Ma Davvero la Chiesa Tedesca è a Dieci Centimetri dallo Scisma?
19 Marzo 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, la risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla benedizione delle coppie omosessuali potrebbe avere conseguenze di grande portata. Mi ha colpito molto, nei giorni scorsi, leggere su Twitter il commento lapidario di un’amica alle parole di mons. Bätzing, presidente della Conferenza Episcopale tedesca: “Siamo a dieci centimetri dallo scisma”. E in effetti è un’impressione difficile da sottovalutare. Ieri, come certamente ricordate, abbiamo pubblicato il comunicato di 350 sacerdoti austriaci che affermano di voler continuare a benedire coppie omosessuali. Da Anversa il vescovo della città Johan Bonny si rammarica che le relazioni omosessuali non possano essere benedette all’interno della Chiesa. Il vescovo di Anversa risponde alla risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’istituzione vaticana responsabile dell’affermazione e della conservazione del dogma cattolico. Lo fa in una nota scritta su un organo di informazione, lo Standaart.
Come ricorderete, nel Responsum della CdF, alla domanda: “La Chiesa ha il potere di benedire le unioni tra persone dello stesso sesso?” “No”, ha sentenziato la congregazione. “Non è lecito dare una benedizione a relazioni o convivenze, anche stabili, che comportino una pratica sessuale al di fuori del matrimonio (cioè al di fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita)”, assicura la congregazione.
Per il vescovo Bonny di Anversa, questa posizione è intollerabile. “Provo vergogna per procura per la mia Chiesa. E soprattutto, sento un’incomprensione intellettuale e morale. Vorrei scusarmi con tutti coloro per i quali questa risposta è dolorosa e incomprensibile: coppie omosessuali religiose e cattoliche, i genitori di coppie dello stesso sesso, genitori e nonni di coppie dello stesso sesso e dei loro figli, personale pastorale e consulenti di coppie dello stesso sesso”, ha spiegato nella Standaard.
Per il vescovo, la posizione della Congregazione per la Dottrina della Fede è in contrasto con il lavoro svolto dal Sinodo per il Matrimonio e la Famiglia del 2015, al quale ha partecipato. “Questa situazione è spiacevole per le coppie fedeli dello stesso sesso, le loro famiglie e i loro amici. Sentono che la Chiesa non li tratta in modo equo e sincero”. Interessante il richiamo al Sinodo 2015, vero? Questa frase di Bonny mette in evidenza che i risultati del secondo Sinodo andavano in direzione di un riconoscimento delle famiglie omosessuali…
Ma è dalla Germania, come dicevamo, che giungono le notizie più tempestose. L’ecclesiastico di Worms Tobias Schäfer, prevosto della cattedrale della città imperiale, si è mostrato su Facebook “stordito” dalla specifica romana e la commenta in un testo più lungo. “Se la Chiesa non ha l’autorità di benedire là dove la gente desidera la benedizione, non ha forse rinunciato al suo stesso compito? La benedizione non è uno strumento di giudizio morale! È la promessa che Dio è lì, che va con noi. Sia nelle ore buone che in quelle difficili”, scrive Schäfer. Dare la benedizione di Dio a coloro che ne hanno bisogno, la chiedono e la desiderano: “Non posso e non voglio rifiutare nessuno”.
Lunedì scorso due cappellani hanno lanciato un appello. “Di fronte al rifiuto della Congregazione per la Dottrina della Fede di benedire le unioni omosessuali, alziamo la voce e diciamo: continueremo ad accompagnare le persone che si impegnano in un’unione vincolante e benediremo la loro relazione”. Non rifiutiamo una celebrazione di benedizione…”. Entro martedì mattina, 120 cappellani cattolici firmatari si erano fatti avanti, circa la metà dei quali sacerdoti. Burkhard Hose, pastore universitario a Würzburg, è stato “sopraffatto dalla risposta” alla Deutsche Welle. L’obiettivo è ora quello di raccogliere le firme fino alla Domenica delle Palme e poi inoltrarle a Bätzing e alla presidente del Forum sinodale sulla sessualità e la partnership al “Cammino sinodale”, Birgit Mock. E il numero dei firmatari cresce continuamente: fino a ieri l’altro circa 600 pastori in Germania hanno dichiarato ora: “Continuiamo a benedire le coppie dello stesso sesso”. Circa la metà dei firmatari sono sacerdoti.
