Ddl Zan, Marco Rizzo (Partito Comunista): Favorisce mercificazione della vita
15 Aprile 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum curiae, capita, nelle grandi battaglie per la libertà e la dignità degli esseri umani, che persone apparentemente molto lontane si trovino spalla a spalla a combattere contro le forze della prevaricazione. Quello che state per leggere rientra proprio in questa tipologia. Pro Vita e Famiglia ha intervistato in relazione al Del liberticida Zan il leader comunista Marco Rizzo. Buona lettura.
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Anche da comunisti vi sono ottime ragioni per contrastare il ddl Zan contro l’omotransfobia. Per un motivo in particolare: dietro il paravento ideologico della difesa dei “diritti civili”, l’ideologia gender è un’espressione tra le tante di un capitalismo globale che riduce le persone a consumatori. È anche per questo che, da anni, Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, si mostra in aperta polemica con il radicalismo di massa del PD e di tutta la sinistra neoliberista da anni al governo dell’Italia. Raggiunto telefonicamente da Pro Vita & Famiglia, Rizzo ha ribadito la sua posizione sui temi etici e in particolare sull’utero in affitto: una pratica «barbara», che porta alla mercificazione dell’uomo e che renderebbe l’Italia un paese «retrogrado».
Sono otto anni che il PD e altre forze di centrosinistra cercano in tutti i modi di far approvare una legge contro l’omotransfobia. A cosa è dovuta, secondo lei, tanta insistenza?
«L’involuzione della sinistra, che va avanti ormai da tanto tempo, è collegata all’imposizione di diritti civili, pur giusti, a scapito dei diritti sociali, su cui l’inadempienza è totale. La sinistra odierna è diventata una sorta di enorme partito radicale, ovvero un’area politica totalmente liberista, affine alle grandi banche, ai grandi poteri europei, alla Nato, alla distruzione dei diritti dei lavoratori. Quasi a coprire questo tradimento, è stato centralizzato l’interesse sui temi dei diritti civili. Si tratta di una strategia in atto non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Penso a un uomo falsamente di sinistra, come Tsipras, che in Grecia ha accettato le indicazioni di massacro sociale della Troika e, contestualmente, ha coperto questa scelta con l’apertura alle unioni civili. Queste ultime sono diventate materia di scambio, un’“arma di distrazione di massa” rispetto ai ben più importanti temi sociali».
Qual è il reale obiettivo dei sostenitori del ddl Zan? Forse lo sdoganamento surrettizio dell’utero in affitto (che pure è vietato dal nostro ordinamento)?
«Il tema delle leggi è, come sempre, legato ai rapporti di forza e alla società. E in Italia, la “legge delle leggi”, ovvero la Costituzione è quasi totalmente disapplicata. Il tema, quindi, non è tanto una legge in particolare ma la cultura in generale. Quanto all’utero in affitto faccio notare un paradosso. In quasi tutti i comuni italiani, la compravendita di cuccioli di cane è regolamentata dall’obbligo di non separare il piccolo dalla madre fino al terzo mese di vita. Quest’obbligo che in Italia vale per i cani, in molti paesi d’Europa non vale per gli esseri umani, vista la possibilità di acquistare bimbi per centinaia di migliaia di euro da donne povere che vivono nel terzo mondo».
Cos’è, dunque, che rende la pratica dell’utero in affitto moralmente riprovevole?
«Sono convinto che la mercificazione degli esseri umani ci renderà un paese davvero retrogrado. Pensare che il desiderio di un figlio possa diventare un diritto che prevale su quello della madre biologica e, ancor di più, su quello del bambino di poter essere cresciuto dalla madre naturale, è degno di un paese barbaro. Nessuno mette in dubbio che una coppia etero o gay possa avere il desiderio di avere un figlio. Sarebbe però barbaro e “nazista” permettere che questo desiderio vada a schiacciare i diritti di una donna povera, in questo caso obbligata ad abbandonare il proprio figlio appena partorito, magari mostrandolo in un catalogo e mercificando la propria gravidanza e i diritti del bimbo appena nato».
