Il Dibattito sul Concilio è un Vicolo Cieco. Il Nodo sono le Dimissioni…
23 Aprile 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’amico e collega Andrea Cionci, che ben conoscete, ci ha inviato questo commento, un contributo alla discussione che si è sviluppata sul Concilio Vaticano II, e che riaffiora periodicamente con sempre maggiore intensità. Lo ringraziamo di cuore. Buona lettura.
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Il dibattito sul Concilio è un vicolo cieco. Indagare le dimissioni di Benedetto
Caro Tosatti,
sono vari mesi che, partendo da una attenta analisi storica di Mons. Viganò – largamente condivisibile – si continua a tirare in ballo la critica al Concilio Vaticano II come se fosse la vera Magna quaestio e la soluzione dell’attuale impasse. Credo sia un grosso abbaglio e come dimostrerò, non porta assolutamente a nulla, se non a un claustrofobico vicolo cieco.
Nella progressione del modernismo, qualcuno ha voluto ravvisare in Benedetto XVI il gradino immediatamente precedente a Francesco: un po’ come paragonare una bicicletta a un treno merci, a mio avviso.
Peraltro, lo stesso Ratzinger che, come tutti, subì il momento culturale e le influenze del periodo conciliare, si emendò pubblicamente da quei “peccati di gioventù”. Gli si contesta spesso che quando era papa non provvide a scomunicare sul posto i teologi modernisti, ma la gestione “cum clava” del potere pontificio è abbastanza recente e si tende a dimenticare che il papa, una volta, era una figura soprattutto garante dell’unità della Chiesa, anche a costo di tollerare alcune “pecore rosse”. Nessuno è perfetto e anche Ratzinger avrà avuto le sue debolezze, ma, a questo punto, perché fermarsi al Concilio e non prendersela col de Lammenais (1782-1854) e il cattolicesimo liberale? Del resto, le tendenze erosive della Tradizione sono cominciate ben prima del Concilio, come ha ben illustrato, proprio su Stilum curiae, Sergio Russo.
Riproporre continuamente il piagnisteo sul Vaticano II prevede solo due soluzioni operative.
La prima è quella di salire su una macchina del tempo, tornare al 1962, narcotizzare e rapire Karl Rahner.
La seconda è quella di utilizzare la critica sul Concilio per rifondare la Chiesa cattolica, lasciando la ”sede” agli scismatici di fatto, riappropriandosi almeno della “fede”, con un discorso del tipo: “Dato che, come vi abbiamo abbondantemente dimostrato, da Pio XII in poi non si riesce ad avere un papa degno di questo nome, ci siamo stancati: è giunto il momento per riprenderci una Chiesa cattolica romana con un vero papa che nomineremo per conto nostro. Non è che possiamo restare senza pontefice per i prossimi secoli”.
Avevo accennato a tale ipotesi qui: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26082280/concilio-vaticano-ii-scisma-concordato-unica-via-salvare-chiesa-cattolica-tradizione.html
Visto che la soluzione della macchina del tempo pare non essere immediatamente percorribile, solo nell’ottica di ratificare uno scisma, i peana sul Concilio acquisirebbero una funzione pratica, ma a quanto pare nessuno poi ha il coraggio di proseguire su questa strada: “non si può”, “è peccato”, “non sta bene”, “è antieconomico”, “se ne devono andare loro”, “darebbe scandalo” etc.
E allora, scusate, ma continuare con le recriminazioni sul Concilio è obiettivamente inutile e improduttivo. Come se un tizio che si trova, un giorno, ad avere un pessimo capoufficio, cominciasse a lamentarsi del corso di studi intrapreso da ragazzo: o utilizza quel discorso per trovare la forza di cambiare radicalmente mestiere (“ok, ho sbagliato tutto, ora mi apro un chiringuito alle Bahamas”) oppure si tiene il capoufficio e impara a conviverci. Non è che lamentandosi delle sue antiche scelte risolve qualcosa.
Ciò che è più dannoso, però, è che tali discorsi distraggono energie intellettuali e morali dalla VERA Magna quaestio: la validità delle dimissioni di Benedetto XVI. Lo sappiamo che è una faccenda complessa, che occorre applicarsi, documentarsi e trovare un coraggio da leoni. Ma passi avanti ne sono stati fatti per chiarire e divulgare come le dimissioni siano state annunciate – sia giuridicamente che formalmente – invalide e come non siano state mai ratificate. Anche solo impugnando un 10% di quelle presunte dimissioni, chi ne avesse davvero voglia, potrebbe verosimilmente fare tabula rasa della neochiesa. Basterebbe forse il solo canone 14 del Codice di Diritto canonico: “Le leggi, anche irritanti o inabilitanti, nel dubbio di diritto non urgono”. Abbiamo chiesto conferma a 20 canonisti della Rota e nessuno ha risposto: segno indicativo. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26572387/ratzinger-dimissioni-interpellati-venti-monsignori-canonisti-validita-nessuno-risponde.html
Potrà dispiacere a molti, ma oggettivamente l’unico ad essere passato al contrattacco in piena operatività è Don Minutella, che, svincolato da ogni impaccio grazie a due (!) scomuniche, non giustificate da alcun processo canonico, di fatto è l’unico a essere sceso in campo con un esercito: ha fondato un canale social, interviene in radio e trasmissioni, amministra sacramenti una cum papa Benedicto in giro per l’Italia… insomma, fa davvero “il diavolo a quattro”. Potrà piacere o meno, ma per favore, finiamola di fingere che non esista, è abbastanza ridicolo. Se è stato scomunicato, per chiunque non ami Francesco, questo non può che essere un enorme titolo di merito. Don Minutella urla? E che dovrebbe fare un vero prete, se è vero, come sostengono in molti, che c’è un “golpe anticristico” in corso? Se non vi piace quello che dice, attaccatelo nel merito: da un leale, feroce scontro dialettico con Don Minutella non potrà che restare sul terreno qualcosa di veramente utile.
L’illusione di molti tradizionalisti è che, defunto o dimessosi Bergoglio, il prossimo conclave possa rimettere le cose a posto, magari – vista la maggioranza blindata – per intercessione divina. “Ha da passà a nuttata”, mi disse un autorevole collega, ma è una pia illusione: se Francesco non è il papa, nemmeno il prossimo conclave sarà valido, con la presenza di circa 80 cardinali invalidi. Mi pare che su questo si possa convenire.
Anche il successore di Bergoglio, perfino se fosse un sant’uomo iper-tradizionalista, si troverà con la spada di Damocle, l’atroce sospetto, di essere stato eletto da un conclave invalido. Ecco perché la questione principale, su cui dovrebbero convergere tutti gli osservatori cattolici è solo e unicamente la validità delle dimissioni di Benedetto. Quella è l’unica cosa veramente importante che dovrebbe stare a cuore persino ai bergogliani, dato che il dubbio delegittima il loro capo. Dovrebbero essere loro per primi a chiedere una “commissione d’inchiesta”, se non hanno nulla da nascondere. (Perché fanno orecchie da mercante?).
Persino la critica serrata a Francesco e a tutte le questioni della neochiesa, che senso ha? Se Bergoglio non è il legittimo papa, ed è stato messo lì dai massoni modernisti, come dicono, cosa vi aspettate, che ripristini la sedia gestatoria e la Guardia Nobile?
Oltre al nocciolo della questione dimissioni, l’unico valido argomento (laterale) di dibattito dovrebbe essere: perché nessuno si muove? Perché i cardinali non si pronunciano come dovrebbero? Cosa aspettano? Perché il clero non si ammutina in massa? E’ meglio chiedere lumi direttamente a Benedetto XVI, od organizzare un sinodo?
Queste sono le domande che contano: il fatto che Ratzinger sia modernista o meno non ha alcuna importanza e, alla fine, non conta nemmeno se lui stesso abbia organizzato delle dimissioni invalide più o meno volontariamente. Quel discorso può essere un incoraggiamento per decidersi a impugnare le dimissioni, ma il punto è stabilire se Benedetto si è legalmente dimesso o no, a prescindere da tutto, dalle sue intenzioni e persino dal fatto se Francesco sia, o no, un buon papa. Prima di giudicarlo come pontefice bisogna verificare che lo sia realmente.
Grazie per lo spazio concessomi, un caro saluto.
Andrea Cionci
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Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
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Tag: benedetto, cionci, concilio, vigano
Categoria: Generale
🌟 APPELLO A TUTTI I SACERDOTI:
Ringrazio di cuore il Dott.Tosatti e il bravo giornalista Andrea Cionci per il loro grande amore alla Santa Madre Chiesa e per il loro coraggio nello sfidare i nemici della Verità, sopratutto quelli più acerrimi che si trovano dentro la Chiesa.
Oltre ai seguaci di Bergoglio, purtroppo, ci sono anche “alcuni” sacerdoti tradizionalisti che, pur avendo il merito di custodire l’antica liturgia come la santa messa TRIDENTINA, tuttavia, si ostinano a non voler riconoscere la “DIVINA AUTORITÀ di Gesù Cristo che, attraverso la persona del SUO LEGITTIMO VICARIO PAOLO VI, ha PRESIEDUTO e APPROVATO il CVII. (dogma)
E tale DIVINA AUTORITÀ DI CRISTO, alcuni di loro, si ostinano a non riconoscerLa pienamente, neppure in TUTTI i legittimi successori di PIETRO, compreso papa BENEDETTO XVI, attraverso cui, Gesù stesso, continua a GOVERNARE in “PERPETUO” e in modo INFALLIBILE la Sua chiesa. (DOGMA).
Ma piuttosto, riconoscono per loro capo, uno che non può essere papa, perché è eretico seguace di Lutero, idolatra, sacrilego, pluriscomunicato, ed eletto invalidamente dalla massoneria ecclesiastica, quella che il beato Pio IX definiva SINAGOGA di SATANA.
SACERDOTI di GESÙ CRISTO DOVE SIETE?
Abbiate compassione di noi pecore erranti senza Pastori abbandonate in balia dei lupi!
Perché continuate a privarci del VERO SACRIFICIO DELLA SANTA MESSA celebrata IN COMUNIONE con Cristo e il Suo legittimo vicario Benedetto?
Non ha lui stesso DICHIARATO UFFICIALMENTE il 27 febbraio 2013, che, se pur rinunciava all’officio, NON ha REVOCATO IL PERENNE MINISTERO PETRINO affidatogli da CRISTO?
O tale DOGMA oggi non esiste più ?
Perché ci abbandonate nelle mani di sacerdoti apostati che ci costringono a PROFANARE IL SS con la comunione nelle nostre mani non consacrate, e a CALPESTARE IL SACRO CORPO DI DIO NEI FRAMMMENTI CHE CADONO SUL PAVIMENTO?
PER DARE SUPREMO CULTO DI ADORAZIONE A CHI?
A DIO O A SATANA ?
Come non vedere che col vostro SILENZIO e DISERZIONE permettete alla massoneria ai vertici, capitanata da Bergoglio di trasformare tutte le messe da SACRE in SACRILEGHE?
NOI FEDELI NON POSSIAMO PIÙ PARTECIPARE A QUESTE MESSE!
NON VEDETE COME GLI ASTUTI NEMICI STANNO DISTRUGGENDO IN MILLE MODI CRISTO E LA SUA CHIESA?
Di che cosa avete paura?
Della persecuzione e del martirio?
Ma se è per quest’ora che GESÙ vi ha chiamati!
Forza allora! UNITE LE FORZE!
RADUNATEVI ASSIEME IN RITIRI SPIRITUALI in forma di Cenacolo come ai tempi di don Gobbi, così che la Madonna ancora oggi, possa invocare su di voi una nuova PENTECOSTE, e voi possiate ricevere dallo SPIRITO SANTO la forza e il coraggio di uscire TUTTI ASSIEME allo scoperto per ricostituire la CHIESA PIÙ BELLA! PIÙ SANTA! Anche se più povera.
Sacerdoti santi di Cristo!
È giunto il momento di proclamare a tutti che Gesù ha costituito UN SOLO PIETRO, quale FONDAMENTO della sua CHIESA e CUSTODE INFALLIBILE della VERITÀ.
A lui e solo ai vescovi a lu uniti!
La Chiesa insegna che chi non è col Papa stabilito da Cristo, NON PUÒ RESTARE NELLA VERITÀ!
E QUESTO PIETRO a cui dobbiamo restare uniti OGGI, È ANCORA SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI!
Quanti sono oggi sacerdoti e i vescovi che non ubbidendo al Vicario di Cristo Benedetto trascinano un grande numero di fedeli sulla strada dell’apostasia e dell’errore, fino a legittimare i vaccini illeciti contaminati dall’ ABORTO, primo passo verso il MARCHIO della BESTIA!
Perché al riguardo, solo pochissimi vescovi come S E.R. mons. Athanasius SHNEIDER, hanno ribadito con forza gli INSEGNAMENTI INFALLIBILI DEL MAGISTERO DELLA CHIESA CONTRO I VACCINI ILLECITI CONTAMINATI DALL’ABORTO?
Domanda:
CHE INSEGNA GESÙ CRISTO ancora oggi, ATTRAVERSO il suo LEGITTIMO VICARIO BENEDETTO XVI, con i documenti come “DONUM VITAE” o “DIGNITAS PERSONAE”?
R. Gesù, attraverso l’insegnamento del Suo vicario legittimo, insegna che L’USO degli EMBRIONI o dei FETI UMANI COME OGGETTO di SPERIMENTAZIONE COSTITUISCE UN “DELITTO” nei riguardi della loro dignità di ESSERI UMANI.
E CHE, QUESTE FORME DI
SPERIMENTAZIONE come pure IL SOTTOPORSI AI VACCINI CONTAMINATI DALL’ABORTO COSTITUISCONO “SEMPRE” un “DISORDINE MORALE GRAVE”.
Oggi, le seduzioni del Maligno sono diventate così insidiose e pericolose che sono riuscite ad ingannare un gran numero di vescovi, sacerdoti e fedeli, fino al punto di giungere PROFANARE e SCONSACRARE le CHIESE, oltre che con il SACRILEGIO EUCARISTICO, anche con la vaccinazione CONTAMINATA DALL’ABORTO.
E il catechismo insegna che QUESTI PECCATI ABOMINEVOLI GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO!
QUANTI CADONO IN QUESTI ERRORI!
🌟 MA NON CADONO MAI QUELLI CHE RICONOSCONO il PAPA STABILITO DA CRISTO, e OBBEDISCONO a LUI e SOLO ai SACERDOTI e VESCOVI a LUI UNITI!