Che cosa accadrà al Cammino Sinodale? Nessuno può prevederlo. Il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (CET), monsignor Georg Bätzing, prende atto del “no” della Congregazione per la Dottrina della Fede alla benedizione delle coppie omosessuali, ma promette di portare questo «punto di vista» all´interno della discussione del Cammino Sinodale. «Il Cammino sinodale che la Conferenza Episcopale Tedesca insieme al Comitato Centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) – si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio dalla CET – ha messo in moto, si sforza di discutere il tema delle “relazioni durature” in una maniera generale, che consideri la necessità e i limiti di uno sviluppo della dottrina della Chiesa. I punti di vista, difesi oggi dalla Congregazione della fede, devono essere introdotti in queste discussioni e lo saranno». Ma già questa formulazione, da parte del presidente dei vescovi tedeschi, suona minacciosa: una nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, approvata dal Pontefice, in questo modo è messa sullo stesso piano di qualsiasi altra mozione che un vescovo o un delegato del Cammino Sinodale voglia portare all’attenzione dell’assemblea…Che abbia ragione quella mia amica di Twitter? Sarebbe un ben strano destino quello di papa Bergoglio se il “processo” da lui messo in moto sfociasse in un secondo scisma simil-protestante. D’altronde la regola delle Rivoluzioni è divorare chi le mette in moto; e si trova sempre qualcuno più rivoluzionario…
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Tag: fede, Germania, nozze gay, scisma
Categoria: Generale
E vada per la società “civile”, ma io mi chiedo come sia possibile che un sacerdote, cioè un consacrato, possa considerare lecito l’atto consistente nel penetrare l’ano, dal quale di solito escono gli escrementi.
E pure benedire i praticanti.
Boh!
Eh sì, non ci siamo. E’ palese che l’ano ha un suo preciso compito naturale che è quello di far fuori uscire gli escrementi.
D’altra parte, di questi tempi gli escrementi non escono soltanto dall’ano, il che è secondo natura, ma escono pure dalla bocca (le così dette stronzate), il che è palesemente contro natura.
Bah … gli lgbt chi li capisce …
Condivido i commenti di coloro che credono assolutamente improbabile un qualunque scisma formale.
lo scisma reale e l’eresia sono evidenti in Tedescheria dagli anni sessanta, dalla Humanae Vitae perlomeno.
Lo scisma formale non si è fatto finora e non si farà perché non interessa a nessuno, per due ordini di motivi:
1) È importante che i corrotti rimangano dentro per corrompere meglio la Chiesa Cattolica: diversi commentatori lo hanno scritto.
2) A causa di Mammona.
In Italia a questo non si pensa… io però vivo a Vienna e dirò qualcosa.
L’Unico Dio Denaro (universalmente adorato, ma qui di più) è l’unica cosa che tien su il morto che cammina detto “Chiesa Conciliare”, la quale
Subsistit in Pecunia Sola.
La baracca CV2 è piena zeppa di “Roba”: liquida (famosa tassa riscossa dallo Stato e passata alla Chiesa di appartenenza) e soprattutto beni immobili, infiniti.
In caso di rottura una parte significativa dei cattolici resterebbe sicuramente con “Roma” (per quello che può valere il “concetto”)
Quindi bisognerebbe dividersi la Roba.
E deciderebbe lo Stato.
È già successo al tempo della Riforma, un casino totale e bagno di sangue, alla fine ha deciso il potere politico.
Poi di nuovo, di propria iniziativa, lo Stato ha arraffato Roba della Chiesa, con Giuseppe II, Napoleone, Bismarck e Hitler: hanno fatto quello che volevano.
Non è “acqua passata”: è evidentissimo a ogni piè sospinto!! Chiese divise da una cancellata dal 1500: presbiterio cattolico, navata protestante. Conventi soppressi dappertutto. Un villaggio protestante, a 10 km uno cattolico, perché i feudatari hanno deciso così. Abbazie soppresse da Bismarck, ricostruite anni ’20, richiuse da Baffetto.
TUTTI lo sanno, e i pretonzoli in ispecie:
Se ci fosse una rottura formale con “Roma”, la Roba la dividerebbe lo Stato, in un casino pazzesco.
E quindi restano “dentro”.
