sottolinea giustamente nulla avviene mai per caso e quella potenza d’inganno che Dio permette sulla sua Chiesa ha sovrastato l’avviso di pericolo su quelle nomine formulate dal Padre Generale gesuita. Infatti Quarracino tirò dritto, si recò a Roma apposta per perorare la causa pro Bergoglio ottenendo il placet del Santo Padre. Ora, cosa c’entra tutto questo con il Concilio Vat.II?
Quindi, Mascarucci, a parte il fatto non dovremmo mai abbandonarci a semplicistiche spiegazioni perché non sempre le cose stanno come appaiono, e meno che mai dovremmo sparare giudizi apodittici senza le debite considerazioni. Io credo che bisognerebbe osservare, riflettere e meditare molto. Poi ognuno farà le sue scelte.
L’arianesimo fu condannato dal Concilio di Nicea……che Bergoglio non sia il papa legittimo non e’ dimostrato….insisto nel dire che questo aspetto deve essere chiarito….ma finche’ non ci sara’ un concilio o un qualsiasi intervento superiore a dirimere la controversia e Benedetto XVI continuera’ a partecipare ai concistori di Bergoglio legittimandoli con la sua stessa presenza il papa e’ Francesco vi piaccia o no….e per quanto riguarda la critica il papa e’ infallibile soltanto in materia di fede e tutto cio’ che compie al di fuori della formula ex cathedra e’ perfettamente contestabile.
L’arianesimo fu condannato dal Concilio di Nicea, perché ad un certo punto l’autorità imperiale sentì il bisogno di risolvere la controversia relativa alla divinità di Cristo e al suo essere “della stessa sostanza del padre” obbligando la Chiesa a formulare una posizione univoca e indiscutibile. Fino a quando un’autorità suprema della Chiesa (concilio, sinodo dei vescovi, commissione di canonisti) non sancirà definitivamente che Benedetto XVI non si è mai dimesso e che quindi Bergoglio non è papa le vostre restano teorie. Fino ad allora il papa “purtroppo” è Francesco….anche perché se Benedetto è davvero certo di essere ancora lui il papa e sa perfettamente che Bergoglio è un impostore, perché ha partecipato a ben due concistori per la creazione di nuovi cardinali da parte della “falsa Chiesa”? Perché l’ultima volta non potendo parteciparvi di persona ha accettato di ricevere le nuove porpore nella sua abitazione privata con tanto di foto e benedizione impartita? Che fa il vero papa? Benedice cardinali della falsa Chiesa? Non è obbligato a parteciparvi? Potrebbe darsi ammalato? Perché invece è sempre presente? Ma davvero possiamo credere che Ratzinger si mette a confondere la gente, perché deve vedere chi è bravo a capire l’inganno e chi no? Insomma, il vero papa si mette ad alimentare la confusione nella Chiesa per vedere chi è che si fa confondere e chi no? Che strada difficile, complicata e cervellotica che si è scelto il papa emerito. Quanto a monsignor Viganò forse ha dimenticato quello che ha dovuto sopportare ai tempi del cardinal Bertone, quando da segretario del Governatorato della Santa Sede si mise a tagliare tutti i contratti milionari che venivano assegnati ai soliti noti senza nemmeno fare delle regolari gare d’appalto? Avete dimenticato il fango che il quotidiano Il Giornale (guarda caso lo stesso che accusò falsamente Boffo di molestie omosessuali) gli gettò addosso preparando il terreno al suo allontanamento dal Vaticano con tanto di trasferimento negli Stati Uniti? E non ha pagato anche a caro prezzo sempre con ben orchestrate campagne mediatiche il fatto di essersi esposto contro il potente cardinale McCarrick super protetto dagli Obama e dai Clinton e che Bergoglio ha destituito soltanto quando è divampato lo scandalo e dunque non poteva fare diversamente? Per voi Viganò sarà pure un’opportunista ma intanto le sue posizioni fanno notizia, alimentano dibattiti, fanno emergere che c’è una Chiesa del dissenso anti-bergogliano, danno voce e sostegno a quanti si oppongono al progressismo bergogliano, molto di più di tutti voi che continuate a sostenere che Benedetto è il vero papa…..
Egregio Mascarucci, io ho commentato le argomentazioni del suo post propostoci dal nostro Tosatti ed ho risposto al suo, in risposta del mio primo commento, ma vedo che lei allarga sempre più il terreno di discussione e io non ho molto tempo da dedicare al dibattito. Comunque data la sua ultima risposta , le rispondo anche stavolta come atto di cortesia, ma l’avverto: io mi fermo qui.
Fu senz’altro per intervento dell’autorità imperiale che fu convocato il concilio di Nicea che ha risolto la questione del “Filioque” e condannò l’arianesimo, ma oggi non c’è nessuna autorità imperiale e secolare che possa imporre a Bergoglio di convocare un Concilio o indire un Sinodo per confutare l’effettiva rinuncia del Santo Padre Benedetto XVI, né per obbligarlo a riesumare i verbali del Conclave al fine di verificare le violazioni alla Universi Dominici Gregis avvenuti durante l’ultima sessione di voto pomeridiana, riguardante la sua elezione, né per obbligare Papa Benedetto XVI, anche garantendogli le dovute misure di sicurezza a garanzia della sua incolumità personale, perché dichiari una volta per tutte se si è effettivamente dimesso oppure no.
