Agostino Nobile. Relativismo, Vaccinismo, Idiotismo.

31 Marzo 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Il nostro Agostino Nobile ci offe questa mesta riflessione sullo stato mentale della grande maggioranza dei nostri contemporanei. Non c’è molto da aggiungere, ahimè. Buona lettura.

RELATIVISMO, VACCINISMO E IDIOTISMO

La teoria di Rousseau secondo cui l’educazione dell’uomo viene fornita dalla natura, dagli uomini e dalle cose, oggi più che mai è sostenuta da tutti i centri di potere e d’influenza.

Da questa teoria nascono la Rivoluzione francese, le dittature del secolo scorso e quella attuale.

Stiamo parlando del buonismo/relativismo, una ideologia che annichilisce la coscienza.

Oggi in molti paesi si può affittare l’utero usando la donna come un panificio che sforna bambini. Il relativismo ha fatto cadere l’umanità sotto il livello animale. Per averne conferma provate a rubare un cucciolo di animale. Se la madre è debole la vedrete soffrire, se invece è forte dovrete ritenervi fortunati se riportate a casa i cocci.

Prima che negli anni sessanta imponessero questo tarlo contro il buon senso, nessuno di mente sana pensava al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nemmeno il comunismo e il nazismo sono arrivati a questa disumanizzazione.

Le leggi col suffisso fobia, per esempio, sono state imposte per tappare la bocca a chi dice che il re è nudo. Il relativismo annulla il senso critico, e se pensiamo che l’essere umano si è evoluto grazie all’innato senso critico si capisce che questa ideologia mira all’istupidimento dell’uomo. Perché, alla fine, senza la scintilla della ragione instillata da Dio l’ideologia finisce sempre a catafascio.

Il vaccinismo non è altro che un bubbone del relativismo che ha inebetito milioni di persone. 

Fondamentalmente il vaccinista è privo di fede, crede nella bontà della sua fazione politica e ha terrore della morte. Se lo chiudi in casa per dargli una sicurezza fittizia scende sotto il livello animale. Infatti, se l’animale non è chiuso in gabbia a chiave scappa.

Il beota vaccinista, al contrario, resta nella gabbia anche se potrebbe filarsela. Se poi possiede computer e smartphone non lo muovi nemmeno se lo prendi a calci nel sedere. 

Voltaire, come sappiamo, è stato il mangiapreti per antonomasia, ma al contrario del suo contemporaneo filosofo ginevrino, conosceva la natura dell’uomo: «Certo non vorrei aver a che fare con un principe ateo perché, nel caso si mettesse in mente d’avere interesse a farmi pestare in un mortaio, son ben certo che lo farebbe senza esitazione.» (Dizionario filosoficoAthéisme, Athée).  

I principi atei attuali sono presenti nella finanza internazionale, nella farmaceutica, nei governi, nella giustizia, nelle scuole, in Vaticano. 

Il vaccinista/relativista agli arresti domiciliari (tradotto con l’inglese lockdown perché fa figo), non vede oltre un palmo del suo naso. Dall’altro lato i giornalisti che espongono senza vergogna la loro faccia nelle reti Tv dicono che solo il vaccino salva dal Covid 19. Intervistano esclusivamente chi è allineato al non-pensiero unico. In Tv non mostrano mai persone che con gli arresti domiciliari e privi di lavoro sono vicini a una profonda depressione e al suicidio. Arrivano a fare molto di più. Conoscendo la natura degli sprovveduti i nostri bravi giornalisti seguono la tattica della psicologia della folla.

Alimentano la corsa al vaccino denunciando i furbetti che si fanno il santo vaccino senza aspettare il loro turno. Come dire che il vaccino è talmente prezioso da andare a ruba. Fate presto, correte, correte! Così il beota, senza fare la minima ricerca che sconfessa con prove scientifiche questa pseudo panacea, si alza anche alle sei del mattino per farsi iniettare il supposto elisir della vita. 

Non esistono farmaci in commercio senza foglietti illustrativi che riportano i principi attivi e le controindicazioni. Ma i vaccini sembrano al di sopra di ogni sospetto. Lo iniettano a scatola chiusa.  Per non dare adito a “inutili allarmismi” in Tv raramente invitano autorevoli ricercatori, dottori in prima linea e virologi che confermano che esistono le medicine in grado di salvare dal Covid senza controindicazioni. Tutto è cinesamente oscurato. 