A quelli che dicono che non si capisce questo intestardirsi dei vescovi tedeschi per un numero esiguo di gay cattolici che vogliono la benedizione e se non l’hanno si sentono esclusi, vorrei ricordare che anche per Amoris Laetitia si cerco’di far leva sulla compassione per le coppie divorziare e risposate che anelavano a fare la Comunione, tacciando chi gliela negava di rigido e poco caritatevole. Poi si e’ visto che non esistono affatto tali folle numerose di divorziati anelanti alla Comunione, ma che tale argomento e’stato USATO come grimaldello, facendo leva sulla compassione ed inclusione , per fare passare modifiche sostanziali alla morale cristiana sul matrimonio indissolubile. E cosi’come non vediamo nelle nostre parrocchie folle numerose di divorziati alla Messa che vogliono fare la Comunione,( ma ormai solo vecchiette e bambini) cosi’an che le coppie gay che vorranno la benedizione solenne in chiesa saranno numeri risibili. Ma ai modernisti non interessa DAVVERO risolvere i problemi delle persone ma utilizzare i problemi di piccole minoranze come scusa per scardinare la dottrina tradizionale. Quindi per i vescovi tedeschi sfidare Roma solo per un centinaio di gay val la pena: perche’si tratta di ideologia, non di vero interessamento alle persone.
“Ma Davvero la Chiesa Tedesca è a Dieci Centimetri dallo Scisma?”
NO, è a dieci chilometri. Ma oltre il limite. E non da oggi.
A questo Punto meglio separarsi.
Mi chiedo: ma in Germania sono tutti i vescovi e tutti sacerdoti ad essere d’accordo nel benedire unioni peccaminose e innaturali? Possibile? Non c’è nessuno in Germania che gridi: “non licet”.? Magari i figli di questo mondo strombazzano e gridano più forte dei figli della luce!
Qualche vescovo c’è.
“Desidero esprimervi di tutto cuore la mia vicinanza e il mio sostegno in questo periodo di dura prova che state attraversando per vivere con fedeltà la vostra vocazione”,
“perseverare nell’intuizione iniziale di una vita fraterna nella carità e di una testimonianza di ricerca della radicalità evangelica nella preghiera, nel lavoro e nell’ospitalità. La dimensione ecumenica che vi caratterizza e il vostro anelito operoso per l’unita dei cristiani sono tesoro prezioso che la Chiesa vuole custodire, vegliando sulla sua autenticità e fecondità.
non sentitevi abbandonati in questa tappa impervia del vostro cammino! Il Papa è accanto a ciascuno di voi”. Così si esprime l’ argentino nei confronti della setta di bose e le coscienze di noi cristiani sono sempre più turbate da un ambiguo personaggio
Paragonerei bergoglio a un direttore d’ orchestra che mai diplomato in qualche strumento abborraccia tentativi di maldestre interpretazione dello spartito: ne consegue che gli orchestrale non suonana collegialmente lo stesso rigo ma ognuno lo interpreta a modo suo con grandi dissonanze tragli orchestrali. Il direttore d’ orchestra è cemento per i musici , Bergoglio non sembra andare al di là della sabbia e i topi ballano.daya la mancanza di carisma del sudamericano
Un giorno Gesù disse: “…. ve ne volete andare anche voi?…”
Gesù non disse NON ANDATEVENE, siamo liberi di scegliere,
e ciò che sceglieremo vivremo delle sue conseguenze.
La storia della salvezza è piena di conseguenze, dalla prima coppia Adamo e Eva, passando per la Predicazione, Passione Morte e Resurrezione di Nostro Signore Gesù, fino al Pontificato di Francesco.
oppure,
dall’uomo sapiens, al passaggio del Mar Rosso fino alla dittatura massonica passando dalla torre di Babilonia fino ad arrivare al tempio dell’Onu o/e di Bruxelles.
Basta scegliere tra l’istinto animalesco e l’intelletto razionale
……
Lo scisma non può avvenire in una Chiesa liquida dove tutto può coesistere senza problemi con il suo contrario: dove ci si inventa la benedizione delle coppie gay (che come ben si notava altro non è che un matrimonio sotto mentite spoglie) e dove la Congregazione per la Dottrina delle Fede può anche intervenire per definire illecita tale pratica, e però chi la ammannisce, preti, vescovi, può tranquillamente continuare a proporla e anzi a rivendicarla pubblicamente senza che vengano presi provvedimenti concreti per impedirglielo. A un redde rationem in questo contesto nessuno ha fretta di arrivare.
