ESEMPI DI STUPIDARIO BUONISTA CATTOLICO DOPO NIZZA (E VIENNA)

5 Novembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, dopo un paio di settimane di assenza ho ripreso l’abitudine dei podcast su Radio Roma Libera, la più grande emittente cattolica italiana di podcast. E questo l’ho dedicato a delle manifestazioni sconcertanti da parte di esponenti cattolici, dopo il massacro di fedeli a messa a Nizza. Buon ascolto e buona lettura. 

§§§

Monsignor de Moulins-Beaufort presidente dei vescovi di Francia ha  dichiarato, dopo le uccisioni di Nizza e altri fatti analoghi che “Siamo in guerra contro questa ideologia dell’islamismo”.

Badate bene, non contro l’islam, ma contro l’ideologia dell’islamismo, che, ovviamente appare cosa ben diversa. Anche se ci sono pochi dubbi, in chi ha orecchie per intendere e occhi per vedere – e anche un cervello per capire – che l’islam in sé è una religione imperialista e tesa alla conquista del mondo non islamico. Basterebbe per capirlo la distinzione che il mondo islamico fa fra Dar all’Islam, la casa dell’islam, e dar al harb, la casa della guerra, cioè ii resto del mondo, ancora non sottomesso. Ma questa frase del vescovo francese è stata sufficiente per provocare due reazioni che lasciamo a voi giudicare.

“Noi siamo in guerra è una frase che non  vorrei mai ascoltare dalla bocca di un cristiano”, scrive un certo Guido Dotti, che a quanto mi dicono appartiene alla Comunità di Bose. E gli fa eco un padre domenicano, Claudio Monge op. che gli fa il controcanto: “Ancora meno da parte di un vescovo che dovrebbe pesare con molta più intelligenza e prudenza le sue parole! E poi amerei ben sapere a quale teologia fa riferimento”.

Come se mons. de Moulins-Beaufort avesse dichiarato la crociata, e non avesse semplicemente preso atto di quanto sta accadendo in tutta Europa (ma queste anime belle seguono un pochino di cronaca, che so da Vienna, per esempio?).

Ma d’altronde che cosa ci si può aspettare? Il vescovo di Porto, Manuel Linda, in un suo tweet sostiene che “L’attentato di ieri nella cattedrale di Nizza non è la lotta dell’islam contro il cristianesimo; è il risultato del preconcetto di quegli europei che non solo non fomentano il dialogo interculturale e interreligioso, e sono sempre con il dito puntato ad accusare le religioni”.

Questa singolare presa di posizione – accompagnata dalla frase “evidentemente condanno l’attentato” – ha provocato decine di commenti sul web, e la grandissima maggioranza di essi era tutt’altro che elogiativa. Ora, è vero che il clero attuale può fare e dire qualunque cosa, visti gli esempi che gli vengono dall’alto, ma attribuire alla mancanza di dialogo un atto efferato come quello di Nizza, ai danni di persone innocue e innocenti che pregavano, e organizzato molto probabilmente dal Paese d’origine dell’assassino, la Tunisia – manca il dialogo anche lì? – rappresenta certamente uno sforzo di irrealtà ideologica e imbecille di prima grandezza. Aspettiamo che mons. Manuel Linda possa ricevere prima o poi una berrette cardinalizia.

Già, perché questo campionario di stupidità buoniste è perfettamente in linea con l’afasia del Pontefice regnante, che ben si è guardato da indicare da dove viene questo orrore. Ha invitato il popolo francese a reagire al male con il bene, e la pratica è chiusa. Tanto chiusa che neanche all’Angelus di domenica ha sentito il bisogno di ricordare le anime di quei poveri cristiani uccisi in odium fidei a Nizza. Di chiedere, almeno, di pregare per le loro anime.

§§§




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49 commenti

  • CARMELO ha detto:

    A proposito di Mons. Manuel Linda, vescovo di Porto, la più popolosa diocesi del Portogallo, richiamato nell’articolo, ricordo quello che disse qualche tempo fa:
    “Lui [Cristo] è stato concepito da Maria e Giuseppe come qualsiasi altra persona … La verginità è associata a Maria solo come metafora per dimostrare che Gesù era una persona molto speciale”
    Perfettamente allineato con il boss sudamericano.

  • Milli ha detto:

    Vorrei dire che attualmente non c’è una guerra tra cristiani e islamici, ci sarebbe se i cristiani cercassero di difendersi e difendere la propria civiltà e i propri valori
    C’è semplicemente un lento stillicidio, come se io avessi le formiche in cucina e ogni tanto ne schiacciassi qualcuna.
    Noi occidentali siamo diventati formiche, ignare e innocue di fronte all’odio che vorrebbe sterminarci.
    Anzi , siamo peggio delle formiche perché siamo noi i primi a distruggere i nostri valori.

  • Maria Cristina ha detto:

    Da parte di preti e vescovi , nonche’ del Papa, e’ falso e menzognero negare che sia in atto una guerra fra l’ Islam e la civilta’ Occidentale, incarnata dal Cristianesimo , forse ancor piu’ che piu’ che contro la Chiesa. Il rancore e la rabbia delle immense masse di musulmani viene scientemente indirizzato dai loro imam o ayatollah contro il loro “vero nemico” la molle, corrotta, infedele civilta’ occidentale, che gli sciiti chiamano addirittura il Grande Satana.
    Non accorgersi di questo e far finta che tranne pochi pazzi la gran massa dei musulmani si senta fratello di tutta l’ umanita’ , dei vignettisti di Charlie Hebdo , di Macron, di Bergoglio, degli europei o degli americani, o che la gran massa possa integrarsi agevolmente con lo stile di vita occidentale , non e’ solo miope ma di una stupidita’ epocale che ci costera’ molto caro .
    Fra i musulmani fondamentalisti non ci sono solo quelli che ammazzano platealmente, ma anche i buoni padri di famiglia pakistani che ammazzano la figlia perche’ ’ “ si vestiva all’ occidentale” , o perche’ non vuole sposare quello a cui il padre l’ ha venduta. Ci sono i Tunisi e marocchini che maltrattano le mogli europee e in caso di separazione rubano i figli e non glieli fanno piu’ vedere pe4ch3’ devon9 essere educati alla Sharia.
    Finche’ non si vuol vedere questo , si rimane nella stupidita’ e nella menzogna che tutte l3 religioni sono uguali.
    Errore fatale : come se di fronte a movimenti politici perversi si dicesse che tutti i movimenti politici sono uguali e si rinunciasse a difendersi da un nazismo o da un comunismo.

