Il Canto Gregoriano Strumento di Formazione del Sé: “Note di Gestione”.
28 Febbraio 2021
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, come di consueto il M° Aurelio Porfiri oggi conduce in streaming un suo incontro, dedicato, questa volta, al Canto Gregoriano. Leggiamo come:
Il Canto Gregoriano visto da una prospettiva ecclesiastica è un canto liturgico, in un’altra prospettiva, più culturale, è un evento spirituale con caratteristiche precise. Nell’ottica dello sviluppo della persona e di un buon rapporto con ciò che ci trascende, esso può essere di grande aiuto come elemento di crescita per la personalità.La formazione che utilizza nel suo complesso il silenzio, la meditazione e il canto gregoriano può offrire alla persona un’intuizione che illumina un aspetto della propria affettività o della propria professionalità.
Sensibilizzare le persone a trattare la spiritualità come un aspetto delle propria personalità del quale occuparsi e prendersi cura è il motivo che ha spinto l’autore a scrivere questo libro “Note di gestione” e molti sono gli spunti culturali che il lettore vi troverà.Il libro tuttavia vuole essere anche uno strumento per la formazione. In altre parole, chi vuole e né ha le competenze, può usare la metodologia descritta nel presente volume e, quindi, può utilizzare il silenzio, la meditazione e il canto gregoriano come leve di sviluppo per la formazione personale ed organizzativa. Se ne parla nel libro “Note di gestione” di Bernardino Manzocchi, presentato nella diretta streaming di oggi. Insieme a lui Sergio Bini, Guido Milanese, Bernard Sawicki. Modera Aurelio Porfiri.
Il programma sarà trasmesso in live streaming sul canale You Tube RITORNO A ITACA, su TWITTER e sulla fanpage in Facebook di AURELIO PORFIRI.
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Tag: gregoriano, porfiri
Categoria: Generale
Uno dei cambiamenti più profondi realizzati con il passaggio dal Vetus Ordo al Novus ordo è senz’altro quello avvenuto nella Musica liturgica. Pur essendo cresciuto con il Concilio Vaticano II, le chitarre ed i campi scuola, trovo sempre più insopportabile l’uso della chitarra. In breve: la musica è insieme armonia. unione dei diversi, la musica è ricchezza, cioè varietà nel tempo musicale e negli strumenti. La musica liturgica contemporanea, nelle musiche e nelle parole, evoca il presente, ma soprattutto rimanda ad un generico amore umano, il canto gregoriano, rimanda invece alla pienezza del tempo, quindi all’eternità.
PS Preciso di non avere alcuna formazione musicale specifica, ma, partendo dalla bellezza, vorrei dire universale, di alcuni brani, penso ad esempio all’aria sulla quinta corda di J.S. Bach, ho iniziato ad approfondire le materia. Osservo anche questo: se è vero che i bambini in fase della crescita devono imparare i sapori per poi poter essere liberi di mangiare ogni cosa, perchè, da adulti, privilegiare la semplicità della chitarra alla ricchezza dell’organo? Mi sembra una forma di castrazione.
“Formazione del Sé … silenzio, meditazione …
😍😍😍😍😍