Nobile: Santi, Giornate Internazionali e Progresso senza il Cristo.

30 Novembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Agostino Nobile ci ha mandato questa riflessione, come sempre estremamente acuta e centrata, scritta di getto. Buona lettura. 

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     Nobile

Una volta le scuole e i mezzi di comunicazione ricordavano i santi, ma dato che agli anticristo non sono mai andati giù, li hanno oscurati. Oggi si celebrano le Giornate per qualcuno o qualcosa, magari improponibili. Dalla protezione del clima e della biodiversità, ai pinguini, dalla pizza alla pulizia delle mani. Il 21 giugno abbiamo la Giornata mondiale delle giraffe, invece per il 31 di luglio è stata istituita la Giornata mondiale dell’orgasmo. Da quando è stata stabilita la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, celebrata il 25 novembre, le violenze non sembrano scemare. Secondo un rapporto realizzato dal servizio analisi criminale della direzione della Polizia Criminale su Violenza di genere e omicidi volontari con vittime donne “il numero di assassini volontari nei primi sei mesi del 2020 è sceso a 131 (per il Covid?), contro i 161 dello scorso anno, ma quello di donne uccise è salito da 56 a 59” (grazie o nonostante il lockdown?) Dunque, come prevedibile, celebrare le Giornate serve poco o niente se non a cancellare la celebrazione di quei santi uomini e donne che nella vita hanno realmente sostenuto spiritualmente, materialmente e psicologicamente l’essere umano.      

Il politico e diplomatico inglese Arnold J. Toynbee nel 1948 pubblica Civilization on Trial, Civiltà al paragone. Penso che al lettore minimamente sensibile basterebbe una piccola conoscenza dell’indole umana e della storia per considerare lavoro di Toynbee un’opera intensa e senza tempo. Riporto due concetti che i cristiani bistrattati da Bergoglio e dai falsi progressisti conoscono da  sempre. Toynbee, scrive: “Il Cristiano amerà il prossimo suo come sé stesso quando cercherà di aiutarlo a ottenere ciò che egli cerca per sé – vale a dire, la somiglianza e la comunione con Dio.”

A proposito del progresso privo del Figlio di Dio: “Il progresso spirituale individuale in questa vita porterà infatti con sé un progresso sociale molto maggiore di quanto non potrebbe essere altrimenti raggiunto. La via migliore per raggiungere una meta è di mirare non alla meta stessa, ma a una meta più alta di là da quella.” Ovvero, quando l’uomo si fa Dio diventa la sua scimmia, se vogliamo, una mina vagante. I governanti attuali, a partire dal Vaticano, lo confermano continuamente.

Agostino Nobile

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7 commenti

  • antonio cafazzo ha detto:

    Una volta domandarono a Fidel Castro se credeva all’inferno.
    Rispose: “No, perché è contro i diritti umani”.
    Vabbè, lui era comunista, ma un papa cristiano oltre a non “correggere” le “genti” a non seguire l’idolo Maradona a chi, a cosa crede e invoglia a credere se predica ogni giorno peronismo?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Finché ci sarà bisogno di dedicare una giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica ad uno dei tanti problemi – e drammi – di cui le cronache non sono purtroppo avare di notizie nell’ arco dell’intero anno, vorrà dire che la sua soluzione reclama un impegno mirato, ancora di là da venire e non eludibile nello schema di una campagna “pubblicità progresso”. Perché significherà che il progresso sarà rimasto ingabbiato nell’incapacità di affrontare la gravità della/e questione/i nella complessità degli aspetti che lo avranno lasciato irrisolto.
    La violenza sulle donne è fra tutti il tema tristemente più alla ribalta per quella scia di sangue che s’imprime negli articoli giornalistici e, attraverso essi, nella mente di lettori e ascoltatori di tg. Il rituale stanco dell’annuale celebrazione mondiale contro questo fenomeno finisce col coprire, nella replica di gesti e parole inutili, l’atto di accusa delle vittime espresso nell’ unico linguaggio in cui è dato loro di esprimersi: il silenzio, inascoltato in vita e più assordante post mortem.
    Finché non si realizzerà la rivoluzione culturale, premessa e traino di sostanziali e radicali interventi a favore della questione femminile nel suo insieme, la società sarà destinata a piangere vite stroncate da ignoranza, solitudine e fallimento di vuoti annunci e promesse vanamente reiterate.
    Chi ha l’umiltà di riconoscersi al servizio del bene comune e di riconoscere a Dio il potere di dominare la forza del male, le tentazioni e gli eccessi del potere temporale, non avrà difficoltà a riconoscere anche quanto ribadito da Giovanni Paolo II, nel messaggio per la giornata mondiale della pace del 1985: «dovunque Dio muore nella coscienza della persona umana, lì segue inevitabilmente la morte dell’uomo, ch’è immagine di Dio».

  • Creazionista ha detto:

    La gramigna è ormai troppa nel campo, e l’unico modo per eliminarla è il fuoco (atomico). Speriamo non sia troppo doloroso, ma senz’altro il pensiero che tanta gentaglia sparirà allevierà non poco la nostra sofferenza

    • Michele ha detto:

      Il fuoco atomico renderebbe invivibile la terra per molti secoli.
      Quel modo di eliminare la gramigna è lo stesso desiderato dal diavolo che vuole eliminare per sempre l’umanità e distruggere la terra.
      Dio sa come purificare la Sua Chiesa e l’umanità senza distruggerla definitivamente, lasci fare a Lui.
      Noi possiamo fare molto con preghiera, sacrifici e vivendo cristianamente la nostra vocazione nel nostro ambito di vita.