Gesù è stato molto chiaro: “Ve ne volete andare anche voi? Andatevene”. Questi sono già scomunicati per aver tradito la dottrina cattolica. Non dimentichiamo che in Austria le chiese si mantengono con una tassa obbligatoria che devono pagare in base all’appartenenza ad una religione, e tale appartenenza va dichiarata. Cose assurde. Così cercano di propiziarsi cani e porci pur di aumentare le entrate che qualche fervente cattolico non vuole più versare proprio a causa della deriva dottrinale di questi sacerdoti e fedeli traditori della dottrina cattolica.
Allargando lo sguardo oltre il “particolare” tedesco, nessuno – a meno che non voglia imitare lo struzzo – può non riconoscere che la fotografia che sta sotto i nostri occhi mostra una Chiesa “accidentata”. Nello stato preferito dal papa con la precisazione, su cui è tornato di frequente: «ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie certezze». Bene, benissimo, se con l’avversativo abbia voluto condannare ogni tentazione di autoreferenzialità.
Quello che non riesco a capire è come possa una Chiesa “accidentata” e “ferita”, indipendentemente dalle cause che l’abbiano ridotta in tale stato, possa riuscire a guidare il popolo di Dio attraverso un cammino lineare tracciato da Cristo, se prima non rimuova gli ostacoli che impediscono comunione e unità di intenti al proprio interno. Se si continua a non voler vedere quelle divisioni e opposizioni che è inutile e deleterio negare; se si persiste nell’ignorare il dissenso, anzi lo si zittisce in un modo non proprio caritatevole.
Come si può credere che si riesca a realizzare un programma onnicomprensivo di “fratellanza” senza superare prima il dissidio in casa propria, ponendosi in atteggiamento di ascolto e di disponibilità al dialogo, che non sia fra sordi e/o un monologo?
Il passo decisivo da compiere, e non più rinviabile, è un ritorno al Vangelo che non è – per quel che ne so, senza voler impartire lezioni; cosa che non è mia intenzione e nemmeno compito – un testo come tutti gli altri lasciato alla libera interpretazione, ma un codice di comportamento che reclama fedeltà nella testimonianza di vita, non nelle riproposizioni verbali. Partendo dal linguaggio impostato sul “sì, sì – no, no”, perché tutto il resto viene dal maligno. Anche il non detto, il non sgomberare il campo da tutto ciò che può aver dato – più o meno consapevolmente – adito a equivoci e fraintendimenti.
L ‘ obbedienza non è più un virtu veniva declamato altisonante da don milani e in tanti in quel periodo si ccodarono. Obbedire ciecamente è rinunciare ad una analisi è come mettersi dalla parte di un ipoteticoo carnefice che ti condanna alla ghgliottina.Obbedire o disobbebedire criticamente quindi. Pur tuttavia la disobbedienza anche se rispettosa pone il soggetto non più in comunine con l’ altro e automaticamente si escude ponendo il fianco ad azioni gravi nei suoi confronti. I tedeschi siano coerenti e vadano cerso altri lidi non li rimpiangeremo di certo questi delle ” fede fai da te “
A mio avviso, ciò che sfugge a molti commentatori italiani è che questa situazione è in atto scopertamente o sotterraneamente dalla fine degli anni Sessanta. Sotto il pontificato di Paolo VI, negli anni “ruggenti” del Sessantotto e del post Sessantotto, fu tutto un fiorire di iniziative simili a quelle odierne. Il problema è che, soprattutto noi italiani, abbiamo la memoria corta. Giovanni Paolo II, con la sua chiarezza e fortezza sui grandi temi morali, è stato vissuto da queste Chiese nazionali (olandese, tedesca, svizzera in primis, ma anche di altri Paesi) come un lungo fastidio: ha da passà ‘a nuttata, come avrebbe detto Eduardo De Filippo.
Già con Benedetto XVI avevano cominciato a rialzare la testa. Ora che hanno trovato un papa che dicendo un po’ tutto e il contrario di tutto si presta ai loro giochi, sparano alto.
l’origine del problema sta nela debolezza di governo di Papa Montini. Le male piante, come sa bene chi coltiva, vanno sradicate subito, altrimenti diventano una selva e quando le vuoi eliminare rischi di non averne più la forza o addirittura di non riuscire più a separarle da quelle buone senza far danno.