Certo, Gesù Cristo libererà presto la Sua amatissima Sposa, la Santa Madre Chiesa, dalle mani degli astuti nemici.
Ma ha bisogno anche della COLLABORAZIONE E FEDELTÀ di tutti i Suoi figli!
Ringrazio di cuore tutti i sacerdoti che risponderanno a questo mio accorato appello che rivolgo a quelli indecisi, a quelli già emarginati perché fedeli al Vangelo di Cristo, ma anche ai SACERDOTI del Movimento Sacerdotale Mariano, di cui faccio parte.
Ricordate?
Maria in un messaggio ai Sacerdoti Suoi figli prediletti, (che ha dato simile anche al veggente di Schio, Renato Baron) la Madonna disse:
“NON CI SIANO CAPI TRA VOI.
Io sarò la Vostra Condottiera.
E avremo VITTORIA!”
Cara signora Daniela lei dice cose giuste, tranne a mio parere, ciò che riguarda il Papa Paolo VI, il quale vide il fumo di Satana nella Chiesa postconciliare ma fece ben poco per farlo uscire, che osò sfidare l’anatema di San Pio V e abolire, oltre che riformare il rito della Santa Messa Tridentina che perfino Giovanni XXIII disse che giammai sarebbe stato cambiato ed eliminata la lingua latina. Quel Paolo VI che al suo grande amico card. Jan Vuitton che gli chiedeva se non fosse il caso di ritornare al vetus ordo rispose “mai”. I danni di quel pernicioso Concilio che non avrebbe mai dovuto celebrarsi sono alla luce del sole ma i due Pontefici che lo hanno voluto e portato a compimento e che hanno ignorato il messaggio di Fatima sono stati canonizzati entrambi come a voler canonizzare il Concilio Vat. Il stesso, che va assolutamente corretto eliminando alla radice tutte quelle ambiguità che hanno consentito interpretazioni difformi dal Magistero perenne della Chiesa. E tutti i sacerdoti cattolici ricondotti nell’alveo della dottrina di sempre della Chiesa con gravi sanzioni canoniche e l’esclusione dalla comunione ecclesiale in caso di inadempienza. Questo sarà il compito del prossimo pontefice che succederà al Santo Padre Benedetto XVI, il quale forse non potrà essere eletto dai Cardinali, ma dal popolo santo di Dio della città di Roma di cui è il Vescovo, come avveniva nei primi secoli e governare la Chiesa che non sarà più quella che conosciamo oggi, con le sue strutture, i suoi palazzi ed i suoi sfarzi. Questo perché non si può ignorare il messaggio di Fatima che incombe oggi più che mai sulle nostre teste e sul Pontefice che si sta preparando a camminare “fra i cadaveri in una città mezza distrutta con passo vacillante pieno di dolore e di pena” prima di andare incontro al martirio. La Chiesa vive la sua Passione finale come la visse N. S. Gesù Cristo, ma risorgerà e mai soccomberà.
Mi permetto di darle un consiglio non richiesto, caro Cionci.
Vedo che si impegna e si fa in quattro sui giornali e nei blog per smuovere i cattolici, consacrati e laici, a fare qualcosa contro lo schifo che imperversa da bergoglio in giù.
Lasci perdere. È fatica sprecata.
Lei crede di parlare a qualcuno ma in realtà, in buona sostanza, non parla a nessuno, grida nel deserto, è preda di quegli specchietti per le allodole che sono internet, i social e i blog. In realtà, Lei è solo.
E nessuno La ascolta. E lo dimostrano i fatti. Lo dimostra che non accade nulla. Assolutamente nulla.
Nella migliore delle ipotesi dà a qualcuno un’occasione per allontanare la noia o per solleticare il proprio narcisismo. Ma solo questo. Nulla più, oltre ad un patetico, infinito parlarsi addosso.
Il resto è solo ipocrisia, conformismo, pigrizia, viltà, opportunismo, ottusità, disonestà morale ed intellettuale, totale assenza di argomentazione ragionata.
Lasci perdere, si rassegni e viva la sua vita. E forse, ma non ho la minima idea in che modo, il Padre Eterno farà qualcosa per rimediare a questo schifo.
La saluto cordialmente
La ringrazio per il consiglio, non molto entusiasmante, ma fatto con sincerità. Ci sono alcune questioni. La prima è che un giornalista ha un dovere morale verso la propria professione e verso i lettori. Quindi se nessuno lo fa questo lavoro, qualcuno dovrà pur farlo, è una questione di onore professionale. La seconda è che è molto divertente galoppare in una verde prateria solitaria con tutto un territorio inesplorato da battere. La terza è che la verità segue il suo corso, come un fiocco di neve che cadendo con una certa angolazione poi diventa una valanga. La quarta è che se io mi accorgo di qualcosa e, pur avendone la possibilità, non ne scrivo, non credo che Domineddio (se esiste) me la farebbe passare liscia. E infine, la questione è maledettamente interessante …
In tal caso, Le auguro di avere successo nella Sua impresa. Ed ogni bene
Gentile Dottor Tosatti, La ringrazio per aver pubblicato la lettera del giornalista A. Cionci cheio stimo da molto tempo. È la prima volta che vedo il Suo blog e devo dire che tratta argomenti interessanti ed originali. Vorrei rispondere al signor Mascarucci su alcune affermazioni che fa sul sacerdote Alessandro Maria Minutella è sul piccolo resto. Certamente le mie due lauree conseguite con lode e tre esami di Teologia con lode sostenuti con Padre Agostino D’Avack della Segreteria di San Paolo VI non saranno sufficienti per poter esprimere un giudizio , ma provo lo stesso a formularlo. Innanzitutto il Reverendo Don Minutella non ha cercato le due (dico DUE , una in più rispetto a Lutero) scomuniche che gli sono state comminate senza processo canonico; poi NON è vero che abbia mai dichiarato di voler formare un gruppo scisso dalla Chiesa Cattolica anzi ha sempre sostenuto di VOLER difendere la sana dottrina Cattolica , gli insegnamenti delle Sacre Scritture e della Tradizione Cattolica dei Padri della Chiesa. Tutto ciò NON seguendo le sue idee ma attenendosi ESCLUSIVAMENTE alle fonti.per questa missione , perché per me , tale è, ha perso praticamente tutto. Mi domando quanti siano tra Vescovi, Cardinali, sacerdoti coloro che possano dimostrare il Suo coraggio. Inutili i sofismi, le argomentazioni, lo spostare l’attenzione su altri temi , le chiacchiere, volendo eludere il tema principale e cioè chi è il Papa. Parlando poi del “Suo” piccolo resto( per chiarire Suo di Don Minutella) il signor Mascarucci fa delle considerazioni ai limiti dell’offesa poiche ‘ mi etichetta come NON pensante, quasi plagiata , incapace di retto giudizio , senza sentire la necessità di conoscere e sapere. Nel mio piccolo, cerco sempre di approfondire per avvicinarmi alla verità ed infatti a questo proposito, ho tentato di acquistare l’autobiografia del Cardinale Danneels per poterla tradurre ma ne’ su Amazon, ne’ a Bruxelles ,ne’ a Ginevra sono riuscita a trovarla in copia cartacea. Grazie Dottor Tosatti.
Certamente condivido il panorama corretto e obiettivo tracciato dalla Dottoressa qui sopra. Su Don Minutella aleggiano troppe leggende nere. In quest’epoca così povera di eroismo bisognerebbe togliersi il cappello davanti a lui, a prescindere dal fatto se si sia d’accordo o meno con le sue posizioni. Onore a chi paga di persona per la coerenza ai propri valori e alle proprie promesse.
PS L’ultima copia cartacea (usata) è stata da poco venduta su Amazon alla cifra di 206 euro. Temo dovrà prendere l’ebook, è l’unica.
Signore Cionci:
Scrivo mio pensiero come semplice credente cattolica,
condivido al 100% le sue parola per interrogarsi sulla la Verità di chi sia il vero papa, ho nel mio cuore che il papà è Benedetto Xvi, non so spiegare il perché ma lo sento, (qui non c’entra la simpatia).
Provenendo dal mondo del protestantesimo per tanti anni, al ritornare católica ho capito molto la importanza del papa nella chiesa católica, lui ha la chiave che Gesù dio al apostolo Pietro, in un senso spirituale, quella chiave che non hanno i protestanti.
La chiesa católica è sempre guidata del espíritu santo, che non va in giro in altre chiese, in tutte le altre ci saranno altre spiriti, ma in quella cattolica c’è propio Dio, Gesù e Spíritu Santo. Questo per dire che tutti cercano una soluzione comoda (non vogliono lo scisma) ma c’è già un scisma interno e spirituale, in tutto il mondo, non possiamo continuare a negarlo, dire ancora che il papa è Bergoglio è ridicolo, ci sono troppe prove che nessuno vuole ascoltare, poi non menciona Gesù quasi mai, scelto della mafia di San Gallo, già solo mencionaré questi fatti, perche nessuno si preocupa per sapere la verità di una cosa così importante e spirituale per la chiesa? lascia da pensare a quanto altro possono arrivare questi in Vaticano, con il diavolo non si dialoga, non si fanno trattative perché è un trufattore e menzognero per scelenza ma si combate con la Verità. Don Minutella, Don Enrico Roncaglia, Don Enrico Bernasconi, Fra Alexis Bugnolo e pochi altri per il mondo sono dei pochi che urlano, magari non vinciranno mai un concorso di simpatia ma si comportano come veri sacerdoti cattolici facendo cosa concrete e parlando di argomenti che nessuno vuole parlare perché scomodi, tutti gli argomenti devono essere scomodi e tutti si devono approfondire per riflettere e discartare quelli meno importanti sino come si arriva alla verità, non esistono persone perfette né anche papi perfetti, nessuno sarà in grado perfettamente di guidare la chiesa ma qualcuno si avvicinera molto al insegnamento di Gesù (I santi per esempio).
Il concilio Vaticano ii può essere stato sbagliato e da rifare sicuramente ma solo 2 vescovi (Viganò e Schneider) o forze qualcun altro riusciranno a farlo cambiare o al meno convocare un altro concilio? Con Bergoglio in Vaticano? Con tutti i vescovi nuovi Bergogliani? Sara quasi impossibile, perciò un vicolo cieco.
Anche si Benedetto muore non so cosa possa accadere ma ho fede che Dio provvederà in qualche modo. La chiesa católica a un mondo del tutto soprannaturale che non esiste in tutte le altre religione, la chiesa católica è piena di profezie, apparizioni, profeti, di Santi che hanno rischiato di essere conciderati matti, miracoli inesplicabili per noi comuni mortali ma ci crediamo per fede.
Non viviamo da illusione sino di fede vera, va bene pregare tantissimo ma la gente comune che non sa nulla di teologia andrà sempre dove vede le azione concrete per quello si la va cercare nella chiesa protestanti, perché non la trova più nella chiesa cattolica (in latinoamerica) e qui in Italia tutti diventano atei.
Il Card Viganò è un bravissimo vescovo ma le persone comuni e giovanni vogliono cose concrete, forte e semplice, Bergoglio ha questo vantaggio e gli sa usare per distruggere la chiesa in tanto noi stiamo a litigare chi ha ragione, le evidenze sono trasparente come l’ acque ma sta a noi discernire, chi vuole accettare quelle prove e chi la negara sempre avendola in mano.
Grazie Signore Cionci e Marco Tosatti per questo bellissimo contributo.
Cordiali Saluti.
Permettetemi di dire che con l’intervento del sig.Russo abbiamo letto un vero abuso di penna .
Stiamo discutendo di un problema oppure stiamo dividendo i buoni (gli intenditori) dai cattivi (gli insignificanti astemi)? Parlare di valenza esorcistica riguardo a un articolo per esaltarne l’autore è inappropriato , e se non fosse per il fatto che l’esorcismo è qualcosa di molto serio, ridicolo.
Al di là dei fatti storici , ognuno ha le proprie opininioni, ognuna rispettabile, nessuna infallibile.
Saluti a tutti.
Non volevo approfittare più della generosità di Tosatti, ma Cionci merita ogni incoraggiamento. La sua argomentazione è razionalmente ineccepibile, sia come unica battaglia da combattere se si vuole uscire vivi dalla sacca, sia per lume di evidenza.
Vecchia storia, al tramonto dell’inquisizione romana.
Risparmio i particolari scabrosi: un prete aveva fondato una setta all’interno della sua parrocchia, facendo leva sulla… dabbenaggine di alcune fedeli per coinvolgerle in pratiche blasfeme (e sessuali) assai pesanti. O comunque, molto benevolmente, la “dabbenaggine” fu considerata elemento a discarico (le signore erano di buona famiglia). Perché ce ne voleva davvero parecchia per lasciarsi condurre, da rosari e velo sui capelli, fino a certi estremi.
https://www.youtube.com/watch?v=cQWlCMGkAgI
Ad audio spento, i primi 15 minuti. Giudicate semplicemente quello che vedete. Gesti, ritualità, statue e statuette (provate a ingrandire qualche fotogramma) sul lenzuolo-altare di Gaia. Poi dite se ciò che di cristiano residua non è che mera formalità, apparenza, un guscio svuotato di Sostanza e riempito d’altro. Al confronto, l’antica prassi missionaria con la quale si cristianizzavano le società pagane (esempio del tutto casuale: “riduzioni gesuite”) era la quintessenza del rispetto per l’altrui identità.
Una evangelizzazione al contrario, compiuta in piena scienza, coscienza e volontà di creare un’immagine speculare, simile quanto opposta.
Tu chiamala, se vuoi, Chiesa Cattolica Apostolica Romana (Anti-).
Oppure dai la colpa al cattivo prete che ti ha ingannato.
Quaestio.
Uno Scandalo con la maiuscola -magari più di uno- che riguardi «la fede e i costumi», compiuto dalla Cattedra, in faccia alla Chiesa intera, è davvero meno “significante” dell’analogo pronunciato ex cathedra?
(Traduzione profana: se il prete di cui sopra -già scomunicato latae sententiae per ciò che faceva in sagrestia- le sue cose le avesse fatte sull’altare della domenica?)
Ergo.
O Bergoglio è vero papa, e allora la promessa («portae inferi non praevalebunt adversus eam») era falsa, con ciò che ne consegue, oppure non lo è. In mezzo la palude degli opportunismi e dei sofismi. Se la promessa è valida è solo questione di tempo. Prima che una dimostrazione, una prova definitiva, una confessione arrivino (Danneels non vale? perché?).
