Ratzinger, l’Intervista. Riflessione sulla Confusione che Prende il Sopravvento.
3 Marzo 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, l’Investigatore Biblico, un amico che ben conoscete, ci ha inviato questa riflessione sulle ultime vicende mediatiche relative a Benedetto XVI, apparsa anche sul suo blog, e che ci sembra interessante sottoporre alla vostra attenzione e riflessione. Buona lettura.
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In questi giorni riflettevo sullo stile della Chiesa contemporanea, nella quale scorgo confusione. Assisto spesso alla voce di fedeli storditi, disorientati, arrabbiati.
Da una lato osservo l’acclamazione del mondo, dall’altro una Chiesa diventata paladina della nuova religione ecologica, per la quale hanno grande importanza la differenziazione dei rifiuti e non di meno l’umiltà dei legumi.
La lotta per Cristo è in secondo piano?
Riflettevo sulla passata rinuncia di Benedetto XVI. Pare che da quel fatto in poi si sia scagliata sulla Chiesa la più grande prova della storia: l’indifferentismo. La Verità non è più Gesù Cristo. Tutto è il contrario di tutto..
L’ultima volta che sono entrato in Vaticano ho avuto una sensazione terribile, come se lo Spirito si fosse ritirato da quel luogo. Non intendo dire che Lo Spirito si sia ritirato dalla Chiesa. Essa è formata da chiunque creda in Gesù: lì dimora lo Spirito Santo.
Ma, in questo momento, pare abbia abbandonato il Vaticano.
Non concordo, nonostante la mia affezione profonda e unione di intenti con Papa Benedetto, con chi continua a insistere sulla presenza di un vero Papa messo in un angolo (l’Emerito), e il reggente (Papa Francesco) come un falso Papa.
Un episodio in tal senso è avvenuto in merito a un intervista del Papa Emerito. Egli sostiene che il Papa è uno. Qualcuno continua a trovare sfumature e insinuare che si riferisca a se stesso.
Questo atteggiamento, a mio parere, non fa che aumentare la confusione.
Come interpretare, dunque, gli avvenimenti che coinvolgono la Chiesa nel suo profondo?
Dio ci mette alla prova. Egli vuole vagliare il grano buono. In che modo? Come fece nel giardino dell’Eden ponendo quell’albero visitato dal serpente.
Adamo ed Eva avrebbero potuto evitare di peccare, tuttavia, avendo il dono del libero arbitrio, decisero di peccare.
Dunque, immaginate chi possa impersonare l’albero attualmente.
Una Chiesa modificata nel profondo dei suoi insegnamenti, dove la Verità viene alterata (ergo non è più Verità) e nella quale manca la solidità del vero comando spirituale.
Una Chiesa che non pasce ma viene trasportata dagli umori del momento interpreta alla perfezione la mia idea di albero dell’Eden.
Allora, cari lettori, forza e coraggio! Senza timore nel mantenere viva quella fiammella nel cuore!
Coloro che resteranno forti e fedeli, coloro che continueranno ad avere fede in Gesù, avranno la salvezza. Questo ci è stato tramandato nei secoli, a questo ci atteniamo.
Forse siamo caduti nella tiepidezza. Forse già ci trovavamo nel torpore.
Tutto quello che dobbiamo fare a partire da ora è avere fede in Gesù che ci salverà da questa generazione.
Credere, pregare e ricevere i Sacramenti.
Le lobby possono occupare il Vaticano, ma non la Chiesa in senso spirituale. Nemmeno i nostri cuori.
Lo Spirito Santo dimora solo in coloro che credono in Gesù e in tutti gli insegnamenti immutabili che la Chiesa ha sempre insegnato.
Investigatore Biblico
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Tag: intervista, investigatore biblico, ratzinger
Categoria: Generale
Per 70 anni ci han nascosto il segreto di Fatima. Ora cos e sto papa emerito (e pure Bergogkio dovrebbe informarlo! Anzi forse e’ proprio lui che tiene l ambiguita’. E pi ci diciamo cristiani. Siam peggio dei massoni. Non essoterismo ma esoterismo.
parole sante …investigatore biblico .”Non date le perle ai porci”.
