Müller, Joe Biden: Chi Relativizza l’Aborto è contro la Fede Cattolica.

26 Gennaio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, grazie a kath.net vi offriamo questa importante intervista del cardinale Gerhard Müller, realizzata da Petra Lorleberg, in cui si tratta soprattutto dell’aborto, e della posizione decisamente pro-aborto manifestata sin dall’inizio della sua gestione dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.  La traduzione è nostra; ci scusiamo per eventuali errori o rigidità del testo. Buona lettura. 

 

§§§

Washington DC.-Roma (kath.net/pl) “Coloro che relativizzano il chiaro impegno per la santità di ogni vita umana sulla base di preferenze politiche con giochi tattici e offuscamenti sofistici si oppongono apertamente alla fede cattolica”. Questo è ciò che il cardinale Gerhard Ludwig Müller spiega in un’intervista esclusiva a kath.net sulle opinioni pro-aborto del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che è un membro della Chiesa cattolica. Il prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede spiega inoltre: “Ora gli Stati Uniti, con il loro potere politico, mediatico ed economico concentrato, sono in prima linea nella campagna più sottilmente brutale degli ultimi 100 anni per scristianizzare la cultura occidentale”.

 

kath.net: Cardinale, la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti ha criticato aspramente la politica sull’aborto del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden. D’altra parte, ci sono state alcune voci di vescovi statunitensi che hanno caratterizzato la critica della conferenza episcopale a Biden come sconsiderata. Il cardinale Blase Cupich di Chicago ha scritto sul suo account personale di Twitter che la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti ha fatto “una dichiarazione sconsiderata” all’inaugurazione del nuovo presidente. Vede le critiche dell’USCCB come giustificate o i vescovi stanno esagerando?

 

Cardinale Gerhard Müller: Un vescovo cattolico si distingue dai politici di potere e dagli ideologi per l’obbedienza alla Parola di Dio rivelata. Sarebbe un falso apostolo se relativizzasse la legge morale naturale per la sua preferenza politica o per la preferenza di questo o quel partito. Perché ogni uomo ne riconosce le esigenze nella sua coscienza sulla base della sua ragione. Quando i governanti politico-religiosi del loro tempo volevano proibire agli apostoli di proclamare gli insegnamenti di Cristo sotto minaccia di punizione, gli apostoli risposero: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”. (Atti 5:29).

Coloro che relativizzano il chiaro impegno per la santità di ogni vita umana sulla base di preferenze politiche con giochi tattici e offuscamenti sofistici si oppongono apertamente alla fede cattolica.

Il Vaticano II e tutti i papi fino a Francesco hanno descritto l’uccisione deliberata di un bambino prima e dopo la nascita come la più grave violazione dei comandamenti di Dio.

“Mi è stato rimproverato da un compagno frate che non sono tutto il kath.net dopo tutto: Il presidente dell’USCCB, l’arcivescovo Gomez, dice al presidente Joe Biden nella sua chiara dichiarazione: “Come insegna Papa Francesco, non possiamo rimanere in silenzio quando quasi un milione di vite vengono messe da parte dall’aborto nel nostro paese”. Qual è l’insegnamento della Chiesa sull’aborto?

Card. Müller: “Dio, il Signore della vita, ha infatti affidato all’uomo l’alto compito di conservare la vita, che deve essere realizzato in modo umano. La vita va quindi protetta con la massima cura dal momento del concepimento. L’aborto e l’uccisione del bambino sono crimini abominevoli”. (Vaticano II, Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo moderno, Gaudium et spes 51).

 

Kath.net: Il presidente Joe Biden si è presentato – non solo il giorno del suo insediamento – come un cattolico devoto e praticante. Quanto è credibile ai suoi occhi alla luce della sua lunga serie di dichiarazioni pro-choice e della sua dichiarazione ufficiale nel 38° anniversario della sentenza sull’aborto Roe v. Wade: “Negli ultimi quattro anni, il diritto all’aborto è stato sotto attacco estremo” così come l’annuncio di sostenere di nuovo massicciamente l’aborto negli USA e nel mondo, anche finanziariamente?

Card. Müller: Ci sono buoni cattolici fino ai posti più alti del Vaticano che in un cieco effetto anti-Trump sopportano o minimizzano tutto ciò che ora si sta scatenando contro i cristiani e tutte le persone di buona volontà negli USA.