    • Maria Cristina ha detto:

      Tipico esempio di stupidario superbuonista : tale Jakob Deibl su Settimananews lamenta un linguaggio poco inclusivo nelle dichiarazione delle autorità europee rispetto ai fatti di Vienna : poichè hanno parlato di combattetre il terrorismo, di nemico ecc. Non sia mai!

      http://www.settimananews.it/societa/vienna-accaduto-linguaggio/

      “Non avrebbe dovuto esserci una fase in cui noi, guardando al futuro, ci fossimo messi in cerca di un linguaggio capace di inclusione, libero dai dualismi che si trovano nelle immagini della lotta contro il nemico?
      In questa direzione va, a mio avviso, una bella dichiarazione del presidente della Conferenza delle comunità religiose austriache: «se fosse possibile, chiediamo di lasciare aperte da domattina le porte delle chiese nel centro della città. Noi siamo per una Vienna aperta, che non ha timore ma si stringe insieme. Nella preghiera o nel ricordo ci uniamo tra di noi più di quanto l’odio possa dividerci».

  • Enrico ha detto:

    “Noi siamo in guerra è una frase che non vorrei mai ascoltare dalla bocca di un cristiano”, scrive un certo Guido Dotti, che a quanto mi dicono appartiene alla Comunità di Bose. E gli fa eco un padre domenicano, Claudio Monge op. che gli fa il controcanto: “Ancora meno da parte di un vescovo che dovrebbe pesare con molta più intelligenza e prudenza le sue parole! E poi amerei ben sapere a quale teologia fa riferimento”.

    Come se mons. de Moulins-Beaufort avesse dichiarato la crociata, e non avesse semplicemente preso atto di quanto sta accadendo in tutta Europa (ma queste anime belle seguono un pochino di cronaca, che so da Vienna, per esempio?).

    Ma d’altronde che cosa ci si può aspettare? Il vescovo di Porto, Manuel Linda, in un suo tweet sostiene che “L’attentato di ieri nella cattedrale di Nizza non è la lotta dell’islam contro il cristianesimo; è il risultato del preconcetto di quegli europei che non solo non fomentano il dialogo interculturale e interreligioso, e sono sempre con il dito puntato ad accusare le religioni”.

    Questa singolare presa di posizione – accompagnata dalla frase “evidentemente condanno l’attentato” – ha provocato decine di commenti sul web, e la grandissima maggioranza di essi era tutt’altro che elogiativa. Ora, è vero che il clero attuale può fare e dire qualunque cosa, visti gli esempi che gli vengono dall’alto, ma attribuire alla mancanza di dialogo un atto efferato come quello di Nizza, ai danni di persone innocue e innocenti che pregavano, e organizzato molto probabilmente dal Paese d’origine dell’assassino, la Tunisia – manca il dialogo anche lì? – rappresenta certamente uno sforzo di irrealtà ideologica e imbecille di prima grandezza. Aspettiamo che mons. Manuel Linda possa ricevere prima o poi una berrette cardinalizia.

    Già, perché questo campionario di stupidità buoniste è perfettamente in linea con l’afasia del Pontefice regnante, che ben si è guardato da indicare da dove viene questo orrore. Ha invitato il popolo francese a reagire al male con il bene, e la pratica è chiusa. Tanto chiusa che neanche all’Angelus di domenica ha sentito il bisogno di ricordare le anime di quei poveri cristiani uccisi in odium fidei a Nizza. Di chiedere, almeno, di pregare per le loro anime.

  • renato brandolese ha detto:

    Dr Tosatti , secondo Lei bertoglio ha percezione del clima di astio che è manifesto in una buona fetta di cattolici nei di lui confronti ? Di certo è che questo sepolcro imbiancato farà le spallucce . ” Aures habent et non audiunt “

    • Bastian contrario ha detto:

      Bertoglio? Se intendeva il regnante pontefice perché non scriverlo in modo corretto ? Un omonimo potrebbe offendersi e a ragione.

  • anonimo ha detto:

    Deep State and Deep Church – I massoni alla conquista del mondo
    (l’ultima battaglia del diavolo contro Cristo, la Sua Chiesa, l’umanità)

    Un quadro riepilogativo nelle parole di un grande Vescovo cattolico :
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9645-messaggio-di-mons-c-m-vigano
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9618-lettera-di-vigano-a-trump
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9608-mons-vigano
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9597-il-punto-di-mons-c-m-vigano
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9593-vigano-sul-docufilm-francesco
    https://gloria.tv/post/73vdfknnzcAd3pgLdM2xcC3TZ (The Great Reset)
    “Spero nella riconferma di Trump, l’argine estremo al «Nuovo Ordine Mondiale» capeggiato dalla dittatura della Cina capital-comunista.
    Spero che domani gli americani riconfermino Donald Trump Presidente degli Stati Uniti. Da cittadino italiano impegnato nel riscatto della sovranità nazionale dell’Italia e nella rinascita della nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane, considero Trump l’alleato di maggior rilievo sulla scena internazionale.
    Perché Trump si è espresso a favore del riscatto della sovranità nazionale dell’Italia e contro lo strapotere dell’euro che è lo strumento principale con cui veniamo sottomessi alla dittatura dell’Eurocrazia dei banchieri e dei burocrati.
    Perché Trump è decisamente schierato a favore della morale naturale che coincide con i precetti della fede cristiana sui temi della vita e della famiglia che sostanziano la quintessenza della nostra umanità.
    Spero nella vittoria di Trump perché è l’argine estremo all’avvento del «Nuovo Ordine Mondiale», assoggettato alla grande finanza speculativa globalizzata che promuove un’unica moneta virtuale mondiale che consentirà di riciclare i «titoli derivati» o «titoli tossici» il cui ammontare è risultato nel 2018 pari a 33 volte il Pil (Prodotto interno lordo) mondiale; il superamento degli Stati nazionali abbattendo le frontiere nazionali e scardinando le identità localistiche; l’omologazione e l’omogeneizzazione dell’umanità in un meticciato universale senza più radici e identità promuovendo l’immigrazionismo e il multiculturalismo; la digitalizzazione di ogni dettaglio della nostra vita riducendo la persona a un codice nella Rete; la trasformazione antropologica della persona in un tubo digerente, semplice strumento di consumo della materialità prodotta prevalentemente dai robot elargendo un «reddito di cittadinanza universale» deciso dall’oligarchia finanziaria.
    Contro Trump sono schierati quasi tutti i poteri forti sulla scena mondiale: innanzitutto la Cina capital-comunista, una ferrea dittatura comunista e un sistema economico iper-capitalista, che è la vera guida del «Nuovo Ordine Mondiale»; poi l’Unione Europea e le Nazioni Unite; la Chiesa di Papa Francesco e gli Stati islamici ad eccezione di quelli schierati contro l’Iran e la Turchia di Erdogan; la multinazionale della farmaceutica capeggiata da Bill Gates; i grandi mezzi di comunicazione e di condizionamento dell’opinione pubblica a livello mondiale.
    (Magdi Cristiano Allam)

