Russo/Boccacci: ma se Ratzinger è ancora Papa, allora….
19 Marzo 2021
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come ben sapete la singolare situazione che stiamo vivendo nella Chiesa cattolica, con due persone che vestono di bianco, colore riservato al Pontefice, pone tutta una serie di questioni fino ad ora irrisolte, o comunque prive di risposte chiare. Sergio Russo, il nostro amico scrittore e artigiano poliedrico, ci ha inviato questa sua riflessione, compiuta con la co-autrice di un suo libro di prossima uscita, che pubblichiamo come contributo alla discussione, senza esprimere un’opinione nel merito. Buona lettura e buona riflessione.
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Nel capitolo precedente abbiamo dunque visto come Benedetto XVI – rimanendo “papa per sempre” – non abbia fatto altro se non inverare quanto già affermato dalla Divina Rivelazione a riguardo del dono (il munus) che procede direttamente da Dio: «I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!» (Rm 11,29). Da ciò ne consegue che i Cardinali quel giorno – incredibile a dirsi! – nel Conclave del 2013 elessero soltanto un altro Cardinale, loro confratello, affinché svolgesse l’ufficio(il ministerium) di governo della Chiesa…
Un Cardinale quindi, seppur alquanto singolare, che la profezia di Fatima chiama eloquentemente Vescovo vestito di bianco, e tuttavia ben distinto dal Santo Padre, come abbiamo ribadito a sazietà…
E, sebbene tutto questo paia impossibile ad accettarsi razionalmente, nondimeno, forniremo ora ulteriori e molteplici prove: fatti certi ed inequivocabili, che confermano una volta di più, quello che davvero è successo, per cui tutto ciò avrebbe comunque dovuto compiersi… ed infatti, proprio così, tutto si è realmente verificato![1]
La “rinuncia” di Benedetto quindi – fra tutte le rinunce avvenute nell’intero corso di storia della Chiesa – sarebbe stata la settima… se solo fosse stata tale!
E ciò per un semplice fatto: tutti coloro che “davvero” hanno rinunciato al papato, sono poi ritornati al loro precedente status, che possedevano prima della elezione al soglio pontificio: chi era vescovo oppure cardinale, è ritornato a fare il vescovo o il cardinale…
Chi prima era eremita, è ritornato ad occupare il suo eremitaggio… (si ricordi la nota vicenda di Celestino V/Pietro da Morrone, di cui ne parla anche il Sommo Poeta): nessuno dunque è mai rimasto papa (sebbene “emerito”, o quant’altro) e men che meno ha continuato ad indossare la bianca talare,[2] a mantenere il suo stemma papale, a firmarsi col nome di pontefice, ecc.
In conclusione, Benedetto non è ritornato ad essere il Cardinale Joseph Ratzinger, ché anzi tutti lo chiamano ancora Santità (“Francesco” compreso), ma egli sempre si firma – e non potrebbe essere altrimenti! – “Benedictus P.P. XVI”![3]
Un aspetto particolare assume poi la vicenda del suo anello pontificio, detto anche “Anello del Pescatore”.[4]
Questo è un anello in oro massiccio, e quando un Papa muore il Camerlengo dichiara: “Vere Papa mortuus est” (“Il Papa è veramente morto”); quindi rimuove l’anello dal cadavere per fonderlo, indi con esso rielaborare l’anello del nuovo papa, che servirà anche come timbro per la ceralacca nelle bolle papali ed in altri documenti.
Quando Benedetto però, fece la sua “rinuncia”, quell’anello non venne fuso, ma semplicemente barrato con una croce, invalidando in tal modo la possibilità che potesse esser utilizzato appunto come timbro.
Alla sua “elezione” Bergoglio tuttavia, scelse un semplice anello d’argento, sebbene dorato. E così egli è divenuto il primo “papa” con un anello mai appartenuto ad un precedente Vicario di Cristo, oltreché a non essere completamente d’oro!
Bergoglio infine, usa l’anello piscatorio soltanto in determinate occasioni, perché di solito porta al dito l’anello che aveva quando ancora era arcivescovo di Buenos Aires.
Approfittiamo dell’occasione, per accennare anche alla “croce pettorale” indossata da Bergoglio, sebbene tale oggetto non rientri fra quelli indicativi che distinguono, seppur esteriormente, il vero Successore di Pietro…
È comunque interessante evidenziare alcune strane ed inquietanti anomalie, che compaiono all’interno di questa particolare “croce”.
E lo facciamo cominciando dal fatto che anche questo “cimelio” non è altro se non la vecchia croce che Bergoglio portava quando era arcivescovo a Buenos Aires. (Ed effettivamente si aggiunge, pure in questo caso, un ennesimo motivo che rafforza quell’idea, tutta “bergogliana”, di non volersi dichiarare subito papa – almeno all’inizio – ma di rimanere ancorato alla sua carica di arcivescovo che, dall’Argentina, “fine del mondo”, lo insedia a Roma).[5]
È chiaro che le osservazioni che seguono si possono comprovare solo con un confronto ravvicinato a tale oggetto, e comunque su internet vi sono svariati siti che, avendo fra i propri prodotti di vendita, anche copie esatte di questa croce, essi offrono appunto tale visione ingrandita nei particolari,[6] e quindi notiamo che:
– compaiono anche raffigurazioni di maiali e di capri, mescolati fra le pecore, che costituiscono il Gregge del Signore;
– la candida colomba dello Spirito Santo sembra piuttosto un falco in picchiata (chiaro rimando a simboli massonici, che esprimono rapina ed agguato);
– le gambe e i piedi sembrano essere messi in direzione opposta al corpo (nell’occultismo questo è un simbolo d’inganno: indica sì, un dato cammino, ma conduce ad un altro, esattamente opposto);
– quel “pastore” porta sulle proprie spalle una pecorella, ma le sue braccia sono incrociate, a somiglianza delle antiche raffigurazioni egizie, pagane e demoniache.
In precedenza abbiamo già fatto una similitudine spirituale, prendendo a riferimento proprio l’armonia del corpo umano, là dove paragonammo il corpo alla Chiesa, ed il capo al Santo Padre… già, ma se ora dovessimo assegnare una sorta di “ruolo” anche al Traditore (o ai traditori) di questo particolare “corpo” che è la Santa Chiesa Cattolica, che parte di esso rappresenterebbero i Giuda di tutti i tempi, schieratisi col Nemico?
