PERCHÉ TRUMP È ANCORA IN GIOCO, A DISPETTO DEI MEDIA DEM.
10 Novembre 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, ci sembra interessante rilanciare questo articolo di Korazym.org, un sito che ben conoscete e a cui spesso facciamo riferimento, per cercare di dissipare almeno in parte la cortina fumogena che i mass media di regime stanno alzando in favore di Joe Biden in Italia ben più che altrove. Insomma, senza dar retta ai maggiordomi usuali, in televisione e sulla carta stampata, sembra che l’esito delle elezioni USA sia tutt’altro che concluso. Buona lettura.
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Il muro dell’omertà eretto dai media non regge e il mondo reale bussa alla porta. Condividiamo l’analisi lucida e onesta di Monica Camozzi su Affaritaliani.it di ieri, 9 novembre 2020 sul motivo perché Trump è ancora in gioco: falsificazioni e morti che votano e notizie certe sulle anomalie elettorali.
… alla faccia dei media (anche nostrani) che hanno decretato: “Biden eletto presidente” e che stanno già organizzando il trasloco dei “first dog” di Jim e Jill Biden alla Casa Bianca il 20 gennaio 2021. Donald Trump: “Non è finita, vittoria non certificata” e “Il Presidente lo decidono i voti e non il giornale unico. Questa truffa elettorale non passera. I media stanno coprendo con una vittoria che nessuno ha decretato il colpo di Stato che i Dem vorrebbero fare per rovesciare il Presidente. Non sono i giornali a decidere”. “Gli americani meritano elezioni giuste. Ogni voto legale, non illegale, deve essere contato. Dobbiamo proteggere la nostra democrazia con una completa trasparenza”, ha twittato Melania Trump rompendo il suo silenzio post-elettorale.
È vero, che le procedure delle Elezioni USA sono complesse ed arcane. Comunque, Biden è presidente “eletto” dagli elettori e il 14 dicembre verrà eletto presidente Biden o Trump dai Grandi Elettori. Ed è quello che conta. Nel frattempo può succedere ancora di tutto (come sempre, che il vincitore “popolare” sia Rep o sia Dem).
Ricordiamo ancora una volta la tabella di marcia per conoscere il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America:
8 DICEMBRE, DEADLINE PER RISOLVERE LE DISPUTE. Entro questa data dovranno essere concluse le controversie, a partire da quelle sul voto per posta poste dalla campagna di Trump. Il termine vale anche per il riconteggio dei voti nei singoli Stati, per le cause nei tribunali e per il ricorso alla Corte Suprema.
14 DICEMBRE, L’ELEZIONE E LA PROCLAMAZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE. Spetta al collegio elettorale formato da 538 Grandi Elettori di eleggere il Presidente. Ogni candidato, Stato per Stato, ha scelto quali grandi elettori dovranno rappresentarlo nel collegio. Questi si incontreranno ciascuno nel proprio Stato e voteranno per il candidato che li ha scelti. I grandi elettori che lo tradiscono vengono chiamati “elettori infedeli”. Per essere eletto servono il voto di 270 Grandi Elettori.
3 GENNAIO, AL VIA IL NUOVO CONGRESSO. Il 117esimo Congresso debutterà prima del Presidente: Camera dei Rappresentanti (a maggioranza Dem) e Senato (a maggioranza Rep) si insedieranno il 3 gennaio 2021 a mezzogiorno.
DICEMBRE/GENNAIO, LA TRANSIZIONE. Se fosse eletto e proclamato Biden, si svolgerà il processo per il trasferimento formale dei poteri dal presidente uscente al presidente eletto. Questo processo avviene solitamente tra la proclamazione del nuovo presidente e l’Inauguration Day, data dell’insediamento alla Casa Bianca. Se ne occupano i “transition team”
20 GENNAIO, IL GIURAMENTO. La cerimonia del giuramento del Presidente eletto a Capitol Hill nell’Inauguration Day.
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Lo strano caso dei morti che votano e del fatal error dei software
di Monica Camozzi
Affaritaliani.it, 9 novembre 2020
L’ex campione dei pesi massimi Joe Frazier ha votato alle elezioni del 2018. Ma è morto l’11/7/2011. Il nonno di Will Smith ha votato nel 2018, peccato che sia morto nel 2016. Come loro, i 14.000 votanti defunti trovati nella contea di Whayne in Michigan? Quello che si apre ora, in America, è un vero e proprio Election gate. Che tutto finisca in mano alla Corte Suprema, ormai è certezza.
