Il DDL Zan avanza al Senato. Dura Reazione dei Laici Cattolici. La Cei Morbida…

28 Aprile 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Vi riportiamo questa notizia apparsa sulle agenzie: “Si sblocca il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia al Senato: è stato incardinato nella commissione Giustizia dopo settimane di polemiche, rimpalli pressing e resistenze. La calendarizzazione è passata con 13 sì e 11 no. A chiedere da tempo l’avvio della discussione sono Pd, M5s, Leu e Italia viva. Contrario il centrodestra. Il provvedimento è stato approvato in prima lettura alla Camera il 4 novembre 2020. 

“La legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo e’ stata calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l`approvazione definitiva”, afferma su Twitter Alessandro Zan, deputato Pd”.

Sembrava che tuto fosse bloccato: Ieri Provita e Famiglia scriveva:

“Oggi si continua a parlare di ddl Zan in Senato, mentre è notizia proprio di questi minuti che Italia Viva ha dichiarato in aula di essere d’accordo con le obiezioni del mondo femminista sul ddl Zan, aprendo così una vera e propria crisi per il disegno di legge sull’omotransfobia. Senza i voti di Italia Viva, infatti, non c’è maggioranza per l’approvazione del testo.

Ieri, invece si sarebbe dovuto discutere ieri in Commissione Giustizia, si è interrotto. Si è ormai ben capito, anche all’interno della maggioranza, che c’è qualcosa che non va nella sua formulazione e che la questione non si può ridurre allo scontro tra paladini della libertà e della democrazia da un lato e omofobi cattivoni, dall’altro, perché è in gioco la libertà di espressione, stessa.

Cosa è accaduto, ieri e come mai la calendarizzazione del ddl è stata bloccata, lo spiega il senatore Simone Pillon in un video sul suo profilo facebook.

Esordisce specificando quale sia il ruolo che la Commissione del Senato riveste, ossia quello di decidere quali temi trattare nella Conferenza dei capigruppo che si chiama tecnicamente “ufficio di presidenza”, in cui sono presenti tutte le forze politiche rappresentate nel Senato. All’interno di quest’organo, si stabiliscono le priorità da assegnare a certi argomenti. Si crea, così, una maggioranza politica che è quella che sostiene il governo ed è compito della maggioranza indicare al presidente della Commissione quali sono le priorità che si intendono trattare.

Diversi argomenti e disegni di legge erano stati presentati, nelle scorse settimane, tra cui leggi sulla tutela degli animali o sul doppio cognome o sulla tutela delle donne ecc. In tutto una ventina di proposte, a cui è stato dato l’assenso, l’unica proposta su cui non si è trovato un accordo comune è stato il ddl Zan, presentato come priorità assoluta. Perciò come afferma Pillon, nel suo video “di fronte a questa volontà di spaccare la maggioranza a tutti i costi, il Presidente non ha potuto far altro che prendere atto e chiudere la partita dicendo che non se la sentiva di spaccare la maggioranza politica che sostiene il governo, con un voto e quindi ha rimandato tutto nella conferenza dei Capigruppo di Aula e lì speriamo che avvenga una mediazione alta, capace di rispondere alle urgenze degli italiani che non sono certo quelle legate ai corsi gender.”

Nel chiudere il discorso, Pillon ha sottolineato, ancora una volta, che non lascerà che venga calendarizzato un provvedimento che rischia di compromettere la libertà delle persone“.

Non sappiamo che cosa sia accaduto. Ma riportiamo la reazione molto dura dei responsabili del Family Day: 

“Family day: stupiti e preoccupati da incardinamento di ddl inutile e liberticida, bocciato anche da vescovi e femministe

Il Family Day esprime tutto il suo sconcerto e grande delusione per la decisione della Commissione giustizia del Senato di incardinare il Ddl. Pd, M5s, Leu e Italia viva sono degli irresponsabili e violano l’appello all’unità del premier Draghi e del presidente Mattarella, portando avanti una proposta inutile e dannosa.

Il centro-sinistra ha rifiutato di ascoltare il grido delle associazioni familiari, dei vescovi italiani, delle femministe e di tante voci di estrazione liberale che hanno espresso molte perplessità su questo provvedimento liberticida.

