L’Istat e i Numeri del Virus. Troppe Cose che non Tornano. Mittdolcino.

19 Gennaio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, quello che segue è un articolo un po’ lungo, che abbiamo trovato su un sito, Mittdolcino, e che non è di semplice lettura. Ma è molto interessante perché si basa sui dati dell’Istat, e dà un quadro chiaro della situazione del Covid, su cui i robespierre incapaci del Ministero della Salute e del Governo decretano fallimenti di aziende e misure anti-costituzionali e illiberali, creando un clima di terrore nella popolazione. Buona lettura, in attesa che si abbiano i dati complessivi per tutto l’anno 2020. Senza dimenticare che una buona quantità di queste povere persone che hanno perso la vita sono da addebitare – non lo diciamo noi, lo dicono grandi giornali all’estero – alla responsabilità dell’esecutivo che in queste ore si aggrappa a ogni fuscello mercenario per sopravvivere. Buona lettura.

§§§

Questo articolo avrà un seguito. Qui analizziamo solo i dati ufficiali di mortalità in Italia, trovando dati direi eclatanti. Abbiamo solamente una esposizione dei dati rilevati da Istat e in seguito, in altri articoli, provvederemo ad approfondire e fare i nostri commenti in modo da “scatenare” il dibattito.

Approfittiamo dell’uscita dei dati definitivi ISTAT relativi alle persone decedute nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e il mese di ottobre 2020. Nonostante il vergognoso terrorismo mediatico e politico, i numeri parlano in maniera chiara. I numeri sono l’equivalente della bilancia per una persona a dieta. La bilancia non dice bugie.

 

I dati Istat forniti nel sito www.istat.it paragonano su base mensile i deceduti nell’anno 2020 verso la media dei deceduti nei 5 anni precedenti e sono aggregati per ogni provincia.

Come detto prima i numeri non mentono e non vogliamo essere negazionisti.

Il virus esiste, eccome.

Esattamente come altri milioni di virus che però non suscitano l’interesse di nessuno.

Stiamo solo cercando, come al solito, di analizzare le cose unicamente usando i fatti accaduti e cercando di usare dei criteri di razionalità che dovrebbero essere la base della politica che “non” decide nel nostro interesse.

I deceduti sono in aumento nel 2020, ma i dati dicono che il problema è enormemente inferiore a quanto affermato dai media main stream servi di coloro che hanno avuto enormi vantaggi dal creare questa situazione.

Nell’analisi dei dati si rileva immediatamente che nei mesi di gennaio e febbraio (pre-covid) è stato rilevato un grosso calo della mortalità rispetto alla media dei 5 anni precedenti.

Sono stati rilevati 117.253 decessi contro i 125.741 della media dei 5 esercizi precedenti.

Tale calo è del 6,75% sulla media dei 5 anni precedenti come vediamo dalla tabella che segue.

Media 2015/2019 2020 %Incremento
   125.741    117.253 -6,75%

Ci si chiede come mai, nei due mesi immediatamente precedenti la pandemia ci sia stato un calo così importante nei decessi nei due mesi più freddi dell’anno.

Io avrei un’idea ma lo scopo di questo lavoro è unicamente il voler fornire un’analisi dei dati al fine di dare uno strumento con cui ognuno di noi si possa fare una propria idea su quanto sta succedendo.

Dopo questo strano dato è iniziata la vera e propria pandemia con un significativo aumento dei decessi nei mesi di marzo e aprile come vediamo dalle tabelle sottostanti.

 Media 2015/2019 Marzo 2020 %Incremento
   49.489 60.614 22,48%
Aprile 2020
 Media 2015/2019 2020 %Incremento
   43.899 55.324 26,03%

Questi dati sembrano sono o meglio sembrano allarmanti, ma se osserviamo i dati stessi in un periodo più lungo (al 31/10/2020), notiamo che l’incremento è di grandezza completamente diversa.

01/2020 10/2020
 Media 2015/2019 2020 %Incremento
   536.025 588.331 9,76%

A prima vista l’incremento sembra grande, ma se lo confrontiamo con gli incrementi di anni precedenti notiamo che tra il 2014 e il 2015 si è verificato un aumento dell’8,67% e tra il 2016 e il 2017 l’aumento di mortalità è stato del 6,70% come vedete dalle tabelle successive.

Quindi rispetto al 2015 abbiamo una mortalità su tutto il territorio nazionale in aumento del 1,11%. Lascio a voi il commento se un aumento dei deceduti dell’1,11% deve scatenare la distruzione del tessuto economico e sociale di una nazione.

I valori li esprimiamo nelle seguenti tabelle:

Gennaio Ottobre
2014 2015 %Incremento
   496.403 543.522 8,67%
Gennaio Ottobre
2016 2017 %Incremento
   506.140 542.412 6,70%
Gennaio Ottobre
2019 2020 %Incremento
   530.785 588.331 9,78%

 

Qui di seguito abbiamo invece l’andamento dei decessi dal 2012 al 2020 con la percentuale di incremento sull’anno precedente.

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
   514.342    501.434    496.403    543.522    506.140    542.412    528.970    530.785    588.331
-2,57% -1,01% 8,67% -7,39% 6,69% -2,54% 0,34% 9,78%

 

Notiamo i picchi del 2015 e del 2017 e avendo avuto in seguito un anno in diminuzione (2018) e un anno stazionario (2019) un picco era atteso.

Ma vediamo il picco del 2020 e vediamo di esporre i dati e soprattutto la loro distribuzione sul territorio nazionale.

Innanzitutto, notiamo che l’incremento del 2015 (8,67%) è molto simile a quello del 2020 (9,78%).

Ma la cosa veramente interessante è la distribuzione territoriale dei decessi e il loro incremento.

Sembra che il Covid 19 sia molto attivo solo in Lombardia come possiamo vedere dalla tabella successiva. Potremmo quasi definirlo un virus “lombardo”.