Stavolta però non ci sono né decenni a disposizione né il katechon della fede popolare a fare da barriera. E pregare non esenta dal mettere in opera tutti i talenti.
«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.»
lasciando perdere g23 e p6 che bon! … ma lei approfondì mai le tematiche (scritte su pietra) di gp2 e b16? non l’ha fatto vero? ecco… dovrebbe e potrebbe essere così che b diventi un mostro meno mostruoso… una conseguenza…. una contigua continuità ..come dire… matematica.
ad esempio (ma è una tra mille) lei sa che il Padre Nostro è stato modificato con b16 ?
eeeehhh…. è dura nèèèè?
Opzione 1: “non c’è peggior cieco”.
https://www.vatican.va/content/francesco/it/travels/2019/outside/documents/papa-francesco_20190204_documento-fratellanza-umana.html
«Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani.»
https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c1a1_it.htm
https://www.preghiamo.org/credo-niceno-costantinopolitano.php
https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Atti+4%2C1-12&versioni%5B%5D=C.E.I.
https://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mc+16,9-20&formato_rif=vp
ecc.ecc.ecc.
(buona continuità)
ch’assolver non si può chi non si pente,
né pentere e volere insieme puossi
per la contradizion che nol consente
Opzione 2: George Pal.
https://www.youtube.com/watch?v=A-k6D9Rx8QU
(bon voyage e buona prosecuzione)
In realtà il vero Papa è ancora Benedetto XVI in quanto non si è dimesso l’11 febbraio 2013 (infatti dopo tale data è rimasto Papa a tutti gli effetti) e poi il 28 febbraio 2013 non ha fatto alcunché che lo potesse far passare da essere Papa a essere ex-Papa. Di conseguenza Jorge Mario Bergoglio è ancora soltanto un Cardinale. Inoltre già da tempo si poteva facilmente inferire che il Cardinale Jorge Mario Bergoglio è caduto in eresia manifesta e molteplice. Potete trovare maggiori dettagli in quest’opera:
Pace C. M., “Il vero Papa è ancora Benedetto XVI”, Youcanprint 2017:
https://www.youcanprint.it/il-vero-papa-e-ancora-benedetto-xvi/b/e80c5261-b778-516a-aff6-174a45a64979
Per quanto ne so, finora nessuno, neppure minimamente, ha confutato in modo serio le argomentazioni presenti in tale libro (pur essendo stato letto sicuramente almeno da diversi vescovi e sacerdoti), nonostante il fatto che tale libro sia stato citato direttamente e indirettamente
da Andrea Cionci in diversi suoi articoli.
mi permetto di consigliare un articolo che sottolinea le fonti primarie di Bergoglio, di cui non si parla: Teilhard de Chardin
https://www.cremascolta.it/saggio/evoluzione-cattolica/
Mi associo personalmente a tutti quegli “intenditori” che hanno saputo vedere nel lavoro svolto da Andrea Cionci una grande professionalità giornalistica, unita ad un’appassionata ricerca della Verità, riconoscendo così il buon vino della preparazione culturale e l’aroma delle cose buone e vere…
A tutti gli “astemi” invece dico: mi dispiace per voi, e vi compatisco, nel constatare che non siete più capaci di inebriarvi al fascino della realtà e che non ricercate più l’onore della verità, seguendo viceversa, l’insignificanza delle vostre ideologie…
Questa è una battaglia di spiriti, che non è assolutamente sfuggita a Colui che ha in progetto di separare il grano dalla pula e, in tal senso, dico una cosa che forse nessuno ha detto in questi commenti: gli articoli di Andrea hanno oggi anche una valenza “esorcistica”, in grado di portare in superficie ciò che uno davvero pensa riguardo alla vera Chiesa: chi ha compreso, capirà…
“…valenza esorcistica”?
Cosa vuol dire, che tutti i Vescovi e Cardinali della Chiesa Cattolica, nessuno escluso (meno uno, forse…), che riconoscono Papa Francesco come vero, unico e legittimo Papa regnante, sono tutti indemoniati?
La ringrazio Sergio, troppo generoso. Mi limito a fare ragionamenti molto terra terra, banali direi.
Chi può dire: “Io sono grano”?
Soltanto un matto che poi credendosi grano ha paura delle galline.
O un cuculo, che delle galline ne approfitta, specie se della razza dalle uova d’oro…
“ … da quando oltrepassò il fiume Dnepr con una temperatura di quaranta gradi sotto zero al grido di “Vive le Roi”…”
“Siamo stati trattati da criminali, abbiamo incassato mille colpi, conosciuto fiumi di amarezza. Ci hanno trascinato nel sangue. Hanno ucciso i nostri amici più cari. Ci hanno braccati, dappertutto, con una furia demoniaca, Ma la nostra fede è rimasta integra.”
Vale la pena di leggere tutto con calma e rabbrividire. Cattolici così appartengono ad un tempo irripetibile, quasi mitico. Uomini il cui eroismo, pagato durissimamente sulla propria pelle e su quelle dei familiari ed amici, è oggi inimmaginabile.
E noi qui, a trastullarci in un uragano di parole. In un inconcludente “dibattito democratico”. Con pranzo e cena assicurati, riscaldamento e aria condizionata, indumenti confortevoli, tessera sanitaria e bancomat, e con l’unico “pericolo” (parola grossa) della censura.
https://www.ricognizioni.it/leon-degrelle-lamico-di-tintin/
Grazie dott. Tosatti, per aver ospitato il grande Andrea Cionci.
Ho una curiosità, quale tipo di minaccia avrà subito Benedetto? Mail Obama/Clinton, merkel, sempre per conto della cupola, al tempo diel card. Siri, si è parlato di una bomba atomica. Quindi se non può essere al momento più esplicito, si vede che non può.
Mi risulta ad esempio, che per mesi, mi sembra 5 o 6 i dipendenti del Vaticano non ricevettero più lo stipendio.
I primi mesi si pensò ad un errore, poi qualcuno fece sapere a Benedetto che se non si fosse tolto di mezzo, la cosa sarebbe prolungata all’infinito…
A parte la correttissima ricostruzione storica se CVII, preconcilio e postconcilio, dico: finalmente!. Il nocciolo è lì: validità di Bergoglio. A molti lefebvriani fà comodo che sia lui, ma lo è ? E’ il papa o il vescovo vestito di bianoco?
guardi il suo ragionamento è fallace… le sarà chiaro… o forse no..
cmq… lui è lì causa il cv2.
il cv2 è la testa b. la coda.
gp2 b16 b. son tutte code.
Secondo me il cancro è talmente esteso che i mezzi umani non possono nulla, qualsiasi operazione umana (sinodo, scisma, elezione popolare) finirebbe in un disastro peggiore, appunto perché umana e quindi vulnerabile agli attacchi del demonio.
Qui ci vuole un miracolo, l’intervento del Salvatore in persona.
(Io ai miracoli ci credo ancora).
Gentili Signori, ringrazio tutti quelli che mi hanno concesso la loro approvazione e anche i critici. A questi ultimi devo però dire che ci sono alcuni strumenti dialettici abbastanza vecchiotti che ormai non funzionano più e/o si rivelano piuttosto dei boomerang. 1) l’attacco personale 2) il “come osa costui di fronte all’autorità di” etc. 3) Il “Sono tutte stupidaggini” (senza argomentare) 4) il dileggio gratuito. 5) il non fare alcuna proposta positiva e operativa. 6) l’ironia da sacrestia. Per il resto, ben venga qualsiasi critica che entri nel merito della questione. Fatto salvo il fatto che siete tutti liberi di pensarla come volete sul come sia andata dal 1962 ad oggi, la domanda clou resta: ebbene? Che si fa?
Anzichè una cosa da fare, io comincio col dire una cosa che non si deve fare: farsi condizionare dalle promesse di un mondo migliore come risultato di una obbedienza cieca e acritica alle chiacchiere di S.S.
Non siamo animali da circo, nè cavalli da corsa da addestrare.
Siamo uomini intelligenti.
E poi la ragione è un dono di Dio. Stupisce questa cieca obbedienza a Bergoglio, mentre prima sotto Raztinger ognuno faceva come gli pareva. Forse il primo sa meglio usare bastone e carota…
Esattamente !!!
si fa come fece Giona.
ha presente?
Giona ne ha fatte molte di cose. Lei a quale si riferisce?
Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi.(…). Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente.
Che è ,come dire : in caso di burrasca ammainare le vele, mettersi sotto coperta, chiudere il boccaporto e aspettare che passi.
Eh, ma in questo caso non passerà proprio niente, perché se Bergoglio è invalido, mai più nessun papa sarà valido dopo di lui. Quindi se non si verificano le dimissioni, Giona ha voglia ad aspettare che la balena lo rivomiti sulla spiaggia.
Egregio dott. Cionci,
nell’esprimerle il plauso per il suo lucido intervento sulla questione, vorrei qui esprimerle alcune considerazioni che, da Cristiano Ortodosso quale felicemente sono, mi preme manifestare.
Ho molto apprezzato, nel suo scritto, il coraggioso e, per quanto mi risulta, inedito tentativo, da parte di un Cattolico Romano, di aprire una finestra retrospettiva sulle epoche antecedenti il concilio Vaticano II, che molti cattolici tradizionalisti continuano erroneamente a considerare lo spartiacque tra una Chiesa Cattolica ancora fedele alla Tradizione e una chiesa modernista. Da Ortodosso potrei suggerirle di spingere il suo sguardo ben oltre Lammenais, fino a giungere alla data fatidica del grande scisma d’oriente…, però ciò significherebbe addentrarsi in un dibattito teologico e ecclesiologico che qui non è certo il caso di affrontare.
Mi limiterò quindi a porle quella domanda che mi sono spesso fatto durante tutto il tormentato percorso che mi ha portato dal Cattolicesimo Romano tradizionale all’Ortodossia.
“Esiste un qualcosa, una sorta di difetto genetico, nel Cattolicesimo Romano che lo ha portato, nel corso di molti secoli, a partorire dal suo seno, prima l’eresia protestante, poi quella giansenista, e infine quella modernista, fino a giungere al totale disfacimento della fede e della dottrina, plasticamente rappresentato dall’abominevole pontificato di Jorge Mario Bergoglio?”
La domanda ha un senso considerando che le Chiese orientali, seppure tormentate al loro interno da problemi, e divisioni, non hanno tuttavia perso la loro capacità di trasmettere la Tradizione. L’esempio della Chiesa Russa, sopravvissuta a 70 anni di persecuzione comunista, ce lo dimostra. E sarebbe del tutto impensabile ancor oggi per un prete ortodosso impartire benedizioni con uno spazzolino da latrina.
Sulla legittimità canonica delle dimissioni di Benedetto XVI e dell’elezione di Francesco non voglio esprimermi, condivido, però, la posizione pragmatica di Don Minutella, che ha il vantaggio di essere molto più “mobilitante” rispetto ad astratti dibattiti dottrinali sulla questione modernista.
Concludo dicendo che se da Ortodosso continuo ad interessarmi della Chiesa Cattolica è perché:
a) Sono nato Cattolico
b) Bergoglio non è solo un problema dei cattolici ma di tutta la Cristianità
c) Continuo a pensare che la Chiesa Romana sia particolarmente amata da Nostro Signore Gesù Cristo e che Egli, nella sua divina sapienza, troverà il modo di trarla fuori dal baratro nel quale è caduta.
Buonasera, grazie per il suo interessantissimo stimolo. Sulle prime (ma devo rifletterci) direi che questa “salute cagionevole” del Cattolicesimo romano rispetto al Cristianesimo ortodosso dipenda forse da una certa fragilità dovuta al fatto che, rispetto alla tradizione orientale, si parla di un Cristianesimo più “applicativo” e meno contemplativo, più “riformatore della realtà”. C’è anche da considerare il diverso “clima” culturale. La tradizione bizantina, è forse più portata verso l’ascesi, il simbolo, l’astrazione e quindi più idonea, magari, a salvare gelosamente la tradizione. C’è anche un discorso di popolazioni dal diverso carattere, di fermenti culturali, di influenze e sommovimenti che nell’Europa centrale sono stati forse più complessi e articolati. Per non parlare dei maggiori rischi identitari nelle aree greco balcaniche a causa del diretto pericolo saraceno… Sarebbe un discorso molto lungo per il quale sarebbe necessaria da parte mia una preparazione specifica Spero nel frattempo si possa accontentare.
La ringrazio per l’attenzione, dott. Cionci. Senza dilungarmi troppo Le consiglierei di approfondire l’opera di Padre Giovanni Romanidis: senza dubbio uno dei più grandi teologi Ortodossi del secolo scorso. Le sue tesi sull’origine e la formazione della Chiesa Cattolica Romana sono illuminanti, per non parlare della sua visione riguardo alla differenza tra l’approccio Patristico (ortodosso) e quello Agostiniano-Tomistico (romano cattolico) alla teologia. Un caro saluto,
I sacerdoti cattolici impartiscono benedizioni con spazzolini da latrina? Questa se la poteva risparmiare.
….Non potevo. E’ accaduto veramente
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/22920726/clero-cattolico-pazzie-stravaganze-spazzolone-piscina-bergoglio-lorefice-forte-concilio-balthasar.html
Sì è accaduto veramente e ho avuto io stesso l’onore di scriverne.
@ Andrea Cionci.
Grazie per questo nuovo contributo su Stilum .Passo oltre la vexata quaestio sul Conc.Vat.II , argomento che interessa lo 0.00001 % dei cattolici Chiedere in giro per credere.Ai cattolici ancora frequentanti interessa che cosa la Chiesa OGGI dice e fa . e tra le cose che fa c’è la Conferenza Internazionale del 6-8 maggio 2021 Oggi su Libero ho visto la foto della locandina della conferenza : terrificante .Una domanda “- che significato hanno i guanti di gomma nelle mani di Adamo e Dio ? “.
Grazie Lucy, circa i guanti ha dato un’ottima spiegazione Mons. Viganò proprio qui su Stilum curiae. Sì, ma appunto, anche la questione della Conferenza new age, è laterale. Di cosa ci si stupisce? C’è un cardinale che scrive una lettera ai cari fratelli massoni e un papa che insiste sulla Fratellanza universale e che inserisce la rugiada massonica nel messale. E’ ovvio che qui occorra andare a vedere un po’ di scartoffie prima di continuare a scandalizzarsi
Abbiamo visto cosa la Chiesa dice e fa ,
specialmente dalle parti di Santa Marta ,
dove i monsignori nottambuli sono
stati pregati di rientrare entro le 22 ,
e non alle 2.00 o all’alba.