Cristo ,Nostro Signore ,NON E’MORTO PER TUTTI,MA SOLO PER GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA CHE PERCORRONO LA STRADA VERSO DIO
Dico la mia….e’ morto per tutti…ma non può obbligare a salvarsi (libero arbitrio). Il peccato di Giuda e di Pietro si assomigliano ma uno credette nella misericordia di Dio, l altro ne dispero’. Tra l altro dal punto di vista umano Giuda si automuni’ (ho tradito sangue innocente) e diede i 30 denari ai farisei. Mentre Pietro non si tirò nemmeno una frustata. Insomma….
A me piace pensare che Dio in Gesu Cristo ha redento tutti (se no non sarebbe buono) pure i on cristiani vissuti prima di Cristo (discese agli inferi..), ma Dio non può salvare chi non vuole. Forse e’ questo il peccato imperdonabile?
Perchè il Corriere mette in cattiva luce gli ottantenni?
Ora è la volta di Vittorio Messori.
Lo intervista e costui dice che si è convertito nell’estate 1964. Dice: “I miei genitori, entrambi ‘mangiapreti’, erano in vacanza. Stavo esaminando una citazione del Vangelo, che non avevo mai aperto in vita mia. Non so cosa mi sia successo. Ho cercato di resistere, ma non c’era niente da fare. Quando ha saputo della conversione, mia madre ha voluto che vedessi uno psichiatra”.
Poi dice: “Non ho mai partecipato a una messa in latino. In effetti, mi sarei sentito a disagio nella Chiesa precedente”.”
Però…
“Il concilio fissò alcuni principi generali, mentre la riforma concreta, con la redazione dei nuovi libri liturgici che sostituirono quelli esistenti avvenne negli anni successivi, quando il Concilio era terminato. Il messale romano riformato venne infatti promulgato da Paolo VI nel 1969, con la costituzione apostolica Missale Romanum del 3 aprile 1969 ed entrò in vigore il 30 novembre successivo (Prima Domenica di Avvento), all’inizio nel nuovo Anno liturgico. (https://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_liturgica#La_riforma_della_liturgia_dopo_il_Concilio_Vaticano_II)
In 5 anni (dall’estate 1964 al novembre 1969) Messori – pur convertito – non ha mai partecipato ad una messa in latino non ancora riformata per “non sentirsi a disagio”?
in realtà, dal 1965 al 1969 fu in uso un Messale di Pio V, parzialmente “tagliato” e tradotto in italiano: un obbrobrio, a dir la verità, nel senso che era un Messale tridentino rovinato. Perciò, in un certo senso, Messori ha ragione, anche se, mi pare nell’introduzione al suo Rapporto sulla fede, dicesse, con ironia, che quando lui si è convertito nella Chiesa cattolica vi fosse un gran desiderio di sostituire l’arredamento…
“…in Vaticano ho avuto una sensazione terribile, come se lo Spirito si fosse ritirato da quel luogo…”
Appunto!
“Egli sostiene che il Papa è uno…”
E questo, credo che nessuno lo metta in dubbio
Dio ci mette alla prova… In che modo?
E se la prova fosse, banalmente, quella di vedere se si sia in grado di distinguere un papa vero da uno che NON è Vicario di NSGC, modifica il testo del “Padre Nostro” (una quisqulia insomma), rende culto a divinità sataniche e, tra l’altro, è imposto da poteri ostili?
Sarebbe da ridere vedere tutta la pletora di Sapienti ecclesiali odierni cercare una giustificazione…
Personalmente, purtroppo, io dovrei preoccuparmi di tante altre prove o tentazioni non superate, e in abbondanza, ma almeno un accoglione lo riconosco
“…una Chiesa che non pasce ma viene trasportata dagli umori del momento…”.
Troppo buono, sembra che la Chiesa sia in buona fede e sia inconsapevolmente “trasportata”. In realtà la Chiesa Cattolica ha sempre voluto essere in sintonia con il potere, per avere favori. È sempre stato così, non è una novità, oggi ce ne accorgiamo maggiormente perché la cultura e l’informazione sono più diffusi, più alla portata di tutti, ma la Chiesa ha sempre assecondato le logiche mondane, a differenza di colui che dovrebbe esserne il punto di riferimento (e che infatti fu giustiziato dai suoi contemporanei).