In questo momento sono più di 19.000, dalla GOP room, i ricorsi per i cosiddetti brogli elettorali nella disfida fra Donald Trump e Joseph Biden. “Le elezioni americane sono ben lungi dell’essere finite” ha dichiarato l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, uno dei super legali che Donald Trump ha schierato insieme a Jay Sekulow, o l’ex procuratore generale della Florida Pam Bondi, Sidney Powell, avvocato dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael T.Flynn.
Ma al centro dell’inchiesta per il cosiddetto Election Gate non c’è solo Joseph Biden. Ci sono i media americani mainstream e l’indagine parte da Capitol Hill. Per le strade si sono viste file di americani in macchina, come quelli che hanno creato una coda di 60 km in Nevada, per andare a manifestare a Phoenix. In ballo, da qualsiasi parte si “penda”, c’è il senso della parola democrazia. E quando c’è in ballo la democrazia l’America si compatta. Questa volta lo ha fatto in cinque giorni.
“La modalità fraudolenta di alterare i voti è stata sistemica, ovvero è avvenuta in dieci stati -ha dichiarato Giuliani ai microfoni di Maria Bartiromo di Fox News, dicendo che “le elezioni sono ben lungi dall’essere finite”. Ma quel che avvince, è la mobilitazione popolare per l’adesione compatta dei media alla causa Dem e per la modalità con cui le notizie sono state date. Abbiamo chiesto un commento a Flavio Robert Paltrinieri, membro del partito Repubblicano della Florida e leader di Noi di Centro.
Alcune notizie, come quella dei 14.000 defunti che avrebbero votato in Michigan, nella Contea di Whayne, hanno fatto il giro del pianeta. “Ma ci sono anche i “fatal error” dei software che ogni 1.000 voti attribuiti a Trump, ne levavano 300, beccato da un acuto observer (il funzionario che ai seggi controlla le regolarità delle procedure). O i 10.000 voti duplicati in Oklahoma”.
Pare che agli osservatori dei seggi repubblicani sia stato impedito di ispezionare i voti per posta. “La Virginia è stata assegnata a Biden con lo spoglio al 20% e durante l’apertura dei seggi, questo ha ovviamente condizionato gli elettori che ancora non si erano espressi. Hanno usato la Fox come agente provocatore ma l’America non è l’Italia, la gente te la trovi all’uscio. È stata aperta un’inchiesta contro il cartello di tv e giornali che vede protagonisti Cnn, Abc, perché si capiva che la strategia per vincere partiva da una compagine di media che per un anno ha montato l’Onda blu”.
Il miracolo delle 4 del mattino
Come ha sottolineato la grande giornalista che si firma Correia in un editoriale, gli americani sono andati a dormire con Trump che sembrava prevalere e si sono svegliati con Biden che lo surclassava. Ma alcuni dati, come il 98,4% (in un solo flusso di voti) a favore di Biden in Wisconsin, sono al di là di qualsiasi evidenza statistica. Correia lo chiama il miracolo delle 4 del mattino e evidenzia lo strano fenomeno del 200% dei voti che si ottiene in alcuni distretti, andando alle fonti del dato statistico. La bomba è scoppiata quando Pennsylvania, Michigan, Ohio, Nevada, Wisconsin, Arizona, si sono colorati di blu in modo plebiscitario e improvviso. “Dai primi momenti fino a metà Election Day Trump era in testa e prendeva più voti della precedente elezione dove aveva vinto con 67 milioni”. Casi sospetti come gli 0 voti di Trump e i 650mila voti plebiscitari attribuiti a Biden in Georgia, stato dove i Dem non hanno mai trionfato, hanno palesato la legittimità del sospetto. “In Pennsylvania si sono trovati quasi 150.000 voti senza certificazione del documento. La Corte Suprema dello stato che chiesto la segregation dopo il 3 e ora si va al riconteggio. In North Carolina Trump è in testa realmente (senza i voti illegali) di 400.000 voti, il Nevada è sempre stato repubblicano e qui hanno votato 39.000 persone non residenti in Nevada!” Paltrinieri, in Florida nei giorni cruciali, afferma che “alla fine delle 24 ore successive all’Election day, Trump era in testa in modo schiacciante. Mentre nella costa est i seggi erano chiusi, nel Midwest erano spalancati, ma le TV davano ingiustamente e senza alcuna base di calcolo possibile, Biden in testa in modo schiacciante. Sapete in quel caso cosa succede? Gli elettori del Midwest, vedendo un epilogo scontato, stanno al saloon a bere birra, tanto ha già vinto quell’altro. Invece si assisteva nelle varie contee ad un testa a testa che vedeva il Presidente saldamente in vantaggio”.
