Bose. Il Delegato Pontificio Risponde al Comunicato di Enzo Bianchi.

18 Marzo 2021 Pubblicato da

 

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, come ricorderete nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il comunicato stampa diffuso dal fondatore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, in merito alla situazione che si è venuta a creare. Ci sembra giusto rilanciare adesso il comunicato che padre Amedeo Cencini ha diffuso sul Servizio Informazione Religiosa in risposta. Buona lettura.

§§§

A seguito del comunicato di Enzo Bianchi pubblicato il 6 marzo e redatto il 9 febbraio, padre Amedeo Cencini, delegato pontificio per la comunità monastica di Bose, interviene sulla questione con un comunicato stampa per “una corretta comprensione degli eventi” ripercorrendo l’iter che ha condotto al Decreto del 4 gennaio 2021, notificato a Enzo Bianchi e al priore Luciano Manicardi in data 8 gennaio, nonché al comodato d’uso gratuito, allegato al Decreto, che i due contraenti (Enzo Bianchi e Associazione Monastero di Bose nella persona del Legale Rappresentante, Guido Dotti) avrebbero dovuto firmare e registrare al momento dell’effettivo utilizzo del medesimo. Tali documenti, precisa padre Cencini, “sono stati concepiti come soluzione per venire incontro alle difficoltà manifestate da fr. Enzo nell’obbedire al Decreto singolare del 13 maggio 2020 attuando un concreto allontanamento da Bose”. Il comunicato della Santa Sede del 5 marzo, aggiunge il delegato, “conferma, senza lasciar alcun dubbio, che tale iter è stato condotto da me delegato in piena sintonia con la Santa Sede, in ogni sua fase e in ogni suo punto”.
Riportiamo di seguito la nota integrale di padre Cencini:

La “proposta Cellole” viene formulata verbalmente a fr. Enzo da Delegato Pontificio e Priore il 20 ottobre 2020. In una mail del 5 novembre al Priore, fr. Enzo afferma: “La risposta è quella data subito a voce e poi da me trascritta nella sintesi inviata a te e al delegato […] Il mio è un sì, con le osservazioni fatte circa la condizione dei fratelli che andranno a Cellole, e lo status della fraternità stessa”. Il giorno successivo fr. Enzo si rifiuta di firmare un accordo che specifichi tale assenso. Il giorno 20 novembre in una mail al Priore, fr. Enzo afferma: “ribadisco [il mio] assenso ad andare a Cellole con dei fratelli e delle sorelle”. È questo assenso scritto che viene riportato nel Decreto a mia firma del 04.01.2021.
Il successivo 13 gennaio Enzo Bianchi scrive in una mail al Delegato Pontificio: “Accetto di andare a Cellole come chiede il decreto, ma pongo delle domande circa le modalità da realizzare”. Il 18 gennaio invio a fr. Enzo le risposte alle sue domande.
Il Decreto specifica che lo spostamento a Cellole dovrà ultimarsi entro il 16 febbraio (quindi oltre un mese dopo) e precisa che le scadenze intermedie verranno comunicate in seguito. Il 24 gennaio vengono comunicate a fr. Enzo e alla Comunità le seguenti scadenze: 8 febbraio chiusura della Fraternità di Cellole e relativa comunicazione ufficiale, dall’8 al 14 febbraio rientro a Bose dei fratelli presenti a Cellole e invio a Cellole dei fratelli che hanno dato il proprio assenso a trasferirsi a Cellole per accompagnare fr. Enzo e che a tale scopo saranno designati da me Delegato d’intesa con il Priore e raccolto il parere del capitolo della Comunità.
Secondo queste modalità, tra il 26 gennaio e il 2 febbraio cinque fratelli e due sorelle danno per iscritto la propria disponibilità a recarsi a Cellole alle condizioni indicate dal Decreto. Due fratelli vengono designati il 27 gennaio e i loro nomi vengono comunicati a Enzo Bianchi.
Come previsto, questi due fratelli l’8 febbraio si recano a Cellole e ricevono gli immobili in
custodia dai fratelli di Bose là presenti, i quali tra il 9 e il 10 febbraio rientrano a Bose o in una delle altre Fraternità di Bose.
Il 10 febbraio altri tre fratelli e due sorelle che avevano dato il loro assenso vengono designati per recarsi a Cellole e i loro nomi vengono comunicati a Enzo Bianchi. Nessuno di loro però accetta poi di trasferirsi se prima non si reca a Cellole lo stesso fr. Enzo.
Nel suo comunicato Enzo Bianchi intreccia condizioni del Decreto e del Comodato d’uso, in ogni caso da quanto sopra si deduce che non è vero quanto afferma fr. Enzo che il Decreto gli “ingiunge di trasferirsi a Cellole senza sapere né identità né numero dei fratelli e delle sorelle che sarebbero andati a vivere con lui”.
Il Comodato d’uso gratuito, essendo redatto a termini di legge, non indica affatto la possibilità di “cacciare” il comodatario, ma garantisce il comodante da un uso dei beni difforme da quanto pattuito.

