Mons. Ics, Pera, Tarquinio e la Follia Totalitaria dell’Unione Europea.

3 Dicembre 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. ICS ha letto l’articolo che Marcello Pera ha scritto su Italia Oggi, e che potete leggere più sotto, sulle forme di ricatto che il nuovo totalitarismo che minaccia l’Europa, sotto le mentite spoglie di Unione Europea, sta esercitando nei confronti di Paesi liberi, quali la Polonia e l’Ungheria, per imporre la dittatura LGBTIQ; una forma di coercizione che neanche ai tempi dell’URSS sarebbe passata, nei confronti degli “Stati satelliti”. Ma tant’è…questa gente si crede onnipotente; il risveglio, prima o poi, sarà doloroso. Buona lettura.

 

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Caro Tosatti, allego un articolo di Marcello Pera su Italia Oggi, un vero capolavoro di derisione satirica della modestia intellettuale e della viltà di chi ha oggi il potere e di quei giornalisti che lo appoggiano.

Che ci fa rimpiangere non poco che lui abbia deciso di fare il “Cincinnato”, ritirandosi…

Nell’articolo Pera lamenta che il Parlamento europeo (presieduto dal grande statista Sassoli) ha denunciato Ungheria e Polonia per aver violato il diritti LGBTIQ, ed ha censurato la corte costituzionale polacca per aver negato il diritto all’aborto eugenetico.

Inoltre la UE dice che per avere i fondi per il Covid è essenziale riflettere lo Stato di Diritto. (La UE è Stato di diritto?).

Ora, se Polonia ed Ungheria vogliono i soldi per curarsi dal Covid devono immediatamente approvare l’aborto, il matrimonio gay, la teoria gender, l’LGBTIQ, ecc.

Cioè, dice Pera, devono rinnegare le tradizioni cristiane. Se volessero mantenerle sappiano che faranno morire di Covid il loro cittadini…. Fascisti!

Ma quali tradizioni cristiane? Visto che la chiesa “in corso d’opera” sembra esser piuttosto revisionista sul tema LGBTIQ, secondo i gusti di moda oggi nell’ambiente dietro le sacre mura, che invitano a includere….

E qui Pera risponde alla domanda (quali tradizioni cristiane?) indirettamente con un passaggio magistrale, dando una stoccata esemplare a Tarquinio, direttore dell’Avvenire.

Spiega Pera che l’ambasciatrice polacca in Italia e gli ambasciatori di Polonia e Ungheria presso la Santa Sede, (inascoltati), si son rivolti ai giornali italiani per richiamare l’attenzione.

Attenzione che è stata immediata naturalmente,….ma contro questi Paesi.

La migliore risposta immediata al richiamo di attenzione degli Ambasciatori viene appunto dal quotidiano cattolico dei vescovi italiani: Avvenire con una risposta chiarissima: “…calcio in bocca di Tarquinio, direttore di Avvenire, che fatica sette camicie al giorno per indovinare quale sarà il prossimo pensiero di Bergoglio…”.

Ma il calcio in bocca Tarquinio non lo dà alla UE, lo dà agli ambasciatori accusandoli di violare lo stato di diritto nel loro paese.

Perché vogliono esser cattolici?

Ma Tarquinio sta già mettendo fuori legge il cattolicesimo, anticipando in proposito il pensiero creativo di Bergoglio?

Questo è il messaggio (della prima settimana di Avvento) di Tarquinio, anticipatore del pensiero di papa Bergoglio?!

NOTA: Per tre volte nell’articolo Pera (beffardamente) si domanda che significa <Q> nell’acronimo LGBTIQ. Significa Queer, cioè un diverso che rifiuta una identità di genere.

Non vi dico a chi sto pensando…

Mons ICS.