Quali sono le notizie certe sulle anomalie elettorali?
“Uno dei più bravi giornalisti d’inchiesta James Okeef, ha intervistato e pubblicato il video di un operatore dell’UPS che è stato costretto a falsificare in Pennsylvania timbri sulle buste voto, per validarle. E l’esperta politica Trish Regan ha twittato di recente che in Pennsylvania la corte ha consentito alle schede di arrivare dopo l’Election day e senza l’evidenza che fossero state spedite prima della giornata fatidica. Poi sono iniziate le illegali espulsioni degli osservatori di scrutinio repubblicani a Detroit ed in Wisconsin, mentre in Nevada votavano più di 3.000 cittadini non residenti (cosa illegale), molti anziani denunciavano di aver votato rosso, trovandosi poi scrutinati in blu. In Texas il responsabile della campagna di Biden è stato indagato dall’FBI per aver raccolto voti in modo illegale, mentre la stessa FBI ha fatto irruzione al quartier generale in Pennsylvania per capire cosa stava succedendo, prendendo atto che 14.000 morti avevano votato per Biden. Nel distretto di Washington DC Trump ha preso il 5,6% e Biden il 93%. Cioè anche I repubblicani che abitano li, secondo lo scrutinio, avrebbero votato democratico… Più chiaro di così”.
È vero che Wall Street vota democratico?
“Come specificato ieri e ribadito anche dal presidente della camera di commercio americana in Italia Luca Arnaboldi, se vincessero i Dem potebbe verificarsi addirittura un crollo della Borsa. In America esiste il mercato OTC, Over The Counter, dove si quotano le aziende che non avrebbero i requisiti per entrare su quelli regolamentati, anche un negozio può quotarsi. Trump ha fatto abbassare del 50% le tasse delle società cosiddette pink e così facendo ha favorito migliaia di posti di lavoro. Alcuni indici sono chiari, ogni volta che Trump era saldamente in vantaggio, la valuta cinese precipitava, salvo recuperare miracolosamente valore quando la finta Onda blu ripristinava la parità. Moltissimi analisti di borsa vedono con terrore il cambiamento, la borsa precipiterebbe nel caso I Dems fossero plenipotenziari. Questo è il segno che nemmeno Wall street vuole Biden. I brogli di ogni natura dei Dems fanno capire che il disegno è più grande ed appartiene alle mire globaliste di alcune imponenti e transnazionali lobby, che vedono in Trump il nemico numero 1 ed un argine che ancora oggi sembrerebbe insuperabile. Non dimentichiamo che prima del Covid la disoccupazione era al 2,1%, un dato bassissimo. Che Trump abbia fatto volare l’economia è un fatto conclamato”.
Lei dice che Trump rimarrà alla casa Bianca. Come?
“I Dems hanno sempre avuto una presenza sul territorio molto organizzata con apparati capillari. Da qui lo spuntare di rimonte incredibili, dove per ore Trump non prendeva un voto. Ma nonostante tutto Trump nella notte del 4, ha vinto comunque.
