Le Lunghe Mani di Joe il Sonnolento, e il Rischio di un Confronto Militare Mondiale.
24 Marzo 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, il generale Piero Laporta ci offre un affresco di grande ricchezza e interesse – e per certi versi terrificante – sulla realtà internazionale e su quanto stiamo vivendo con grande sofferenza. Buona lettura.
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Joe Biden minaccia Vladimir Putin: «Killer senz’anima, pagherà per le sue azioni». Mosca ha ritirato l’ambasciatore “per consultazioni”. Dal Parlamento russo hanno ribattuto duramente. Pochi commentatori sono sfuggiti alla banalità di rispolverare la “guerra fredda”. Putin gli ha augurato “tanta buona salute”. Solo due giorni dopo le immagini di Biden, tre volte franato sulle scale dell’Air Force One, hanno fatto il giro del mondo, cinico e crudele, scompisciatosi dal ridere.
Solo una risata? Non esattamente
Molte e pericolose forze si stanno muovendo. Cominciamo da quelle militari. Mentre scriviamo, la tensione fra Russia e Stati Uniti sale costantemente. La Marina USA fa sapere: «… il cacciatorpediniere Thomas Hudner, ha iniziato a navigare verso nord nel Mar Nero per un’operazione di sicurezza marittima nella regione. Le navi e gli aerei della Marina statunitense conducono regolarmente operazioni nella regione del Mar Nero a sostegno dei nostri alleati e partner della Nato.» È la seconda unità lanciamissili che s’accosta alla Crimea. Dal canto suo la Russia ha dislocato forze corazzate in Ucraina. Esse hanno varcato la frontiera russo ucraina nella notte fra il 21 e il 22 marzo. Mentre questo accade, nelle forze armate ucraine serpeggia la rivolta: i veterani non vogliono saperne di combattere contro la Santa Madre Russia.
Le forze della politica si ridislocano a loro volta. L’Unione Europea tenta di mettere in imbarazzo Putin coi diritti umani, come fosse meno grave sostenere lo schiavismo e i campi di concentramento in Cina; come fosse una sciocchezza suonare le campane per la Shoa “affinché non accada mai più” e non sentire le urla di milioni di disperati nei Laogai, nei lager mandarini. Putin non prende ordini da Bruxelles; l’ha detto con chiarezza e sa bene che il fronte opposto è tutt’altro che compatto.
La stampa, anche quella sino a ieri amica di Biden, mostra e rilancia impietosamente la sua immagine grottesca e vulnerabile. Qualcuno ricorda a Biden che deve farsi da parte? Secondo talune fonti è proprio così. Il neoeletto presidente però non ne vuole sapere di lasciare la Resolute Desk, lo Studio Ovale, come vorrebbe la sua vice, l’esoterica Kamala Harris. Pare che l’avvicendamento fosse nei patti pre-elettorali, mentre mestavano per la Casa Bianca. Le cerchie Clinton-Obama sono per la Harris. La lotta per il potere si fa aspra; si sfilaccia il vertice politico statunitense in un momento estremamente delicato. D’altronde chi diventerebbe vicepresidente se Biden lasciasse? Non una donna, tanto meno di colore, come vorrebbe invece la Harris. Mentre le sette teste dell’Idra s’addentano l’un l’altra, il mostro rischia di cadere nella trappola da lui stesso scavata.
L’aggressione alla Crimea
A metà marzo erano pianificate pesanti provocazioni con disordini e cortei nelle regioni ucraine del Lugansk e del Donetsk, contemporaneamente a manifestazioni e rivolte in Crimea. Era tutto pronto, nell’indifferenza della pubblica opinione mondiale, decotta dal virus cinese. La tabella di marcia prevedeva, oltre alla destabilizzazione delle regioni secessioniste ucraine, un attacco contro la Siria con la partecipazione di forze israeliane, senza escludere bombardamenti sull’Iran.
Occorre ricordare che la Crimea, non solo ha votato la secessione, come han fatto il Lugansk e il Donetsk, ma è stata pure annessa alla Federazione dalla Duma russa. La Crimea è Russia. Chi tocca la Crimea vuole la guerra con la Russia. La domanda è: la Russia vuole la guerra? Difficile credere che la cerchi. Difficile tuttavia evitarla se la NATO si ostinasse nelle provocazioni, come l’esercitazione di 28mila uomini che potrebbero attaccare anche l’enclave russa di Kaliningrad, scollegata dalla madre patria.