Tornando nello specifico del ddl Zan, un aspetto particolarmente rilevante è quello educativo, con l’introduzione dell’ideologia gender nei programmi scolastici. Andiamo verso il tramonto della libertà educativa?
«Più che domandarci in quale direzione stiamo andando, dovremmo chiederci il “perché”. Stiamo andando in una certa direzione perché il mondo non si sta più orientando sul lavoro e sui diritti dei lavoratori ma sul consumo. Sono le multinazionali dell’e-commerce che determinano la gestione degli stati. Queste multinazionali del web sono più potenti degli stati, tanto è vero che, come abbiamo visto di recente, possono permettersi di censurare il presidente degli USA, ovvero l’uomo più potente del mondo. Venendo alla domanda, intendo dire che scelte dis-educative come quella del gender a scuola non avvengono superficialmente per motivi ideologici di una sorta di radicalismo di pseudosinistra, ma avvengono per motivi molto pratici legati al consumo. Da certe indagini molto serie emerge che, ad esempio, se una famiglia di due persone consuma due, quelle due stesse persone disaccoppiate, consumano 1,3 a testa. Le grandi multinazionali, quindi, non guardano tanto alla cultura o all’ideologia, ma ai volumi di consumo. Più una famiglia è numerosa, quindi, più si riducono i consumi. Quando tu hai una popolazione composta in prevalenza di single, dove i comportamenti educativi e anche sessuali spingono alla riduzione delle famiglie, non è per motivi ideologici. Non bisogna guardare il dito ma la luna. I motivi sono “pratici”: massificare consumi e ridurre la popolazione da esseri viventi e pensanti a moderni schiavi, che vivono in una gabbia davanti a un computer, che ricevono il cibo necessari a casa grazie all’e-commerce e che hanno come unica prospettiva quella di vivere, consumare e morire, magari sopravvivendo con un vergognoso reddito di cittadinanza».
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Tag: lgbt, pro vita e famiglia, rizzo, zan
Categoria: Generale
Una cosa che mi piace molto di Marco Rizzo e’ che parla spesso di suo padre.
Operaio alla Fiat, quinidi lavoratore “vero” e si capisce che per lui il padre e’ stata una figura molto importante e si identifica con lui. Infatti ne parla con riconoscenza, proprio come un figlio orgoglioso del proprio padre, com’e’ giusto che sia.
Si vede che certi valori familiari per lui hanno importanza, al contrario dei piddini “liberati” che dei valori familiari se ne fregano… se fossi cattivo potrei dire che probabilmente molti di questi sinistrati manco sanno chi era il loro vero padre ma meglio che mi fermi qui….
Correggo: Bersani fece una tesisu S.Agostino
Questa mattina ad Unomattina c’è stato un servizio sul DDL zan.
In studio era ospitato un personaggio che ormai da anni definisco DIGUSTOSO: Paolo Damosso, che insieme al francesano di Assisi, conduce una trasmkissione solo apparentemente buonista, quando invece conduce alla banalizzazione di ogni valore cristiano e francescano.
Ebbene alle considerazioni del direttore di vanity fair (pensate che personaggio chiamato ad intervenire) il nostro damosso annuiva compiaciuto.
Lasciatemi sfogare con due parole: CHE SCHIFO !!!
fosse Papa Francesco a parlare così!!!!
Purtroppo Francesco avrebbe l’autorità Divina di educare, catechizzare, DIFENDERE i più POVERI, come il nascituro,
ma egli ha scelto un altro “giudizio”
Grazie Dott. Rizzo
Tempo fa scrissi in un biglietto d’auguri inviato al mio caro ex professore: “meglio morto che comunista, però renziano è peggio”. Ecco: rimango di questa opinione.
Viviamo in un regime in cui al presidente della Repubblica ha impedito la nomina del ministro del Economia del primo governo Conte, dando così plastica dimostrazione di essere diventati un protettorato straniero e contemporaneamente negando l’articolo 1 della Costituzione.