Ora gli Stati Uniti, con il loro potere politico, mediatico ed economico concentrato, sono in prima linea nella campagna più sottilmente brutale per scristianizzare la cultura occidentale in 100 anni.

Sminuiscono le vite di milioni di bambini che ora cadranno vittime della campagna abortiva organizzata a livello mondiale sotto l’eufemismo di “diritti alla salute riproduttiva”, indicando i difetti di carattere di Trump.

Un confratello altrimenti molto stimato mi ha rimproverato di focalizzarmi troppo sull’aborto. Perché con la sconfitta di Trump è stato scongiurato il pericolo molto più grande che questo pazzo avrebbe premuto il pulsante nucleare.

Ma sono convinto che l’etica individuale e sociale abbia la precedenza sulla politica. Il limite è superato quando la fede e la moralità si contrappongono al calcolo politico. Non posso sostenere un politico abortista perché costruisce case popolari e per il bene relativo dovrei accettare il male assoluto.

 

kath.net: Ci sono vescovi negli Stati Uniti che hanno detto pubblicamente che Biden non è in piena comunione con la Chiesa cattolica a causa delle sue dichiarazioni e azioni pubbliche riguardo all’aborto, per esempio l’arcivescovo di Denver, Samuel J. Aquila, e l’arcivescovo di Philadelphia, Charles Chaput. Chaput sostiene che Biden non dovrebbe ricevere la comunione in questo momento. Al contrario, il cardinale Wilton D. Gregory, arcivescovo di Washington DC. ha detto che non si discosterebbe dalla pratica che Biden continui a ricevere la Comunione. Come valutate questo?

 

Cardinale Müller: Si è insinuata l’assurda opinione, anche tra i cattolici, che la fede sia una questione privata e che si possa permettere, approvare e promuovere qualcosa di intrinsecamente cattivo nella vita pubblica.

Nell’azione concreta, i cristiani in un parlamento o in un governo non sempre riescono a far rispettare la legge morale naturale in tutti i punti. Ma non devono mai partecipare attivamente o passivamente al male. Come minimo, devono protestare contro di essa – e per quanto possibile – resistere, anche se sono discriminati per farlo.

Coloro che come cristiani si dichiarano contro il mainstream della propaganda LGBT, l’aborto, l’uso legalizzato di droghe, la dissoluzione della sessualità maschile o femminile, sono stati conosciuti per essere chiamati “di destra” o addirittura “nazisti”, anche se erano proprio i nazionalisti con la loro ideologia biologista-darwinista sociale che si trovavano nella più aperta contraddizione con l’immagine cristiana dell’uomo.

“Gli spiriti affini (che denigrano gli altri con paragoni nazisti, ma allo stesso tempo sono indignati dai paragoni nazisti) hanno più probabilità di trovarsi dove uno si ribella al Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza – come uomo e donna.

 

kath.net: I vescovi statunitensi possono fondamentalmente fare affidamento su Papa Francesco per sostenere pienamente il loro impegno pro-vita, e al massimo ci potrebbero essere disaccordi sulla questione della sensibilità nel trattare con un presidente in carica?

 

Card. Müller: Al Santo Padre non sono mai mancate le parole più chiare contro l’aborto come omicidio premeditato e perciò è stato gravemente insultato da coloro che altrimenti si riferiscono così prontamente a lui e non possono sottolineare abbastanza forte il contrasto con il precedente Papa Benedetto XVI. Spero che a nessuno venga l’idea perversa di far pagare l’aborto e l’eutanasia per far entrare immigrati e migranti alla frontiera con il Messico, condonando così con il “silenzio” crimini contro l’umanità.

 

kath.net: Date le posizioni pro-aborto del nuovo presidente, i cattolici statunitensi possono e devono semplicemente acconsentire di buon grado ai suoi inviti all'”unità” e alla guarigione delle ferite?

 

Cardinale Müller: La riconciliazione è ciò che Dio ci ha dato attraverso Gesù Cristo. Specialmente per i cristiani in politica questa dovrebbe essere una linea guida per il loro discorso e la loro azione.

Ma una divisione ideologica della società non si supera emarginando, criminalizzando e distruggendo l’altra parte, in modo che alla fine tutte le istituzioni, dai media alle corporazioni internazionali, siano dominate solo dai rappresentanti del mainstream capital-socialista.

