DEOTTO: ROBERTO MANCINI HA SBAGLIATO. A CHIEDERE SCUSA.
26 Ottobre 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, viviamo tempi veramente difficili sotto tutti i punti di vista, e soprattutto sotto quello della libertà di espressione, sempre più messa a rischio dai pasdaran del politicamente corretto. Avremmo creduto, solo qualche anno fa, a chi ci avesse predetto che avremmo vissuto in un clima orwelliano? E invece…L’amico e collega Paolo Deotto spezza giustamente una lancia in difesa di Roberto Mancini, reo di aver ritrasmesso una vignetta ironica sul Coronavirus. Vorremmo poter dire alle Vestali della Pandemia: una risata vi seppellirà. Purtroppo non è così. Buona lettura.
§§§
Caro Marco,
non seguo il calcio da anni e del sig. Roberto Mancini sapevo solo che era il commissario tecnico della Nazionale. Ora so anche (e mi spiace per lui) che è l’ennesima vittima illustre di questa isteria generale che sembra aver preso tanta gente, con effetti ben più devastanti rispetto al “Covid 19”, che almeno non fa rincretinire.
Dunque, il sig. Mancini, avendo esercitato quello che mi pare dovrebbe essere un indiscusso diritto, ossia la pubblicazione di una vignetta inoffensiva, che può piacere o non piacere, ma non fa del male a nessuno, è stato messo alla gogna.
La vignetta non era nemmeno nuova. È quella che mostra un malato che, alla domanda “Come hai preso il virus?”, risponde “Guardando troppi telegiornali”. Poi se non sbaglio al C.T. della Nazionale è stato rimproverato anche il fatto di aver ripreso delle affermazioni di Göring (anch’esse in circolazione non da oggi su Internet) circa la facilità di sottomettere una popolazione con l’arma della paura.
Con quella vignetta e quelle frasi di Göring il sig. Mancini ha fatto del male a qualcuno? Ha mancato di rispetto a qualcuno? Non vedo a chi e non vedo come.
E invece i cani da guardia del “politicamente corretto”, che, a quanto pare, non vanno mai in ferie e probabilmente si danno dei turni per assicurare un servizio h24/24, sono subito insorti ringhiando. E il sig. Mancini (e questo sinceramente mi spiace molto) si è affrettato a scusarsi. Mi spiace, perché quando si è innocenti le “scuse” ricordano molto le autocritiche e le autoaccuse che si sentivano nei processi-farsa ai tempi delle purghe staliniane. Ma almeno lì le vittime erano state torturate, avevano subito il lavaggio del cervello. Oggi invece vedo una specie di “ansia” di scusarsi, di rientrare nei ranghi, che francamente mi fa un po’ pena.
Transeat.
Comunque ne vien fuori un quadretto interessante. Dopo mesi di bombardamento mediatico che credo non abbia alcun precedente nella Storia, il Coronavirus è ormai diventato una sorta di fatto mistico, una divinità, senza dubbio malvagia, ma pur sempre una divinità, di cui bisogna parlare solo nei dovuti modi stabiliti dall’onnipotente, e ovviamente indiscutibile, Pensiero Unico.
Alla divinità malvagia si può opporre la divinità buona, rappresentata dalla Mascherina, che ci ama e ci protegge e poi ci si può affidare a liturgie pagane che iniziano con l’invocazione “Andrà tutto bene” (perché, poi? Boh. Potrebbe anche andar tutto male…) e magari si concludono con il canto corale di “Bella ciao”.
Ma scherzare, giammai! Siamo matti? I custodi del “politicamente corretto” sono terribilmente musoni, come quei grigi funzionari del PCUS stile Suslov, per intenderci. E hanno inventato un’altra accusa che mi pare si possa collocare tra il cretino e il surreale: chi scherza, sottovaluta, comunque dice cose non conformi al Pensiero Unico sul Covid, “manca di rispetto ai morti causati dalla pandemia”.
