VIGANÒ: IL PAPA E LA LOBBY GAY IN VATICANO, AMBIGUITÀ VOLUTA.
23 Ottobre 2020
Marco Tosatti
Carissimi amici e nemici di Stilum Curiae, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ci ha inviato questo articolo apparso oggi su La Verità. Ci sembra molto chiaro, lucido e drammaticamente vero. Buona lettura.
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Ieri, in occasione del Festival del Cinema di Roma, il regista Evgeny Afineevsky ha presentato un documentario dal titolo «Francesco», nel quale sono riproposte alcune interviste fatte a Jorge Mario Bergoglio nel corso degli ultimi anni di pontificato. Tra le altre dichiarazioni, hanno destato sconcerto alcune frasi sulla legittimazione delle unioni civili omosessuali: «Quello che dobbiamo fare è una legge per le unioni civili. In questo modo [gli omosessuali] sono legalmente tutelati. Io sono a favore di questo».
Penso che tanto i semplici fedeli quanto i Vescovi e i sacerdoti si siano sentiti traditi da ciò che ha affermato Bergoglio. Non occorre essere teologi per capire che l’approvazione delle unioni civili è in palese contraddizione con i documenti magisteriali della Chiesa, anche recenti. Essa costituisce anche un gravissimo assist all’ideologia LGBTQ che oggi è imposta a livello globale.
In questi giorni il Parlamento dovrà discutere l’approvazione della cosiddetta legge Zan, su proposta del Partito Democratico. In nome della tutela degli omosessuali e dei transessuali, sarà considerato un reato affermare che la famiglia naturale è la cellula della società umana, e verrà punito chi affermerà che la sodomia è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Le parole di Bergoglio sono già state accolte in tutto il mondo dalla lobby gay come un autorevole appoggio alle loro rivendicazioni.
Leggendo attentamente le dichiarazioni di Bergoglio, qualcuno ha già osservato che non vi si coglie un’approvazione del matrimonio omosessuale, ma solo un gesto di accoglienza – forse mal formulato – nei confronti di chi chiede allo Stato laico una tutela giuridica.
La Congregazione per la Dottrina della Fede ha già chiarito senza equivoci che in nessun caso un Cattolico può approvare le unioni civili, perché esse costituiscono una legittimazione del pubblico concubinato e sono solo il passo che precede il riconoscimento dei cosiddetti matrimoni omosessuali. Tant’è vero che in Italia oggi è possibile sposarsi anche tra persone dello stesso sesso, dopo che per anni si era assicurato – anche da parte di politici sedicenti cattolici – che i PACS non avrebbero in alcun modo messo in discussione il matrimonio così come enunciato nella Costituzione.
Del resto, l’esperienza ci insegna che quando Bergoglio dice una cosa, lo fa con uno scopo ben preciso: far sì che altri interpretino le sue parole nel senso più estensivo possibile. Le prime pagine dei giornali di tutto il mondo annunciano: «Il Papa approva i matrimoni gay», anche se strettamente non è ciò che ha detto. Ma questo era esattamente il risultato che lui e la lobby gay vaticana volevano ottenere. Poi la Sala Stampa forse dirà che quello che ha affermato Bergoglio è stato frainteso, che si tratta di una vecchia intervista, e che la Chiesa ribadisce la condanna dell’omosessualità come intrinsecamente disordinata.
Il danno però è fatto, e anche eventuali passi indietro rispetto allo scandalo suscitato saranno comunque un passo avanti nella direzione del pensiero unico e del politically correct. Non dimentichiamo gli esiti nefasti della sua esternazione del 2013, «Chi sono io per giudicare?», che gli ha meritato la copertina e il titolo di “uomo dell’anno” su The Advocate.
Bergoglio ha affermato: «Gli omosessuali hanno il diritto di esser parte di una famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto ad una famiglia. Nessuno dev’essere escluso o reso infelice a causa di questo». Tutti i battezzati sono figli di Dio: ce lo insegna il Vangelo. Ma si può essere figli buoni o cattivi, e se essi infrangono i Comandamenti di Dio il fatto di essere Suoi figli non eviterà loro la punizione, così come un Italiano che ruba non evita il carcere, per il solo fatto di essere cittadino del Paese in cui compie quel reato. La Misericordia di Dio non prescinde dalla Giustizia, e se pensiamo che per redimerci il Signore ha sparso il Suo Sangue sulla Croce, non possiamo non tendere alla santità, conformando il nostro comportamento al Suo volere. Nostro Signore ha detto: «Voi siete miei amici, se farete ciò che Io vi comando» (Gv 15, 14).