In un momento di crisi economica e sanitaria senza precedenti, una parte di maggioranza vuole tenere il parlamento occupato a parlare di un testo divisivo, che introduce nell’ordinamento un vago e pericoloso concetto di identità di genere, che apre a derive liberticide e all’indottrinamento nelle scuole tramite corsi affidati alle sigle lgbt, rallentando così la discussione e l’approvazione delle riforme necessarie per implementare il recovery plan.

Si tratta di un’iniziativa meramente ideologica perché non esiste alcun vuoto normativo, essendo presenti nel codice penale tutti gli strumenti giuridici volti a perseguire e condannare chi si è reso colpevole di discriminazioni e violenze motivate dall’orientamento sessuale, comprese le aggravanti per abietti e futili motivi, e questo lo dimostrano numerose e severissime sentenze già passate in giudicato che hanno giustamente colpito persone che si sono rese protagoniste di ignobili atti contro persone omosessuali.

Leviamo quindi il nostro appello ai parlamentari chiamati a decidere sul percorso di questo ddl inutile e liberticida ed esortiamo tutti i nostri simpatizzanti e le donne e gli uomini liberi della nostra nazione a far sentire chiara e forte la loro voce in difesa della libertà. Il Family Day darà battaglia e tornerà a manifestare il suo dissenso nelle piazze italiane”.

Da notare che sul DDL liberticida Zan, che vorrebbe introdurre corsi di Educazione Gender nelle scuole, si sono levate non poche voci certamente lontane dal mondo cattolico, come il leader comunista Marco Rizzo, non poche esponenti del mondo femminista, e personaggi come Platinette.

Sos Ragazzi denuncia la forma di inganno che si cela sotto l’apparenza:

“Gentile sostenitore,

il disegno di legge Zan continua a far discutere. È attualmente fermo in Senato, ma sono molti quelli che sollecitano una revisione prima ancora di un’eventuale approvazione, perché una legge scritta male porta inevitabilmente ad interpretazioni controverse.

E le interpretazioni controverse riducono quegli stessi diritti che la legge dovrebbe tutelare. In breve, il disegno di legge presentato dal piddino Zan si è trasformato in un pericoloso manifesto ideologico.

A pensarla così sono in tanti. Sta circolando da alcuni giorni anche un appello di «donne e uomini che fanno riferimento all’area politica del centrosinistra, ispirati ai valori di estrazione democratica e progressista», provenienti «da esperienze sociali e culturali differenti», che si sono «sempre schierati in battaglie contro ogni discriminazione».

Le prime firme, quasi duecento, sono quelle di politici, intellettuali, professionisti e simpatizzanti di Pd e Italia Viva, tutti seriamente preoccupati che il lavoro di Zan rischi di «ridurre pesantemente diritti e interessi delle donne e la libertà di espressione».

A promuovere l’appello, tra gli altri, la scrittrice e regista Cristina Comencini, il filosofo e storico Beppe Vacca, la storica Emma Fattorini, la filosofa Francesca Izzo, l’ex presidente di Arcigay Aurelio Mancuso, i consiglieri comunali del Pd Piergiorgio Licciardello (Bologna) e Alice Arienta (Milano), Maria Teresa Menozzo, della direzione nazionale Pd.

Questo perché il ddl Zan è scritto male. Ed è capito peggio.

Un esempio su tutti, il monologo di Luciana Littizzetto all’interno di Che tempo che fa, trasmissione in onda domenica 18 aprile, su Rai Tre.

«Vorrei spendere due parole su Pillon e il decreto Zan. Questo decreto dice che se tu insulti o picchi una persona per il suo orientamento sessuale, per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria e/o penale. Cosa ci sia di strano non lo so».

Di strano, cara signora Littizzetto, c’è che quello a firma Zan non è un decreto, tanto per iniziare.

E se si vuole fare onestamente informazione, bisogna essere chiari e conoscere la materia, o si rischiano strafalcioni e perdita di credibilità. Oltre ad una serie di riprese sui social.