Chiediamoci quindi: è peggiore chi usa la violenza o chi inganna? Probabilmente, Machiavelli insegna, per esercitare efficacemente il potere è necessario l’uso di entrambe, però per un credente il rischio maggiore è negare la verità. Ricordo che Cristo ha detto “io sono la Via, la Verità e la Vita” e non “io sono l’Amore o la Pace. In breve: ci siamo dimenticato dei “fondamentali”, e, se non fosse così, la Madonna non apparirebbe a Medjugorie da quarant’anni e non direbbe “Satana governa il mondo”:
Colgo l’occasione di questo bell’articolo su Marco Rizzo per esprimere la mia stima nei riguardi dei Cattolici conservatori; da tutti disprezzati e derisi.
A loro la mia gratitudine per le battaglie a difesa della Vita, e contro mercificazione dell’Uomo.
Grazie, grazie, grazie.
Da non credente, non posso far altro che associarmi….
Ho appena sentito questo splendido intervento di Diego Fusaro sullo squallido trattamento riservato a Don Diego Minoni.
Mi scuso se è OT ma val la pena ascoltare:
https://www.radioradio.it/2021/04/orribile-censura-chiesa-bergoglio-rimosso-prete-mascherine-covid/
Saluti
Ogni pretesto è utile per assestare un colpo di “misericordia” a chi non è genuflesso ai canoni dell’ortodossia socio-politica imperante…
Io dei comunisti, e rossi di varie sfumature, non mi fido, sono voltagabbana. Purtroppo l’ho sperimentato sulla mia pelle. Non vi fidate. Loro parlano, agiscono dove gira il vento. Attenzione.
No calma. Di Rizzo tutto si può dire ma non che vada dove tira il vento.
Andassero dove gira il vento… in realtà vanno sempre e solo in una unica direzione : quella del loro vantaggio sia di denaro che di posizione. E mentono costantemente su quello che è il loro reale scopo.
Nei 76 anni che sono trascorsi dalla fine della guerra sono passati dall’appartenenza al proletariato agli appartamenti di lusso nei quartieri bene. Hanno conquistato in modo spesso discutibile cattedre universitarie, posti di prestigio in aziende pubbliche ,che magari ora vogliono vendere alla Cina .
Non ho mai avuto simpatie per i comunisti, ma quando qualcuno di loro ha dimostrato di essere onesto, l’ho sempre apprezzato.
Io credo alla sincerità di Rizzo che ha molto da insegnare ai cattolici adulti del PD.
Grazie RIZZO
In teoria essere cattolico e del Pd è una contraddizione , ma oggigiorno vale tutto.
“In quasi tutti i comuni italiani, la compravendita di cuccioli di cane è regolamentata dall’obbligo di non separare il piccolo dalla madre fino al terzo mese di vita. Quest’obbligo che in Italia vale per i cani, in molti paesi d’Europa non vale per gli esseri umani”
Da incorniciare.
Per voi che possedete la televisione: stasera Maurizio Blondet a Pandora TV. L’intervento riprenderà gli argomenti del suo ultimo articolo https://www.maurizioblondet.it/pronti-alla-morte-allora-si-vince,
uno dei suoi articoli ” fiammeggianti”.
Bravo Marco Rizzo. Si puo’ fare un pezzo di strada insieme con chi non avra’ tutte le tue stesse convinzioni ma su alcune cose fondamentali, e oggi piu’ urgenti che mai, e’ dalla stessa parte della barricata nella buona battaglia
RIZZO SULLA CIRINNA’ NEL 2016
https://it.zenit.org/2016/02/18/rizzo-il-comunista-che-reputa-le-unioni-civili-unarma-di-distrazione-di-massa/
Prima ha fatto riferimento all’utero in affitto. Ultimamente è stata firmata una Carta per l’abolizione universale di questa pratica. Hanno aderito anche gruppi della galassia femminista e comunista, qual è il suo parere?
