Mons. Ics. BXVI nell’Intervista Dice: un Papa Solo…ma non Dice Chi è…
1 Marzo 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, mons. Ics ha letto l’intervista pubblicata dal Corriere della Sera a Benedetto XVI, e ci ha fatto avere una sua riflessione. Buona lettura.
§§§
Caro Tosatti, son rimasto a bocca aperta nel leggere l’intervista di Massimo Franco al papa emerito.
Si è vero Ratzinger dice che non ci sono due papi, il papa è uno solo. Ma non dice chi è. Si riferiva forse a se stesso?
Ma quel che conta è: la domanda di Massimo Franco quale è stata in realtà?
E’ stata per caso: “Santità lei si sente ancora Papa?” ed alla domanda di Franco, Ratzinger non intende, Ganswein si china all’orecchio dell’Emerito dicendogli : <Massimo Franco le chiede se nella Chiesa ci possono essere due papi nello stesso momento…>.
Al che Benedetto XVI risponde a Franco : “Il papa è uno solo…”.
Si è vero che dice che ha fatto bene a rinunciare. Ma spiega il perché ha fatto bene? Forse perché rinunciando ha guadagnato otto anni di vita, che non rinunciando probabilmente avrebbe messo a rischio?
Ma non mi direte che Franco gli ha veramente chiesto se ha fatto bene o no a rinunciare, no?
Gli avrà chiesto se si ricordava che dopo la rinuncia il card Brandmüller lo aveva rimproverato per aver rinunciato, e lui gli ha risposto così, per ripicca…
Intervistare il Papa emerito di ben 94 anni di età è impresa ardua anche per un eccellente ed onesto giornalista come Massimo Franco.
Perché il Papa emerito fatica a capire la domanda, fatica a ricordare, fatica a riflettere sulla risposta più adeguata che deve dare un papa emerito perché le sue risposta saranno nella storia e di fatto sono persino magistero.
Ma vogliamo così tanto bene al papa emerito Joseph Ratzinger da meravigliarci che il suo segretario abbia permesso una tale intervista dove si sarà certo premurato di suggerire risposte “adeguate” a domande magari neppure sentite.
Qualcuno suggerisce o azzarda a dire che questa è una intervista a Gänswein più che a Ratzinger.
A un Gänswein che deve ingraziarsi un Bergoglio che non lo sopporta, ma povero Georg, deve pensare al suo futuro…
Cosicché non è difficilissimo immaginare un Gänswein che traduce “pro domo sua “ le domande-risposte in modo che da Santa Marta arrivi un placet per esser nominato al momento opportuno, chissà, cardinale di Colonia… e un <bravo! > per come ha condotto l’intervista.
Mons ICS
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Tag: franco, GAENSWEIN, ics, intervista, ratzinger
Categoria: Generale
Papa Benedetto XVI, si è dichiarato nel 2013 Papa emerito ( che non esisteva nel codice canonico). Ora dichiara che non possono esistere due papi e che uno solo lo è e leggo qui: ” però non ha detto chi dei due sia legittimato a esserlo”.
Scusatemi Gesù ha detto:
1) Lo Spirito Santo non mancherà mai di ” illuminare” la Sua Chiesa
2) Ha dato il compito a Pietro di confermare i fratelli nella Fede
3) Ha dato il potere a Pietro di rimettere e non rimettere i peccati
4) Ha investito Pietro del Munus
Alla luce di tutto ciò leggo che la domanda principale è:
CHI E’ PIETRO?
Chi è Pietro lo ha detto Benedetto XVI. Pietro è colui che 1) conferma i fratelli
2) che ha la luce dello Spirito Santo ( pertanto non induce nella confusione i fratelli)
3) è colui che giudica rimettendo e non rimettendo ( sempre con l’aiuto dello Spirito Santo)
4) ha avuto l’investitura da Cristo
Ora chi tra SS BENEDETTO XVI e Bergoglio risponde a ciò?
Benedetto ha parlato, ci ha dato l’imput, ci ha detto da Buon Pastore, quale egli è, chi seguire e chi non seguire.