Gennaio Ottobre
2019 2020 %Incremento
   82.720 110.453 33,53%

Osserviamo la distribuzione nelle singole provincie della Lombardia.

Provincia Media 5 anni 2020 % aumento
Varese 7642 8612 12,69%
Como 5061 6025 19,05%
Sondrio 1674 2055 22,76%
Milano 25895 32510 25,55%
Bergamo 8474 14511 71,24%
Brescia 9798 14198 44,91%
Pavia 5793 7582 30,88%
Cremona 3395 5510 62,28%
Mantova 3836 4754 23,92%
Lecco 2761 3743 35,59%
Lodi 1903 2852 49,87%
Monza e della Brianza 6488 8101 24,87%

 

Notiamo l’epicentro a Bergamo con un aumento super-anomalo del 71,24% che scende man mano che ci si allontana,

Indubbiamente i dati sono elevatissimi ed effettivamente preoccupanti. Qui nei mesi di marzo e aprile il virus ha colpito senza dubbio fortissimo.


Vediamo che oltre alla Lombardia il Covid è attivo (ma molto meno) in tutto il Piemonte soprattutto nelle provincie confinanti con la Lombardia come possiamo vedere dalla tabella successiva.

Gennaio Ottobre
2019 2020 %Incremento
   44.602 50.342 12,87%

Notiamo che la percentuale di aumento rispetto alla media del quinquennio precedente è nell’ordine del 12%. Quindi nettamente sopra la media nazionale ma enormemente inferiore rispetto alla Lombardia.


Dalla tabella successiva vediamo una distribuzione su tutto il territorio del Piemonte abbastanza uniforme con secche diminuzioni nelle provincie più lontane come Cuneo.

Provincia Media 5 anni 2020 % aumento
Torino 21630 24494 13,24%
Vercelli 2069 2401 16,05%
Novara 3486 4084 17,17%
Cuneo 5963 6344 6,39%
Asti 2507 2793 11,39%
Alessandria 5207 6024 15,70%
Biella 2060 2416 17,28%
Verbano-Cusio-Ossola 1681 1786 6,27%

Il valore di incremento nettamente inferiore sia alla media regionale (12,87%) che nazionale si ha in provincia di Cuneo che è la più lontana dalla Lombardia e nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola al confine con la Svizzera.

I valori del Piemonte sono elevati ma enormemente lontani da quelli della Lombardia e la confinante Valle d’Aosta presenta un risultato leggermente inferiore (12,61%).

Dopo il Piemonte confinante in gran parte delle provincie a parte quelle con incidenza più bassa (Cuneo e Verbano) veniamo alla Liguria.

Gennaio Ottobre
2019 2020 %Incremento
   18384 20.442 11,19%

 

Notiamo che la percentuale di aumento rispetto alla media del quinquennio precedente è nell’ordine del 11%. Quindi sopra la media nazionale ma enormemente inferiore rispetto alla Lombardia e leggermente inferiore al Piemonte.

Dalla tabella successiva vediamo una distribuzione su tutto il territorio della Liguria dalla quale si evidenzia che, tranne Genova, i dati sono in linea con l’aumento nazionale. Quindi la situazione è estremamente meno grave.

Provincia Media 5 anni 2020 % aumento
Imperia 2.503 2.739 9,42%
Savona 3.325 3.610 8,56%
Genova 10.045 11.341 12,90%
La Spezia 2.510 2.752 9,62%

Trentino-Alto-Adige

Gennaio Ottobre
2019 2020 %Incremento
   7.905 9.244 16,94%

Notiamo che la percentuale di aumento rispetto alla media del quinquennio precedente è nell’ordine del 16,94%. Quindi nettamente sopra la media nazionale ma enormemente inferiore rispetto alla Lombardia.

Dalla tabella successiva vediamo una distribuzione su tutto il territorio del Trentino-Alto-Adige dalla quale si evidenzia che i dati sono nettamente superiori alla media nazionale.

Media 5 anni 2020 %Incremento
Bolzano 3670 4244 15,64%
Trento 4235 5000 18,06%

Passiamo ora alla regione governata dal lockdownista Luca Zaia che chiuderebbe qualsiasi cosa causa il virus.

Media 5 anni Gennaio Ottobre 2020 %Incremento
   41.093 44.118 7,34%

Notiamo che la percentuale di aumento rispetto alla media del quinquennio precedente è nell’ordine del 7,34%. Quindi nettamente al di sotto della media nazionale.

Dalla tabella successiva vediamo una distribuzione su tutto il territorio del Veneto e notiamo chiaramente che il virus ha fatto danni veramente quasi trascurabili ed ha un tasso inferiore al picco di decessi del 2015 (8,67%) e appena superiore al picco del 2017 (6,70%).

Media 5 anni Gennaio Ottobre 2020 %Incremento
Verona 7477 8308 11,12%
Vicenza 6774 7281 7,49%
Belluno 2184 2244 2,74%
Treviso 6905 7359 6,58%
Venezia 7662 8313 8,49%
Padova 7553 7931 5,00%
Rovigo 2538 2672 5,28%

 

Notiamo che l’unica provincia con incidenza superiore alla media nazionale è Verona che si trova al confine con la Lombardia e molto vicina a Brescia e Bergamo epicentri della epidemia.

Le altre provincie hanno incidenze negli aumenti nettamente inferiori alla media nazionale e abbondantemente inferiori al picco del 2015.

Il lockdownista Zaia nel 2015 con un picco di mortalità dell’8,67% avrebbe dovuto chiudere ancora di più rispetto al 2020 che ha avuto un picco del 7,34%.


Il Friuli-Venezia-Giulia ha avuto un aumento dei decessi sulla media dei 5 anni dell’1,37% con Udine e Gorizia dove il numero dei decessi è addirittura diminuito.

Qui le tabelle.