Questa affermazione va al di là, francamente, delle mie capacità di comprensione. Per i morti dico una preghiera e prego anche per i loro parenti e amici, che devono affrontare il dolore della perdita di una persona cara. Poi il criticare la gestione dell’emergenza sanitaria, o lo scherzarci sopra per sdrammatizzare un po’, o comunque l’esprimere un’opinione su una faccenda che di lati oscuri e discutibili ne ha fin troppi, è un diritto che nessuno mi può togliere. Non riesco assolutamente a capire in che modo questo possa tradursi in una mancanza di rispetto per i morti…
Di tutta questa faccenda, ciò che francamente mi fa paura è l’ansia di essere tutti abbracciati da un Pensiero Unico, l’ansia di non ragionare autonomamente, l’ansia di essere gregge. Forse per alcuni è tranquillizzante. Per me, è degradante. E fa paura la violenza contro chi si permette di non essere in riga. La Divinità cattiva, il Virus, potrebbe arrabbiarsi e magari si arrabbia anche la Divinità buona, la Mascherina e non ci protegge più. La sera, si recita la preghiera davanti all’immaginetta dell’ultimo DPCM e poi si va a dormire, in attesa che domani ci venga detto come respirare, come camminare, come mangiare. Eccetera.
Ripeto quanto dicevo all’inizio: questa malattia, molto diffusa, del conformismo assoluto e violento, mi pare assai più preoccupante del virus. Del resto, come diceva un grande scrittore (Chesterton, mi pare) quando non si crede più in Dio, va a finire che si crede in tutto. Anche nelle Divinità buone e cattive…
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Tag: covid, detto, mancini, pensiero unico
Categoria: Generale
Bellissimo articolo, grazie signor Deotto.
Apparteniamo a un’epoca la cui civiltà rischia di andare in rovina ad opera dei mezzi della civiltà. (Nietzsche – Umano troppo umano)
QUESTO È IL MOMENTO DELLA BATTAGLIA DEL DEMONIO CONTRO LA LUCE!
“Quei Miei figli che si sono alleati con il male e sono stati invasi dal male, hanno il volto segnato dall’amarezza e dalla depravazione. Stanno cambiando la Tradizione per farla diventare mondana e non spirituale. Infatti, tutto quello che significa conversione è odiato dal mondo e dalla carne.
… Discernete!
Se Vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/10/26/questo-e-il-momento-della-battaglia-del-demonio-contro-la-luce/
Ci libereremo dal virus delle chiacchere e della paura quando sapremo (intendo il Popolo, l’umanità) guardare l’essenziale e tenere nel giusto conto le previsioni degli scienziati. Purtroppo molti preferiscono indietraggiare per la paura che alzare gli occhi verso il cielo e porsi delle domande.
Alla sua età e con quello che avrà accumulato nella sua carriera, non farà certo la fame se anche lo “congedassero”..
Io gli avrei fatto una bella pernacchia, altro che scusarmi…
Mica l’aveva scritta lui, oltretutto!!!
Io l’avevo diffusa su larga scala, ma tanto chi non vuole capire non capisce..
Avete letto del racconto della “pronazione” di Massimo Giannini? C’è da dargli credito o è il solito sinistro storytelling?
Ormai non era acclarato che i respiratori facevano danno? Perché continuano?
Io al suo posto avrei salutato tutti.
Tanto un allenatore come lui, ancora in auge, un altro posto e anche ben retribuito lo avrebbe trovato subito.