Allora si è messa in campo la terza fase del piano, quella che secondo il mio parere, lo farà rimanere alla Casa Bianca. I Dems hanno creduto di poter compiere ogni tipo di angheria contro la democrazia, falsificando e duplicando voti, convincendo operatori delle poste USA a falsificare la data di voti, confezionati dopo il 3. Ma hanno fatto i conti senza il popolo americano, che si schiera. I latinos, dipinti come nemici giurati di Trump, per la questione muro con il Messico (raccontata in Italia in modo vergognoso e del tutto fuorviante), alla notizia di Trump vincitore in Florida, hanno inscenato cortei pacifici e spontanei con auto ed ogni tipo di scritta inneggianti a Trump. In Usa si dice che se durante un’elezione i repubblicani mettono in campo Rudolf Giuliani, “we have a story to tell”; significa che c’è qualcosa di vero da scoprire e denunciare. Appena il grande avvocato, forse il migliore si è recato con una poderosa squadra di colleghi nella Rust Belt, sono impazzite le voci di brogli, mentre Conway nel Midwest faceva lo stesso. All’ uscita della notizia che Biden aveva surclassato Obama per numero di voti (cosa assai improbabile, Obama era di colore ed ottenne voti che ora non ci sono) si è ben compreso che c’era qualcosa che non andava. I Dems avevano pianificato di ottenere il controllo di Camera, Senato e Presidenza. Cosa che priva l’America del naturale bilanciamento democratico fra I poteri. Si chiama colpo di Stato”.
Gli ultimi aggiornamenti
Secondo gli ultimi dati, in Pennsylvania ora il gap sarebbe rientrato e Trump verrebbe dato vincitore all’85% delle probabilità, non contando i voti segregati. In Arizona, la probabilità che Trump rimanga in sella è del 58%. Il Wisconsin va al riconteggio. In Michigan, senza il “fatal error” dei software in 47 paesi, Trump guida al 2,6%, la Georgia va a ricontare e secondo Giuliani ci sarebbero in totale ben 10 stati dove i brogli hanno falsato la classifica.
L’ultima clamorosa Breaking news è che AMLO (Andrés Manuel López Obrador), Presidente del Messico, ha ben chiarito che non riconosce Biden come Presidente. Ha dichiarato “è troppo presto per dirlo, le elezioni saranno ancora lunghe”. Ma i Messicani non erano nemici giurati di Trump?
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Tag: affari italiani, biden, korazym, trump
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ULTIMISSIME NOTIZIE ELEZIONI USA 2020 !!!!
https://youtu.be/EqXidv4vr40
ROSICATE !!!! FORZA TRUMP !!!!!
E questo signore non ha truccato le elezioni con l’aiuto di poteri occulti? Guardate questo video con dispetto.
https://m.youtube.com/watch?v=iBLkgcKa5mc
Abbiamo tutti il coraggio di aprire gli occhi. Questo prete di campagna è un coraggioso, che come Davide armato di fionda con la pietra della verità abbatterà il (falso) gigante Golia.
Mons. Comastri, basta piangere per la mamma: c’è tanto da fare prima che scenda il buio della notte, ed è già quasi sera. E’ tempo di agire.
Stamattina, quando mi sono svegliato dopo una notte agitata, sono stato colpito (non c’è termine più appropriato) dall’ultimo decreto partorito dal nostro sciagurato governicchio giallo-rosso. La mia prima, primissima reazione è stata quella di grande rabbia verso questa accozzaglia di incompetenti misti ad incapaci, per la loro arroganza, la loro superbia, la loro fame e sete di potere anziché di giustizia; poi mi sono calmato. Mi sono calmato perché ho iniziato a compatirli. Questi politicanti, questa gente che, in un Paese normale, non sarebbe mai stata messa in alcuna posizione di rilievo perché totalmente inetta ed incapace di comandare (se non avesse le spalle coperte da interessi di potenze straniere e sovra-nazionali), mi fa adesso solo una gran pena per la fossa che si sta scavando da sola, con costoro convinti non solo di avere il potere assoluto, ma anche di essere degli abilissimi strateghi quando, per l’appunto, il massimo che potrebbero fare in un Paese normale sarebbe coltivare le patate (che, almeno, sarebbe un mestiere utile per la collettività).