Si tratta di una mercificazione. Già l’idea di “comprarsi” un bimbo, per giunta sottraendolo alla donna che lo porta in grembo per nove mesi, mi sembra una follia. Ma la questione è ancora più grave se si pensa che alcune coppie persino scelgono le caratteristiche fisiche del bambino: il colore degli occhi, dei capelli, l’altezza… Così si arriva all’eugenetica, alle teorie del dottor Mengele. Trovo tutto ciò abominevole prima ancora che una forma di sfruttamento del ricco sul povero.
Ne ha fatto accenno prima. Non è ancora confermata, ma circola voce che anche il suo ex compagno di partito Nichi Vendola starebbe aspettando un bambino da una madre surrogata in Canada o forse in California…
Il problema è che un tempo in tanti si dichiaravano comunisti, ma evidentemente non lo erano. Quando il comunismo era di moda, offriva seggi parlamentari e vetrine mediatiche, parecchi brandivano bandiere rosse e alzavano i pugni chiusi. Oggi che il comunismo non tira più dal punto di vista elettorale, sono rimasto io da solo…
https://www.youtube.com/watch?v=GtGdT2Btv-k
Mi piace dedicare al Compagno Rizzo un mio filmato sui dipinti di un mio amico Artista – Tonino Maurizi – non comunista, ma che per lui la “falce e martello” erano il simbolo del lavoro e rappresentava il lavoro ovunque, sotto ogni regime, in tutte le parti del mondo, e nella Storia. Credo che Rizzo sappia del lavoro artistico sul soggesso “falce e martello” del pittore-scultore Maurizi.
Sì, stiamo andando verso qualcosa di peggio della pandemia in atto, verso uno sfascio della civiltà che ci ha fatto “grandi”. Quindi, quando gli ideali sono gli stessi, tutte le forze politiche positive, tutte le intenzioni, tutte le comunicazioni devono unirsai come si unirono nella Storia per opporsi alle barbarie.
Un intervento esemplare, come non si sente neppure da tanti uomini di chiesa. Bravo Rizzo. Io non diffiderei di uno che si esprime così, anche se è un neocomunista. Anzi, la sua opinione dimostra che la lotta contro certe aberrazioni non è esclusiva di cattolici”tradizionalisti”ma è patrimonio comune di tutte le persone che rispettano se stesse e gli altri.
Veterocomunista vorrà dire. A modo suo è un tradizionalista anche lui!
CARI AMICI, CONSIGLIO A TUTTI LA LETTURA DI QUESTO OTTIMO TESTO:
https://www.amazon.it/Stalin-Storia-critica-leggenda-nera/dp/8843077007
CAPIRETE MEGLIO IL PENSIERO DI MARCO RIZZO E LE RAGIONI DI ACCORDO CON LUI DI QUALSIASI BUON CATTOLICO
Grazie. Il compagno Josif sarebb stato un grande difensore della fede cattolica.
@ Parix
@ Rapanelli
MARCO RIZZO SU STALIN
62 anni fa moriva. Oggi viene dipinto come un reciproco di Hitler, il suo nome serve a combattere il comunismo. Il solo suo ricordo fa però tremare i padroni. Ha edificato il primo paese socialista e senza di lui il nazismo avrebbe vinto. Il suo nome russo si traduce in “acciaio”. Stalin, terrore dei fascisti e dei falsi comunisti. Onore e gloria a te!
Oggi ci battiamo contro la stagione dell’eclettismo dubbioso, dell’esaltazione dei particolarismi che, in questi ultimi anni, ha distrutto identità e prospettiva per chi voleva richiamarsi con coerenza al comunismo. In questo percorso, appunto da comunisti, prendiamo “in carico” la storia del movimento comunista internazionale e rivendichiamo la “spinta propulsiva” della Rivoluzione d’Ottobre, indicando nei processi di revisionismo di quella esperienza una delle cause del fallimento che, appunto, si ascrive esclusivamente alla sua degenerazione e non certo alla sua essenza. Il fallimento dell’URSS e’ il fallimento del revisionismo, da Krusciov a Gorbaciov, non certo del socialismo. Sarebbe un po’ come dire oggi, guardando alla miseria della politica e della società italiana, che la colpa è dei partigiani che hanno fatto la Resistenza. In tal senso, la figura di Stalin non va presa come “feticcio”, ma servirà, assieme a Marx, Engels, Lenin, Gramsci e agli altri grandi della”nostra” storia, da una parte come punto teorico di attualizzazione della teoria marxista-leninista e , dall’altra, come “spartiacque” per la costruzione pratica del partito. In Italia la dittatura della borghesia ti “consente” addirittura (sino ad oggi) di esser “comunista” ma non sopporta, non ammette lo ” stalinismo”.