Se l’esclusione familiare o sociale deriva da comportamenti provocatori o da rivendicazioni ideologiche non condivisibili – penso al Gay Pride – essa è solo il risultato di un atteggiamento di sfida e come tale ha origine in chi usa quell’atteggiamento per urtare il prossimo. Se invece quella discriminazione deriva solo dall’essere una persona che si comporta come tutti con rispetto per gli altri e senza alcuna imposizione del proprio stile di vita, essa va giustamente condannata.
Sappiamo benissimo che ciò che la lobby omosessualista vuole ottenere non è l’integrazione di persone normali e oneste, ma l’imposizione di modelli di vita gravemente peccaminosi, socialmente destabilizzanti e che sono sempre stati strumentalizzati per demolire la famiglia e la società. Non a caso la promozione dell’agenda omosessuale fa parte del progetto globalista, in concomitanza alla distruzione della famiglia naturale.
Nel Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede figura come Consultore il gesuita James Martin, uno dei più accaniti sostenitori dell’agenda LGBTQ e dell’accoglienza indiscriminata degli omosessuali nella Chiesa. Appena uscita la notizia sulle dichiarazioni di Bergoglio, Martin ha tempestato di post i social, esprimendo un incontenibile soddisfazione per questo gesto che invece ha scandalizzato la maggioranza dei fedeli.
Assieme a padre Martin ci sono cardinali, vescovi, monsignori, sacerdoti e chierici che appartengono alla cosiddetta “lavender mafia”. Alcuni di costoro sono stati indagati e condannati per crimini molto gravi, quasi sempre legati ad ambienti omosessuali. Come possiamo pensare che una cricca di omosessuali al posto di comando non abbia tutto l’interesse di spingere Bergoglio a difendere un vizio che essi condividono e praticano?
Direi anzi che fa parte del comportamento di Bergoglio giocare sull’equivoco, sulla provocazione – «Dio non è cattolico», ha detto – o lasciando finire ad altri un discorso che è lui a iniziare. L’abbiamo visto con Amoris laetitia: pur non avendo palesemente contraddetto la dottrina cattolica sull’impossibilità dei divorziati di accedere ai Sacramenti, ha lasciato che lo facessero altri vescovi, approvando poi le loro affermazioni e tacendo ostinatamente ai Dubia di quattro Cardinali.
Ci si potrà chiedere: a che scopo il Papa dovrebbe agire in questo modo, soprattutto quando i suoi Predecessori sono sempre stati molto chiari in materia di morale? Non so cosa abbia in mente Bergoglio: mi limito a dare un senso alle sue azioni e alle sue parole. E penso di poter affermare che quanto ne emerge è un atteggiamento volutamente doppio e gesuitico. Dietro ogni sua esternazione c’è il tentativo di suscitare la reazione della parte sana della Chiesa, provocandola con affermazioni eretiche, con gesti sconcertanti, con documenti che contraddicono il Magistero. E allo stesso tempo compiacere i propri sostenitori, soprattutto non cattolici o tali solo di nome.
A furia di provocare, egli spera che qualche Vescovo si stanchi di sentir quotidianamente colpita la dottrina e la morale; spera che un gruppo di Cardinali lo accusi formalmente di eresia, che ne chieda la deposizione. E così facendo, Bergoglio avrebbe il pretesto di accusare questi Prelati di essere “nemici del Papa”, di porsi fuori dalla Chiesa, di volere uno scisma. Ovviamente non è chi vuol rimanere fedele al Magistero che si separa dalla Chiesa: sarebbe assurdo.
In un certo qual modo, il comportamento di Bergoglio è della stessa matrice di quello del Presidente Conte: entrambi, a ben vedere, sono stati voluti in quel ruolo dalla medesima élite, numericamente minoritaria ma potente e organizzata, con lo scopo di demolire l’istituzione che rappresentano; entrambi abusano del proprio potere contro la legge; entrambi accusano chi denuncia i loro abusi di essere nemico dell’istituzione, quando in realtà la difende proprio da loro. Entrambi, infine, si distinguono per una desolante mediocrità.
Se canonicamente è impensabile scomunicare un Cattolico per il solo fatto che vuole rimanere tale, politicamente e strategicamente questo abuso potrebbe consentire a Bergoglio di estromettere dalla Chiesa i suoi avversari, consolidando il proprio potere. E ribadisco: non parliamo di un’operazione legittima, ma di un abuso che tuttavia nessuno sarebbe in grado di impedire, dal momento che «prima Sedes a nemine judicatur». E siccome la deposizione di un Papa eretico è una questione canonicamente irrisolta e sulla quale non vi è unanime consenso dei canonisti, chi accusasse Bergoglio di eresia si infilerebbe in un vicolo cieco e molto difficilmente otterrebbe un risultato.