Giovanni Paolo II, non mi stancherò di ripeterlo, ha coperto con la sua forte personalità i problemi, ma non li ha risolti.
Mi fa sorridere questa apprensione per un eventuale scisma: molte di queste diocesi nordeuropee e non solo sono scismatiche ed eretiche de facto da più di cinquant’anni.
Caro, il papa attuale non dice “tutto e il contrario di tutto”, ma dice tutto quel che si può dire arrivando al paletto oltre al quelle lui stesso dice che non si può andare. Non è vietato esporre tutto ciò che si può fare; sta all’intelligenza e all’onestà altrui comprendere il limite ed evitare di approfittare delle oneste aperture per esigerne di illecite. I vigliacchi hanno paura.
Quali sarebbero -cara o caro non so- le oneste aperture?
Infatti, la risposta dell’episcopato tedesco all’enciclica di Paolo VI “Humanae Vitae” del 1968 é stata la Königsteiner Erklärung dell’anno stesso, in cui i vescovi tedeschi affermarono, rifiutando l’obbedienza al magistero ordinario della Chiesa, il primato della coscienza individuale dei coniugi sul magistero stesso in materia concezionale. Lutero ne sarebbe stato fiero.
Parlare di “chiesa” olandese o belga é, poi, un eufemismo.
I vecchi scolastici parlerebbero di “entia rationis sine fundamento in re”.
Quel che continua a sfuggirmi è il perché di tutta questa improvvisa grande attenzione verso il mondo omosessuale, quasi si trattasse della metà o dei due terzi del genere umano. Ma ci rendiamo conto che parliamo di minoranze infinitesimali? Allora perché non elaborare anche una pastorale specifica per gli zoppi, una specifica per i miopi, una specifica per quelli con l’alluce valgo, una per i balbuzienti ecc. ecc.? Non sarà che questa attenzione si spiega col fatto che si tratta in genere di benestanti senza eredi?
Senza eredi? chi vuole scommettere con me, che appena normalizzata la pratica dell’ utero in affitto (in attesa dell’ utero artificiale) i governi europei tutti vareranno generosissime leggi di appoggio economico alla prole, asili in ogni dove, e congedi lunghissimi ai genitori 1, 2, 3……n?
Coppie omosessuali stabili = una minoranza assoluta della popolazione = 1/1.000 (?)
Di cui i richiedenti benedizioni, una minoranza della minoranza = 1/1.000 (?)
Percentuale totale = 1/1.000.000 (?)
Per cui, coppie totali in Germania = 83 (?). Non meritano uno scisma.
Soluzione di compromesso? Benedizione per le coppie che si impegnano a vivere (nero su bianco) da fratello e fratello o da sorella e sorella. E senza figli, perché i fratelli non possono avere figli…
Sì, ma allora ciascuno di questi seicento (?) preti ha “benedetto”
(600:82) più di sette volte!
Oppure non lo ha mai fatto, ma ne ha gran desiderio?!
Oppure, dal “gran desiderio”, se lo sogna anche di notte… Poveri gay…
@ Mario Ció non farebbe altro che aumentare la confusione e non risolverebbe nulla. Fratelli e non tra loro e sorelle e non tra loro non formano copia, quindi non ci sarebbe nulla da benedire, se non i singoli membri, ma questo é giá concesso. Il punto é che loro vogliono essere riconosciuti e benedetti come copia convivente more uxorio, sostenendo che la loro vita sessuale sui generis sia buona, essendo fedele, leale e non promiscua, cioé essendo sostenuta da un amore vero ed esclusivo verso “il/la coniuge”. Proprio come nel matrimonio sacramentale. C’é un impedimento a tutte queste buone intenzioni, e cioé che questa forma di vita non é lecita per un cristiano e quindi é impossibile benedire le buone intenzioni prescindendo dalla realtá peccaminosa in cui tali intenzioni vengono realizzate. Ricordiamo San Tommaso d’Aquino: “Bonum ex integra causa. Malum ex quocumque defectu”. Checché ne dica il vescovo di Anversa…
Considerato inoltre che le coppie disposte a vivere come fratelli o sorelle potrebbero essere un ulteriore 1/10 (?) e quindi 8,3 (?) in tutta la Germania, a questo punto si potrebbero evitare anche le benedizioni, e piuttosto mandarli tutti a farsi benedire… magari da qualche pastore protestante.