Media 5 anni Gennaio Ottobre %Incremento
Friuli-Venezia-Giulia 12322 12491 1,37%

 

Vediamo la percentuale bassissima di aumento di decessi di quasi 10 volte inferiore alla media nazionale.

Non commento il dato, perché nei confronti di chi ha disposto il lockdown dovrei dire cose plausibili di querela.

Vediamo i dati provinciali.

Media 5 anni Gennaio Ottobre %Incremento
Udine 5321 5275 -0,86%
Gorizia 1525 1524 -0,08%
Pordenone 2689 2836 5,46%
Trieste 2787 2856 2,48%

Notiamo che nelle provincie di Udine e Gorizia i decessi sono addirittura diminuiti rispetto alla media dei 5 anni precedenti.


Veniamo ora a una regione dove si hanno i dati più contrastanti : l’Emilia-Romagna.

Media 5 anni Gennaio ottobre %Incremento
Emilia-Romagna 42.211 47.953 13,60%

L’Emilia-Romagna ha avuto un aumento dei decessi superiore alla media nazionale e superiore alla media degli ultimi 5 anni del 13,60%. Ma vediamo la distribuzione provinciale qui nettamente diversa tra una provincia e l’altra.

Media 5 anni Gennaio ottobre %Incremento
Piacenza 3033 4277 41,03%
Parma 4222 5683 34,62%
Reggio nell’Emilia 4560 5149 12,91%
Modena 6130 6760 10,28%
Bologna 9825 10462 6,49%
Ferrara 4066 4224 3,89%
Ravenna 3917 4063 3,74%
Forlì-Cesena 3630 4013 10,54%
Rimini 2828 3322 17,46%

Notiamo i valori altissimi e quasi “lombardi” delle provincie di Parma e Piacenza. Si nota immediatamente che sono le provincie confinanti con la Lombardia in particolare con le provincie di Brescia e Cremona.

Vediamo dalla tabella superiore che il virus cala sempre  di più percorrendo la Via Emilia fino a Bologna per poi risalire a mano a mano che ci si avvicina a Rimini dove i valori ritornano a livelli preoccupanti.

Il virus ha poi sconfinato nelle Marche e anche la provincia di Pesaro presenta valori particolarmente elevati.

Invece allontanandosi dalla via Emilia e andando verso il mare nelle provincie di Ravenna e Ferrara il virus si butta a mare e sparisce suicidandosi.


Analizziamo ora l’ultima regione con andamento anomalo :

Le Marche

Media 5 anni Gennaio ottobre %Incremento
Pesaro 3288 4114 25,11%
Ancona 4582 4841 5,65%
Macerata 3147 3335 5,98%
Ascoli Piceno 2067 2070 0,13%
Fermo 1764 1795 1,78%

 

La provincia di Pesaro che confina con quella di Rimini presenta valori preoccupanti mentre le altre provincie presentano valori fino a 10 volte più bassi rispetto alla media nazionale.

Molto strano. Sembra ci sia una enclave del virus nelle provincie di Rimini e Pesaro.


Il resto d’Italia presenta valori assolutamente trascurabili, nettamente al di sotto della media nazionale o spesso valori di mortalità inferiori agli anni precedenti come vediamo nella prossima tabella.

Marche 14.848,2 16.155 8,80%
Toscana 36.767,0 38.116 3,67%
Umbria 8.754,8 8.740 -0,17%
Lazio 48.927,2 49.077 0,31%
Campania 46.013,2 46.252 0,52%
Abruzzo 12.751,0 12.918 1,31%
Molise 3.247,4 3.250 0,08%
Puglia 33.104,0 35.023 5,80%
Basilicata 5.407,4 5.409 0,03%
Calabria 17.051,4 17.238 1,09%
Sicilia 44.715,4 44.877 0,36%
Sardegna 13.961,2 14.848 6,35%

Ricordiamo che il dato totale Italia è il 9,76%.

Vediamo che nel centro e nel sud i dati sono praticamente, scusate il termine, ridicoli.

Anche le Marche, nonostante la criticità della zona di Pesaro è sotto la media nazionale.

Per finire, anche se ho detto che non lo avrei fatto, non riesco a resistere e devo fare un paio di osservazioni.

Mi piacerebbe sapere :

I media main stream che mandavano gli inviati in Stazione centrale a Milano per intervistare quelli che scappavano e portavano il virus al sud, si sono chiesti come mai il virus al sud non è arrivato? Il virus si è fermato sul treno ed è tornato a Milano. Forse è un virus razzista e i terroni gli stanno sui coglioni. Si rifiuta di infettarli.

Il Governatore De Luca, l’uomo che voleva mandare i carabinieri con il lanciafiamme a casa delle persone ha registrato un aumento dei decessi sulla media dei 5 anni precedenti dello 0,52% e nella provincia di Salerno i decessi sono calati del 2,38%.

Cosa risponderà al popolo campano quando un giorno gli chiederà perché non si è opposto alla distruzione del tessuto economico e sociale per combattere il nulla?

Forse il popolo campano andrà a casa sua con il lanciafiamme per vedere se ci sono assembramenti ?

Tutti i governatori e che, essendo responsabili del settore sanitario, sono complici della distruzione del tessuto economico e sociale di una nazione come si discolperanno nei confronti dei cittadini?

E tutta la classe politica romana come si sentirà?

Questa era solo una esposizione di dati molto semplice guardando in modo freddo e distaccato i dati di persone purtroppo decedute.

§§§




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75 commenti

  • Giuseppe Di Longo ha detto:

    Buonasera,
    è da marzo 2020 che analizzo i dati storici dei decessi negli anni 2000-2020 in Italia e scrivo con riferimento ai dati dei decessi ISTAT da Voi riportati nel post https://www.mittdolcino.com/2021/01/19/i-numeri-del-covid-alias-pataccavirus-purtroppo-troppe-cose-non-tornano/  e riportati su altri siti, tra i quali, ad es., https://www.marcotosatti.com/2021/01/19/listat-e-i-numeri-del-virus-troppe-cose-che-non-tornano-mittdolcino/.