Vorrei sig. Conte entrare nella sua ottusa mente parlando in maniera un pò scientifica del problema coronavirus e del rischio di malattia cui è correlato Proviamo dunque a fare questo calcolo del rischio : si definisce IR indice di rischio il prodotto della P( probabilità ) per la G( gravità ). La scala va da 1 a 5( per farla facile : ove 1 indica molto basso e 5 molto alto sia per P che per G ( immaginiamo che 5= morte per G ) . In mezzo tutti i valori intermedi che potete immaginare (4 = danni permanenti ad un organo )
Per quanto riguarda P potremmo indicare 5 quando abbiamo frequenti contatti con persone e 1 quando siamo chiusi in casa ) è evidente che IR cambia da giorno a giorno se la nostra vita non è sistematica. Poi arriva la fatidica soglia IR. È evidente che la forcella va da 1 a 25. Ma in mezzo ci sono molti valori. Quindi un IR può essere critico anche quando ho una P=2 ma una G=4 che fa 8. IR 8 si ottiene anche con P=4 e G=2 ( caso degli asintomatici). Ecco mi fermo qui ma sarebbe il caso di studiare un metodo così per noi al fine di PRENDERE DECISIONI
Ovvio che G cresce con il numero di patologie pregresse
Reminiscenze di medical risk analysis di cui ci si serviva nell’ indagini clinico epidemiologiche ancora anni fa
Allora IR è il prodotto di P probabilità x G gravità x D ( fattore di prevenzione o terapia). Così è perfetto ma come si può immaginare le metriche saranno più complesse e in scala da 1 a 10 per contemplare tutti i casi . Negli USA ( cui ho attinto a suo tempo queste metodologie) fanno l’arco uso della risk analysis Messa a punto negli anni 60 per i primi voli spaziali
Non serve app immuni se tutti fanno questo esercizio
Costo 0€ , ci vuole un po’ di training e tempo con didattica a distanza ma si può fare per. TV
E concludo : le decisioni si basano sui dati di comportamento e non sui tamponi … inutile guardare sul retrovisore, bisogna guardare avanti. La supposta conoscenza – calcolo del rischio responsabilizza i singoli soggetti a decidere come comportarsi e forse le terapie intensive potrebbero essere meno affollate o sature
Dubito che abbia ben capito sig. Conte ma quanto esposto è molto più caratterizzante dei suoi ormai quotidiani insensati dispacci.
IR è un indice di rischio ma di che cosa? Di venire contagiati? Di contagiare gli altri? Di diffusione del contagio in una determinata comunità di persone ? Non mi è chiaro, così come non mi è chiaro come si possano valutare con una certa attendibilità i valori di P e di G e nemmeno a chi e a che cosa possa servire il risultato del calcolo.
Calcolare il rischio inteso anche in termini generici significa poter assumere comportamenti adeguati a contrastare evebti avversi. Nella fattispecie il rischio applicato alla pandemia di corona è da intendersi atto a quantificare la sostanziale gravità dello stato di malattia che può condurmi o meno a morte o in terapia intensiva. Io non ho un cut off numerico a stabilire la soglia del verificarsi del cattivo evento dal momento che devo conoscere il valore della P e assegnare ad essa diversi valori in base al numero di persone con cui sono venuto in contatto , cosa possibile peraltro. In ogni caso IR è da intendersi come un cartellino che un soggetto prta con scritto un nemero ad indicare almeno la probabilita di ” andare a finire ” o al composanto direttamente o in terpia intensiva.
spero di essere stato non troppo nebuloso
Si realizza sempre di più l’analisi/profezia di Vladimir Bukovskij, autore di EURSS, Unione delle Repubbliche socialiste europee, nonché nel libro “La mentalità comunista”. Il modo di pensare e il metodo sovietici vengono assunti dalla burocrazia europea.
Il politically correct è la versione occidentale, nata negli USA, di quanto denunciava Bukoskij: la differenza con l’Unione sovietica sta nel fatto che là si giocava a carte scoperte, essendo una dittatura conclamata; in Occidente, invece, si finge di essere in democrazia. Ciò che in URSS faceva il partito con la polizia e il Kgb, qui lo fanno i mass media con la loro manipolazione. Chi si oppone viene delegittimato.
In realtà, il metodo è antico, basti pensare al famoso arco costituzionale, ad esempio, o all’accusa di essere fascista per tutti quelli che non erano di sinistra.
Oggi si è perfezionato ed è divenuto sempre più pervasivo.
Penso che si arriverà presto ai gulag, agli ospedali psichiatrici per dissidenti, alla censura totale delle vici non conformi: sta già accadendo su YouTube, su Facebook, Twitter ecc.
Quando il mondialista Charlie Ebdo pubblica liberamente disegni blasfemi su Cristo e Maometto, i cristiani abbozzano e i musulmani fanno una strage o tagliano la testa. Allora subito il mondialismo si si risente e scende in piazza per protestare contro la violenza dell’integralismo islamico e l’attentato contro la libertà di espressione … e intanto i cristiani, siccome sono per la “pace”, abbozzano …
Ma se il mondialismo vede ostacolata la propria libertà di espressione attraverso cui propala bestialità e menzogne, allora eccoti la censura … e i cristiani, per amor di pace, continuano abbozzare …
Si tratta di una morsa ferrea che soffoca i cristiani tanto fuori quanto dentro la Chiesa. Come liberarsene?