  • renato brandolese ha detto:

    ” Nizza in un luogo di culto
    quanti hanno a cuore la pace e il dialogo
    misericordia di Dio le persone tragicamente scomparse
    questi deprecabili eventi
    a collaborazione fraterna tra le religioni».

    Sono queste le perle della collana che il gaucho vende al mondo con parole di menefreghista circostanza.. Dice luogo di culto e non fa riferimento ad una chiesa cattolica. Chi sono coloro che hanno a cuore la pace e il dialogo (banalità generica ) Misericordia rivolta alle persone ( cristiani ? ) . come fossero le vittime ad essere soggetto di misericordia ( ma lui sa cosa vuol dire misericordia ) e non che si è macchiato di qualcosa .Deprecabili eventi li chiama termine riduttivo che non pensa il nostro da riservare ad altre azioni non non così criminali e belluine ? . Collaborazione tra le religioni . dove la vede il perito chimico questo anelito tra le diverse fedi. In conclusione un intellettualmente inetto a ragionare , maldestro nella forma a ancor più nella sostanza da buon prete fallito abusivo e per disgrazia papa

  • Ateo Devoto ha detto:

    Dormito. Tosatti, oramai per la nostra civiltà è finita; cerchiamo di aprir gli occhi e rendercene conto.
    Auguriamoci solo che Dementia Jora (alias Kamala Harris) alla WH…. personalmente ho sempre preferito una morte rapida e (relativamente) indolore ad una lunga straziante agonia.

  • giovanni ha detto:

    Dichiarazioni sbalorditive. Vive da un’altra parte o gridandogli in un orecchio si sente l’eco perchè il cervello non cè. Mah …..

  • Iginio ha detto:

    Tra parentesi, lo scorso Primo Novembre, mentre ero in chiesa, mi è venuto in mente che, se mai ci sono persone che vanno considerate sante subito dopo la morte, sono proprio quei poveretti trucidati a Nizza, non solo per la morte ma perché erano brave persone devote e di preghiera, la cui esistenza è stata coronata da quella morte.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Ma da un Dotti vacanziero nell’agriturismo fondato dal ragionier Bianchi, ripieno di spirito di vino autoprodotto nelle vigne piemontesi, che vi aspettate ?

  • Stefano ha detto:

    Anche a me resta insopportabile il parlare evitando ogni rischio, cosi tipico di pastori insipidi e che il gregge lo guidano sempre da dietro. Tuttavia, mi riconosco nella distinzione (tra mussulmani e islamisti) che si riconosce nelle parole del vescovo francese. Infatti, si deve considerare che vi sono stati in questi anni dei mussulmani che il terrorismo islamista lo hanno davvero combattuto (armi in pugno come deve essere) e sono i militari dell’esercito regolare siriano (Syrian Arab Army). Da quasi 10 anni i soldati di leva della Siria (sciti e sunniti, drusi e alawiti, siro-ortodossi o cattolici) difendono la loro patria (compresi i villaggi e i luoghi di culto cristiani) dagli islamisti pagati e infiltrati in quel Paese dalle Monarchie del Golfo, dalla Turchia e (purtroppo) dalle “grandi democrazie”, che intendevano servirsi di un orda di barbari feroci per portare la “democrazia” e i benefici della mondializzazione sorosiana in terra siriana. Pochi sanno che Aleppo, quando subiva lo spietato assedio dei jihadisti, è stata consacrata alla Vergine di Fatima. Ah, se si fosse civettato di meno con al-Tayyeb e con Erdogan e si fosse difesa di più la Siria, con la sua ragguardevole minoranza cristiana pari (prima della guerra) al 10-12% della popolazione…

    • : ha detto:

      Il vescovo francese ha detto una grande sciocchezza. Cerchi in un qualunque vocabolario e vedrà che musulmano e islamico (non islamista: l’islamista è lo studioso dell’Islam) sono sinonimi; e ci può aggiungere anche maomettano: in tutte e tre i lemmi si richiamano vicendevolmente come sinonimi.

      Cosa c’entra che si scannano tra di loro in Siria? I Siriani mica combattono i terroristi perché fanno stragi di Cristiani in Europa!

      • Stefano ha detto:

        La Siria è un Paese isolato e silenziato, difficile che sia conosciuta la vita che vi si conduceva prima della guerra. La sua costituzione rigetta la sharia, i cristiani non pagano la tassa religiosa, i loro edifici sono protetti e restaurati dal governo. L’esercito siriano ha difeso le comunita cristiane in questa guerra (un caso emblematico: Maloula). Anzi, nell’esercito siriano, poiché essenzialmente di leva, milita un numero non piccolo di cristiani. In Siria il Natale si festeggia pubblicamente, per le strade, con alberi e presepi. Ora purtroppo in piazze sfigurate e bombardate. Aleppo è stata “consacrata” alla Vergine, mentre (lei ricorderà la messinscena nel periodo della prima ondata della pandemia) i nostri vescovi non ha rinnovato la consacrazione del nostro Paese. I cristiani siriani hanno una voce in italiano sul sito Ora Pro Siria cui vale la pena dare un’occhiata. Ce ne sono anche altri. Ma anche varie congregazioni religiose (francescani, maristi blu, trappisti…) hanno una presenza significativa nel Paese e molti buoni religiosi hanno testimoniato la verità di quanto osservavo. In Siria i “fratelli mussulmani” (il back-ground ideologico dell’islamismo politico e del terrorismo) sono fuori-legge. Purtroppo, una loro esponente (Huma Abedin) era segretaria di Hillary Clinton… Certamente, una parte minoritaria della popolazione li ha sostenuti perché conquistata dal loro denaro e dalla loro predicazione. Infine, uso la parola islamismo in un senso non letterale, per sottolineare una particolare disposizione di reti e gruppi organizzati al fanatismo e alla lotta armata.