Lui, Bergoglio, sua sponte, questo non lo farà mai perché è nella sua natura il non voler rispondere e questo lo abbiamo visto in questi otto anni. Ma siamo in molti a non volerci rassegnare a quel suo “purtroppo” per tenerci Francesco (che non è e non può essere il Papa). Quanto al fatto che abbia partecipato a un Concistoro ai primi tempi del governo del cardinal Bergoglio biancovestito lo avrà fatto come atto di cortesia per così dire istituzionale e le altre volte, invece, si sarà inventato una scusa (tipo quella delle talari nere che non disponeva più) oppure si sarà dato ammalato, come dice lei, ma non ci è più andato. La stessa cosa dicasi per le proclamazioni di Santi e Beati. E se riceve i nuovi cardinali a casa sua lo farà come atto di cortesia fraterna, in fin dei conti sono suoi confratelli, e se impartisce loro la sua Benedizione Apostolica lo farà perché è il Papa e come tale (benché volutamente nascosto) in quanto Vicario di Cristo non nega a nessuno una parola buona di incoraggiamento, a prescindere dall’invalidità delle nomine.
Per quanto riguarda tutte le altre sue considerazioni riguardo Mons. Viganoò si può anche essere d’accordo, ma c’è chi ha subito cose ben peggiori rispetto a quelle subite da lui, perché riguardano la sostanza dell’essere sacerdote del Signore, e mi pare di capire che a lui, questo non interessi affatto.
Inoltre restano ancora in sospeso le questioni non risolte dell’invalidità della Rinuncia di Papa Benedetto XVI e della conseguente invalidità di Bergoglio e che liquida in modo ambiguo cioè rimettendosi (esattamente come dice lei) a una improbabile pronuncia della Suprema Autorità della Chiesa, (che è colui che visibilmente esercita le funzioni del Papa) e che mai farà. La saluto Mascarucci, mi stia bene.
Mi pare di poter concludere che abbiamo due mezzi Papi che messi insieme non fanno un Papa intero, e valido. Attendiamo che la natura sciolga il nodo.. pensate che bizzarra cosa sarebbe se il Signore chiamasse prima Bergoglio ….
“pensate che bizzarra cosa sarebbe se il Signore chiamasse prima Bergoglio ….”,
Noooo!!!!! T’immagini altre miliardi di pagine inutili sul munus e sul ministerium di Ratzinger!!!!!
Caro Agostino lei non mi fa nessuna cortesia a rispondermi, perché fino a prova contraria è lei che entra in casa mia commentando ciò che scrivo e che Tosatti amichevolmente ospita. Quindi se ha di meglio da fare non si preoccupi, perché le assicuro che senza le sue risposte io campo ugualmente. Poi quel termine “l’avverto”, con tutto rispetto lo usi a casa sua. Stia bene anche lei
Quelli che… (dovrebbero/dovremmo pagare almeno un caffè a Tosatti).
Che… il Vat II è stato una catastrofe (vero).
Decine d’anni dopo Waterloo c’erano di quelli -tutta la mia sincera simpatia- che continuavano a far quadrato intorno a Cambronne (nota storica: il generale non solo sopravvisse, ma finì per sposare una nobildonna inglese; se volete essere -quasi- certi di non morire in guerra -Laporta perdoni- diventate generali. O cardinali. O nobildonne inglesi).
C’est-à-dire: ogni battaglia si combatte a tempo e luogo.
Revanches comprese.
(Idem con benzina e stoppino: in piena Vichy è semplicemente folle accapigliarsi e dividersi sul fallimento della Terza Repubblica e della Maginot).
Che… ci salveremo con l’ottavo sacramento.
Se c’è una cosa di cui bisogna dare merito a Bergoglio è che sta pigliando a sberle le tre scimmiette. Ancora poco e, volenti o nolenti, ognuno dovrà fare una ben precisa scelta.
Perché, se non si fosse capito, la Neoriforma è solo all’inizio.
Panteismo onusiano-ecologista, “Inclusività” polcor 45esimo dogma in fieri, e comunione (anche nel senso di ex-Eucarestia) inter-tutto sono la ragione sociale della chiesa bergogliana. In discussione restano solo tempi e percorsi: l’autobahn di chi ha fretta di canonizzare Lutero (mi sono perso qualcosa?) oppure la strada statale di chi vuol prendersi tutto il tempo per bollire a dovere rane e pecore. Chi resterà nella pentola fino all’ultimo però sarà pienamente responsabile delle sue scelte e del suo destino.
Che… ma Cionci è troppo cervellotico.
“Dio scrive diritto sulle righe storte” vuol dire capacità divina di ricavare il bene da tutte le miserie e da tutti i limiti umani.
Se la tesi della rinuncia machiavellicamente invalida (nota psicosociologica: i tedeschi, dal loro opposto caratteriale, sono da sempre affascinati da Machiavelli) sia vera o meno lo dirà il futuro. Prossimo ormai. Cosa c’è davvero dall’altra parte dell’arazzo ora non lo sappiamo, però che il nodo su cui è centrata tutta la trama, presente e futura, sia il rapporto Ratzinger-Bergoglio è evidente a chiunque faccia appena lo sforzo di alzare gli occhi. Almeno quanto è evidente che Bergoglio e la sua chiesa-ong stanno ai duemila anni passati come una copia made in China sta alla statua equestre di Marcaurelio.