Guardiamo in faccia la realtà, a partire dall’America e dalla Cina: forse la sinistra, dopo i brogli e la confusione che hanno portato il confuso e perverso Biden (basta vedere come si atteggia con donne e bambine, anche parenti, per avere i brividi) vicino allo Studio Ovale, alla fine vincerà a livello mondiale. Anzi, ne sono quasi sicuro: le Harris, le Clinton, i Biden, gli Obama, i Gates, i Soros, gli Xi e così via sono il futuro prossimo. Ma tutti costoro dimenticano una cosa, una cosa sola: loro sono solo servi e serve, non i padroni della messe. Non sono la storia, né fanno la storia: ci vivono dentro e basta. Li compatisco perché hanno un tale vuoto dentro, sono dei pozzi di disperazione così profondi che devono mangiare, ubriacarsi e tiranneggiare costantemente il loro prossimo nel tentativo di colmare quel vuoto, di non pensare al buco nero che hanno al posto dell’anima che rovina loro e chi ha la sciagura di farsi amministrare da loro. Credono di avere tutto, con il loro clientelismo (quando poi fanno discorsi sul “merito”, che amara ironia!), con mezzi di comunicazione, amministrazioni pubbliche, apparato giuridico, istruzione e ricerca che strisciano ai loro piedi, con la massa di ruffiani, donnine e cicisbei che li idolatra, quando in realtà non hanno nulla. Nulla!
Questi soggetti pensano, magari per auto-convincere le loro coscienze sporche, magari perché davvero sono così ottusi nella loro malignità (la “banalità del male” della Harendt), di poter fondare un vero e proprio “Reich di mille anni” mondiale grazie alla tecnologia ed alla manipolazione della realtà e della verità. Pensano davvero, tra diritti per le loro categorie protette (senza doveri, com’è ovvio, i quali gravano tutti sul cittadino normale), clientelismo e transumanesimo di poter controllare il mondo; e forse ci riusciranno davvero. Forse io morirò e non avrò visto la fine di questa agonia, o forse si vedrà davvero solo tra mille anni, ma una cosa la so: avranno la loro mercede, alla fine.
Non parlo del Giudizio Universale (in cui credono, eccome se credono, pur proclamandosi atei e/o liberal-comunisti, nella loro guerra contro Dio sono, come tutti gli anticristi, più credenti di molti cristiani tiepidi), parlo della realtà materiale, tangibile: di quella eterogenesi dei fini che finirà per rovesciarli dai troni. Sono in realtà così disperati e famelici che hanno bisogno di creare l’”Homo novus”, un perfetto schiavo transumano (frutto di cibernetica, manipolazione genetica, instupidimento digitale ed indottrinamento sin dall’utero, artificiale ovviamente), per vedere realizzati i loro sogni da piccoli diavoli che si credono dei Satana. Uomini e donne piccoli e veramente miserabili, che mi fanno pena nel loro dibattersi come larve sulla carcassa di un cane convinti di poter decidere del destino e del fine ultimo del mondo. Alla fine, vuoi tra cinquanta, vuoi tra cento, vuoi tra mille anni ne vedranno delle belle, loro o i loro discendenti; e non saranno le vuote rimostranze dei capponi che oggi si spacciano per “pacifisti” e “uomini di fede” (quando in realtà, loro sì, non credono in nulla se non nel loro basso ventre), ma sarà veramente la fine per loro. Saranno, perdonatemi il francesismo, davvero cavoli amari per tutti costoro e per la loro prole: per i finti antirazzisti, che in realtà odiano l’uomo bianco, maschio ed occidentale; per gli stranosessuali e pervertiti di varia natura, ordine e grado; per i vigliacchi, gli approfittatori, i banchieri rapaci. Tutti costoro si stanno già, ordinatamente, mettendo in fila uno dietro l’altro: pensano di essere un filare d’alberi che sfiderà la Storia, e invece sono solo erbacce che il padrone della messe sradicherà dal giorno alla notte!
