Il Papa da Becciu. In Programma Altre Celebrazioni Riparatorie (Scherziamo…)
2 Aprile 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come avrete già saputo dai mas media ieri, Giovedì Santo, il Pontefice regnante ha affidato al cardinale Giovanni Battista Re la messa in Coena Domini, ed è andato a celebrare con il cardinale Angelo Becciu, da lui frettolosamente decapitato qualche tempo fa. Nel frattempo sono state rese note circa 40 pagine di un rapporto della giustizia britannica, che rendono giustizia all’ex Sostituto della Segreteria di Stato. Indubbiamente questo gesto del Pontefice è da considerarsi come una sorta di riparazione. Qui sotto trovate l’articolo che Il Sismografo ha dedicato all’evento.
Ma anche se il 1° aprile è passato da un giorno, ci piace darvi la notizia (da non prendere sul serio ovviamente) che la Prefettura della Casa Pontificia è impegnatissima a programmare tutta una serie di celebrazioni private. In primis, un viaggio del Pontefice in Gran Bretagna per celebrare nella cappella di famiglia di Matthew Festing, già Gran Maestro dell’Ordine di Malta. Subito dopo una trasvolata tocca e fuggi a Hong Kong, per concelebrare con il cardinale Joseph Zen, che aveva compiuto apposta quel viaggio senza ottenere di essere ricevuto dal Pontefice. Prevista – ma questa è più semplice – una concelebrazione con il cardinale Müller, rimosso senza motivo (e con qualche piccola bugia…) dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Poi si sposterà nel quartiere Don Bosco, a Roma, e concelebrerà con il cardinale Pell nella chiesa di Santa Maria Domenica Mazzarello, in riparazione di tutte le volte che ha tradito i tentativi del porporato australiano di mettere ordine nella giunga finanziaria del Vaticano. Più complicato concelebrare con i buoni ufficiali della Congregazione per la Dottrina della Fede (Messico, Slovacchia, Francia) ingiustamente licenziati senza motivo e rimandati a casa chissà perché, forse perché erano troppo “rigidi”…ma i solerti ufficiali della Prefettura ci stanno lavorando intensamente. Facilissimo invece concelebrare con mons. Gaenswein, assente dalla Presenza del Pontefice dal gennaio del 2020, ma a due passi, nella cinta delle MUra. Secondo voci non confermate, ma di ottima fonte, si penserebbe anche a una concelebrazione a tre, con i cardinali Burke e Brandmüller, al termine della quale il Pontefice risponderebbe ai Dubia sottoscritti da loro e dai cardinali scomparsi Caffarra e Meisner. Ci sono altre pratiche del genere aperte, per cui la Prefettura ha chiesto l’ausilio dell’archivio di Stilum Curiae. Queste riguardano alcuni laici – il generale Giani, il Revisore dei Conti Milone, Eugenio Hasler, e altri ancora, per cui si stanno studiando forme appropriate di riparazione e compensazione mediatica.
Buona lettura.
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(L. B. – R. C. – a cura Redazione “Il sismografo”) La prima e principale reazione di fronte alla notizia clamorosa che Papa Francesco è andato oggi pomeriggio a celebrare la prima messa del Triduo pasquale (in Coena Domini) nella cappella della casa del cardinale Angelo Becciu, è di grande gioia. Il cardinale, come si sa, è stato defenestrato in pochi minuti lo scorso 24 settembre dal Pontefice stesso che disse allora al porporato sardo, gelato e inorridito: “Non hai più la mia fiducia! … Non sei più Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi”. Poi, Papa Francesco aggiunse, rivolto al porporato: “Non sei più, da questo momento, cardinale elettore, ma mantieni il titolo cardinalizio e la casa in cui abiti in Vaticano”. Il comunicato ufficiale della Sala stampa vaticana del 24 settembre diceva: “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu.”D’allora sono passati più di 6 mesi e tranne la conferenza stampa del 25 settembre del cardinale Becciu per raccontare quanto accaduto nell’incontro con il Papa il giorno precedente, non si è mai detto nulla e così si aprì un buco nero gigantesco nel pontificato, ferita terribile per moltissimi cattolici in tutto il mondo ma anche per gran parte della gerarchia episcopale cattolica, in particolare per moltissimi cardinali che hanno fatto trapelare settimane fa un comento laconico ma perentorio: il prossimo Conclave potrebbe aprirsi con una riabilitazione pubblica del cardinale Becciu.