Beh, senza dubbio noi attribuiremmo loro la parte del “calcagno”, proprio come ebbe a dire lo stesso Gesù, Signor nostro: “Io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno!” (cfr Gv 13,18 e Sal 41,10).
Senza contare poi la grandiosa visione della Donna nella Genesi: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno.”
E tuttavia il Signore stesso opererà un grandioso capovolgimento, com’è nel suo stile, attraverso gli “ultimi”, i più piccoli e tenuti in nessun conto: il Piccolo Gregge, gli Apostoli degli ultimi tempi, ma in questo caso essi rappresentano: il piede di Maria!
Risulta oramai abbondantemente assodato come Benedetto XVI sia ancora il solo, ed unico, vero Papa, della Santa Chiesa Cattolica.
È quindi proprio lui il Santo Padre, quello della grandiosa visione di Fatima.
Egli è inoltre il Katékon, uno dei “tre punti bianchi” che, assieme all’Eucaristia e all’Immacolata, trattengono ancora – al momento presente – il pieno manifestarsi della figura dell’Anticristo…[7]
Ma allora, il Vescovo vestito di bianco: che ruolo svolge in questa inedita e drammatica fase di storia dell’umanità e della Chiesa?
È la Madonna stessa a rivelarcelo:[8] “… Un copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento. La mitria – con due corna – portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio. […] la bestia con due corna, simile a un agnello, indica la Massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica, che si è diffusa soprattutto fra i Membri della Gerarchia. Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa. […] lo scopo della massoneria ecclesiastica è quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa. […] La massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà [cioè la Chiesa Cattolica] con il falso ecumenismo, che porta all’accettazione di tutte le Chiese cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della verità. Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica universale, formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la Chiesa cattolica.”
Ragion per cui: egli, il Vescovo vestito di bianco è quella specifica figura del Falso Profeta (detto anche “Bestia della Terra”, come riportato in Ap 13,11-18), poiché è proprio lui quel personaggio raffigurato con “due corna” – la mitria dei Vescovi – e che tuttavia è pur “simile a un agnello” – “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” – e tuttavia egli “parla come un drago”: ma tutto ciò lo percepiscono soltanto coloro in grado di riconoscere la Voce del Pastore, poiché sono le Sue pecore, quelle che Gli appartengono, vale a dire – oggi come oggi – solamente il Piccolo Gregge…[9]
Ergo, la “Bestia della terra”, secondo quanto è narrato nel Libro dell’Apocalisse: “Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte…”
Papa Francesco: “Il vaccino anti Covid sia dato a tutti.”[10] (quante volte lo abbiamo sentito ripetere!)…
Allo stesso modo, come Gesù Cristo volle nascere allorché tutto il mondo antico, conosciuto di allora, era in pace – nota questa, come la “pace augustea”[11] – e ciò lo volle attuare nel bel mezzo di un censimento: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra”, così oggi, la “scimmia di Dio”, vorrebbe fare qualcosa di altrettanto simile – sempre però in “parodia”, com’è nella sua essenza – e quindi renderà manifesto in questi tempi il suo “pupillo”, l’anticristo, adesso che il mondo è in lockdown (nient’altro che una pace fittizia, contenente in latenza acerbe proteste e feroci rivoluzioni, nascoste come il fuoco sotto la cenere)…
Il Nemico ha poi pensato anche ad un suo proprio censimento… ed è quel progetto digitale, ideato e brevettato, da Bill Gates: censimento digitale chiamato ID 2020 n. 060606…[12]
Certo che… a questo punto ci ritornano alla mente scenari inediti, che non saremmo mai riusciti soltanto ad immaginare, sino a qualche tempo fa: “[…] E rivederlo ancora, quel Vescovo di Roma, qualche giorno dopo, la mattina del 25 marzo 2020, recitare l’Angelus davanti ad una piazza San Pietro pressoché deserta, completamente vuota, quasi concreta immagine della “desolazione”…
Già, la desolazione!… Eppure c’era molta più allegria e spensieratezza, soltanto qualche tempo prima, quando il 7 ottobre scorso [del 2019], nella basilica di San Pietro, centro della cristianità, luogo santo per eccellenza, veniva portato in processione, all’interno di quelle sacre e venerande mura, il feticcio cosiddetto della “pachamama”…
Secondo alcune autorevoli e competenti voci, ciò che fu perpetrato quel giorno, in quella stessa basilica bagnata dal sangue dei martiri e che vide ben altri e più sacrali e augusti riti, fu un vero e proprio “abominio”…
Già, l’abominio!… Che ci sia forse una certa correlazione fra questi due concetti: abominio e desolazione, e che l’una sia come una conseguenza dell’altro?
Beh, è adesso inevitabile che mi vengano alla mente quelle gravi ed enigmatiche parole del Signore Gesù, dette a riguardo degli ultimi tempi: «Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo (chi legge comprenda)…»
E cosa disse il profeta Daniele a tal proposito?
Egli disse che: «… Nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l’offerta: sull’ala del tempio porrà l’abominio della desolazione… Aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l’abominio devastante… Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eletto l’abominio devastante, passeranno 1.290 giorni…»
A brevissimo, quanto sintetico commento alle suddette parole del Profeta, dico soltanto che: l’abominio devastante, non sappiamo “ancora” in cosa esso potrà consistere, mentre per l’abominio della desolazione, ho provato a darne una seppur timida ed ipotetica interpretazione, ed infine, per l’abolizione del sacrificio quotidiano, al momento ne possiamo avere soltanto una pallida e parziale idea, prendendo atto del divieto, da parte dei vescovi e dello stato, nei confronti di fedeli e sacerdoti, di partecipare insieme a qualunque funzione religiosa, la Santa Messa in primis, sotto pena di denunce e salatissime multe…”[13]
Ma tutto ciò sta avvenendo per la nostra personale santificazione, e per rafforzare la nostra fede, dandoci così la possibilità di meritare in grazia, ma soltanto dopo che anche noi, avremo reso la nostra intima e convinta testimonianza d’amore.