So di essere scontato, ma è sempre bene ricordare certe cose, altrimenti sembra che in altre epoche la Chiesa sia stata slegata dai forti del momento. Certo, la retorica umanitarista che ammanta oggi il Vaticano, nonché la sua ipocrisia, possono nauseare, ma fondamentalmente l’azione della Chiesa è sempre stata volta a mantenere il potere, a crearsi un proprio spazio vitale per proliferare, adducendo persino pretese universalistiche (il messaggio è per tutti e quindi deve essere “portato” a tutti…).
Ho riflettuto un poco sull´articolo del Corriere e queste sono le mie interpretazioni:
A – Il fatto che abbia un braccialetto alla mano destra (come giá notato da qualcuno in questo sito) é indice che Papa Benedetto é “sotto custodia”;
B – Il fatto che riceva da leggere quello che gli passano gli uffici vaticani e inoltre l´Osservatore romano, il Corriere e due giornali tedeschi (mi immagino che siano del gruppo Axel Springer Verlag) indica il fatto che Papa Benedetto possa informarsi solo secondo il “politicamente corretto”, se no saprebbe che il Presidente Biden é personalmente a favore dell´aborto (come si puó indicare un Presidente che ha recentemente firmato un ordine esecutivo secondo cui gli USA finanziano organizzazioni pro aborto in tutto il mondo) e che é anche per le lobbies LGTB … – e guerre, naturalmente, come da Agenda; mi chiedo inoltre se é normale che una persona della Sua etá sacrifichi del tempo per cose terrene e non piúttosto a prepararsi all´incontro con il Creatore che potrebbe avvenire in qualsiasi momento);
C- Il fatto che dica le parole “amici” e “fanatici” mi lascia molto perplesso: la parola “amici” in un contesto come questo forse lo usano gli “amici” in un bar di periferia di terza categoria, non il Capo della Cristianitá. Non solo: in questo bar nessuno si sognerebbe di usare il termine “fanatico” nei confronti di un “amico” (salvo forse scherzosamente e avendo subito la possibilitá di chiarire in caso di bisticcio che stava scherzando e salvo che lo usi localmente il popolo, come a Roma, come afferma il Treccani – ma Papa Benedetto non ha contatto con il popolo e non é del popolo). La perplessitá aumenta se poi Papa Benedetto usa la parola, tanto cara alle elites dominanti per coprire i propri misfatti, di “teorie cospirative”, In questa intervista pare che Papa Benedetto stia molto piú attento alle questioni sociali e politiche che a quelle spirituali, cosa che in tempo di apparizioni pubbliche non ha mai mostrato cosí apertamente.
D – Il fatto che elenchi dei presunti motivi di dimissioni (seppur ascrivendoli a “teorie cospirative”; wikileaks, lobby gay, ecc..) anche solo per escluderli, che peró lo possono danneggiare moralmente (e lo hanno fatto) davanti ai propri “amici” (e non) mi fa pensare che non lo abbia mai detto. Quale persona sensata lo farebbe? Quale persona sarebbe cosí irresponsabile verso sé stessa da ricordare all´intera umanitá i vocii negativi, anche se falsi, che circolavano sul suo conto in tempi passati? Non me lo posso immaginare.
Non traggo conclusioni sul se quanto riportato dal Corriere sia tutto vero, tutto falso o in parte vero ed in parte falso (per non incappare in questioni legali). Ognuno lo faccia per sé.
Ma una impressione la posso descrivere: quando leggo l´articolo del Corriere, a parte le esperienze di vita di Papa Benedetto, per tutto il resto é come se sentissi e vedessi parlare … papa Francesco (o gente che la pensa esattamente come lui – soprattutto a causa delle considerazioni nei punti C e D).
Nota: per dissipare i dubbi sarebbe meglio che il Corriere rendesse pubblica la registrazione dell´intervista; un giornalismo di qualitá oggi esigerebbe come minimo questo (se invece il Corriere avesse intervistato Gesú ai Suoi tempi allora avrebbe potuto fare a meno del registratore.- parola di gesuita).
Con il braccialetto alla mano destra, uno qualsiasi, non il nostro vecchietto, potrebbe scrivere liberamente o, i controllori lontani, sarebbero immediatamente informati che il quasi prigioniero sta cercando di comunicare per i fatti suoi ? Senza il loro permesso ?