Ed è esattamente questo, secondo il mio parere, che il “cerchio magico” di Bergoglio vuole ottenere: giungere alla situazione paradossale in cui colui che è riconosciuto come Papa è allo stesso tempo in stato di scisma con la Chiesa che governa, mentre chi viene da lui dichiarato scismatico per disobbedienza si trova estromesso dalla Chiesa per il fatto di essere cattolico.
L’azione di Bergoglio è soprattutto rivolta all’esterno della Chiesa. L’Enciclica Fratelli tutti è un manifesto ideologico in cui non c’è nulla di cattolico, e nulla per i Cattolici; è l’ennesimo embrassons-nous di matrice massonica, in cui la fratellanza universale non si ottiene, come insegna il Vangelo, nel riconoscere la comune paternità di Dio tramite l’appartenenza all’unica Chiesa, ma con l’appiattimento di tutte le religioni in un minimo comun denominatore che si declina nella solidarietà, nel rispetto dell’ambiente, nel pacifismo.
Con questo modo di agire, Bergoglio si candida come “pontefice” di una nuova religione, con nuovi comandamenti, nuova morale e nuove liturgie. Egli prende le distanze dalla Religione Cattolica e da Cristo, e di conseguenza dalla Gerarchia e dai fedeli, sconfessandoli e lasciandoli alla mercé della dittatura globalista. Chi non si adeguerà a questo nuovo codice sarà perciò ostracizzato dalla società e da questa nuova “chiesa” come corpo estraneo.
Il 20 Ottobre papa Francesco ha pregato per la pace assieme ai rappresentanti delle religioni mondiali: il motto di quella cerimonia ecumenica era «Nessuno si salva da solo». Ma quella preghiera era rivolta indifferentemente al vero Dio come ai falsi dèi dei pagani, facendo comprendere che l’ecumenismo propagandato da Bergoglio ha come fine l’esclusione di Nostro Signore dalla società umana, perché Gesù Cristo è considerato “divisivo, “pietra d’inciampo”. Così l’uomo moderno pensa di poter ottenere la pace prescindendo da Colui che ha detto di Sé: «Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me» (Gv 14, 6). È doloroso constatare che a questa apostasia delle Nazioni un tempo cristiane si affianchi Jorge Mario Bergoglio, che di Cristo dovrebbe essere il Vicario e non il nemico.
Tre giorni fa la stampa ha diffuso la notizia che il Papa non celebrerà la Messa di Mezzanotte a Natale. Mi limito ad una constatazione: qualche giorno fa, in pieno stato di emergenza Covid, si è ritenuto possibile celebrare un rito ecumenico, alla presenza dei fedeli e delle autorità, tutti con la mascherina. Al contrario, negli spazi ben più vasti della Basilica Vaticana, qualcuno ha ritenuto imprudente che si celebri la Nascita del Salvatore nella Notte Santa.
Se questa decisione troverà conferma, sapremo che Jorge Mario Bergoglio preferisce autocelebrarsi assecondando il pensiero unico e l’ideologia sincretista del Nuovo Ordine Mondiale, piuttosto di inginocchiarsi ai piedi della mangiatoia in cui è deposto il Re dei Re.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
22 Ottobre 2020
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Tag: lobby gay, omosessuali, papa, vigano
Categoria: Generale
Che Bergoglio celebri o meno la messa di Natale importa poco, non ci sono i presupposti per considerare tale assenza come un vuoto liturgico, perché se non c’è nulla che possa renderlo credibile sul piano dottrinale, tanto meno lo sarà nella celebrazione della messa, dove l’evento centrale della transustanzazione da’ corpo all’Eucarestia, già offesa e profanata da un modo di vedere distorto, eretico, per cui il simbolo sarebbe vincolante per la “fratellanza” più del corpo e del sangue stesso di Cristo. In Lui di fatto non si crede come “Persona”, avendolo ridotto ad un astratto ideale sempre più modellato sui tempi e le mode.
Cristo è offeso nel suo corpo, e i carnefici sono quelli che lo profanano ogni giorno perché lo contraddicono nei fatti, rinnegandolo. Monsignor Viganò legge nei comportamenti e le scelte di questo papato anticipandone le mosse, prevedibili se ragionate in funzione del “mandato” che le comanda, sconvolgenti per quanti si ostinano a cercare ancora un riflesso di quello che in altre condizioni sarebbe stato il mandato di Pietro. Dobbiamo prenderne atto, considerando prova la persecuzione di lobbies assunte al servizio di un un potere che ha l’obiettivo di “demolire” la Chiesa, come giustamente denuncia Viganò.
