Angela Pellicciari. Libere Associazioni su Draghi, Macron, Napolitano e Gheddafi.
1 Maggio 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Angela Pellicciari, che ringraziamo di cuore, ci offre questa riflessione sulla nostra storia recente, in relazione al caso dei terroristi arrestati – e subito liberati, ai domiciliari – in Francia; mostrando in trasparenza quali fili, dall’estero, condizionino le nostre scelte, le nostre politiche e la nostra libertà ormai da anni. Il che può anche spiegare, ma questo lo aggiungiamo noi, perché solo in Italia la cosiddetta pandemia sia il buon pretesto per impedire ai cittadini l’esercizio del diritto di base di ogni democrazia, cioè il voto. A differenza di numerosi Paesi nel resto d’Europa e del mondo. Già perché si sa che cosa sceglierebbero gli italiani, e questo chi regge i fili, e i terminali nostrani dei fili, a cominciare dal Colle, non lo vogliono…Ma se non mi fanno votare, sono vittima di un golpe, oppure no? Io direi di sì. buona lettura.
§§§
Draghi-Macron
A volte mi capita di mettere in fila, come per caso, fatti diversi. Oggi mi è venuto in mente di buttare giù le mie libere associazioni.
Ettore Bernabei, certamente uno degli uomini più influenti della prima repubblica, uomo di grandi confidenze ed amicizie, a proposito di terrorismo diceva, e scriveva, spiegando come mai da noi fosse durato un tempo interminabile (negli altri stati il terrorismo si era abbastanza rapidamente concluso), che a tenerlo in vita tanto a lungo erano stati gli interessi delle nazioni nostre concorrenti.
Da parte mia aggiungo (non ricordo se Bernabei anche di questo parlasse) come davvero stravagante fosse la generosa ospitalità offerta dal presidente francese, il socialista Mitterrand, ai nostri terroristi. La cosiddetta “dottrina Mitterrand”: non si potevano rimandare in patria persone che avrebbero subito il giudizio di una magistratura condizionata da tendenze filofasciste.
Saltiamo un po’ di anni e arriviamo a Berlusconi. Personaggio ingombrante. Anche dal punto di vista della politica estera. A Pratica di Mare era addirittura riuscito a mettere d’accordo Bush e Putin. E infatti, lo stesso giorno del memorabile incontro, gli era arrivato un provvidenziale avviso di garanzia. Per non dire degli accordi estremamente favorevoli all’Italia che era riuscito a strappare a Gheddafi, non senza aver prima, giustamente, domandato perdono per le violenze italiane in Libia.
Passa qualche tempo e di Berlusconi non se ne può più: fa troppa fatica a piegarsi alle ragionevoli proposte che gli vengono suggerite.
E così, in un duetto vergognoso, il presidente francese Nicolas Sarkozy, uomo di destra questa volta, ma sempre francese, in conferenza stampa si mette a irridere il presidente Berlusconi rivolgendo un sorriso ammiccante e sornione alla cancelliera Merkel che, con più garbo, ma comunque al sorriso risponde.
E’ il preludio del vergognoso attacco alla Libia (dove i nostri interessi erano davvero cospicui). Attacco, si ricorderà, caldeggiato dallo stesso presidente Napolitano in nome delle “grida di dolore” che si sarebbero levate dal popolo libico contro Gheddafi.
Napolitano ha fatto mostra di credere alla propaganda della televisione Al-Jazira. C’è di più. Per caldeggiare l’intervento dell’Italia a fianco del duo franco-inglese in Libia, il presidente Napolitano ha usato le stesse parole che, qualcosa più di 150 anni fa’, il re di Sardegna Vittorio Emanuele II, ha utilizzato per giustificare la propria invasione del regno retto dal cugino Francesco II di Borbone. Difficile da credere, ma è così. Un presidente della repubblica che spera che anche l’Italia (che aveva tutto, ma proprio tutto, da perdere), si schieri a seguito delle potenze anglo-francesi che palesemente puntavano a scalzarci dalla Libia.