Risposta: qusto va domandato al produttore del braccialetto. Mettersi quindi in contatto con il Vaticano per conoscere la marca e poi contattare il produttore.
in effetti nell’annuario pontificio Bergoglio di se’ ha scritto solo “Vescovo di Roma”……!Non piu’ “Papa”!!
Fatima: “ vedemmo un VESCOVO vestito di bianco…abbiamo avuto l’IMPRESSIONE che fosse il Santo Padre”.
Il testo del terzo segreto è stato dettato così dall’Alta Dama in persona.
Fa riflettere.
@ Paoletta
“Alta Dama”…è così che il demonio chiama la Vergine Maria, come riportato in alcuni esorcismi, in quanto non vuole pronunciare il Suo nome……ergo ,a mio parere, eviterei tale appellativo
L’Investigatore Biblico riferisce la sensazione provata durante l’ultima sua visita in Vaticano, senza precisarne la data, «sensazione terribile, come se lo Spirito si fosse ritirato da quel luogo».
Non faccio fatica a credere che chiunque, pur a distanza chilometrica illimitata dallo Stato, arrivi alla medesima conclusione se soltanto si soffermi a leggere con attenzione le vicende ad esso riguardanti che la cronaca squaderna sotto i nostri occhi a getto continuo.
Stento a credere che lo Spirito, che «come il vento, soffia dove vuole», abbia preso a soffiare – di punto in bianco – costantemente in tutt’altre direzioni. Piuttosto: spesso e volentieri, proprio per ripararsi dagli spifferi del vento, si corre ai ripari sigillando porte e finestre…
E, infatti, arriva la puntualizzazione: «Non intendo dire che Lo Spirito si sia ritirato dalla Chiesa», con l’ individuazione della causa che ha creato e accresce la confusione: “l’indifferentismo”. È proprio questo il punto. Il Vaticano è la sede della “roccia” su cui è stata edificata la Chiesa, il posto di guida della Barca su cui siede il rappresentante di Cristo in terra, non il Suo Vicario, titolo accantonato per espressa volontà di Bergoglio. Difficilissimo, a mio modesto parere, segnare il confine netto fra l’Istituzione spirituale e lo Stato, che il regnante dimostra di voler governare in perfetto stile autocratico.
Nitida la pennellata sugli “atteggiamenti” che hanno cancellato la centralità di Cristo da quello che si rivela più un programma politico che annuncio del messaggio di salvezza. Salvezza che sarà, sì, per «coloro che continueranno ad aver fede in Gesù».
«Lo Spirito Santo dimora solo in coloro che credono in Gesù» ricorda Investigatore Biblico. Ma: per «capire meglio» non avremmo bisogno di essere aiutati a seguire «lo spirito di verità[che] vi guiderà verso tutta la verità» e che «non vi dirà cose sue…. riprenderà quello che io ho insegnato»?(cfr. Gv 16, 13-15).
Non sono d’ accordo con Investigatore Biblico. Innanzi tutto come ha ben argomentato Aldo Maria Valli quella che e’ stata spacciata per intervista e’ stata in realtà una visita del direttore del Corriere Fontana con Massimo Franco per portare a papà emerito due vignette di Giannelli. E visto che erano lì gli hanno fatto qualche domanda. Il Papa emerito parla dicono con un filo di voce, e’ sordo, e il segretario Don George deve ripetergli ke parole all’ orecchio … Riesce un po’ inverosimile vedere il mite vecchietto sordo e quasi incapace ormai di parlare lanciarsi in disquisizioni su Biden di stile gesuitico o insultare con “ fanatici” i suoi sostenitori Del resto non ci sono i registratori, come direbbe padre Sosa.
L’ intervista non e’ verosimile. Punto.
