Storie di Draghi. Osservatore Marziano le Rende Attuali. Accade Ora.

4 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Osservatore Marziano sta seguendo con divertito, ironico distacco le nostre tristi, desolanti vicende politiche, in cui passa per “saggezza” (ma dai!) un Colpo di Stato soft, che priva il popolo del diritto di scegliere chi lo governa. Cioè abolisce, in pratica, il voto. Osservatore Marziano ci ha mandato queste gustose righe: metafora? parabola? lettura mascherata della realtà? Scegliete voi…buona lettura. 

§§§

Storie di draghi.

Il cacciatore di Draghi di Tolkien e il promotore di Draghi.

In questa novella, Tolkien narra di un gigante stupido che si scontra con un furbo contadino, tal Giles.

Giles scaccia il gigante stupido con un rudimentale schioppo.

Diventa un eroe e persino il Re lo esalta.

Il gigante stupido, per vendicarsi, va trovare, grazie ad amicizie, un drago, tal Crisofilax, stimolandolo a far fuori Giles e a prendere il suo tesoro.

Il drago sfida Giles, il quale, grazie ad una spada magica, lo vince, imponendogli di risarcire i danni fatti al suo villaggio.

Il drago si impegna a farlo con il suo tesoro, ma non si fa più vedere.

Giles lo trova e lo fa prigioniero.

Il Re temendo che Giles si impossessi del tesoro del drago gli manda il suo esercito contro, ma Giles gli contrappone il drago.

Giles con l’aiuto del drago vince contro il Re e ne prende il posto per alcuni mesi.

Il drago allora decide di tornare alla sua caverna.

Ma la trova occupata da un dragoncello che non gliela vuole ridare.

Il drago si arrabbia e mena il dragoncello.

Poi torna dal gigante stupido, origine della sua sfortunata vicenda, (si fa nominare dragonleader) e gliele suona di santa ragione, e governa lui al posto del gigante stupido….

Mi si permette di cercare a tutti i costi, adattando e inventando coincidenze, una similitudine che sia ironicamente educativa?

Bene.

Si metta un partito populista, tipo Lega, al posto di Giles. Un sistema politico di sinistra (tipo PD), al posto del gigante stupido.

Un “berlusconi” al posto del Re.

Un ipotetico Draghi (adattato per metà), al posto del drago (e Monti al posto del dragoncello).

E si intuisce (sempre con molto sforzo immaginativo) qualcosa della storia italiana dal 2011 ad oggi.

Per quanto riguarda le prospettive è necessario aspettare di capire un paio di cose. Primo, che cosa farà e ordinerà la madre del drago che vive a Berlino.

Secondo, cosa dirà lo zio del drago che vive a Washington.

Terzo, che farà Giles? Ma Giles è scomparso dalla storiella?

E’ possibile non abbia capito cosa deve fare?

§§§




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16 commenti

  • Ottotrapen ha detto:

    Leggo che qualcuno minaccia uno spread a quota 500, se Draghi dovesse fallire. La cosa, anche se accadesse, non deve spaventare. Lo spread viene manovrato dai vari gruppi finanziari per scopi speculativi o di pressione politica ed è un indicatore delle contrattazioni di vendita o di acquisto degli investitori successive all’emissione dei bond, pertanto non influisce sulla spesa dello Stato per gli interessi, che è determinata dall’asta al momento dell’emissione.

  • Ottotrapen ha detto:

    La situazione attuale deriva dal fatto che nel 2018 il M5S ha ottenuto il 33% alle elezioni politiche. Quei poveracci, e non intendo il censo, che hanno votato il M5S non sapevano di votare per una banda di inetti guidata dallo Yorik della sinistra bravo solo a recitare vaffan…? Bastava ragionare sul fatto che tutta l’attuale sinistra italiana è fatta di inetti e che la maggior parte dei candidati del M5S erano personaggi che in tale sinistra di inetti non erano riusciti a emergere, perché ancora più inetti.
    Purtroppo neppure la destra, o centrodestra che dir si voglia, italiana è messa molto meglio. Berlusconi non è mai stato un genio politico, ha solamente pensato a curare gli affari suoi e le poche decisioni politiche gliele hanno suggerite i consiglieri di cui si circondava e che oggi non ci sono più. Da qui il crollo di FI. Salvini ha appreso a stare sulle barricate al tempo in cui militava nell’estrema sinistra, è bravo a scaldare gli animi della folla, ma non ha una visione strategica e come tattico è un fallimento. L’unico leader di spessore del centrodestra è la Meloni, però è tutto da vedere se riuscirà a dare una strategia alla coalizione.
    Guai se il centrodestra si frazionasse sull’appoggio a Draghi. Berlusconi è pronto a calare le brache, Salvini è tentato di farlo, ma l’unica soluzione positiva è quella prospettata da Meloni: astenersi e lasciare che Draghi e Mattarella si friggano e che Renzi rimanga fregato.
    Diciamocelo senza remore: Renzi è il più bravo di tutti a manovrare in politica, è un bravo tattico, ma non un fine stratega, è un buon colonello, non un generale di Stato Maggiore. Di sicuro ha lavorato per Draghi, ma non sappiamo per mandato di chi, se della Merkel o se dei democratici americani. Che Renzi sia legato mani e piedi ai Clinton-Obama ecc. è un dato di fatto, me lo ha confermato chi lo conosce bene ed è stato testimone della sua trasformazione al ritorno di un soggiorno di venti giorni negli USA, dove ha incontrato i personaggi suddetti. Basti ricordare che prima era contro le cosiddette unioni civili e al ritorno favorevole. Che cosa gli è stato promesso?
    Renzi ha dimostrato le sue capacità tattiche prima costringendo Zingaretti ad accettare di formare un governo con i 5 stelle. Zingaretti puntava alle elezioni alla fine del governo giallo-verde, lo aveva promesso a Salvini, perciò Salvini ha provocato la crisi di quel governo. E ora provocando la fine del governo giallo-rosso e della presidenza Conte, del quale era stato il primo sponsor. Ma neppure Renzi è infallibile, infatti era sicuro che i 5 stelle avrebbero appoggiato Draghi, per non dover tornare a casa a fare i disoccupati, invece i 5 stelle quasi certamente non voteranno la fiducia a Draghi.
    L’obiettivo del centrodestra deve prevedere l’elezione di un Presidente della Repubblica che non sia espressione della sinistra, perciò la coalizione deve puntare alle elezioni e a conquistare la maggioranza. L’unico modo per ottenere ciò è non dare alcun appoggio a Draghi, perché qualunque cosa possa pensare Salvini, Draghi non accetterà mai di formare un governo a termine.
    Non avendo il voto favorevole del M5S e del centrodestra Draghi sarà costretto a rinunciare e Mattarella a sciogliere il Parlamento e indire le elezioni.
    Se il centrodestra, per motivi di facciata, non vuole votare la sfiducia a un governo Draghi, deve obbligatoriamente astenersi, altrimenti vedrà allontanarsi la possibilità di andare al governo per almeno i prossimi sette anni.

    • ulisse ha detto:

      L’analisi dei politici è perfetta, non concordo su spred e bond, influisce eccome. Non concordo su far cadere Draghu. L”interesse è che Draghii migliori la situazione economica così la destra che non brilla come da lei stesso detto avrà compito più facile altrimenti toccherà loro provvedimenti impopolar o lo sfaceloi. Mi piacciono Cottarelli e Tito Boeri, quando era presidente INPS dicevo “non so quanto resisterà perché dice cose giuste” cioè il paese non può vivere con due terzi della popolazione pensionata (per esemplificazione).

  • Rustico ha detto:

    Il nome (solo il nome) del prossimo Presidente mi ha ricordato una delle tre “creature mitiche” che appaiono nell’Apocalisse:
    “Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. E si fermò sulla spiaggia del mare.”