E che sia proprio così, ce lo ricorda anche il Catechismo della Chiesa Cattolica (ai nn. 675-677), in cui ci avvisa che ai giorni nostri tutti i fedeli saranno chiamati a confrontarsi con una “prova finale”.
Che forse questa si riferisca proprio alla situazione attuale, nella quale stiamo vivendo il lacerante dramma di una Chiesa (apparentemente) bicefala?
Una prova tale, in grado di “scuotere la fede di molti credenti”, poiché è attraverso di essa che si svelerà il mistero d’iniquità, capace di fornire una “soluzione apparente” ai problemi degli uomini contemporanei, sotto la forma però di una “impostura religiosa”.
Ed è allora che dovremmo schierarci, scegliendo da quale parte stare: se con l’anticristo (cioè l’antichiesa e l’antivangelo, come ebbe a dire san Giovanni Paolo II), questa scelta però al prezzo dell’apostasia dalla Verità, poiché in tal modo aderiremo alla “nuova Chiesa”, grande e ben voluta, anzi osannata dal mondo, ecologista ed ecumenica, che si occupa prevalentemente dei poveri e degli immigrati; oppure viceversa, se vogliamo restare con la Chiesa di sempre, anche se oggi è mal vista dal mondo, che la reputa integrista e fondamentalista, seguendo il santo Magistero, ritenuto oggigiorno antiquato, allora sì che rimarremo fedeli al Vangelo di Cristo, all’unico e vero Dio, al Salvatore e Redentore nostro: “ciò che abbiamo di più caro”![14]
E tuttavia, chi si sente davvero un “apostolo degli ultimi tempi”, egli pure ripercorrerà le vicende terrene del suo Maestro, insieme con i suoi apostoli, attraversando i tempi cruciali in cui “percuoterò il pastore e disperderò le pecore”[15]…
E verseranno lacrime e sangue costoro, vedendo persino che un giorno: “Un uomo orgoglioso ordinerà la modifica della Professione di Fede e le sue azioni compiaceranno gli uomini perversi. Sarà una grande offesa al mio figlio Gesù. Soffro per quello che vi attende. Pregate.”[16]
Fortemente indicativo inoltre, ciò che è stato reso pubblico dalle pagine del diario di Bruno Cornacchiola, non molto tempo fa, nelle Apparizioni alle Tre Fontane di Roma, poiché quello era un testo rimasto sino ad allora segreto: «Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio.Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta a un ammasso di rovine.[17]» (21.09.1988, da: S. Gaeta, Il Veggente. Il segreto delle Tre Fontane, pag. 218).
«Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le anime, cambiando la dottrina di Gesù, mio amato Figlio, in dottrine sataniche; e toglieranno il sacrificio della croce che si ripete sugli altari del mondo! Questi avvelenatori toglieranno i mezzi della salvezza; e sono già penetrati nella luce della Chiesa…» (31.12.1990, id. pag. 221).
Ed aggiungiamo ancora, ciò che disse la Madonna in un’altra occasione, specialmente per coloro che pensano essere i Messaggi della Vergine una faccenda “privata”, da risolversi in ambito devozionale, e che non richiederebbero quindi, un nostro convinto assenso di fede e, innanzitutto, di responsabilità: «Sono anni che cerco in tutti i modi di avvertirvi, e non mi date ascolto, ma mio Figlio, per atto misericordioso, vi lascia ancora, per mio intervento, un lasso di tempo affinché riflettiate nella vostra coscienza… Chiamatela Apocalisse, ma è veramente una rivelazione che si attuerà se non vi convertirete. […] Pregate figli miei, pregate con fede e sarete salvati dall’inferno satanico che è giunto tra voi. È una Madre che vi ama che ve lo chiede, ascoltatemi.» (12.03.1983, id. pag. 224-25).
Pur tuttavia chi L’avrà ascoltata, animato ora dallo Spirito Santo e reso audace dalla Divina Condottiera, costoro sempre “si sentiranno protetti direttamente da Maria, e avanzeranno alla maniera evangelica della piccolezza, nonostante il violento discredito dell’élite dell’Antichiesa, capeggiata dal Falso Profeta. Piccoli, umili, nascosti, unicamente appoggiati su Dio e il Vangelo, sostenuti dall’Eucaristia – che soltanto essi continueranno ad adorare in ginocchio come Presenza reale, mentre l’Antichiesa rimarrà ostinatamente in piedi, in attesa di renderla semplicemente un Simbolo – sembrerà di vederli come la prima generazione cristiana, quella assediata da Nerone e dall’Impero romano!”[18]
Noi in ginocchio… loro in piedi!
E noi perché ci viene istintivo, avendocelo detto tante volte la nostra Mamma celeste…[19]
Ma essi poiché seguono il loro “profeta” che non si inginocchia mai dinnanzi a Gesù Cristo, presente nel sublime Sacramento dell’Altare, con tutto il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Anima e la sua Divinità, né durante la consacrazione, né durante l’adorazione… mai![20]
Al contrario, “Francesco” si è inginocchiato – ma diciamo questo per chi fosse ancora convinto che ad impedirgli di piegare le ginocchia sia una questione di “sciatica” – ché anzi tuttora s’inginocchia, per esempio durante il rito della “lavanda dei piedi”, o in altre occasioni, ricevendo delle particolari “benedizioni ecumeniche”, ecc. (ma voi comprovate ciò che stiamo dicendo, andando a visionare in rete i numerosi video, che appunto lo ritraggono, sia nella celebrazione di molteplici funzioni liturgiche, come in altri svariati momenti pubblici…).
Sergio Russo e Rosanna Boccacci
(Tratto dal libro “Cuori chiusi, menti chiuse, chiese chiuse… Cieli aperti!”, d’imminente pubblicazione sulla piattaforma di Amazon).
***
[1] «È necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.» (cfr Mt 24,6).
[2] A questa obiezione, che qualcuno gli rivolse, Benedetto rispose candidamente che: «Il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti.» (!) Risposta del Papa emerito Benedetto XVI alle domande del giornalista de “La Stampa” A. Tornielli(18 febbraio 2014).
[3] Dove P.P. sta per “Pontifex Pontificum”.