Poi, come dice anche Aldo Maria Valli, c`e` qualcosa di molto ma molto strano, qualcosa che puzza in questa ( intervista ) specialmente per quanto riguarda le parole che ( Benedetto XVI ) ha usato, come per esempio ( fanatici ) oppure, le cavolate che sono state dette su Biden il bravo buon cattolico…
Ma supponiamo che sia tutto vero, e che le parole riportate sul corriere della sera siano tutte vere, e che Benedetto XVI non e` il papa, ma lo e` Francesco… Allora, con tutto il mio rispetto, io posso tranquillamente considerare queste parole come parole di un uomo molto vecchio, che non sente piu` bene, e forse non capisce piu` quel che dice? E` il mio diritto…
E’ davvero triste notare quanti soloni cooperino a rendere agitate le acque della barca della Chiesa. Se Benedetto XVI dice che il Papa è uno solo DOPO AVER DETTO CHE LA DECISIONE DI DIMETTERSI è STATA PRESA CON SOFFERENZA MA IN COSCIENZA è così difficile tirare le conclusioni NON DI PARTE?
«dice che il Papa è uno solo DOPO AVER DETTO CHE LA DECISIONE DI DIMETTERSI è STATA PRESA CON SOFFERENZA MA IN COSCIENZA è così difficile tirare le conclusioni NON DI PARTE?»
Per cortesia, non lo faccia più imbecille di quanto probabilmente Lei lo consideri:
Se «dice che il Papa è uno solo», e dà ancora la Benedizione apostolica, e si firma ancora Benedictus P.P. XVI (o almeno finché gli hanno permesso di farlo), «è così difficile tirare le conclusioni NON DI PARTE?»
P.S. – Non sarebbe stato uno sforzo eccessivo a «Il Papa è uno solo», aggiungere «: Francesco». Non ha osato farlo nemmeno il suo “portavoce”.
Comunque sia Benedetto e’ stato sempre severo. Meno che con i potenti tipo Maciel ok anche li non poteva…ma perché Welby poteva vivere in quella situazione? Le insegnanti di religione licenziate perche incinta (e non hanno abortito)?
Tolleranza zero. Antirelativismo. Parresia e poi sto mistero del papato emerito. Ma si perdona tutto a lui?
Io sono un marito emerito e la comunione me l han tolta!
Welby non avra’ avuto i suoi motivi per staccarsi da un innaturale macchina? Toto Riina l han fatto il funerale, lui no. Welby non e’ suicida, non poteva…poteva essere depresso o pure manipolato. Questa era la chiesa di Ratzinger. Poi lui fa’ la battuta sul vestito….Chi ha avuto ha avuto..scordammice i passato.
E’ UN PAPA RELATIVO.
Celestino fece “il gran rifiuto” MA ALMENO SCELSE. Sto im altro modo sotto la croce…ha detto bene un prete.. Pietro era emerito? Si fece crocifiggere a testa in giù. Basta santificare questo debole di spirito.
Va bene, ma che c’entra?
Qui si sta parlando dell’affermazione «Il Papa è uno».
Lei può benissimo fare le sue considerazioni sulla questione che ha impostato senza bisogno di porle come risposta a quanto ho scritto su, perché non c’entrano per nulla.
Il fatto è che l’assenza quasi assoluta di resistenza al Grest reset bergogliano da parte del clero dimostra la morte spirituale della chiesa post conciliare.
“Le lobby possono occupare il Vaticano, ma non la Chiesa in senso spirituale. Nemmeno i nostri cuori”.
E’ un ‘affermazione che condivido ma molto, molto, molto forte.
Sembra voglia dire che, data la situazione di gravissima emergenza, la Chiesa quale istituzione monolitica impestata dalle lobby (difficile, se non impossibile, la distinzione tra Chiesa e Vaticano) debba essere lasciata al suo destino in favore della Chiesa spirituale, tutt’altro che monolitica, e dal cuore del fedele che la ospita. Insomma un abbandono dell’esteriorità corrotta per un ritirarsi nell’ incorruttibilità interiore.
Al riguardo, non privo di interesse quanto si trova in La “Chiesa interiore” – vaticanoterzo :
La “Chiesa interiore”
Jacob Böhme
(1575-1624) La via verso Cristo (1624), Bari, 1933
Jacob Böhme, calzolaio, teologo e mistico “autodidatta” fu una delle figure di maggior spicco di un protestantesimo esoterico e “pietista”. La sua via mistica è attualissima.