I terreni inclusi nel Comodato sono quelli nelle immediate adiacenze degli immobili e attualmente coltivati a orto. Altri terreni sono in affitto alla società agricola Agribose i cui soci sono fratelli e sorelle della Comunità (socio di maggioranza), quindi tutti abilitati a coltivarli.
Contrariamente a quanto affermato da Enzo Bianchi, né il Decreto né tanto meno il Comodato d’uso contengono alcun divieto a “condurre vita monastica”, ma solo a “fondare comunità, associazioni o altre aggregazioni ecclesiali”. Chi vi andrà sarà libero di vivere il tipo di vita (monastica) che desidera, in piena libertà.
Va anche ricordato un aspetto mai menzionato da fr. Enzo: il Comodato d’uso gratuito fa esplicitamente carico al Comodatario “di tutte le spese sostenute per servirsi, lui e tutte le persone ivi domiciliate, degli immobili stessi […] come pure le spese di manutenzione ordinaria degli immobili”, nonché di “tutte le spese personali, proprie e delle persone domiciliate con lui per prestargli assistenza”. Tutto questo in quanto il comodatario stesso dispone di adeguati mezzi di sussistenza personali, come da me appurato, nel corso del mio operato per l’esecuzione del Decreto singolare del 13 maggio 2020.
Auspico che queste precisazioni aiutino a una lettura corretta degli eventi di queste ultime settimane e facilitino l’ottemperanza a quanto richiesto dal Santo Padre. E ribadisco che non solo in occasione della definizione del Decreto riguardante la proposta Cellole, ma in ogni momento -a partire dalla notificazione del Decreto singolare nel maggio scorso- come Delegato Pontificio ho agito in pieno accordo e secondo le disposizioni della S.Sede. Come, per altro, ha autorevolmente confermato il Comunicato della stessa S.Sede lo scorso 5 marzo, in occasione della Udienza privata concessa dal S.Padre al Priore della comunità di Bose e a me, Suo Delegato.

(R.B.)

§§§




Ecco il collegamento per il libro.


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

42 commenti

  • dice isaia ha detto:

    Ci sarà, infatti, un giorno di Jhwh degli eserciti
    contro ogni superbo e altero,
    contro ogni esaltato per abbatterlo,
    contro tutti i cedri del Libano,
    contro tutte le querce di Bashan,
    contro tutti gli alti monti,
    contro tutte le colline elevate,
    contro ogni torre eccelsa,
    contro ogni muro fortificato,
    contro tutte le navi di Tarsis,
    contro ogni oggetto prezioso.
    Si piegherà l’orgoglio umano,
    si abbasserà l’alterigia degli uomini
    sarà esaltato solo Jhwh,
    in quel giorno.
    cap 2, versetti 12 e successivi.

  • antonio cafazzo ha detto:

    Notiziole “cattoliche” delle ultime ore dell’anno 2021, anno giubilare indetto per celebrare San Giuseppe come Patrono della Chiesa Universale e patrono della Buona Morte.