  • giovanni ha detto:

    La soluzione Draghi e’ una imposizione della troika europea, i cui scopi sono ben noti perche’ declinati attraverso le politiche attive. Sui media e social e’ gia’ cominciata la solita operazione di incensamento che mi ricorda tanto quella Monti, il quale dopo pochi mesi dovette letteralmente scappare, talmente era inviso alla gente che tutt’oggi ne’ ricorda le gesta. Personalmente non ho mai trovato un banchiere che al posto del portafogli ha il cuore. Pertanto alla semplice analisi di quanto sopra riportato, non si puo’ essere ottimisti. Certamente l’apporoccio ai problemi di Draghi sara’ diverso da Monti , perche’ diverse sono le personalita’ e l’ esperienza insegna. Restano i fini , che secondo me’, non cambiano poiche’ la sorgente e’ sempre la stessa ora come undici anni fa’. Ed ora i debiti sono molti di piu’

  • Nicola Buono ha detto:

    Intervento di Padre Livio Fanzaga sul grande RESET ovvero il programma di un mondo nuovo di schiavi che ci stanno preparando ( a Radio Maria)

    https://youtu.be/aFqkQH9THTw

    • G,M. Fon. ha detto:

      a me sto Padre Fanzaga sembra un esaltato …Un giorno spara contro tutti , poi riceve una teefonata da Tornielli che gli dice di stare calmo , e cambia subito posizione. Ma che credibilità ha ?

    • Enrico Nippo ha detto:

      Tanto bravo nell’illustrare il Vangelo quanto abile cerchiobottista.

      A parte he sono anni che propina i messaggi di Medjugorie come se piovesse, dando per scontato che sia tutto vero.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Tanto bravo espositore del Vangelo quanto abile cerchiobottista.

      A aorte il fatto che da anni sta propinando messaggi di Medjugorie come se piovesse, facendo credere che sia tutto vero e con placet della Chiesa.

  • Due versetti al giorno... ha detto:

    Come ti esortai quando andai in Macedonia, rimani in Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse, e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali producono controversie piuttosto che l’opera di Dio che è fondata sulla fede.
    A Timoteo da Paolo, con affetto.

    • tre versetti al giorno ha detto:

      Adesso ci mettiamo anche a fare le gare sul numero di versetti?
      Tièh
      4Signore mio Dio, se così ho agito:
      se c’è iniquità sulle mie mani,
      5se ho ripagato il mio amico con il male,
      se a torto ho spogliato i miei avversari,
      6il nemico m’insegua e mi raggiunga,
      calpesti a terra la mia vita
      e trascini nella polvere il mio onore.
      (sal 7,4-6)

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Non ho capito la storiella… Cinquanta anni fa, in una situazione impensabile come quella odierna, eravamo già sulla piazza da tempo a manifestare contro il governo e magari a fare a botte con i Fascisti dell’epoca, che erano ideologicamente orientati come noi Comunisti. E, poiché temevamo il solito “golpe” all’italiana, in molti eravamo armati, in contatto con i capi partigiani, che, seppure invecchiati, ancora erano in grado di organizzarci .
    Oggi abbiamo una gioventù che si è assembrata come “sardine” per poi andare a farsi una pizzata. Il resto dei giovani – salvo una esigua percentuale – si dedica all’”apparenza”, alla movida, all’alcol e alla droga per ritrovare la serenità. Stiamo cadendo velocemente in un baratro. Velocità che non si fermerà con un governo di centrodestra, i cui elementi sono invisi a chi tiene i cordoni della borsa in Europa. Salvini e la Meloni sanno parlare molto bene. Ma per esperienza nell’amministrazione di una cittadina come Corridonia, delle cento proposte in campagna elettorale riuscimmo a realizzarne neanche il 5 per cento. Ottime realizzazioni, d’accordo, mentre il restante 95 per cento era tutta fantasia: quando devi trattare con un bilancio finanziario e con un personale, tutti i sogni finiscono nel cassetto.
    L’Italia non ha bisogno di tattici, arruffa popolo a base di slogan, ma di strateghi, calmi e preparati. E’ facile dire “prima gli Italiani”, facendoti scatenare addosso le ire di tutti i perbenisti con la pancia piena… Non sarebbe più politico (e più umano) chiedere di fare entrare in Italia e bambini con i loro genitori e salvarli da gelo dei Balcani? E andare a prendere con un aereo in Libia quelle africane incinte, o con bambini al seguito?
    Ci sono strateghi calmi e preparati nel centrodestra? E se ci sono, sono introdotti e rispettati in Europa? NO. Dato è da imbecilli criminali consegnare “un Draghi” (di cui oggi si parla) a un Conte, a un Renzi, ai 5 Stelle (che si convincono a colpi di poltrone) e alla Sinistra, è necessario che il centrodestra “si sporchi le mani” e lo sostenga, pur che ci tolga dalla confusione e dalla disperazioni in cui stiamo cadendo. La pandemia che mi terrorizza non è quella del Covid, ma quella della povertà per mancanza di lavoro. Mancanza non solo per i giovani della movida, ma per i cinquantenni che nessuno vuole più.
    Quindi, prima di fare i “puri e duri” a priori, vediamo quali sono le proposte di Draghi e poi decidiamo.