Negli Stati Uniti, come ora in Spagna, le scuole cattoliche, gli ospedali e altre istituzioni senza scopo di lucro sostenute con denaro pubblico saranno senza dubbio costrette a comportamenti immorali o chiuse se violano.

Al più tardi a quest’ora, anche la persona più ingenua deve rendersi conto se il discorso della riconciliazione nella società era inteso seriamente o era solo una manovra di propaganda. Soprattutto quelli che ne parlano così forte dovrebbero interrogarsi criticamente sul loro contributo alla divisione. Il motto “Se non vuoi essere mio fratello, ti spacco la testa” non è la strada giusta per la riconciliazione e il rispetto reciproco.

 

kath.net: Un contraccolpo così violento contro le politiche sull’aborto sarebbe concepibile nel mondo di lingua tedesca, in Austria, Germania e Svizzera tedesca?

 

Card. Müller: Dal 18° secolo con l’assolutismo abbiamo anche nella Francia cattolica, in Austria e in Baviera l’infelice tradizione del ecclesialesimo di stato (gallicanesimo, febronianesimo, giuseppinismo).

La chiesa non si definiva più per la sua missione divina per la salvezza di tutti gli uomini, ma per il servizio che poteva rendere alla società nel quadro del bene comune in dipendenza dallo stato. Solo una volta nel Kulturkampf contro l’assolutismo statale prussiano e contro le ideologie totalitarie fu offerta resistenza in nome della sua missione superiore (Pio XI, enciclica Mit brennender Sorge).

Da allora ci si subordina pubblicamente in larga misura agli obiettivi statali interni al mondo (la cosiddetta rilevanza del sistema) e ci si occupa solo nella cerchia privata dell’aggressiva decristianizzazione della società.

Un vescovo dell’Europa centrale si trova oggi di fronte alla scelta di sopravvivere con il conformismo o di essere bollato come fondamentalista dagli ignoranti.

 

kath.net: Mentre negli Stati Uniti la partecipazione assolutamente numerosa dei vescovi cattolici, per esempio, al più grande evento pro-vita del mondo, la Marcia per la Vita, è quasi un’abitudine, in Germania i pochi vescovi coraggiosi che vengono alla Marcia per la Vita si possono contare sulle dita di una mano.

 

Cardinale Müller: Non spetta a me giudicare il comportamento dei singoli vescovi. Sono sempre stato colpito da Clemens August von Galen, che fu consacrato vescovo di Münster il 18 ottobre 1933. Il suo motto era: Nec laudibus- nec timore. Nessuna lode umana, nessun frutto umano ci smuoverà.

 

kath.net: In Polonia, invece, i vescovi sono decisamente prolife. Apprezzate i loro sforzi?

Card. Müller: I polacchi, più di ogni altro popolo europeo, hanno sofferto e combattuto per la democrazia costituzionale e la fede cattolica per 200 anni. Ciononostante, sono in circolazione feroci pregiudizi contro questo paese. Anche nei circoli ecclesiastici questi luoghi comuni e stereotipi sono adottati acriticamente.

L’impegno di vescovi, sacerdoti e laici polacchi è attribuito a un sentimento di base tradizionalista di una nazione che dopo la dittatura nazionalsocialista e comunista e il dominio straniero non era ancora così matura per la democrazia.

Proprio dalla Germania e dall’Austria arrivano offerte di lezioni private di democrazia e di gestione di una società secolarizzata. Dovremmo essere più solidali con i nostri fratelli cattolici. Potremmo imparare cose importanti l’uno dall’altro e insieme fare del bene alla Chiesa cattolica nel mondo di oggi.