  • Diego ha detto:

    Quella falsa cattolica della D’Urso, dimostrando malafede, ignoranza dottrinale ed un enorme livore, sta attaccando un eccellente sacerdote per la sola “colpa” di essere contrario all’aborto!
    Sta dimostrando un vero e proprio odio satanico verso la Fede Cattolica e verso chi la difende.
    Se è cattolica lei lo era anche Totò Riina!

    • Diego ha detto:

      Barbara D’Urso si permette pure di “decidere lei” quali sono i peccati più gravi e quali sono invece “dei diritti da difendere”.
      Lei, dall’altro del suo audience ( e di chissà quanti anni di seri studi teologici ed ecclesiologici! 🙂 ) si ritiene titolata ad insegnare a Dio, alla Chiesa ed ai cattolici ciò che è accettabile e ciò che non lo è!
      Ed inoltre ha fatto sembrare che quel sacerdote abbia ESPLICITAMENTE detto che l’aborto è più grave della pedofilia: cosa che non è mai avvenuta!
      Ma perché stupirsi degli strafalcioni teologici della grande “teologa” ed “ecclesiologa” Barbara d’Urso?
      Che altro aspettarsi da una che si vanta di avere combattuto per l’aborto?
      Il padre spirituale che dice di avere non le ha mai insegnato che l’aborto è un ABOMINEVOLE DELITTO e non un diritto?
      Oggi la gogna mediatica di quel prete è iniziata ma domani (sempre dalla D’Urso) continuerà: lo ha annunciato in chiusura di puntata.
      Secondo me sarebbe il caso di fare un articolo in difesa di quel sacerdote e che dimostri la faziosità della trasmissione andata in onda e che anticipi quella che sarà fatta domani.

      • Milli ha detto:

        E boicottate la d’Urso, ditelo a mamme e nonne che continuano a guardarla “perché in tv a quell’ora non c’è niente “. Spegnete la tv!

        • Diego ha detto:

          Ha ragione.
          Fosse per me non mi sorbirei neppure un secondo di quell’oscena spazzatura che sono i programmi della D’Urso.
          Purtroppo alcuni miei familiari la seguono (la considerano una sciacalla senza principi ma ritengono interessanti alcuni degli argomenti trattati nelle sue trasmissioni).

  • P. Brian Paul MAGUIRE,c.p. ha detto:

    E forse l’Islamismo non s’ispira dal Koran come lo fa anche l’Islam per quanto riguarda i ripetuti ordini di eliminare gli infedeli miscredenti, cioè i cristiani? Ogni Musulmano, dal nome stesso, deve obbedire alla legge del Jihad, o come guerriero attivo o come “riservista” “pacifico”. Il guiao è che, come gli ordini dati agli agenti comunisti mandati dall’Unione Sovietici nelll’Occidente d’infiltrarsi nella Massoneria, anche gli Islamici e Islamici si fanno iscriversi nelle logge, dove, purtroppo, incontrano troppi cattolici, “Fratelli tutti” come il Cardinale RIVASI, i quali ritengono che il loro giuramento massonico “tollerante” sia più importante della loro consacrazione cattolica “fondamentalista”. Il Codice Canonico del 1983 ha perfino eliminato il “katéchon” (“muro”-?) del can 2335 del CIC del 1917.
    “Fratelli tutti”!! Caino non era forsè “fratello” di Abele (Gen. 4, 2. 8), Ed il giuramento massonico è il “segno” che proibisce a qualsiasi Massone di accusare un altro Fratello Massone davanti alla Giustizia Civile-Legale (Gen. 4, 15a). I Cattolici sono “Fratelli tutti” nello Spirito Santo di Cristo Gesù (Giov. 1, 12-13) e non in Adamo (Gen. 4, 1) per “acquisizione carnale, bensì per dono della Grazia Divina!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    @ Don Pietro Paolo
    “Che siamo in una guerra stillicida non dichiarata che l’ISLAM sta consumando nei confronti del CRISTIANESIMO è un’evidenza cristallina”.
    Ma allora non è una guerra tra Stati: è una guerra di religione.
    Ma sappiamo anche che lo Stato italiano ( e gli Stati europei) sia per interesse (il petrolio), sia perchè ormai privo di valori e di spinta vitale (nascite a zero), non può e non vuole fare una guerra di difesa sia pure solo economica.
    Restano le Chiese cristiane che avrebbero il dovere morale di proclamare ai quattro venti che non ci può essere dialogo con chi, pur non essendo protagonista attivo degli attentati, non si è mai, dico mai, dissociato in modo netto dai terroristi islamici, se non con tiepidissime dichiarazioni di circostanza.
    Ma della Chiesa cattolica è meglio non parlare, così come di quelle protestanti. Mi resta una flebile fiammella di speranza nella Chiesa ortodossa.

  • Virro ha detto:

    aldlilà del “vogliamoci bene”, lo ripeto: chi copre e/o protegge gli assassini, come possiamo chiamarli?
    – Complici?
    – Compagni di merenda?
    – Guardoni?
    – Assassini?
    – Lupi vestiti da Pastori?
    – Programmatori di distruzione della libertà altrui, perché invidiosi della libertà che Nostro Signore Gesù ci ha dato?

    Come hanno ridotto la Chiesa di Cristo!!!!!!😱😱😱😱😱

  • Sherden ha detto:

    Ma quanto sarebbe bello che tali Dotti, Monge e ciarlataneria varia venissero spediti per un annetto in Pakistan (o in qualunque altro paese musulmano al mondo) a farsi una bella cultura sul dialogo…

    • Sherden ha detto:

      Tanti anni fa succedeva spesso che esponenti del PCI venivano mandati a Mosca come premio, una specie di vacanza nel paradiso. Non pochi tornavano ferocemente e visceralmente anticomunisti.
      Magari il tipo di “terapia” funzionerebbe anche in questi casi. Sempre che riuscissero a tornare vivi, s’intende.