Siamo prossimi ad uno scontro frontale che ci esporrà alla persecuzione della fede e della morale da difendere nella vita civile, non hanno nulla di pastorale e tanto meno riescono ad assolvere un cammino, semplicemente, come ladri di notte, hanno rubato il trono di Pietro.
Ci insegni, Monsignor Viganò a non disperare, e non si stanchi di farci leggere il senso di questa prova anche quando tutto potrebbe sembrare perduto.
Prosit, Mons. Vigano’,
ha dato risposta intelligente e plausibile alle tante “oche che starnazzano” chiedendo maliziosamente il perché del silenzio di tanti che se non esternano il loro disappunto lo fanno semplicemente perché temono uno scisma e non vogliono che questo si realizzi
Splendida analisi, more solito.
Preghiamo per la conversione del gesuita in bianco e per la santa battaglia di Viganò.
PS È vero, come emerge nei commenti, che il grande Benedetto XVI ha delle gravi colpe, purtroppo. Rifiutò le dimissioni di Bergoglio al 75esimo anno, malgrado tanti lo avessero raccomandato di accettarle. Cf il fondamentale libro “Il papa dittatore” reperibile in rete.
Una semplice ipotesi sulla cancellazione della messa di mezzanotte del 25 dicembre.
Bergoglio legge Repubblica. Su Repubblica convivono due linee eretiche. Una, di Scalfari, è di chiara impronta gnostica, l’altra, di Paolo Farinella è comunista. Scalfari si impegna per accreditare Bergoglio come gnostico, ma che Bergoglio sia gnostico è, probabilmente solo una sua illusione. Si direbbe che Bergoglio sia ispirato, fin dall’inizio del suo pontificato dal Farinella. Aveva infatti il Farinella pubblicato un libro in cui il papa neoeletto avrebbe preso il nome di Francesco.
È da un paio di anni che il Farinella chiude la sua chiesa per circa 15 giorni a partire dal 25 dicembre. A chi obbedisce il Farinella ? Forse a Mosca. A Mosca il santo Natale viene celebrato il 7 gennaio del nostro calendario. Quindi, per regolare il proprio orologio sull’ora di Mosca, un primo passo può essere quello di non celebrare il Natale alla data consueta.
In fin dei conti fino alla riforma del calendario di un papa del 1500, Oriente e Occidente celebravano il santo Natale lo stesso giorno.
lo dissi tempo fa:666,secondo il codice ascii.
Non avete capito niente. Il compito storico di Bergoglio è quello di accompagnare all’estinzione le due frange clericali più deleterie: i modernisti (che lo sostengono senza ottenere nulla di tangibile) e i tradizionalisti oggi rappresentati da Viganò (che accusando il Papa di modernizzazione amo impediscono ai modernisti di prendersela col Papa se non passa mai dalle parole ai fatti). Queste due frange si estingueranno per anagrafe o per sfinimento, senza fare scismi grazie all’abilità politica dell’argentino (talmente in sella da poter sfanculare Trump e Pompeo).
E se avesse ragione Don Minutella?
Don Minutella è nel giusto, chi l’ha scomunicato per aver detto la verità ne dovrà rispondere davanti a Dio.
C’è una unica cosa che mi rasserena, cioè la promessa di Cristo che le porte di satana non prevarranno. Adesso non ci rimane che farne una bandiera e issarla sulla lancia come fece Costantino. Il fatto è che non sto affatto scherzando. Se va avanti così ci ritroviamo tutti in piazza.
Un gesuita raccontò di essere rimasto sconvolto all’elezione di Bergoglio. Perché loro fanno il voto di totale obbedienza al papa. E non possono fare carriera senza il consenso esplicito del papa.
Ora Bergoglio per diventare papa doveva avere il consenso di un papa. Senza quel consenso non poteva accettare. Non poteva diventare papa.
Il silenzio di tanti, sta passando come consenso. E anche davanti a Dio.
Ma il consenso di Ratzinger c’è stato . Nel precedente conclave Bergoglio era stato il secondo. Ragion per cui era altamente probabile che, in un nuovo conclave, potesse essere eletto .
“RENOVATIO — Possiamo dire che esiste una tecnica per sostituire alla verità l’opinione, per porre il gusto dell’opinabile al posto del desiderio del vero?
SIRI — Tale tecnica esiste ed è collaudatissima: basta dare un’occhiata all’attuale pubblicistica religiosa, letteraria, filosofica. Si tratta di esprimere opinioni così cautamente formulate che non si possa capire qual è la tesi dell’autore: o meglio ancora: in modo che dottrine intellettualmente contraddittorie vengano giustapposte l’un l’altra, come se fossero tra di loro compatibili.