§§§

www.kath.net

 

„Mir hat ein Mitbruder vorgehalten, dass ich doch nicht alles an der Abtreibung festmachen dürfe“

Kardinal Müller über prochoice-US-Präsident Joe Biden– „Das II. Vat. und alle Päpste bis Franziskus haben absichtliche Tötung eines Kindes vor/nach Geburt als schwerste Verletzung der Gebote Gottes bezeichnet.“ Von Petra Lorleberg

Washington DC.-Rom (kath.net/pl) „Wer das klare Bekenntnis zur Heiligkeit jedes Menschenlebens aufgrund politischer Präferenzen mit taktischen Spielen und sophistischen Verschleierungen relativiert, stellt sich offen gegen den katholischen Glauben.“ Das erläutert Kardinal Gerhard Ludwig Müller im kath.net-Exklusiv-Interview über die Abtreibungsbefürwortung des neuen US-Präsidenten Joe Biden, der Mitglied der katholischen Kirche ist. Der emeritierte Präfekt der Glaubenskongregation erläutert weiter: „Nun stehen die USA mit ihrer geballten politischen, medialen und ökonomischen Macht an der Spitze der subtil-brutalsten Kampagne zur Ent-Christianisierung der westlichen Kultur seit 100 Jahren.“

 

kath.net: Herr Kardinal, die US-amerikanische Bischofskonferenz hat gegenüber der Abtreibungspolitik des neuen US-Präsidenten Joe Biden heftige Kritik geäußert. Andererseits gab es einige wenige US-amerikanische Bischofsstimmen, die die Kritik der Bischofskonferenz an Biden als unklug einstuften. Kardinal Blase Cupich aus Chicago schreibt auf seinem persönlichen Twitterauftritt, dass die US-amerikanische Bischofskonferenz zur Amtseinführung des neuen Präsidenten „eine unüberlegte Erklärung“ abgegeben hätte. Sehen Sie die USCCB-Kritik als berechtigt an oder übertreiben die Bischöfe?

 

Kardinal Gerhard Müller: Ein katholischer Bischof unterscheidet sich von Machtpolitikern und Ideologen durch den Gehorsam gegenüber dem geoffenbarten Wort Gottes. Er wäre ein falscher Apostel, wenn er um seiner politischen Präferenz willen oder aus Vorliebe für diese oder jene Partei das natürliche Sittengesetz relativiert. Denn dessen Forderungen erkennt jeder Mensch in seinem Gewissen aufgrund seiner Vernunft. Als die politisch-religiösen Machthaber ihrer Zeit den Aposteln die Verkündigung der Lehre Christi unter Androhung von Strafe verbieten wollten, antworteten diese: „Man muss Gott mehr gehorchen als den Menschen.“ (Apg 5, 29).

 

Wer das klare Bekenntnis zur Heiligkeit jedes Menschenlebens aufgrund politischer Präferenzen mit taktischen Spielen und sophistischen Verschleierungen relativiert, stellt sich offen gegen den katholischen Glauben.

 

Das II. Vatikanum und alle Päpste bis zu Franziskus haben die absichtliche Tötung eines Kindes vor und nach der Geburt als schwerste Verletzung der Gebote Gottes bezeichnet.

 

kath.net: Der USCCB-Präsident Erzbischof Gomez erklärt Präsident Joe Biden in seiner klaren Stellungnahme: „Wie Papst Franziskus lehrt, können wir nicht schweigen, wenn beinahe eine Million Menschenleben in unserem Land durch Abtreibung beiseitegeschoben werden.“ Was ist die kirchliche Lehre über Abtreibung?

Kard. Müller: „Gott, der Herr des Lebens, hat nämlich den Menschen die hohe Aufgabe der Erhaltung des Lebens übertragen, die auf eine menschenwürdige Weise erfüllt werden muss. Das Leben ist daher von der Empfängnis an mit höchster Sorgfalt zu schützen. Abtreibung und Tötung des Kindes sind verabscheuungswürdige Verbrechen.“ (II. Vatikanum, Pastoralkonstitution über die Kirche in der Welt von heute, Gaudium et spes 51).

 

kath.net: Präsident Joe Biden präsentierte sich – nicht nur am Tag seiner Amtseinführung – als gläubiger, praktizierender Katholik. Wie glaubwürdig ist das in Ihren Augen angesichts seiner langen Reihe von ProChoice-Aussagen und seines offiziellen Statements zum 38. Jahrestag des Abtreibungsurteils Roe v. Wade: „In den letzten vier Jahren wurde das Recht auf Abtreibung extrem angegriffen“ sowie der Ankündigung, Abtreibung in den USA und weltweit wieder massiv zu unterstützen, auch finanziell?

Kard. Müller: Es gibt gute Katholiken bis in höchste Stellen im Vatikan, die in blindem Anti-Trump-Affekt alles in Kauf nehmen oder herunterspielen, was jetzt gegen die Christen und alle Menschen guten Willens in den USA losgetreten wird.