Sia Lodato Gesù Cristo
Premessa. Questo parere (ora modificato) l´ho scritto dopo aver letto l´articolo di Monsignor Viganó Viganò, “Covid 19: Santa Sede Complice di una Congiura contro Dio e l’Uomo” pubblicato in marcotosatti.com il 31 Gennaio 2021, per cui molto si riferisce a quello che il Monsignor Viganó ha scritto in quell´occasione. Non l´ho postato allora perché erano passati alcuni giorni prima di averlo terminato. Ora si presenta l´occasione per proporlo. Non conosco il diritto canonico al riguardo (e nanche in generale) e non so neppure cosa é successo esattamente durante il (o prima del) conclave per la elezione di colui che viene ritenuto generalmente l´attuale papa, ma vorrei spiegare perché ritengo, nonostante la mia ignoranza, che il vero Papa é Papa Benedetto (se si accetta il principio che di Papa c´é ne puó essere solo uno). Naturalmente non mi aspetto che coloro che ritengono che la materialitá sia l´unico fondamento della vita capiscano la cosa (anzi, la rigetteranno di sana pianta). Quasi tutti gli altri rimarranno (fortemente o meno) in dubbio, ma queste righe, con gli avvenimenti che avverranno un domani, potrebbero forse aiutare alcuni a cambiare idea. Inoltre tutto quello che scrivo va presa come una ipotesi. Buona lettura.
Nella mia mente stanno questi pensieri (e parto da lontano). Ho letto che Papa Benedetto é l´ottavo Papa che ha lasciato l´ufficio di Papa pur essendo ancora in vita. Tutti gli altri che si sono dimessi prima della loro morte, lo hanno fatto per impedimenti gravi non dipendenti dalla loro volontá (es: carcere, grave malattia, deportazioni, ecc. – puó essere che non sono informato correttamente, ma qui non ha importanza), salvo due Papi che lo hanno fatto di loro spontanea volontá: Celestino V (che dopo le dimissioni si é levato la talare papale per tentare di rivestire il saio da eremita, forse con qualche ornamento che ricordava il Suo precedente ufficio, ma poi é finito sotto custodia del successivo Papa) e Gregorio XII (che dopo le dimissioni ha rivestito di nuovo la talare da cardinale). Per cui io da ció capisco che: il segno di non essere papa é quello di non vestire come il Papa (naturalmente, qui si propone anche il problema se chi
veste come il Papa sia per forza Papa; nelle seguenti righe implico senza affrontare direttamente la questione, ma giá la storia ce lo insegna, che non é sempre cosí).
Ora perché Benedetto XVI non ha dismesso la sua talare papale quando (avrebbe) ha dato dato le “dimissioni”? (come ci dicono ripetutamente i giornali mainstream?). Detto in altre parole: perché Papa Benedetto continua a vestire la talare papale? A prima vista appare un mistero. Io stesso, se uso la ragione, non trovo risposta (qualcuno la sa?). Perché Benedetto veste la talare papale se c´é gia un altro che la veste? Cioé: perché ci sono due persone con lo stesso abito e con lo stesso titolo di Papa, se ne é sempre bastata una e non sembrano (ma se si approfondisce, le si trovano, basta pensare che quando nella storia ci furono due o anche tre papi, era anche perché c´era sempre la lotta di almeno due fazioni per assicurasi il potere e i Papi a volte erano visti anche come una specie di vessillo) esserci circostanze eccezionali attuali tali da giustificare l´esistenza di un secondo papa?