I vaccinisti confermano ampiamente il pensiero scritto qualche anno fa dal filosofo cattolico francese Fabrice Hadjadj. L’ho già riportato precedentemente, ma vale la pena riproporlo. Si tratta di una intervista di qualche anno fa: «Noi non viviamo più nella fede ma a credito». Il progresso ha creato il «massacro sistematico delle anime, di abbrutimento incredibile dell’uomo ridotto a un maiale, accarezzato e nutrito mentre gli viene nascosto il perché gli vien fatto questo, per poi macellarlo! […] L’UOMO NON CRESCE UMANAMENTE SE NON SPIRITUALMENTE. […] La verità è che se la nostra vita non ha un senso, noi finiamo per lavorare come bruti e consumiamo all’inverosimile per dimenticare di tirarci una pallottola in testa. La speranza di diventare un docile schiavo del sistema non è una speranza, questo ottimismo di bassa lega corrisponde alla disperazione più profonda. In verità, ormai da mezzo secolo ci troviamo in una disperazione alla quale non osiamo dare un nome».

Hadjadj parlava dell’uomo schiavo del mercato. Col Covid 19 l’uomo è caduto più in basso. Per la sua miserabile vita rinuncia anche alla libertà e al consumismo. Educato dall’ideologia relativista si estinguerà come una candela, ma la sua fiducia nella Tv e ai politici che l’hanno reso un prodotto usa e getta non sarà scalfita. Prima di esalare l’ultimo respiro, magari strisciando sul pavimento di casa con l’immancabile mascherina, penserà di aver fatto il proprio dovere e di essersi comportato da cittadino modello. Ma soprattutto muore da fiero eroe antifascista e antisovranista. 

Agostino Nobile

§§§




Ecco il collegamento per il libro.


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

11 commenti

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Alba Parietti è una sineddoche sempre in tv: dal vaginismo al vaccinismo.

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Caro Tino, grazie. Non la salute per la libertà, ma libertà senz’altri confini che la legge di Dio. Quando ci manderanno al rogo, lo sputeremo in faccia alle loro oscenità, ai Cirinnà, alle Zan e alle Scalfarotto.

  • : ha detto:

    «Il vaccinismo non è altro che un bubbone del relativismo che ha inebetito milioni di persone»

    Da imparare a memoria!

    «Conoscendo la natura degli sprovveduti i nostri bravi giornalisti seguono la tattica della psicologia della folla.
    Alimentano la corsa al vaccino denunciando i furbetti che si fanno il santo vaccino senza aspettare il loro turno […]».

    Purtroppo anche la “Verità”, che all’inizio sembrava “fuori dal coro”, vi si è intruppata anch’essa, e anch’essa chiede vaccini per tutti, denuncia “i furbetti del vaccino” e implora Draghi di risolvere il problema della penuria di dosi di vaccino. La dottoressa De Mari scrive sulla “Verità”, ma evidentemente articoli sull’argomento non le permettono di scrivere.

  • Milli ha detto:

    Sono consapevole che il Covid sia un virus curabile (non certo come fanno adesso, con tachipirina e vigile attesa), conosco persone che si sono curate tempestivamente a casa e non hanno avuto strascichi, amici e parenti.
    Perché devo iniettarmi un vaccino genico, non sperimentato, che potrebbe causarmi trombosi e non si sa quali effetti avrà a lungo termine?
    Come la mettiamo con il problema morale dei feti abortiti utilizzati per sviluppare il vaccino, di cui ha scritto con chiarezza mons. Schneider?
    Finché mi sarà concesso non mi vaccinerò , dovranno obbligarmi.
    Per chiarezza , non sono no-vax, sono una no-cavia.

  • Chiara De lorenzi ha detto:

    È una generazione depravata prima nella mente poi nel cuore.
    Il nuovo Dio si chiama Vaccino, insediato sul trono da una corte di sacerdoti e ministri che non si capisce se ci fanno o ci sono. Un paradiso per i bravi e buoni vaccinofili , un inferno per i cosiddetti no vax. A questo nuovo Moloch si attribuisce anche un culto antico: il sacrificio umano.
    L’ obbligo vaccinale, invocato dalle masse decerebrate, eseguito a casaccio,avrà’ forzatamente le sue vittime, magari poche,ma ci saranno. Cosa vuoi che sia qualche morto causa vaccino,a fronte al BENE COLLETTIVO? Morti per esorcizzare un morbo magari curabile ; morti per lasciare le cose come stanno: vaccinati che diventano o restano pisitivi e dunque contagiosi; vaccinati costretti a fare la stessa vita di prima con le stesse restrizioni di prima…
    Che razza di comportamenti insensati , idioti e suicidi!
    È proprio vero: Dio fa impazzire chi vuole perdere…..