“La vita giusta consiste nell’agire. Infatti lo spirito giusto agisce rettamente. Se è presente la volontà di agire, ma l’agire non ne segue, l’uomo giusto è imprigionato nel piacere vanaglorioso che trattiene l’agire ed è soltanto un ipocrita, un ismaelita. In un modo parla, in un altro agisce e testimonia che la sua bocca è menzognera. Infatti, quello che insegna non lo compie e si pone solo al servizio dell’uomo animale nella vanità…
Uno va in chiesa per 20 o 30 anni, ascolta le prediche, fa uso del sacramento, si fa assolvere e rimane un animale diabolico come gli altri…
Che cosa mi giova se entro nella chiesa dei muri? […]
Colui che è santo ha la sua chiesa in se stesso, colà egli interiormente ascolta ed insegna, Babele invece possiede un ammasso di pietre…
Colui che è santo in tutti i luoghi possiede la sua chiesa presso di sé ed in sé. Anche se è in piedi e cammina, egli giace e siede nella sua chiesa, è nella vera chiesa cristiana, nel tempio di Cristo. Lo Spirito Santo predica a lui da tutte le creature, tutto ciò che egli vede lo considera come un predicatore di Dio…
Un vero cristiano porta la sua santa chiesa nella comunità: il suo cuore è la vera chiesa, colà si deve provvedere al servizio di Dio. Se pure vado per mille anni in chiesa, e pure tutte le settimane al sacramento e mi faccio assolvere pure tutti i giorni, ma non ho Cristo dentro di me, è tutto falso, un’inutile futilità … e non c’è alcuna remissione dei peccati. […]
Un uomo giusto, che è nato di nuovo nello Spirito di Cristo, che vive nella semplicità di Cristo, non ha con nessuno controversie riguardanti la religione. Egli ha già in se stesso una bastante lotta con la sua carne ed il suo sangue animaleschi e cattivi. Pensa sempre di essere un grande peccatore …”
lai sarà anche un investigatore ,ma non è un SherlockHolmes di certo, Lei parte da premesse precostituite ed oggetto di discussione . Esattamente come fa Socci , che infatto non ci “prende ” sempre …
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica art. 1583 Un soggetto validamente ordinato può, certo, per gravi motivi, essere dispensato dagli obblighi e dalle funzioni connessi all’ordinazione o gli può essere fatto divieto di esercitarli, [Cf Codice di Diritto Canonico, 290-293; 1336, 1, 3. 5; 1338, 2] ma non può più ridiventare laico in senso stretto, poiché il carattere impresso dall’ordinazione rimane per sempre. La vocazione e la missione ricevute nel giorno della sua ordinazione, lo segnano in modo permanente.
Ora, se un prete validamente ordinato rimane per sempre, non vi sembra allora che un Papa validamente ordinato rimane tale per sempre? Siccome, La vocazione e la missione ricevute nel giorno della sua ordinazione, lo segnano in modo permanente? O sbaglio?
Vi giuro non sto cercando di fare il furbo, ne di attaccare nessuno, ma sono ( forse ) confuso? Ecco, I quattro Cardinali avevano dei dubbi, anch`io ho dei dubbi…
Il Papa non viene ordinato, ma eletto. Può rinunciare al suo ministero, nel qual caso la Sede diviene vacante esattamente come per la morte del Pontefice.
La creazione del “papa emerito” è una solenne boiata, che non trova nessun riscontro né teologico, né canonico e che ha portato solo confusione.
Se poi questa decisione di non tornare semplice cardinale, come sarebbe stato logico, sia stata dettata da altri motivi come ipotizzato da Socci e altri, cioè sia il tentativo di “sdoppiare” il ministero papale in due parti, una attiva e una orante, ciò sarebbe davvero gravissimo, perché contrario alla teologia cattolica sul papato.
Sta di fatto che il card. Ratzinger che, come ho già detto un’altra volta, passa in certi ambienti come campione della Tradizione, è in realtà un uomo e un teologo piuttosto enigmatico che accanto ad idee tradizionali ne coltiva altre molto discutibili, come ad esempio quella secondo cui un ebreo non sarebbe oggetto di evangelizzazione.
Infine, penso che il “papa emerito” sarebbe da lasciare in pace, per la sua età e la sua salute e non continuamente tirato in ballo, è proprio il caso di dirlo, a destra e a sinistra.