O come Gaia e la pachamama stanno al Dio dell’Incarnazione e all’Auxilium Christianorum. Unicuique suum.
Brillante e divertente il suo commento, mi piace. Infatti se non si danno una mossa i signori cardinali, finiranno a fare i guardiani della Pachamama. Non credo però affatto di essere cervellotico: anzi, ho spiegato in termini brutali e semplici un inganno che è rimasto in piedi per otto anni. Come potete pensare che un sistema organizzato per gabbare la mafia di San Gallo (non proprio gli ultimi arrivati) possa essere spiegabile come un giochetto di prestigio da bambini? Tutti vogliono le cose facili… Non funziona così.
Tema che richiede un cambio di registro. Da Chesterton a Savonarola.
Esulando da questa discussione.
Maurizio Blondet parla spesso paradossalmente di “neobarbari” (se qualcuno ha agganci in AltoLoco per cortesia faccia presente che di viri probati -veri- ne abbiamo talmente pochi che non ci possiamo permettere di perderli).
Secondo me l’accostamento in sé grida vendetta. Ai barbari. Quelli, tutti, perfino i Vandali, al massimo distruggevano fisicamente ciò che non era loro e che non capivano, in un certo modo affermandone così la grandezza. E perfino Genserico e Attila su una certa soglia si fermarono. In altri termini: erano istintivamente sadici non ottusamente masochisti. Onestamente ignoranti, non presuntuosamente stupidi.
Un barbaro può evolvere, se non altro per necessità, e costruire una nuova civiltà dalle macerie di ciò che ha distrutto. Un contagiato all’ultimo stadio da quella malattia che si chiama “(com)post-modernità” (nel senso che ormai siamo oltre la frutta, alla differenziata) è letteralmente, clinicamente uno zombie decerebrato incapace di intendere e vedere oltre la tv.
Questo per dirle di aver pazienza e non farsi cascare le braccia, e la penna, quando incontra persone in buona fede che trovano complicate le tabelline, o si perdono su un passaggio logico -da scuola- elementare (al netto sempre di quelle entità metafisiche e metatemporali che sono il panciaf***ismo -in entrambi i sensi- e il donabbondismo).
Mala tempora. Sed peiora.
E magari per indurre qualcuno a procurarsi “vaccini” (esistenti e più che collaudati) capaci di rimettere in funzione i cinque sensi anzi che il cervello.
Prima che finiscano fuori commercio e fuori-legge.
Caro Tosatti,
ho letto molte cose di Joseph Ratzinger, prima della sua elezione a Papa. L’ “hegelismo” del suo pensiero non esiste, è un grossolano fraintendimento di chi non sa comprendere la sua finezza teologica. Ratzinger ha sempre usato misurarsi con le critiche alla dottrina cattolica, per cogliere in esse qualche spunto ad approfondirla ed arricchirla, confutando però gli errori contenuti in queste critiche. Lo stesso, con uno stile diverso, ha fatto spesso anche Giovanni Paolo II. Questo non è hegelismo!
Bruno PD
Illustri Mascarotti, Cionci and company,
Visto che siete molto attenti alle rivelazioni private, alcune riconosciute dalla Chiesa, alla luce di quanto scrivete, mi permetto di dare un’interpretazione personale del terzo mistero di Fatima. Il testo che mi interessa: “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia”….”Il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraverso’ una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava sul suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce ….morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. “‘. Credo che il Santo Padre, di cui parla Lucia, non sia un papa particolare, ma i papi. Nei soldati che sparano vari colpi di arma da fuoco e frecce e che uccidono il papa e anche il clero, dopo aver letto i vostri articoli, riscontro anche proprio voi giornalisti in cerca di scoop sensazionali. Ma vi rendete conto del danno che state procurando alla Chiesa con le vostre illazioni , sospetti e dicerie? Pensate a quanta confusione e scandalo state provocando nelle persone più fragili e deboli che si stanno allontanando sempre più dalla navicella di Pietro? Vi sta, come dite voi, tanto a cuore il bene della Chiesa? Allora, sappiate che la Chiesa appartiene a Dio e che a Lui gli sta più a cuore di voi. Lui ha permesso gli avvenimenti della sua cronaca recente, Lui la solleverà e la libererà. Lei, Mascarotti, da buon cattolico, come crede di essere, come può andare contro il Vat II condotto da due papi, e seguito da ben altri 4? Dove è andato a finire il rispetto per il Magistero pietrino a cui ogni buon cattolico si sottomette ? Piuttosto, si preghi perché presto intervenga il Signore e metta ordine nella sua Casa.
Non so se il mio cognome lo ha storpiato volutamente o meno, ma complimenti per la fantasia. Certo che lei ha davvero un grande rispetto per Fatima se lo riduce ad una barzelletta….con tutti I cristiani massacrati nel novecento e che continuano ad essere martirizzati nel mondo la Vergine Maria nel 1917 si preoccupava di Cionci e me…..se lei e’un prete povera Chiesa
@ Americo Mascarucci (e lo stesso vale per Andrea Cionci).