Pare che uno dei piú efficaci mezzi di pressione per far dimettere Papa Benedetto é stato quello di minacciare (o lo hanno davvero fatto, salvo revocarlo quando ottennero la promessa di dimissioni?) il blocco delle transazioni finanziarie del Vaticano da parte dello SWIFT (a chi appartiene?): il che avrebbe voluto dire che, in mancanza di dimissioni di Benedetto XVI, tutta l´attivitá della Chiesa si sarebbe totalmente fermata, dal pagamento degli emolumenti ai sacerdoti, alle opera di caritá, e progetti varii e cosí via. (altri mezzi sono stati minacciati, p.e. quello di far dichiarare la Sua tesi di laurea un plagio). Ma una volta indotto (o costretto?) Papa Benedetto a presentare le dimissioni (e giá qui si apre il primo punto che mette in discussione la validitá delle dimissioni di Benedetto o quindi della validitá dell´elezione del successore), non era piú facile levarselo definitivamente dai dintorni come Papa semplicemente esigendo una soluzione alla Celestino V o alla Gregorio XII? (cioé farlo ritornare Cardinale, per non parlare poi di eventuali mezzi ancora piú efficaci? e il mio pensiero qui va, non so perché, a Papa Giovanni Paolo I – certo, poi si puó pensare che Papa Benedetto in realtá sia stato messo sotto custodia come lo fu allora il non piú Papa Celestino V). E questo per non far suscitare nessun dubbio o vocio verso l´elezione di un Suo successore? Se uno ci pensa, questa opzione (quella di far levare l´abito bianco a Papa Benedetto) é valida anche oggi, visto che Papa Benedetto ha dimostrato di non essere totalmente docile (ogni tanto parla e scrive … da Papa), tanto che i giornalisti mainstream allineati devono ripetutamente affrettarsi a sottolineare che Lui non é il Papa. Mistero umano. Ma se si svolge lo sguardo verso il Cielo, forse si trova una spiegazione … divina.
E qui io penso al Vecchio Testamento – Libro di Giobbe (Versione CEI): dopo aver descritto Giobbe nella sua obbedienza al Signore e nella sua ricchezza, il testo continua: “Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. 7 Il Signore chiese a Satana: “Da dove vieni?”. Satana rispose al Signore: “Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo”. 8 Il Signore disse a Satana: “Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male”. 9 Satana rispose al Signore: “Forse che Giobbe teme Dio per nulla? 10 Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. 11 Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!”. 12 Il Signore disse a Satana: “Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui”. Non avendo successo con la prima prova, Satana ottiene da Dio di poterlo sottoporre ad un´altra prova. In questa, Dio permette a Satana di mettere le mani su Giobbe ma gli impone di risparmiargli la vita.
“Non stendere la mano su di lui”: qui é per me la chiave. Satana, cosi fermamente credo, é in realtá un servitore di Dio (se qualcuno é di opinione contraria, mi puó mostrare un testo che si ritiene genuinamente proveniente da Satana, dove Egli sminuisce od insulta Dio? –cosí imparo pure io – e non basta giá quanto giá implica il Libro di Giobbe?) a cui é stata concessa totale discrezionalitá nell´eterno tentativo di corrompere le anime sulla terra … salvo i limiti che gli pone Dio (quale quello di non mettere la mano su Giobbe o di non levargli la vita).
Se posso, diciamo, trasferire la conversazione di Dio e Satana nel recente passato, dove l´obiettivo di Satana é quello di portare nell´abisso l´intera umanitá (e a me viene in mente la visione di Leone XIII avvenuta nell´anno 1884– forse Satana ha ottenuto una proroga temporale, ma forse i cento anni sono iniziati piú tardi, visto che quanto succede sulla terra é sempre preceduto, e questo forse anche per decenni, da quanto si decide in Cielo), la storia si potrebbe essersi svolta cosí:
Satana andó di nuovo dal Signore e disse: “Permettimi di ingannare grandemente gli uomini sostituendo quanti piú tuoi sacerdoti sulla terra dai miei scelti”.