Finché le cose non saranno chiarite con trasparenza e coraggio, il mistero resta e per certi versi è ancora più fitto. La stragrande maggioranza dei media, e soprattutto il Gruppo editoriale GEDI-L’Espresso, autore-mandante e ispiratore della campagna di infamie e menzogne contro Becciu, amplificò altre denunce contro il cardinale palesemente non vere come, per esempio, quella di avere mandato soldi della Segretaria di stato in Australia per finanziare testimoni contro il cardinale George Pell.
Va ricordato che la stampa cattolica quasi tutta accettò passivamente la campagna contro l’ex Prefetto Becciu senza scrivere una riga in difesa della presunzione d’innocenza del porporato, lapidato da ogni angolo, senza la minima misericordia e rispetto per le garanzie di un accusato di reati gravi. Il Papa stesso disse al cardinale, come Becciu raccontò nella conferenza stampa del 25 settembre, che si era macchiato di peculato.
Molte di queste accuse furono presentate sulla stampa mondiale come risultato delle inchieste giornalistiche del settimanale L’Espresso a firma di Massimiliano Coccia e del direttore Marco Damilano.
Certamente il gesto del Papa ha un solo significato, molto importante e dirimente. E’ come se dicesse tramite un simbolo eloquente: mi sono sbagliato, ho agito in modo autoritario e irruento. Sono stato malinformato. Sono stato ingannato. Chiedo perdono.
Noi siamo felici perché il cardinale Becciu potrà difendere la sua innocenza dopo che nei giorni scorsi altri due verdetti, in Australia e nel Regno Unito, hanno dimostrato che molte accuse contro di lui erano false. In alcune di queste accuse molto rilevanti i primi grandi e macroscopici errori sono addirittura, secondo le sentenze, colpe dirette dei poteri giudiziari vaticani.
Il Papa sembra aver preso atto ora di questo suo doloroso errore.
Vedremo cosa accadrà prossimamente con questa vicenda straziante nonché confusa. Per ora non c’è nessuna informazione autorevole. Gli organi di stampa vaticani ufficiali in poche righe precisano in diverse lingue: “Secondo quanto hanno riferito fonti dei Focolari confermate dall’entourage del cardinale Angelo Becciu, questo pomeriggio intorno alle 17.30 Papa Francesco è arrivato nella cappella dell’appartamento privato del porporato nel palazzo del Sant’Uffizio e vi ha celebrato la Messa in Coena Domini. Oltre al cardinale e alle suore che lo aiutano erano presenti alcune focolarine. Trattandosi di un impegno privato del Santo Padre, non ci sono conferme ufficiali”.
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Tag: becciu, festing, GAENSWEIN, papa, riparazione
Categoria: Generale
Per Bergoglio i processi sono quelli che legge su certi giornali, non nei tribunali.
A seconda di ciò che legge, muta comportamento.
@ Milli
Ne è sceneggiatore e regista: impareggiabile: Chi ha voluto capirlo, lo ha capito.
Indubbiamente sono bravi a sceneggiare telenovele.
Caro direttore Tosatti, lungi da me giustificare riviste e giornali ma credo sia normale che si sia data per scontata la colpevolezza del Cardinal Becciu se il Papa lo cacciò a quel modo…. Certo che in Vaticano le lotte sono terribili e senza esclusione di colpi,che spettacolo squallido. Lei dice che vari tribunali hanno accertato gravi errori nella magistratura vaticana, mi chiedo se essa sia “libera “o agisce invece SOLO come una longa manus del gruppo dominante lì dentro, so che la mia è una domanda molto stupida, ma è per capire quante storie come questa ci saranno in futuro.?! Buona Pasqua.
Aleee! Buttiamo tutto in ridere che sarà meglio. Sembra di essere su “Scherzi a parte”, purtroppo siamo sul soglio di Pietro.