Le provocazioni, messe in calendario a metà marzo, per ora s’annacquano nel Mar Nero. Un conflitto su vasta scala esigerebbe una completa capacità di comando da parte di Biden. È ben evidente che questa è la peggiore delle vulnerabilità statunitensi nel momento corrente. Putin, augurandogli impietosamente “buona salute”, ha detto: “So in che condizioni sei e siete!”
Le telecamere che hanno immortalato la triplice caduta di Biden non hanno inquadrato il giovane comandante della US Navy, precedere il Presidente sull’Air Foce One, con una valigetta assicurata al suo polso da manette d’acciaio. In quella valigetta vi sono i codici nucleari. Un presidente che va in giro coi foglietti nelle tasche, per rispondere ai giornalisti, per poi dimenticare dove li ha riposti, non è il massimo a garantire una corretta gestione del più sofisticato e potente sistema di attacco nucleare planetario. L’incubo degli stati maggiori statunitensi oggi è un attacco nucleare scatenato da Biden per errore. Se il traballante presidente facesse partire l’ordine, i B-52 con le bombe nucleari per i russi non tornerebbero indietro neppure se Biden telefonasse personalmente agli equipaggi. Le sorti del mondo sono nelle mani di uno che cade tre volte sulla stessa scala e ha la memoria annebbiata. Questo è un dato di fatto chiaro anche alle donne addette alle pulizie della Casa Bianca.
C’è un’altra vulnerabilità meno dignitosa
Secondo alcuni, anche le donne delle pulizie sono un altro grosso rischio per la credibilità della Casa Bianca, a causa delle mani lunghissime di Biden con qualunque donna gli arrivi a tiro. È una vulnerabilità arcinota. Nella Casa Bianca opera un protocollo, tanto ferreo e taciuto quanto operante, per non lasciare mai solo, mai, l’intrepido Joe con una donna, quali che siano la funzione e l’età; bella, carina o brutta che sia. Joe non lascia nulla. Al suo confronto il mitico John Kennedy fu un terziario francescano.
In questa confusione politica e istituzionale è facile solo capire che USA, Russia, Ucraina, Siria, Israele, Turchia, NATO e il mondo intero sono sull’orlo d’un precipizio che potrebbe costare la vita a due terzi dell’umanità. Perché? La risposta è semplice. Gli USA sono sotto un vertice politico che ha preparato la guerra per rapinare la Russia. Mosca non ha forze convenzionali sufficienti per fronteggiare un attacco su vasta scala. Solo l’arsenale nucleare le darebbe modo di difendere i suoi confini con l’Europa e i 4mila infiniti chilometri con la Cina.
Sceneggiate inverosimili
La Cina contro gli USA di Biden? La sceneggiata fra le due delegazioni al vertice sino-statunitense in Alaska non convince. Nessuno può credere che un vertice al massimo livello fra due superpotenze cominci con uno scambio di contumelie davanti alle telecamere, se non allo scopo di darla a bere alla pubblica opinione e poi tirare le fila a porte chiuse. Di certo, le forze che hanno portato Biden alla Casa Bianca sono tutte indistintamente alleate con la Cina e col dittatore Xi Jinping: dal criminale internazionale George Soros al virologo Bill Gates, da Barack Obama alla finanza corsara.
Mentre questo dramma politico è in pieno svolgimento, un’altra sceneggiata vede i progressisti, come da copione scritto a Wuhan, impegnati a schierarsi pro-vax o no-vax. In altre parole, la strategia come sempre è immutata, la tattica per dividere e imperare è nuova quanto la tecnologia consente, come la cosiddetta pandemia agevola.
L’assalto strategico alle immense risorse russe cominciò dal 1989. La sceneggiata allora prevedeva l’esportazione della democrazia. Poi s’accorsero che il problema non era semplice: se vuoi gli immensi giacimenti russi, devi avere la capacità di portarvi i tuoi soldati oppure corrompere il potere del Cremlino, imponendo un bel trattato affinché ti consegnino le loro ricchezze. Con Mikhail Gorbacev prima e Boris Yeltsin poi, giunsero a un passo dal colpaccio. Per capirci, tentarono quanto riuscì loro grazie a Nino Andreatta, Mario Monti, Romano Prodi, Carlo Azeglio Ciampi e a Giuliano Amato. Al Cremlino invece arrivò Vladimir Putin; l’orchestra cambiò spartito, direttore e numerosi strumentisti. Ovviamente s’alzò il coro dei difensori dei diritti umani di coloro che destabilizzarono decine di paesi e causarono milioni di morti e storpiati, favorendo l’ascesa di governi addomesticati. Questa consorteria di criminali s’illude tuttora di far saltare la Russia, invano. Vladimir Putin è la risposta “a brigante, brigante e mezzo”.