    Senza entrare nel merito di tutto l’articolo, segnalo che i dati dei decessi per i mesi di marzo e aprile 2020 indicati nel post sono errati, nel senso che NON coincidono con quelli contenuti nel dataset dell’Istat.

    In base al dataset Istat, ultimo rilascio 30 dicembre 2020, infatti, i decessi di marzo 2020 sono stati 86.261 e quelli di aprile 2020 sono stati 72.568. E non le cifre riportate da voi nel post.

    Conseguentemente, anche la variazione percentuale dei decessi di marzo e aprile rispetto al valore medio dei 5 anni precedenti è notevolmente superiore rispetto a quello indicato nel Vostro post, e circa il doppio.

    Allego tabella riassuntiva, estrapolata esclusivamente dal dataset Istat di cui alla pagina https://www.istat.it/it/archivio/240401 > Decessi anni 2015-2020.

    Credo sia necessario e doveroso correggere il dato, onde evitare di fornire informazioni errate e fuorvianti per i lettori.

    Distinti saluti.

    Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

    dott. Giuseppe Di Longo
    Torino

  • Gabriele ha detto:

    All’inizio della pandemia, il protocollo di terapia (intubazionedei pazienti) imposto dall’istituto superiore della sanità……qualche migliaio di decessi sbagliato!
    Negli anni 1920/1940 nascevano moltissimi bambini, 4/6 figli per donna fertile, le famiglie erano numerose, oggi di conseguenza abbiamo un aumento dei decessi over 85….
    In questi ultimi anni la percentuale di natalità è sotto la soglia di un figlio ogni donna in età fertile……………..
    Queste mascherine……….. da cosa proteggono??????
    Con la mascherina ho impastato cemento e sabbia per una mattinata e a fine giornata soffiandomi il naso avevo il fazzoletto ed il naso pieno di polvere!!
    Perché pagare le cliniche per i ricoveri COVID!

    • Marco Tosatti ha detto:

      ISS che ancora adesso non fornisce ai giornalisti che li chiedono i dati sui decessi…

      • Marko ha detto:

        Cos’è che non sarebbe chiaro ai giornalisti e a lei evidentemente? Le cause ed il numero dei decessi in netto aumento? perchè se lei è fissato con questa manfrina i dati li può trovare sul sito ISTAT (pag. 7 dell’ultimo rapporto) dove si segnalano 66000 morti con diagnosi di covid (ripeto diagnosi quindi non solo tampone positivo) nel corso dell’anno 2020 , inoltre in rete trova questa intervista dove si evidenzia come vengono conteggiati gli stessi https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/03/coronavirus-perche-i-morti-non-stanno-calando-come-vengono-conteggiati-il-responsabile-del-rapporto-delliss-sui-decessi-leccesso-di-mortalita-e-in-linea-con-i-paesi-ue/6024469/
        PS: inutile negare la realtà e spostare l’attenzione su altro senza controprove tra l’altro oppure non pubblicare commenti scomodi per pura convenienza!

        • Marco Tosatti ha detto:

          Peccato che quello che viene detto nell’intervista non sia vero. Nei mesi passati abbiamo avuto una quantità di testimonianze dirette di persone morte per altre cause e il cui decesso è attribuito al Covid. Anche personalmente ho testimonianze di persone che mi hanno scritto, andate in ospedale per altre cause e che si sono trovate sul documento di congedo “Covid”. Comunque, quello che ho pubblicato non è lavoro mio, ma di esperti. Se alcuni commenti non appaiono, è perché evito di pubblicare propaganda.

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Anche se fosse vero che i morti per Covid sono stati 66000, resterebbero inevase due domande: perché nessuna ricerca ufficiale sulle terapie, concentrandosi totalmente sui vaccini e mettendo al bando quanti, in autonomia, hanno cercato cure?
          66000 persone costituiscono all’incirca l’1% della popolazione italiana: avrebbe senso, comunque, fermare.il mondo per una mortalità del genere, la quale, in realtà, viene data allo 0,3%? Non sarebbe molto più logico proteggere in modo adeguato solo le categorie più a rischio?

          • Marco Tosatti ha detto:

            Certamente.

          • Milli ha detto:

            Conosco una decina di persone decedute la scorsa primavera a causa di cure sbagliate contro il covid per la proibizione di effettuare autopsie; degli amici di famiglia che conosco hanno avuto una perdita , causa leucemia, e sul referto volevano scrivere “causa covid” , malgrado il tampone negativo; mio zio ultraottantenne lo scorso dicembre finisce in ospedale in gravi condizioni e lì si infetta anche di Covid. Infine mio padre lo scorso mese si scopre positivo al covid e con pochi sintomi (perfettamente curabile a casa) gli prescrivono solo tachipirina e poi il solo cortisone, finisce in ospedale con i polmoni compromessi, in terapia intensiva si infetta anche con un batterio ospedaliero e muore.
            La verità è che non c’è nessun interesse istituzionale a curare le persone, tutto deve servire a ingrandire il terrore nella massa per vendere milioni di dosi di un vaccino sperimentale, di cui non si sa praticamente nulla.
            Non dimentichiamo che hanno bloccato la somministrazione dell’idrossiclorochina (utile nelle prime fasi della malattia) dopo la pubblicazione di un articolo scientifico poi rivelatosi falso e i documenti riguardanti ciò che è successo a Bergamo sono ancora secretati.

          • Don Ettore Barbieri ha detto:

            Ho sbagliato il conto, caro dottor Tosatti, e lei non mi ha corretto! 66000 morti sono in realtà lo 0,1% circa della popolazione italiana…
            Per Milli: mi sa che ha ragione Meluzzi: l’interesse economico non è l’unico motore e nemmeno il principale: è piuttosto un mezzo di manipolazione sociale.

