Il Papa, i Migranti, La Vergogna. Ma di Chi Esattamente si Parla?
27 Aprile 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, i giornali dei regime in quota PD (Corriere, Repubblica, Stampa & C.) parlano di “vergogna” per i clandestini morti in mare, che avevano affidato le loro vite a dei trafficanti di esseri umani il cui cinismo è evidente a tutti. Anche il Pontefice ne ha parlato, e Pezzo Grosso se ne occupa. Personalmente, ritengo che si dovrebbe vergognare chi favorisce e alimenta il traffico di esseri umani, sotto le mentite spoglie dell’accoglienza; chi non vuole ascoltare e sentire quello che i vescovi africani dicono da anni; chi non vuole adottare politiche serie e anche severe (ma come! Ne sono così capaci verso gli italiani….) per scoraggiare i mercanti di nuovi schiavi. E dovrebbe vergognarsi chi riceve soldi dallo Stato, cioè dai contribuenti, per tenere in vita il business dell’accoglienza, guadagnandoci. Il Pontefice, come Primate d’Italia, i vescovi, le Caritas non si sentono chiamati in causa?
§§§
IL PAPA, UNA NE PENSA, CENTO NE FA…ma non ne becca una…
(Corriere della sera, 26 aprile, pag. 16): IL PAPA SUI MIGRANTI: E’ L’ORA DELLA VERGOGNA!- Francesco sulla tragedia dei 130 naufragati al largo della Libia. “Prego per chi si volta dall’altra parte”.
E’ vero, è il momento della vergogna.
Ma di chi?
Per Francesco dovremmo vergognarci naturalmente noi, non chi criminalmente organizza il viaggio di questi poveri disperati. Continua infatti dicendo: “Preghiamo anche per coloro che possono aiutare, ma preferiscono guardare da un’altra parte. Preghiamo in silenzio per loro”.
Ripeto, chissà a chi si riferiva il Papa, mah!
Secondo me si riferiva a Stilum Curiae, che abitualmente preferisce guardare dalla parte dove il Papa non vuole guardare.
L’Osservatore Romano, che dopo la direzione di Vian non sa più osservare nulla, sa solo leggere e trascrivere le veline di Spadaro, scrive a tutta pagina: “Abbandonati e sepolti in mare”.
Ma da chi abbandonati e sepolti? Dai libici? A chi si stava riferendosi il Papa, e l’ormai miope Osservatore romano, ce lo spiegano i gesuiti dello sconosciuto centro Astalli per i rifugiati, con una considerazione esplicativa: “Ci si ostina a definire politiche migratorie degli accordi stipulati con governi antidemocratici, spendendo capitali che potrebbero esser utilizzati per gestire le migrazioni in maniera sicura e legale”, ha detto padre Camillo Ripamonti.
Gestire le migrazioni in maniera sicura e legale?
Il gesuita vuole gestire le migrazioni, al posto di Casarini? E’ proprio l’ora della vergogna, senza dubbio.
Sempre oggi, invece, Repubblica ignora questa dichiarazione di ieri del Papa. In compenso pubblica l’appello a Draghi delle ONG soccorso in mare, che evidentemente con il naufragio hanno perso affari e vorrebbero esser incluse nel Recovery.
Per riuscire a leggere e capire l’appello ci vuole pazienza e l’aiuto di un interprete. L’appello inizia con modalità strappalacrime sulle tragedie umane, continua vantando le benemerenze delle ONG (“si profit!”) che han guadagnato la riconoscenza di tutti.
Ma poi le cose son cambiate (dice l’appello) grazie a perfidi governi senza pietà che hanno cessato di coordinare i soccorsi, facendo tornare le navi in Libia e permettendo così alle autorità libiche di detenere i migranti arbitrariamente, con violenze ecc.
Ma non solo, concomitantemente le angeliche e disinteressate ONG son diventate oggetto di una campagna di delegittimazione e criminalizzazione… Ecc. Ecc.
Appello firmato da i soliti Emergency, Medici senza frontiere, Open Arms, Sea Watch, sos Mediterranée, ecc.
Manca solo la firma della ONG dell’amico fraterno ed amato del papa, Casarini (Mare Jonio).