    – Oggi – con tempismo perché domani ricorre la festa di San Giuseppe – la cattolica Spagna ha approvato la legge dell’eutanasia per festeggiare il Patrono della BUONA MORTE.

    – 350 Preti: “Continueremo a benedire le coppie omosessuali” facendo una pernacchia all’autorità della Chiesa Cattolica Apostolico Romana. Gesuiti, giornalisti cattolici e biblisti “confusi” non sanno se ubbidire agli ormoni o alla dottrina e fanno eco.

    – Un frate sfrattato piagnucola in una piazza e un Delegato Pontificio lo bacchetta in un’altra pubblica piazza.

    – Il cattolico Biden dà dell’ “assassino” all’ortodosso Putin e questi gli risponde “Io sono un killer? Chi lo dice sa di esserlo” e gli augura “buona salute”.

    … e gli islamici sghignazzano sulla nostra “unità”, sull’umiltà cristiana, sulla “cattolicità”(universalità !!!) della Santa Romana Chiesa che domani festeggia San Giuseppe Patrono della Chiesa Universale e della Buona Morte.

    • Anonimo verace ha detto:

      Brutta notizia l’approvazione della legge sulla eutanasia in Spagna. Ancora di recente l’elegante segretario di Satana che si affaccia dal teleschermo ha perorato la causa dell’eutanasia.
      Ora avranno un motivo in più per insistere per l’approvazione anche in Italia.

  • ulisse ha detto:

    Conosco abbastanza bene la storia di Enzo Bianchi da quando eravamo entrambi ventenni. Un poco di pietà non guasta. Rimasto orfano a 8 anni assistito dalla maestra e dalla postina. Il padre stagnino faceva lavori saltuari. E’ tutto scritto nel suo libro autobiografico Ogni cosa alla sua stagione. Padre Eugenio Costa non finanziò ma assistette con giusta curiosità il giovane Bianchi e fu lui a suggerire al cardinale Michele Pellegrino che a Bose pregavano e non faceva nulla di male. Costa fece il suo dovere di sacerdote e basta.
    Dopo 3 anni di freddo e fame vivendo della elemosina dei poverissimi contadini arrivarono 2 suoi amici a tenergli compagnia e siccome lavoravano alla OLivetti avevano lo stipendio e con questo hanno acquistato le case abbandonate man mano che i contadini andavano via. Questo è tato l’inizio pulitissimo.
    Il mio consiglio ad Enzo (se glielo hanno passato non sono sicuro) è stato in ogni caso al Papa si ubbidisce anche se pensi che sbaglia e gli ho fatto l’esempio noto di padre PIo. Mi spiace che soffra, ho sofferto anche io nel 1990 una cacciata ma avevo 47 anni e non 77 come ora abbiamo entrambi. Nel silenzio con fatica per 5 anni mi sono ripreso e poi era meglio di prima 10 volte forse anche di più. Ripeto a essere pietosi non si sbaglia, perché non me lo hanno passato al telefono? Gli avranno consegnato la mia lettera come mi aveva promesso il telefonista?
    Al momento non ho avuto alcuna risposta.

    • Enrico Salvi ha detto:

      “Un poco di pietà non guasta”

      Sottoscrivo.

      Non che pietà significhi giustificazione ma, ben più profondamente, riguarda l’atteggiamento del cuore.

      La critica piò o forse deve essere dura, ma prima di esternarla occorrerebbe guardarsi dentro per vedere se essa scaturisce dalla carità o dall’asprezza di chi si ritiene !a posto”.

      Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ha detto Qualcuno.

      • Maria Cristina ha detto:

        Certo un poco piu’di pieta’da parte di Enzo Bianchi verso il suo successore Manicardi, verso il delegato pontificio Cencini, e verso la comunita’di Bose non guasterebbe . Un poco piu’di pieta’, di carita’ e di obbedienza. Di silenzio, di umilta’ .