A me dei numeri non importa ,
tengo solo alla verità e alla
salvezza delle anime , cosa
dimenticata dallo star system
vaticano.
Mamma mia che accapigliamento!
😱
Per riassumere stringatamente: Cionci è un “ingaggiato dalla Madonna” ma ciò che scrive “è tutto da cestinare”.
🤣
Un giusto mezzo magari 🙂 Sono solo un umile giornalista che fa banali considerazioni, magari non prive di qualche criterio razionale.
Smemorati. Ecco cosa siete. E forse anche sprezzanti.
Vi siete distratti con questo rebus e non avete fatti gli auguri al Pontefice. Oggi è il suo Onomastico. È San Jorge.
Lui, invece, per celebrarlo ha regalato ai mendicanti romani un regalo particolare: la seconda dose del vaccino contro il covid19 a seicento di loro.
Così moriranno prima, poveretti…e passa x un benefattore!!!🙄😅
Oggi è il suo onomastico, ma lui è quello sopra il cavallo o quello sotto?
… o quello in mezzo… cioè il cavallo.. magari di razza?
D’altra parte, per trainare questa Chiesa… altro che cavallo!
Ci vorrebbe un elefante.
Articolo molto interessante.
Concordo pienamente sul fatto che il Concilio Vaticano II non può essere messo in dubbio.
Senza argomentare, dico solo che se autentiche ed eccezionali figure mistiche come Padre Pio, Ida Peerdeman, Bruno Cornacchiola, la beata Madre Speranza di Gesù, la beata Maria Bolognesi e molte altre, non hanno avuto nulla da ridire sul Vaticano II (Padre Pio poco prima di morire scrisse anche una lettera di appoggio e di ammirata venerazione a Papa Paolo VI), vorrà pur dire qualcosa.
Il problema riguarda come applicare il Concilio.
Questo i padri concilari lo sapevano così bene che si sono premuniti dicendo in anticipo che andava applicato esattamente in continuità e nello stesso senso del Magistero ecclesiale precedente.
Che abbiano preso parte al Concilio personalità dubbie vuol dire poco e, anzi, forse è stato un bene per animare il dibattito e vedere fin dove si poptesse arrivare.
Contano solo i documenti conclusivi.
Penso che una traccia su come va applicato il Vaticano II la possano dare i movimenti spirituali sorti a seguito delle apparizioni mariane recenti più importanti e più accreditate, come Khibeo e Medjugorje (che la commissione Ruini ha in buona parte “sdoganato”).
Per quanto riguarda le dimissioni di benedetto XVI è molto importante riallacciarsi alle sue NTENZIONI.
Le intenzioni sono importanti per la validità di un atto.
Io non so dare una risposta: non so se è possibile che possano sussistere due Papi, so però che Benedetto XVI ha detto che occorreva un altro conclave per un suo successore nel ministero.
Però forse non ha voluto rinunciare al munus papale, come parrebbe dimnostrare la sua volontà di farsi chiamare Papa emerito e il suo modo di firmarsi e di benedire.
Che ci siano due Papi di cui solo uno guida ministerialmente la Chiesa, mentre l’altro si limita a essere testimone della fede apostolica?
Non so dare una riusposta certa.
Gentile Astore, per darle un’idea di massima circa una possibile coerenza, legga qui: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html
Nonostante il mio approfondimento vada nella direzione di dimissioni intenzionalmente invalide, io stesso non credo che la volontarietà o meno dell’impasse giuridico sia dirimente. Se un atto giuridico è invalido, è invalido. Se scritto male, o non ratificato, poco importa che l’autore lo abbia fatto apposta o per distrazione. Altrimenti il diritto canonico che ci sta a fare? Ecco perché bisogna concentrarsi a mio avviso solo su un dibattito canonico pubblico e trasparente.
Supponiamo che il proprietario di un ristorante noti un cospicuo calo di clienti e si domandi perché.
Comincerà a fare tutta una serie di supposizioni: forse ho sbagliato ad aumentare i prezzi, forse l’ambiente è un po’ vecchiotto e dovrei rinnovarlo, forse l’impianto dell’aria condizionata non funziona, forse è stato il mio concorrente che ha il ristorante qui di fronte che ha sparso cattive voci su di me, forse… forse… forse. E in conseguenza a queste supposizioni prende provvedimenti, ma i clienti non tornano. Finchè un giorno ne incontra un paio e chiede loro perché non vanno più nel suo ristorante. E scopre che il nuovo cuoco non è all’altezza del precedente, che cucina piatti disgustosi e questa è la vera ragione per la quale i clienti se ne sono andati. Che cosa farà allora il proprietario del ristorante ? Licenzierà il cuoco e ne assumerà un altro migliore, ma finchè non lo trova dovrà continuare con quello che ha.
Fuori di metafora, è ciò che avviene nella Chiesa di oggi, con l’aggravante che il cuoco si ritiene anche il proprietario del ristorante e non si autolincenzierà mai. Ma il vero padrone che non è di questa terra ci starà sicuramente pensando. Intanto noi, vecchi clienti, facciamo presente con insistenza al vero padrone che, se veramente ci tiene a noi, provveda perchè fino a quando non cambierà il cuoco nel suo ristorante non ci torneremo più.
Questa è una bella e interessante metafora!
Il dott. Cionci mi pare non voglia considerare l’evidenza del fatto che la causa della rinuncia di BXVI al Soglio e della successiva elezione di Bergoglio sono una conseguenza diretta dello sbando dottrinale voluto dai fautori del CVII.
Non solo: Cionci indirettamente (e spero involontariamente) mette in una posizione di imbarazzo Mons. Viganò, permettendosi di giudicare il suo comportamento e i suoi interventi come se parlasse da pari a pari. Trasecolo nel vedere che Tosatti gli ha consesso spazio senza considerare questo dato di fatto.
Secondo me, Cinci sbaglia perché non vede la perfetta logica che sta dietro all’intera operazione fraudolenta di chi ha (forse) spinto alle dimissioni Ratzinger e (forse) ha cospirato per fa eleggere Bergoglio. E questa operazione parte da chi, col pretesto della democratizzazione della Chiesa, ha fatto leva su una presunta richiesta “della base” che non c’è mai stata, mentre la base dopo sessant’anni di disastri dimostra di non poterne più di innovazioni, eresie, liturgie indecenti e idolatrie scandalose. Così, in assenza di un appoggio “democratico” che legittimi la trasformazione della Chiesa in una ONG, gli ideologi del CVII hanno applicato il metodo comunista, limitandosi a compiere con la forza e con l’inganno quello che con la persuasione era loro impossibile ottenere.
Aggiungerei, se posso, un altro dettaglio. E cioè che Ratzinger non rappresenta in alcun modo, a mio parere, il contraltare di Bergoglio, ma la sua fase larvale, per così dire. Tutti gli errori e le eresie bergogliane sono contenute in nuce nel magistero di BXVI, dalla laicitià dello stato all’ecumenismo. E non è un mistero che BXVI sia stato un convinto sostenitore del CVII, si veda ad esempio la teoria dell’ermeneutica della continuità, che Mons. Viganò ha magistralmente indicato essere una chimera.
Bergoglio applica con modi da carrettiere la stessa ideologia conciliare che BXVI applicava con maniere eleganti indossando il fanone e la pianeta.
Ecco perché questo commento è inutile e dannoso. Esso sposta l’attenzione su un dettaglio canonico (che rimane un chiodo fisso di Cionci, ma che non è supportato da alcuna prova inconfutabile) mentre dovrebbe rivolgersi alla matrice ideologica che lo ha determinato. Certamente BXVI non era supportato dai progressisti, specialmente dopo il Summorum Pontificum; ma questo non toglie che, nel lento ma inesorabile movimento conciliare, anche BXVI abbia svolto un ruolo determinante.
Il paradosso della macchina del tempo e l’irrispettosa espressione “piagnisteo sul Vaticano II” non hanno alcuna coerenza logica e tradiscono una forma mentis influenzata da idee preconcette. E forse (ma è solo una mia supposizione) la delusione di Cionci per non poter usare le dichiarazioni di Mons. Viganò a sostegno delle sue cervellotiche elucubrazioni canoniche e dottrinali.
Riavremo un Papa, e lo riavremo legittimo e certissimo, così come è certa (fino a prova contraria) la validità dell’elezione di quel figuro che siede sul Soglio di Pietro: la sua indegnità nulla toglie all’autorità che gli è riconosciuta, anche se ne abusa per distruggere la Chiesa. E nulla toglie alla validità della rinuncia di BXVI né il fatto che umanamente sia di gran lunga preferibile al lanzichenecco che gli è succeduto.
E anche se domani si scoprisse che BXVI si è dimesso invalidamente, e che quindi gli spetta riprendere pieno possesso del Soglio usurpatogli da Bergoglio, credete che rinnegherebbe una virgola di quello che ha fatto il suo successore? Io temo che finirebbe, in nome della continuità che ribadisce ad ogni intervento, col ratificare tutti gli atti dell’Argentino, proprio per la sua indole di moderato. E sono certissimo che non rinnegherebbe mai né l’ecumenismo né la laicità dello Stato, anche se eviterebbe le sceneggiate idolatre con la Pachamama.
Cionci e quelli che la pensano come lui, mi spiace dirlo, peccano di presunzione. La loro età e la loro modesta formazione canonistica e dottrinale li porta a conclusioni errate; ma quel che è peggio, sputa sentenze irriguardose e al limite della maleducazione nei riguardi di uno dei pochi Prelati integralmente fedeli al depositum fidei.
Le scuse di Cionci sono pertanto quantomai doverose.
Capirai!
E adesso chi li sente gli entusiastici fans di Ratzinger, ill “vero” papa?
“Dalle maniere eleganti” e … moderniste.
Mi viene un po’ da sorridere a rispondere ad accuse di presunzione a un signore che si firma CESARE BARONIO. Niente meno. Eminentissimo, come avrà letto, nelle prime righe ho proprio tributato un omaggio a S.E. Mons. Viganò poiché il suo autorevolissimo contributo ha indagato le ragioni storiche che hanno condotto al prevalere del modernismo all’interno della Chiesa e ho troppa stima di Mons. Viganò per ritenere 1) che lui possa pensare a un mio attacco alle sue posizioni 2) che lui stesso voglia proporre le sue dotte analisi come soluzioni. Siccome Mons. Viganò è un vero uomo di Dio e ben conosce la Logica, credo comprenderà molto meglio di Lei che il mio rozzo discorso, da un punto di vista teorico, fila. Orbene, una volta analizzate le cause storiche, adesso che abbiamo stabilito che Ratzinger è un modernista, adesso cosa fare? Magari Lei con 460 anni di esperienza ecclesiastica saprà fornire delle soluzioni molto più efficaci. Mi benedica.
Ma certo che e’ un attacco a Monsignor Vigano’. Non e’ il caso di insultare ulteriormente la capacita’ di leggere e comprendere oltre che la capacita’ logica (con lettera minuscola) dei lettori. E Cianci si straccia le vesti: non posso neanche lontanamente immaginare che Monsignor Vigano’ possa pensare che… No, lui e’ troppo intelligente per….
Diamine, questa e’ la tecnica del “Gaslighting”. Non le sembra?
Caro Cionci,
non posso ovviamente giudicare le Sue intenzioni, e mi guardo bene dall’esprimere giudizi a tal proposito; mi limito invece ad osservare che le Sue osservazioni – condivisibilissime, sia chiaro – sulla validità della rinunzia costituiscono un elemento a mio avviso marginale nell’analisi della crisi attuale. Mi spiego meglio. Sappiamo bene, come Lei afferma, che vi sono fortissimi dubbi circa la spontaneità della rinunzia di BXVI ed ancor più circa il complotto della Mafia di San Gallo che avrebbe portato all’elezione di Bergoglio. Ma non ci sono prove, almeno per ora, e dobbiamo quindi limitarci a considerare questi elementi come mere possibilità.
1. Se Ratzinger si è dimesso forzatamente, la rinunzia è invalida e quindi è ancora Papa. Ciò significa che l’autorità suprema della Chiesa dovrà esprimersi a suo tempo per dichiarare nullo in Conclave e invalidamente eletto Bergoglio.
2. Se Ratzinger si è dimesso spontaneamente, ma vi è stata una congiura che ha permesso l’elezione di Bergoglio, allora è stata violata la Costituzione Apostolica di GPII sul Conclave, e quindi l’autorità suprema della Chiesa dovrà esprimersi a suo tempo per dichiarare nullo in Conclave e invalidamente eletto Bergoglio.
In ogni caso, arriviamo al punto: senza un’autorità legittimata a pronunciarsi, nessun Prelato potrà mai dirimere la questione.
Ma una soluzione ci sarebbe, per uscire da questo vicolo cieco. Essa sta nel fatto che, qualora si dovesse provare con elementi certi e testimonianze di qualche Elettore che effettivamente al Conclave del 2013 vi fu un complotto per modificare o influenzare l’esito delle votazioni, il giudizio non verterebbe sul Papa regnante (che nessuno può giudicare), ma sulla procedura del Conclave. Occorrerebbero però le testimonianze di Cardinali e prove inconfutabili, come ho detto.
Ora, se il Conclave è nullo e nulla di conseguenza l’elezione di Bergoglio, non si dovrebbe tornare necessariamente a rimettere al suo posto BXVI (che peraltro è molto anziano e non è detto che accetterebbe l’estromissione di Bergoglio) ma basterebbe riconvocare il Conclave con i Cardinali esistenti al 2013 (visto che quelli creati da Bergoglio sarebbero tutti invalidamente nominati). Il Conclave così convocato dal Camerlengo potrebbe validamente eleggere un nuovo Papa nella pienezza dei suoi poteri, senza equivoci e senza l’incognita di BXVI, il quale – come sappiamo tutti – è perfettamente in linea con Bergoglio.
Ecco perché Le ho detto che secondo me la disquisizione sulla rinunzia è inutile: essa sposta l’attenzione su un dettaglio che rimane di difficile verifica (la libera volontà di BXVI nel dimettersi) quando in realtà questo elemento è marginale rispetto alla possibile manipolazione del voto al Conclave del 2013.
E dobbiamo comprendere – cosa su cui insisto da decenni ormai – che se questa manipolazione è stata possibile, ciò è avvenuto per realizzare quel paradigm shift voluto dai progressisti che al Concilio hanno deciso, esattamente con le stesse modalità, di “dare parvenza legale” (secondo l’espressione di Mons. Viganò) ad un piano eversivo per la distruzione della Chiesa. Coloro che hanno agito al CVII sono gli stessi che hanno cospirato a San Gallo, forse spinto BXVI alle dimissioni e forse falsato le elezioni con accordi che invaliderebbero il Conclave.