1) Prima di offendere un sacerdote, del quale si percepisce a mille miglia l’amore per la Chiesa e i suoi Ministri, io ci penserei due volte…
2) Non credo che il valore assoluta dell’UNITA’ della Chiesa e dei suoi fedeli, cui fa riferimento in sostanza don Pietro Paolo, possa essere ridotto a “una barzelletta” (come dice lei)… da usare per i propri giochetti, più o meno sporchi.
3) E a proposito dell’UNITA’ della Chiesa, non credo che don Pietro Paolo ci sia andato molto lontano nell’interpretazione del 3° segreto di Fatima, se la stessa SUOR LUCIA, in una sua lettera inviata a Giovanni Paolo II il 29.08.1989 , con riferimento al 3° segreto di Fatima e in particolare alla Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, dice testualmente:
“E perché questa pretesa di Dio, che questa consacrazione fosse fatta in unione con tutti i Vescovi del mondo?
Perché questa consacrazione è un richiamo all’UNITA’ di tutti i cristiani – Corpo mistico di Cristo – il cui capo è il PAPA, unico vero rappresentante di Cristo in terra, al quale il Signore ha affidato le chiavi del Regno dei Cieli.
E da questa unione dipende la Fede nel mondo, e la Carità che è il laccio che deve unirci tutti a Cristo, come Egli chiese al Padre: “Come Tu o Padre sei in Me e Io in Te, che siano anch’essi in Noi, perché il mondo creda che mi hai mandato… Io in loro e Tu in Me, perché siano perfetti nell’unità e perché il mondo riconosca che Tu mi hai inviato e li hai amati, come hai amato Me.” (Gv 17, 21-23).
Come vediamo, dall’unione dipende la Fede e la Carità, che deve essere il legame della nostra unione in Cristo, il cui vero rappresentante sulla terra è il Papa”.
Attenzione quindi a scherzare troppo coi Papi… Qualcuno potrebbe anche averne a male.
Sarà come dice lei, pertanto è evidente che chi la spara più grossa sui papi è lei e Cionci e qualche illustre personaggio. Se questi sono i cattolici salvatori…allora veramente povera Chiesa
Quindi stando al suo pensiero anche S. Atanasio invece di mancare di rispetto al buon Ario doveva starsene buono buono, zitto e rispettoso e conservarsi il suo 8 x 1000. Comoda la vita, così. Se la Chiesa dovrà tornare nelle catacombe questo si dovrò proprio agli ecclesiastici privi di coraggio, non obbedienti ma ciechi sudditi che “eseguono gli ordini. Respingo in modo molto deciso le accuse che mi si rivolgono di sensazionalismo o similia. Non ho scritto io che nessun papa si è dimesso per 1000 anni, né io ho rinunciato al ministerium o fatto errori di latino in una declaratio mai ratificata. Nè mi ostino a dire che il papa è uno senza spiegare quale o a vestirmi di bianco dopo essermi dimesso . Io faccio il giornalista e l’unica cosa di cui posso essere accusato è se trasferisco o no fatti reali. Se Dio è verità e io trasferisco fatti reali, sicuramente faccio parte del Suo disegno. Dio non cerca certo impostori che tengano bordone a inganni e sotterfugi. Io non sono andato a frugare nei cassetti di Ratzinger, ho acquistato dei libri da lui pubblicati e approvati e li ho letti. Siccome nessuno finora è stato in grado di dire che io scrivo menzogne, o ragionamenti irrazionali, lei si sta rendendo colpevole di insultare un professionista che fa il suo lavoro con coscienza, e la cosa è tanto più disdicevole in quanto proveniente da un sacerdote che dovrebbe essere alfiere della verità.
Avola, 30 Maggio 2010 Madonna: “Il Mio resto fedele segue il Papa attuale, Benedetto XVI, che vogliono eliminare. Continuate a seguirlo e a rimanere fedeli a Lui e all’insegnamento della Mia Chiesa, stabilito dagli Apostoli. Non fatevi sviare dall’apostasia e dalle eresie. Vi dico che il prossimo Papa sarà l’impostore e le forze maligne stanno dietro a questo scisma. Figli Miei, siate preparati, così potete seguire quei sacerdoti fedeli al Papa e all’insegnamento della Chiesa. Preservate i santi messali e i libri della vecchia Santa Messa, perché gli apostati cambieranno le parole drammatiche”.
No comment. Caro Don Pietro, se cerca la Verità in onestà, la Verità si fa trovare.
Ceccarelli,
Guardi che a Verità è solo Gesù Cristo e non certo questo o quell’altro fantomatico veggente….Chi segue Gesù, che è anche la Via, non si perderà in eterno.
Reverendo, con tutto il dovuto rispetto le chiedo: lei è proprio sicuro che il vuoto pneumatico che si riscontra nelle chiese è “causato” dagli articoli di Tosatti, Mascarucci e Cionci e non piuttosto dalle asinate di Bergoglio e compagni ???⁸
S.E.C.,
mi dica lei se gli articoli “scandalistici” di questi giornalisti riempiranno le chiese o piuttosto contribuiscono ad allontanare la gente? A chi giovano?