  • renato ha detto:

    ” progetto di graduale eliminazione di tutti quegli aspetti di verità soprannaturale che sono propri della Chiesa cattolica, a cominciare dall’ispirazione divina della Scrittura e dal carisma dell’infallibilità conferito da Cristo al Magistero, che della retta interpretazione della Scrittura è garante “. Di questo è intriso il commercialista e lo hanno lasciato parlare i vari ottusi vescovi che lo invitavano ad illuminare le menti. Se la chiesa ha avuto un torto è stato quello di aver avuto tra le sue fila e non sappiamo chi sia stato , un malefico che ha protetto questo eretico da mezza spanna. La chiesa cattolica petrina non deve aver paura del mondo, non deve essere fenuflessa alle varie massonerie moderne sirenette incantatrici, non deve provare vergogna per il Trascendente, non deve tacere perche tacendo si acconsente con grande riverbero sulle coscienze dei fewdeli. Bianchi ha orgogliosamente ” peccato ” contro Dio che per lui, ccialtrone, altro non è che un “uomo nato non dalla vergine Maria.

    • Ennevi ha detto:

      La marcia per togliere alla Bibbia l’ispirazione soprannaturale credo sia incominciata molto tempo prima che il nostro ragioniere vedesse la luce. Nei giorni scorsi ho cercato Loisy su Wikipedia e sembra che, nell’800 sia stato il primo a impegnarsi per dimostrare questo.
      Ma se alcuni operano in un senso altri operano in senso opposto. È di ieri la notizia, riportata da Repubblica.it che in una caverna, sempre nei dintorni del Mar Morto sono stati ritrovati altri frammenti biblici.
      La notizia, comunque, data la sua importanza ha avuto ampia diffusione.
      E ci sono altri, magari ingegneri alla NASA che scrivono libri per vedere di confrontare le scoperte scientifiche con il racconto della GENESI.

      • renato ha detto:

        Certo la negazione del Trascendente è una strada molto affollata : l’ acme di questa ” corrente di pensiero ” si raggiunse con la rivoluzione francese allorquando I rivoluzionari presero dalla cattedrale di Notre – Dame le 28 statue in pietra dei re di Giudea e le decapitarono. Vestirono animali da allevamento con gli abiti dei preti, e misero delle prostitute a capo delle chiese in rappresentanza della ‘dea della ragione’. La stessa Notre Dame venne trasformata da luogo di preghiera a luogo di dissolutezza.

  • Preghiera a san Nicola di Mira ha detto:

    La sincerità delle tue opere ti ha fatto diventare per il tuo gregge regola di fede, immagine di dolcezza , Maestro di temperanza ; per questo attraverso l’umiltà hai raggiunto i beni più alti e, attraverso la povertà, le vere ricchezze. Padre e Pastore Nicola, prega Cristo Dio di salvare le nostre anime.

  • renato ha detto:

    Ora et labora il celebre mott0. Il nostro commercialista in virtù di tale esortazione non ha maoi lavorato e mai pregato . Machi lo ha mantenuto per tutti questi anni e a che scopo ? La mala pianta va estirpata con un atto di “misericordia ” ad impedire oltraggi destruenti futuri alla chiesa cattolica