Diciamo allora che abbiamo ragione entrambi: Lei che sostiene (giustamente) che occorre fare chiarezza sulla situazione canonica relativa alla validità dell’elezione di Bergoglio (sia essa determinata da invalida rinunzia o da accordi illeciti tra gli Elettori) e io che ritengo che una volta risolto questo aspetto si dovrà comunque comprendere che quanto avvenuto è l’esito di un piano ben più ampio e articolato, iniziato con il CVII.
Per fare un paragone, è come se Lei si limitasse a criticare i pass vaccinali, dicendo che chi denuncia il piano del NWO ripropone un “piagnisteo”. Sappiamo bene che i pass vaccinali sono strumentali alla instaurazione del NWO; ovviamente evitare i pass, che sono illegittimi, è una cosa buona; ma non ci si può fermare al dettaglio contingente (che potrebbe in teoria anche non esserci) perdendo di vista il quadro complessivo.
Ecco, spero di aver chiarito la mia posizione e di avere in qualche modo inquadrato la Sua, evitando inutili polemiche. Ma mi permetto di evidenziare che quanti giustamente denunciano il piano eversivo del CVII non sono avversari di coloro che denunciano la possibile invalidità della rinunzia di BXVI.
Il punto focale del problema non è necessariamente BXVI: a prescindere dalla validità della rinunzia, si pone il problema della validità dell’elezione al Conclave del 2013. E su questo, mi pare, siamo tutti d’accordo.
Eminentissimo,
mi preme ribadire il fatto assolutamente incontestabile che io sono il giornalista italiano che più di tutti in assoluto ha ripreso e pubblicato le dichiarazioni di Mons. Vigano’, e questo è facilmente constatabile digitando su Google “Cionci Viganò”. Qui un recente esempio: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26976048/mons-vigano-su-quinta-conferenza-vaticana-2021-fra-guru-new-age-abortisti-malthusiani-globalisti-nwo.html
Personalmente non ho mai pensato che Mons. Viganò proponesse le sue riflessioni come soluzione alla faccenda, bensì come una analisi storica di grande pregio che mi vede d’accordo con lui, per i miei modesti mezzi, al 90%.
Amicus plato, sed magis amica veritas, quindi con molta onestà, ho espresso il mio parere sull’uso strumentale che è stato fatto delle analisi di Mons. Viganò, arrivando a proporre quelle che erano delle analisi come soluzioni definitive e quindi giungendo alla paralisi totale e alla assoluta mancanza di volontà di approfondire la questione dimissioni, che è l’unica potenzialmente risolutiva.
Detto ciò, rispondo con interesse alle sue articolate argomentazioni.
Innanzitutto, circa le prove sulla Mafia di San Gallo abbiamo semplicemente una biografia di uno dei suoi membri che ammette la questione. Ma in qualsiasi procedimento giudiziario, in assenza della confessione di un imputato si procede a mettere insieme una serie di indizi. Quando questi raggiungono un numero significativo, diventano una prova. Come leggerà, di questi indizi ce ne sono a bizzeffe: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html
Ma le dirò di più: il discorso circa la spontaneità con cui Ratzinger avrebbe rinunciato, così come l’eventuale volontarietà dell’”inganno” da lui ordito non HANNO NULLA A CHE FARE con la validità delle dimissioni. E’ questo che non volete capire. Il Papa ha il diritto di cambiare il diritto canonico, purché rispettoso dei dogmi, ma se non lo cambia, egli stesso è sottoposto alle sue regole.
Quindi se Benedetto ha scritto dimissioni invalide, queste restano invalide indipendetemente dal fatto che sia stato forzato, che lo abbia fatto apposta, che quel giorno avesse il mal di testa o altro.
L’atto giuridico resta invalido. Io vi ho presentato una quantità inimmaginabile di indizi circa il fatto che Benedetto abbia organizzato tutto apposta, ma questo (lo dico contro il mio stesso articolo) è del tutto ininfluente.
Quindi l’autorità per dirimere la questione esiste eccome, non per “punire” Benedetto ma per verificare sebbene con otto anni di ritardo che lui non si è mai dimesso e che sta formalmente in ferie. Quindi, io credo sia sufficiente un pubblico dibattito fra canonisti, meglio se inserito in un sinodo. Altrimenti, scusi, ma il CJC che ci sta a fare?
Se Ratzinger non si è mai dimesso, dovrà nominare un vicario per esercitare il ministerium, che sarà un vescovo o un cardinale, come da sue iniziali intenzioni. Oppure tornare a recuperare il ministerium, oppure firmare FINALMENTE vere dimissioni e TORNARE CARDINALE.
Come vede la questione è molto più semplice di come la fate voi. Per tornare al suo paragone sul passaporto vaccinale, al di là delle intenzioni di quelli che lo propongono, il punto sarebbe: è costituzionale costringere la gente a vaccinarsi, o no? Basta. Non si riuscirà mai a capire cosa c’è dietro, come non si arriverà mai a una prova circa il fatto che Ratzinger fosse complice di Bergoglio (una tesi a mio avviso che non sta in piedi) . Quand’anche fosse, ha fatto male i suoi conti perché invece di favorire l’amico modernista gli ha causato un bell’impiccio. Il punto è: le dimissioni ci sono state o no? Punto. Bisogna insistere solo su quell’aspetto, che è l’unico risolutivo, mentre cercando le prove di un oscuro disegno di un Ratzinger modernista non verrete a capo mai di nulla.
Modernista o meno, papa santo o sbadatone, le sue dimissioni o sono valide o no. Il resto non conta nulla. A meno che non vi vogliate tenere a tutti i costi Bergoglio, e allora è un altro paio di maniche.
Rimango un po’ sconcertato dalla sua affermazione:
“Se Ratzinger non si è mai dimesso, dovrà nominare un vicario per esercitare il ministerium, che sarà un vescovo o un cardinale, come da sue iniziali intenzioni. Oppure tornare a recuperare il ministerium, oppure firmare FINALMENTE vere dimissioni e TORNARE CARDINALE.”
Quanto Lei afferma implicherebbe la possibilità di scindere il munus dal ministerium, cosa che non è possibile, dal momento che il Papato risiede in un unico soggetto, e non in un potere bicipite inventato da qualche mente confusa. Non è possibile avere un vicario del Vicario, perché sarebbe contro l’istituzione del Papato voluta da Nostro Signore.
Mi spiace, ma Lei ha un po’ di confusione – forse per la giovane età – e diffonde veri e propri errori, che non sono meno gravi per il fatto che li presenta come Sue speculazioni.
Io mi fermo qui: la Sua dipendenza dai deliri di don Minutella mi pare sia evidente, come è evidente la serie spropositata di lacune in materia di Diritto Canonico e di teologia dogmatica. Non gliene faccio una colpa, sia chiaro; ma non presuma troppo di se stesso.
E aggiungo, il problema della validità del conclave del 2013 è STRETTAMENTE LEGATO alla validità della rinunzia. Prima di vedere le trame della Mafia di San Gallo, le presunte eresie di Bergoglio etc etc, la cosa fondamentale è verificare la rinunzia di Ratzinger. La testa del serpente è quella. Se Benedetto non ha rinunciato validamente, tutto il resto è solo uno scherzo di carnevale. Non a caso Ratzinger ammise che scelse il giorno della Declaratio perché c’era un nesso fra la festa della Madonna di Lourdes e il primo lunedi di carnevale. Più chiaro di così, accidenti!
Eminentissimo, capisco che Lei Cesare Baronio, con 500 anni di età abbia tutto l’agio di dare del giovanottello a un uomo di 43 anni come il sottoscritto, e lo accetto con piacere anche se non posso non notare una certa aria di superiorità che sfiora un po’ il ridicolo. Intanto il giovanottello, che si avvale della consulenza di vari specialisti, ci mette nome e cognome su quello che dice e non si trincera dietro uno pseudonimo. Prima cosa da notare. In secundis, questa storia del munus inscindibile dal ministerium è, probabilmente la prima prova dell’invalidità delle dimissioni di Ratzinger. Se sono inscindibili come mai ha rinunciato all’uno e non all’altro? Peraltro il munus e il ministerium non sono equivalenti come non lo sarebbe un titolo di conte rispetto alla facoltà di amministrare le terre di un feudo. Un conte può restare conte anche senza amministrarle, ma un amministratore non diventa conte solo amministrando terre. E’ ovvio che l’ipotesi della nomina di un vicario o di qualcosa del genere è qualcosa di teorico che risponde alle intenzioni dichiarate da BXVI: visto che esercitare il munus gli era divenuto faticoso, ha deciso di rinunciare all’esercizio pratico. Quindi per favore scenda dal piedistallo soprattutto se non si firma con nome e cognome.
Il munus e il ministerium sono inscindibili in senso di diritto iniziale, cioè, ogni papa che viene eletto ha il diritto assolutamente di esercitare le funzioni pratiche. In questo senso sono inscindibili, ma questo non vuole affatto dire che il papa non possa rinunciare al ministerium, così come un prete ammalato manda un diacono a portare l’olio santo a un moribondo. E’ anche ovvio che solo il detentore del munus può decidere a chi mollare il ministerium. Quindi il termine inscindibile è usato in modo parziale. Imprescindibile come diritto, ma assolutamente scindibile, in un solo senso come facoltà.
“ma Cionci di qua, di là, ma come si permette questo….”, poi leggiamo proprio alla fine dell’intervento il processo alle intenzioni di BXVI che non farebbe questo e quest’altro in discontinuità con Bergoglio, salvo poi essere stato messo da parte per far posto a colui che era il concorrente già nel conclave del 2005…..Viganò è costretto a dire le ultime cose perché ormai soffre di sindrome di Stoccolma verso gli ambienti che lo sostengono, sedevacantisti e similari. Quanto poi liquidare “il dettaglio canonistico” senza alcun approfondimento, dimostra ormai la pochezza morale ridotta a sclerosi ideologica di certi ambienti per i quali anche S. Pio V proverebbe disgusto
Mi scusi sig. Cesare Baronio, ma qui se c’è un intervento supponente e arrogante , questo è il suo. Pure le scuse vuole, ma de che?
Qui ognuno esprime delle opinioni e tali rimangono , anche le sue, pure se si considera al di sopra di tutti.
Noto come non sia stato reintegrato nel mio primo intervento il seguente brano mancante:
Papa Benedetto salutando per l’ultima volta i cardinali ha detto loro “tra voi c’è il futuro papa al quale fin da ora prometto incondizionata obbedienza e riverenza”.
Scusi Cionci, ma il Bon Ton può arrivare a questi livelli?
Non ho sentito questa frase (mi fido) ma come in tante frasi di BXVI anche qui si può ravvisare una certa ambiguità. Quale papa? Quando? Magari dopo Bergoglio. Magari proprio fra loro che sono gli unici cardinali validi. C’è da considerare che se fosse vero l’ipotesi del piano B, Ratzinger avrebbe simulato dimissioni. Quindi sarebbe normale atteggiarsi come uno che si è dimesso. Ma appunto, anche se lui dicesse che Bergoglio è il suo migliore amico e il miglior papa del mondo, questo non renderebbe valide le sue dimissioni scritte male, giuridicamente e formalmente e mai ratificate. Un giorno lui potrebbe sempre riservarsi il diritto di dire: “Ops? Ma davvvero non erano valide le mie dimissioni? Che sbadato”. Anzi, direi che tutta la sua strategia mirerebbe proprio a dare dei segnali sottili ma senza mai far mostra diretta di aver volontariamente organizzato un “inghippo”. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html
Articolo pieno di ragionamenti strampalati. Il riferimento a Minutella poi è la ciliegina sulla torta! Il tutto è da cestinare immediatamente e da non prendere in nessuna considerazione.
Concordo totalmente.
Sig. Antonello, complimenti per l’arguta e profonda argomentazione.
Concordo anche io. ” Se il pastor di Cosenza…avesse ben letto in questa faccia…”,ma i Pastori di Roma non vi hanno ben letto e hanno tripudiato invece di vergognarsi entrambi.
Sarebbe interessante capire perché i miei ragionamenti sarebbero strampalati. Così come dovrebbero essere dei mattacchioni una gran parte degli altri commentatori che invece li hanno trovati comprensibili. Mah. Rimarremo con questo mistero angoscioso.
Esattamente. Uno scritto strampalato, ad essere gentili. Mi sembra che ci troviamo di fronte ad un classico esempio di “gesuitismo” sotto veste di parole in libertà…
Se è strampalato non avrà difficoltà a confutarlo. prego dunque, ci illumini Lei. Se dice che è strampalato senza argomentare, mi lascia la libertà di dire che le sue sono chiacchiere al vento.
Infatti.
Stimato Tosatti,
a me sembra che sia l’esatto contrario del titolo e dell’assunto centrale dell’articolo: discutere sul Concilio può portare almeno a qualche chiarimento, ed è già successo con i papi precedenti; discutere sulla validità delle dimissioni di papa Benedetto e dell’elezione di papa Francesco invece credo che non porti da nessuna parte: è una ipotesi che mi sembra non sia stata MAI presa in considerazione da nessun cardinale o vescovo, di nessun orientamento teologico. Non credo possibile che dopo 8 anni emergano dal nulla elementi di invalidità, quando lo stesso papa Benedetto ha ribadito più volte la libertà e l’autenticità del suo atto e la Chiesa tutta nel suo insieme ha accolto e accettato senza divisioni la nuova elezione. Piuttosto mi ritrovo nella linea di Aldo Maria Valli: Francesco è papa, ma non fa il papa, cioè non fa quello che dovrebbe fare: confermare i fratelli nella fede e guidare le pecore come buon pastore.
Il fatto che non sia mai stata presa in considerazione da qualche cardinale non mi sembra particolarmente indicativo, dato che ci vuole un coraggio da leone. E purtroppo mi pare che il coraggio difetti un pochino nell’alto clero. Ci sono però dei vescovi e dei preti che si sono pronunciati in merito e alcuni si sono fatti anche scomunicare. Una cosa è certa: se lei esclude a priori che la faccenda dimissioni possa essere dirimente, sicuramente non arriverà a indagare la questione. Se crede, dia una letta qui. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html Poi se preferite Bergoglio, che vi devo dire. Gesù ha promesso che gli inferi non avrebbero prevalso. O era distratto Gesù oppure Bergoglio non rappresenta alcun pericolo, stia tranquillo.