Ritorniamo allo slogan della morte di Dio. Se si dicesse negazione di Dio, tutti capirebbero. Ma ci troviamo di fronte a un’operazione molto sofisticata, che vuol dare l’impressione di salvare la più distillata e preziosa quintessenza dell’idea di Dio pur nella sua «identificazione» con la realtà profonda dell’uomo. Prendiamo un’altra frase famosa: «Quando Dio vuole essere non Dio, l’uomo nasce». Cosa vuol dire questa frase di un leader massimo delle attuali opinioni teologiche? Rigorosamente parlando, nulla. Essa certo non vale l’espressione dell’uomo «immagine di Dio». Ma dà l’impressione di nascondere qualche misterioso segreto sui rapporti tra divino ed umano che la dottrina della creazione sembra tenere velato e inespresso.
Abbiamo scelto esempi di livello sofisticato. Ma poi potremmo continuare con questa teologia piena di aria fritta. È una manipolazione del linguaggio in modo che si alluda ad eldoradi nascosti del pensiero invece di esprimere chiari e distinti concetti. Restiamo sul campo teologico. Qui abbiamo diffuso a livello universale le espressioni di conservatore e di progressista. Chi è conservatore? Colui che è contro i progressisti. Chi è progressista? Colui che è contro i conservatori”. La dittatura dell’opinione: colloquio con il Card. Siri
Colloquio con il Card. Giuseppe Siri [Da «Renovatio», VI (1970), fasc. 4, pp. 477-490] – https://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=1215
Canonisti di tutto il mondo unitevi, trovate la soluzione.
Il 22 gennaio del 2016 (n.b. 2016) sul suo blog argentino, Wanderer scrive un articolo intitolato ‘Vatican Psycho’ per descrivere un loro famoso prelato.
Traduzione di brani dell’articolo. (Gli inquieti fratelli del soccorso rosso e i turbati parroci che masticano amaro per digerire l’AMBIGUO prendano tisane rilassanti Pompadour a base di Radice di valeriana – Melissa – Mentha piperita e Fiori di lavanda).
“… Ma, al di là di queste considerazioni sul caso specifico che ci riguarda, il fatto arriva, ancora una volta, a confermare la grave patologia di cui soffre papa Francesco: la psicopatia. Fa quello che gli passa per la testa senza misurare o guardare alle conseguenze.
… rivediamo i tratti principali di uno psicopatico come definito dalla psichiatria:
1- Emotivo: L’area emotiva/interpersonale è senza dubbio quella che più differenzia lo psicopatico dalla persona normale. Si potrebbe dire che non provano emozioni come il resto della gente. Si mostrano come persone loquaci, si esprimono con fascino, hanno risposte vivaci e presentano storie molto improbabili, ma convincenti, che li lasciano ben posizionati.
2- Superficiale: Osserviamo molta superficialità, parla di cose attraenti per le quali non ha alcuna preparazione, come la poesia, la letteratura, la sociologia o la filosofia. E di solito non gli importa molto se le sue storie si rivelano false, o se lo mettono in difficoltà.
3- Narcisista: Lo psicopatico ha anche un’altissima autostima, un grande narcisismo, un enorme egocentrismo e la sensazione onnipresente che tutto gli è permesso. Egli si sente il centro dell’universo.
4- Freddo: Non provano alcuna preoccupazione per gli effetti delle loro azioni sugli altri e a volte lo manifestano chiaramente. Questa mancanza di rimorso e senso di colpa porta a un comportamento “freddo” ed emotivamente distante.
5- Mitomani: Hanno anche grande difficoltà a mettersi al posto degli altri (empatia), e tendono a mentire, ingannare e manipolare con l’obiettivo di farla franca.
6- Impulsivo: A livello comportamentale, si tratta di solito di una persona impulsiva, che non valuta i pro e i contro delle sue azioni. Questa stessa impulsività lo porta ad un carente controllo comportamentale, è straordinariamente reattivo a quelle che considera provocazioni o insulti, che non sono considerati tali da altre persone, agendo con violenza fisica e verbale, normalmente sproporzionata all’ “offesa” subita. Non ha la capacità di inibire la sua risposta, che di solito è molto aggressiva, sia fisicamente che verbalmente.”
https://caminante-wanderer.blogspot.com/2016/01/vatican-psycho.html
Quello che vediamo è la stessa logica della tesi del Concilio rubato dai media. L’ambiguità serve a far passare l’errore, e poi si fa il povero ragazzo che dichiara il furto da parte dei media, senza però chiarire la confusione creata dall’oscura affermazione. In questo modo di esprimersi c’è un implicito amore per le tenebre, che nasce dalla Nouvelle Théologie che mette al centro il mistero: non che non ci siano misteri insondabili nella nostra fede, ma trasformare tutto in mistero, significa oscurare ciò che prima era chiaro. Per non parlare della metodologia di questa teologia, di cui diceva Pio XII, in Humani Generis “il metodo che intende spiegare il chiaro con l’oscuro è evidentemente falso”. Il mistero di questa teologia non è altro che quello dell’iniquità.