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Siamo passati dai panni sporchi che si lavavano in casa agli stracci che volano in pubblico, senza vergogna.
    Prima non si aveva alcuna certezza (solo sospetti e dubbi, non del tutto infondati) delle macchie che lordavano i panni e per lo più rimaneva sconosciuta l’identità dei proprietari di quei “panni”, ma almeno non veniva macchiata la dignità di soggetti che, in ogni caso, merita rispetto. A chi nutriva qualche dubbio e/o sospetto non era concesso sapere se le “macchie” di cui si mormorava fossero sottoposte a lavaggio e con quali risultati. E: per i più timorosi di Dio si aggiungeva il cruccio di aver fatto cattivi pensieri… da lavare con la confessione.
    “Il paese è piccolo e la gente mormora” andava ripetendo un personaggio di fantasia inventato da Giorgio Faletti negli anni ‘80.
    Piccolo o grande che sia il paese, è da mettere in conto che soprattutto figure rappresentative o “pubbliche” attirino l’interesse dell’opinione pubblica, che ha il diritto di conoscere la verità su vicende e persone che le vengono date in pasto attraverso un uso cinico e strumentale dei veicoli di informazione, che certamente non sono organi abilitati a sentenziare in maniera netta e chiara in merito. Dovrebbero, sì, concorrere a ricercare la verità, ma – purtroppo – oggi, più che in passato, non si limitano a diffondere notizie su fatti accertati.
    Il tutto in virtù di una sbandierata “trasparenza” che si ferma al di là della soglia di casa di chi dà l’avvio ad un processo mediatico, senza fornire i dati di processi condotti oltre tutto fuori dalle aule dei tribunali. Il tutto ai danni di soggetti che vengono esposti al giudizio popolare privi di quei panni che sarebbero “sporchi” e dei lettori sconcertati da uno “sporco” indefinito, che lascia spazio a voli pindarici dell’immaginazione.
    Alla fine della fiera non resta che l’eco delle invettive generiche per una supposta tendenza generalizzata al “chiacchiericcio”, al “terrorismo delle parole”: peccati più gravi di quelli commessi “dalla cintola in giù”.
    E lo spettacolo continua… alla prossima puntata e per chissà quante altre puntate.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Gentile Signora, vedo che lei commenta sempre con intelligenza e moderazione.
      A mio avviso, non è facile dare un giudizio su Bose: io visitai il monastero da seminarista, tanti anni fa, e ne ricavai impressioni positive e negative al tempo stesso. L’ambiguità che circonda Bose e il suo fondatore sta nel progetto stesso che mette da parte il primato della Verità, per favorire la “fraternità” e nella progressiva trasformazione, a partire dagli anni Novanta, di Enzo Bianchi in una sorta di “guru” anche un po’ tuttologo.
      Non mi sentirei, però, di condannare in blocco tutta l’opera di Bose e nemmeno di buttare via tutto quanto Enzo Bianchi ha scritto e detto.
      Certo, la situazione attuale è penosa ed è frutto di un’ambiguità anche a livello canonico ed ecclesiale, come ha ben evidenziato Don Egizio.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Mi scusi, don Ettore,
        la mia risposta a Lei, per errore è finita di seguito alla Sua (delle 17:56) ad un altro commento. Buona serata

      • Maria Michela Petti ha detto:

        La ripropongo:
        Grazie, don Ettore. come ho precisato in un commento di qualche giorno fa, non esprimo alcun parere su persone e fatti che non conosco, se non per aver letto qualche articolo di stampa e per essere a conoscenza di un forte interesse da parte di alcuni vescovi ad aver Bianchi come predicatore di esercizi spirituali e relatore a corsi di formazione, promossi nelle rispettive diocesi.
        Mi offende e indigna un modus operandi che calpesta la dignità delle persone, in palese contraddizione con quanto predicato e con insistenti appelli a testimoniare un comportamento tradito con gesti eclatanti dal “maestro”.
        Siamo condannati all’impotenza, don Ettore, La sola forza è la fiducia nell’ unico Onnipotente, che non tradisce la Parola data; ne sono certa, per aver sperimentato la Sua assistenza.

  • Gaetano2 ha detto:

    Mi sembra che c’erano da costruire “ponti”… forse non mi ricordo bene

  • don Egizio ha detto:

    Dagli anacoreti del deserto ai litigi su comodati d’uso, srl, usufrutti…
    Bianchi è tornato alla sua vocazione iniziale di ragioniere, l’albero si capisce dai frutti

    • Gian Piero ha detto:

      Cio’corrisponde allo “spirito del tempo” molto terra-terra: al tempo degli anacoreti del deserto la Chiesa si occupava della natura del Cristo, della Santa Trinita’, oggi i monaci si occupano di comodato d’uso e la Chiesa di transizione ecologica e finanza sostenibile.Tutto raso terra