    • Milli ha detto:

      Non dimentichiamo il sacrificio umano che sta alla base di questo vaccino: l’uso di tessuti fetali provenienti da aborti, imposto alle masse, silenziando le coscienze con la complicità del Vaticano.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    L’argomento mi induce in una tentazione cui non riesco a resistere. Cercherò di essere concisa, consapevole di non risultare sufficientemente comprensibile, per non scrivere qui un capitolo lunghissimo e dolorosissimo del mio romanzo familiare, cui mi dedicherò in un tempo migliore, se ciò sarà quel che Dio vorrà.
    Nei giorni scorsi è stata data notizia, con squilli di tromba mediatici, delle 1.200 dosi di vaccino che sarebbero state somministrate ai bisognosi in Vaticano durante la corrente settimana. Colgo l’occasione per lanciare il seguente messaggio “trasversale”: qualora non fosse compresa nel numero la dose a me destinata (e non accettata) gradirei che fosse aggiunta a quelle previste.
    Premesso che: non sono una novax e che sono stata costretta nel tempo a cercare altrove, per la precisione a Roma, la soluzione all’obbligatorietà dei vaccini per i miei figli – cittadini vaticani – per intenderci: una delle tante complicazioni…, non essendo per mia scelta (dopo attenta e meditata valutazione, nell’interesse esclusivo degli stessi figli, innanzitutto) una cittadina vaticana, ma solo residente nello Stato da prima del riordino del Servizio Sanitario nazionale, quindi non iscritta ad esso, sono sprovvista della tessera sanitaria, necessaria per effettuare la prenotazione per godere di questo “diritto” nel mio Paese di cui intendo rispettare le regole come ogni altro cittadino, anche per poter in futuro effettuare qualche viaggio all’estero per far visita ad un figlio che vive in Germania.
    Giusta o sbagliata che sia una qualunque normativa che sarà prescritta in merito in Italia, tengo a precisare che da parte nostra – dei miei familiari e mia – sono state sempre rispettate regole e regolamenti, anche norme e decisioni ad personam, non scritte, ed ex abrupto, con conseguenze che ci portiamo sulla pelle. Ergo: non avrò difficoltà a rispettare quelle del mio Paese cui rivendico con orgoglio la mia appartenenza, pur nei limiti e nei difetti riconosciuti e che per primi noi italiani non esitiamo a condannare, con la speranza che vi si ponga rimedio.
    Mi fermo qui, scusandomi per questa non ricercata testimonianza personale, ringrazio chi non l’avrà trovata “fuori luogo”.

  • Adriana 1 ha detto:

    Concordo, ma che dire di un capo degli Apostoli che invita, per non dire “obbliga” alla vaccinazione, distorcendo il senso della “colpa” di Adamo che dirotta sulla ” colpa” di sottrarsi al vaccino?

    • Paoletta ha detto:

      Se allude al tizio che fa propaganda ai vaccini, agli sbarchi di clandestini e alle tutele legali delle coppie gaie, non so se sia il capo degli apostoli. Pare serva altri interessi.

  • NELLA SALA DA TE' DI SC ha detto:

    NELLA SALA DA TÈ DI STILUM CURIAE

    Cari Stilumcuriali, dopo quanto Nobile ha esposto, e che indubbiamente non richiama né il colore rosa né il dolce del miele, intratteniamoci qualche minuto per gustare una tazza di tè.

    OMAGGIO A DANTE

    Ma noi, siamo davvero consapevoli del nostro anelito spirituale? È possibile che possiamo non sentirlo affatto o labilmente, e, irretiti da false immagini del bene, procedere nella situazione opposta? «Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere», avverte san Paolo.

    Beatrice spiega a Dante che tutti gli uomini , simili a frecce scoccate da un arco (immagine stupenda!), sono naturalmente diretti verso la suprema fonte di luce e di amore che è l’Empireo, nei versi che seguono indicato come il “sito decreto”, cioè Il luogo designato come fine, e come “segno lieto”, cioè come luogo di letizia.

    «e ora lì, come a sito decreto,
    cen porta la virtù di quella corda
    che ciò che scocca drizza in segno lieto».

    Ma gli uomini possono anche scegliere di perdersi, così come il fulmine è un esempio di fuoco che anziché salire naturalmente verso l’alto discende verso il basso:

    «Vero è che, come forma non s’accorda
    Molte fiate a l’intenzion de l’arte,
    perch’a risponder la materia è sorda,

    così da questo corso¹ si diparte
    talor la creatura, c’ha podere
    di piegar, così pinta², in altra parte;

    e sì come cadere si può vedere
    fuoco di nube³, se l’impeto primo
    a terra è torto da falso piacere».

    Paradiso, 124-135

    ¹ da questo corso: la via dell’inclinazione naturale.
    ² così pinta: fatta per il bene
    ³ fuoco di nube: fulmine

    In nove magistrali versi il Poeta ci suggerisce un … esame di coscienza! Sì, un esame per constatare lo stato d’avanzamento dell’opera che siamo chiamati a realizzare in noi stessi, anzi dell’opera che siamo noi stessi, e cioè a controllare se la nostra “materia” non sia ancora in tutto o in parte “sorda” al “l’intenzion de l’arte”, ovvero allo scopo dell’impegno ascetico, dacché “ascesi” significa “esercizio”, termine che richiama il “labor” dell’artista e dell’artigiano intenti a dare “forma”, appunto, alla loro intenzione.

    Enrico Nippo