    • ulisse ha detto:

      ESATTO E’ QUELLO CHE HO DETTO SOPRA
      è necessario che il centrodestra “si sporchi le mani” e lo sostenga, pur che ci tolga dalla confusione e dalla disperazioni in cui stiamo cadendo. La pandemia che mi terrorizza non è quella del Covid, ma quella della povertà per mancanza di lavoro. Mancanza non solo per i giovani della movida, ma per i cinquantenni che nessuno vuole più.
      Quindi, prima di fare i “puri e duri” a priori, vediamo quali sono le proposte di Draghi e poi decidiamo.
      DI SOLITO INTERVENGO POCOI MA LA SIYTUAZIONE E’ TRAGICA. PRIMA O POI CESSERA IL BLOCCO LICENZIAMENTI E MOLTO RIDOTTA LA CASSA INTEGRAZION, DEBITO ALLE STELLE = DEFAULT TIPO ARGENTINI (9 VOLTE)

  • Antonio ha detto:

    Per chi ama la letteratura italiana del Novecento consiglio anche “Vincere il Draghi!” di Arturo Onofri.

  • Enrico Nippo ha detto:

    La parola “Re” non poteva non stuzzicare la mia fantasia, anche se nel suo apprezzabile racconto OM la accosta a un “berlusconi” che ha avuto ed ha tutt’altro che la dignità di un Re.

    Ritengo, invece, che in Italia, la nostra stupenda Italia, Terra ineguagliabile di Civiltà, Spiritualità e Arte, ci vorrebbe un Re che, prima di occuparsi dei 200 e passa miliardi del Recovery Plan, esordisse così:

    «Cristiani e Cattolici, cercheremo di essere indulgenti con tutti, anche con quelli che non la pensano come noi e non battono la giusta strada. La ricostruzione del nostro Stato nel senso cristiano e cattolico non ha nulla di comune con una concezione clericale di stato moderno. I nostri vescovi hanno compreso questo ritirando i sacerdoti dalla vita pubblica. Nessuno ha il diritto di fare il male agli altri soprattutto quando obbedisca alle norme del Vangelo. Se il nostro popolo saprà regolare la sua vita secondo i principi religiosi, l’odio, l’egoismo e tutte le bassezze umane spariranno dal mondo. L’uomo non vive solo del pane della sua terra, ma prima di tutto dello spirito che riflette l’eterno. Per me che sono cristiano, l’anima dell’uomo ha un valore immensamente superiore a quello della razza. Lo stato avrà grandi benefici se la gioventù crescerà disciplinata nei principi religiosi; la nostra fede non ammette esclusivismi; perciò noi lasceremo piena libertà anche alle altre credenze religiose”.

    Engelbert Dollfuss

    Dollfuss “sapeva che anche le migliori forme di vita politica restano carta e lettera senza spirito se non sono congiunte ad una vera riforma cristiana profondamente penetrata nelle anime” (monsignor Luigi Hudal, vescovo di Ela).

    Per leggere tutto

    https://www.ricognizioni.it/engelbert-dollfuss-la-breve-stagione-del-fascismo-danubiano/