Mi son chiesto, dopo gli scandaletti del citato, le altre ONG non l’hanno voluto far firmare? O gli è venuto un sussulto di vergogna?
Ma insomma l’ora della vergogna, gridata da Francesco, a chi è rivolta?
Ai trafficanti di uomini, ai libici, alle ONG un po’ business oriented, a Salvini…?
Ma vuoi vedere che il papa ha ancora rancore verso Salvini? Ma non dovrebbe saper perdonare, invece di furbescamente e un po’ ipocritamente invitare a pregare per chi si volta dall’altra parte sottraendo affari alle Ong dei gesuiti di questo centro Astalli di padre Ripamonti?
§§
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM
@marcotosatti
(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)
E ANCHE SU VK.COM
stilumcuriae
SU FACEBOOK
cercate
seguite
Marco Tosatti
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
ANDATE ALLA HOME PAGE
SOTTO LA BIOGRAFIA
OPPURE CLICKATE QUI
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.
Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina
Condividi i miei articoli:
Tag: migranti, ong, papa, vergogna
Categoria: Pezzo Grosso
Bergoglio dovrebbe vergognarsi dell’indecente suo collaborazionismo con i mercanti di esseri umani, che ha assiduamente fomentato e difeso. Di questo dovrà rispondere di fronte a Dio e alla storia. Ha trasformato la Chiesa in una spelonca ma non avrà l’ultima parola.
Bergoglio utilizzò l’espediente del lemma “Vergogna”, suggeritogli da Francesca Chaoqui, il 2 ottobre 2013, per darla a intendere.
https://www.pierolaporta.it/vergogna-lettera-a-papa-francesco/
Sig. Labieno, non se la prenda per il metodo spiccatamente diabolico di usare i versetti biblici quale arma contro i fedeli. Ci fanno vivere in un mondo capovolto nel quale il bianco e’ diventato nero e viceversa. Se riflette, il metodo viene usato da tutti i piu’ potenti rappresentanti di questo mondo ovviamente consigliati, ammaestrati e diretti da principe della menzogna. Naturalmente non essendoci ne’ Cristo ne’ Dio a chiarirne il significato, presumono avere gioco facile nella manipolazione. E la Bibbia si limita all’essenziale nelle parole, figuriamoci se fosse stata scritta col metodo col quale vengono scritte le leggi. Non oso immaginare che cosa ne’ poteva scaturire. Pertanto, bando alle ciance di costoro, suggerisco regolarci secondo coscienza , discernimento e sapienza che Egli ci elargisce abbondanti. Sappiamo benissimo quale e’ il progetto a cui concorrono, ammantandolo di melassoso buonismo. Non si lasci infilzare dalle chiacchiere ,le scelte le giustificheremo a Lui non certo a siffatti personaggi che hanno ben altro padrone.
Risorse per gestire le migrazioni e non lo sviluppo dei parsi poveri e la pace dei paesi in conflitto?
Sconcertante.
Abbiamo gia’ capito che questo “Papa “o presunto tale sembra una Boldrini in tonaca. Pero’ una cosa spiace: nel clero, a parte don Minutella e pochi altri, nessuno prende posizione , se non contro la sua elezione, almeno contro le sue sparate radical chic. C’e’ un’omerta’ spaventosa, eppure non posso credere che Beroglio piaccia a tutti! Ma finche’ le denunce contro Begoglio sono solo anonime hanno ben poca autorevolezza.
Mi alzo la mattina, vado a lavorare per un lavoro che non mi fa guadagnare nulla, e fra un mese su questa aziendina e la mia umile casa devo pagare imu, tasi, tari e altro.. Vicino a me dei soggetti di partito ospitano migranti e imu, tasi, tari non li preoccupano perché avranno l’ introito sicuro di stato, ecco, quel giorno in cui Bergoglio e l’orefice il panormitano dovevano farmi sentire in colpa hanno attirato l’ ira del cielo su di loro.
Caro Tosatti,
questo articolo combacia bene con quanto pensavo in questi giorni. Domenica sono rientrato dalla Messa serale rabbuiato e arrabbiato.
