Pezzo Grosso Risponde a BDV: So io Dove sono Andati i Giornalisti…

27 Marzo 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Pezzo Grosso ha letto l’articolo con cui Benedetta De Vito lamentava – giustamente – il declino di una categoria fondamentale per la democrazia, e cioè quella dei giornalisti. E ha voluto dire la sua, come state per leggere…dando una mano, come si dice a Roma, giù per la discesa. Buona lettura.

§§§

 

Caro Tosatti, vorrei rispondere a Benedetta De Vito.

Io so dove son andati a finire i grandi veri giornalisti: quelli che non sono andati ad Avvenire, sono a Repubblica.

Il miglior esempio lo da tempo ormai il pupillo di Scalfari e aspirante biografo di Bergoglio, il grande, grandissimo Miguel Gotor, ex deputato del PD, ecc..

Su Repubblica di oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) il nostro Gotor scrive un pezzo sublime di adorazione di papa Francesco (secondo la scuola scalfariana) portandolo ad essere quello che il papà di Gotor (Scalfari) gli ha commissionato.

Ecco cara Benedetta dove è un vero grande giornalista, uno scultore, un architetto del giornalismo che crea immagine, un giornalista che si occupa persino di rimodellare la figura del – Servo dei servi di Dio – con un articolo dal titolo: “I tre vaccini di Francesco” –soprattitolo: “Il papa simbolo contro il Covid”.

Accipicchia! mi son detto, magari il papa era stato contagiato, si è curato, è guarito e ora racconta il suo calvario e la sua vittoria contro il male.

Un po’ come ha fatto un altro personaggio dimenticato che necessitava far parlare di sé, come Mario Monti, in pratica.

Ed invece no. Bergoglio è simbolo contro il Covid per tre ragioni che il nostro Gotor trae dall’ultimo dei mille libri scritti da Francesco e su Francesco ogni mese.

In questo libro richiamato da Gotor, Bergoglio assume il valore ed assurge a simbolo della lotta contro il Covid, per tre fatti, ATTENZIONE!: – Una polmonite presa 64 anni fa, nel 1957. – Lo “sradicamento” dalla sua amata Argentina per andare a studiare in Germania nel 1986. – La sofferenza per la trombatura al dottorato e “l’esilio” a Cordoba (nel 1990-92) per cercare di studiare con maggior impegno.

In pratica in tutta la sua vita Papa Bergoglio ha sofferto il dolore assimilabile alla pandemia Covid grazie a un raffreddore peggiorato drasticamente, all’Erasmus in terra teutonica, e alla bocciatura agli esami.

E per questo ha diritto ad esser considerato simbolo vivente della lotta contro il COVID. Se la geniale e coraggiosissima Silvana De Mari volesse, le suggerirei di inventare un nuovo farmaco preventivo anticovid, che in onore dell’eroismo di Bergoglio, potrebbe chiamare “ Bergoeparina” o persino inventare un vaccino da sperimentare che potrebbe chiamare Bergoastrozeneka

Il resto dell’articolo sembra ispirato a mussoliniana memoria ricordando i grandi momenti di coraggio e sprezzo del pericolo da parte del Papa quando fece la sua camminata da solo, sotto pioggia torrenziale, in via del Corso il 15 marzo 2020 e la preghiera, sempre solo, (ai gabbiani) in piazza San Pietro il 27 marzo, entrambe per lottare contro il Covid…

Ora, cara Benedetta, mi dica lei se questo non è un grande giornalista.

PG

§§§




Ecco il collegamento per il libro.


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19 commenti

  • Milli ha detto:

    Mi sembra che Repubblica sia piuttosto doppiogiochista, apparentemente incensa Bergoglio, in realtà ne mostra la pochezza e le magagne.
    Infatti, chi ha rivelato all’opinione pubblica che Bergy ha un conto personale sul quale c’erano depositati almeno 20 milioni di sterline?

  • Ottotrapen ha detto:

    Scusi, Pezzo Grosso, Gotor chi?

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Sono costretto a ripetermi: ci sono persone che continuano a leggere “La Repubblica”. Mah!

  • unaopinione ha detto:

    correzione:
    l´intera Santissima Trinitá …

  • unaopinione ha detto:

    Mi pare poco credibile che ci siano solo tre momenti difficili da menzionare per una persona che ha piú di ottanta anni e che é pure papa. E tutti gli anni che é stato in Argentina? Li ha passati disteso al sole? Nessuna quarta, quinta o sesta vicenda spiacevole?
    Il fatto che siano solo tre, (proprio tre) mi fa pensare che piú che parlare delle sofferenze di papa Francesco, si voglia attribuire un preciso numero a papa Francesco ed abbassare l´intera Trinitá a livello umano cosí da svilirLa (smetto di scrivere altro ..)

  • Paoletta ha detto:

    Ma perché i media si prestano così volentieri a sponsorizzare Bergy e quando c’era Ratzinger facevano a gara a screditarlo?