Sono molti (troppi) quelli che si sono piegati a questo diktat in Italia, (peraltro neanche Stalin si definiva stalinista, il marxismo-leninismo era il termine di riferimento politico e ideologico): chi non se la sente di controbattere adeguatamente al pensiero unico della borghesia non potrà mai contribuire realmente alla costruzione del Partito Comunista. Di fronte alla palese distorsione della storia servono uomini e donne che abbiano il coraggio di dire la verità.
Oggi, nel sessantaduesimo anniversario dalla scomparsa del compagno Stalin, vogliamo ricordarlo anche con le parole di Sandro Pertini, presidente della Repubblica che così lo celebrava in un intervento alla Camera dei Deputati:” Signor Presidente, onorevoli colleghi, il dolore e l’angoscia che sono in noi impediscono ogni frase retorica ed ogni accento polemico. Dinanzi a questa morte non si può rimanere che stupiti e costernati.Stupiti, per la grandezza che questa figura assume nella morte. La morte la pone nella sua giusta luce; sicché uomini di ogni credo politico, amici ed avversari, debbono oggi riconoscere l’immensa statura di Giuseppe Stalin.
Egli è un gigante della storia e la sua memoria non conoscerà tramonto. Siamo costernati dinanzi a questa morte per il vuoto che Giuseppe Stalin lascia nel suo popolo e nella umanità intera. Signori, se abbandonate per un istante le vostre ostilità politiche, come le abbandono io in questo momento, dovete riconoscere con me che la vita di quest’uomo coincide per trent’anni con il corso dell’umanità stessa…
che vergogna!
elogiare lo stalinismo al giorno d’oggi ,
se vai in Russia oggi e fai questi
discorsi ti arrestano per crimini
d’odio.
Non siamo in Russia, siamo sul blog di Tosatti…..
Mi sa che avete perso , se ci fate caso
gli atleti russi hanno tutti la croce al collo
e la Madonna a Fatima disse che la
Russia sarà il paese dove sarò più
venerata .
Speriamo che la Madonna di Fatima protegga la Russia…. temo proprio che ne avrà decisamente bisogno della Sua Santa Protezione, nel prox. futuro.
Ma cos’è diventata S.C., la bacheca della defunta “Unità”?
Che c’entra…quando uno è un grande è un grande.
«Un grande»? Non c’è dubbio:
«Siamo costernati dinanzi a questa morte per il vuoto che Giuseppe Stalin lascia nel suo popolo e nella umanità intera»
Infatti qui è espresso in modo incontestabile la grandezza dell’osannato e dell’osannate, considerando che Stalin altro che «vuoto», una voragine ha lasciato con l’aver procurato, nella stessa Russia e paesi satelliti, almeno una decina di milioncini di morti.
«Siamo costernati dinanzi a questa morte per il vuoto che Giuseppe Stalin lascia nel suo popolo e nella umanità intera»… Roba da schizofrenici oppressi da mania omicida. Mi meraviglio che il dott. Tosatti lasci passare queste nefandezze.
Ha solo detto una cosa comunque condivisibile appieno sia da voi cattolici che dal sottoscritto.
Faccio anche notare che, attualmente in IT, è l’unico a dire su cose di sinistra.
Ateo Devoto, io mi sono riferito a quello che ho riportato tra virgolette, stralciato dall’ “orazione laudativa in onore di Stalin”, postata da PRECISAZIONE. Non c’entra niente col fatto che Rizzo ha criticato il DDL Zan, cosa che certamente è da approvare.