Per fine, possiamo chiamare questa strategia “Tattica Nerone”. Come l’imperatore, ha dato fuoco a Roma ed è andato a suonare la sua arpa, per incolpare i cristiani. Chi usa l’ambiguità sa che la colpa sempre pottrà essere attributa ai media…
mqa di quale lobby gay si sta parlando ? la lobby gay c’era ai tempi di Benedetto XVI , oggi c’è il governo gay .
Anzi , quando sento Crozza che imita Becciu nei confronti della sua amichetta ,mi si apre il cuore . Sarà perchè Becciu è etero che l’hanno cacciato ? Mi dicono così….
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma voglio essere il più chiaro possibile. Ringrazio Mons. Viganò di avere almeno in parte deciso di affrontare la questione del papato e dell’antipapa. Purtroppo oggettivamente nell’articolo non c’è ancora una risposta coerente. Da un lato si riconosce giustamente l’opera di demolizione consapevole di Bergoglio e il suo porsi come capo di un’altra religione e di una chiesa scismatica, dall’altro erroneamente lo si riconosce come vero papa e si dice che non è removibile.
Questo errore è dovuto al fatto che ci si appoggia su euristiche/indizi e non su dimostrazioni basate su verità certe. Si dice che la questione del papa eretico è incerta e irrisolta dal punto di vista giuridico (pareri di vari canonisti) e quindi non è da considerare e non è una soluzione.
Altro errore è basarsi principalmente sulla dimensione sociopolitica e non su quella metafisico-spirituale.
Mons. Viganò, parta dal fulcro della verità, dalle questioni chiave:
1) Chi appartiene a un’altra religione non è membro della Chiesa Cattolica.
Chi non è membro della Chiesa non può esserne il capo.
Di conseguenza se un papa non è cattolico (ma è pagano, ateo, luterano, satanista, massone, ecc…) allora non è papa, ma falso papa, antipapa.
La fede cattolica è essenziale per essere papa, non è opzionale. Un membro di altre religioni non può essere capo della Chiesa.
Le possibilità sono solo due: o non è mai stato papa oppure lo è stato ma nel momento in cui ha fatto atto di apostasia ha cessato di essere papa.
E’ uscito da solo dalla Chiesa, è decaduto automaticamente, perché essere papa è metafisicamente incompatibile con il professare altre religioni e con l’agire consapevolmente contro lo scopo e il senso del papato.
Tutto questo a livello ontologico (realtà) e spirituale, cioè al livello fondamentale.
Se si nega tutto questo si cade nell’assurdo.
I problemi pratici e giuridici sono subordinati e secondari e non possono invalidare il livello base. Mi spiego meglio: non è che un falso papa diventa vero papa perché a livello di diritto canonico non ci sono riferimenti alla questione o (peggio) perchè ha talmente potere e consenso sociale da non poterlo cacciare dal Vaticano (luogo fisico) in cui si è insediato.
2) Il Papa è l’autorità umana suprema sulla terra, ciò significa che non ha superiori umani (re, presidenti, vescovi …) e che non può essere processato o deposto da nessuno (re, vescovi, ecc…).
Solo Dio può farlo decadere dal papato (che ha origine divina, non è una carica giuridica umana, come essere presidente, capo di stato o capo burocratico).
Questa decadenza non è da interpretarsi come un avvenimento miracoloso da attendere, ma come la descrizione di una realtà: chi non si conforma al papato non lo riceve da Dio o ne decade. Ci sono individui non eleggibili o che non vogliono accettare il papato o che dopo averlo avuto lo rigettano. Questi individui sono i membri di altre religioni, gli apostati, gli eretici (es. luterani), i satanisti e coloro che vogliono farsi credere papi per poi usare l’inganno, i soldi, l’influenza mediatica per scopi opposti a quelli del papato stesso.
Per evitare fraintendimenti: un papa può essere indegno e poco adatto al ruolo, ma non può esistere un papa che professa altre religioni, che è massone o satanista, e che vuole distruggere la chiesa e condurre all’apostasia. Quest’ultimo è un falso papa, un impostore.
L’accettazione del papato è accettazione di un ruolo e di una missione precisa (divina, spirituale), non l’accettazione a vestirsi di bianco, farsi chiamare con un certo nome, governare delle persone. L’accettazione riguarda l’essenza del papato, non altro.