La mia parrocchia è da anni in appalto a una serie di sacerdoti di chiaro stampo progressista, entusiasti adepti del nuovo (ancora?) corso bergogliano, con tutto il conseguente armamentario di sciatteria liturgica, ammiccamento all’eresia e al protestantesimo, ecumenismo scollacciato, con tanto di spazio offerto a imam e apostati.
In un simile quadro, dovrei essere sazio di brutture, vinto dalla goccia persistente con cui ogni domenica si tenta di spostare l’asticella della fede sempre un po’ più in basso, verso un generico volemose bene ecologista, sincretista, gay friendly.
Ebbene, l’altra sera si è toccato il fondo con l’accusa letterale, rivolta dal parroco ai fedeli, di essere degli assassini. Sissignore, veri e propri colpevoli di complicità in omicidio. Non mi stupisco, nonostante la rabbia: ripete le parole sentite in giornata dal sedicente (poco, in verità) pontefice, in riferimento alla morte di un centinaio di persone nel mar libico, affogate nel tentativo di arrivare clandestinamente in Italia.
Sono disgustato. Ho sempre creduto che la responsabilità – penale e morale – fosse personale.
Cosa ho a che fare io – io come singolo – con la morte di quei poveri disgraziati, per cui non posso che pregare?
Perché dovrei sentirmi, e tanto più essere, colpevole di qualcosa su cui non posso influire in nessun modo? Potevo io andare in mare a salvarli, o fare qualcos’altro di simile? No, in coscienza posso affermare che non potevo. La responsabilità allora da cosa deriverebbe? Dall’aver votato partiti politici che si oppongono all’accoglienza indiscriminata dei clandestini e ostacolano le attività illegali di molte ONG?
Se è così, mi chiedo quale partito avrei potuto votare. Gli altri, i buoni, quelli che sono per l’accoglienza totale, che finanziano e incoraggiano le ONG, non sono gli stessi che promuovono per esempio, altrettante leggi, iniziative e associazioni che operano ogni anno da noi migliaia di aborti?
Vorrei chiedere al mio parroco e al mio Papa: se dovessi scegliere – e devo, pare!- un male minore: meglio un migliaio annuo di clandestini morti in mare mentre volontariamente cercano di arrivare dove sarebbe loro vietato, o decine di migliaia di bambini innocenti fatti a pezzi nel ventre materno?
Ma non è solo questo. Mi chiedo perché, nel caso dei barconi affondati, anche ammettendo una porzione di lontana responsabilità morale per alcuni singoli, essa sia considerata così grave e pesante da consentire al Papa e ai suoi parroci di accusarmi tout court di omicidio. Ragionamento, questo, che però in maniera del tutto arbitraria non viene da loro attuato quando si parla – Congregazione per la Dottrina della Fede docet – della lontananza tutto sommato insignificante tra il male degli aborti volontari che hanno fornito materiale per lo studio dei vaccini anticovid (quelli sì, omicidi veri!) e la scelta dei singoli di utilizzare questi ultimi ritrovati.
Insomma, iniettarsi vaccini derivati dallo studio di bambini fatti a pezzi non è peccato, essere contrari all’immigrazione clandestina ci rende invece tutti complici di omicidio, anche chi abita magari sulle Alpi, e non potrebbe salvare chicchessia, specie quando affoga in acque internazionali o direttamente di uno stato straniero a migliaia di chilometri.
Ho solo un’ultima parola per concludere: basta.
Y LA “VERGOGNA” DE 1.000.000.000, MIL MILLONES! DE NIÑOS ASESINADOS EN EL VIENTRE DE SUS PROPIAS MADRES EN LOS ÚLTIMOS 20 AÑOS…!!!???
Ben noti motivi, che non credo valga la pena elencare per l’ennesima volta, consiglierebbero maggiore sobrietà ed evitare di brandire l’arma spuntata della “vergogna” che inevitabilmente rimanda alla vergogna di non provare vergogna…
« Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati rabbì dalla gente….(Mt 23,1-12)
Ma a chi volete che sia rivolto?
A nessuno, era tanto pour parler (e guadagnarsi uno spazietto mediatico, visto che l’immagine ultimamente è un po’ appannata).