          • Marco Tosatti ha detto:

            Caro don Ettore, ho problemi con l’aritmetica, si figuri con le percentuali…

  • Simone ha detto:

    Ciao Marco, anche io da marzo 2020 faccio questo studio comparativo utilizzando solo i numeri ufficiali ed in particolare i dati Istat. E le anomalie ci sono e’ un dato di fatto, come la distruzione del tessuto economico e sociale del nostro paese … e purtroppo avendo attivita’ in proprio nel turismo so benissimo di cosa stiamo parlando.
    L’ unica cosa che mi lascia ancora riflettere, ma giusto per fare l’ avvocato del diavolo, e’ che nei mesi di marzo e aprile abbiamo un incremente per effetto del contagio dei mesi precedenti … poi i valori si normalizzano nei mesi successivi rispetto agli anni precedenti anche per le misure di restrizioni adottate gia’ a partire da marzo 2020 stesso.
    Sicuramente i media sono gravi responsabili per la cattiva informazione che ha generato e genera ripercussioni gravvissime nel sistema economico e sociale, spacciando poi continuamente il numero di decessi giornaliero totale come una novita’ quando un alto numero di morti al giorno c’e’ sempre stato anche prima del covid.
    Un caro saluto
    Simone Buratti

    • Marko ha detto:

      Scusi ma lei crede che i mass media si divertano ad enumerare i decessi giornalieri per spaventare la gente?, oppure sia la gente (come lei) che ha paura di queste notizie e del virus conseguentemente, cioè lo scopre solo ora che si muore tuttora ogni giorno x altre cause?: ok le altre malattia non fanno notizia ma colpiscono sempre tuttavia non sono contagiose e nn hanno carattere emergenziale mentre i decessi COVID sono in più (in eccesso appunto) altrimenti sarebbero certamente compresi nel range normale i.e. mediano di ogni anno!

      • Marco Tosatti ha detto:

        I mass media, e non sto qui a ripetere cose già dette in passato, ripetono acriticamente la pappa che gli viene fornita da chi ha tutto l’interesse a creare e mantenere uno stato di terrore per tanti e diversi motivi, anche questi spiegati in passato. Se non legge quello che viene scritto da commentatori diversi, perché deve ripetere il bla bla che sugge dalle TV?

      • Milli ha detto:

        “Scusi ma lei crede che i mass media si divertano ad enumerare i decessi giornalieri per spaventare la gente?”
        Sì.
        Perché i mass media non insistono a ripetere alla gente :” non usate la tachipirina, usate un antinfiammatorio, prendete la vitamina D e la vitamina C”? Sa quanta gente in meno andrebbe all’ospedale ?
        Perché sui tg non si parla mai degli effetti collaterali del vaccino?

      • Simone Buratti ha detto:

        Gentile Marko, pensare che l’ informazione di massa ed in particolare dei mainstream media sia libera e’ purtroppo un’ illusione.

        Se poi i principali canali giornalistici si divertano o meno nel terrorizzare la gente questo bisognerebbe chiederlo a loro, forse qualcuno si divertera’ pure ma quel che e’ certo e’ che sono responsabili di generare confusione, il che e’ ancora peggio.

        Riguardo ai decessi che avvengono ogni giorno per qualsiasi tipo di ragione certamente ne ero a conoscenza anche prima del Covid, motivo per cui mi ha sempre disturbato e stonato il modo, le parole, ed i numeri utilizzati dai mezzi di informazione nel comunicare un bollettino giornaliero di decessi di cui francamente, con tutto il rispetto, ne faremmo volentieri a meno. E ne faremmo a meno soprattutto perche’ e’ un modo strumentale lasciando nella mente di chi ascolta queste notizie e con questa maniera di comunicarle l’ immagine e la paura che la causa di tutte queste morti sia il Covid.

        Ho chiesto a molte persone se fossero a conoscenza di quanti decessi ci fossero comunque in Italia giornalmente al di la’ del Covid e quindi prima del Covid, e quando ho informato loro dei dati ho trovato sempre meraviglia e stupore. Nessuno si chiedeva prima del Covd quanta gente morisse quotidiamente in Italia (e nel mondo) e direi che questa “ignoranza” e’ uno dei motivi per cui questo linguaggio usato dai mainstream media fa cosi’ tanto breccia.

        Qui non si sta discutendo il Covid, la contagiosita’, le terapie intensive etc etc ma lo strumentalismo e l’ abuso dei sistemi di informazione

  • giovanni ha detto:

    Una riflessione la storia ci insegna che quando si e’ presentata una epidemia grave, i governanti tendevano a minimizzare o addirittura negare . Col coronavirus invece,c’e stata ed e’ tutt’ora in corso, una campagna mediatica a reti unificate tendente aspaventare oltre ogni misura . Ora la sola valutazione su questo, dovrebbe indurre a sospettare.

  • Vitmarr ha detto:

    Sarebbe interessante considerare anche le cause di morte diverse dall’influenza virale , per verificare la mortalità delle altre patologie e compararla con la media dei 5 anni precedenti .