Ora è a tutti evidente che il signor Cionci veste i panni dell’avvocato del diavolo Minutella. Ma come si permette questo ignoto personaggio di mettere in discussione D’Amico, Don Curzio, Lamendola, Mons Viganò. La prego Tosatti non dia sempre fiato a qualunque trombone! Minutella o Cionci per me pari sono: senza bussola!
Non trova abbastanza ridicolo appellarsi all’Ipse dixit? “Come osa costui! Guardie gettatelo in carcere!”. Ogni attacco che non risponda nel merito della questione sarà autoqualificante.
Comunque al momento non si vede nessuno che possa risolvere la questione. O affrontarla seriamente mettendola all’ordine del giorno.
Non vescovi e cardinali
Non il popolo di Dio, sempre più staccato dalle realtà divine.
Tutto un mondo, i regni di questo mondo già rifiutati dal Signore, contro chiunque osi mettersi contro il pensiero moderno, il nuovo umanesimo ed il sincretismo religioso.
Al momento viene solo da dire: Maranathà, Vieni Signore.
Dubbio: è Tosatti che conclude male la sua carriera da giornalista ospitando un Cionci o è Cionci che migliora una carriera intrattenendosi con un Tosatti e Co.?
Un altro che offre delle tematiche profonde rispondendo nel merito.
O forse e’ lei che cerca visibilita’ gettando fango sugli altri ?
Se desidera essere giornalista si rimbocchi le maniche, studi e si faccia conoscere per quello che vale lei, non per quello che lei pensa non valgano gli altri.
Don Minutella, lo fanno apposta, non ti curar di loro anche se ti copiano le catechesi e nemmeno si degnano di citarti. Di questi tempi i campi sono pieni di camomilla, la raccolga e si faccia una tisana.
Molto semplicemente, un grazie di cuore a lei, Andrea Cionci, per il coraggio della Verità che ha dimostrato con questo suo articolo.
Il Signore la benedica e la Madonna la protegga!
Elisabetta Prata Pizzala
l’unica vera buona battaglia è contro il cv2.
tutto il resto (ma tutto ciò che si vede, si sente, siamo, saremo) ne è conseguenza.
altro da fare non c’è.
qui è è la testa del drago tutto il resto è coda.
Applausi ad Andrea Cionci, chi non comprende quanto ha espresso ha una visione burocratica (fedeltà alle attuali gerarchie) e ideologica (dibattito sul CVII) della fede.
Azzardo un tentativo di risposta alle ultime domande poste da Andrea Cionci nella sua riflessione.
Perché nessuno si muove? Perché i cardinali non si pronunciano come dovrebbero? Cosa aspettano? Perché il clero non si ammutina in massa?
Esclusa l’ipotesi che non rispondano perchè non sanno che cosa rispondere, rimane l’altra, che è anche la più probabile:
quella di non rispondere e di non far nulla è una tattica per rendere inutili e senza effetto e quindi scoraggiare le discussioni e il “chiacchiericcio” sul fatto che Bergoglio sia veramente il legittimo Papa; salvaguardando in questo modo tutti i benefici di posizione di cui godono continuando a fare i lacchè sottomessi e consenzienti alla volontà di colui che loro sostengono come vero e unico Santo Padre esistente. E’ un gioco delle parti, più o meno deliberato, tra loro e Bergoglio.
Risposta terribile, ma intelligente e purtroppo verosimile.
Dott.Tosatti, complimenti per la foto, veramente sembra l’emblema di questi tempi.
Per curiosità, dove si trova?
Non lo so, me l’ha inviata Andrea Cionci a corso dell’articolo.
Ottimo intervento per la ricerca della Verità; per completare il quadro bisognerebbe considerare il NWO che prevede anche una religione unica oltre al’unico governo politico. Da questo punto di vista si capiscono molte cose passate, presenti e future senza essere rabdomanti.
Sì questo è vero, però bisognerebbe anche sottolineare la leadership aliena, perché tutti sappiano che il piano ha come scopo finale di farci diventare una colonia venusiana!
Questa è una catechesi di don Minutella.
Don Alessandro li perdono tutti quanti.
Ma perdoni cosa? Don Minutella è stracitato e oggi ha dedicato la puntata di Santi e caffe a questa lettera. Cosa sta dicendo?
Caro Gino, le mie considerazioni sono talmente banali, che avevo espresso già diverso tempo fa, che don Minutella, il quale peraltro è ampiamente citato, non credo possa averne il copyright. Come dire che adesso fuori c’è il sole. Lo vede sia don Minutella che il sottoscritto.
Pare che non si intraveda all’orizzonte la presenza di chi abbia veramente voglia di dirimere tale questione, cruciale per il bene della Chiesa, e per motivi che possiamo soltanto provare a dedurre – con margini di errore – osservando l’indifferenza e l’afasia dei chierici cortigiani, specie di quelli chiamati a svolgere ruoli di alto rango.
La controversia resta una trappola per il pensiero dei fedeli – che legittimamente reclamano verità e trasparenza; quest’ultima prospettata e tradita ad ogni piè sospinto, con spudorata leggerezza e menefreghismo.
È vero: non vi è nulla di segreto che, prima o poi, non sarà svelato. Ciò che a noi risulta improbabile certamente non è impossibile a Dio, sempre che, e se mai, ci sarà un qualche essere umano dotato di umiltà che si lascerà illuminare dalla Sua Luce.
Il problema è che il concilio è andato a
intaccare il patrimonio di fede dei
cristiani ,e che da pastorale il
mortifero Paolo VI l’ha fatto
diventare dogmatico , e ha
vietato la Messa Antica ,
che da decreto di San Pio V
era di carattere incancellabile .
La crisi della Chiesa ,ad amor
del vero , viene dal giansenismo ,
quando questi sacerdoti
eretici si sono innestati nelle
corti europee , e dove tocca
l’apice nell’allearsi con la
massoneria inglese e
favorire la rivoluzione
francese ,dove un solo
vescovo non firmò per la
repubblica .
Ma il peggio si è visto con
il vescovo traditore ed eretico
Scipione de’ Ricci ,che poi
favorì col Granduca in Toscana
l’invasione di Napoleone ;
esso volle fare il sinodo di
Pistoia ,dove tra le altre cose ,
volevano fare la Messa in
Italiano e creare un
consiglio dei vescovi
(una specie di C.E.I).
Il Sinodo di Pistoia fu
cancellato anche su
pressione del popolo
inferocito.Purtroppo in quegl’anni
su richiesta di BenedettoXIV
l’arcivescovo di Firenze,mons
Martini ,tradusse la Bibbia
Clementina in volgare
fiorentino.
Dal vaticanoII in poi i biblisti
fanno a gara a cambiare
significato alle parole ,arrivando
persino a cambiare significato
al Padre Nostro ,ma poi sono
proprio loro le prime vittime
di una Parola di Dio adulterata
perché spesso cadono nella
disperazione , hai voglia a
fare cortili dei gentili,
tavole rotonde e partecipare
ai talk show come gli
arcivescovi di Milano e
Bologna.
P.S
mi ero dimenticato di dire che al
sinodo di Pistoia volevano
elominare la devozione al
Sacro Cuore di Gesù ,
cosa che è avvenuta con la
grande catechesi dei
piccoli e adulti post
vaticano II .
Questo papa mi sembra
Celentano ,che cantava
luoghi comuni tipo
chi non lavora non fà
l’amore ,e tutti lo
ricantano perchè è
orecchiabile.
Va bene, e quindi? Chi lo annulla? Il papa. Quale? Allora vede che il primo problema è chiarire chi sia il papa? O forse pensa che Francesco annullerà il Vaticano II ?
Si ok, Cionci. E quale autorità lo chiarisce?
Il diritto canonico è superiore anche al Papa se lo stesso non lo ha cambiato. Quindi i vescovi e i canonisti credo abbiano tutto il diritto/dovere di pronunciarsi in merito alla validità canonica della sua rinuncia. Intanto aprite il dibattito, che poi ci pensa Domineddio. Ma se state a disquisire sul Concilio Vaticano II di 60 anni fa che sperate di ottenere?
Se avesse un po’ di umiltà e di pazienza, potrebbe approfondire molti aspetti del CVII che sono direttamente connessi con il CJC nella sua nuova redazione sotto GPII.
Lei afferma “Il diritto canonico è superiore anche al Papa se lo stesso non lo ha cambiato”. Questa è un’assurdità che confligge con il “prima Sedes a nemine judicatur”. Il CJC non è superiore al Papa, né potrebbe esserlo, trattandosi di un corpus di leggi di cui è supremo legislatore il Papa medesimo. Il Papa può far quel che vuole in deroga al CJC e non ha alcun bisogno di cambiarlo.
Ripeto _ad nauseam_ quel che Le ho già detto: non insista su questo terreno scosceso, perché più argomenta le Sue tesi più dimostra di non avere alcuna contezza della materia.
Ne sutor supra crepidam.
Lo potrà annullare solo un Papa con
un carattere come Giovanni Paolo II
e una Fede da spostare le montagne
fregandosene delle comari che
tramano nel buio.
A me fa senso e schifo che in
vaticano parlino solo dell’agenda
2030 per il clima.
Ma non hanno altro da pensare
per quell’anno?
Perché non dicono che allora
saranno 2000 anni della Chiesa
di Cristo e della sua Passione ,
Morte e Resurrezione ?
Ma lo faranno un Giubileo
degno del Signore con
tante belle indulgenze in
soccorso dei fedeli
bisognosi ?
Mi ricordo che per quello del
2000 cominciarono parecchi
anni prima ad organizzarlo.
A Pasquale: le soluzioni possono essere tante, io non sono in grado di dire quale sia quella giusta. Una cosa è certa: continuare a lamentarsi sul Concilio non risolverà la situazione.
Mi risulta molto difficile credere che un signore quale è papa Benedetto abbia intenzionalmente detto delle cose e ne abbia pensate altre, aver dato segni di ossequio al suo successore e considerarlo dentro di sè un usurpatore. Se la sua fosse stata una “strategia” astuta per mettere in difficoltà la Chiesa, beh! di questo grande uomo resterebbe assai poco. Nell’ultimo saluto ai cardinali disse . Se non fossero sincere queste parole, potremmo essere tutti autorizzati a vivere di falsità mascherate di “buone intenzioni”. (un sacerdote di 70 anni)
L’ipotesi dietro al piano B è che lui a rischio della vita e sotto immani pressioni abbia provveduto a questo escamotage in una terribile guerra escatologica. Lei pensa che ci sia spazio per il bon ton?
Errata corrige. Nel mio precedente intervento è saltata una frase che diceva: salutando per l’ultima volta i cardinali, Benedetto disse : ,
Sono totalmente d’accordo con lei.
Nessuno immagina nemmeno lontanamente quello che deve aver passato (e probabilmente ancora sta passando) Papa Benedetto, già la frase “pregate affinché io non scappi davanti ai lupi” faceva capire qualcosa.
Eppure si giudica con una leggerezza e una ignoranza dei fatti straordinaria.
Danilo Salezze qui una ricostruzione con tutti i link della vicenda: legga e si faccia un’opinione se crede https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html
Grande Andrea Cionci, sempre in prima linea in difesa della verità! Con eleganza e maestranza chiarisce le idee dei più ostinati. Un caldo ringraziamento a Marco Tosatti per il tributo
Continuiamo ad occuparci di cavilli!
Come se Cristo ci avesse insegnato questo. E come se gli scherani di Bergoglio fossero disposti, poi, a dire: “Ah, sì, il cavillo giusto c’è: d’ora in avanti ricominceremo a considerare papa Ratzinger”!!!
I peana sul concilio non servono? (ma poi “peana” che c’entra? Mah!). E che risolvono le domande: “Perché i cardinali non si pronunciano come dovrebbero? Cosa aspettano?…”?
Ritengo il giornalista Andrea Cionci degno seguace dei padri del giornalismo inglese R.Steele e J.Addison per i quali la ricerca della Verità, l’approfondimento delle notizie anche se “scomode”, il coraggio di non essere proni ai poteri del mondo ma soprattutto il rispetto dei lettori erano essenziali per essere un vero alfiere della Libertà. Seguo il Sacerdote Alessandro Maria Minutella da oltre un anno e posso dire che oltre ad essere un fine teologo , è dotto anche in Storia Filosofia e Letteratura. Le Sue catechesi sono esclusivamente basate sulle Sacre Scritture e sulla Tradizione Cattolica. È animato , a parer mio, unicamente dal desiderio di difendere la sana dottrina Cattolica e dall’amore e la passione per la salvezza delle anime. Ha sempre richiesto di POTERSI CONFRONTARE con tutti ma finora nessuno l’ha ascoltato ed anzi lo si ignora scientemente. Le Sue DUE scomuniche (una il più di LUTERO) sono avvenute senza contraddittorio. Ciò è la negazione del concetto di “MISERICORDIA CRISTIANA”. È stato l’unico ad aver la forza dell’azione. Mi viene in mente SHAKESPEARE che in AMLETO dice: “E così la tinta naturale della risoluzione viene resa malsana dal pallido raggio della ragione e azioni di grande altezza e importanza deviano dal loro corso e perdono il nome di azione”. Grazie Andrea Cionci e grazie al Dottor Marco Tosatti.
Grazie, splendida citazione!
Gentile vero giornalista Andrea Cionci, quello che ho detto e penso di Lei è pura verità.Il coraggio del Sacerdote Alessandro Maria Minutella è senza pari (ha perso anche il sostegno economico!!). Poi dato che ha apprezzato la mia citazione , ne faccio un’altra . SHAKESPEARE in Amleto: “ Le azioni turpi salteranno agli occhi di tutti quand’anche tutta la terra cercasse di seppellirle”. Purtroppo questo vale , a mio avviso, anche sulla “epidemia”! Grazie del complimento.
“Seguo il Sacerdote Alessandro Maria Minutella da oltre un anno”
È tutto, Vostro Onore.
Eminentissimo Cesare Baronio, mi scusi ma non ho capito il significato della sua risposta ( sono un po’ idiota e soprattutto , come qualche “giornalista” mi definisce , plagiata da Don Minutella). Posso solo dirle , in risposta al suo lungo commento, che ho letto il libro di Don Minutella “ Pietro, dove sei?” nel quale vengono spiegate magistralmente e senza sofismi, leggi del canone cattolico e molte altre cose.Proprio per approfondire , ho tentato di acquistare , per poterla tradurre in italiano, l’autobiogra del Cardinale Godfried Danneels, ma ne’ su Amazon, ne’ a Bruxelles ne’ a Ginevra sono riuscita a trovare la copia cartacea. Inoltre , tutti i ragionamenti, le dissertazioni e tutte le chiacchiere non mi sembrano portare alla salvezza delle anime come invece riesce a fare un vero Pastore come Padre Alessandro Maria Minutella.