Nun stehen die USA mit ihrer geballten politischen, medialen und ökonomischen Macht an der Spitze der subtil-brutalsten Kampagne zur Ent-Christianisierung der westlichen Kultur seit 100 Jahren.

Das Leben von Millionen Kindern, die jetzt der weltweit organisierten Abtreibungkampagne unter dem Euphemismus „Recht auf reproduktive Gesundheit“ zum Opfer fallen werden, spielen sie herunter mit dem Hinweis auf Trumps charakterliche Schwächen.

Mir hat ein sonst sehr geschätzter Mitbruder vorgehalten, dass ich doch nicht alles an der Abtreibung festmachen dürfe. Denn mit der Abwahl von Trump sei doch die viel größere Gefahr gebannt, dass dieser Verrückte auf den Atomknopf gedrückt hätte.

Nach meiner Überzeugung aber steht die Individual- und Sozialethik über der Politik. Die Grenze ist überschritten, wo Glaube und Moral mit dem politischen Kalkül verrechnet werden. Ich kann keinen Abtreibungspolitiker deshalb unterstützen, weil er Sozialwohnungen baut und ich wegen des relativ Guten das absolut Böse in Kauf nehmen müsste.

 

kath.net: Es gibt in den USA Bischöfe, die öffentlich davon sprechen, dass Biden wegen seinen öffentlichen Statements und Handlungen bezüglich Abtreibung nicht in voller Gemeinschaft mit der katholischen Kirche stehe, beispielsweise der Erzbischof von Denver, Samuel J. Aquila, und der Alterzbischof von Philadelphia, Charles Chaput. Chaput tritt dafür ein, dass Biden derzeit keine Kommunion erhalten solle. Demgegenüber sagte Kardinal Wilton D. Gregory, Erzbischof von Washington DC., er werde nicht von der Praxis abweichen, dass Biden weiterhin die Kommunion erhalten werde. Wie werten Sie dies?

 

Kard. Müller: Es hat sich die absurde Meinung auch bei Katholiken eingeschlichen, dass der Glaube Privatsache sei und man im öffentlichen Leben etwas in sich Böses zulassen, billigen und fördern könne.

Im konkreten praktischen Handeln wird es den Christen in einem Parlament oder einer Regierung vielleicht nicht immer gelingen, das natürliche Sittengesetz in allen Punkten durchzusetzen. Aber sie dürfen sich niemals aktiv oder passiv am Bösen beteiligen. Zumindest müssen sie dagegen protestieren – und soweit sie können – dagegen Widerstand leisten, auch wenn sie dafür diskriminiert werden.

Wer als Christ sich gegen den Mainstream der LGBT-Propaganda, die Abtreibung, den legalisierten Drogenkonsum, die Auflösung der männlichen oder weiblichen Sexualität erklärt, wird bekanntlich als „rechts“ oder sogar als „Nazi“ beschimpft, obwohl doch gerade die Nationalsozialisten mit ihrer biologistisch-sozialdarwinistischen Ideologie in offenstem Widerspruch zum christlichen Menschenbild standen.

Die Geistesverwandten (die andere mit Nazi-Vergleichen verunglimpfen, aber sich zugleich über Nazi-Vergleiche empören) finden eher dort zusammen, wo man gegen den Gott rebelliert, der den Menschen nach seinem Bild und Gleichnis geschaffen hat – als Mann und Frau.

 

kath.net: Können sich die US-amerikanischen Bischöfe grundsätzlich darauf verlassen, dass Papst Franziskus ihr prolife-Engagement in vollem Umfang unterstützt und es allerhöchstens in der Frage des Feingefühls im Umgang mit einem amtierenden Präsidenten zu Unstimmigkeiten kommen könnte?

 

Kard. Müller: Der Heilige Vater hat es deutlichsten Worten gegen die Abtreibung als vorsätzlichen Mord niemals fehlen lassen und wurde deshalb übelst von denen beschimpft, die sich sonst so gern auf ihn berufen und den Gegensatz zum vorherigen Papst Benedikt XVI. nicht laut genug hervorheben können. Ich hoffe, dass niemand auf die perverse Idee kommt, die Abtreibung und Euthanasie mit dem Einlass von Einwanderern und Migranten an der Grenze zu Mexiko aufzurechnen und so Verbrechen gegen die Menschlichkeit mit „Schweigen“ in Kauf zu nehmen.