  • Romolo ha detto:

    L’analisi che lei fa e corretta ed ovviamente pone degli interrogativi da parte dei lettori del suo articolo. Se non sbaglio lei considera l’epicentro della cosiddetta pandemia nella città di Bergamo e provincia per poi espandersi ai capoluoghi limitrofi, nonché alle regioni limitrofe come Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Marche ecc. e sin qui tutto ok . Sicuramente ha usato le tabelle mensili del sito Demo ISTAT dalle quali si evince che i due mesi cruciali sono stati marzo e aprile 2020 e nelle regioni e capoluoghi da lei elencati cioè al nord Italia con la Lombardia al centro dell’attenzione . Però dallla verifica sui Grafici Interattivi sulla mortalità giornaliera ISTAT avrebbe notato che i decessi da lei correttamente individuati nei capoluoghi della provincia lombard e non , c’è una data di partenza comune dei picchi della mortalità che è il 7 marzo 2020 e c’è una data di fine che è all’incirca il 20 aprile . Siccome questo è verificabile dai grafici interattivi mortalità dei dati giornalieri ISTAT ( non più fruibili guarda caso dall’inizio 2021 modificati a dati mensili a gradino ) però dal sottoscritto fatti gli screen shot dei grafici con dati giornalieri , un altro interrogativo si deve aggiungere ai suoi : come fa un virus a scatenarsi contemporaneamente il 7 marzo a Bergamo, Milano, Monza, Brescia , Cremona, Piacenza, Parma e persino Pesaro che da Bergamo dista 388 km ? I grafici delle citt da lei analizzate sono sovrapponibili . A mio parere si dovrebbe andare oltre la cosiddetta pandemia e pensare a qualche altra causa . I grafici sono a sua disposizione . Cordiali saluti

    • Milli ha detto:

      Veramente il “paziente 1” è stato individuato a Codogno (Lodi) il 21 febbraio, ma già da allora si era compreso che il virus era circolante almeno da un mese. In realtà erano già due-tre mesi che arrivavano in ospedale diversi casi di polmoniti interstiziali difficili da curare (ma curabili) e il paziente 1 non era il vero n.1, non essendo stato né in Cina, né in contatto con chi vi si era recato.
      Il “caso Bergamo” è esploso dopo,
      Penso che in estate i casi siano diminuiti drasticamente non per merito delle chiusure ma perché col caldo estivo i virus influenzali si indeboliscono.

  • Marco ha detto:

    Questo aumento del 2020 avete calcolato che è avvenuto con 3/4 mesi di lockdown? Qualora non avessimo fatto i lockdown, questo 8 per cento di morti in eccessk, a quanto sarebbe arrivato?

    • Marco Tosatti ha detto:

      E lei è sicuro che i lockdown servano? Ci sono Paesi che non l’hanno fatto, e hanno dati migliori dei nostri. Parte dal presupposto – tutto da dimostrare – che i lockdown servano.

    • Milli ha detto:

      Vivendo a pochi km da Codogno, penso che il primo lockdown fosse doveroso, almeno qui , perché il virus era aggressivo e le cure tutte da trovare. Ma poi basta, basterebbe mantenere le misure di sicurezza (es distanziamenti, gel sulle mani, mascherine in alcune situazioni, limitare i viaggi all’estero non necessari) senza fermare la vita sociale ed economica delle persone.
      P.s. lo sapete che qui siamo virtualmente “zona bianca”? Sarà già l’immunità di gregge? Boo
      https://www.ilcittadino.it/stories/Cronaca/clerici-del-cts-ci-sono-aree-come-codogno-da-zona-bianca_64471_96/

  • Luca ha detto:

    Quindi rispetto al 2015 abbiamo una mortalità su tutto il territorio nazionale in aumento del 1,11%.

    Questa affermazione è ingannevole: per valutare l’aumento di mortalità fra 2020 e 2015 dobbiamo confrontare il totale dei decessi nei due anni. L’1,11% rappresenta l’incremento dell’incremento di mortalità.

    Per il resto condivido tutto e sarei molto curioso di sapere la sua opinione sulla diminuzione di mortalità nei mesi di gennaio e febbraio 2020, effettivamente anomala

  • Kri ha detto:

    Mi scusi, ma l’analisi dei dati fatta in questo modo mi sembra piuttosto sterile. Anch’io per prima ho avuto seri danni economici per il lockdown, tuttavia bisogna analizzare i dati in un’altra prospettiva. Come lei ha sottolineato l’incremento della mortalità è passato dal 22% circa a marzo 2020 al 9% circa nel periodo gennaio-ottobre. Si è chiesto cosa sarebbe successo senza il lockdown di marzo aprile…crede che i numeri sarebbero stati uguali? Inoltre il problema che ancora gran parte della popolazione non capisce non é la mortalità in se per sè, che è per fortuna solo dello 0,5-1%, molto più bassa di altri virus,ma cosa bisogna fare per curare questi pazienti che tolgono i posti letto nelle rianimazioni e nei reparti, sottraendoli a pazienti con altre patologie!!! Gli interventi chirurgici non si possono più fare, le liste di attesa aumentano, gli infarti e gli ictus devono pregare che nella loro città ci sia un posto letto disponibile o sono spacciati. Quale sarebbe la sua soluzione? far finta di nulla, riaprire tutto e rimandare a casa dai PS i Covid che non respirano per non intasare le rianimazioni, pregate che non sia un vostro parente. Il lockdown non piace a nessuno…ma trovate le alternative!!! Una possibile via di uscita c’é il VACCINO!!!

    • Marco Tosatti ha detto:

      Lei parte dal presupposto – tutto da dimostrare – che il lockdown sia servito. Ci sono Paesi che non l’hanno fatto, e hanno dati migliori dei nostri.

    • Kerigma ha detto:

      La Svezia non ha fatto né lockdown né mascherine né disinfettanti né misure di temperatura né tantomeno gli indispensabili tamponi: solo raccomandazioni alla popolazione; i risultati? Percentuale di mortalità inferiore alla nostra e caduta del Pil la metà della nostra (-10%).
      Ne è valsa la pena? Credo di no. Non moriremo di covid ma di miseria e di problemi psichiatrici!
      Cordiali saluti

    • Kerigma ha detto:

      “ma cosa bisogna fare per curare questi pazienti che tolgono i posti letto nelle rianimazioni e nei reparti, sottraendoli a pazienti con altre patologie?”

      Bisogna curarli a casa! Come si è sempre fatto, dai medici di base. Cerchi su YouTube le testimonianze di medici che, in barba ai protocolli, hanno curato centinaia di pazienti a casa: tutti guariti, con pochissimi ricoverati.
      L’ultima vista, riguarda una anziana di 80anni curata in casa con 67% di ossigenazione! 15 giorni difficili ma guarita… meditate gente, meditate

    • IPM ha detto:

      Anche l’efficacia del vaccino (o dei vaccini) è ancora tutta da dimostrare.