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8 commenti

  • Creazionista ha detto:

    Il sig. pera parla adesso ma è stato a lungo alla corte del nano che tanto ha fatto per contribuire allo sfascio di questo Paese e al suo appecoronamento proprio a quell’europa che ora accusa

    • Iginio ha detto:

      Però alla fine la cosiddetta corte l’ha lasciata, quando ha capito che non poteva portare avanti la sua battaglia culturale. E non si è fatto strumentalizzare. Ha raccontato che una volta Berlusconi non faceva riunioni raccontando barzellette ma ascoltando. Si vede che poi B. è peggiorato con l’età anziché migliorare. Del resto è una sorte che purtroppo capita a molti vecchi.
      Parliamo invece dei cortigiani quirinalizi o vaticanisti… Di quelli che pullulano nella Rai e nei mass media scodinzolando a sinistra…

      • Creazionista ha detto:

        Non c’è mai stato un nano migliore dell’ultima versione

      • Paolo ha detto:

        Se non aveva capito con chi si stava mettendo è davvero poco intelligente; se lo aveva capito ma ci si è messo lo stesso, peggio. Un fervente cattolico come lui che si mette al servizio di un divorziato con figli da due donne diverse, che secondo la madre chiesa viveva in concubinaggio: forse non sapeva che berlusconi era un divorziato che viveva con un’altra donna, dalla quale aveva già avuto figli? E che si aspettava da un personaggio così? Questo sarebbe il Pera fervente cattolico?

        • : ha detto:

          Pera non è mai stato un fervente cattolico. E’ agnostico ma, caso raro, un agnostico a cui non si è fuso il cervello, per cui apprezza il fondamentale contributo che il Cristianesimo ha dato per creare la Civiltà occidentale, e non lo disprezza a prescindere come fa un comune borghese pasciuto. L’àmbito della sua comunanza che fu con Berlusconi è politico, cosa c’entrano le faccende personali di Berlusconi?. Allora si trattava di togliere l’egemonia ai sinistri: cosa che Berlusconi allora fece, e non ha più fatto negli ultimi anni, andandovi invece all’abbraccio.

    • Paoletta ha detto:

      Non avrei mai pensato di dover rimpiangere Berlusconi.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Voi non insorgerete. Non vi ribellerete. Non lo farete mai. Non farete mai niente, voi”.

    Mai come oggi le parole di Yukyo Mishima risuonano nella nostra (dis)umanità inconsistente e fiacca. Mai come oggi hanno il gusto acre di una medicina per risvegliarsi da un torpore di decenni, fatto di lotte mai combattute, di pesi che non ci appartengono e di spaesamento esistenziale. Un anno simbolico, sotto ogni punto di vista, il 2020, anche nel suo contenere, nel ventre giornaliero, il cinquantesimo anniversario della morte del grande scrittore giapponese.

    Lo hanno definito “l’ultimo samurai”, lo hanno chiamato “pazzo”, “nazionalista”, gli hanno affibbiato ogni tipo di epiteto o etichetta, senza mai dargli la definizione che da sempre gli spetta di diritto: un uomo libero. Libero dai preconcetti, libero dalla sua società, dai giudizi (auto)imposti dalla comunità, libero di poter sperimentare ogni tipo di pensiero e azione senza dover rendere conto a niente e nessuno, se non alla propria nipponica coerenza o alla costruzione di una figura certamente teatrale per certi versi – visto che il teatro è stato uno dei suoi rifugi e delle sue fonti artistiche – ma anche profondamente prometeica, dove il mito dell’uomo che ruba agli dei il fuoco per gli altri uomini, diventa quello di un uomo che sottrae un fuoco pallido a una nazione oramai esanime per restituirla ravvivata nel suo sacrificio, a chi poteva capire o avrebbe capito un giorno. Spegnendo il proprio fuoco vitale per rendere più alte le fiamme della torcia comune.

    https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/mishima-acciaio-sole-estetica-175766/

    Mutatis mutandi, chi vuol capire capisca.

  • emma ha detto:

    dai monsignore , ci dica a chi stava pensando …