Don Pietro Paolo complimenti…siamo al bue che dice cornuto all’asino….se le chiese sono deserte la colpa è di voi preti che evidentemente non sapeva più fare leva nelle coscienze delle persone….ma poi mi scusi, Bergoglio non è il papa tanto amato dai non credenti visto che li ama così tanto e li preferisce ai cattolici tradizionalisti e fanatici? E allora, perché non vengono in chiesa? …Mi creda pensi a fare bene il sacerdote e a fare meno prediche politically correct
Caro Mascarucci,
non voglio perdere tempo prezioso, la invito semplicemente a non guardare la pagliuzza che c’è negli occhi degli altri, non faccia la predica ai preti e soprattutto perché, checché ne dica lei, tanti si consumano ogni giorno lavorando fedelmente nella Vigna del Signore, si prenda la sua responsabilità e spenda le sue forze a costruire e non a demolire. I preti renderanno conto al Signore del loro operato, come anche lei
Se Benedetto non ha abdicato, come pare sia molto realistico, Bergoglio è un antipapa, (probabilmente anticristico) quindi lei ci sta accusando di non riempire le chiese dell’antipapa . Le ricordo San Tommaso: “peccat quicumque audit missam haereticorum”. La sua posizione non solo è logicamente indifendibile, ma dottrinalmente colpevole. Invece di invocare chiarezza per tranquillizzare il popolo di Dio, invece di verificare se il papa è il papa o un impostore, cosa giustamente condivisa dal collega Mascarucci, lei preferisce mantenere una cappa di mistero e di ambiguità? Questo dovrebbe essere l’atteggiamento di un sacerdote cattolico? Capisce che se le chiese si svuotano non è solo colpa di Bergoglio.
Don Pietro Paolo mi pare che di tempo prezioso da perdere ne ha invece parecchio visto che sistematicamente interviene a commentare gli articoli e a fare la morale agli altri. Dire che le chiese sono vuote e che questo non dipende dai sacerdoti e’ come dire che una causa persa non e’ colpa dell’avvocato…
Mascarucci, se lei vuole ad ogni costo avere ragione…va bene: lei ha ragione, ma la prego si adoperi diversamente per riempire le chiese ( la mia certamente non ne ha bisogno). Ogni bene
Reverendo don Pietro Paolo, le rispondo con due numeri.
Papa Francesco e la Chiesa cattolica hanno più di un miliardo di “fedeli” e qualche miliardo di “osservatori” se non “seguaci”.
I tre signori a cui lei vorrebbe dare la colpa dell’allontanamento dei fedeli dalle chiese hanno, se li hanno, alcuni milioni di lettori.
Basta un briciolino di logica elementare per trarre le conclusioni.
Se la gente viene stimolata ad andare in chiesa, per risposta allo stimolo ci va, e poi, anzichè ricevere conforto, elevazione spirituale, incoraggiamento a vivere una vita di fede e preghiera si sente dire che per salvare l’anima non è importante osservare i comandamenti e i precetti ma basta fare il minestrone agli immigrati e farsi vaccinare contro il Covid 19 perchè dovrebbe ritornarci ?
Seconda risposta al Don, alla domanda: a chi giovano?
Dovrebbero giovare, se li leggesse, a chi governa la Santa Romana Chiesa, perchè dovrebbe prenderli come preziosi feedback anzichè sfide da rintuzzare.
In ogni caso il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l’11 febbraio 2013 (infatti dopo tale data è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale, indipendentemente da quello che ha insegnato da presunto Papa. D’altro canto già da tempo si poteva facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è caduto in eresia manifesta e molteplice. Potete trovare maggiori dettagli in quest’opera:
Pace C. M., “Il vero Papa è ancora Benedetto XVI”, Youcanprint 2017:
https://www.youcanprint.it/il-vero-papa-e-ancora-benedetto-xvi/b/5b2ae21f-3998-50ed-aa69-3b704c1cb93a
Per quanto ne so, finora nessuno, neppure minimamente, ha confutato in modo serio le argomentazioni presenti in tale libro (pur essendo stato letto sicuramente almeno da diversi vescovi e sacerdoti), nonostante il fatto che tale libro sia stato citato direttamente e indirettamente da Andrea Cionci in diversi suoi articoli.
Secondo me alla morte di Benedetto xvi verrà fuori un testamento spirituale nella quale vi sarà scritto che lui non si è mai dimesso per cui in quella fase la chiesa si dividerà su chi vuole un conclave e chi non lo vuole sicuramente ci saranno dei cardinali che è leggeranno il successore poi si vedrà ma la chiave sarà il testamento spirituale di benedetto xvi
Sì è una cosa che ho sempre pensato anche io. Deve aver predisposto un detonatore automatico.
La parabola è un genere letterario che mi ha sempre affascinato e per questo spesso mi esprimo con parabole. Sull’argomento Ratzinger e su tantissimi altri simili, ecco la mia parabola.