  • Luigi ha detto:

    La mia domanda è questa: a cosa sarebbe funzionale tutto questo? Chi ne trarrebbe vantaggio?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Tanti. Troppi. Dentro e fuori.

      • Paolo ha detto:

        Faccia qualche ipotesi cui prodest……… Pure noi ne abbiamo qualcuna avventata in testa, ma occorrerebbe una organizzazione veramente imponente……..

        • Marco Tosatti ha detto:

          Secondo la CNN solo Pfizer guadagnerà sui 23 miliardi di dollari con il vaccino. Solo loro. E poi ci sono tutti i “parassiti” di vario genere, politico, economico, ideologico per cui il Covid ha rappresentato una bella opportunità, ciascuno per i suoi obiettivi piccole e grossi….

    • Milli ha detto:

      Ci sono in ballo miliardi di euro spesi per i vaccini (circa 11) , solo in Europa. E , guarda caso , i contratti con le case farmaceutiche produttrici di vaccini sono secretati.
      Per non parlare della democrazia parlamentare, ormai un vecchio ricordo.
      Inoltre perché non ricordare gli enormi profiitti di Amazon? O del fatto che presto numerose attività saranno acquistabili a prezzi stracciati (dai cinesi)?
      Lo sa che noi in zona rossa non possiamo acquistare vestiti e casalinghi , solo online?

    • : ha detto:

      … chiese la bella addormentata nel bosco.

  • Milli ha detto:

    Vivendo a pochi km da Codogno , nei primi mesi della pandemia ho visto l’enorme aumento dei decessi (bastava guardare i muri su cui erano appesi gli avvisi mortuari), conosco diverse famiglie che hanno visto il loro caro uscire di casa in ambulanza per non vederlo mai più. Però in quei mesi quel virus era praticamente sconosciuto, e tale è rimasto fino a fine aprile grazie al divieto ministeriale di fare autopsie . Le cure (vi ricordate i respiratori che mancavano?) erano praticamente sbagliate.
    Ma ora non dovrebbe più essere così, ora abbiamo dei protocolli di cura a casa di successo, vedi quelli dei dott. Cavanna , dott. Remuzzi. Idrossiclorochina, eparina, antinfiammatori e tante vitamine risolverebbero da sole gran parte dei casi.
    Dovrebbero farli conoscere alle persone invece sono censurati e volutamente ignorati.
    Così i malati vengono parcheggiati con la sola tachipirina e il solo cortisone finché non arrivano in ospedale quando è troppo tardi.
    Non c’è volontà di curare ma solo di vaccinare a oltranza, con un vaccino di cui non si sanno gli effetti a lungo termine, non si conosce il costo, ogni dato è tenuto secretato.

    • IPM ha detto:

      Non so, se abbiamo le cure. Da varie fonti sembra, che diversi gruppi di medici o dei istituti hanno delle cure, pare anche documentate. Ma per quanto capisco io, il CTS, il Min Salute, il Governo… e chi più ha più ne metta, non le considerano. Avevo letto sulla Bussola che le ultime raccomandazioni ufficiali sono Tachipirina e “spetta che ti passa”.
      Smetto che non ho, ancora chiesto al mio medico di famiglia cosa farebbe in caso contrasti il virus. L’ha fatto Lei, sarei curioso sapere cosa Le ha risposto.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Beato l’uomo che non siede in compagnia degli stolti (Sal 1,1c).
    Ergo per essere beati non bisogna farsi eleggere nè per la Camera, nè per il Senato italiani, nè farsi accogliere nel collegio cardinalizio.

  • Emanuele d'Amore ha detto:

    Se i dati sono oggettivi, le interpretazioni invece sono sempre discutibili e spesso viziate da preconcetti. Incrementi della mortalità definiti trascurabili rispetto al 2015 sono invece rilevanti rispetto alla media del quinquennio. Quanto all’accusa rivolta a De Luca di aver sopravvalutato il problema, la risposta potrebbe essere che i dati sono bassi proprio grazie a misure drastiche e tempestive. Infine, quanto all’affermazione di aver devastato l’economia, faccio notare che la Svezia, spesso citata a sproposito, pur non avendo adottato il lockdown attraversa una crisi economica peggiore di quella dei suoi vicini nordici, con un numero di morti 4-5 volte più alto.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Ma Ella non tiene conto del fatto che l’aumento della mortalità in parte considerevole può essere dovuta al fatto che per le misure anticovid molti ammalati oncologici, cardiologici, broncopatici, sono stati trascurati e lasciati morire per mancanza di controlli, cure e interventi dovuti anche in assenza di contagio .

      • Massimo ha detto:

        Se ipotizzi più morti per le malattie trascurate devi però considerare (altrimenti è un conto fatto davvero male) che sono scomparsi i morti per incidenti stradali e sul lavoro che vuoto per pieno probabilmente andrà a compensare quelli trascurati…
        La verità che nessuno vuole capire e che i dati si possono leggere in 10 modi diversi. Se io voglio darti giustificare un dato trovo sempre delle motivazioni… Ricordo che fino a giugno un mio cugino negazionidiotista mi chiedeva tutto soddisfatto “ma tu conosci personalmente uno che sia ammalato di covid”? La conclusione per me è che come sempre storture ingigantimenti e gravi errori sono stati fatti ma purtroppo spostano di poco la portata del problema…

        • Marco Tosatti ha detto:

          Vedremo se i morti globali del 2020 sono tali da giustificare tutto questo. Se non lo sono – e in una reale pandemia, tipo la spagnola, devono essere veramente molto più alti – si può pensare a molte altre cose.