En passant, avete notato che la questione discriminante, se cioè chi viene abbia diritto perché vuole scampare da guerre e/o persecuzioni, è totalmente sparita dai radar? Sicché chi viene pure da Tunisia o Algeria – considerati “porti sicuri” dal diritto internazionale – è da accogliere e sistemare a tavola imbandita manco fosse sfuggito dalle grinfie di ISIS o bestiame simile? Tanto poi i “respingimenti” lasceranno il tempo che trovano (soprattutto se la burocrazia e certa magistratura creativa si metteranno di traverso, more solito). Nel frattempo lo stato italiano (in attesa di ricevere i soldini dalla UE, che poi sono sempre soldi che abbiamo versato noi, anche se qualcuno fa finta di non ricordarsene), disporrà per costoro una modica spesa per la cifretta di circa € 35/die a ciascuno (con un sentito grazie dai professionisti accoglioni che ci fanno un bel bisinissi). A conti fatti, per un gruppo di tre persone (come una famiglia media) lo stato disporrà di tirare fuori dal portafoglio circa 3000 (tremila) euretti al mese. E tutto questo, per giunta, in un periodo in cui tante famiglie italiane hanno fatto letteralmente la fame, per “ristori” ridicoli o mai arrivati.
Che poi una parte dei nuovi arrivati vada a ingrossare le fila della criminalità, o della prostituzione o dello spaccio di droga, non gliene può fregar di meno: sarà un problema delle periferie e delle aree metropolitane degradate, mica dei salotti buonisti (e tantomeno di una certa sponda del Tevere).
A loro basta gridare al vento (e ottenere l’appaluso dei pasdaran delle ong di Soros e compagni vari di merenda).
E’ dai tempi di Lampedusa (“vergogna, vergogna, vergogna”) che sembra un disco rotto: mai che si chieda che fine fanno dopo che arrivano, chi li mantiene e – non ultimo – se abbiano intenzione di “rispettare con riconoscenza il patrimonio materiale e spirituale del paese che lo ospita, ad obbedire alle sue leggi, a contribuire ai suoi oneri”. Lo dice l’art. 2241 del Catechismo della Chiesa Cattolica, ma ormai, ultimamente, quest’ultimo ha la stessa funzione dello straccio per lavare per terra. A loro la Dottrina non interessa: vogliono fare i Samaritani. Attenzione, però: non come quello dei tempi di Gesù Cristo. Quello di allora aveva e spendeva soldi suoi, questi invece, in paragone, vorrebbero fare l’elemosina e poi detrarsela dal 730.
Mica scemi.
Come chiarito da investigatore biblico i nostri cittadini del piccolo stato vaticano sono dei paria se confrontati con i ricchissimi tedeschi.
(Dobbiamo ricordare che l’8 per mille, è gestito dalla Conferenza Episcopale Italiana detta anche CEI e che quindi gli introiti provenienti dalle tasse degli italiani non arrivano al Vaticano se non dopo una decisione collegiale dei vescovi italiani).
Quindi nel rapporto tra Vaticano da un lato e conferenza episcopale tedesca ci troviamo di fronte al paradosso che è il povero che deve e può comandare sul ricco.
Nell’articolo di investigatore biblico si rimanda ad un’altro articolo in cui vengono descritte le attività economiche in cui vengono impiegati i denari riscossi con la tassa ecclesiastica tedesca.
Ora, per fare concorrenza ai tedeschi, mi sembra un ‘ ottima idea sponsorizzare l’immigrazione selvaggia. L’obbiettivo da raggiungere è quello di avere entrate confrontabili con quelle tedesche.
Ma ,come al solito, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi . E’ arrivata la pandemia con le conseguenze ben note. E quindi le entrate vaticane sono scese, invece di salire.
Con Salvini non il numero dei morti in mare si ridusse marcatamente.
Se c’è qualcuno per cui in questa società ci si volta dall’altra parte per non guardare, questi sono gli italiani discriminati, emarginati, fatti fuori. Un altro piccolo esempio della nostra emarginazione di italiani e di invece preferenza e assistenza solo per gli extracomunitari , viene da Milano. Ovviamente manco a parlarne la discriminazione la fa la sinistra accogliente..l
https://amp.ilgiornale.it/news/milano/milano-borse-lavoro-oltre-50-negli-ultimi-tre-anni-ai-1940987.html