Ma mi sa che i Crucchi non capiscono tanto di matematica… Ci fosse almeno S.E. …
Infatti, la pratica di benedire le copie omosessuali é diffusa tra i protestanti tedeschi (EKD), alcuni pastori dei quali stanno vivendo more uxorio in casa parrocchiale, benedetti dalla loro “chiesa”. I cryptoprotestanti
nostrani, cioé i progressisti cattolici tedeschi, sentono il bisogno impellente di adeguarsi alla pratica dei fratelli evangelici, riguardo ai quali i cattolici tedeschi soffrono di un complesso di inferioritá. Quindi il piccolo Fritz vuol fare assolutamente tutto quello che il grande Hans stá facendo. Roma non conta, verso la quale i Fritz tedeschi nutrono un complesso di superioritá.
Perché questa attenzione verso il mondo omosessuale? C’è una spiegazione essoterica: si tratta di una moda, come l’ambiente; la sinistra, sconfitta in economia (il capitalismo in effetti ha vinto), tenta di rifarsi con nuove tematiche “civili”, configurando categorie di persone pseudo-vittime che abbisognano di aiuto da parte della collettività tutta. E c’è una spiegazione esoterica: il vero scopo sarebbe quello di cancellare le differenze; così come si cerca di fare con i popoli, con la cancellazione delle identità, tramite la globalizzazione, così a livello di persone si tenta di annullare il maschile e il femminile, tramite l’esaltazione di quell’ibrido che è l’omosessuale. Individui de-virilizzati, e mi riferisco anche alle donne, sono più addomesticabili, pongono meno problemi allo status quo.
Ovviamente può essere che si tratti di un mix delle due spiegazioni.
Dice bene il forumista precedente. Si vuole far sparire quella che abbiamo imparato a chiamare identità di genere. Perché la chiesa giace in questa crisi ? Perché da molti decenni ha rivolto il suo sguardo più all’universo femminile che a quello maschile. Nei primi anni del dopoguerra, nei paesi, le donne e i ragazzi entravano in Chiesa per partecipare alla Santa Messa, e, nel frattempo gli uomini stazionavano sul sagrato fumando o chiacchierando della campagna.
In città, nella maggior parte dei casi, gli uomini non si vedevano proprio.
Gli uomini non uomini come sono gli omosessuali sarebbero stati censurati da un mondo popolato da uomini autentici.
Certo, il manovratore dell’occulto,vuole distruggere l’identità di genere, perché chi può opporsi alla sua conquista della società sono i maschi autentici.
Perché questa attenzione verso il mondo omosessuale?
“Perché questa attenzione verso il mondo omosessuale?”
Ma non sarà perchè costoro che prestano “attenzione” credono di giustificare in tal modo la loro vita peccaminosa? In un certo senso, se tutti siamo ladri, nessuno è ladro!
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@Stefano Raimondo Complimenti, trovo la sua analisi puntualissima, nitida e chiarificatrice. Aggiungerei, a mo’ di sfida, una spiegazione trascendentale: l’intelletto, accompagnato dalla sete di libertà, è sempre alla ricerca di alternative al paradigma dominante.
Torno a dire: è lo scisma DE FACTO che conta, non quello de iure. Perché Cristo non ci ha certo insegnato a badare ai cavilli formali.
L’appartenenza alla Chiesa romana non consiste nell’avere una tessera con una matricola, valida finché qualcuno non te la toglie, o tu stesso la strappi. L’appartenenza è un fatto di SOSTANZA, e consiste nell’aderire al messaggio di Cristo. Dunque, per me,
la chiesa germanica è scismatica da tempo.
Ma lo stesso si può dire, almeno da Amoris laetitia, in poi, per quella bergogliana!
” La benedizione non è uno strumento di giudizio morale! È la promessa che Dio è lì, che va con noi. ”
La Benedizione, invece, basta leggere Matteo 25, contiene in sé un giudizio morale nel senso che non si può benedire ciò che è maledetto, perché tale è la relazione omosessuale.
Dio non può essere presente e accompagnare in un atto che è intrinsecamente disordinato, intrinsecamente malvagio.
Oltretutto il Vescovo più avanti parla di Celebrazione di benedizione, atto liturgico inesistente in sé stesso, ma che fa chiaramente intendere dove si vuole arrivare… al matrimonio omosessuale.