  • Mistero !! ha detto:

    in pratica il “calvario” del nostro beneamato Pontifex consiste in un raffreddore mal curato , in un dottorato non preso per insufficienza di preparazione e in un periodo di tempo passato in Germania ,terra straniera . Sorbole ! Padre Spadaro potrebbe pretendere di sostituire i Misteri Dolorosi con i misteri bergogliani . Primo mistero : come ha avuto la vocazione .Secondo mistero : come ha fatto a esser ordinato sacerdote gesuita .Terzo mistero : come ha fatto a diventare vescovo e poi cardinale . Quarto mistero : CHI e perchè lo ha fatto eleggere papa. Quinto mistero : perchè Benedetto VI lo supporta. Ci mettiamo anche un sesto mistero ? Come fanno certi cattolici ad affermare che è un dono di Dio .

    • sergio ha detto:

      Tutto concorre al bene. Se non altro adesso sappiamo ben cosa vuol dire modernismo. E possiamo scegliere dove e con chi stare.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Al di là dei termini coloriti di nuovo conio per caratterizzare incisivamente l’analisi dell’articolo di “Repubblica” – che con la scelta dell’“antifona”, alias titolo, mi ha portato al rifiuto di leggere, avendo intuito dove sarebbe andato a parare – considero ineccepibile l’argomentazione di PG. Mi sono bastate ed avanzate le citazioni riferite.
    Mi sembra – vorrei tanto che la mia fosse un’impressione errata – che si stia portando avanti da parte dei giornalisti di casa nostra una “missione al popolo”. E, sinceramente, mi dispiace doverlo costare quotidianamente.
    Non è stata la pandemia da SARS-CoV-2, con il corollario di varianti e conseguenze di ogni genere, ad influire – aggravandola – la pandemia che si è diffusa nell’universo mediatico a causa di un virus sfuggito da un laboratorio di ricerca, attivo H24 nel progettare e promuovere parametri di riferimento funzionali al “verbo” ritenuto salvifico per l’umanità e propagandato con tutti i mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia avanzata.

  • deMonti ha detto:

    Che Birricchino questo PezzoGrosso, , passi la fusione tra Bergoglio e Eparina , ma quella con Astrazeneca suona maliziosetta ,no ? Forse più elegante sarebbe stata con Pfizer , Bergfizer , anche suonerebbe tanto come Goldfinger . Non male Bergson &Johnson ( ma richiamerebbe manifestamente Henri Bergson , filosofo ebreo polacco ) . Personalmente avrei preferito la fusione tra Bergoglio e Novartis , un bel Bergogliartis . Son curioso di conoscere il parere della prof.DeMari .
    Tosatti , li brevettiamo ?

  • Adriana 1 ha detto:

    Questo Miguel Gotor desidera avere anche lui una greppia d’avorio e d’oro come il suo avo Incitatus?

  • Nicola Buono ha detto:

    Fuori Tema ma è AGGHIACCIANTE. La profezia di Jaques Attali economista e Consigliere di tre Presidenti della Repubblica Francese nonché ” creatore politico ” ( dal nulla) di Macron, profezia su come avrebbero sfruttato una eventuale crisi sanitaria mondiale. Agghiacciante.

    https://www.aldomariavalli.it/2021/03/24/il-covid-19-e-il-nuovo-ordine-mondiale-la-profezia-delleconomista-jacques-attali/

    • René ha detto:

      Guardi, qui in Francia , Attali è considerato solo un buffoncello da quattro soldi.

      • : ha detto:

        Il che è molto peggio, se un buffoncello ha il potere d’influenzare in tal modo i Presidenti della Repubblica francese (e non solo loro).

  • Januensis ha detto:

    Non scherziamo, illustrissimo. Ho qui un un’articolo di Repubblica del 17 marzo scorso nella cronaca locale, cioè genovese, a firma di un illustrissimo sconosciuto giornalista tal Aldo Lampani. Titolo : IL PESO DELL’ETÀ AVANZATA.
    Da questo articolo si apprende che esiste un indice di vecchiaia e consiste nel numero di ultrasessantacinquenni ogni 100 bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni.
    Qui a Genova questo indice è prossimo a 240. Genova ha circa 600.000abitanti.
    Ovvero a Genova ci sono oltre 50.000 persone di età avanzata che vivono in solitudine la loro vecchiaia.
    32000 sono ultrasettantacinquenni.
    10000 sono ultraottantacinquenni.
    24.000 sono i bambini tra 0 e 4 anni.
    Pochi di più tra i 5 ed i 9 anni.
    Cifra identica tra i 10 e i 14 anni.
    I flussi migratori riducono la prevista riduzione della popolazione dovuta alla morte di questa legione di vecchi
    Attualmente a Genova ci sono circa 60.000 stranieri regolari (quanti irregolari ?)
    Afferma il giornalista che attualmente ci sono in città masse di migranti irregolari che non hanno titolo di studio, non conoscono l:italiano e non hanno neppure un mestiere.
    Tralascio le conclusioni, però queste cifra sembra vogliano descrivere un futuro molto buio per la nostra città .
    Resta solo un piccolo lume di speranza cristiana.

    • renè ha detto:

      Enrico Letta , enfant prodige ormai da qualche decennio , senza speranza di essere una speranza per il paese, è riuscito però a farsi cooptare negli ambienti macroniani , vicino proprio ad Attali. Avete letto il suo programma sociopolitico ? : Jus soli, voto ai sedicenni, donne alla guida di tutto. Ci manca solo che proponga una legge per farci cambiare razza e sesso .

      • Milli ha detto:

        Attento a suggerire certe nuove idee, sia mai che Letta le accolga!
        Esiste il vaccino per cambiare razza?