Porfiri, San Pietro: Crediamo Ancora che la Messa sia il Centro di Tutto?
28 Aprile 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, in questo breve video il M° Aurelio Porfiri esprime la sua valutazione sulle recenti disposizioni – secondo non pochi illegittime – che limitano fortemente la celebrazione delle messe individuali nella basilica di San Pietro, contrariamente a una tradizione antichissima, e al desiderio di molti sacerdoti, in Vaticano e in tutto il mondo. Buona visione e buon ascolto.
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: messa, porfiri, san pietro
Categoria: Generale
Penso che il valore altissimo della Santa Messa come alto Sacrificio eucaristico, si stia perdendo un po dappertutto. A tutti i livelli e gradi nella Chiesa. Siamo chiamati, ciascuno nel proprio ruolo e secondo la propria vocazione, far riscoprire l’alto valore della Santa Messa, con la nostra testimonianza di fede, con lo stile con cui partecipiamo ad essa, la sacralità del nostro sguardo, la nostra postura, le nostre mani, il nostro inginocchiarci ecc…Non come esternazioni farisaiche ma come atteggiamenti che nascono da un cuore innamorato di Cristo!! Gonfio di gioia e di gratitudine per Lui!
Caro Tosatti, stimato Maestro Porfiri
ho letto giusto oggi una notiziola che vi giro:
http://asianews.it/notizie-it/Chiesa-in-Cina:-il-2021-dominato-dai-100-anni-del-Partito-comunista-cinese-52418.html
riportata anche da:
https://www.aldomariavalli.it/2021/04/28/conoscere-e-ringraziare-il-partito-ecco-la-liberta-religiosa-secondo-pechino/
Direte voi: “sarà contento Sorondo” (e non c’è bisogno che si spieghi chi è) “ma che c’entra con l’articolo?”
C’entra, invece. Perché è semplicemente l’anteprima di quello che – di questo passo – presto o tardi accadrà anche da noi.
Altro che messe individuali, carissimi: saranno sostituite da “incontri religiosi” (niente Eucarestia, ché sarebbe “divisiva”), a tema ambientalista o immigrazionista o (teutonicamente parlando) aperturista (magari, per non bisticciare, faranno a settimane alterne), sottintendendo una malcelata adorazione del diounicodellareligionemondiale. Chi verrà sorpreso a pregare da solo andrà in gattabuia, giacché sarebbe impossibile sapere a Chi si rivolge e cosa Gli chiede
Altro che musica sacra, stimato Maestro: basteranno gli inni ufficiali. In Cina per ora è quello del partito, ma nelle nostre parrocchie va alla grande “Hallelujah” di Cohen (che si canticchia perché “ha una musichetta bella, e poi parla di alleluja che, insomma, qualcosa di cristiano deve pure averla”), quasi alla pari con “Imagine”, altro pezzo forte negli oratori).
Neppure io riesco a capire a fondo il perché del divieto di celebrare messa individualmente. E sì che “persino l’anacoreta che medita in solitudine, per il quale i giorni e le notti ripetono le lodi di Dio, prega per la Chiesa, il Corpo di Cristo incarnato” (T.S. Eliot, “La Rocca”).
In Cina, se li scoprono, li “rieducano”. Qui, per ora, li cazziano. Per ora.
Questa domanda, a titolo dell’articolo, dovrebbe essere rivolta a Bergoglio….ma soprattutto dovrebbe essergli riproposta la seguente :
Allora Gesù chiese loro: «E voi, chi pensate che io sia?»
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Messia, il Figlio del Dio vivente!»
…,ma dato il documento di Abudhabi, la risposta già data potrebbe essere così formulata:”..uno dei tanti”
…tristezza….
Dottor Porfiri, buongiorno!
Sapesse quanti tra i fedeli si sono fatti questa domanda e come il Suo disappunto sia trasversale tra di noi.
Certo!
Un conto celebrare una Messa, un conto celebrare dieci.
La Messa è il massimo degli esorcismi! L’offerta a Dio di Suo Figlio Crocifisso che Lo implora incessantemente per la salvezza delle anime.
Ma nel tempo dell’inganno universale, della dittatura dell’anticristo, dove viene dato a Cesare anche e soprattutto ciò che è di Dio, come potrebbero i reprobi accettare che Dio salvi più anime possibili?
L’intento del nemico è il contrario:
Che si dannino più anime possibili.
Provvediamo con un’intensificazione maggiore della preghiera personale.
Grazie!
Deo gratias!