    • Nonna Gemma ha detto:

      Sono d’accordo. Ma non ho ancora le idee chiare.
      Ho ammirato molto le edizioni di Bose, e mentre nelle conferenze del ragioniere, c’era aria di ARIANESIMO, nelle edizioni questo spirito era totalmente estraneo.
      Per stampare così tanto, occorrono capitali. Saranno bastati quelli ricavati dalle vendite o ci saranno stati ulteriori finanziamenti ? Vede caro don Egizio, corre voce che un gesuita genovese ,Eugenio Costa della potete famiglia degli armatori avesse messo i capitali iniziali per l’acquisto dei casolari e dei terreni di Bose. Notizia attendibile perché la casa alpina della FUCI di Cogne era stata acquistata con i denari forniti dalla suddetta famiglia.
      Il suddetto gesuita è mancato proprio qualche giorno prima dello sfratto esecutivo nei confronti del nostro ragioniere.
      Ma, se ho capito bene, il ragionier Enzo dovrà provvedere alla manutenzione della casa di Cellole e al sostentamento della sua persona e di coloro che lo avrebbero seguito dell’esilio toscano.

      • Paoletta ha detto:

        di sicuro il tizio in questione aveva dei protettori di alto rango, anche perchè i Papi non lo hanno mai potuto riprendere per le scemenze che diceva. Adesso pare che i protettori siano venuti meno…è la fine di tutti i raccomandati: quando crolla il tuo sponsor, crolli anche tu.

        • don Egizio ha detto:

          Dei suoi sponsor attuali che contano qualcosa ci sono Ravasi e Zuppi. Di Melloni lo sponsor è lui, nel senso che nella gerarchia sta sopra Bianchi.
          Comunque Bose è molto bella, ci sono stato. E costosa. Ma tra frequentatori c’è chi può pagare. Per il pernottamento ho letto offerta libera” a partire da 50 euro, bella ospitalità.
          La marmellata è molto buona. Pochi sanno che Bianchi è un grande cuoco, uno dei migliori. Quando mangiava nei ristoranti stellati più volte ha “cazziato” i cuochi. Se si smonaca può dirigere la prossima guida michelin dei ristoranti stellati.
          Come abbia messo insieme i soldi per partire sarebbe una bella storia da ricostruire. Pecunia non olet. Ad es. il cardinal Lercaro aveva preso nientemeno che da ORTOLANI, finito sotto processo tra i mandanti della strage di Bologna…

          • Paoletta ha detto:

            Viene il sospetto che dietro a questi capitali ci siano persone interessate a distruggere la Chiesa. Hanno usato Bianchi come burattini e lui si è fatto strumentalizzare.

  • GINO ha detto:

    Stesso destino che accadrà a Radio Maria quando al direttore gli scoppieranno i segreti in mano e non sarà più capace di gestire la situazione.

    • Michele ha detto:

      Non capisco cosa il motivo di questa frase velenosa su Radio Maria.
      Se le apparizioni sono vere e se veramente Radio Maria è un mezzo di evangelizzazione voluto dalla Madonna -e credo e penso che entrambe le ipotesi siano vere-, non scoppierà alcun segreto in mano a padre Livio, nonostante in questi otto anni di pontificato si sia fatto trascinare in eccessi difensivi verso le ambiguità del pontefice inconciliabili con l’ortodossa catechesi da lui svolta in decenni di Radio Maria.

      Dio scrive dritto sulle nostre righe storte, se fatte storte in buona fede e credo alla buona fede di padre Livio; preghiera e corretta catechesi sono i punti qualificanti di Radio Maria, nonostante i limiti umani di chi in buona fede collabora.
      Sulla buona fede di taluni teologi ed esegeti intervenuti in questi anni, soprattutto gli ultimi, ho dei dubbi.