[4] L’anello del pescatore, o piscatorio (latino: Anulus piscatoris) è un segno distintivo del papa, che egli riceve durante la Messa solenne d’inizio del suo pontificato e che indossa all’anulare della mano destra. L’anello, appositamente creato per ciascun nuovo pontefice, deve il suo nome all’immagine di san Pietro che vi è raffigurato mentre getta le reti dalla sua barca. Lungo il bordo dell’immagine è inciso il nome del pontefice. L’anello era utilizzato fino al 1842 come sigillo per i documenti riguardanti gli affari di minore importanza della Santa Sede (brevi) redatti dal papa, o da lui controfirmati, e ancora oggi l’espressione sub anulo piscatoris è indicata in tali documenti.
[5] Riportiamo in nota un altro fatto che la dice lunga sulla rete di speciali “amicizie” che legavano J.M. Bergoglio alla cosiddetta Mafia di san Gallo, poiché nel suo primo Angelus egli si affretta a pubblicizzare (sebbene in modo “mimetizzato”) il suo “amico” cardinale W. Kasper: “In questi giorni, ho potuto leggere un libro di un Cardinale – il Cardinale Kasper, un teologo in gamba, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto tanto bene, tanto bene …” (Angelus del 17.03.2017).
[6] Ne proponiamo qui uno fra i tanti: https://www.holyart.it/it/accessori-per-la-liturgia/articoli-vescovili/croce-pettorale-buon-pastore-con-scatola-20×14-cm?gclid=Cj0KCQiAgomBBhDXARIsAFNyUqOGEMQAvrD6ch7ig6bsDdS04pjgsyqEWT4fgwK3hSbkB30Fp0G8uxEaAreTEALw_wcB.
[7] L’Anticristo, nella sua (perversa) essenza è di essere contro – anti – il Cristo, ma è anche la figura antecedente, che precederà cioè l’avvento, o parusia, di Nostro Signore.
[8] Nel noto “Libro Azzurro” di don Stefano Gobbi, il 13 giugno 1989.
[9] Davvero singolare, a tal proposito, è la “scoperta” del significato del famoso numero 666, per cui, chi fosse interessato ad approfondire tale tema, consigliamo di leggere su internet l’articolo di Andrea Cionci, intitolato “Il nome dell’Anticristo secondo l’alfabeto universale: una brutta sorpresa.” (https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/23564642/apocalisse-san-giovanni-666-nome-anticristo-alfabeto-codice-ascii-simboli-computer-bergoglio-papa-francesco-profezie-matemat.html).
[10]Vedi:https://www.agi.it/cronaca/news/2020-12-25/papa-vaccino-anti-covid-dato-a-tutti-10812754/
[11] Pax Romana o Pax Augusti, che in italiano significa Pace Romana, è il lungo periodo di pace imposto sugli stati all’interno dell’Impero romano grazie alla presa del potere da parte di Augusto e chiamato per questo anche Pax Augustea.
[12] Se voi digitate in internet i termini: Bill Gates-Vaccinazione-Brevetto, la ricerca quasi sicuramente vi porterà a siti del tipo, per esempio: www.geopolitica.ru, nel cui articolo, intitolato ‘Bill Gates, vaccinazioni, microchip e il brevetto 060606’ viene spiegato che: “Il caso descritto di seguito si riferisce ad un fatto ufficialmente documentato, sebbene vi sia anche qualcosa di piuttosto biblico [apocalittico] al riguardo. Il brevetto WO/2020/060606 è stato registrato il 26 marzo 2020. La domanda di brevetto è stata depositata da Microsoft Technology Licensing, LLC, guidata da Bill Gates, il 20 giugno 2019 e, il 22 aprile 2020, il brevetto ha ottenuto lo status internazionale. Il nome del brevetto è: ‘Sistema di criptovaluta che utilizza dati relativi all’attività corporea’…
In altre parole, verrà inserito nel corpo umano un chip per monitorare l’attività fisica quotidiana di una persona in cambio di criptovaluta. Se le condizioni sono soddisfatte, la persona riceverà determinati bonus che potranno essere spesi…
E tuttavia la società di Bill Gates è coinvolta ancora in un altro progetto: il Progetto di identità digitale ID2020 Alliance. Oltre a Microsoft, vi troviamo pure la Rockefeller Foundation, la Gavi, Vaccine Alliance, una società che promuove attivamente e distribuisce vaccini in tutto il mondo, e che ha anche legami con la Bill & Melinda Gates Foundation, il Gruppo della Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’UNICEF, tutti quanti partner fondatori!
E come mai al brevetto è stato assegnato proprio il codice 060606? È soltanto una coincidenza, oppure è la scelta deliberata di ciò che viene definito, nel Libro dell’Apocalisse, come il numero della bestia?
[13] Articolo presente sul blog Stilum Curiae, del 14 aprile 2020 ed intitolato “Russo: la profezia di Ratzinger, la preghiera di Benedetto.”
[14] V. Soloviev, I tre dialoghi e Il racconto dell’Anticristo.
[16] N. S. di Anguera: messaggio n. 4.424 del 31.1.2017.
[17] “… attraversare una grande città mezza in rovina…” (Visione del Terzo Segreto di Fatima).
[18] A. M. Minutella, I tempi di Maria. Una lettura profetica delle Apparizioni Mariane, pag. 110-11
[19] “Cari figli, grazie per essere qui nella preghiera, piegate le vostre ginocchia…” (Trevignano Romano, 16 gennaio 2021).
[20] “Vi sono circoli di non poca influenza che cercano di dissuaderci dallo stare in ginocchio. […] L’incapacità ad inginocchiarsi appare addirittura come l’essenza stessa del diabolico… Chi impara a credere, impara anche ad inginocchiarsi, ed una fede o una liturgia che non conoscesse più l’inginocchiarsi sarebbe malata in un punto centrale.” (J. Ratzinger, Lo Spirito della Liturgia, ora presente nell’ “Opera Omnia – Vol. XI: Teologia della Liturgia”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, 2010, pp. 175-183).