Si continua a discutere di ddl Zan in Senato, ma Italia Viva ha dichiarato in aula di essere d’accordo con le obiezioni del mondo femminista, aprendo così una vera e propria crisi per il disegno di legge sull’omotransfobia. Si è ormai ben capito, anche all’interno della maggioranza, che c’è qualcosa che non va nella sua formulazione e che la questione non si può ridurre allo scontro tra paladini della libertà e della democrazia da un lato e omofobi cattivoni, dall’altro, perché è in gioco la libertà di espressione stessa. Cosa è accaduto in questi giorni lo sveliamo con dettagli e retroscena.

Eppure non tutti riescono a filtrare le parole delle Littizzetto di turno, pronte a manipolare l’opinione pubblica; in tanti si fanno abbindolare dagli slogan a favore di questo ddl liberticida. Sì, liberticida, perché una legge simile finirà inevitabilmente col fare da scudo per coprire, giustificare ed imporre il pensiero arcobaleno, rispetto al quale ci si dovrà coattivamente adattare.

Ricordiamo, infatti, che la proposta del piddino Zan prevede la reclusione: 

–  fino a 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette atti di discriminazione fondati su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere, disabilità;

–  fino a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi.

La legge prevede anche due inquietanti misure di ri-educazione: l’inserimento di programmi di sensibilizzazione nelle scuole e l’istituzione della giornata nazionale contro l’omofobia, il 17 maggio.

Nel caos che è e che produrrà il ddl, allora, sarà permesso dire che un figlio ha diritto ad avere un padre e una madre? Sarà perseguitato come gesto discriminatorio l’affermare che, per natura, esistono solo maschi e femmine? Saranno puniti i genitori che si opporranno all’indottrinamento scolastico?

Non si tratta di allarmismi, ma di paure reali, basate sulle parole dello stesso onorevole Zan, che lo scorso agosto, in una trasmissione in onda su Radio Capital disse: “la libertà di pensiero non è un valore assoluto”.

L’ultimissima campagna social lo dimostra: l’hashtag #diamociunamano individua foto di scritte sul palmo della mano a favore del ddl Zan. E il politico, il cantante, l’attore si deve adeguare, fotografare e pubblicare. Non si è affatto liberi, già ora. Figuriamoci a ddl approvato!

Ma SOS Ragazzi lotterà per impedire che venga approvato il “reato d’opinione” e che i nostri figli vengano manipolati dalle teorie gender.

Ti ringrazio ancora una volta per il sostegno che confermi a questa campagna, al fianco dei tuoi figli, a difesa del nostro futuro”.

 

E infine vi riportiamo il comunicato della Presidenza della Cei, che definiremmo morbiduccio; e si esprime quando già c’è la calendarizzazione, cioè in tempi certamente meno utili, per fermare questo progetto contro la libertà e l’umanità…a fronte di chi – e sono molti – afferma che il DDL Zan è semplicemente inutile e dannoso, i don Abbondio in carica invitano al dialogo!

Troppi i dubbi: serve un dialogo aperto e non pregiudiziale

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi lunedì 26 aprile, coe- rentemente a quanto già espresso nel comunicato del 10 giugno 2020, nel quadro della vi- sione cristiana della persona umana, ribadisce il sostegno a ogni sforzo teso al riconosci- mento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna.

In questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così impor- tante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative.

L’atteggiamento che è stato di Gesù Buon Pastore ci impegna a raggiungere ogni persona, in qualunque situazione esistenziale si trovi, in particolare chi sperimenta l’e- marginazione culturale e sociale.

Il pensiero va in particolare ai nostri fratelli e sorelle, alle nostre figlie e ai nostri figli, che sappiamo esposti anche in questo tempo a discriminazioni e violenze.

Con Papa Francesco desideriamo ribadire che «ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza» (Amoris Laetitia, 250).

Alla luce di tutto questo sentiamo il dovere di riaffermare serenamente la singolarità e l’unicità   della famiglia, costituita dall’unione dell’uomo e della donna, e riconosciamo anche di doverci lasciar guidare ancora dalla Sacra Scrittura, dalle Scienze umane e dalla vita concreta di ogni persona per discernere sempre meglio la volontà di Dio.