 

kath.net: Können und sollten sich US-amerikanische Katholiken angesichts der Pro-Abtreibungs-Positionen des neuen Präsidenten einfach gutwillig auf seine Aufrufe zu „Einheit“ und Heilung der Wunden einlassen?

Kard. Müller: Versöhnung ist das, was uns Gott durch Jesus Christus geschenkt hat. Gerade für Christen in der Politik soll dies auch ein Richtmaß ihres Sprechens und Handelns sein.

Aber eine ideologische Spaltung der Gesellschaft wird nicht dadurch überwunden, dass eine Seite die andere an den Rand drängt, kriminalisiert und vernichtet, so dass am Ende alle Institutionen von den Medien bis zu den internationalen Konzernen nur noch von den Vertreten des kapital-sozialistischen Mainstreams beherrscht werden.

In den USA werden wie jetzt in Spanien ohne Zweifel die katholischen Schulen, Krankenhäuser und andere mit öffentlichem Geld unterstützten gemeinnützigen Institutionen genötigt werden zu unmoralischem Verhalten oder bei Zuwiderhandlung geschlossen.

 

Spätestens jetzt muss es auch der Naivste merken, ob das Gerede von der Versöhnung in der Gesellschaft ernst gemeint oder nur ein Propaganda-Trick war. Gerade diejenigen, die so lauthals davon reden, sollten sich kritisch nach ihrem Beitrag zur Spaltung fragen. Die Devise „Willst du nicht mein Bruder sein, dann schlag ich dir den Schädel ein“ ist nicht der richtige Weg zur Aussöhnung und zum wechselseitigen Respekt.

 

kath.net: Wäre eine so heftige Gegenreaktion gegen die Abtreibungspolitik im deutschen Sprachraum denkbar, in Österreich, Deutschland und der deutschsprachigen Schweiz?

Kard. Müller: Wir haben seit dem 18. Jahrhundert mit dem Absolutismus auch im katholischen Frankreich, Österreich und Bayern die unselige Tradition des Staatskirchentums (Gallikanismus, Febronianismus, Josephinismus).

Die Kirche definiert sich nicht mehr von ihrer göttliche Mission am Heil aller Menschen her, sondern vom Dienst, den sie im Rahmen des Gemeinwohls in Abhängigkeit vom Staat der Gesellschaft leisten darf. Nur einmal im Kulturkampf gegen den preußischen Staatsabsolutismus und gegen die totalitäre Ideologien wurde Widerstand geleistet im Namen ihrer höheren Sendung (Pius XI., Enzyklika Mit brennender Sorge).

Seitdem ordnet man sich öffentlich weitgehend dem innerweltlichen Staatszielen unter (die sog. Systemrelevanz) und setzt sich nur im privaten Kreis mit der aggressiven Dechristianisierung der Gesellschaft auseinander.

Ein Bischof in Mitteleuropa steht heute vor der Wahl, mit Konformität zu überleben oder von Ignoranten als Fundamentalist gebrandmarkt zu werden.

 

kath.net: Während in den USA die absolut zahlreiche Teilnahme katholischer Bischöfe bsp. am weltgrößten Prolife-Ereignis, dem March for Life, fast schon Gewohnheit ist, lassen sich in Deutschland die wenigen mutigen Bischöfe, die zum Marsch für das Leben kommen, an einer Hand abzählen.

Kard. Müller: Mir steht es nicht zu, das Verhalten einzelner Bischöfe zu bewerten. Mich hat immer Clemens August von Galen beeindruckt, der am 18. Oktober 1933 zum Bischof von Münster geweiht wurde. Sein Wappenspruch lautete: Nec laudibus- nec timore. Nicht Menschenlob, nicht Menschenfrucht soll uns bewegen.

 

kath.net: In Polen wiederum sind die Bischöfe ausgesprochen markant prolife. Schätzen Sie ihre Bemühungen?

Kard. Müller: Die Polen haben mehr als alle anderen europäischen Völker seit 200 Jahren für die rechtsstaatliche Demokratie und den katholischen Glauben gelitten und gekämpft. Dennoch sind bösartige Vorurteile gegen dieses Land im Umlauf. Auch in Kirchenkreisen werden diese Gemeinplätze und Stereotypen unkritisch übernommen.