      • briciola ha detto:

        Mi dispiace contraddirla, ma l’impressione che ho avuto dalle mie letture, s’intende, non da esperienza sul campo, è che coloro che si recavano a Mosca diventassero poi, qui in Italia, pezzi grossi del partito comunista.
        Una prima lettura è data da un libro di Massimo Cirri, pubblicato da feltrinelli, in cui si racconta, come, durante la guerra i figi di molti comunisti nostrani venissero educati a Ivanovo, una specie di collegio, e come, dopo la fine della guerra, molti (anzi tutti) ritornassero in Italia e venissero collocati in posizioni dirigenziali nel nuovo partito comunista. Ma anche dopo : ogni ideologo che si rispetti, deve aver visitato Mosca, e anche personaggi come Andrea Romano, diventati pezzi grossi dei democrat nostrani, hanno studiato a Mosca.
        Per non parlare dei docenti universitari che sembra che per poter accedere a una qualche cattedra qui in Italia, debbano avere il placet di Mosca. Sopratutto in storia contemporanea o in lingua russa.

        • Sherden ha detto:

          Legga bene: non ho detto TUTTI, ho detto NON POCHI.
          Certo che chi aveva interessi di bottega (posti di lavoro grazie al partito) tornava “convinto”. Ma da qui a magnificare il paese delle meravigliose sorti e progressive, ce ne corre.

          • Briciola ha detto:

            Mi sembra, vedendo la situazione attuale di egemonia culturale dei figli di Mosca che ben pochi abbiano ripudiato l’insegnamento ricevuto. Possiamo forse aggiungere che, se qualcuno si è allontanato dai sovietici e dai loro insegnamenti ha altrettanto velocemente perso visibilità nel panorama culturale italiano .

  • : ha detto:

    «Noi siamo in guerra è una frase che non vorrei mai ascoltare dalla bocca di un cristiano».

    Che imbecilli!… Siamo in guerra perché la guerra ce la stanno facendo loro! Siamo noi occidentali, o meglio chi dovrebbe organizzare la difesa, che sono tanto vili o corrotti da non volerlo fare.

    • Adriana 1 ha detto:

      : ,
      ” Se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee , o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui “. ( Ezra Pound ) Tanto più vero quando si tratta di ” Pastori ” .

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Che siamo in una guerra stillicida non dichiarata che l’Islam sta consumando nei confronti del cristianesimo è un’evidenza cristallina. Dietro il terrorismo eclatante dell’isis e degli altri gruppi eversivi ci stanno i petrodollari dell’Arabia Saudita, del Qatar, degli Emirati, e l’appoggio della Turchia, dell’Iran e chissà quale altra diabolica organizzazione. Credo che la condanna dell’operazione di queste fantomatiche nazioni “amiche” non tocchi alla Chiesa. I capi della Chiesa devono essere prudenti nel dire la verità. Ricordiamoci del bel discorso di Benedetto XVI a Ratisbona e le reazioni del mondo islamico. Una dichiarazione di questo genere, a mio parere, è attesa e quasi stimolata da qualche servo del falso profeta, come Erdogan, per poi usarla come un lascia passare e richiamare tutto l’esplosivo Islam alla guerra santa contro i Crociati. Le guerre devono essere in tutti i modi evitate. La Chiesa si deve attenere secondo i suoi principi al dialogo, pur sapendo che i risultati saranno molto limitati e pressoché inutili. Chi invece dovrebbe intervenire, e ne ha piena capacità per farlo, è il potere politico in quanto chi ci va di mezzo non è solo il fattore religioso ma la stessa civiltà occidentale. Qualcuno continua a negarlo, ma qui c’è uno scontro di civiltà e, andando di questo passo, di civiltà ne resterà una sola: quella integralista. È vero che al di sopra di tutto c’è una mente diabolica che, in vista di un dominio universale, orchestra tutto questo ma è anche vero che al di sopra di tutto e di tutti c’è il Re dei re e Signore dei signori, Gesù Cristo il Figlio del Dio vivente. Allora, lasciamo ai nostri capi ecclesiastici agire con prudenza e discernimento, senza asservimento e azioni che possono scandalizzare i piccoli, ma PRETENDIAMO dai nostri politici che non favoriscano azioni politiche che favoriscano i progetti eversivi del mondo islamico. E se tutti politici tacessero e opterebbero a servire i piani degli anticristi, parafrasando ciò che disse Mardocheo alla regina Ester, “soccorso e liberazione sorgeranno per i cristiani da qualche altra parte” (4, 14), direttamente Gesù Cristo il Re dell’universo e della storia: Lui è la nostra Luce e salvezza. La vera Ester, Maria Ss. Ci ha salvati a Lepanto e a Vienna, ci verrà in aiuto più che mai anche ora. Alleluia
    Perché le genti congiurano 
perché invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra
e i principi congiurano insieme
contro il Signore e contro il suo Messia:
«Spezziamo le loro catene,
gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli,
li schernisce dall’alto il Signore.
 Egli parla loro con ira,
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l’ho costituito mio sovrano
 sul Sion mio santo monte».
    Annunzierò il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.
 Chiedi a me, ti darò in possesso le genti
e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vasi di argilla le frantumerai».
    E ora, sovrani, siate saggi
istruitevi, giudici della terra;
11servite Dio con timore
 e con tremore esultate;
 che non si sdegni e voi perdiate la via.
Improvvisa divampa la sua ira.
Beato chi in lui si rifugia.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Quando la prudenza è figlia della fifa sarebbe meglio non chiamarla prudenza ma fifa. Quando poi è tradimento della propria fede sarebbe meglio chiamarla tradimento della fede. O no?

    • Adriana 1 ha detto:

      ” Non pensare che potranno scampare ed essere salvi i GIUDEI che vivono nel palazzo del re : se ora tu ti ostini a tacere ai GIUDEI giungerà la salvezza da un altro luogo , ma tu e la casa di tuo padre perirete .Chi sa che tu non sia giunta alla dignità di regina proprio in previsione di queste circostanze ?” (Mardocheo a Ester , 4 , 13-14 ) .
      La ” parafrasi ” non è un comodo adattamento .
      Ma , se proprio vuole l’adattamento , lo adatti al Re dello Stato del Vaticano . P.S. Per il sesso , ormai , no problems .