Chiedo scusa Don Ettore Barbieri, non ho mai negato che il papa viene eletto, ma dopo viene anche ordinato ( divinamente ordinato )
https://www.catholic.com/encyclopedia/holy-orders
https://www.catholic.com/magazine/online-edition/does-god-pick-the-pope
1537
La parola Ordine, nell’antichità romana, designava dei corpi costituiti in senso civile, soprattutto il corpo di coloro che governano. “Ordinatio” – ordinazione – indica l’integrazione in un “ordo” – ordine -. Nella Chiesa ci sono corpi costituiti che la Tradizione, non senza fondamenti scritturistici, [Cf Eb 5,6; Eb 7,11; Sal 110,4 ] chiama sin dai tempi antichi con il nome di “taxeis” (in greco), di “ordines”: così la Liturgia parla dell'”ordo episcoporum” – ordine dei vescovi, – dell'”ordo presbyterorum” – ordine dei presbiteri – dell'”ordo diaconorum” – ordine dei diaconi. Anche altri gruppi ricevono questo nome di “ordo”: i catecumeni, le vergini, gli sposi, le vedove. .
1538
L’integrazione in uno di questi corpi ecclesiali avveniva con un rito chiamato ordinatio, atto religioso e liturgico che consisteva in una consacrazione, una benedizione o un sacramento. Oggi la parola “ordinatio” è riservata all’atto sacramentale che integra nell’ordine dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi e che va al di là di una semplice elezione, designazione, delega o istituzione da parte della comunità, poiché conferisce un dono dello Spirito Santo che permette di esercitare una “potestà sacra” (sacra potestas”), [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 10] la quale non può venire che da Cristo stesso, mediante la sua Chiesa. L’ordinazione è chiamata anche “consecratio” – consacrazione – poiché è una separazione e una investitura da parte di Cristo stesso, per la sua Chiesa. L’ imposizione delle mani del vescovo, insieme con la preghiera consacratoria, costituisce il segno visibile di tale consacrazione.
Le consiglio di rileggere CCC 1536-1589 sul sacramento dell`ordine e cosa vuol dire ordine…
Caro Maroun, “ordinare”, nel linguaggio della Chiesa, significa conferire il Sacramento dell’Ordine, il quale ha tre gradi: diaconato, presbiterato ed episcopato. Il papa, in quanto successore di Pietro, deve essere vescovo; se non lo fosse (è eleggibile qualunque fedele di sesso maschile che abbia compiuto 18 anni), verrebbe ordinato, previa, ovviamente, la sua accettazione. Il papato non è un quarto gradino del Sacramento dell’Ordine, ma un incarico elettivo.
Si può rinunciare ad esercitare il ministero episcopale, presbiterale e diaconale, ma si rimane eternamente vescovi, presbiteri e diaconi. Dubito che la stessa cosa si possa dire del papato: se si rinuncia all’incarico ricevuto da Cristo attraverso l’elezione dei cardinali si ritorna cardinale.
Capisco il suo ragionamento intorno agli “ordines” antichi, ma è ovvio che l’espressione va intesa nel senso di ceto, di gruppo: ordine delle vergine = l’insieme delle vergini e così via. Non mi risulta che esista un ceto dei papi, dal momento che Cristo ha dato la potestà delle chiavi soltanto a San Pietro.
Mi pare che siano solo quelli «a sinistra» che lo tirino in ballo: censurandogli parte delle sue lettere (vedi l’ “Affaire Viganò” – quello sbagliato – che taroccò la lettera di Benedetto XVI), o quando hanno obbligato a levare il suo nome come co-autore dal libro di Sarah; o impedendo di pubblicare cose che ha detto (o scritto: vedi il suo “Memorandum sugli abusi sessuali nella Chiesa” che avrebbe dovuto essere letto nel “Vertice sugli abusi” che si svolse a Roma; e che certamente avrebbe indirizzato in modo diverso lo stesso Vertice).
Quando ha assunto posizioni “di destra” (se così vogliamo chiamare quelle ortodosse), l’ha fatto di sua spontaneità. E chi mai potrebbe penetrare il bunker presidiato dai “Gendarmi della memoria” (preso in prestito da Paolo Pansa, i “Gendarmi della memoria”: lì per presidiare la leggenda dei buoni partigiani; qui quella delle “dimissioni” spontanee).