Den Einsatz polnischer Bischöfe, Priester und Laien ordnet man einem traditionalistischen Grundgefühl einer Nation zu, die nach der nationalsozialistischen und kommunistischen Diktatur und Fremdherrschaft noch nicht so reif sei für die Demokratie.

Ausgerechnet kommen aus Deutschland und Österreich die Angebote auf Nachhilfe-Unterricht in Sachen Demokratie und im Umgang mit einer säkularisierten Gesellschaft. Wir sollten wohlüberlegt solidarischer sein mit unseren katholischen Brüdern und Schwestern. Wir könnten Wichtiges voneinander lernen und gemeinsam Gutes bewirken für die katholische Kirche in der Welt von heute.

 §§§




STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti

Su Gab c’è:

@marcotos




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

18 commenti

  • silvio esposito ha detto:

    L’inaccettabile diventa accettabile, addirittura un bene quando si sa usare molto bene il sistema della “rana bollita” e della finestra di Overton per manipolare le masse. Lentamente si è arrivati non solo a considerare l’aborto un diritto, ma a voler rendere legale l’infanticidio, perchè di questo si tratta quando l’aborto avviene uccidendo il bambino al nono mese appena sta nascendo. In Australia si è arrivati già ad una proposta di legge per autorizzare l’infanticidio e in Norvegia come in alcuni stati americani si sta arrivando a legalizzare la pedofilia!!! E’ la sacralità della vita in gioco. Perciò deve unanime la voce dei cattolici a dire stop a tutto quello che lede anche minimamente la sacralità della vita.

  • piero ha detto:

    In privato una cosa e in pubblico il suo opposto e‘ il comportamento ortodosso dei „CATTOLICI MATURI“ in Italia ben noto da diversi lustri.

  • Piero ha detto:

    Politici ipocriti, sedicenti „Cattolici Maturi“,non sono piu’per noi una sorpresa;in privato aderiscono astrattamente ad un‘etica e
    pubblicamente alla prassi opposta.Forse soffrono di uno sdoppiamento della personalità .

  • Raffaella ha detto:

    Qualcuno sa spiegarmi perché parlano sempre DOPO?

  • jb Mirabile-caruso ha detto:

    Gesù Cristo: “Chi non è con Me è contro di Me”.

    Questa è la più stringata ed inequivocabile affermazione che Gesù abbia mai fatto e con cui TUTTI i consacrati della Chiesa cattolica di Cristo – dal Papa all’ultimo don Abbondio di campagna – debbono confrontarsi nell’esercizio delle loro sacre funzioni.

    L’equivocità così dilagante ed artatamente funzionale alla confusione distintamente tipica del mondo vaticano-secondista NON appartiene alla Chiesa Cattolica di Gesù Cristo!

  • Fabio ha detto:

    Muller parla a nuora perché suocera intenda?

  • alessio ha detto:

    Purtroppo questi interventi sono spesso
    tardivi , o addirittura avvengono dopo
    le elezioni ,come avvenuto in
    America .
    Domani è il giorno della Memoria , che
    ricorda la Shoah , vorrei che questa
    tragedia fosse paragonata dai vescovi a quella
    macelleria di stato che è l’aborto
    e non ai migranti .

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Strana precisazione, da parte del card. Muller, secondo cui l’ aborto è condannato, nella Chiesa Cattolica, sin dal Vaticano II e da tutti i papi sino a Francesco. E prima, invece ? Tutti felici e contenti ? Tutti intenti a santificare Erode ? Mi dispiace molto che il card. Muller, noto per la sua adesione alla teologia della liberazione che ha definito “patrimonio della Chiesa”, continui ad avere, verso il Vaticano II, una idolatria che gli impedisce di vedere e sentire la Chiesa che precede quel disgraziato evento.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Difficile, anzi impossibile scrollarsi di dosso la crosta del vaticano II e della teologia della liberazione. Cui, ora, si aggiunge l’ecoteologia.

    • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

      Il richiamo alla pastorale post CVII vale qui come argumentum ad personam, non ha valore assoluto; il cardinale intende confutare possibili appoggi, da parte dei “catto-dem”, chiamiamoli cosi’, a qualche “evoluzione della morale”, o robe del genere. In altre parole, se un divorziato-risposato mette in bella vista un ritratto del Papa, questo gesto mette in imbarazzo molti cattolici, ma questo tale avrebbe, ahime’, dei buoni motivi per farlo; ma se il ritratto lo piazza in bella vista un politico ultra-abortista, gli si puo’ e gli si deve rinfacciare la contraddizione. (poi, magari gli imbarazzi sarebbero maggiori presso il Tevere che sul Potomac, ma questo e’ un altro discorso).

  • un versetto al giorno ha detto:

    Giosuè 24,15
    –Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire….—
    E’ come dire che preti e vescovi che non rispettano e inducono i fedeli a non rispettare un preciso comandamento di Dio (non uccidere) devono andarsene a servire altri dei, ma non possono dirsi servitori di Cristo.

  • Marco Matteucci ha detto:

    DOVETE AVER PAURA, SI! DI PERDERE LA SALVEZZA ETERNA!

    “Con l’amore proveniente dalla Trinità Sacrosanta e dalla Nostra e Vostra Regina e Madre, ricevete le Benedizioni per poter procedere con fede.

    Amato Popolo di Dio:
    Come Principe delle Milizie Celesti sono stato mandato ad annunciarvi:
    Siete amati dalla Santissima Trinità e dalla Nostra e Vostra Regina e Madre degli ultimi tempi, la cui immagine rappresenta ciò che ogni figlio di Dio non deve dimenticare in questo momento.

    Come figli nati dalla Croce, portate il sigillo della Croce, alla quale non dovete mai rinunciare, poiché la Salvezza della creatura umana è implicita in Essa. È quell’Amore di Cristo che si dona ai Suoi figli attraverso la Croce e, quindi, anche per mezzo della Regina e Madre degli Ultimi Tempi.

    Un Popolo che era fedele ha cessato di esserlo di fronte all’insurrezione contro i Comandamenti della Legge di Dio, davanti alla loro deformazione e al grave peccato che avvolge le creature umane, che si sono lasciate traviare dal Demonio e così agiscono e operano come figli distanti dal Padre.

    Sperando di essere premiati per ciò che non meritate, preferite continuare come prima che le orde di Satana invadessero le menti e indurissero i cuori degli uomini. Non sarà così, chi aspetta un domani migliore si trova speranzoso nel proprio pensiero unico, senza percepire nella propria coscienza quanto l’umanità sia stata trasformata nella sua totalità.

    In questi ultimi tempi l’umanità è stata pervasa da nuove ideologie, che l’hanno trasformata e allontanata dal suo Re e Signore Gesù Cristo in preparazione di questo momento in cui, attraverso questo virus, quella che altri non è che l’elite mondiale si è mostrata senza maschera alcuna, ma mostrando in attesa dell’arrivo dell’anticristo, quello che farà il tiranno, traditore, ingannatore e padrone delle anime di coloro che si consegnano a lui…”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.com/2021/01/26/dovete-aver-paura-di-perdere-la-salvezza-eterna/

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Una vergogna assoluta,non provata dai detrattori del Sacro.
    E con l’infanticidio si perpetua il deicidio.

    Nessuno è più povero, di chi ha perso la vergogna..

    Oremus Kirye Ekeison

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Sul tema, meglio: sul valore non negoziabile della difesa della vita umana nascente, a sostegno delle prese di posizione nette e coraggiose emerse dal seno dell’episcopato statunitense, ad oggi – dal Vaticano – si è fatta sentire solo la voce del card. Turkson (ignorata dalla stampa mainstream) cui si unisce ora quella del card. Müller. Verificheremo quale accoglienza riceverà da parte di confratelli e media.
    Soprattutto da parte di ministri del sacerdozio che, prima dei politici e dei governanti – ad ogni latitudine e longitudine – proprio perché investiti del compito primario di “ammaestrare” le genti, infranto il “silenzio” che regna sovrano, dovrebbero ispirare la protesta auspicata dal Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede contro il mancato rispetto della “legge naturale in tutti i punti”. E ripristinare in termini inequivocabili i fondamentali della morale cattolica, senza dare adito a fughe relativistiche, a motivo di un “bene relativo” per il quale sarebbe giustificabile e accettabile “il male assoluto”.

  • Claudio ha detto:

    Chi è “CONTRO” la vita è “CONTRO” DIO ed è di satana! Si alla vita, SI a DIO!