Per San Tommaso la dignità è un valore intrinseco alla persona, un fine in sé e per sé, che non può essere soggetto a strumentalizzazioni di sorta.
Trattare di “diritti civili” significa limitare i diritti fondamentali dell’individuo al suo status di cittadino, senza considerarlo nella sua integralità. La “battaglia”, ideologica, in difesa di tali diritti mette a nudo una società in preda ad un preoccupante sbando culturale e un senso di “civiltà” da riscoprire a vantaggio della dignità umana nella sua complessità e totalità.
Abbiamo bisogno di chi dice la verità , perché
la verità è Cristo , e forse alla fine il
buon Rizzo si convertirà e fonderà il
p.c.i ; partito Cristiano italiano .
Certo la verità ha una forza intrinseca ineguagliabile.
Ma il problema è l’apparato pubblicitario a disposizione dei gay et similia.
Apri la tv e senti Costantino della Gherardesca che afferma di essere produttore di una serie di documentari sulle lotte per i diritti degli omosessuali dagli anni 60 del secolo scorso, che verranno trasmessi sulla piattaforma vattelapesca.
Persino il conduttore del più onesto quiz per famiglie deve affermare di essere gay per continuare a condurre il suddetto programma.
Certo, sono d’accordo : basta spegnere la tv !
Ma il mondo intero sta andando in fiamme. Bisogna sentire cosa accade negli stati non lontani da noi.
Biden sta incominciando molto male la sua presidenza…
“Nessuno mette in dubbio che una coppia etero o gay possa avere il desiderio di avere un figlio” . se una coppia gay desidera avere un figlio che fa, non si pone un dubbio? Sarebbe meglio informarli che per generare un figlio ci vogliono un maschio ed una femmina. E’ come se un allevatore mettesse tutti i verri da una parte e tutte le scrofe dall’altra e ‘desiderasse’ di farli riprodurre: i vecchi contadini uno che faceva ragionamenti del genere lo prendevano a calci fino a sfilacciarsi le tomaie delle scarpe. Detto questo, Rizzo si dimostra intellettualmente onesto, molto più di bergoglio. Preghiamo per lui
Hai usato l’esempio sbagliato, ormai per i suini si usa l’inseminazione artificiale. 😂
Quella del Compagno Rizzo sembra una voce che viene da lontano, dall’epoca del PCI del caro Compagno Enrico Berlinguer. Il modo di porsi all’interlocutore è da archivio. Ci riporta ai tempi in cui, morto Berlinguer, ancora risentivano l’influenza di quei combattenti che avevano fatto la loro storia al confino, nelle galere, in Spagna e in montagna. Poi, finita l’Unione Sovietica, andarono alla ricerca di un “padrone” antico: quello delle logge angloamericane e dell’alta finanza che sostennero Lenin nella lotta anti-zarista. Oggi è l’era dei “catto-comunisti” che stanno stendendo il lenzuolo funebre sulla storia sofferente di tanti Compagni proletari morti, o di Compagni anziani, che si sono spostati sulla Lega e su Fratelli d’Italia… Come mai non votano più l’estrema Sinistra? Perché il Partito Comunista di Rizzo è “piccolo” e inifluente? Forse perché non riesce più a comunicare sulla “realtà” che oggi sta colpendo i lavoratori, le persone povere, le persone senza avvenire? Certamente il Partito Comunista di Rizzo ha persone qualificate capaci di sintesi. Solo che la debolezza del suo pugno chiuso colpisce l’immensità dei problemi che sono sul tavolo e si disperde… Cosa accadrebbe se il Partito Comunista di Rizzo cominciasse a colpire con la piccola forza di tutto il suo pugno, giorno dopo giorno, la linea politica sostenuta da questi ultimi scampoli della Sinistra con le loro disumane ed idiote proposte (suggerite dai loro padroni del Potere Mondiale) dell’utero in affitto, del Gender nelle scuole, della civiltà LGBT, del genitore uno e genitore due (cose impossibili da pensare nel nostro PCI dei gloriosi tempi passati)… Su questi argomenti strategici e pure tattici il Partito Comunista di Rizzo troverebbe una comunicazione col vasto schieramento che si batte contro questa disumanità… Troverebbe senz’altro affinità con una realtà comune. E magari pure nuovi consensi… Per ultimo, le posizioni espresse da Rizzo nell’intervista pubblicata su STILUM CURIAE le ho già ascoltate da chi in famiglia esprime – pur giovane – le identiche posizioni, e che vota già il Partito Comunista di Rizzo.