Poco tempo dopo Berlusconi era spinto fuori dai giochi, addirittura destituito dal Senato, e noi italiani siamo stati liberati e sollevati dal professor Mario Monti e dalle sue illuminate politiche.
Adesso una notizia bomba: dopo decenni di latitanza, dopo decenni di fraterna ospitalità goduta in Francia, Macron decide che per i nostri terroristi, per i nostri omicidi, per i nostri delinquenti comuni (tali sono i terroristi), la vacanza francese è finita!!!
Dopo tanto tempo, dopo tanti anni, quando i brigatisti ormai sono diventati nonni. Inevitabile chiedersi: cosa è successo? Azzardiamo una risposta: Mario Draghi?
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: br, draghi, gheddafi, napolitano, pellicciari
Categoria: Generale
Si señor
Pellicciari è diventata complottista?
Ma ci pensate? dire a centinaia (!) di esaltati, che qui da noi uccidevano padri di famiglia davanti ai loro figli, che avrebbero potuto vivere tranquillamente in Francia, coll’ unica contropartita di non alzare un dito contro lo Stato ospitante. Per la Francia ha significato, dopo le batoste degli anni ’50 e ’60, almeno marcare la superiorità sulla “sorella latina”, la quale tale gerarchia ha evidentemente accettato senza troppa ritrosia. Accade oggi il medesimo fenomeno coll’ immigrazione clandestina: navi “ong” francesi che nemmeno fanno la mossa di far rotta sulla Corsica o su Marsiglia; e in più i nostri governi vengono criticati per esser “poco accoglienti” !!! Vi ricordate, qualche anno fa, quel treno zeppo di “no-global” italiani respinto a Mentone? ci furono altri tentativi? i “no-tav” hanno mai manifestato dall’ altra parte del tunnel?
La classe dirigente e intellettuale francese, da sempre, ci vuole bene; ha sempre accolto italiani di valore, pronta ad adottarli, senza pregiudizi, da Leonardo a Lulli/Lully, a Mazzarino/Mazarino, da Pellegrino Rossi a Giuseppe Verdi, a Modiglian, da Bugatti a Flaminio Bertonii; ma per quanto riguarda lo Stato, beh, qui ci sono più di cinque secoli a segnare la maggior tradizione gallica! se noi ce ne dimentichiamo, a Parigi trovano il modo di ricordarcelo!
Anche santi italiani sono stati accolti in Francia.
Uno per tutti : Francesco da Paola, che avrebbe dovuto essere sepolto a Tours. Ma sembra che la sua tomba sia stata violata dagli ugonotti e le sue spoglie bruciate
Vorrei ricordare agli amici del forum che alcuni dei terroristi islamici coinvolti nelle più sanguinose stragi in Francia o anche in Germania hanno trovato rifugio qui da noi.
Mi sovvengono almeno 3 casi, di cui uno nell’ultimo mese. Trattasi dei complice di colui che falcidio’ la folla al boulevard des Angles a Niceville. Cioè Nizza. Poi c’è il terrorista che , sempre con un camion falcio’ i passanti al mercatino di Natale. Ucciso dai nostri poliziotti dopo aver attraversato incolume mezza Europa.
Ma il caso più eclatante è quello di un tale che in Francia aveva commesso un atto delittuoso e qui in Italia si presentò al posto di polizia per reclamare il rinnovo del permesso di soggiorno
Ma mal gliene incluse. Fu riconosciuta da un poliziotto e, quindi ebbe il castigo che gli spettava.
Non si accorge che si contraddice?
Il secondo – Lei stesso dice – è stato «ucciso dai nostri poliziotti»: quindi il «rifugio» l’ha trovato in cimitero.
Il terzo – sempre a quanto Lei dice, qui da noi è stato riconosciuto ed – «ebbe il castigo che gli spettava»; immagino voglia dire che è in galera da qualche parte, che come «rifugio» potrebbe anche essere più scomodo di quello del secondo.