Se io vedo una persona che esce da un bar l’unica cosa che posso dire è che quella persona sta uscendo dal bar, ma non posso dire che cosa ci sia andata a fare : ha bevuto un caffè, una bibita, ha chiesto di andare alla toilette ? L’unico che può darmi una risposta certa è il barista che l’ha visto. Ma anch’io potrei azzardare una risposta non proprio certa, ma altamente probabile, se io sapessi che quella persona quando è entrata nel bar non beveva da ore e ore oppure non era andata in bagno da ore : nel primo caso potrei dire che quasi certamente ha chiesto da bere, nel secondo caso che ha chiesto di andare alla toilette.
Morale della parabola: per capire i comportamenti di Ratzinger bisogna indagare accuratamente sulla sua storia personale; non serve a nulla discutere sul Concilio Vaticano II .
Caro Emerito, lei ha ragione, ma qui siamo arrivati oltre il punto delle deduzioni logico induttive. Qui siamo a dichiarazioni chiare e patenti https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27114419/benedetto-viii-mai-abdicato-nessun-papa-dimesso.html
Caro Americo, benissimo su tutto per quanto riguarda il Concilio, ma appunto, chi lo annulla? L’unico che potrebbe è Benedetto. Bisogna considerare che la trappola da lui molto probabilmente organizzata non ha nulla a che fare con le sue dichiarazioni che mantengono volutamente una continua ambiguità. Lui si troverebbe nelle mani dell’antipapa e quindi anche se dicesse che è come suo fratello ed è il miglior papa del mondo, questo non inficerebbe l’invalidità delle dimissioni da lui preparata. Se un documento è invalido, è invalido. Su Biden lui non ha detto niente di compromettente, né in un senso né nell’altro. Non si tratta di politicamente corretto bensi di quella classica ambiguità scientifica cui ci ha abituato. Ho scritto diversi pezzi a riguardo. Quindi il punto è, come hai ben individuato, sollecitare BXVI a una conferenza stampa pubblica e su questo dovremmo convergere tutti. Se tutti i cattolici chiedessero a gran voce un simile pronunciamento avremmo già risolto. Una cosa fatta bene, mica le letterine a questo o a quello. Conferenza pubblica, con medico che controlli condizioni fisiche e guardie svizzere pronte a intervenire. Mica se la possono cavare cosi. Ne ho scritto oggi sul blog di Valli e su Libero: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27139387/scisma-fra-tradizionalisti-e-modernisti-ipotesi-sul-perche-ratzinger-ha-preparato-dimissioni-invalide-ricostruzione-mai-smen.html
Ma certo Andrea che dobbiamo chiedere chiarezza, anzi dobbiamo pretenderla e io ci sto perché considero tutto fondato quello che tu sostiene nei tuoi articoli. Ho letto anche quello che hai inviato ad Aldo Maria Valli. Però continuo a chiedermi, chi è che può dare il via a questa operazione verità? Possibile che Ratzinger non abbia altro modo di far capire alla gente che lui è ancora il papa? Parliamoci chiaro, io posso anche comprendere i segni, le profezie, i messaggi “in codice” che lancia Benedetto, ma quanti siamo a prendere coscienza della situazione fra i tanti milioni di cattolici? Molti dei quali, anche in buona fede, continuano a leggere Avvenire e a fidarsi di Tarquinio “il superbo”? Nelle parrocchie si leggono ancora Avvenire e Famiglia Cristiana, dove si scrive che le teorie di Andrea Cionci sono complottismo e quindi da non prendere in considerazione. Capisci quanto sarebbe importante un gesto plateale e pubblico di Benedetto? Chiedere di discutere la cosa quando il papa emerito continua a lasciar scrivere che lui è fedele a Francesco, e continua a partecipare ai concistori e a benedire i cardinali di Bergoglio francamente è molto difficile
Ah davvero Famiglia cristiana mi ha onorato della sua attenzione? Dove, in che numero? Ci terrei molto a vedere cosa hanno scritto. Un paio di anni fa Avvenire mi diede dell’imbecille, mi sono offerto di lavorare gratis con loro per scoprire insieme la verità e si sono dati come lepri. Comunque siamo d’accordo, il nodo del dibattito deve essere questo: concentrarsi su come organizzare un’operazione verità. Però capisci che se distogliamo energie in altre questioni laterali non se ne esce…
Parlavo in generale…era per dire che Avvenire e Famiglia Cristiana non daranno mai seguito alla nostra richiesta di chiarezza sulla rinuncia di Ratzinger e ci daranno dei complottisti..i
Chiedo al signor Mascarucci di rispondere alle seguenti domande:
1- Può esistere un papa non cattolico?
(cioè volontariamente e apertamente eretico, ateo, apostata, pagano, massone, islamico, satanista, ecc…?)
2- Bergoglio è cattolico?
Per favore risponda.
Le mie critiche a Bergoglio sono pubbliche e racchiuse in due libri che può tranquillamente, se vorrà, acquistare su Amazon….e comunque credo che monsignor Viganò ad oggi sia l’unico che stia davvero svelando gli inganni di questo pontificato che rappresenta la massima somma di tutti gli errori conciliari….
Potrebbe rispondere a queste due domande con un si, un no, o non lo so e magari una o due frasi di spiegazione se le ritiene utili? Grazie.
Checché ne dica don Minutella, Mascarucci ha perfettamente ragione e con lui ovviamente il coraggioso Mons. Viganò.