Ora poiché la strada piú facile per Satana per arrivare a questo obiettivo senza suscitare sospetti, visto che gli sono stati dati tutti i mezzi materiali sulla terra, sarebbe stato (oltre a fare infiltrare nelle schiere della Chiesa anche i suoi scelti) quello di sbarazzarsi dei sacerdoti fedeli a Dio (provocando una crisi di vocazioni, facendoli andare via in ogni modo possibile, facendoli ammalare gravemente al fine di non far piú esercitare loro il loro ministero ed anche peggio) e sapendo Dio questo, per impedire che l´operato di Satana contrastasse con i suoi piani (non diciamo nel Padre nostro: “sia fatta la tua volontá”?) e in relazione a ciascun sacerdote, gli potrebbe avrebbe risposto: “Ti é concesso, ma non stendere la mano su alcuni di loro” … specificandoli di volta in volta. E Satana “ha dovuto” accettare. Tradotto in termini terreni: a tutti gli agenti di Satana sulla terra (io mi immagino che siano inquadrati come in un esercito mondiale di professione, suddivisi in vari corpi e con gerarchia di tipo militare – ognuno pagato profumatamente attraverso il ricevimento di incarichi pubblici o meno o retribuiti con il successo come artisti, imprenditori, ecc. – Satana li ricompensa bene i suoi – ma ormai in servizio permanente del Diavolo, visto che Dio, salvo improbabili pentimenti, non li vorrá mai piú con Sé – con ogni individuo con il proprio grado e che esegue senza discutere gli ordini provenienti dall´alto quando arrivano e senza mai prendere una iniziativa al riguardo, che sembrino sensati o no) é ora vietato, su ordine dello Stesso, di stendere la mano su alcuni sacerdoti di Dio sulla terra – ma angariarli entro alcuni limiti, non é vietato.
E´ il caso di Papa Benedetto? Sí, a mio parere. E se fosse cosí, perché Dio potrebbe aver scelto questa soluzione? La risposta che mi so dare é solo questa: per rendere visibile, in tempi in cui a Satana é stato concesso di tentare di distruggere la Chiesa, a tutte le anime che vigilano, vegliano (esattamente come le “cinque vergini avvedute con le lampade”) e confrontano costantemente quello che dice e/o fa il proprio pastore spirituale (e ognuno scelga a quale sacerdote della gerarchia ecclesiastica applicare questo ragionamento) con quello che ha detto e fatto Gesú sulla terra, cosí da poter scoprire un eventuale inganno sparso da un sacerdote ormai corrotto (e per questo non intendo dire solo chi sia coscientemente in combutta con Satana, ma anche il ministro di Dio che ha ceduto grandemente alle tentazioni ed inganni del Diavolo, e fra queste quella piú grande: che Lui stesso e Dio non esistano) e non farsi cosí condurre sulla falsa via.
Dio, se mi é consentito di dire, tenendo in vita Papa Benedetto e impedendo che fosse spogliato della suo Ufficio, ha di nuovo riaffermato in termini attuali, il principio e diritto del “libero arbitrio” di ciascuno a seguirLo o rifiutarLo, lasciando a ciascuno la possibilitá di esercitare una scelta libera. Se invece avesse consentito all´abdicazione di Papa Benedetto, avrebbe permesso, poiché giá sapeva come Satana avrebbe perseguito i suoi obiettivi, al principio dell´”obbedienza assoluta all´autoritá” di trionfare a grave danno del principio del “libero arbitrio” del singolo che ne avrebbe sofferto gravemente, essendo l´esito giá fortemente determinato a favore di chi vuol trascinare con sé anche gli altri verso l´abisso infernale (non mi ricordo in occasione di quale apparizione la Madonna ha affermato – la riporto come me la ricordo: “Si deve obbedire agli ordini delle autoritá, ma solo se non contrastano con le questioni di Fede”). Questo perché l´individuo cristiano non avrebbe visto nessuna altra autoritá religiosa alternativa importante come possibile punto di riferimento e sarebbe stato piú propenso a capitolare a degli “ordini”, da qualsiasi autoritá fossero provenuti, che avrebbero contrastato con gli insegnamenti di Gesú. Comunque credo che, in generale, un modo di amministrare l´autoritá che imponga la cieca obbedienza verso di lei, quando questa ti impone di non poter neanche pensare o discutere sulla ragionevolezza degli “ordini” ricevuti, probabilmente renderebbe agli occhi di Dio inutile l´esistenza dell´uomo sulla terra: a che scopo farli vivere se non sono piú liberi di decidere fra il Bene ed il Male? (e ció varrebbe anche se il Male fosse dichiarato da qualcuno come il Bene). Insomma: é mia idea che siamo in presenza di un “Atto di Dio”, di un Suo intervento diretto (al pari di un super miracolo e forse anche di piú?) per influenzare in senso salvifico le scelte degli uomini sulla terra. Riprendendo una figura di cui sopra, é come se il Bene, nonostante tutti i tentativi del Male di abbatterla, tenesse ancora saldamente issata la propria bandiera (spirituale) in sfida al vessillo del Male che é stato issato laddove nessuno avrebbe mai creduto, ben visibile (quello del Bene) a chi si sente attratto o voglia in seguito scegliere questa come vessillo sotto cui vivere ed agire; vessilli di due poteri che si stanno schierando in preparazione della battaglia finale, appunto: quello del Bene e quello e del suo eterno naturale Avversario. Ció vorrebbe anche dire che Dio non ha abbandonato gli uomini sulla terra come sembrerebbe, ma sta agendo attivamente da dietro le quinte.