A questo punto voglio lanciare una provocazione: fate del vostro peggio! Toglieteci la libertà (quella vera), in nome dei “diritti delle minoranze” da voi create e della sanità mondiale (che vede nella mascherina, nel distanziamento anti-sociale e nel vaccino i propri idoli e feticci), vietate il cattolicesimo (quello vero, che temono e odiano perché ne riconoscono perfettamente la realtà e la verità; le altre religioni ed il cattolicesimo all’acqua di rose che va di moda oggi vanno benissimo perché sono false o, al massimo, squallidi riflessi dell’unica, Vera Fede), proibite di pregare, imponete il controllo delle nascite, il vostro ambientalismo peloso e farlocco, il transumanesimo obbligatorio e la decrescita (in)felice al 99% dell’umanità per soggiogarla e piegarla ai vostri capricci. Io vorrei che vi convertiste, e prego per questo, ma riconosco anche che il vostro odio verso Dio e verso l’uomo (che altro non è che l’odio, satanico, verso sé stessi), la vostra fame e sete di potere sociopatica quando non psicopatica, la vostra fondamentale insensibilità (per cui il pianto di una madre che ha perso tutto, il grido di un imprenditore che sta fallendo per colpa delle vostre scelte ed ideologie scellerate non vi urtano minimamente) impediranno qualsiasi conversione a meno di un vero miracolo; e allora, dateci dentro. Come aveva detto Nostro Signore (quello vero, non questi miserabili surrogati): “Vae mundo ab scandalis! Necesse est enim ut veniant scandala; verumtamen vae homini, per quem scandalum venit!” (Mt 18, 7).
Quindi io per tutti costoro, incluso i nostri politicanti da operetta che non sono altro che il pallido riflesso dei loro maestri d’Oltralpe e d’Oltreoceano, prego e compatisco, perché se non si ravvedono Dio renderà sempre la giusta mercede, e non solo nell’aldilà (che non è come lo dipingono la Sant’Egidio, la Scuola di Bologna o simili gruppuscoli para-cattolici) ma prima di tutto nell’aldiquà. Forse non oggi, forse non domani, magari dopodomani o tra mille anni, ma alla fine rende: con misericordia, è vero, ma anche con giustizia. E solo Lui sa quanta misericordia serve a questi miserabili! Non è una pia illusione, la favoletta della buona notte per illuderci dinanzi ad un futuro cupo, ma la virile speranza cristiana, la constatazione (che viene dalla Storia) che tutti coloro che ci hanno provato non solo hanno fallito, ma hanno constatato increduli la loro distruzione.
Pubblicato rapporto McCarrick: si attendono repliche di mons. Viganò !!!
Non replichi soltanto: se ha delle prove che sbugiardino il rapporto della Santa Sede, è ora di tirarle fuori. Altrimenti, sarà stata solo una inutile canizza.
Dice il rapporto che il Vaticano non sapeva nulla.
Non è affatto vero. Non lo hai letto.
Mi ricorda qualcosa… anche nel giugno 1946 gli italiani andarono a dormire con la Monarchia che sembrava prevalere e si risvegliarono con la repubblica. E la Pelosi che dichiara che Biden sarà presidente qualunque sia il risultato delle urne null’altro è che la versione elegante di Pietro Nenni, che notoriamente aveva detto “o la repubblica o il caos” (in realtà poi abbiamo avuto entrambe le cose, ma questa è un’altra storia).
La Pelosi non ha affatto dichiarato quello che lei dice. SI guardi la conferenza stampa e lo sentirà con le sue orecchie (sempre che lei sappia l’inglese), altrimenti se lo faccia tradurre.
Così la notizia è stata riportata. Se poi non ha detto così, tanto meglio, ma non sarà per questo che cambierò la mia opinione della Pelosi. Quanto alla battutina sul sapere o meno l’inglese, è ovvio che lo so, visto che a quelli della mia generazione è stato di fatto imposto. Però allo stesso tempo, come accade con tutte le cose imposte, lo detesto.
Ma perché non lo traduce lei , o fare qualche cosa di utile potrebbe sconvolgerla ? Ci pensi, finalmente saremmo tutti edotti che conosce l’inglese…!