Auspichiamo quindi che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edifica- zione di una società più giusta e solidale.

Roma, 28 aprile 2021

La Presidenza deLLa Cei

§§§

 




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29 commenti

  • Claudius ha detto:

    Il comunicato CEI e’ un pistolotto talmente idiota che mi viene il sospetto che i vescovi italiani siano d’accordo con il ddl Zan

  • Adriana 1 ha detto:

    Leggete di quante “belle cose” è pieno il sacco del decreto Zan -“Promesse, Promesse” di estensione a tutti di “grazie straordinarie” già, in parte, arrivate-https://www.maurizioblondet.it/perfetta-coerenza-del-totalitarismo-le-liberta-oppressive/.

  • massimo trevia ha detto:

    C.E.i:conferenza estremamente ignava.

  • Adriana 1 ha detto:

    I Vescovi italiani non sanno che presto-prestissimo rischieranno di essere arrestati se leggeranno il Genesi con quella ” singolare” vicenda della famiglia eterosessuale. A Londra è appena accaduto ad un anziano predicatore cristiano…la polizia lo ha arrestato su avviso dei presenti che lo hanno accusato accusato di omofobia.
    https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/londra-anziuano-predicatore/1913461/?fbclid

  • GINO ha detto:

    Consiglio tutti a tutti i giornalisti, intellettuali e sacerdoti di pubblicare, entro questa settimana, tutte le loro idee che hanno a riguardo agli sporcaccioni così da usufruire dell’irretroattività della legge penale.

  • Diana ha detto:

    Ah, sempre più scialita la CEI, con il richiamo al “dialogo” con chi vuole tappare la bocca a tutti, e principalmente ai cattolici. L’invasione di cicisbei nel clero continua a rendere i suoi frutti. Si vede che dopo la chiusura delle chiese, i guanti di gomma, il silenzio davanti alle forze dell’ordine che interrompevano le Sante Messe, il comunicato insolitamente virile rimangiato dopo che Oltretevere qualcuno ha alzato un sopracciglio, temevano vi fosse ancora qualche contribuente distratto che avrebbe firmato l’8×1000 per la ex Chiesa Cattolica.

  • rodolfo ha detto:

    Ma lo avete ben letta questa frase del comunicato CEI ?

    Primo : l’espressione “singolarità e unicità” sembra persino ironica , come dire che la famiglia ha le sue caratteristiche, come ogni altra istituzione. Secondo : ci dobbiam lasciar guidare come i protestanti dalla Sacra Scrittura ? Non dalla tradizione bimillenaria della chiesa ? Non dal magistero precedente a Amoris Laetitia ? Poi , dalle scienze umane ? ma che dice la CEI ? infine dobbiamo riferisci alla REALTA’ ( la vita concreta ..) ? ma siamo matti ? ( si , sono matti !)

  • Claudius ha detto:

    Ma e’ mai possibile che sulla legge Zan Marco Rizzo del Partito Comunista abbia una posizione molto piu’ cattolica, di buon senso e intransigente (altro che i belati della CEI) di Bergoglio e della CEI? Ma qualcuno me la spiega sta cosa per favore?

  • Lady Ypsilon ha detto:

    Sappiamo tutti che più che quanto già detto la legge Zan vuole introdurre un rigido controllo della libertà di pensiero e di opinione e nel contempo trovare un motivo legale per poter accusare i genitori più deboli di delitti relativi alla legge e quindi portar via loro i figli per incrementare il business delle case famiglia o riuscire nello scopo di dare un figlio anche in affidamento a una qualche coppia di persone dello stesso sesso.
    Oggi nella rubrica televisiva QUANTE STORIE è stata raccontata la storia di un ragazzo figlio di una poveretta, ragazzo che non esisteva per lo Stato perché non iscritto all’anagrafe e che non frequentava nessuna scuola e , mentre la madre andava a cercare qualche mezzo di sostentamento veniva custodito da una vicina. Questo fin tanto che una ostetrica non l’ha notato sempre alla stessa finestra e ha iniziato a fare denunce prima ai vigili, poi alla polizia ed infine ha seguito la pratica a palazzo di giustizia.
    Secondo il giudice che si era occupato di questa pratica questa era una storia da raccontare .
    Infine il ragazzo è stato tolto alla madre ed affidato alle istituzioni che lo hanno salvato.
    Mi domando : sarà vera questa storia o sarà funzionale al sostegno delle istituzioni ?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Non sono un politico, ma di problemi umani credo di intendermene.
    Mi sembra che le azioni intraprese da Family Day e da SOS ragazzi vadano nella direzione giusta. Come ho già scritto qualche giorno fa la via da seguire è quella di isolare politicamente Zan, non quella di spaccare in due il parlamento o i singoli partiti. E niente dialogo. Quello lasciamolo a San Francesco che ammansisce il lupo di Gubbio o va a convertire il “Soldano”.