La strategia è rubare, la tattica è distruggere
Putin ha dimostrato di saper tenere il potere, a dispetto degli attacchi politici ed economici. Putin non è uno stupido. Ha compreso che i suoi nemici sono incapaci di portare forze convenzionali all’attacco dei giacimenti sul suo territorio. Egli quindi s’espande militarmente e politicamente verso occidente per contrastare l’inutile espansione verso oriente dei missili della NATO. L’incognita della Russia è la Cina coi 4mila chilometri di indifendibile confine. La Cina ha un esercito di 2,5milioni di uomini e 500milioni di riserve addestrate. Il primo scaglione è mobilitabile entro 2 giorni a decuplicare le forze, entro poche settimane i rimanenti. Un’infinita valanga umana, arrestabile solo col maglio nucleare.
La Russia non ha né popolazione né forze armate ridondanti. Se attaccata, deve scatenare l’inferno; non ha scelta. Essa fronteggia forze prive d’ogni barlume cristiano, la cui tattica è evoluta definitivamente verso la distruzione e le uccisioni indiscriminate. La Cina ha dimostrato di che cosa è capace nella durissima repressione dei 59milioni di cinesi della provincia di Hubei e 30milioni di tre città: Wuhan, Huanggang ed Ezhou, della provincia di Zhejiang, a breve distanza da Shanghai. Chiunque s’avventurò fuori dalle zone cinturate e dai condomini sigillati fu abbattuto. La UE, così attenta oggi ai diritti umani, non vide nulla. Dal canto loro, grazie a una Chiesa genuflessa all’Impero, i regimi occidentali decristianizzati, hanno optato per il vaccino piuttosto che per la terapia, non solo per i vantaggi economici.
Esercitazione planetaria di controllo sociale
Se devi distruggere vaste porzioni del Pianeta con l’arma nucleare, se devi uccidere due terzi dell’umanità hai certamente un enorme problema di controllo interno nelle tue retrovie: devi gestire il panico; devi reprimere il dissenso per la tua guerra criminale; devi imporre il coprifuoco. Devi svelare il più tardi possibile il tuo volto autoritario più insopportabile. Il virus (in apparenza) paradossalmente non guarito ma solo vaccinato è, guarda caso, un grande esperimento, un’enorme esercitazione planetaria di controllo sociale, di addomesticamento della pubblica opinione, di controllo e manipolazione del consenso, di individuazione delle opposizioni da reprimere. Il mostro ha così agio di individuare, selezionare e persino addestrare le sue vittime senza svelarsi.
La strategia è rubare, la tattica è distruggere, proprio come le orde barbariche. Con rare eccezioni, forse in Italia, nessuno dei regimi cosiddetti democratici sembra sottrarsi alla logica della distruzione. Determinare la morte di due terzi della popolazione non è certamente un problema per la Cina. Non è tuttavia così semplice riuscirci, tanto meno salvando le apparenze. Il coordinamento fra il virus che scoraggia le manifestazioni dei pacifisti e l’attacco alla Russia per ora è saltato. I gruppi clandestini, finanziati da un noto criminale internazionale, sedicente filantropo ebreo, con un brillante passato nazista, sono rimasti nel guado e tutte le sconcezze messe a punto da tempo per ora sono rallentate, anche grazie alle fazioni che si combattono, si alleano, si formano e si sciolgono quotidianamente nei corridoi di Washington, aprendo la strada agli infiltrati e confondendo i piani che apparivano brillanti sino a poche settimane fa.
Nostro Signore scrive dritto su righe storte, abbiamo detto più volte. Questo è un esempio. Speriamo di meritarne ben di più. www.pierolaporta.it
Gen. D.g..(ris) Piero Laporta
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Tag: biden, cina, laporta, putin, vaccini
Categoria: Generale
Bellissimo articolo di geopolitica che fa emergere il ruolo satanico dei cd poteri forti.