In quanto al primo, non è stato molto preciso nell’indicarlo, ma credo di poter dedurre che era transitato per l’Italia quando ancora non si era rivelato come terrorista (non aveva alcun interesse per farlo dal momento che il suo obiettivo era altrove). E quindi non si era “rifugiato” in Italia, altrimenti avrebbe fatto la fine del secondo.
Ben altro è il caso di quei delinquenti (chiamarli terroristi è nobilitarli: sono “anche” terroristi, ma soprattutto delinquenti), che dopo aver commesso i delitti in Italia sono fuggiti in Francia godendosi per quarant’anni i loro dorati rifugi grazie ai Francesi, delinquesti anch’essi in quanto protettori di delinquenti (i responsabili francesi, ovviamente, non l’intera popolazione). La “dottrina Mitterand” non era vangelo, e in qualunque momento il potente di turno avrebbe potuto, anzi dovuto, abolirla.
E ben altre sono le responsabilità dei politici italiani di tutti i Governi succedutisi in questi quarant’anni per permettere la permanenza dei delinquenti nei loro rifugi francesi.
I terroristi di Francia e Germania cercavano e/o trovavano rifugio illegale qui in Italia. Come lei ha ricordato se riconosciuti venivano arrestati.
In Francia i vari terroristi venivano legalmente accolti e protetti più o meno come rifugiati politici grazie ad una legge voluta dal democratico e legittimo governo francese.
C’è molta differenza.
Trovato ! Ecco il nome che permise all’abbe’ dai molti nomi di poter coprire i nostri criminali.
De Gaulle. Infatti aiutò il fratello del generale a fuggire all’estero perché perseguitato dai nazisti occupanti.
Era anche un’esperto nella falsificazione dei documenti.
Era come Enzo Bianchi che aveva (ha) un potere che neanche si immagina. Per dire può piazzare una persona in un’università parlando col rettore.
Ma più che perché poteva, è interessante scoprire perché voleva coprire i brigatisti rossi. Prima di tutto perché con la finta scuola di lingue Yperion, che era la centrale rossa a Parigi (e i Francesi lo sapevano perché sono uno Stato con la maiuscola) aveva proprio una parentela, una nipote, fidanzata o sposata con un terrorista italiano. Poteva e voleva.
I francesi sono uno Stato (inteso come napoleonico, serio) e qualsiasi cosa è buona per la geopolitica, figurarsi proteggere qualche centinaio di terroristi, una bazzecola.
Ma l’Italia di Aldo Moro ha protetto i palestinesi che facevano attentati in Israele (che, essendo uno stato serio, li ammazzava anche all’estero) purché non colpissero l’Italia.
Non lo dica al generale che Aldo Moro proteggeva i palestinesi.
Forse anche Craxi.Se ricordo bene c’era Craxi al governo quando ai palestinesi che avevano ucciso l’ebreo americano Leon Klinghoffer sull’Achille Lauro fu consentita la fuga.
E così si ritorna sempre all’antiebraismo che oggi diventa antisemitismo.
Sembra però che, finalmente, il parlamento europeo si sia accorto che i finanziamenti ai palestinesi servivano per allevare i bambini palestinesi nell’odio verso Israele, e abbia condizionato i finanziamenti all’abbandono di questa politica. Speriamo bene.
In margine, pro veritate: Berlusconi, dopo il baciamano, fece partecipare l’ Italia alla liquidazione di Gheddafi; lo stesso accolse con entusiasmo e appoggiò il governo del suo successore Monti.
Berlusconi è la tragedia della destra italiana, non tanto a causa delle sue responsabilità quanto per colpa di tutti coloro che, terrorizzati da Occhetto (!), credettero di vedere in lui un novello Adenauer o il De Gaulle italiano…un ” mito” inventato sopratutto da ex sinistri: Guzzanti, Ferrara, Quagliarella, Pecorella ec.