Chi vuole essere papa per fare altro (es. portare a un’altra religione) non sta realmente accettando di essere papa, sta accettando di fingersi papa e di mettere le mani su strumenti materiali (denaro, fiducia delle persone, media) per i propri scopi. E’ un impostore.
Il papato non è una semplice carica giuridica, che può essere ricoperta da chiunque, per qualunque scopo e per fare qualunque cosa. Se fosse così dovremmo dire che il papato è una cosa secondaria, burocratica, e quindi varie cose (infallibilità, primato papale) diventerebbero falsità e potrebbero essere relativizzate.
Il papa non è un governatore, un presidente, che risponde principalmente a logiche di tipo politico e giuridico (e quindi chi sale sul trono può essere buono, meno buono oppure un tiranno che distrugge il regno). Allo stesso modo la Chiesa non è uno stato, un regno umano, che può fondersi con altri stati (=religioni) o cambiare radicalmente identità in base a invasioni e cambi di governo.
Da qui si evince chiaramente che la questione giuridica non solo è secondaria, ma è anche un falso problema, dal momento che chi non è mai stato papa, oppure è automaticamente decaduto (=si è posto fuori da solo; non ha mai accettato il papato; Dio lo ha ‘deposto’) non ha bisogno di essere deposto da qualcuno (es. vescovi).
Un antipapa invece, essendo un impostore, può essere processato e cacciato fisicamente.
Il fatto che ci possano essere vuoti normativi canonici su chi e come deve processare l’antipapa (oppure problemi pratici nel prenderlo e cacciarlo fisicamente) non cambia di una virgola la questione.
La verità, la realtà non può essere cambiata in base a considerazioni giuridiche o di ordine pratico-strategico.
3) Sullo scisma.
Si afferma giustamente che la soluzione non è lo scisma, cioè la separazione dalla Chiesa Cattolica. Ma in che senso?
Lo scisma sarebbe andare dagli ortodossi o crearsi un proprio antipapa e una propria chiesa, diversa da quella cattolica. Rimanere cattolici e rigettare un antipapa non è affatto scisma.
La confusione che spesso è presente in questi casi è dovuta a una nozione ambigua di scisma. Per scisma vero e proprio (ecclesiastico, spirituale) si intende la separazione dalla Chiesa, essere fuori dalla chiesa. Un eretico è sempre scismatico, perché è fuori dalla Chiesa. Un antipapa è fuori dalla Chiesa ed è a capo di una chiesa scismatica.
Accanto allo scisma ecclesiastico vi è lo ‘scisma’ socio-politico, che riguarda i rapporti sociali, economici, culturali tra persone. E’ la semplice separazione di tipo politico, sociale, economico.
Confondere questi due tipi di scisma è un errore.
In genere lo scisma ecclesiastico implica anche la separazione sociale-economica (una setta va per la sua strada e sta per conto suo).
Tuttavia non sempre è così: gli eretici (che sono quindi anche scismatici, non sono nella Chiesa) possono essere infiltrati, non nella chiesa, ma nelle strutture sociali, economiche, come impostori. In questo caso c’è uno scisma vero e proprio ma senza separazione socio-politica.
Il fatto che ci siano rapporti sociali o economici o ci siano dei travestimenti e degli inganni non rende gli impostori parte della Chiesa.
Un antipapa infiltrato che ha un certo potere, un certo seguito e ha anche rapporti socio-economici con membri della Chiesa non è Papa. Rompere i rapporti sociali con l’antipapa e non riconoscerlo come vero papa non è scisma, ma è semplice separazione sociale (scisma socio-politico). Lo scisma lo sta facendo l’antipapa e seguirlo, continuare a riconoscerlo come Papa sarebbe essere scismatici. Riconoscere volontariamente un antipapa, anche se non lo si segue nell’errore dottrinale, è comunque un errore che porta allo scisma, perché l’antipapa non è il vero capo della Chiesa.
Le considerazioni di tipo pratico (potere economico e mediatico dell’antipapa, occupazione fisica delle chiese da parte degli eretici) sono secondarie, non devono fare negare la verità. Non è che siccome l’antipapa è famoso, ha seguaci dappertutto, può dire falsamente che siamo noi fuori dalla Chiesa Cattolica, può fare una finta scomunica allora noi per ‘farci furbi’ dobbiamo continuare a riconoscerlo come vero papa, come nostro capo. O peggio, perché siccome ha potere di farsi credere papa, allora lo diventa realmente.
Non è una battaglia di tipo politico in cui bisogna stare in parlamento, fingere, corrompere, fare alleanze e sperare in un cambio della maggioranza.