Credo che noi tutti in questi momenti possiamo solo invocare San Michele Arcangelo ed il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Che la Settimana Santa porti ad una resurrezione della fede. Buona Pasqua
Interessante ed estremamente lucida analisi. Scenario chiaro con variabili molteplici.
Ottima l’osservazione sulla sceneggiata del vertice in Alaska. Ne ho avuto la conferma ripensando al giudizio di Molinari su un Biden più duro di Trump verso Pechino……
Umanamente c’è poco da stare allegri, tuttavia, pur nel percepire il dispiegarsi di un assetto di forze che marcia verso la guerra, mi permetto di inserire il Messaggio della Regina della Pace (non un titolo come un altro) del 25 marzo a Medjugorje:
”Cari figli!
Anche oggi sono con voi per dirvi: figlioli, chi prega non ha paura del futuro e non perde la speranza.
Voi siete stati scelti per portare la gioia e la pace, perché siete miei. Io sono venuta qui con il nome: Regina della Pace perché il diavolo vuole l’inquietudine e la guerra, vuole riempire il vostro cuore di paura per il futuro e il futuro è di Dio.
Perciò siate umili, pregate ed abbandonate tutto nelle mani dell’Altissimo che vi ha creati.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
In fondo, una chiamata alle “armi della preghiera” in questo particolare frangente: NON PREVALEBUNT !!!
A parte che non capisco nell’articolo una sorta di doppia firma fra Marco Tosatti e il generale. A parte che di fronte alla gravità delle cose mi sembra in un certo senso fuori luogo insistere sugli inciampi nella scaletta e sulle mani lunghe di Biden.
Tuttavia lo scenario è assolutamente verosimile e assolutamente preoccupante. La domanda potrebbe essere che cosa possiamo fare noi ma, vedo un’unica risposta: possiamo solo pregare. Se mi è concesso un po’ di ironia, direi che come sempre accaduto nelle guerre, specialmente in quelle nelle quali si è manifestata una pandemia, anche in questo caso i morti delle armi nucleari, sarebbero conteggiate come morti del coronavirus. Cordiali saluti e scusate l’ironia
E’ vero che Trump- e non Biden- si è recato alla banca dei regolamenti internazionali in Svizzera e per quale strano motivo? Trump rappresenta qualcuno?
Penso che se si vuole eviterà una guerra nucleare bisogna lasciare la Cina da sola nessuno si deve intromettere nelle rivoluzioni interne ad essa, chiunque va contro o a favore porterà la morte in tutte le nazioni, non giudicate le mie parole, riflettete un attimo,. I cinesi sono milioni, se vogliono risolvere i loro problemi, senza attacchi frontali ma mirati, possono I cittadini cinesi vincere, chiunque si intromette, sarà colpevole di aver fatto scattare l ‘ultima guerra mondiale, non ci saranno vincitori e rimanderanno l umanità, i pochi che in ogni nazione sopravviverà no, indietro di secoli, ma non sani come erano i primi uomini, ma, malati, senza risorse, su territori radioattivi,. Questa è la realtà, che nessuno tocchi la. Russia perché sarà costretta a difendersi, con il nucleare. Che nessuno si intrometto tra il governo cinese e i cittadini. Cinesi, essi sono talmente numerosi che se realmente vogliono cambiare il governo della loro nazione in una sola notte e senza colpo ferire, potrebbero bloccare tutti i politici e forse anche l esercito cinese, ne hanno lo possibilità, riflettete, se non vogliamo morire tutti,. Ma per un attimo torniamo al covid 19. Medici degni di questo nome, ora tocca a voi fermare la dittatura mondiale che ci sta schavizzando il potere di poche multinazionali, che in Cina lo hanno creato, e che i governi fidandosi dei così detti virologi hanno dati ordini sbagliati uccidendo milioni di persone
Lasciar fare alla Cina, indisturbata?
Bergoglio la pensa e opera così.
Sono invece convinto che siamo di fronte al regime più crudele della storia; Hitler e Stalin messi insieme sono nulla al confronto.