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Tag: boccacci, BXVI, papa, ratzinger, russo
Categoria: Generale
Credo che allo stato attuale e lo sarà sempre più col passare del tempo, verrà a galla la verità che al momento è strisciante anzi quasi palese. Stiamo arrivando alla battaglia finale, quando sarà evidente il grano e la pula. Avremo due schieramenti, due chiese. Lo siamo già (vedi autorità ecclesiale di area tedesca). Lasciamo a Cristo, lavorare, non lascerà perire la sua chiesa di fronte al giuda e ai suoi accoliti. Certo le riflessioni che leggo sono meritorie e aiutano a raffinare il giudizio, Ma è apodittico constatare da che parte sta la vera chiesa. Lasciamo che chi opta per la chiesa modernista, progressista, un nuovo cristo e una nuova chiesa in salsa ecumenica all’acqua di rosa, faccia ciò che ritiene di fare. La risposta è affidata al tempo che è sempre galantuomo. Ci dirà più chiaramente e credo che i tempi sono maturi, manca poco, da che parte stare. Io ho già deciso: sto con Cristo e il vangelo di Cristo, la dottrina di Cristo è difesa da quel santo martire che è papa Benedetto XVI, che sento in me già santo. Buona pace a tutti e nel rispetto di ogni posizione.
https://www.youtube.com/watch?v=m4DZg0t_VMo&list=PLG2SiD7et6gyFpXnpBwwsZPcvyyWT-NdN&index=19
All’epoca fui spiacevolmente sorpreso. Ero forse in errore?
Invece, in una parte minima dei fedeli, quella più colta, quella che “studia” (la gran massa non si pone problemi: crede e basta ad un solo Papa di nome Francesco), ci si arrovella le meningi sul quesito: chi è il VERO Papa? Personalmente io penso che sia Francesco, ossia il Bergoglio, il vero Papa. Generalmente parla da gesuita, ossia si fa capire poco. Ti butta di qua e di là. Si infiltra dappertutto per farsi notare e prendere in considerazione da tutti. Vuole infiltrare la Chiesa su tutto e su tutti. Però, guarda caso, quando potrebbe fare qualcosa a cui tengono molto i satanisti mondiale – tipo la benedizione delle coppie gay, o come quel NO alla civiltà Gender, ed altro – Francesco, il Papa, la butta a coppe. Fregando pure i chierici tedeschi assatanati… Sì, è un comportamento strano, quello del Papa, che va dietro alla Dea Madre amazzonica, pur di farsi capire dalle menti di quelle tribù amazzoniche. Come faceva la Chiesa dei primi tempi che facevano diventare “cristiani” gli dei pagani. “Parigi val bene una messa” fu un concetto accettato molto tempo prima che venisse detto storicamente.
Non mi pento di quel filmato su Fatima, poiché quella faccenda delle candele nere e dell’ostensorio a sette punte e del Cristo liberato dalla Croce, mi sta ancora sullo stomaco. Come mi sta sullo stomaco pure un Papa ancora in salute e con la mente funzionante che si dimette… Perché? Perché è stato ricattato su cose sue intime? Perché sarebbe stato mandato a miglior vita? Perché la teologia in cui era ferrato non serviva più ad una chiesa moderna? Perché “o ti dimetti, o facciamo arrivare un missile aria-terra su San Pietro”, oppure “ti faccio saltare le finanze vaticane”? Insomma, non tanto di Papa Francesco il comportamento mi fa pensare, quanto quello di Papa Benedetto mi resta incomprensibile. Poi questi “dico e non dico” servono solo a creare più confusione di quanta ce ne sia ora con la critica da parte di fedeli colti, che “studiano” e quindi fanno le pulci a Papa Francesco con le Scritture alla mano e con le testimonianze dei veggenti. Su cui ho delle riserve… Satana è capace di travestirsi da “angelo di luce”.
Semplicemente perche deve compiersi la terza parte del segreto di Fatima. Guardate il pontificato di Bergoglio è cattolico? Insultere Gesù Cristo e Maria è cattolico? ecc… L’unica cosa su cui sono d’accordo è la considerazione finale satana si sa veste da angelo di luce. Ed ecco l’uscita cattolica sulle coppie gay, ma andiamo avedere uscite precedenti sulla stessa questione. E’ scritto : ” Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli” Luca 22,31-32. Se portare confusione nelle uscite di un papa è confermare i fratelli qualcosa non quadra e quindi o Gesù Cristo ci ha mentito o Bergoglio non papa. Sia Lodato Gesù Cristo.
Diciamo che, se Bergy fosse credibile nel suo ruolo, non ci sarebbe questo dubbio. Ma siccome non lo è, logico che i cattolici rivolgano gli occhi a Ratzinger.