Saggezza staliniana del buon Rizzo!
PS Stalin aveva studiato in seminario!
E Lei dove ha studiato? Dai Gesuiti ?
Guarda che è vero. Stalin studiò in seminario (ortodosso)
Se mi spiega il senso della sua domanda potrei decidere di risponderle…
Mi permetto, illustrissimo, di farle notare che la maggior parte degli eletti del PD, alle 2 camere del Parlamento hanno studiato all’università cattolica del Sacro Cuore. De Micheli, di sicuro, ma forse anche Franceschini. Non ha invece importanza dove abbia studiato Enrico Letta, poiché lo zio Gianni, oltre ad essere stato consigliere di Berlusconi per molti anni, è anche gentiluomo di sua Santità.
Ricordo che la tesi di Pierluigi Bersani era su San Gregorio Magno, mentre la tesi di Matteo Renzi verteva sulla figura di La Pira.
L’università Cattolica non è certamente simile a un seminario ortodosso di fine 800…… Non so Rizzo dove abbia stufiato
1000 volte meglio lo “stalinista” Marco Rizzo, ma intellettualmente onesto, e moralmente integro, degli ipocriti pseudocattolici piddini con le loro tesi di laurea da sacrestani baciapile.
Sottoscrivo
Dimenticavo : anche la senatrice MALVEZZI, capogruppo dei Dem al Senato, ha studiato alla Cattolica.
Ma perchè andare a spigolare nell’archivio della “Cattolica” (?) per esprimere meraviglia sulle posizioni attuali di questo o quel “piddiino”. A chi ha i capelli bianchi come i miei è del tutto noto che da cinquant’anni circa, quella che era l’università cattolica è un covo di catto-comunisti, i cosiddetti cattolici adulti alla Prodi, pronti a votare il divorzio prima, l’aborto poi, e tutte le schifezze che fanno ribrezzo pure ad un comunista come Rizzo. Comunista, ma intellettualmente onesto e lucido, tanto da capire che la sinistra italiana è finita nel momento in cui ha abbandonato il motto “pane e lavoro” sostituendolo col moto “banche e diritti civili”.
@Nipass39
e’ proprio come dici tu
i comunisti vecchia maniera, quelli degli anni 50 (come Peppone, per intenderci) erano operaisti e avevano anche valori condivisibili. Pubblicamente facevano i mangiapreti ma poi mandavano i figli a catechismo, si incazzavano se non andavano a messa la domenica e di sera si incontravano con il parroco a giocare a carte insieme al bar. Litigavano su tutto ma sulle cose fondamentali (rivendicazioni salariali per i lavoratori, casa di proprieta’, etc) andavano sempre d’accordo. Esattamente come nei film di Don Camillo e Peppone.
Se qualche radical chic fosse andato in una casa del popolo a perorare il matrimonio degli omosessuali, la droga libera e l’utero in affitto, sarebbe stato preso a bastonate e sbattuto fuori a calci. E di corsa, pure.
Le cose sono cambiate a partire dagli anni 60 con il CV2, da parte della Chiesa, e con il ’68 da parte dei comunisti. Oggi di quel mondo sono rimasti solo pochi cattolici “tradizionalisti” da una parte e comunisti come Rizzo dall’altra.
Siamo pochi, ma cerchiamo almeno di aver capito la lezione: mai dividersi di fronte ai valori condivisi.
Correggo: Bersani fece una tesi su S.Agostino