Articolo molto interessante. Invito a tenere sotto controllo attentamente la situazione geopolitca mondiale, soprattutto in Siria ed Ucraina dove la tensione sta salendo in questi giorni. Tuttavia vorrei chiedere: perché la Cina dovrebbe essere sicura alleata degli USA contro la Russia? In molteplici occasioni, entrambi Cina e Russia hanno affermato a parole e dimostrato con i fatti che la loro politica è tesa a stabilire un ordine mondiale multipolare, diviso in separate sfere di influenza regionali (politica economica e culturale) a differenza dell’attuale egemonia americana. Gli USA si oppongono, ma ormai per cause strutturali non riescono piu’ a controllare tutto il mondo (in particolare il Medio Oriente gli sta sfuggendo di mano), e quindi seminano caos e conflitti ovunque nel tentativo di rallentare i suoi competitors. Se questo scenario è vero, la Cina non ha bisogno di scatenare una guerra contro la Russia, le basta solo attendere del tempo.
Calma. Putin non è un sant’uomo e non basta proclamarsi araldi della nazione per pretendere apprezzamento. Gli ucraini hanno diritto alla nostra simpatia tanto quanto i russi (non sono la stessa cosa).
Detto questo, è ovvio che Biden ha commesso un errore imperdonabile. Nemmeno quando al Cremlino c’era Stalin i governanti occidentali l’hanno apostrofato come assassino (e lo era).
Il punto semmai è: perché non parliamo del legami neanche tanto nascosti tra Russia e Germania? Non è che magari Biden ha lanciato un messaggio obliquo alla Merkel?
Concordo sul fatto che esistono legami tra Russia e Germania. Esiste già un gasdotto sotto il Mar Baltico, il Nordstream 1 e, imperante Trump si era prossimi a terminare la costruzione del secondo gasdotto.
Ma sinceramente non capisco perché Biden dovrebbe essere nemico della Merkel : sono entrambi nell’orbita di Bergoglio.
metto la mano sul fuoco per un solo Santo, Nostro Signore.
La storia ha ampiamente dimostrato che i Santi nella politica sono utili ma non è detto che siano indispensabili.
In altri termini credo di non aver mai ceduto al facile espediente di unire le analisi politiche coi giudizi morali.
L’Ucraina, si ha un bel dire che non è Russia se il 17 % della popolazione e russa e la quasi totalità di questi è in Crimea e nelle terre contese.
Come sempre contano i rapporti di forza e la capacità di usarli. Putin ha ereditato una catastrofe – la Russia in quel momento aveva il PIL inferiore all’Olanda – è l’ha restituita al suo rango di potenza, difendendone i valori.
l’Occidente si è illuso che bastasse esportare McDonald per esportare la democrazia.
Berlusconi è stato l’unico a comprendere quale grandi opportunità si sarebbero spalancate se Mosca e Washington si fossero abbracciate.
Quando il progetto è caduto, a favore di una politica di rapina – cioè di guerra – Putin ha compreso che la NATO, rifiutandolo, gli aveva dichiarato guerra senza avere i mezzi per farla. Ha quindi attaccato dov’essa è più debole, nel Mar Nero, in Crimea e ha vinto.
Tocca all’Occidente decidere se rischiare una terribile guerra nucleare per rapinare la Russia come ha fatto, senza pagarne il fio, col resto del mondo. Il vertice politico di Washington ha già dato una risposta senza speranza elevando Biden.
Come ha osservato una lettrice, in un altro commento, la Cina non ha un interesse diretto a una guerra nucleare che sconvolgerebbe i suoi mercati e, aggiungo, potrebbe determinare la fine del regime di Xi. D’altronde Pechino, nell’attuale equilibrio, pesa più di Washington. da questo ci arriva un barlume di pace ( o di non guerra nucleare) ma non di stabilità.
PS Stalin è stato un grande condottiero. La 2GM è stata vinta a Stalingrado e coi venti milioni di russi morti.
Biden non è in grado di lanciare messaggi diritti, figurarsi obliqui.
Biden ha minacciato Putin, non la Merkel. A mio modesto avviso è stata una puerile e inutile sortita per salvare la faccia con quanti speravano in un guerra con la Russia.
Non mi convince il fatto che per
Navalny si è mobilitato il mondo
intero con un’accusa senza prove
verso Putin ,mentre con la Cina
disumanamente anticristiana
i nostri governanti sono così
passivamente sottomessi .
Mi viene un dubbio che non
mi esce dalla testa : ma che
ci fanno i nostri industriali
sempre in Cina ; non è che
controllano la produzione
disumana che il popolo
cinese subisce e dove
tocca il suo apice nei
laogai dove i prigionieri
vengono smembrati per
ottenerne un bene di
consumo ?