Alla fine, abbiamo sì liquidato il PDS, ma abbiamo avuto il mostro (nel senso di “ircocervo”) PD, e poi il mostro (nel senso di mostro) 5 stelle; e nessuna reale difesa della famiglia, del diritto naturale e della civiltà cristiana.
P.s. se la prof.ssa Pellicciari ci legge, sappia che leggo i suoi saggi, e l’ ascolto sempre, con interesse, su Radio Maria.
Io penso il contrario di quanto esposto in questo commento piuttosto limitato nella completezza ed arguzia. Ma la prof.Pellicciari è una intellettuale storico divulgativa non una analista politica, Lo dimostra nelle citazioni confuse e confondenti. Chissà perché insiste nel voler spiegare ciò che non sembra aver capito.
E’ evidente che Macron non ha rapporti buoni con Draghi che è molto più attratto da accordi con la Germania che con la Francia . E’ evidente che con questa manovra Macron getta una “esca” a Draghi sperando che abbocchi. Ma è una esca avvelenata ,non abboccherà.
Mi risulta che in Francia si rifugiassero anche personaggi dell’estrema destra. Ciò convaliderebbe la tesi di un uso strumentale dell’asilo politico.
Quali ?
I personaggi di destra si son rifugiati , ben aiutati, in Giappone.
le ultime tre righe e l’ultima domanda aperta : ” Azzardiamo una risposta : Mario Draghi ?” denotano un certo dominante in un certo mondo cattolico , che deve assicurarsi certezze , inventandosi spiegazioni fantasiose . Dilettantismo che incita alla logica del sospetto e del complotto in ogni tema , Covid incluso. Cara Pellicciari si limiti al Risorgimento ed alle sue certezze su chi lo ha fatto , come e perché , che in parte ( solo in parte ) sono condivisibili , ma la storia contemporanea vuole fonti e testimoni ben diversi da quello da lei citato.
Io vorrei chiedere al generale Laporta di darci la sua opinione , avendo avuto conoscenza diretta dei servizi segreti , di come hanno operato , soprattutto nel periodo del terrorismo . Temo che la spiegazione della decisione di Macron ,la conosca meglio SOFRI di Draghi . Perché non gliela chiedono ? E’ inquietante che ciò non avvenga . E se posso azzardare una ipotesi, che pregherei Laporta di confermare o smentire, questa decisione anticipa una nuova prossima operazione francese in Italia , che per esser perdonata in anticipo, vuole un mezzo di scambio che plachi risentimenti italici . Generale Laporta, la prego , risponda .
Al Sig Wladimoro K. che si mostra tanto “illuminato” vorrei chiedere: come si spiega che in Italia non vengono “ospitati”/protetti cittadini francesi considerati in patria criminali/terroristi/dissidenti, e come si spiega che in Russia non vengono “ospitati”/protetti cittadini americani considerati in patria criminali/terroristi/dissidenti? A me sembra che, in questo campo, o è sbagliato essere ospitali oppure essere inospitali: tertium non datur!
Forse l’ipotesi Pellicciari non è poi così ingenua! Che ne dice Lei?
ma sa che non ho neppure io capito quale è la -logica della Pellicciari -?
«denotano un certo dominante in un certo mondo cattolico , che deve assicurarsi certezze , inventandosi spiegazioni fantasiose . Dilettantismo che incita alla logica del sospetto e del complotto in ogni tema , Covid incluso»
Intanto quello di passare dal particolare (l’articolo della Pellicciari) al generale, cioè al giudizio indimostrato e livoroso – quindi non obiettivo – su una pluralità di persone definito in modo tanto impreciso quanto offensivo nelle intenzioni («un certo mondo cattolico») rivela che il dilettantismo, nel modo di condurre una certa discussione, o confronto d’opinioni, è in Lei e non in coloro da Lei accusati senza alcun motivo di dilettantismo.
Lei poi ha avuto l’abilità d’infarcire in pochissime righe (lette le quali non vale la pena leggere il seguito) di un tale insieme di luoghi comuni o slogan («un certo mondo cattolico», appunto; «assicurarsi certezze»; «spiegazioni fantasiose», «logica del sospetto», e per buona misura «del complotto»), che se come tali non dicono niente; qualcosa dicono, ma molto negativamente, su chi le pronuncia senza preoccuparsi di dimostrarne la congruenza.