Concludendo: é mia opinione che Dio, non permettendo a Satana di fare dismettere l´abito bianco a Papa Benedetto, ha permesso di rendere ancora visibile a tutti la propria Fiamma sulla terra, invogliando cosí a chi lo voglia, di tenere accesa la propria lampada in risonanza con questa Fiamma; cosí come le lampade accese avrebbero consentito alle cinque vergini di riconoscere subito lo Sposo che si fosse materializzato davanti a loro nel buio della notte (e soprattutto a far riconoscere sé stesse allo Sposo), allo stesso modo, in questo tempo di buio satanico, consentirá alle vergini che terranno accesa la propria lampada in risonanza con gli insegnamenti millenari che costituiscono l´ossatura spirituale della Chiesa cattolica (che non va assolutamente confusa con le sue ricchezze materiali), di cui l´attuale Capo é Benedetto XVI, di riconoscere (e farsi riconoscere da) Gesú. E´una lampada accesa che peró li fará riconoscere anche ai suoi avversari che avranno man facile nel perseguitarli; e purtroppo su questo ci si deve preparare e mettersi nelle mani protettrici di Dio. Per questo é necessario rivolgersi con fiducia ed insistenza a Gesú (naturalmente cercando di emendarsi il piú possibile) perché arrivi il piú presto possibile … come Salvatore per chi lo invoca, ma come un severo ma anche giusto Castigatore per tutti gli altri (le stolte vergini, che pensano anche esse di avere le lampade accese ma non si sono ancora accorte, a causa dell´inganno che gli si sta giocando loro ai piú alti livelli, che in realtá sono spente) che se Lo troveranno davanti improvvisamente … come un ladro che viene nella notte (e questo ognuno l´ha voluto per sé, ma al Cristiano non penso sia dato permesso di augurarselo, tutt´al piú puó pregare che anche loro si convertano in tempo, perché se Gesú agirá in questo modo -cosa che credo certa- non vi sará piú tempo per loro di pentirsi).
E usando un altro esempio per descrivere la situazione attuale: é come se su un campo di grano che sta giungendo a maturazione risplendano due soli, uno opposto all´altro, e ciascuna pianta in questo campo, per il solo fatto che si rivolga verso l´uno o l´altro sole acquisti o l´una o l´altra natura: per i servitori del Padrone di casa che a breve dovranno fare la mietitura sará cosí piú facile separare la zizzania dal grano.
E dunque? Tutto quello che sta succedendo non é un caso: Dio ci ha detto chiaramente che il vero é unico Papa é Papa Benedetto XVI e Joseph Aloisius Ratzinger lo sa benissimo e sta facendo semplicemente la Sua volontá (1).
Domande finali a cui cerco di darmi da tempo una risposta: perché nonostante ci sia giá un Papa, e questo l´ha appena ribadito Papa Benedetto, si é avuto il bisogno di avere anche un altro papa? Chi lo ha deciso? Chi ne ha bisogno? Quale situazione eccezionale attuale lo giustifica?
.(1) Vedasi l´articolo di Andrea Cionci con il titolo ” “Il papa è uno solo” dichiara Ratzinger al Corriere. Ma non spiega quale dei due” in liberoquotidiano.it che, a mio avviso, coglie benissimo alcuni punti a favore di questa ipotesi.