Se ho capito bene, molti stabilimenti cinesi sono proprietà di nostri compatrioti. E sottolineo SE.
un grande industriale italiano negli anni ’80 strinse rapporti coi cinesi per fare uno stabilimento per produrre beni di consumo soprattutto ricambi elettrici e materiale minuto.
I cinesi gli mostrarono il sito dove sarebbe sorta la fabbrica e il villaggio per le maestranze.
L’accordo fu raggiunto. I cinesi garantirono che entro sei mesi la fabbrica – secondo i progetti italiani – il villaggio e la mano d’opera sarebbero stati pronti a partire. Il management operativo, sarebbe stato italiano come metà dei capisquadra finche non fossero operativi tutti i cinesi, come pure cinese sarebbe stata tutta la mano d’opera.
Furono puntualissimi. La produzione iniziò. Di là dalla strada che portava al comprensorio intanto sorgevano strutture gemelle di quelle già operative.
Dopo un anno nella struttura gemella si trasferì parte del personale addestrato dagli italiani. In capo a tre anni gli italiani abbandonarono tutto perché la produzione cinese toglieva loro il mercato. In conclusione i cinesi ebbero due fabbriche impiantate e progettate dagli italiani contro i propri interessi.
Perfetto. Brillante. Ma non si capisce bene la causa finale di questo complotto. Cui prodest? Non agli Usa, non la UE, non i paesi musulmani e non si capisce bene perché la Cina vorrebbe la morte di 2 terzi dell’umanità, lei che vive proprio dal commercio globale.
Agende onu 2021 e 2030 , diminuzione della umanita’ fino al 90 per cento in tempi brevi. Col gender, aborto, omosessualizzazione , pandemie , eutanasia etc.. i tempi sono lunghi. Una guerra nucleare invece risolverebbe il ‘ problema ‘ in tempi ragionevoli, secondo loro. Speriamo che il Buon Dio, convinto dalle nostre suppliche, ci risparmi questa apocalisse.
Ma una guerra nucleare produrrebbe anche una enorme quantità di conseguenze. Intere zone diventerebbero inquinate e inabitabili. Si ridurrebbe la popolazione ma anche le risorse.
Bene, quindi continuate a ragionare secondo le categorie umane, così avrete la certezza di non capirci mai niente di ciò che avviene. Satana questo grande sconosciuto. Saluti.
Massimiliano
Ok, l’ ONU è parte importante del complotto, ma il cui bono persiste. Fa fatica pensare che l’ONU in quanto tale vuole la morte di un terzo dell’ umanità. Ci vorrebbe qualcosa con un immenso odio del genere umano. Ma non posso immaginare niente di simile.
L’ONU è una setta di esecutori prezzolati
Esatto. Ho sentito con le mie orecchie, uno di questi maiali parlare di “mondo utile”.
Temo di non essere stato chiaro e mi scuso. L’obiettivo – non degli Stati Uniti ma di una oligarchia al potere negli USA e non solo – sono le ricchezze dei giacimenti russi.
per Carlo. All’ONU ad ogni paese corrisponde un voto. Ma gli Stati islamici, come numero, sono più numerosi degli stati non islamici. Ragion per cui quella che sembra essere una decisione ONU è invece una decisione conforme alla maggioranza degli stati ONU, ovvero una decisione conforme agli hadith del Corano che con l’insegnamento cristiano hanno poco in comune.
La farsa del covid e gli attacchi della NATO contro la Russia sono un complotto islamico. Ora ho finalmente capito.
Mi permetto di rispondere a questo commento come spunto per il mio: a questi signori, di ambiente e quant’altro non importa niente. Essendo, né più né meno, che una massa di sociopatici, satanisti e pervertiti instabili, desiderano solo due cose: potere e sesso. I movimenti sono sempre quelli, come diceva Nero Wolfe: sesso e denaro, sesso e potere. Questi vogliono poter fare quello che desiderano, senza che ci siano oppositori ai loro desideri, con gli Stati (unificati in una sola, innaturale, nazione) che sono ridotti a meri esecutori della loro volontà. Non gliene importa niente del razzismo, del gender o dell’ambiente (che sono solo mezzi per raggiungere un fine, il loro trionfo come signori e padroni incontrastati del globo), tanto che la dittatura verso cui la democrazia liberal-agnostica si sta avviando sarà la più crudele e feroce di tutte, in cui lo sterminio sarà la norma; loro, da figli del Demonio quali sono, non avrebbero alcun problema a sacrificare due o tre miliardi di persone per i loro desideri. Hitler ne uccise 6 milioni nei campi di sterminio, i dittatori russi 40; ebbene, loro non avrebbero problemi ad ammazzarne cento volte tanto, pur di veder realizzato il regno del loro oscuro padrone (in cui credono, eccome se ci credono, anche se a parole dicono di essere miscredenti o increduli!) su questa terra.