Mi dispiace, caro Cionci, ma da dove incomincia a parlare della «quaestio: la validità delle dimissioni di Benedetto XVI» posso seguirla. Su ciò che precede, no.
Non è questione di “mancanza di coraggio” non seguire il suo suggerimento di produrre uno “scisma”; è che non è proprio possibile. Le parole pesano come macigni: «Rifondare la Chiesa cattolica» significa fondare una chiesa non cattolica; perché Uno è il Fondatore della Chiesa cattolica, e non ce ne può essere un altro.
L’altra volta Lei citò Sant’Atanasio («a voi la sede, a noi la fede»). E’ ben comprensibile cosa intendeva il santo Vescovo; Sant’Atanasio non fondò un’altra chiesa altrimenti oggi sarebbe ricordato non come santo ma come eretico, o almeno scismatico.
Per quanto riguarda il Vaticano II penso anch’io che questa grande crisi non abbia avuto inizio col esso ma – poniamo – col Lammenais, come suggerisce Lei (giusto per citarne un simbolo); non c’è dubbio però che il V. II in questo procedere verso la terribile situazione attuale, rappresenti una svolta significativa che ha dato un’accelerazione a tutto il processo. Non tanto in se stesso quanto come simbolo e mezzo per procedere velocemente su quella strada: tutto ciò che è successo dopo lo si giustifica “in nome del Concilio”. Senza il Concilio tante stranezze dottrinali e liturgiche – già esistenti in alcune limitate regioni del mondo cattolico – non sarebbero state legittimate. La cosa secondo me più deleteria è stata la rivoluzione liturgica, effettuata “in nome del Concilio”, quando invece del Concilio non ha seguito le indicazione su come effettuare una certa riforma.
E’ la più deleteria perché colpisce il cuore stesso della Chiesa; e mi dispiace che in tante dotte discussioni che avvengono anche qui, non si ponga in rilievo questo aspetto: La chiesa Cattolica è soprattutto e prima di tutto “Liturgia”: «Lex orandi, lex credendi», è la formula perenne che qualifica la Chiesa cattolica e chi vi appartiene: non dico annullando, ma mettendo in secondo piano la preghiera, e soprattutto la preghiera comunitaria che si svolge attraverso la Liturgia, non è più la Chiesa cattolica; sarà un Chiesa protestante, o una ONG.
Cosa è successo dopo la rivoluzione della Liturgia? Posso dirlo per testimonianza diretta e non per sentito da altri: le chiese si sono svuotate in pochissimo tempo. Tutti di fede superficiale? E chi è quel presuntuoso, per non dire peggio, che si permette di entrare nelle coscienze degli altri? Certamente, in senso oggettivo possiamo dire che non è una cosa ben fatta quella di non aver più frequentato la Messa, quando si sappia che comunque anche nella nuova (anti)Liturgia il Sacrificio Eucaristico è perpetuato; ma – ripeto – non potendo né dovendo indagare le coscienze degli altri, cosa ha provocato l’allontanamento dalla preghiera comunitaria tante anime? E perché anche oggi siamo costretti a partecipare a celebrazioni che per non offendere la Chiesa, dobbiamo definire priva di una vera Liturgia? O se vogliamo proprio definirla, una liturgia sciatta, autoreferenziale non solo da parte del celebrante, fredda o squassata da rumori che stridono con la sacra funzione; per non parlare delle ulteriori novità subentrate con l’avvento del Coronavirus, perfino nei gesti che compie il sacerdote sulla tavola (che non è più un Altare); a conferma che la celebrazione non è più un’azione che si svolge al di fuori delle realtà di questo mondo, ma ad esse soggetta.
E’ per questi motivi che il Vaticano II, che non ha influito solo sulla rivoluzione liturgica anche se indirettamente, deve essere preso in considerazione in una profonda disamina che si voglia effettuare sulla crisi esiziale che oggi attanaglia la Chiesa cattolica.
Gentilissimo :,
la questione dello scisma è più che altro un’ipotesi di scuola, l’unica conseguenza logica del continuare a insistere su questa dietrologia del Vaticano II. Per me dovrebbe essere depennato in blocco, si figuri: tutti dicono che è stato mal interpretato, ma ancora non si capisce cosa di buono avrebbe dovuto produrre. Se oggi ci sono preti che spruzzano l’acqua santa con gli spazzoloni del water (non è uno scherzo) evidentemente questo Concilio non è stato un grande affare. Ma proprio per questo e per l’impraticabilità sia dell’opzione macchina del tempo, sia dello scisma, i cattolici sono obbligati ad andare fino in fondo alla questione dimissioni. Non ci sono altre vie. O si sfonda lì, o si muore.
Il dott. Cionci, come peraltro don Minutella, a mio parere dicono il vero. Io non vedo un problema di successione papale, non perché esso effettivamente non sussista (i papi della linea di Bergoglio sono tutti invalidi) ma in quanto le profezie parlano chiaro. In particolare vorrei porre l’attenzione su un punto sul quale convergono sia la Emmerich che Malachia, e cioè la venuta del Grande Prelato (Pietro Romano) quale SUCCESSORE DI BENEDETTO XVI, la Gloria Olivae. Egli verrà certamente, e non meno certo è il fatto che sarà L’ULTIMO PAPA DELLA CHIESA CATTOLICA. Minutella, lo affermava recentemente, è convinto che il Gran Prelato sarà un sacerdote eletto per acclamazione dei cattolici di Roma. Se mi posso permettere, io sono convinto che Pietro Romano sarà invece direttamente scelto da Cristo, al quale nulla è impossibile e che quindi potrà scegliere anche un laico. MI piace pensare che già adesso il Gran Prelato sappia che deve succedere a Benedetto, e che stia attendendo il momento opportuno. Sulle circostanze della elezione nulla sappiamo: non è impossibile che Benedetto stesso rinunci stavolta al munus in favore di questo Gran Prelato. Staremo a vedere. Un fatto è certo: il Gran Prelato verrà. Anche don Dolindo Ruotolo ne profetizzò l’arrivo
Sa le profezie non possono essere portate in un dibattito “laico” come un argomento inattaccabile, ciò che invece è assurdo come la stragrande maggioranza dei cattolici non le prenda minimamente in considerazione. Acqua su vetro
Non si illuda, Cionci, l’inutile e sterile piagnisteo (palese o nascosto, di consacrati o di laici) continuerà esattamente come prima, perché alla fine, tutto rimanga esattamente come prima. La forza di bergoglio e dei suoi accoliti traditori in fondo è tutta qui: nella consapevolezza che dall’altra parte ci sono sono dei “pusillanimi” (tanto per usare un eufemismo …). La saluto cordialmente
Probabilmente S. Giovanni nell’Apocalisse ha dimenticato una bestiolina. In effetti, dopo l’agnello cornuto e il grande drago rosso, doveva citare il GATTOPARDO
Già …
C’era una volta un detto che recitava:
“due papi a Roma non ci possono stare”.
Oggi gli slogan che ci martellano sono di tutt’altro genere, ma resta il fatto che il Corpo Mistico di Cristo, l’Altissimo, il Perfettissimo, l’Amato: NON PUÒ AVERE DUE TESTE.
Oggi nel 156′ anniversario della nascita della Serva di Dio Luisa Piccarreta rivolgiamo al Cielo, per sua intercessione, preghiere di supplica, perché il buon Dio intervenga con potenza, per Amore del Suo Nome a riportare ordine nei nostri tempi tribolati.
E così sia.
Caro Andrea, come ho avuto modo di chiarire nel mio precedente intervento e nello scambio di idee fra noi che ne è seguito, sono completamente d’accordo con te sulla necessità di sciogliere definitivamente il nodo della validità della Declaratio di Benedetto XVI. Ma con realismo sono convinto che questo non potrà avvenire se non attraverso un intervento diretto dello stesso Ratzinger. Prima di lasciare questo mondo dovrebbe essere lui a svelare al mondo la verità sulle sue dimissioni (se davvero sono state volutamente scritte male per essere invalide), ma dovrebbe farlo in modo chiaro e non disseminando tracce o sospetti sibillini modello caccia al tesoro: frasi ambigue del tipo “il papa è uno solo” ma senza dire chi è. Anche perché se non lo farà lui dubito fortemente che il problema sarà mai definitivamente affrontato. Quanto a don Minutella e al suo resto cattolico (mi preparo già agli insulti che mi arriveranno) potrà pure farsi scomunicare altre cento volte, ma questa sua strategia potrà funzionare fin quando Benedetto XVI sarà in vita. Perché, quando il Signore lo chiamerà non ci sarà più alcuna possibilità di poter mantenere anche un solo piede nella Chiesa cattolica (a meno che nel frattempo finché Ratzinger è in vita non si chiarisca, come io auspico, la questione di chi è o non è il papa legittimo). E allora temo che il destino di don Minutella e del suo resto sarà quello di creare una piccola chiesa scismatica sul modello degli Apostoli dell’Amore Infinito. Perché, l’unico scisma che ha avuto fortuna nella Chiesa è stato quello di Lutero, ma non perché è stato bravo lui, ma perché è stato favorito dal contesto storico e dalla lotta in corso fra i principi del sacro romano impero e l’imperatore Carlo V. E la riforma protestante diventò un ottimo movente politico per muovere guerra all’imperatore (la famosa Lega di Smalcalda) con il pretesto di dover difendere il pluralismo religioso in Germania (e Carlo V alla fine fu costretto a cedere per garantire pace e stabilità nell’impero scontrandosi con il pontefice Paolo III). Ma questa è storia. Tornando all’attualità caro Andrea, sottoscrivo ancora una volta l’appello a che si faccia piena luce sulla validità o meno delle dimissioni di Benedetto perché anche io ritengo che sia questione fondamentale. Ma resto convinto che senza un intervento diretto di Ratzinger non sarà possibile, almeno fino a quando l’emerito continuerà a “dire e non dire” e a lasciare la questione in sospeso agevolando i media che saranno sempre pronti a sfruttare e rigirare le sue dichiarazioni per fare in modo che la questione non si affronti. Credo che un suo segnale in tal senso smuoverebbe anche quei porporati (e non sono pochi) che stanno subendo Bergoglio e il suo modo autoritario di gestire il Vaticano, la curia e tutta la Chiesa. Un saluto caro Andrea, e al di là dei differenti punti di vista su alcuni aspetti, andiamo avanti alla ricerca della verità.
Caro Americo, non vorrei che sembrasse che la mia lettera avesse te come principale interlocutore, che anzi sei stato uno dei più moderati e dialogici. Le questioni che poni sono in effetti assolutamente urgenti e necessarie. Tuttavia, Benedetto potrebbe essere sollecitato a pronunciarsi dai cardinali, con tutte le garanzie del caso. Non sappiamo se egli non abbia predisposto qualche rivelazione di emergenza alla sua morte. Quanto a don Minutella, non credo che si proclamerà mai scismatico per conto suo, ma lo scisma di fatto già c’è. Credo che la situazione si evolverà anche al di là di don Minutella che peraltro si fa un vanto di essere fedele alla chiesa cattolica. Cmq queste sono questioni impellenti su cui bisogna accendere il dibattito, sono d’accordo con Te! Un caro saluto
Caro Cionci
Condivido in tutto l’articolo ma sono preoccupato proprio dal (quasi) totale silenzio di Cardinali, Vescovi, Preti, capi di movimenti… e non solo adesso ma anche quando Papa Benedetto veniva pesantemente e vigliaccamente attaccato… oppure con la mostruosa storia delle Pachamama…
Che si muovano adesso? Anche questo per me è un quasi miracolo.
Su Don Minutella invece pienamente d’accordo con lei.
Caro Marco, si figuri se una pulce come il sottoscritto può smuovere qualcosa. Io mi sono limitato a fornire un interrogativo per capire su cosa è meglio indirizzare il dibattito. Certo se si continua a spostare l’attenzione su problemi secondari rispetto a quelli primari… Sono otto anni che il mondo tradizionalista si lamenta di Bergoglio. Poi quando un prete dice “guardate che non è il papa” lo fanno a pezzi. E’ un po’ come Travaglio, Saviano questi qua: una volta che il nemico di turno (Berlusconi, Trump, Salvini) finisce in galera, o se ne va, loro perdono il lavoro.
Caro Mascarucci, faccio parte del “piccolo resto cattolico” che poi piccolo non lo è… Leggere quello che ha scritto, riguardo al fatto che una volta morto Benedrtto XVI, il gregge con a capo don Alessandro Minutella sia di fatto scismatico è pura follia!
Il fatto di rimanere fedeli alla Chiesa Cattolica ed al Papa Benedetto XVI lei lo chiama scisma? Nessuno di noi si è staccato come ramo secco dalla Chiesa, questo lo ha fatto invece chi crede che Bergoglio sia papa… Credere in un “papa” che per la prima volta e ripeto, la prima volta nella storia bimillrnaria della Chiesa ha introdotto in San Pietro, fino all’altare, una divinità pagana e satanica con tanto di rito propiziatorio nei giardini con tanto di santoni e stregoni… Un papa che non ha mai ridposto ai “dubia”, i cardinali che per primi chiesero chiarezza sulla questione “Comunione ai divorziati risposati” e altre cose.
Un papa che afferma che i dogmi mariani sono “tonterias” asfaltando anni e anni di devozione mariana…
Queste sono cose gravi, forse lei ancora non si è accorto che la visione della beata Katerina Emmerich quando vide erigersi una chiesa stravagante, che strizza l’occhio al mondo ecc. . Era la visone di questi giorni!
Ultima cosa, non abbia pregiudizi! Quando lei ha scritto che tra poco le arriveranno insulti ecc… No, stia tranquillo, chi è del “piccolo resto cattolico” e segue don Alessandro Minutella non insulta, siamo cattolici e persone perbene.
Giusto il dibattito e far chiarezza. Buona e santa giornata.
M.C.
Che bravo Massimo ! Sono pienamente d’accordo con lei.