      Ho la positiva impressione che ultimamente la “linea editoriale ” si sia spostata sul ribadire la sicura dottrina di sempre piuttosto che arrampicarsi sugli specchi per difendere le ambiguità più o meno esplicite, e spesso indifendibili, del magistero papale.

      • GINO ha detto:

        Prevedo che fra un po’ di tempo al direttore di radio Maria (che ha spedito la Madonna su Marte e a fare maratone in tutto il mondo) gli finirà come al nostro Enzo bianchi.
        Forse prima dei segreti gli scoppierà in mano la bolla immobiliare Medjugooriana, a meno che voi adepti non vi svenate per salvare le imprese turistiche dei veggenti.

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Mi pare, dal suo livore, che lei sia allineato alle posizioni di un certo signore che sta su un’isola della Grecia e sul quale ci sarebbero molte cose interessanti da dire.
          E’ facile sparare addosso a Radio Maria e a Padre Livio, che certamente non sono esenti da difetti; ma se da una parte ci sono anni di evangelizzazione in Italia e nel mondo, da parte sua, del suddetto signore e anche mia, naturalmente, che cosa c’è?

          • Don Ettore Barbieri ha detto:

            E quanto ai segreti e ai castighi, magari si avverassero: sarebbe la fine di questa immonda commedia alla quale assistiamo pressoché impotenti.

          • Maria Michela Petti ha detto:

            Grazie, don Ettore.
            come ho precisato in un commento di qualche giorno fa, non esprimo alcun parere su persone e fatti che non conosco, se non per aver letto qualche articolo di stampa e per essere a conoscenza di un forte interesse da parte di alcuni vescovi ad aver Bianchi come predicatore di esercizi spirituali e relatore a corsi di formazione, promossi nelle rispettive diocesi.
            Mi offende e indigna un modus operandi che calpesta la dignità delle persone, in palese contraddizione con quanto predicato e con insistenti appelli a testimoniare un comportamento tradito con gesti eclatanti dal “maestro”.
            Siamo condannati all’impotenza, don Ettore, La sola forza è la fiducia nell’ unico Onnipotente, che non tradisce la Parola data; ne sono certa, per aver sperimentato la Sua assistenza.

          • GINO ha detto:

            Ho livore contro le cose false, a Radio Maria continueró a mandare il bollettino postale, all’isolano che si sente san Giovanni mai. Ma le cose vanno dette, vedrete che medjugorie sarà un bel grosso problema per tutti.

        • Michele ha detto:

          Io non sono adepto di nessuno perché gli adepti appartengono alle sette.
          Sono stato una sola volta a Medjugorje, ci vorrei tornare perché è stata una bella esperienza, attualmente non posso ma lo consiglierei a tutti, seguo saltuariamente Radio Maria che, al nei limiti di qualsiasi impresa umana, diffonde il Vangelo, aiuta a pregare e fa promozione umana.
          Concretamente le da fastidio tutto questo? Preferisce l’odore di zolfo del principe di questo mondo che ha terrore di qualsiasi iniziativa della Madre di Dio (e Corredentrice, giusto per onorarla completamente per i suoi meriti e irritare i modernisti di passaggio nel blog)?

          Che ci sia una bolla immobiliare a Medjugorje e che sia collegata con i bilanci di Radio Maria lo dice lei, ma calunnia senza portare argomenti concreti.
          A me risulta che Radio Maria investa le offerte dei fedeli per essere libera da vincoli e condizionamenti pubblicitari di aziende private, per mantenersi e aprire meritoriamente nuove sedi nel mondo, e troverei molto insensato un tale investimento, se fosse vero.

          È molto penosa la vita di chi getta fango solo per provocare.
          Se ha problemi seri, c’è un Tale, Onnipotente, Giusto e Misericordioso che lo aspetta nella persona di un qualsiasi sacerdote cattolico, dopo un serio esame di coscienza e l’assoluzione sacramentale si sta molto più in pace con sé, con Dio e con gli altri.

          PS: a Medjugorje ci sono tanti bravi sacerdoti che confessano file di penitenti che hanno messo da parte superbia e calunnie.