Per esempio, grazie alla presunta “pandemia” nessuno ha parlato della notizia che, in Francia, hanno acconsentito alla creazione dei primi cyborg per uso militare. Nonostante parlino di interventi “che migliorino le loro capacità fisiche, cognitive, percettive e psicologiche e consentano la connessione con sistemi di tracciamento e geolocalizzazione o con sistemi d’arma o altri militari”, l’obiettivo è chiaro ed inquietante: i francesi non vogliono creare Capitan America, quanto il suo opposto, il golem luciferino, un mostro senza umanità (anche se, a parole, questo non dovrebbe avvenire, ma una volta che è il genio è uscito dalla lampada non si può più farcelo rientrare…) che esegua qualunque ordine senza discutere e che possa fare a pezzi qualunque cittadino possa, o voglia, opporsi alla dittatura (come intendere, se non così, quel “migliorino le loro capacità […] cognitive, percettive e psicologiche?”) senza esitazioni né rimorsi. Non è un caso che anche in Cina si conducano simili esperimenti, con l’obiettivo di creare degli abomini mezzi uomini mezzi macchina, con il sogno di un branco di satanisti e sociopatici (inclusi buona parte dei potenti della Terra, da Gates e Soros in giù) di vivere per sempre, di perdere ogni residuo di umanità per diventare degli angeli oscuri, dei diavoli incarnati che decidono, senza rimorsi, senza esitazioni, senza ripensamenti il destino dell’umanità, anche a costo di ammazzarne miliardi per i loro sogni malati. Invece di essere messi in manicomio, questi signori vengono incoraggianti nelle loro follie da governanti collusi, avidi ed insensibili quanto loro, se non di più.
Quindi non illudiamoci, questi satanisti, come il loro padrone, non amano l’umanità, la odiano e vogliono vederla morire o trasformarsi in qualcos’altro; sono dei pazzi, pazzi che purtroppo, come molte personalità narcisistiche e sociopatiche, sono anche intelligenti e senza scrupoli nei loro desideri (banali, dato che in realtà sono solo uomini, e uomini molto piccoli peraltro, anche se tra – rigorosamente maiuscole – “Singolarità”, “Grandi Reset” e così via vogliono diventare degli dei, o almeno degli angeli oscuri) e dotati di quantità quasi illimitate di denaro.
Preghiamo, digiuniamo ed agiamo, affrontiamoli, contrastiamoli ciascuno nel proprio piccolo, perché quando questi avranno ottenuto i loro mostri potenziati e la loro fasulla immortalità (che altro non sarà che la loro eterna dannazione, se non rinunceranno a tali propositi) solo Dio potrà ostacolarli e disperderli nei pensieri del loro cuore!
L’unica speranza è che, a Dio piacendo, questi serpenti finiscano per azzannarsi fra loro: prova ne è il partito dei satanisti americani (il Partito Democratico), che ha il controllo assoluto del Paese (con presidenza, Camera e Senato nelle loro mani; l’unica forza che, per ora, resiste e li si oppone nel controllo del Paese è la Corte Suprema, ma sarebbe da ingenui pensare che questo sia destinato a durare) e che, nonostante ciò, sono in realtà divisi al loro interno, con Biden e la Harrs che si stanno volgendo armati l’uno contro l’altra (perché il primo, come ha giustamente scritto il generale, non sta rispettando i patti pre-elettorali, permettendo alla Harris di instaurare il suo regime del terrore per almeno sei mesi, durante i quali farebbe di tutto perché l’America sia conformata ad immagine ed immagine del suo oscuro padrone). L’unica speranza è che, nella loro sociopatia, nel loro satanismo e nella loro brama di potere, queste serpi velenose finiscano per avvelenarsi a vicenda, morendo per i loro stessi morsi; d’altronde, quanto sta avvenendo Cristo (che loro odiano più di ogni altra cosa, ed il Cattolicesimo, quello vero, con Lui) lo aveva già previsto, e con largo anticipo sui piani di questi miserabili.
Mi domando perché scegliere questi giorni di primavera per manovre militari di così grande peso.