“Ma sono altresì convinto che non si verrà mai a capo di questa vicenda perché Benedetto XVI non racconterà mai come stanno realmente le cose. Non lo farà perché manca della necessaria lucidità per farlo”.
Prima di tutto c’è da chiedersi se nel 2013 fosse lucido per fare quello che ha fatto.
E se era lucido, non avrà mica perso la lucidità il giorno dopo l’11 febbraio 2013! E siccome per otto anni non ha mai detto come sono andate veramente le cose, e ammesso che non siano andate come sono andate, c’è da dubitare che lo direbbe se non avesse perso la lucidità.
Sconcertante il fatto che mentre Ratzinger tace, ci siano indagatori che lo rimpiazzano con un turbine di congetture, ovviamente documentatissime e … contraddittorie che fomentano il caos.
A mio avviso, prima si mette una pietra sopra questa faccenda e meglio è.
Caro Enrico Nippo, io credo che al momento della rinuncia Benedetto XVi fosse perfettamente lucido e che si sia fatto da parte perché “intimidito” dal pesante clima di veleni che si erano scatenati intorno a lui. E se proprio vuol saperlo io penso che in cuor suo neanche pensasse che gli sarebbe succeduto Bergogllio…..forse era convinto che a succedergli sarebbe stato Angelo Scola che lui aveva pazientemente preparato alla successione, E’ soltanto un’idea, magari sbagliata, ma forse la spiegazione è molto meno cervellotica e dietrologica di quanto si possa pensare. Basterebbe che Ratzinger dicesse come stanno realmente le cose in ordine alla sua rinuncia e si saprebbe finalmente la verità (se c’è una verità da sapere)
Mi trova perfettamente d’accordo e questo dimostra che Benedetto XVi ha perso la lucidità ed è oggi liberamente interpretabile dal segretario di turno….a tal proposito ripropongo l’articolo che scrissi su Stilum Curiae dopo l’intervista di Massimo Franco………….https://www.marcotosatti.com/2021/03/03/mascarucci-salvate-benedetto-dai-suoi-consiglieri-ridateci-ratzinger/
L’esatta e vergognosa citazione di Ratzinger: “Il pensiero di Lutero, l’intera sua spiritualità era del tutto cristocentrica: “Ciò che promuove la causa di Cristo” era per Lutero il criterio ermeneutico decisivo nell’interpretazione della Sacra Scrittura”.
http://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2011/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20110923_evangelical-church-erfurt.html
Pensi che nel ’71 lasciò anche la macchina in seconda fila. Attaccare un papa perché non è perfetto come voi lo siete è un’operazione che soprattutto non ha nulla a che fare con la validità di un atto giuridico: la sua abdicazione, che non è mai avvenuta. I papi sono uomini e gli uomini non sono perfetti. Che Benedetto possa aver subito le influenze del suo tempo ci sta, come ci sta il fatto che lui se ne sia emendato pubblicamente. Evidentemente lo Spirito Santo ha una soglia di tolleranza che voi non avete. Il punto è chi E’ il legittimo papa. Non conta nulla il resto.
Condivido in toto le parole, le azioni e posizioni di Msr Viganò.
Per il resto la gara olimpica mondiale dell’arrampicata sugli specchi, che solo ai gechi riesce senza fallimento, sarebbe meglio sostituirla con L’ARRAMPICATA SUI GRANI DEL ROSARIO.
🙏🙏🙏❤️✌️
Visto che è così sicura mi spieghi allora il senso di questa frase di Benedetto XVI: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27114419/benedetto-viii-mai-abdicato-nessun-papa-dimesso.html nessun papa si è dimesso per mille anni e anche nel primo millennio è stata un’eccezione. (i papi che hanno abdicato sono stati 6 nel primo mill e 4 nel secondo). Buon lavoro!
più che “papa illegittimo” io direi vero e proprio Antipapa (se la premessa è vera, cioè l’invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI)
ovviamente. Se BXVI non ha abdicato, Bergoglio è antipapa.
Correzione: SANT’ ENRICO II IMPERATORE E BENEDETTO VIII, quando ho scritto seconda volta ho sbagliato XVI per VII. Ma si capisce.
Guardi legga pure altri articoli sul tema qui a SC, come il recente d’ Andrea Cionci, dove mette in luce la risposta del proprio Benedetto XVI al giornalista, pure tedesco.
Invece lei cita senza prove, ed il più probabile appunto perche il vero BXVI mai avrebbe risposto così riguardo bidet, e quindi sicuramente suo indegno e corroto segretariuccio, quello della prima pagina su Vanity Fair, eppure che va a gioccare tennis con una principessa.
Invece direttamente rispose al giornalista tedesco che un precedente suo non era Celestino V, ma 8 Benedetti prima di lui…e cioè Benedetto VIII, che non rinunciò al munus, ma obbligato farsi da parte, appunto come questo COLPO DI STATO VATICANO contro lui, con il berORGOGLIO travestito vescovo di bianco. Ma grande differenza…allora riposse SAN ENRICO II IMPERATORE con la forza dell’ armi, Benedetto XVI, invece non essiste oggi nessun imperatore e meno di quella portata. Ultimo il pure santo, Karl I, invece per forza pure cacciato dalla massoneria, ed oggi arrivati a questo demenziale inferno con “B & B” bed and breakfast…bidet e berORGOGLIO, tutte e due con Colpi di Stato.