Non me ne sono fatto una malattia, ma quelle dimissioni mi posero alcune domande. Si dimise perché altrimenti avrebbero pubblicato alcune sue foto compromettenti di una certa natura? Gli avrebbero fatto la pelle? Avrebbero sparato un missile aria-terra sul Vaticano? Il potere finanziario mondiale avrebbe fatto saltare le finanze vaticane? Eccetera. Ma la domanda più importante è: lo Spirito Santo era in vacanza quando elessero il gesuita Bergoglio? Lo Spirito Santo riesce ad ispirare i Cardinali, oppure è impotente ad influenzare la mente dei Cardinali, cosa che riesce spesso a Satana?
La realtà è la seguente: abbiamo un Papa dimissionario che al livello psicofisico è ormai finito. Per cui, qualora fosse rimasto in trincea, oggi si sarebbe dovuto dimettere… Invece, il Papa lo abbiamo, un po’ acciaccato, ma con la testa ci sta. E si chiama Papa Francesco, che ci piaccia, o meno. Neanche Pio XII piaceva a tutti per le sue idee politiche non condivisibili da tutti. Però, Pio XII – e Papa Borgia – rispettavano i dogmi. Li rispettava Papa Benedetto XVI. Li rispetta Papa Francesco? Se li rispetta, allora è Papa a tutti gli effetti.
Il vero scopo dell’ “intervista” è fare ottenere credibilità a Bergy, visto che non ne ha più.
Incomprensibile! E assai irritante, devo dire, questa situazione che, mi dispiace, Ratzinger sta alimentando.
Si accusa tanto Bergoglio di ambiguità, gli si rammenta la frase gesuana sul parlare chiaro “si=si e no=no”. Ma il papa dimesso non fa esattamente lo stesso?
Adesso basta! La Chiesa ha già sofferto abbastanza perchè non si aggiunga confusione a confusione, sofferenza a sofferenza!
Ma evidentemente a Ratzinger non passa per la mente: lui ha la coscienza libera e a posto…
Vergogna…vergogna che ci ha lasciato, come un pastore che se ne va e lascia le pecore in balia del lupo…lupo che poi è venuto; vergogna che, vedendo da lontano il suo gregge divorato dai lupi, non muove dito.
Sarebbe stato meglio, caro Ratzinger, se si fosse ritirato nel nascondimento, nel silenzio, e lontano dal gregge: tanto la preghiera – questo ha detto che voleva dare, no? – non ha distanza.
Invece sta qui, a dire ogni tanto qualcosa che, guarda caso, sconcerta sempre di più i fedeli.
Sì, sconcerta…perchè nella sofferenza che stiamo vivendo lui che dice? Che ha la coscienza a posto.
Eh no, caro papa dimissionario: non te ne uscirai così facilmente: devi, per giustizia, vedere quello che accade al tuo gregge dopo che lo hai lasciato. Ti tocca guardare il massacro che sta subendo. E chiuderti in una stanza, con “la coscienza a posto” non servirà a chetare il dolore che i fedeli stanno vivendo.
Buona pensione, e lieto ritiro…lei che può viverlo in mezzo alla Chiesa devastata.
p.s.: non sono un fanatico, come lei ci addita, caro papa dimesso. Sono uno dei fedeli che lei ha lasciato e che vive, a differenza di lei, in mezzo ai fratelli e sorelle fedeli che sono in preda alla cecità e che non riconoscono più chi e dov’è Cristo e tantomeno chi e dov’è la sua Chiesa.
Ancora con Ratzinger?
Ancora con l’acqua passata?
Questo si chiama masochismo.
Il papa è il dolce vicario di Cristo in terra.
Colui chiamato a ribadire la Sua Dottrina.
La Dottrina di Cristo è una, non cambia.
Non è né antica, né moderna.
È eterna.
E non è un’opinione, né opinabile.
E se qualcuno vi insegna una dottrina diversa, sia anatema.
Anatema sì, ma quando?
Ma come? Fa fatica a ricordare, a riflettere, ha bisogno che Georg gli ripeta le domande e suggerisca le risposte… Ma non era lucidissimo? Lo si diceva fino a poco tempo fa… Come è precipitato così? E allora, che intervista è a uno che non sente, non riflette, non parla?