Padre Kolvenbach avrebbe affermato che Bergoglio mancasse di “equilibrio piscologico”, che fosse di carattere “subdolo”
Esattamente, sig. Renato.
Per completezza, Padre Kolvenbach accusava Bergoglio di una serie di difetti, che vanno dall’uso abituale di linguaggio volgare alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera di umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico. Nell’ottica di una sua idoneità come futuro vescovo, la relazione di P. Kolvenbach per il Vaticano sottolineava che come provinciale dei Gesuiti era stata una persona che aveva portato divisione nel suo ordine.
Se ne deduce che P. Kolvenbach conoscesse Bergoglio molto bene; e sicuramente lo conoscevano altrettanto bene quelli che lo hanno voluto a quel posto.
Premesso che il papetto farebbe meglio a smetterla con questi colpi di scena, davvero irritanti, vi segnalo che il tg3 ha dato risonanza all’episodio, come anche alla faccenda dei bambini che scrivono la Via Crucis, e un programma di Rai3 si preannuncia dicendo che mostrerà come papa Francesco lotta contro la corruzione. Ma che bello.
Caro Tosatti, anche ai suoi tempi Rai3 era così attenta alle cose di Chiesa?
Buona Pasqua!
E come ministranti si e’ portato Parolin e Pena Parra? Siccome Bergj e’ stanco e claudicante invece di celebrare a casa di tutti i defenestrati farebbe bene a celebrare un solo rito in onore a Quello con le corna perche’ a volte delude anche lui. Ma secondo me il marpione B..orgoglio lo fa per confondere gli stolti. Gesu’ mio, quanto son grandi le tue pene! Ma attendiamo ansiosi e fiduciosi la tua resurrezione e quella della tua Sposa.
Quando ho letto la notizia di Bergoglio “a casa di Becciu”, devo confessare che mi è venuto alla mente che si sarà sentito come quando Gesù è andato a casa di Zaccheo…. è lo so, ..non si dovrebbe pensare male,, ma ormai Bergoglio mi ha deluso parecchie volte che ormai anche quello che sembra ben fatto mi fa sorgere qualche dubbio sulla vera intenzione che lo muove…
Caro dott. Tosatti; ebbene sì. Oggi mi lascerà passare il “caro” con cui oso rivolgermi a Lei. Mi considero della “famiglia” e – ripeto – Le sono infinitamente grata.
Oggi intendo fissare la Croce e null’altro.
Però una licenza me la concedo: troppo ghiotta l’occasione del suo “scherzo”… Troppa fatica, anche per chi legge. Ergo:
Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto,
chi ha dato, ha dato, ha dato,
scurdámmoce ‘o ppassato,
Il commento precedente era in risposta a Sherden (11:14)
Sul Web spopolano gli osti Paraponziponzipo….
La Chiesa, sulla terra, è in mano ad uno squilibrato.
No lo fa apposta: e’ la strategia del caos. Creare caos , confusione. Volutamente.
La ” stampa ” asservita o a un potere o a un altro con una scrittura che ben poco ha a che vedere con una verità fattuale; anzi spesso diventa micidiale balestra per affossare il ” becciù ” del momento. Democrazia a permettere le ” false notizie ” come mattoni per costruire gli edifici di categoria corporativa. Il modo di agire e contro agire di bergoglio non induce meraviglia dato il personaggio.
🤣
Notato la sequenza?
1 – “mi sono sbagliato”, ovvero “ho preso una decisione senza la necessaria conoscenza dei fatti”
2 – “ho agito in modo autoritario e irruento”, ovvero “è stato un colpo di testa, ma in fondo non volevo perché non ci ho ragionato a sufficienza”
3 – “Sono stato malinformato”, ovvero “la longa manus dei nemici del papa ha colpito ancora”
4 – “Sono stato ingannato”, ovvero “sono di fatto innocente, la colpa è di quei cattivoni che hanno ordito trame ai miei danni”
Ma è mai possibile che un Papa agisca a seconda dell’umore della mattina? E i danni che ha provocato, con allegata figuraccia mondiale?
Si è capito che i tarallucci li porta Badilla, ma il vino?