    • Maria Michela Petti ha detto:

      D’accordo in linea di principio, stimato Emerito. Ma: in concreto come centrare l’obiettivo?
      Quanto al paventato pericolo delle spaccature da scongiurare, ho l’impressione che non si corra questo rischio, in presenza di un parlamento e di partiti saldamente uniti in difesa di una maggioranza ampia come non mai, attenta a non scontentare alcun partito che la compone e tenuta insieme dal collante dell’“unione [che fa laforza] per combattere la pandemia”.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Se la gente conoscesse la forza del cosiddetto “controllo sociale” forse il problema sarebbe risolto. Bisogna non soltanto fare opera di convincimento sull’opinione pubblica e sui parlamentari, ma dichiarare chiaro e tondo che non voteremo per fare rieleggere i parlamentari che daranno il loro favore al DDL proposto da Zan. Questa è l’unica ragione che quelli là sentono.

        • Adriana 1 ha detto:

          “Dichiarare che non voteremo…” Caro mio, il voto ce lo hanno già tolto egli va bene così.

          • Adriana 1 ha detto:

            e.c. e gli

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Non ce lo hanno tolto. I giorni non passano solo per noi ma anche per loro. E ogni giorno che passa è uno di meno che rimane per questa legislatura e il redde rationem arriverà e lo sanno benissimo.

      • Anonimo verace ha detto:

        solo apparentemente compatta. Credevo che Draghi e Letta ce li avesse imposti l’Europa, allo scopo di compensare gli incapaci del governo precedente. Ma forse mi sbagliavo. Letta non è ritornato su input dell’Europa ma forse su input del Vaticano in appoggio alla politica di Biden.
        Lo scopo sia del governo Conte, sia di una parte di questo, consiste nella lotta della nomenclatura de sinistra contro gli elettori di centrodestra, cioè le piccole e medie imprese, ridotte sul lastrico dalle chiusure e dallo sperpero delle risorse in monopattino e gingilli vari. Letta ha il compito di escludere Salvini dal governo, quando gli italiani desidererebbero escludere lui dalla gestione della RAI e delle altre imprese pubbliche.

  • paolo deotto ha detto:

    Chiedo scusa. Dimenticavo un interessante caso, accaduto di recente in UK, e che ci aiuta a capire il futuro, se il ddl Zan diverrà legge. Vedi su https://www.lanuovabq.it/it/licenziata-perche-no-trans-e-con-una-legge-alla-zan

  • paolo deotto ha detto:

    Lo scopo del ddl Zan è così chiaro che non vale davvero la pena discuterne. È un passo necessario per proseguire nella distruzione di quello che resta della civiltà.
    Piuttosto si palesa sempre di più la tattica per far proseguire questo scempio giuridico e morale. Da una parte la propaganda affidata a personaggi di rara ignoranza, supportati però da strafottenza e maxi-visibilità: vedi i vari Littizzetto, Fedez eccetera. Di sicuro questi guitti hanno molto più seguito di tanti personaggi politici.
    E poi, la strenua difesa della “unità” della maggioranza, che diventa una divinità da difendere a ogni costo, perché siamo in “emergenza” e non possiamo rischiare di far cadere questo governo che è splendido e meraviglioso.
    Insomma, ogni discussione è stoppata a priori in nome della difesa della stabilità governativa. Non a caso il Draghi ha già parlato, seppur riferendosi ad altri argomenti, di necessità di “unità”, senza perdere tempo in “visioni di parte”.
    La discussione, l’opposizione, viene sempre più dipinta come un crimine che può portarci alla rovina e magari anche alla quarta/quinta/sesta ondata della terribile pandemia.
    Tutti insieme appassionatamente: in lieto cammino verso il baratro.