        • Michele ha detto:

          A Medjugorje ci sono piccoli alberghi famigliari messi su dai residenti ne più ne meno come ne trova tanti sulla riviera romagnola. E allora, dove sarebbe lo scandalo?
          I fedeli dovrebbero accamparsi come clandestini?
          I piccoli imprenditori che gestiscono tali alberghi commettono reati?
          I veggenti non possono onestamente condurre tali alberghi?
          Che pena provocare con calunnie e insinuazioni così meschine!

        • MARIO ha detto:

          Medjugorje – Messaggio (annuale) a Mirjana di oggi 18.03.2021:

          “Cari figli!
          Maternamente vi invito a ritornare alla gioia e alla verità del Vangelo.
          A ritornare all’amore di mio Figlio, poiché Lui vi attende a braccia aperte.
          Affinché tutto ciò che fate nella vita lo facciate con mio Figlio, con amore.
          Affinché siate benedetti. Affinché la vostra spiritualità sia interiore, e non solo esteriore.
          Solo in questo modo sarete umili, generosi, colmi di amore e gioiosi.
          E il mio cuore materno gioirà con voi.
          Vi ringrazio.”

          Amen.

          • Luciano Motz ha detto:

            A don Gobbi, che aveva ricevuto a Fatima dalla Vergine Maria l’ordine di costituire il Movimento Sacerdotale Mariano e che si chiedeva come avrebbe fatto, la Madonna disse (cito a memoria): jHo scelto te, che non hai nessuna qualità, perché così nessuno dubiterà che in realtà sono io a farlo. E il Movimento ebbe un grande sviluppo, finché visse don Gobbi.
            Radio Maria ha ormai una dimensione mondiale, chi è tanto ingenuo da pensare che sia solo opera umana? Senza la guida e la protezione della Vergine, sarebbe rimasta un’emittente confinata nella sua provincia. Chi critica Radio Maria si faccia una ragione. Che poi gli uomini di Radio Maria possano commettere errori è dovuto alla condizione umana.

  • Cretinetti ha detto:

    È evidente che il trasloco del rag. Bianchi deve servire da esempio a tutti coloro che decidessero di fondare qualche nuovo ordine monastico con spirito di indipendenza ecumenica. O forse indipendenza economica ?
    Ma nel frattempo il nuovo calendario inaugurato da Bose fa adepti anche altrove. Accanto ai santi usuali ho visto, altrove, sia chiaro i santi russi. E mi sembra che in un calendario di Bose, allegato a Jesus di parecchi anni fa ci fossero anche le festività islamiche .
    E questo tipo di ecumenismo forse non piace a qualcuno.

    • Maria Cristina ha detto:

      Sembra proprio una commedia .Potrebbe Intitolarsi . “ Il Bisbetico domato “ o “Le smanie per l’ allontanamento “ .
      Chissa ’ come sara’ L’ ultimo atto : forse Bergoglio si e’ riservato la parte di Deus ex machina .

  • Anonimo verace ha detto:

    Perché commentare ? Gli spettatori di una commedia possono interagire con gli attori sul palco ? Decisamente no.
    Ma quanti saranno ancora gli atti di questa rappresentazione ?

    • Enrico Salvi ha detto:

      Molto interessante!

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Ma noter en sè mia quei de la prima fila de la platea , noter en sè en lugiun…. direbbe Scarpe Grosse.
      Ma noi non siamo spettatori di prima fila della platea, noi siamo loggionisti. E qualche volta un applauso o un fischio a scena aperta ce lo permettiamo, aggiungo io. E ben ci sta a chi se lo merita.

  • Antonio ha detto:

    So per esperienza che non bisogna farsi illusioni, però a quel poco che capisco (il documento riportato è incomprensibile…) su “fratel Enzo” c’è stata una retromarcia clamorosa in Vaticano ed è stato declassato a cugino di quarto grado. Aggiungiamo il No alle “benedizioni”-nozze gay. In attesa della doccia fredda, “facce sognà”.