Venendo alla Pellicciari, la poverina non ha fatto altro che mettere in collegamento due fatti, e non due ipotesi: la latitanza dei terroristi sotto la protezione francese per ben quarant’anni; ed il fatto che oggi, che finalmente dopo molte richieste di consegnarceli, sempre respinte dai Francesi, a Capo del Governo c’è Mario Draghi. A questo punto mi sembra che il “sospettoso” ed il “complottista” sia più chi insinua “sospetti” o “complotti” da parte di chi osa accostare i due dati di fatto, che quest’ultima persona.
P. S. – qualcuno ha messo in evidenza che in realtà l’ultima richiesta ai Francesi è stata fatta con il primo Governo Conte. E’ vero, come anche ne erano state fatte in precedenza (vedi p. es. caso Battisti); sta di fatto che non sono stati consegnati a Conte ma a Draghi. E questo è un fatto, e non un’ipotesi.
Peraltro, per la vera portata di questa faccenda leggere l’articolo del Generale Laporta.
Bernabei, Berlusconi, Napolitano ,Mario Monti , Draghi….mamma mia ! quali collegamenti “logici” , da vero storico che scrive la storia su Topolino e Paperino.
certo che se la storia si insegna come in questo commento ,capisco perché non si apprenda più ad analizzare i fatti . Mi dispiace caro Tosatti , se vogliamo insegnare qualcosa di serio , ma anche solo fare provocazioni, ma serie, il modello non può essere questo . Suo M.T.d.R
I primi esuli rossi arrivarono in Francia prima del 1981, anno primo della presidenza Mitterand.
Ho letto, un po’ distrattamente, qualche libro di storia. Nel periodo fascista la Francia era rifugio sia per i rossi che per taluni ebrei. Emblematico il caso di Carlo Rosselli che, rifugiatosi in Francia per sfuggire alla persecuzione fascista, in Francia trovò la morte per mano della cagoule ovvero i fascisti francesi.
Insomma una rete di soccorso rosso in Francia esisteva prima di Mitterand. Ed esiste tuttora, perché ricordo di aver letto tempo fa la recensione di un libro relativo ad uno dei brigatisti rossi svaniti nel nulla. Un genovese, con tanto di foto di classe sul tetto di un liceo.. Non ricordo se fosse tra gli assassini di Guido Rossa ma ieri i giornali riportavano anche le giuste e sacrosante dichiarazioni di Sabrina Rossa, la figlia dell’ucciso. Quindi è possibile.
Come ho scritto ieri, Corrado Augias, ieri, in tv, ci ha informato che la dottrina Mitterand non è mai esistita. Ma , allora, uno stato strutturalmente più robusto del nostro, senza input dall’alto, perché avrebbe coperto i nostri terroristi ?
Un forumista ieri, ha fatto un nome : l’abbe’ Pierre. Interessante. Come molti tra noi sanno, l’abbe’ Pierre fu il fondatore di MANI TESE, benemerita istituzione a favore dei poveri .
Ma in un libro sull’abbe’, libro ìmprestatomi, ricordo vagamente che il nostro aveva amicizie importanti. E questo chiude il discorso.
caro Consecutio Temporum il suo approccio storico è molto più convincente di quello della Pellicciari . Chissà perché Stilum le ha dato risalto ,un commento così poteva scriverlo persino un cinquestelle …
Dal vago ricordo di quel libro mi sembra di ricordare un paio di cosette: l’abbe’ aveva partecipato alla resistenza e, sempre se ricordo bene, era stato insignito della Legion d’onore.
l’abbé pierre aveva amicizie importanti (molto) e.. PARENTELE NEL TERRORISMO
come un po’ di alta borghesia italiana che amava alcuni terroristi e li riceveva in salotto, ma questo era arcinoto