Noto che ancora non si placano i detrattori del Santo Padre Benedetto XVI che lo vogliono a tutti i costi rinunciatario ed il successore legittimo e vero Papa. Ma le cose non stanno così. Un commentatore arriva a proporci il link di un video con frasi pronunciate da Benedetto XVI in un Angelus dopo la declaratio dell’11 febbraio 2013. E allora? “Dalle ore 20… non sono più il pontefice sommo…”. Frase ad uso e consumo della semplicità dei fedeli. Resta però il fatto che egli non ha espressamente rinunciato al munus come richiede il codice di diritto canonico e che non risulta che abbia mai sottoscritto un atto formale secondo la formula “rite manifestetur” che faccia espresso riferimento alla norma che regola la rinuncia del pontefice al munus, ma ha solo rinunciato “all’esercizio attivo del governo della chiesa”, cioè al ministerium, semplicemente con la nota declaratio. Perché non riporta il video dell’ultima udienza pubblica in cui dice esattamente questo? E dove egli dice espressamente, ritornando al giorno della sua elezione ed all’accettazione del munus, che la rinuncia all’esercizio attivo del governo della Chiesa “non revoca questo” (cioè il munus)? Chi non vuole capire la sostanza delle cose ritenendo di vedere o nelle apparenze di false traduzioni dal latino, o da discorsi affettuosi e paterni una rinuncia che non c’è, è libero di credere a questo e a qualsiasi altra cosa, ma se le parole hanno un senso vanno prese per buone tutte le frasi pronunciate e non solo quelle di questo filmato. Poi, a parte la questione della libera scelta del Santo Padre Benedetto XVI e della attività gravemente illecite di quella “conventicola” di cardinali massoni e infedeli definiti “mafiosi” (di San Gallo) da uno dei suoi componenti di spicco, il card. Godfried Dannels, che lo ha pubblicamente confessato prima di morire nel suo libro autobiografico (mai smentito dalla Santa Sede), c’e la questione della terza votazione post meridiana del 13 marzo 2013 di quell’infausto e invalido Conclave. Nessuno ne parla ma si tratta della prova definitiva (ad abundantiam) dell’invalidità dell’elezione e della inesistenza del “Papa Francesco”. La Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis è tassativa: non si possono fare in Conclave più di quattro votazioni al giorno, due antimeridiane e due postmeridiane a pena di nullità (insanabile) e di invalidità della eventuale elezione. Questo dettaglio, che è dirimente, è stato rivelato dalla giornalista, biografa, fan e grande amica del card. Bergoglio, Elesabetta Piquè nel suo libro pubblicato quasi subito dopo la salita al Soglio di Pietro del Card. Bergoglio. Il libro in questione, come effettivamente scrisse l’ottimo Antonio Socci nel suo “Non è Francesco” ebbe grandi recensioni dalla stampa vaticana e il contenuto di quella rivelazione (tacitamente attribuita all’”eletto”) non fu mai smentito. La Piquè ci ha raccontato che dopo la seconda votazione pomeridiana in Conclave, il 13 marzo 2013, (la quinta della serie) all’atto del conteggio delle schede ne era stata rilevata una in più, la quale era rimasta attaccata sotto quella votata da un ignoto cardinale elettore e, di conseguenza, quella votazione era stata annullata procedendo subito dopo a una terza votazione (la sesta della serie), anziché fermarsi e rinviare tutto all’indomani mattina. Essi in pratica anziché applicare l’art. 69 hanno applicato l’art. 68 della Costituzione citata, 0contraddicendo il fatto che la scheda bianca in più rimasta inavvertitamente attaccata a quella votata fosse riconducibile allo stesso elettore. In ogni caso ammesso e non concesso che la votazione fosse da annullare resta comunque il fatto che si è proceduto a una terza votazione pomeridiana che è tassativamente vietata. L’art. 68 prevede infatti che “se il numero delle schede non corrisponde al numero degli elettori, bisogna bruciarle tutte e procedere subito a una seconda votazione”. Attenzione ai termini: “a una seconda votazione”. Non ”ad altra votazione”, “a nuova votazione” o “alla ripetizione della votazione”. Sulla interpretazione della norma non può esservi dubbio: a norma del canone 17 l’interpretazione è secondo il significato proprio delle parole considerate nel testo e nel contesto. Dunque si poteva al limite annullare quella votazione e procedere subito a una seconda votazione solo se l’incidente si fosse verificato alla prima votazione del pomeriggio (o anche del mattino). Pertanto non solo non esiste un “Papa Emerito”, argutamente inventato dopo una rinuncia inesistente per far emergere il marciume dentro la Chiesa, ma soprattutto non esiste un “Papa Francesco” perché canonicamente invalido e per molteplici ragioni. Proprio così: canonicamente invalido, I termini usati da Suor Lucia di Fatima e dallo stesso S. Francesco d’Assisi nel profetizzare il falso papa della tribolazione finale della Chiesa. Ma soprattutto non può sfuggire come quanto accaduto è stato fotograficamente previsto dalla stessa Universi Dominici Gregis, scritta e promulgata da un Papa santo quale era Giovanni Paolo II.
Perfetto! Un grande servigio reso alla Verità… Grazie di cuore!
“non sono più Pontefice Sommo della Chiesa Cattolica, lo sono ancoro fino alle otto di questa sera poi non più”
… quale parte non le è chiara?
…. raccogliendo la cordiale obiezione di un collega che mi ha inviato il discorso di commiato di Benedetto da Castel Gandolfo, ho approfondito la questione. Emerge, sulla base di un libro, che la scelta dell’orario e della data non è casuale ed è funzionale a rendere (ancora una volta) invalide le dimissioni.
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26613561/ratzinger-dimissioni-sempre-annunciate-mai-ratificate-carlo-pace-spiega.html
È tutta questa vicenda, da cima a fondo che non convince e fa acqua da tutte le parti per cui non è possibile affidarsi alle parole del Papa Benedetto XVI che dice che fino alle 20 di quel giorno sarebbe stato ancora il pontefice sommo poi non più, quando in precedenza ha affermato cose che dicono il contrario e dopo quella data e ora ha continuato a comportarsi come si comporta chi sa di essere il Papa anche se ha smesso di farlo.