Perchè se lo faccio io lei poi non ci crede, tutto qua. Glie l’ho già detto: la notizia è falsa, la Pelosi non ha detto questo. Comunque la Pelosi ha detto le testuali parole: “I feel very confident that Joe Biden will be elected President on Tuesday, whatever the end count is, but on the election that occurs on Tuesday, he will be elected” che si traduce con ““Ho molta fiducia che Joe Biden verrà eletto presidente [già] martedì, qualunque sia il conteggio finale [non “il risultato”, il conteggio], ma nell’elezione di martedì verrà eletto”
Busiride ha scritto: «E la Pelosi che dichiara che Biden sarà presidente qualunque sia il risultato delle urne», senza peraltro mettere tra virgolette le parole (tradotte) della Pelosi.
La frase originale della Pelosi, ricavabile uguale in tutti i siti che la riportano, compreso quelli che si arrampicano sugli specchi per ricavarne un significato diverso da quello voluto dall’autrice, è la seguente:
«I feel very confident that Joe Biden will be elected President on Tuesday, whatever the end count is, but on the election that occurs on Tuesday, he will be elected»
La traduzione è:
«Sono molto fiduciosa che Joe Biden sarà eletto Presidente Martedì, qualunque sia il conteggio finale, ma alle elezioni che si terranno Martedì sarà eletto».
Chi “sa l’inglese” conosce l’uso pleonastico, che si fa all’inizio di frase, di certe espressioni che alla lettera denoterebbero “non certezza” ma che il seguito della frase dimostra il contrario (come anche dell’espressione “I think” che mettono in tutte le salse anche quando devono dire che la neve è bianca e il sangue è rosso).
Quindi lasciando da parte il “sono (mi sento) molto fiduciosa” sulla quale sorvola chiunque “sappia l’inglese”, la Pelosi ha affermato (non alluso), alla lettera, nella sua lingua originale:
«Joe Biden sarà eletto Presidente Martedì, qualunque sia il conteggio finale, ma alle elezioni che si terranno Martedì sarà eletto».
Cosa peraltro finora smentita, ma che certamente riceverà conferma pur se dilazionata, perché se la loro macchina è stata fermata per un momento da un imprevisto, non ci metteranno molto a rimuovere l’ostacolo, «qualunque sia il conteggio finale».
Non ha torto Busiride che ha correttamente riassunto l’esternazione della Pelosi.
La democrazia è stata prodotta da furfanti e non può non produrre furfanterie.
W il RE!
Chi vince e chi deve perdere lo stabiliscono i poteri forti non più il voto degli onesti cittadini. Ma allora perchè fanno votare ancora (anche nei paesi dove c’è la dittatura)? Perchè la maschera risolve tutto e la gente è gabbata e deve abituarsi e non reagire ad una dittatura soft e poi alla dittatura durissima. Insinuare il dubbio su chi ha vinto e chi ha perso significa che la matematica è un’opinione, o che fanno finta di non sapere contare e la tecnologia diventa l’arma sicura per giudicare anche quando i software sono truccati.
Sembra che il programma fraudolento sia più diffuso di quanto detto dall’articolo.
Sembra che il pallottoliere o l’abaco , o anche la vecchia calcolatrice col suo nastro di carta siano più affidabili dei programmi prodotti da lestofanti.
scusi ,mi dicono che anche Bob e JFK hanno votato Biden . é vero ? Marilin Monroe invece no ?
Emma sei grande!
Ultimissime notizie. Si va al riconteggio dei voti perche ci sono credibili ragioni di BROGLI ELETTORALI.
https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/11/10/elezioni-usa-via-libera-indagini-accuse-frode_5vQ0M65SnGNyPJYoWCn1aM.html
Il procuratore generale USA autorizza l’esame delle contestazioni basate su accuse chiare e fondate
https://www.agi.it/estero/news/2020-11-10/usa-indagini-brogli-elettorali-10237837/
Ma se i voti sono contati da un programma che ogni 1000 ne sottrae 300 il problema dei giudici è verificare in quali stati è stato venduto il programma fraudolento.