Siamo arrivati all’assurdo che Dio debba benedire il peccato e accompagni i peccatori a commetterlo, per non offendere i peccatori stessi. Interessante, che l’unica considerazione nel ragionamento dei sacerdoti e vescovi ribelli sia quella di non rattristare il peccatore che vede rifiutata la benedizione divina della sua vita peccaminosa, non quella del rispetto che si deve a Dio ed alla Sua santa volontá, espressa nella legge naturale ed in quella ecclesiastica ed esplicitata nelle Sacre Scritture.
Interessante, da parte del vescovo Bätzing, sia la riduzione del magistero ecclesiastico ordinario ad una mera “opinione”, una tra tante altre che la possono anche contraddire, e di fatti la contraddicono, sia il rifiuto dell’obbedienza a tale magistero e la caparbietá di fare di testa propria. Protestantismo puro.
Lo spirito che scaglia il suo “non serviam” in faccia al magistero della Chiesa é molto vivo nei paesi di lingua tedesca Germania, Austria e Svizzera.
se non seguono le Scritture, allora sono influenzati da Satana. Che avvenga lo scisma: decideranno i cattolici tedeschi quale atteggiamento prendere.
Gerusalemme, infatti, va in rovina,
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro azioni si rivolgono a Jhwh,
ma per insultare la sua gloria.
La loro parzialità li condanna
ed essi proclamano il loro peccato come Sodoma :
non lo nascondono neppure, a loro sfortuna !
Si preparano il male da se stessi.
3° capitolo, versetti 8-9.
Magari se ne andassero!!!!Sarebbe un grande dono ed una liberazione per tutta la Santa Chiesa!!!! Penso tuttavia che resteranno… il loro oscuro signore ha assegnato loro il compito di cercare di corrrompere la Santa Chiesa dal di dentro…
Pienamente d’accordo, una sintesi eccezionale.
Grave che centinaia di preti disubbidiscano a Roma, ma tragico che già (da quanto tempo ?) essi “benedicano,” atti immorali, e lo facciano con la copertura dei vescovi! Qui siamo oltre un rifiuto della disciplina, qui siamo a una morale fai-da-te, a un ripudio della dottrina, e non a UNO o PIÙ articoli dottrinali, ma al fatto stesso di UNA dottrina cattolica vincolante. Se questa è la situazione, non vedo su cosa ci sia più da discutere. Eppute questi tedeschi hanno sotto gli occhi l’ estinzione del protestantesimo delle vescove e delle pastorelle, e questi belgi hanno sotto gli occhi la (quasi?) estinzione del cattolicesimo “adulto” che tutto accetta e nulla condanna (tranne i peccati politico-ambientali s’intende…).
Sono costoro completamente ciechi? difficile crederlo; è più facile pensare a un gruppo di ingenui guidato da pastori che puntano a una chiesa “invisibile”, senza dottrina, senza credo comune, senza insegnamento morale. Stavo per scrivere anche senza strutture, ma, essendo tedeschi, essi non rinunceranno al loro “Comitato Centrale”; che sopravviverà (qualcuno deve pur decidere se il contenitore vuoto del latte va nella carta o nell’indifferenziata).
“La benedizione non è uno strumento di giudizio morale! È la promessa che Dio è lì, che va con noi. Sia nelle ore buone che in quelle difficili”.
E se la benedizione la chiedono i mafiosi rispondono allo stesso modo?
“Vorrei scusarmi con tutti coloro per i quali questa risposta è dolorosa e incomprensibile”.
Speriamo che prima o poi le Eccellenze loro si scusino per esempio anche con coloro che hanno chiesto la Messa antica (facendo seguito a un motu proprio papale) e si sono sentiti rispondere picche (risposta sicuramente dolorosa e incomprensibile).
Il Popolo di Dio in Germania si sta imbarcando in un’avventura che ha preso la svolta degli Stati Generali … senza legittima convocazione, ma con la tacita approvazione di Francesco. Il clero e i laici si incontrano al di fuori di tutte le regole canoniche per discutere argomenti che vanno ben oltre la competenza del loro consiglio. Portano nelle loro cartelle testi – i documenti di lavoro dei forum – che sono in grado di ridurre a nulla la costituzione divina della Chiesa e la morale di Gesù Cristo.
da
https://fsspx.it/it/news-events/news/il-cammino-sinodale-verso-una-chiesa-nazionale-tedesca-9-gli-statuti-sinodali-53796#:~:text=Lo%20ha%20spiegato%20il%20cardinale%20Marx:%20il%20cammino,canonico%22%20e%20che%20pertanto%20non%20richiede%20un'autorizzazione%20speciale.