          • Marko ha detto:

            Ma perchè si fissa coi morti?, E se analizzassimo i dati sui malati e sui ricoveri ospedalieri? E il tasso di morbilità (non mortalità)? La pandemia non si dichiara in base al numero dei decessi ma in base a quanto il virus circola nell’intero globo terrestre; la cosa preoccupante di cui lei sembra non tener conto (forse per mancanza di logica non so) è che siamo ancora difronte a numeri preoccupanti nonostante le restrizioni di tutti questi mesi, parlo per mezza europa non solo Italia. Non vorrà mica vedere la gente sterminata per strada o gli ospedali stracolmi (come peraltro già visto pochi mesi fa in alcune regioni) prima di dichiarare l’emergenza!!

          • Marco Tosatti ha detto:

            Perché è sui morti che si fissano loro. E attribuiscono al Covid anche morti per origini diverse. Perché lo fanno? Lo chiesa a loro. E se non sbaglio le terapie intensive sono a circa il 30 per cento della capienza, in questo momento, e non solo di Covid e nonostante in questi mesi non sia stato fatto nulla per potenziarle. E conoscono diverse persone che l’hanno avuto; alcune senza praticamente nessuna conseguenza, altri curati a casa e guariti tranquillamente.

    • Ivan ha detto:

      Ciò che dici sulla Svezia è falso, basta vedere i dati in tempo reale su wordometer… Poi ti ricordo che negli anni precedenti in Italia si registravano in media 650mila decessi annuali ma con gli ospedali aperti, mentre nel 2020 gli ospedali sono rimasti chiusi e quasi inaccessibili, tanto che i decessi per le malattie cardiovascolari sono triplicati.. .
      Spegni la televisione amico mio…

    • Alda ha detto:

      Ci mancava il covidiota🙄🙄🙄🙄

  • : ha detto:

    In riferimento ad una delle conseguenze della folle gestione del problema Covid-19, leggo nella “Verità” di oggi:

    «L’allarme del “Bambino Gesù” [è un ospedale pediatrico] – Saliti con la pandemia i tentativi di suicidio tra bimbi e adolescenti»

  • Giuseppe Passoni ha detto:

    Aspetto con ansia l’analisi relativa a tutto il 2020 una volta che usciranno i dati definitivi. Intanto grazie.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Anche io.

    • davide ha detto:

      Il problema di questa analisi è che riguarda l’anno 2020 SOLO fino ad ottobre, quando la “seconda ondata” del virus non si era ancora manifestata. Quando si avranno i dati completi di tutto l’anno 2020 si potrà fare una analisi più corretta. Sono d’accordo per quel che riguarda le zone in cui il virus si è sviluppato. Bloccare tutta l’italia meridionale quando il virus lì praticamente non circolava è stato folle.

      • Marko ha detto:

        Mi scusi ma le potrei ribaltare il discorso: è perchè si era in lockdown totale (con obbligo di quarantena per chi veniva dal nord) che il virus non è circolato dato che molti al nord si erano ammassati sui treni e mezzi vari per tornare a casa. Gestione forse troppo prudenziale quello sì, forse si potevano fare altre strategie tipo lockdown mIrati etc etc ma con i se e i ma…Cmq in Cina hanno risolto così già da un pezzo!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Finalmente!!!!

  • Giuliano ha detto:

    Qualsiasi cosa accada, non ci ribelleremo. Il motivo è semplice: senza entrare nel merito di un giudizio morale il fatto incontestabile è che la presente popolazione italiana non ha più la reattività di quella degli anni ’60 e ’70. Questo sia nel bene, sia nel male. Faranno di noi quello che vogliono e lo sanno.

    • P&C ha detto:

      Mò dai Giuliano, lo dico anche a te . C’è Romano Prodi , detto mortadella, perbacco ! Non permetterà mai che facciano di noi quello che vogliono . Ci difenderà fino all’ultima “fetta” … coraggio .

    • P&M ha detto:

      Mò dai Giuliano, lo dico anche a te . C’è Romano Prodi , detto mortadella, perbacco ! Non permetterà mai che facciano di noi quello che vogliono . Ci difenderà fino all’ultima “fetta” … coraggio .

  • Enrico Nippo ha detto:

    ” In certe occasioni bisogna stare attenti nel parlare per non causare disturbi. Quando nel mondo avviene qualcosa di grave, la gente perde il controllo e si agita. Ma in queste situazioni è inutile parlare, ne derivano discussioni e lotte, discorsi che screditano gli altri e creano dei nemici.
    In tempi simili è bene stare a casa e dedicarsi alla poesia e ad altri svaghi.”
    Hagakure (testo samurai del XVII secolo)

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Trovo oltremodo disdicevole ai fini di una battaglia politica, confusa e imbrogliata, nient’affatto propizia alla soluzione della crisi con cui ci troviamo a dover fare i conti, la strumentalizzazione del numero dei decessi che stanno ad indicare – in buona sostanza – persone, persone che non ci sono più. La memoria delle quali impone l’obbligo della chiarezza, anche per rispetto del dolore dei loro cari, ai quali – in gran numero – è stata negata la possibilità di regalare ad esse il conforto di una carezza nel momento del distacco.

    • IPM ha detto:

      Certamente sono persone, concordo pienamente. Ma per governare o per inquadrare un problema serve anche razionalità. A noi che continuiamo a vivere dovremmo invece vivere con l’economia devastata, con problemi psicologici, con disturbi vari con i quali ci dovremmo confrontare ancora anni… (Oltre ai debiti)

  • Carlo ha detto:

    La domanda è: quando ci ribelleremo?

    • Enrico Nippo ha detto:

      La risposta è: mai.

      • romanodeluso ha detto:

        Enrico , non disperi ! C’è Romano Prodi ancora vivo e pinpante ! invochiamo RomanoProdi affnchè ci liberi dall’oppressore e ci vaccini lui personalmente , ora che sembra si possa sperimentare un vaccino per via rettale , detto volgarmente “clistere” .