Se la Pasqua, in Occidente, cade ai primi di Aprile, in Ucraina, sabato santo cadrà il primo maggio e la Santa Pasqua la domenica successiva.
Ma a leggere i blog ortodossi non si ha l’impressione che ci sia una Pasqua di pace in Ucraina. Grosso modo, gli ucraini sembrano divisi, ecclesiasticamente parlando in 3 gruppi. Gli ucraini uniti a Roma, cioè cattolici di rito orientale, quelli ortodossi autocefali, che hanno ottenuto l’autocefalia dal Patriarca di Costantinopoli nell’ultimo anno di presidenza di Poroschenko, ed infine gli ortodossi dipendenti dal Patriarcato di Mosca con il loro Metropolita Onufrij.
Per tutti questo è un periodo di quaresima che durerà fino al primo maggio. Quaresima = Digiuno, che per alcuni è più blando, ma per altri è un periodo di astinenza da carne, uova, e latticini. Insomma un regime semivegano.
Perché scegliere di fare queste manovre proprio ora ?
Perché tutte le guerre cominciano agli inizi dell’estate, specialmente se devi andare a combatte nelle lande che vanno a 40 gradi sotto zero in inverno.
Tutte le guerre cominciano di solito in tarda primavera – estate, specie nelle lande che vanno a 40 sotto zero in inverno
Il mio è commento satirico:
Il buon Dio ascolta più il Putin che il Francesco!!!.
L’articolo di tradizione lombarda è voluto
Armando
Il buon DIO fa ciò che vuole. In questo caso credo lei abbia azzeccato in buona parte. Meno male… 🙂
Innanzitutto grazie per l’analisi centratissima. Le condizioni di Biden sono note da mesi non si comprende quindi perchè l’escalation programmata per metà marzo (praticamente annunciata sulla TV ucraina) si sia inabissata. Un peggioramento inaspettato delle condizioni di salute? Improbabile. Una minaccia “telefonatissima” per testare la reazione russa?
Se Russia e Cina si mettono d’accordo quanti giorni ci mettono i carri armati russi a arrivare a Berlino?
Biden, una volta eletto coi voti dei cattolici ipocredenti, avrebbe dovuto dimettersi. Gli piace invece stare nello Studio Ovale e salire sull’Air Force One sia pure incespicando.
Un notissimo proverbio napoletano associa primariamente il potere alla seconda fra le più gradite attività umane.
Biden, sia pure affezionato alle sue abitudini, ha ben chiara la scala dei valori e col latino residuatogli dai gesuiti ha scritto sulla sua porta:”Hic Manebimus Optime”.
I pianificatori questo non lo avevano pianificato e sono andati in stallo. 🙂
Certo che Kamala Harris come “commander in chief” non è che ispiri i cuori dei soldati che devono andare a morire a 10 mila chilometri da casa… magari in posti pericolosi come la Siria, l’Irak o l’Afghanistan…
Articolo non solo puntato sulle verità essenziali che affliggono questo periodo storico, ma soprattutto intellettualmente onesto come pochi.Concordo, gli incidenti diplomatici tra USA di Biden e Cina sono solo commedie mistinficanti una sostanziale complicità, esistente dietro le quinte tra i due Paesi.
Emanuela Galati
Grazie, davvero
Mi associo al suo commento, carissima Emanuela: un articolo davvero di grande chiarezza, pieno di verità incontestabili e mi associo pure al sincero omaggio al nostro Generale Laporta che ci offre con questo articolo, frutto della sua capacità di visione, il quadro più’ completo dell’attuale momento.
Non poteva che essere cosi’: il fanatismo e la crescente violenza che accompagnano le battaglie per i cosiddetti “diritti civili” di qua e aldilà dell’Oceano, con tutto il relativo corredo di intolleranze, di propaganda, di attacchi alla libertà degli uomini e delle donne, non potevano che finire che con l’associarci di fatto al più’ violento, al più’ fanatico, al più’ criminale regime oggi sulla terra: quello cinese, per l’appunto.
Non era facile capire che gli USA, oggetto di un vero e proprio colpo di stato (le cose vanno chiamate con il loro nome) da lungo tempo preparato, vagheggiato e sognato, si sarebbero poi presentati al mondo come i più’ fedeli alleati della Cina.
Le cose, comprese le spiegazioni, sono nei fatti e la Storia è li’ per insegnarcelo.