Poi non tirare in ballo l’ amato Mgr. Carlo Maria, perche pure lui fino 2016 rappresentava prima BXVI che l’ invió a Washington, e dopo rimasse rappresentando appunto questo Colpo di Stato Vaticano. Lui pure celebrò Messa modernista per decenni; eppure lui si convertì finalmente, arrivando a tutto questo coraggio di cui ne siamo milioni nel mondo grati.
Quindi pure Papa Benedetto XVI, e prenda atto e capisca e lei legga di più prima fare infantili diagnosi, resta unico e leggittimo Papa, pure lungo gl’ anni si è convertito. Ha avuto grandi e gravi errori, ma pure ha fatto grandi passi che lei non può sottovalutare.
Non si conttano i giovani nel mondo intero, che si vedono attratti dal SANTO SACRIFICIO DI SAN PIO V, giorno dopo giorno, e trovano non solo i cosidetti “lefebvristi” ma pure in continuazione Sacerdoti parroci, diocesani, come me, che pure conoscendo la Vera Storia del CV II, abbiamo capito la frode e passati al tesoro nascosto della TRADIZIONE BIMILLENARIA.
ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.
Gli articoli di Andrea Cionci li seguo e li ho anche commentati su questo bog…..proprio perché Cionci ha portato delle prove concrete ritengo che si debba fare chiarezza su questa vicenda della rinuncia…..ma finché questo non avverrà l’ipotesi che le dimissioni di Benedeto sono illegittime resta appunto un’ipotesi che altri confuteranno con altri argomenti, plausibili o meno…impari a rispettare le opionioni altrui visto che oltre a scrivere in un italiano assolutamente incomprensibile non sa fare di meglio che appropriarsi del lavoro altrui, in questo caso dell’ottimo Cionci, senza portare nulla di innovativo al dibattito
È vero che mio italiano è mediocre, e mi dispiace perche mi piace tant…ma certo che lei mi ha capito benissimo perche risponde con quest’ agresività dato che ho toccato suo orgoglio. Appunto perchè non posso dire la mia citando Andrea Cionci?, che tr’ altro mi sa che il primo a commentare qui è stato lui “Andrea C”…e proprio in disacotdo con lei ma dicenfo quasi lo stesso che io riguardo il segretariuccio…Marco Tosatti li potrà dire che pubblicò i primi 4 commenti insieme, quindi io non ho copiato niente d’ Andrea ma citavo proprio lui. Dunque rispetti lei e proprio non sia infantile prendendo mio povero italiano, come hanno fatto altri in altri tempi, per mancanza d’ argomenti per sostenere le vostre opinioni. Veda la differenza von “Bettina” qui che mi dice cosa pensa senza sua manifesta agressività.
Vede padre Eduardo, a me sembra che, nei casi da lei citati lei non tenga conto del tipo di educazione ricevuta dai nostri Ratzinger e Viganò nella loro giovinezza.
Ci faccia caso, coloro che contestano l’attuale pontificato provengono in grande maggioranza dai nord Italia e in prevalenza dalla Lombardia. Ovvero il cosiddetto modernismo ha messo radici in alcuni luoghi e in altri meno, proprio per il diverso tipo di educazione religiosa ricevuta in gioventù.
È palese che le dichiarazioni su Biden attribuite al Santo Padre Benedetto XVI non sono veritiere. Qualcuno ha interpretato a modo suo (chi per un proprio tornaconto personale, chi per un tornaconto politico) il contenuto delle sue parole. Bisognerebbe soffermarsi un pochino sulla posizione del suo segretario in particolare…cacciato in malo modo da Francesco per non aver impedito la partecipazione del Papa alla collaborazione con il Cardinale Sarah alla stesura del libro “Dal profondo dei nostri cuori”..che tanto ha irritato Bergoglio.
Per caso il segretario di Benedetto XVI vuole ingraziarsi Francesco?
Per errore la risposta a lei Andrea C. è finita sotto il commento ad Enrico Nippo……..
Mi trova perfettamente d’accordo e questo dimostra che Benedetto XVi ha perso la lucidità ed è oggi liberamente interpretabile dal segretario di turno….a tal proposito ripropongo l’articolo che scrissi su Stilum Curiae dopo l’intervista di Massimo Franco………….https://www.marcotosatti.com/2021/03/03/mascarucci-salvate-benedetto-dai-suoi-consiglieri-ridateci-ratzinger/
Gentile Andrea, potrei chiederle una cortesia? Qualcuno scambia i suoi commenti per i miei per via del suo pseudonimo, per caso potrebbe diversificarlo un poco? E’ importante che i lettori non si confondano. Quanto alla questione, non trovo nulla di particolarmente disdicevole nel commento su Biden, si tratta di quella solita rarefatta ambiguità di Ratzinger dove dice tutto e il contrario di tutto. Non ha detto “è bravo”, ha detto “è cattolico”. Pure Hitler era cattolico, quindi sono frasi del tutto prive di significato anzi abilmente elusive.