Gentile Massimo, con me sfonda una porta apertissima…..sono d’accordo con lei sulla critica a Bergoglio papa (del resto se legge i miei interventi nell’arcivio di Stilum Curiae se ne renderà conto). Il problema è che il nostro amato Benedetto XVI non ha fatto nulla per difendere chi come don Minutella si è staccato da quella che ritiene essere la falsa chiesa di Bergoglio per restare in comunione con lui che considera il vero papa. Quando don Minutella è stato scomunicato cosa ha fatto Ratzinger per impedirlo, perché non è intervenuto anche soltanto criticando il provvedimento mostrando comunque vicinanza a lui e al resto cattolico? Se Benedetto sa che voi siete nel giusto, siete con lui che è l’unico e vero papa perché lascia che la falsa chiesa vi perseguiti? Fincjhé questo non avverrà, finché Benedetto XVI non dirà chiaramente che il vero papa è lui smascherando la falsa chiesa, le vostre armi saranno spuntate…..
Sig. Mascarucci, Benedetto XVI non ha reagito alle due scomuniche iflitte don Alessandro Minutella in quanto non valide. Non può uno scomunicato scomunicare, Bergoglio è Ipso facto scomunicato in quanto eretico ed eletto invalidamente mafia di san gallo confermata dal card. Danneels emai smentita dagli alti palazzi.
Saluti
Caro Mascarucci, Lei richiede chiare risposte da un papa -che guarda “caso” è – così come Pilato chiese a Gesù : ” Cos’è la verità ?” Sicuramente conoscerà la storia in questione e sa già che la risposta era nella domanda ANAGRAMMATA. Per cui il ” Quid est veritas ?” di Pilato riceve la risposta (nascosta) “Est vir qui adest ” ! (È l’ uomo che ti sta davanti). Memore di tanto, non chieda troppo ad un “semplice ” uomo…ma grandissimo Papa. Piccola “butade” finale in “stile old-african” : Benedetto già detto parecchio ; forse Lei non colto.
Caro Mascarucci, Lei richiede chiare risposte da un papa -che guarda “caso” è – così come Pilato chiese a Gesù : ” Cos’è la verità ?” Sicuramente conoscerà la storia in questione e sa già che la risposta era nella domanda ANAGRAMMATA. Per cui il ” Quid est veritas ?” di Pilato riceve la risposta (nascosta) “Est vir qui adest ” ! (È l’ uomo che ti sta davanti). Memore di tanto, non chieda troppo ad un “semplice ” uomo…ma grandissimo Papa. Piccola “butade” finale in “stile old-african” : Benedetto già detto parecchio ; forse Lei non colto.
«La vera Chiesa ha deciso di non dovere intervenire con me. Ho mandato due lettere a Benedetto XVI e non mi hanno risposto. Ho mandato la richiesta d’incontrare – come succedeva in passato – il cardinale Burke – e non mi ha risposto. I mezzi di comunicazione della vera Chiesa mi boicottano. […] Allora se tacciono anche da “questa parte” il rischio è che si pensi che io sto portando avanti una mia chiesa, che io stia creando una setta. Ma io non sto facendo nulla di tutto questo. Io sto difendendo la Santa Madre Chiesa». Queste sono frasi scritte da don Minutella nel 2018 quando ricevette la scomunica (il web purtroppo non cancella). Il reverendo conferma che Benedetto XVI non se lo è “filato di pezzo” e la stessa cosa hanno fatto il cardinale Burke e tutti quelli cui lui si è rivolto invocando aiuto e protezione. Non sarà che il suo tentativo di far passare noi tradizionalisti come complici di Bergoglio nasconda proprio la rabbia per non essere stato sostenuto da nessuno, in primis dallo stesso Ratzinger? A pensar male si fa peccato ma…..
Caro Americo, se è umano comprendere lo scorno di don Minutella, le sembra accettabile che dei cardinali accettino delle dimissioni dal ministerium, zeppe di errori di latino e mai ratificate? E il problema è don Minutella? Per non parlare di quello che ingoiano da parte di Francesco. Allora, lasciamoli dove sono i cardinali, è meglio.
Per quanto abbia cercato, non ho trovato il canone 14 del Codice di Diritto canonico nel Vangelo.
“Il punto è stabilire se Benedetto si è legalmente dimesso o no”. Perché continuare a proporre un dilemma insolubile?
Si dovrebbe aprire un contenzioso gigantesco al cui confronto i fiumi di pagine versate su questo e altri blog apparirebbero un modestissimo rigagnolo?
Ma ve l’immaginate un sinodo e che per esso, in cui le parti avverse si scagliano addosso reciprocamente tonnellate di Sacre Scritture, encicliche, concili, diritti canonici etc. etc.?
Eh sì, perché non si venga a raccontare che il sinodo o che per esso sarebbe composto soltanto dai fans di Ratzinger, il che, oltre che inutile (se si riuniscono soltanto coloro che si danno ragione tra di loro) costituirebbe uno scisma formale dalle conseguenze imprevedibili.
Vedo che lei continua imperterrito a non riconoscere alcuna validità al CJC. Allora saprà spiegarmi per quale motivo questo falso prete è stato smascherato https://www.adnkronos.com/celebra-messa-e-confessa-ma-e-falso-prete_2esJfAfHTYSOruvHh39X6l Probabilmente nel Vangelo non c’erano nemmeno cenni alla validità dell’ordinazione sacerdotale. Perché non consentirgli di dire messa e confessare le persone? Rifiutare il CJC è un percorso luterano, per cui ogni cosa che riguarda la Tradizione non conta nulla.
Il CJC genera facilmente una mentalità legalistico- farisaica che fa a cazzotti col Vangelo.
A mio parere, s’intende.
Non è proprio così. Se lei avesse fatto studi appropriati e fatto quindi l’esame di diritto canonico, saprebbe come si è arrivati alla formulazione dei determinati canoni. Considerare solo il vangelo è del tutto luterano, mentre in ambito cattolico si parla di Sacra Tradizione insieme a Sacra Scrittura.
L’atteggiamento farisaico lo può tenere chiunque indipendentemente dal codice di diritto canonico.
n discende , mi pare , che solo uno SCISMA , sia possibile . Si crei dibattitto…
Eh, appunto: o si cerca di salvare la casa eliminando la crepa che la sta facendo crollare, oppure la si lascia andare in malora e si costruisce un’altra casa. Discutere sull’incompetenza degli architetti di 60 anni fa non conduce a grandi risultati operativi.
Nei momenti bui della Chiesa il mio esempio é san padre Pio e non don Minutella, san Francesco e non Savonarola, sant Attanasio e non la stuola forse maggioritaria di sacerdoti e vescovi dell epoca. La beata vergine non ha alzato la voce per dire che i farisei dicevano castronate e storpiavano le scritture nel loro senso. Per me, parlo per me, questi sono i grandi combattenti. Non fuggono, non si ribellano nei modi umani, ma applicano il buon esempio nel loro piccolo quotidiano. Le cose cambieranno a grandi livelli nei tempi che vorrà NS. Probabilmente noi non lo vedremo in questa vita. Ma ne abbiamo certezza.
“… ma applicano il buon esempio nel loro piccolo quotidiano”.
Piccola grande lezione!
Grazie.
Non si capisce se si rivolge a Monica o a me.
In ogni caso l’assunto richiama la “Piccola via” di santa Teresina di Lisieux.
Lo storicismo non c’entra nulla con la vita spirituale.
S. Atanasio prese a pugni Ario, S. Bernardo di Chiaravalle mobilitò un esercito per spodestare l’antipapa Anacleto II. Posso capire che sia preferibile la via gandhiana, ma ci sono stati momenti nella storia in cui occorreva alzare la voce e mobilitare eserciti. Quindi il suo assunto non poggia su basi storiche effettive
Lei, dottor Cionci, è stato ingaggiato dalla Madonna (visto che questi sono i tempi di Maria) per questa battaglia che altri non vogliono o non “possono” fare. Gesù l’aveva detto che se anche tutti taceranno lo grideranno le pietre!
D’altra parte è proprio di una “pietra”, Cefa, che Gesù ha fondato la sua Chiesa!
Lei non utilizza bene la storia della Chiesa ma usa eccezioni (improprie perché mai tali persone si staccarono dalla Chiesa) per sollecitare qualcosa che neanche nella storia della Chiesa é mai esistito. Il suo fondamento logico quindi non tiene. Quanto alla infelice citazione gandhiana la rimando agli esempi non ribelli né belligeranti di moltissimi santi e dello stesso capo della Chiesa nei 33 anni in terra. Senza scomodare Gandhi che non c entra niente perché i cristiani combattono anche con la preghiera e la sofferenza, non sono pacifisti ma pacificatori. La buona predica, la buona testimonianza quotidiana fino al martirio e l’ offerta di queste sofferenze per il bene della Chiesa sono le armi migliori secondo quando ci insegna la stessa Chiesa.
E invece si sbaglia lei cara Signora perché nemmeno don Minutella si è mai voluto staccare dalla Chiesa, anzi lui continua a professarsi obbedientissimo e fedelissimo di Benedetto XVI. Non si è mai sognato di fondare una chiesa per conto suo. E’ stato scomunicato, ma ha subito questa decisione e non ha avuto nemmeno modo di difendersi in un processo canonico. Quindi, dato che il sospetto è che Bergoglio non sia il vero papa, una scomunica data da un non papa non ha alcuna valenza. Ergo, in quel caso don Minutella sarebbe a postissimo. Ecco perché è molto importante dirimere la questione dimissioni. C’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Che lei preferisca santi e personaggi più miti è del tutto lecito, ma la storia dimostra che ci sono stati anche santi che all’occorrenza hanno gridato la verità e vestito l’armatura. Ecco perché la sua posizione è una preferenza personale ma non può valere come regola generale.
L’umiltà é la regola generale.
L’umiltà non esime dall’azione o dal gridare, ove sia necessario. La storia dei santi è piena di personaggi che hanno fatto “il diavolo a quattro”. Una per tutti, S. Giovanna d’Arco.
Monica, sono d’accordo con lei.
Minutella è proposto in continuazione come grande esempio di ribelliione, ma pensava davvero di scacciare Bergoglio tutto da solo?
Non era meglio lottare da dentro la Chiesa piuttosto che da scomunicato?
Signora Milli, consideri che quello che può dire un don Minutella con due scomuniche certo non avrebbe potuto dirlo un don Minutella ancora “effettivo”. Scomunicarlo è stato un enorme boomerang per la chiesa bergogliana.
Pur con il rispetto per Don Minutella, penso che abbia sbagliato. In passato i santi hanno vinto le loro lotte con l’obbedienza, una virtù bistrattata oggigiorno. Cristo ha vinto obbedendo al Padre, Lucifero ha perso tutto con la ribellione.
Obbedire anche se sembra tutto sbagliato, ma farlo per amore di Dio.
Don Minutella ,se ricordo bene, aveva suscitato scalpore per aver attaccato pubblicamente Bergoglio durante le sue messe, affermando che non era il vero papa. Giusto, per carità, ma cosa pensava di ottenere, che Bergoglio tosto si dimettesse? Non è stato un comportamento imprudente per la sua missione?
E ora che è stato scomunicato è fuori dalla Chiesa.
Poteva continuare a istruire e salvare le anime che gli erano state affidate, rinunciando alle luci della ribalta.
Ovviamente potrei anche sbagliare, magari il Signore l’aveva destinato alla battaglia pubblica.
Però quando penso a Don Minutella lo paragono a Padre Pio e mi chiedo : cosa avrebbe fatto il frate di Pietrelcina al posto suo?
Io non penso che si sarebbe comportato come don Minutella, anche se è vero che oggi siamo in una situazione totalmente inedita e quindi molti interrogativi rimangono.
L’obbedienza non deve trasformarsi in sudditanza, altrimenti si finisce come alle Fosse Ardeatine: “eseguivamo gli ordini”. Se un superiore non è tale o se è eretico, l’inferiore ha il diritto dovere di ribellarsi, questo è diritto canonico. Se tutti facessero come don Minutella, il problema Bergoglio sarebbe risolto in due settimane. E’ proprio la quiescenza e la sudditanza il danno maggiore.
“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo…
C’è un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante…
Un tempo per demolire e un tempo per costruire…
Un tempo per gettar sassi e un tempo per raccoglierli…
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare…
Un tempo per la guerra e un tempo per la pace…”
Parola di Dio.
(Qoelet 3)
Gentile Cionci,
concordo su tutto. L’importante, però, è portare avanti questo chiarimento facendo in modo, per la vera Chiesa Cattolica, di restare nell’ovile santo, come disse la Madonna a Bruno Cornacchiola.
Per questo è fondamentale – come sostiene lei – chiarire la questione delle dimissioni. Perché trattandosi molto probabilmente di dimissioni invalide, ad uscire devono essere loro.
Mi sorge un dubbio: non è che questo naturale processo di riconoscimento della verità è ostacolato da quei tradizionalisti che odiano BXVI perché col Motu Proprio ha tolto loro l’esclusiva della Messa in Latino? Gli stessi che oggi strizzano l’occhio alla pseudo-chiesa bergogliana?
No, sarebbe troppo miope e meschino.
Perché se il campo conservatore-tradizionalista è diviso, fare quello che lei suggerisce è molto difficile perché porterebbe a una divisione della Chiesa in tre pezzi. Certamente l’unica Chiesa Cattolica sarebbe sempre e solo quella che deriva dalla successione apostolica. Ma sarebbe una “ripulitura” della Chiesa Cattolica ancora più lacerante.
Preghiamo comunque che questo chiarimento arrivi presto.
Non se ne può più.
Gentile Claudia, avevo già letto con interesse la sua considerazione. In effetti, vista dall’esterno, la divisione del fronte antibergogliano è abbastanza desolante. La storia non ha insegnato nulla. Quando le poleis greche video la minaccia dei Persiani, misero da parte le loro lotte da cortile e seppero fare fronte comune. Invece qui siamo ancora coi dispettucci e le simpatie/antipatie personali. Non si farà molta strada.
Sono d’accordo con lei Claudia.
Queste dispute sono la linfa di Satana.
È così che lui attacca la Chiesa, con le divisioni, la confusione…
Il Signore Gesù ha dato la Vita per noi e ci ha fatti parte del suo corpo mistico che noi, così facendo, stiamo dilaniando!
Le cose sono chiare, non servirebbe nessun dibattito se ci fosse ancora la Fede autentica: Bergoglio proclama eresie ed è blasfemo in molte occasioni; se si ascoltano i suoi “discorsi” su Vatican news (sito ufficiale) si ascolta dalla sua stessa voce che lavora alla realizzazione del nuovo ordine mondiale, si noterà soprattutto il suo non parlare di Gesù Cristo!!!
Cosa serve per capire che Benedetto XVI ha dovuto fare questa scelta per limitare i danni? Solo la Fede può farci vedere al di là delle apparenze.
Signore vieni presto in nostro aiuto!