A destra lo si tira in ballo nel senso di discettare ad nauseam sulla libertà o meno e perciò sulla validità della sua rinuncia.
E certe ambiguità dello stesso Benedetto, nonché del suo segretario hanno alimentato questo dibattito.
Mi chiedo e le chiedo: come mai se vi fossero state davvero delle irregolarità gravi nella rinuncia di Benedetto o nell’elezione di Bergoglio nessun cardinale, nemmeno i più agguerriti (ad esempio, Burke) ha mai sollevato qualche obiezione?
Non dico questo perché sia contento della situazione attuale, ma ho l’impressione che tutto questo discutere sia davvero vano.
Può darsi che l’abbiano sollevata all’ “interno”, Ma verso l’ “esterno” sono tenuti al segreto, sotto giuramento, che pronunciano nelle battute iniziali del Conclave:
«Noi Cardinali di Santa Romana Chiesa, dell’Ordine dei Vescovi, dei Presbiteri e dei Diaconi, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo, tutti e singoli, di osservare esattamente e fedelmente tutte le norme, contenute nella Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, e di mantenere scrupolosamente il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo abbia attinenza con l’elezione del Romano Pontefice, o che per sua natura, durante la vacanza della Sede Apostolica, postuli il medesimo segreto» (Cost. Apost. Universi Dominici Gregis, 12).
Aggiungo: sono d’accordo con Lei sulla vanità di «tutto questo discutere».
Scuasate la mia ignoranza, ma devo fare questa domanda ( forse banale )? Il Papa e` uno solo, Benedetto VXI e` Papa Emeritus o no? Se Papa Benedetto VXI e` Papa Emeritus e c`e` solo un Papa, allora con tutto il mio rispetto, Benedetto XVI e`il solo Papa… O sbaglio?
Maroun, in effetti, la questione è problematica.
Chi è il papa?
Il papa “emeritus” o il papa “eretikus”?
Per la neochiesa sicuramente l'”eretikus” che è anche miserikordioso ad nauseam
Gaetano, sei come un cane da tartufo…
Ti svegli e ti agiti solo quando senti puzza di eresia,
ma talvolta la confondi con il profumo dell’incenso.
non sono pregiato come un cane da tartufi, eppòi profumi non ne conosco. Puzzo di pecora
Amen!
Una parola: “ricevere i sacramenti”!
Vai a confessarti e vogliono rifilarti le eresie, vuoi comunicarti come Dio comanda e non puoi farlo perché ti rifiutano la Comunione in bocca…
Adeguarsi mai, sarebbe una vergognosa resa, dunque che bisogna fare per rimanere nella Chiesa di sempre? È un grosso problema, caro Investigatore e personalmente non trovo soluzione. Veda un po’ lei, non si sa mai, a furia di investigare…
Buongiorno. Condivido il suo malessere, la fatica e sofferenza per il deviare dagli insegnamenti della giusta Dottrina, per il disorientare e annichilire i fedeli…: ne ho sperimentate tante, di umiliazioni, da parte di uomini di Chiesa: dal pulpito, in confessionale, o per il semplice inginocchiarsi davanti al Santissimo, ripreso davanti a tutti come comportamento sbagliato o vedendomi negata più volte la Confessione per gli imprescindibili impegni del sacerdote. Ma il Signore mi chiede: “..mi ami tu più di costoro?” E io dico il mio “Sì Signore”: questo comporta il dovermi convertire davvero, l’accettazione delle umiliazioni offrendo a Dio tutto. Voglio credere, come atto di volontà: decidere per Cristo, costi quel che costi. Come famiglia abbiamo cercato luoghi dove celebrano Messa in Rito Antico e preghiamo molto perché il Signore ci indichi qualche sacerdote da seguire …come dono di Dio, non come atto dovuto. Nulla ci è dovuto. Noi siamo Chiesa e siamo chiamati a mettere il nostro mattone per costruirla, preziosissimo, indispensabile a Dio : ciascuno di noi risponderà di questo. Dio ha bisogno di ciascuno di noi, non possiamo esimerci….lamentando le difficoltà e fatiche che la Croce comporta… Egli ci dona il necessario per portarla.