Mi sa che non è possibile.
Caro Enrico Nippo, si potrebbe fare una comparazione al volo:
– la cantante Rihanna trova “opportuno” scusarsi in tutta fretta per aver usato in un contesto frivolo (sfilata di linegerie) un testo sacro musulmano nella musica di accompagnamento, scatenando la furia di molti utenti musulmani che si sono riversati sui social accusandola di non aver avuto sensibilità e attenzione per il mondo dell’Islam;
– sempre la stessa Rihanna, tempo fa, ha sfilato vestita (si fa per dire) da papessa, e utilizzando paramenti sacri (alcuni dei quali piuttosto preziosi) e non si è affatto dovuta scusare, visto che fra coloro che hanno fatto da fornitori o da spettatori plaudenti c’era pure tal Ravasi, cardinale di Santa Romana Chiesa.
Tragga pure le conclusioni.
La conclusione, a mio parere, è che i cristiani più che pecorelle che seguono il Buon Pastore sono stati ridotti a pecoroni. Tanto riguardo all’animale quanto alla postura corporea.
Mi sembra una chiusura eccellente.
Già classificare come malattia un virus che ha il 96% di persone risultate “positive” sane, denoterebbe l’esigenza di curare seriamente chi lo usa per spargere terrore e ansia sulla popolazione
Mai vista l’influenza stagionale riempire le terapie intensive! Vada a parlare con qualche medico…
Nel gennaio 2018 il Corriere dava esattamente quella notizia: che le terapie erano in crisi per l’influenza.
Bene, staremo a vedere, spero tanto di avere tutti i torti dott. Tosatti!
Guardi che anche questa estate in Costa Smeralda dicevano staremo a vedere: siete pignoli. Ora il principato di monaco, che non aveva caso secondo un luminare del nulla sta per licenziare: primo gli italiani.
In Svizzera han deciso niente rianimazione: i vecchi devono morire. Altra fake news mondialista.
https://qe-magazine.com/sbm-la-triste-verita-sui-prossimi-licenziamenti-nel-principato-di-monaco/
Marcolino, mi creda che sarei ben contento di sbagliarmi, ho in casa anziani e figli oltre al sottiscritto…pero’ non leggo nelle sue considerazioni delle soluzioni al problema, se non accenni alle notizie fasulle che sicuramente circolano
Marcolino, nessuna fake news, e la verità. Fuori gli anziani dalle terapie intensive se mancano i posti! https://bit.ly/3mvD1M5
E se la memoria non mi inganna, anche in altre occasioni vi fu ospedalizzazione massiccia. Il problema di oggi è che dimentichiamo molto facilmente.
Dottor Tosatti, non mi risulta che negli anni scorsi, a parte la pandemia di influenza spagnola del 1918-1919, ci fosse un vero e proprio bollettino di guerra per i morti causati da un virus, oggi 141 vittime. I ricoveri in terapia intensiva sono 1284 (76 più di ieri). Non mi ricordo d’aver visto precedentemente obitori e forni crematoi pieni al collasso e veicoli militari per trasportare i cadaveri. Forse eravamo tutti distratti.
Forse c’è chi è interessato a esasperare questo clima, e l’informazione ne è l’agente principale. Grazie a lei si creano stati d’animo collettivi che hanno ben poco a che fare con la ragione. E le voci di buonsenso vengono taciute. Legga agli articoli che Cascioli e Razzante hanno pubblicato su La nuova Bussola Quotidiana.
In aggiunta a quanto scritto dal dott. Tosatti per il 2018, leggere attentamente cosa accadeva nel 2015 negli ospedali italiani a causa dell’influenza e paragonatelo col delirio di oggi:
https://www.google.com/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/24/influenza-ospedali-in-tilt-tagli-psicosi-vaccino-lorenzin-arrivata-tardi/1367547/amp/