Enrico,
come fai a dire del Sinodo tedesco “…con la tacita approvazione di Francesco.”?
Mi sa che l’articolo (per di più della FSSPX) non l’hai nemmeno letto:
– INTRODUZIONE
“Papa Francesco è intervenuto il 29 giugno 2019 con una Lettera alla Chiesa in Germania. …”
– Sottotitolo: UNA CONTROPROPOSTA RESPINTA
“I due vescovi che si erano fortemente opposti al cammino sinodale poco dopo il suo annuncio, approfittando della “Lettera al Popolo di Dio in cammino in Germania” di Papa Francesco, …”
– Sottotitolo: NESSUNA APPROVAZIONE ROMANA
“Questi statuti ovviamente non ricevettero l’approvazione romana. …”
Mi sa che nemmeno tu leggi bene: le prime 5 righe non sono parole mie ma costituiscono il finale dell’articolo di cui ho dato il link.
Se guardi bene, vedi che c’è la congiunzione “da” (cioè tratto da).
Mi sembra tu abbia estrapolato alcuni passi senza tenere conto di tutto il resto che c’è scritto.
Non mi sembra che il tuo “per di più della FSSPX” risuoni dello spirito di fratellanza universale di cui sei entusiasta.
Ciao.
Enrico,
ho letto tutto l’articolo (guarda cosa mi fai fare…), ma onestamente la frase su Papa Francesco contenuta nelle conclusioni contraddice tutte le precedenti (dello stesso tono di quelle da me solo parzialmente citate).
Il “per di più della FSSPX” indicava solo meraviglia che tu non avessi letto bene o “nemmeno letto” un articolo dei tuoi amici, non un giudizio di merito.
Riguardo allo “spirito di fratellanza universale”, mi sa che anche tu non scherzi… nonostante le saltuarie “impertinenze” recriminatorie di una “ragione”(!) nostalgica, in lotta perenne con le più alte ragioni e linguaggi del “cuore”.
Buona serata.
E che sisma sia.
Così sarà chiaro in modo definitivo e ufficiale chi avrà il segno dell’Agnello e chi quello di satana.
È tempo di scelta.
O si è con il Signore o contro il Signore.
I mascheramenti o camuffamenti sono inutili davanti a Colui che è.
Seminascosto in un angolo di una laicissima libreria, ho scovato un libriccino dal titolo IL CASO MARCIONE.
4 gli autori. Ora quello che gli autori vogliono mettere in evidenza è che Marcione, eretico dei primi secoli, è quanto mai attuale. Marcione voleva eliminare dalla Bibbia tutto l’Antico Testamento perché non più attuale , lasciando così il Nuovo Testamento totalmente privo di radici. Ma oggi non siamo forse tutti un poco marcioniti ? Quanti tra noi conoscono l’Antico Testamento e lo considerano radice del Nuovo?
Se qualche gesuita si permette oggi di scherzare sulla nostra ignoranza collettiva dell.Antico Testamento , affermando che Sodoma e Gomorra non siano mai state distrutte , ciò può accadere perché siamo tutti discepoli di Marcione.
Ricordiamo a vescovi e sacerdoti l’esistenza dell’Antico testamento prima di parlare di benedizioni e di schierarci in schiere pronte a darsi battaglia.
Mi chiedo anche quanti cattolici conoscano il Vangelo, gli Atti, le Lettere Paoline, le Lettere Apostoliche e l’Apocalisse.
Mi chiedo inoltre quanti conoscano il Catechismo della Chiesa Cattolica, i contenuti e il senso della Liturgia, la materia, i frutti e i fini dei Sacramenti.
Al giorno d’oggi moltissimi Cattolici non accettano e neppure si chiedono cosa sia l’indissolubilità matrimoniale.
@LA VERITA’ VI FARA’ LIBERI. Il discorso si apre e si chiude qui. Le cose stanno proprio così. Che cosa insegnano gli odierni catechisti ai “comunicandi” e ai “catecumeni”? La summa preziosa del Catechismo di San Pio X è ignorato.
Il discorso si apre e si chiude qui. Le cose stanno proprio così. Che cosa insegnano gli odierni catechisti ai “comunicandi” e ai “catecumeni”? La summa preziosa del Catechismo di San Pio X è ignorato.