Ciò che dobbiamo chiederci non è perché Benedetto XVI non dice che Bergoglio è l’unico vero Papa, ma perché la Chiesa si trova in queste condizioni, dopo una “rinuncia – non rinuncia” e una elezione invalida a causa della congiura della “mafia di San Gallo” che aveva già tentato di piazzare il Card. Bergoglio sul trono di S.Pietro, ma senza riuscirci, già in quel Conclave dopo la morte del Santo Padre Giovanni Paolo II che fu definito drammatico da Mons. Georg Gainswein, dove si fronteggiarono il Gruppo di San Gallo ed il gruppo del Sale della Terra (che uscì vincitore con il Card. Joseph Ratzinger). Dobbiamo anche chiederci il perché dopo l’annuncio dell’11 febbraio 2013 in quel Concistoro, non è seguita la stesura di un atto di rinuncia formale secondo la formula “rite manifestetur”, un atto perfetto nella forma e nella sostanza che confermava la volontà di rinuncia espressa al munus e ne dava esecuzione pratica e definitiva. Dobbiamo chiederci perché non si è voluto tener conto della reale volontà del Pontefice contenuta nella declaratio secondo il senso compiuto delle parole usate e perché, come già detto, non si è voluto tener conto di tutte la altre sue dichiarazioni ufficiali pronunciate nella sua ultima udienza pubblica che davano la misura e i limiti di quella rinuncia, la quale pur non essendo soggetta ad accettazione a norma del C. D. C. presentava inequivocabilmente estremi di una non-rinuncia. Chiediamoci perché i Cardinali non abbiano cercato di far recedere il Pontefice dalla rinuncia (e il tempo per un ripensamento ci sarebbe stato) anziché far finta di nulla per cavarselo dai piedi. Chiediamoci il perché i preparatissimi canonisti vaticani non abbiano predisposto quell’atto formale di rinuncia e non abbiano fatto notare al Pontefice che la figura del “Papa emerito” non è prevista per il Papa che rinuncia al munus. (Io personalmente sono convinto che invece quell’atto lo abbiano predisposto ma che Benedetto XVI si sia rifiutato di firmarlo, esattamente come descritto da Giuseppe Auricchia, veggente della Madonna del Pino di Avola, in quella sua nota visione del 9 aprile 2010 “Giuseppe Auricchia: “A queste parole la Santa Vergine mi mostra la piazza e la basilica di S. Pietro e poi una stanza dove il santo Padre Benedetto XVI accasciato, era seduto su una poltrona. Egli sembra molto malato e preoccupato, mentre due prelati, vestiti di porpora rossa con i cappelli rotondi in testa, dopo essere entrati, portano un documento e cercano dì farlo firmare al Papa. Quel documento il Papa non lo firma. La Vergine Santa mi spiega: “Madonna: “Vi sono molti traditori nella città santa che prevalgono molto sul santo Padre, che circondato da nemici, è sottoposto ad una grande prova. Quelli di cui può fidarsi possono essere contati sulla punta delle dita di una sola mano. E’ strano vedere la vostra casa caduta nelle mani di satana, la casa è la Chiesa”. Sono anche convinto che pur di impedire un suo ripensamento nella rinuncia i cardinali massoni e congiurati abbiano desistito e si siano fermati affidandosi al Conclave nella loro erronea convinzione che questo facesse passare tutto il resto in secondo ordine e che il popolo di Dio avrebbe alla fine accettato il nuovo “Papa“ scordandosi di Benedetto XVI (cosa che effettivamente è accaduta). Detto per inciso, e con riferimento a quel Conclave, la vulgata era che il nuovo Papa era stato eletto alla quinta votazione corrispondente alla seconda votazione pomeridiana mentre sappiamo che la quinta votazione fu annullata e che fu eletto alla sesta corrispondente alla terza del pomeriggio, come riportato dalla Piquet. Sta di fatto che ogni due-tre anni qualcuno sente il bisogno di tornare sulla questione del vero Papa, come se si fosse spinti da una mania di confermare agli occhi del mondo che il Papa è Bergoglio e non Ratzinger. Purtroppo il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi e sempre la Provvidenza del Signore scombussola i piani diabolici dei nemici della Chiesa. Dovremmo avere più fede e fidarci di Dio.
E’ primavera e si svegliano anche i barbagianni,
ma qualcuno di loro si traveste da cuculo,
per deporre le sue uova di latta rivestite di carta dorata
nel nido della gallina dalle uova d’oro,
aspettando con ansia il miracolo.
Invece i trollini sono svegli tutto l’anno, a quanto sembra!
E le gallinelle fanno la guardia…
Ad ulteriore chiarezza (e nel ringraziare il precedente commento per la sua segnalazione , in cui Benedetto XVI dice autorevolmente, in un discorso a Castel Gandolfo, di non essere più papa…)
Ma qui sorge spontanea una domanda: come può allora quella affermazione conciliarsi, con un’altra affermazione di Benedetto in cui, altrettanto autorevolmente, dice (nell’Udienza generale del 27.02.2013): “… il Papa ha veramente fratelli e sorelle, figli e figlie in tutto il mondo, e che si sente al sicuro nell’abbraccio della vostra comunione; perché non appartiene più a se stesso, appartiene a tutti e tutti appartengono a lui. Il “sempre” è anche un “per sempre” – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. [sottinteso: dell’essere sempre Papa!]”
Nel video dal minuto 40’ al minuto 41’:
Par di capire che “autorevolmente” si possa dire tutto e il contrario di tutto, nonché causare un caos di indagini, illazioni, collegamenti con profezie e chi più ne ha più ne metta.
Bah …
Sergio Russo grazie per questo video, eloquente per coloro che riconoscono attraverso il discorso di commiato di Papa Benedetto il compito assunto spiritualmente in una fase dolorosa ma decisiva come non mai per il Papato perché abbandonato totalmente a Cristo, di cui “ha conosciuto la volontà in sapienza ed intelligenza.” Un Papa consapevole del ministero petrino e del suo immenso mistero, che gli fa sentire palpitare il cuore della Chiesa come in una sola grande famiglia congiunta in Cristo, di cui riconferma con amore la fede, unica certezza per la vita. Sa che la barca sta subendo i venti contrari di un mare in tempesta, ma che è affidata a Gesù, solo Lui può ordinare al vento e al mare di placarsi, ma non sottrae Pietro alla prova che deciderà la sua fede proprio in quella precarietà perché rimessa incondizionatamente nelle braccia di Dio.
Papa Benedetto esprime amore fino alla fine del discorso, e non manca di sottolineare la forza di ciò che sarà la continuità del suo mandato, del Munus, “quello continua…”.
Conosce bene le fasi che traducono sul piano canonico la sua decisione, e conosce da Pastore i lupi da cui deve difendere il gregge, pertanto non rinuncia a ribadire che le sue dimissioni non riguardano il Munus, bensì il solo esclusivo ministerium il cui impegno è impedito da altri motivi, soprattutto per problemi di salute. “La Chiesa non è una organizzazione religiosa a scopi umanitari”, tuonano le sue parole oggi più di ieri e diventano profetiche rispetto alle mutazioni che si vogliono imprimere, lasciandoci riflettere sulla vera missione che la identifica nella pienezza della sua trascendenza in Cristo.
nel caso contribuisse a far chiarezza..
al minuto 2.00. ascoltare bene.
non che son contento ma tant’è….
Ma in questo video Bergoglio https://www.youtube.com/watch?v=xZrWoSWtUjA dice per ben tre volte che lui è vescovo di Roma. Minuti 0,20,2,30,3,45. e al minuto 9,50 dice che andrà a pregare la Madonna per la città di Roma , pechè non per il mondo intero lui è vescovo solo di Roma?