    • Sherden ha detto:

      Caro Don Pietro Paolo, ho letto e riletto varie volte questo suo intervento e ho riflettuto sull’opportunità di mandarle una risposta, tante sono le questioni che ha sollevato. Spero che il buon Tosatti mi conceda ospitalità, nonostante l’inevitabile lunghezza.
      Cominciamo.

      Lei scrive: “Che siamo in una guerra stillicida non dichiarata che l’Islam sta consumando nei confronti del cristianesimo è un’evidenza cristallina.”

      Concordo, naturalmente. L’affermazione è non solo condivisibile ma, per chi vuole guardare la realtà e non è annebbiato dalla difesa oltranzista della propria visione ideologica, appare perfino ovvia. Certo, cozza frontalmente – e a dismisura – con la vulgata massmediatica, tipica di certo “cattolicesimo adulto”, secondo la quale quello dei terroristi “non è il vero Islam”: si fa a gara per definirli “pazzi”, “malati di mente”, “con turbe psicologiche”, “disadattati/non integrati” (qualunque cosa questo voglia dire) e da ultimo “con problemi di droghe e alcol” (quest’ultima e recente arrampicata è dell’ineffabile Avvenire). A sostegno pseudointellettuale di questa tesi vedi anche quella secondo la quale l’Islam o in generale “tutte le religioni” sono – apoditticamente – “per la pace” (tralascio, per evitare code polemiche, di ricordarle chi sia l’Autore di queste fandonie sesquipedali). Quest’ultima tesi, poi, invoca a mo’ di puntello pratico il fatto, di per sé vero, che “non tutti i musulmani sono terroristi” ma dimentica, come spesso avviene per tesi fondate su visioni ideologiche e non sulla realtà delle cose, di buttare l’occhio su quanto capita laddove siano maggioranza o dove il potere dello stato ha vergognosamente abdicato a fare il suo dovere (tanto nelle banlieues francesi, o nei tribunali shariatici inglesi quanto in quelli pakistani, o nelle madrasse di casa nostra). E stiamo parlando di quelli cosiddetti “moderati”, non dei guerriglieri nerovestiti.
      Non commento, sempre per carità di “patria”, affermazioni del tipo: “allora anche fra i cristiani ci sono terroristi” come se il tizio che ammazza la suocera lo faccia in nome di Gesù Cristo (cit. sempre dello stesso Autore di prima).

      Scrive ancora lei: “I capi della Chiesa devono essere prudenti nel dire la verità. Ricordiamoci del bel discorso di Benedetto XVI a Ratisbona e le reazioni del mondo islamico. Una dichiarazione di questo genere, a mio parere, è attesa e quasi stimolata da qualche servo del falso profeta, come Erdogan, per poi usarla come un lascia passare e richiamare tutto l’esplosivo Islam alla guerra santa contro i Crociati.”

      Facciamo un piccolo sforzo di memoria, allora:
      1) «Possono i musulmani trovare, all’interno delle loro risorse intellettuali e spirituali, argomenti islamici a favore della tolleranza religiosa (inclusa la tolleranza verso coloro che si convertono ad altre fedi)?»
      2) «Possono i musulmani trovare, sempre all’interno delle loro risorse intellettuali e spirituali, argomenti islamici per distinguere tra autorità religiosa e politica in uno Stato giusto?».
      Per queste parole, di una logica e semplicità disarmanti e niente affatto offensive, Benedetto XVI fu vilipeso e insultato tanto dall’intellighentsia mondialista sinistrese quanto dall’intero mondo musulmano, con la sola eccezione di alcune mosche bianche, messe subitamente ai margini, come l’imam di Nimes, Hocine Drouiche, che in un convegno pubblico nel 2015 ebbe a dire: “Nel mondo i cristiani sono perseguitati, braccati, privati del lavoro, imprigionati, torturati, assassinati. Tutti i mezzi sono usati per costringerli a rinnegare la loro fede, compreso il rituale dello stupro collettivo, considerato in certi stati come una forma di sanzione penale. Possedere una Bibbia è diventato un crimine, proibita è la celebrazione del culto, si è tornati ai tempi delle messe nelle caverne e dei primi martiri” e ancora: “nel mondo musulmano vi è un islam politico secondo cui la presenza dei cristiani nel mondo musulmano non è mai una possibilità. Essa costituisce piuttosto una minaccia”.
      Non le fa impressione che queste cose le dica in chiaro, in pubblico e con coraggio un imam musulmano (che rischia una fatwa e conseguente assassinio) e siano invece sottaciute, silenziate e perfino osteggiate dai capi e dalle personalità di spicco della Chiesa?
      Mi dispiace doverlo dire, don Pietro Paolo, ma in questo suo argomentare, riassumibile nella massima “stiamoci zitti sennò chissà cosa ci accadrebbe di peggio”, vedo serpeggiare (e il verbo mi sembra più che mai adatto) quella cosa sulla quale gli islamici contano di più: la paura. Grazie alla quale prenderanno sempre più piede e potere fino a quando, anche volendo, non saremo più capaci di ribellarci ad alcunché. La storia è piena zeppa di vicende simili. Ma quanta differenza rispetto al “Noi ci alzeremo in piedi” di San Giovanni Paolo II, o al semplice coraggio degli apostoli, che tornavano a casa soddisfatti per essere stati fustigati in nome di Gesù Cristo.