  • P. Brian Paul MAGUIRE,c.p. ha detto:

    Ci si impara più forse dal Don Abondio di Manzoni, che “non era nato con un cuore di leone” o dalla persona di Gesù Cristo che ci avverte:”Chi sivergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergogmerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi” (Mc. 8, 38)? O forse era soltanto prima del “Big Bang” del Vat II, il “Great Reset” del “Nuovo Ordine Ecclesiale”, che era proibito di “scherzare con Dio” (Gal. 6, 7), a dispetto di degli avvertimenti dati a La Salette ed a Fatima da quella “profetessa di sciagure”, la Vergine Immacolata.

  • Danieli Gabriela ha detto:

    È “DOGMA” di fede che GESÙ ha affidato a PIETRO e in PERPETUO a TUTTI i suoi “legittimi” successori, il compito di CUSTODIRE IL DEPOSITO della VERITÀ E DELLA FEDE.

    🌟 JOSEPH RATZINGER:
    La CHIESA INSEGNA che il rispetto verso le persone omosessuali NON PUÒ PORTARE IN NESSUN MODO ALL’APPROVAZIONE DEL COMPORTAMENTO OMOSESSUALE oppure al RICONOSCIMENTO LEGALE delle UNIONI OMOSESSUALI.
    Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l’unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società.
    🔴RICONOSCERE LEGALMENTE le UNIONI OMOSESSUALI oppure equipararle al matrimonio, SIGNIFICHEREBBE non soltanto APPROVARE UN COMPORTAMENTO DEVIANTE, con la conseguenza di renderlo un MODELLO nella società attuale, ma anche offuscare VALORI FONDAMENTALI che appartengono al patrimonio comune dell’umanità.
    🔴LA CHIESA NON PUÒ NON DIFENDERE TALI VALORI, per il bene degli uomini e di tutta la società.

    🌟 Il SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II, nell’Udienza concessa il 28 marzo 2003 al sottoscritto Cardinale Prefetto ha approvato le presenti Considerazioni, decise nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.
    Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 3 giugno 2003, Memoria dei Santi Carlo Lwanga e Compagni, Martiri.

    *JOSEPH CARD. RATZINGER *
    Prefetto

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html

    • Adriana 1 ha detto:

      Bello…ma non aveva pensato che i LGBTQecc… sarebbero diventati, -loro-, i sedicenti, legittimi sacerdoti dell’Ecumenismo religioso in nome dell’Amore senza confini.

      • Gabriela Danieli ha detto:

        Cara Adriana, chi mi conisce sa che credo fermamente nel DOGMA DELL’INFALLIBILITÀ del PAPA (stabilito da Cristo), e pertanto, mi sento in dovere di difendere l’Autorità Divina di Papa San GIOVANNI PAOLO II e dell’attuale Papa Benedetto XVI, che ritengo abbiano adempiuto pienamente alla loro MISSIONE di CUSTODIRE il DEPOSITO della FEDE a loro affidato.
        Purtroppo, in questo momento della storia della Chiesa, in cui, secondo la profezia di papa Leone XIII, gli astuti nemici (massoneria ecclesiastica) hanno usurpato il trono di Pietro, per distruggere la chiesa e disperdere le anime, mi rendo conto, quanto sia IMPORTANTE RIMANERE UNITI a PAPA BENEDETTO XVI, unico detentore del MUNUS PETRINO da lui MAI REVOCATO, (ultima udienza del 27- 2-2013) se davvero vogliamo restare fedeli a Cristo e alla VERITÀ del Suo vangelo.
        Papa Pio IX lo spiega: ◾Questa Sede di San PIETRO si mantiene “SEMPRE” IMMUNE da ogni “ERRORE” in forza della DIVINA PROMESSA fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli…
        QUESTO INDEFETTIBILE CARISMA di “VERITÀ” e di “FEDE” fu dunque DIVINAMENTE CONFERITO a “PIETRO” e ai “SUOI SUCCESSORI” in questa Cattedra, perché esercitassero il loro eccelso ufficio per la “SALVEZZA” di TUTTI, perché l’intero GREGGE di Cristo, distolto dai velenosi pascoli DELL’ERRORE, si alimentasse con il cibo della CELESTE DOTTRINA e perché, dopo aver eliminato ciò che porta allo scisma, tutta la CHIESA SI MANTENESSE UNA e, appoggiata sul suo FONDAMENTO, RESISTESSE INCROLLABILE CONTRO le PORTE DELL’INFERNO .
        http://www.vatican.va/content/pius-ix/it/documents/constitutio-dogmatica-pastor-aeternus-18-iulii-1870.html
        ……
        ◼️.. “Pietro infatti, in forza del primato, non è altro che il VICARIO di Cristo, e in tal guisa si ha di questo Corpo UN SOLO CAPO PRINCIPALE, cioè CRISTO, IL QUALE, pur continuando a governare in modo arcano la Chiesa direttamente da sé, VISIBILMENTE però LA DIRIGE ATTRAVERSO “COLUI” CHE RAPPRESENTA la “SUA PERSONA” …
        ◼️Che “CRISTO e IL SUO VICARIO” COSTITUISCONO “UN SOLO CAPO” , lo spiegò solennemente il Nostro Predecessore Bonifazio VIII d’immortale memoria con la sua Lettera Apostolica “Unam Sanctam”, e la medesima DOTTRINA NON CESSARONO MAI di RIBADIRE i SUOI SUCCESSORI.
        🔴”Si trovano quindi in un PERICOLOSO ERRORE coloro i quali RITENGONO di poter aderire a CRISTO, CAPO della CHIESA, PUR NON ADERENDO FEDELMENTE AL SUO VICARIO IN TERRA.
        ▪️Sottratto infatti questo VISIBILE CAPO e spezzati i visibili vincoli DELL’UNITÀ, essi OSCURANO e DEFORMANO talmente il CORPO MISTICO del REDENTORE, da non potersi più né scorgere né raggiungere il porto della SALUTE ETERNA.
        “Mystici Corporis Christi (29 giugno 1943) PIO XII”
        ……
        🌹.. “Questa AUTORITÀ (del papa) infatti, benché conferita ad un uomo ed esercitata da un uomo, NON È UMANA, MA PIUTTOSTO DIVINA.. attribuita per bocca di Dio a Pietro, e resa “INTANGIBILE” per LUI e per i SUOI “SUCCESSORI” …
        ◼️Di conseguenza noi dichiariamo, stabiliamo, definiamo ed affermiamo che è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO alla SALVEZZA di OGNI CREATURA UMANA che ESSA SIA SOTTOMESSA al ROMANO PONTEFICE❗
        “Unam Sanctam” papa Bonifacio VIII.

        • MARIO ha detto:

          Sig.ra Gabriela Danieli,
          mi sembra che lei esponga la dottrina sull’infallibilità del Papa in maniera ineccepibile… (a parte l’estetica un po’ kitsch).
          Solo un piccolo e banale errore, per quanto determinante per la salvezza eterna: ho l’impressione che lei si sia confusa sul nome del Pontefice regnante. Un lapsus?

          • Danieli Gabriela ha detto:

            Caro Mario, sta forse insinuando che Jorge Mario Bergoglio, già scomunicato da papa Leone X
            con la bolla “Exsurge Domine” del 15 giugno 1520 perché seguace dell’eretico Lutero, che si prostra in ginocchio davanti agli idoli pagani, commette il gravissimo sacrilegio di offrire il sacrificio di Cristo alla MADRE-TERRA o PACHAMAMA, che ha fatto porre sull’altare della basilica di s Pietro il 27-10-2019 durante l’offertorio, che nega il dogma dell’IMMACOLATA CONCEZIONE e quindi anche della DIVINITÀ di Nostro Signore Gesù Cristo, definendo “pagano” il Suo Preziosissimo Sangue, che obbliga i fedeli a profanare con le mani non consacrate e a calpestare il SS. nei frammenti che cadono sul pavimento in tutte le messe, a sottoporsi al vaccino mNRA illecito, perché non testato, contaminato dall’ABORTO primo passo verso il transumenesimo e il marchio della bestia, che collabora da 8 anni con i piani della stessa massoneria che lo ha eletto, per costituire la nuova religione mondiale senza Cristo e ABOLIRE il SANTO SACRIFICIO….. dunque Mario, mi faccia capire, lei forse sta insinuando che Gesù Cristo potrebbe aver riservato ad un anticristo il dono dell’INFALLIBILITÀ, onde governare in modo arcano con lui la Sua Santa Madre Chiesa???
            Perfavore, la prego, non è lecito né a lei, né a nessun altro, nominare il nome di Dio invano. Papa Pio IX non si farebbe scupoli a chiamare SINAGOGA DI SATANA la chiesa massonica di Bergoglio. Così come non si farebbe nessun scrupolo SAN PAOLO, nel chiamare ANATEMA quell’ANGELO VESTITO DI BIANCO che dal trono di Pietro insegna un vangelo diverso da quello di Cristo per disperdere le anime.
            E Santa Caterina da Siena oggi RIPETEREBE A VOCE ALTA A TUTTI I VESCOVI E SACERDOTI:
            “SOLO NELL’ OBBEDIENZA AL PAPA (BENEDETTO) STANNO COLORO CHE HANNO LUME E CHE CON LUME CONOSCONO LA VERITA! ”
            Inoltre…. c’è un saggio proverbio che dice:
            “MORTO UN PAPA SE NE FA’ UN ALTRO”.
            Benedetto è morto? No.
            Tuttavia lei potrebbe obiettarmi che Il canone 332 §2 del Codice di diritto canonico prevede che il ROMANO PONTEFICE possa rinunciare al suo ufficio. Ma lei sa bene, Mario, che per la validità si richiede che la RINUNCIA (REVOCA) sia fatta liberamente e che venga “DEBITAMENTE MANIFESTATA” .
            Dunque le chiedo:
            “Le risulta che PAPA BENEDETTO XVI abbia PUBBLICAMENTE “REVOCATO” il MINISTERO PETRINO datogli da Cristo SI O NO ?
            Ma prima di rispondere, la prego ad ascoltare con molta attenzione le DICHIARAZIONI UFFICIALI di papa BENEDETTO durante la Sua ultima Udienza in Vaticano del 27 Febbraio 2013, poco prima di seguire le stesse sorti del papa suo omonimo, da lui citato… perché anche lui costretto al silenzio e all’esilio dagli astuti nemici!
            Attendo sue risposte. Grazie Mario.

          • MARIO ha detto:

            Cara Gabriela,
            il mio commento rispondeva solo al dovere morale della “correzione fraterna” nei suoi confronti.
            Sull’argomento in questione si sono espresse chiaramente personalità molto più autorevoli del sottoscritto, come per es., solo per citarne una, il Card. Sarah.
            Tutti ignoranti e/o falsi e/o corrotti? Strano concetto della Chiesa…
            Non la sfiora nemmeno il sospetto di essere lei fuori strada? E delle conseguenze che eventualmente questo comporta?
            Nella quasi assoluta certezza che lei rimarrà della sua opinione, non mi resta che augurarle, trattandosi di materia grave, il beneficio della mancanza di piena avvertenza e/o deliberato consenso.
            Cordiali saluti.

  • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

    I vescovi italiani hanno ripudiato il diritto naturale !? lo ignorano? era un ostacolo all’ “ecumenismo”? era divisivo? come argomento vale di più UNA frase da UNA esortazione papale?
    Arrendersi prima di combattere: forse c’è un’ astuzia nascosta (molto nascosta)…..

  • Sherden ha detto:

    “…Auspichiamo quindi che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale…”
    Traduco:
    “Come se fosse Antani, con scappellamento a destra”
    (R. Mascetti)