Nel video di Benedetto dopo che dice che non sarà più Sommo Pontefice dice dopo l’applauso che vuole rimanere a lavorare , pregare e intercedere per il mondo intero e per la Chiesa.
Quali prove ci sono che bergogio sia papa?
Ratzinger non poteva tornare cardinale perché il cardinalato era venuto meno con l’elezione. Non è un grado dell’ordine che si conserva sempre.
Possibile che chi non sa nemmeno i fondamentali oggi trovi spazio nei blog e addirittura trovi il modo di pubblicare libri?
La miglior risposta alla sua domanda è nascosta nel titolo stesso del libro: “Cuori chiusi, menti chiuse…”.
Auguro agli autori dell’articolo e del libro che dai “Cieli aperti” scenda anche su di loro la candida colomba dello Spirito Santo e non la confondano con un falco in picchiata…
Allora nemmeno Pio XII conosceva i fondamentali..
Articolo interessante scritto da gente che ne sa!
A.M. Quanto è stato pubblicato su versante assai drammatico sul “Papato”odierno, consente di fare in gran parte chiarezza su quanto la Chiesa sta attraversando da anni a questa parte. Non vi è dubbio alcuno che le dimissioni di Benedetto XVI° sono state forzate e suo malgrado : da allora , in Vaticano, è successo tutto e di più ( purtroppo ! ). Ma su di una cosa i veri credenti possono contare : Dio non permette mai che accada qualcosa di male, se non in forza e sempre ! di un bene maggiore. Nel frattempo…PREGHIAMO con cuore sincero ! Carlo D.Agosto
Tutto bene, ma ai servi infedeli, ai fattori assassini e alle dame senza olio che succederà?
Sì il papa è uno solo e purtropp trattasi di bergoglio che per quacuno non è un papa legittimo dal momento che intellettulismi da salotto cercano di trovare nelle pieghe della Declaratio ratzingeriana prove di una possibile invalidità della rinuncia e conseguentemente la illegittimità papale di bergoglio. Razinger è una mente raffinatissima che non usa sofisticamente a giocare tra munus e ministerium. Non ha commesso volontari errori di grammatica o di sintassi per attirare l ‘ attenzione sulla declaratio al fine di scoprirne una invalidità della rinuncia. Lasciamo pur stare questi bizantinismi confusionari . Il papa operativo in totale sostanza e bergoglio ” spiritualmente ” ahimè eletto nel lontano 2013, anche se manifesta tratti di personalità da anticristo. Veste di bianco ratzinger ma ha smesso dal 2013 di indossare il pallio .
Vorrei chiedere all’autore di questo articolo quale crede che sia il grado di consapevolezza dei due papi del proprio personale ruolo e del vero ruolo dell’altro… Ad esempio, Benedetto sa chi potrebbe essere Francesco? Francesco come percepisce se stesso? È consapevole della parte che gioca?
Il guaio è che in questo caso la matematica non funziona.
Mezzo Papa + Mezzo Papa non fa un Papa; fa due Mezzi Papi. E noi siamo senza un Papa.
Domanda interessante.
Per quel che vale, ecco la risposta:
Joseph Ratzinger è totalmente affidato a Dio e gli interessa solo d’avere la coscienza a posto con il Signore.
Jorge Mario Bergoglio è consapevole di svolgere il ruolo che gli è stato affidato da certi poteri ed è completamente rivolto al mondo.
Essendo rivolti agli antipodi, i due sono praticamente indifferenti l’uno all’altro.
Chi li osserva ed è animato solo dal desiderio di un successo mondano dei quello dei due che preferiscono, non fa che vederli nei ruoli attualmente interpretati, non vedendo altro.
Chi li osserva pensando a come possa essere vista la situazione esulando dal mondo, in una prospettiva spirituale, non può che vedere l’evidenza.
Benedetto XVI sa perfettamente chi è Francesco( preferisco chiamarlo Bergoglio) perché ha letto il terzo segreto di Fatima con San Giovanni Paolo Ii, sa cheche dopo di lui sarebbe stato eletto il Falso Profeta. Così per essere ancora in vita e poterlo contrastare ha scelto di farsi momentaneamente da parte, ma restando papapapa. Ricordate il libro a quattro mani con il Card. Sarah che riguardava il celibato sacerdoti ? Nello stesso tempo questa sua rinuncia falsa ha fatto in modo che i fedeli si schierassero dalla sua parte o con il falso profeta rivelando chi sono veramente così da vagliarli come il grano e la pula alla fine dei tempi.
Scusa Stefano non ho risposto alla domanda se Bergoglio sa quale ruolo sta interpretando. Certamente perché quando è uscito per la prima volta dal balcone del soglio pontificio ha dichiarato di essere il nuovo Vescovo di Roma!
Con tutto il rispetto, ritengo che questa ennesima indagine non porti a nulla ed anzi contribuisca ad aumentare il polverone.
Questa faccenda dei due papi sta assumendo sempre più il carattere di una macumba che irretisce le menti in un labirinto senza via d’uscita.
Sempre con tutto il rispetto, mi chiedo come una questione del genere possa diventare quasi una ragione di vita.
…e mentre i 2 Papi danzano il minuetto, negli ospedali danzano Jerusalema…ma in entrambi i casi la coreografia è ben studiata.
Intanto io esco dalla finzione e vado a partecipare ad una vera messa cattolica in comunione col Papa Benedetto XVI, celebrata da don Alessandro Maria Minutella.
affscinante romanzo alla DanBrown. Complimenti.
scusi , ma da dove si vede che Benedetto è il Papa ? Cosa ha detto, cosa ha fatto in quanto Papa ? vorreste dirci che è scritto o detto in modo criptico o eretico in qualche locuzione di qualche veggente , che sarebbe stato buono ezitto per 8 anni mentre l’altro vestito di bianco fa quel che fa ??
appunto, questa è la vera domanda . Senza risposta .
Si risponda a questa domanda o si cessi di fare elucubrazioni mentali .
Sulla faccenda gli autori hanno fatto riferimento al capitolo precedente del loro libro. Probabilmente le argomentazioni lì riportate sono le stesse pubblicate da Russo su questo blog in un articolo una decina di giorni fa.