      Lei aggiunge: “Chi invece dovrebbe intervenire, e ne ha piena capacità per farlo, è il potere politico in quanto chi ci va di mezzo non è solo il fattore religioso ma la stessa civiltà occidentale”.
      E ancora: “Qualcuno continua a negarlo, ma qui c’è uno scontro di civiltà”

      Ora, a parte il fatto che la stessa “civiltà occidentale” si è rifiutata di riconoscere le proprie radici cristiane (e ne dà prova quasi quotidianamente con legiferazioni mortifere), forse le sfugge che i più accesi negazionisti dello “scontro fra civiltà” sono gli stessi pastori e prelati che negano, con fine machiavellico, perfino l’evidenza delle persecuzioni in altri contesti: è singolare come la persecuzione dei musulmani cinesi, inviati a centinaia di migliaia nei campi di concentramento (e si è mai chiesto, per esempio, perché nessun imam al mondo si è indignato per il loro trattamento?), sia stata stigmatizzata dalle stesse personalità che denunciano la persecuzione ad ogni livello della chiesa cattolica in Cina. E taccio, per la terza volta, su come queste ultime siano state trattate da chi avrebbe dovuto accoglierle e incoraggiarle: come questuanti fastidiosi.
      La realtà, invero, è molto più semplice: per i musulmani (tutti i musulmani, pacifici e non) la parola “occidente” coincide con la parola “cristianesimo”, perché hanno sufficiente intelligenza per capire che senza il secondo il primo non ci sarebbe mai stato, che una volta tolto di mezzo il secondo il prima crollerà da se stesso non avendo più pilastri sui quali tenere in piedi la casa.

      Va bene anche il discernimento e la prudenza (ma di scandali verso “i piccoli” ce n’è a iosa), eppure la sua pretesa che siano i politici a tirarci fuori le castagne dal fuoco può definirsi, nel migliore dei casi, per quello che è: una pia illusione, smentita ogni giorno che Dio manda in terra.
      Cordiali Saluti.

      P.S.: @Tosatti: mi perdoni per una volta la lunghezza. Prometto solennemente di tornare a essere stringato come è in genere mio costume.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Sherden,
        ha scritto tanto, ma non ha dato una soluzione. Le chiedo: Chi potrebbe fermare questo attacco mortale del mondo islamico sui cristiani? Che cosa dovrebbe fare? Una volta c’era l’imperatore o i Re nazionali (forse il katechon) che, magari per interessi prettamente mondani camuffati di spirito religioso, potevano coalizzarsi e al grido del Pontefice o di un qualche Santo andavano a difendere con le crociate le terre cristiane. Oggi ci potrebbe essere una Lepanto?o una difesa di Vienna? Chi è andato a difendere gli armeni cristiani dai turchi, i siriani cristiani dall’isis, i cristiani d’Africa da boko haram? Si, c’è uno scontro di civiltà e la nostra civiltà è prettamente impastata di cristianesimo, al di là della negazione delle sue radici cristiane da parte dei potenti massoni che governano l’Europa. Perfino Benedetto Croce, che non era certamente cristiano, ha scritto che “non possiamo non dirci cristiani”. Per cui quando dico che i nostri politici sono gli unici che potrebbero fare qualcosa, se non per spirito religioso, almeno per dovere devono difendere la cultura del loro popolo. Chissà se dopo questi sanguinosi attentati , i governanti europei non incomincino a pensare seriamente di accettate la richiesta di S. Giovanni Paolo II di specificare che le radici dell’Europa sono cristiane?
        Sono ultraconvintissimo che i cristiani non devono avere paura di niente e di nessuno se non di colui che può gettare nella genna (cfr Lc12, 5), e altrettanto sono convintissimo che, come discepoli della Verità, dobbiamo dire sempre la verità; ma la verità deve essere saputa dire usando le parole adeguate che non mancano alla carità e non provocano violenza. ” C’è un momento per parlare e c’è un momento per tacere” (Qo, 3,7) . Si ricordi che papa Benedetto, dopo quel famoso discorso di Ratisbona, ha dovuto umiliarsi, con grande mia sofferenza, per evitare il massacro che già era iniziato nei confronti dei cristiani. Credo che l’autorità religiosa, come chiunque, deve condannare sempre i crimini da qualunque parte siano provocati ma deve farlo con prudenza per evitare di innescare ulteriori danni. Questo metodo non è dettato dalla paura ( di che?). Bisogna evitare che ci vadano di mezzo gli innocenti e i deboli. Il cristiano che accetta il martirio lo fa per scelta personale e noi non dobbiamo essere i fautori o provocatori del martirio altrui

        • Adriana 1 ha detto:

          …” l’autorità religiosa , come CHIUNQUE…” Ah , beh …
          se l’autorità religiosa (cristiana e cattolica) è da metter alla pari con qualunque altra autorità -anche a quella di un
          ” sindacalista , capo operatore ecologico ” -, siamo a posto !
          Elogiamo il ” discernimento ” ed i baci ed abbracci
          ad Abu Dhabi , ( naturalmente elogiamo i baci , abbracci e
          ” discernimento” di Al Tayyeb ) .

        • Sherden ha detto:

          Caro don Pietro Paolo,
          se lei mi chiede una “soluzione”, le potrei rispondere anch’io che “la soluzione” (pratica, prima ancora che politica) a questa aggressione che è anche fisica oltreché culturale sarebbe un intervento degli stati e dei governanti, ma dimentica naturalmente che si parla di stati e di governanti che abbiano a cuore il problema di cui stiamo dibattendo. E qui sta il busillis: a quanti dei governanti sta a cuore il problema dell’aggressione al cristianesimo e ai cristiani? Quanti di essi sono preoccupati del fatto che si stanno minando le fondamenta sulle quali quegli stati sono stati fondati e si reggono? E – soprattutto – c’è qualcuno che ad alta voce glielo ricorda?
          Non è necessario evocare Lepanto, o la difesa di Vienna: al giorno d’oggi la diplomazia e l’economia avrebbero armi non meno efficaci, sempre che si voglia difendere realmente il nocciolo della questione. Ma se chi dovrebbe levare la sua voce (o il suo grido di dolore e indignazione) per quanto accade se ne sta in silenzio per timore di guai peggiori, chi volete che ci difenda? Soros e la global society del mercantilismo e del migrazionismo? O coloro che sono quotidianamente affaccendati nella demolizione di quello che dovrebbero proteggere? Quelli che negano una nostra identità culturale comune in favore della multiculturalità indistinta (e facilmente mercificabile)? Quelli che dopo gli attentati se la cavano con proclami contro il terrorismo (naturlamente rigorosamente indistinto e senza seguito) e con magliette e peluches? Non gliene potrà interessare di meno, almeno fino a quando (e forse sarà troppo tardi) l’avanzata avrà raggiunto le porte dei loro salotti buonisti finto-tolleranti.
          La Voce dei cristiani dovrebbe denunciare al mondo intero la persecuzione dei suoi figli, e non far finta che tutto sommato la convivenza è più o meno accettabile (vedi anche Cina e dintorni).
          Benedetto XVI aveva proposto una chiave di lettura mite e totalmente rispettosa per instaurare un dialogo reale e non farlocco (alla siamo “tutti fratelli”, per capirci), NON FERMO AL DIALOGO IN SE STESSO MA INDICANTE UNA STRADA DA PERCORRERE, CON OBIETTIVI CHIARI E VERIFICABILI. E, mi permetta la precisazione, non ha “dovuto umiliarsi” (questa è la vulgata del mainstream che lo aveva e lo ha tuttora in odio, anche dentro la chiesa), ha semplicemente precisato che non era sua intenzione offendere nessuno, ma non ha smentito neppure una virgola di tutto il suo discorso.
          Certo che la Chiesa deve usare prudenza (non a caso è una virtù), ma quando quest’ultima si mostra inefficace rimane solo la proclamazione della verità dei fatti. Perseverare in questo dialogo fra sordi, mentre la gente muore, e in nome del “evitare ulteriori danni” assume un altro nome: è codardìa. Come altrimenti vorrebbe chiamarla? Il massacro dei cristiani deboli e innocenti ERA GIA’ INZIATO e, con tutta la “prudenza” di questo pontificato, non mi pare che sia diminuito, anzi AUMENTA OGNI GIORNO DI PIU’. Se sono questi i frutti, direi che l’albero ha già la scure alla sua radice.
          E altro che martirio altrui: vedrà che fra non molto saremo chiamati in tanti a fare una “scelta personale”. Faccia passare un congruo lasso di tempo e vedrà se – stretti fra i fuochi del genderismo alla Zan e l’avanzata dei pseudomoderati islamici – ognuno di noi non dovrà far quadrare i conti con la propria coscienza E CON IL PROPRIO PERSONALE CORAGGIO. Sarà allora che ci chiederemo dov’era la voce di chi doveva alzarsi in piedi a difenderci, anziché giochicchiare a fare i compagnoni pseudointellettuali dei nostri persecutori.
          Saluti.

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Eh sì, caro SHERDEN!
            Auguro a lei e anche a me di non trovarci mai a dover scegliere su 2 posizioni difficili i cui risultati della scelta in qualunque modo ci troverebbe mancanti. Oggi ancora si discute se Pio XII col suo silenzio non si sia reso complice dello sterminio degli ebrei, come pure dell’ostpolitik vaticana con l’Unione Sovietica. “Paura”, “codardia” o altro? A me viene difficile pensarli. Ma di chi si dovrebbe avere paura? Semmai posso pensare che la scelta sia dovuta per quello che si ritiene il minor male. Poi, ognuno può sempre giudicare che la scelta non è stata la migliore. Io sono un parroco e sono chiamato spesso ad intervenire con i miei parrocchiani, a chiarire ad usare i mezzi forti quando sono necessari. Ma, senza venir meno al mio ministero di annunciatore del Vangelo, tante volte faccio finta di non capire e dialogo per evitare che il lucignolo fumigante si spenga del tutto. Non so se siete sposati e avete figli, credo che sia il modo di comportamento dei padri. In ogni caso, La verità deve essere sempre detta perché viene dall’Alto, le strategie per come dirla sono degli uomini e come tali discutibili. Bisogna sempre ricercare il bene.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    A conclusione della catechesi del mercoledì, ieri – di nuovo in streaming dalla Biblioteca Apostolica, per contenere la diffusione del contagio – introdotta con l’invito a rispettare tutte le prescrizioni dettate dalle Autorità politiche e sanitarie, il papa ha colto l’occasione per condannare la conseguenza negativa “di questi deprecabili eventi” sugli sforzi in atto per stabilire una “collaborazione fraterna tra le religioni”. È in questo restringimento del confine l’unica variazione sul tema “fratellanza universale”, sempre e solo fin qui declinato in quest’ unica accoppiata, ad ogni possibilità di inserimento nei suoi discorsi, esprimendosi in termini diretti e netti.
    Prendendo invece l’argomento alla larga, ieri ha detto: «In questi giorni di preghiera per i defunti, abbiamo ricordato e ricordiamo ancora le vittime inermi del terrorismo, il cui inasprimento di crudeltà si sta diffondendo in Europa. Penso, in particolare, al grave attentato dei giorni scorsi a Nizza in un luogo di culto e a quello dell’altro ieri nelle strade di Vienna, che hanno provocato sgomento e riprovazione nella popolazione e in quanti hanno a cuore la pace e il dialogo. Affido alla misericordia di Dio le persone tragicamente scomparse ed esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa di questi deprecabili eventi, che cercano di compromettere con la violenza e l’odio la collaborazione fraterna tra le religioni».

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Secondo GUIDO DOTTI un cristiano non deve essere in guerra con nessuno.
    Spero allora che il 25 aprile non festeggi insieme ai catto comunisti la Liberazione, conseguezza di quella che essi stessi chiamano GUERRA di Liberazione. Sarebbe un comportamento incoerente, come quello di chi mette sulle spalle degli altri pesi che lui non vuole sollevare neppure con un dito.
    Io invece penso che il cristiano non deve volere la guerra, ma ci sono casi in cui non può sottrarsi.
    Altrimenti smatelliamo l’esercito, la polizia e i carabinieri e tutte le forze armate.
    Vorrei vedere se una persona gli entra in casa cercando di aggredire la sua famiglia, se non cerca di difenderla anche con la forza.
    La saggezza cristiana che non è accompagnata dalla grazia divina non è affatto una novità, ma è più noiosa e più sussieguosa della morale laica.
    Preferisco leggere un libro con le massime del Grippo parlante, piuttosto che un articolo di DOTTI sulla pace

  • Creazionista ha detto:

    Più il clero più infame della storia parla, più mi convinco che Dio, non avendo alcuna speranza di cambiarli, li farà scannare molto presto dai loro amici islamici: con questo ultimo atto di misericordia darà loro l’ultima opportunità di santificarsi col martirio o di finire nell’inferno che si sono ampiamente meritato ingannando milioni di fedeli. Se siete a Roma visitate il Vaticano per l’ultima volta, presto non resterà pietra su pietra. E quanto mi dispiace di quel patrimonio millenario che andrà distrutto…