Partire con questa impostazione è il sigillo del fallimento.
Bisogna iniziare a riconoscere la realtà e la vera chiesa cattolica, non continuare a confonderla con apparenze sociali e mediatiche.
La strategia da adottare deve partire dalla verità e dal riconoscimento di cosa è realmente il papato (e quindi chi è l’antipapa) e cosa è realmente lo scisma.
Chiedo a Mons. Viganò di rispondere. Non perché deve rispondere a me (non sono nessuno), ma alle questioni chiave citate sopra.
Leggo con molto interesse i suoi commenti, di cui condivido la sostanza, ma non comprendo qual è la soluzione pratica da lei auspicata. Chiaramente un non cattolico non può essere papa (la terza causa se non erro) ma come si fa a dimostrare che un battezzato non possiede la fede cattolica? Ricorderà certamente il commento sarcastico di Bergoglio in uno dei suoi viaggi in aereo (“se volete, recito il Credo!”). Come si fa a dimostrare l’affiliazione ad una setta, di cui con piena evidenza, con la parola e gli scritti, si condividono le dottrine maledette, quando dal VAT II non si emette più un anatema? Basta osservare gli strani saluti con schiaffo (al Papa!) ricevuti da personaggi oscurissimi come Ricca o Macron? Ha ragione monsignor Viganò. In punta di diritto la deposizione del “papa eretico” non reggerebbe mai e cadrebbe in peccato di scisma chi pretendesse di giudicare la prima sede. Dico proprio in peccato, non in apparenza di peccato di scisma perché la Chiesa è un’istituzione gerarchica con a capo il Sommo Pontefice. L’unica opzione sarebbe dimostrare che mai è stato papa perché scomunicato. Ma dimostrarlo come?
Sul problema dello scisma c’è un aspetto pratico da considerare. Al di là del significato del termine e di chi è effettivamente scismatico (il papa non-papa o chi si ribella a quest’ultimo) per le istituzioni secolari, la Chiesa Cattolica coincide con lo Stato del Vaticano e chi vi risiede è il Papa. E’ il Papa col quale si hanno rapporti diplomatici, il Papa che invia i suoi Nunzi in giro per il mndo, il Papa al quale si mandano gli auguri a Natale e a Pasqua e del quale si festeggia compleanno ed anniversario della salita al soglio. Lui sa benissimo che questa realtà non verrà intaccata da alcuna ragione di carattere dottrinale che dovesse essere individuata e per questo cedere alla tentazione i separarsi da lui varrebbe “per il mondo” come separazione dalla Chiesa Cattolica. Bisogna rimanere nella Chiesa, sperando che finisca la sua missione e si dimetta alla svelta, e pregando lo Spirito Santo di ispirare i Cardinali del prossimo concistoro perchè eleggano un prete cattolico.
+ risposta a DIANA
cit.”come si fa a dimostrare che un battezzato non possiede la fede cattolica?”
Si dimostra dagli atti esterni e dai frutti delle parole e delle azioni.
Alcuni esempi: Se qualcuno va consapevolmente ad adorare falsi dei (o organizza un rito pagano) sta facendo un atto apostatico (e non semplicemente eretico). Se dice cose ambigue o eretiche e, davanti a delle richieste di chiarimento o ritrattazione, non risponde e allo stesso tempo favorisce l’eresia, è chiaro che è dalla parte dell’eresia.
E’ ora di smetterla di considerare il papa (o un presunto papa) come un neonato che non sa distinguere la mano destra dalla sinistra e che quindi è sempre scusabile perché non consapevole e manipolato da altri.
Se invece si sostiene che in linea generale non è possibile dimostrare se uno è cattolico o meno allora non sarebbe neppure possibile distinguere la vera e la falsa religione e quindi le nozioni di eresia, scisma e scomunica sarebbero insignificanti per tutti.
Inoltre gli anatemi valgono in eterno, in quanto la verità è immutabile.
cit. “In punta di diritto la deposizione del “papa eretico” non reggerebbe mai “. Infatti come ho scritto non si depone il papa eretico, ma il papa non cattolico decade automaticamente (o non è mai stato papa).
Poi ovviamente dovrà essere dichiarato ufficialmente antipapa e cacciato, ma non è che se non c’è la dichiarazione ufficiale e non c’è la sua cacciata allora resta papa o diventa papa.
NOTA: Sarebbe anche da considerare che il conclave del 2013 è stato manipolato e quindi reso invalido, oltre alla rinuncia formalmente invalida di Benedetto XVI (che non rinuncia al munus, e quindi è come se dicesse: io continuo comunque ad essere papa, e infatti continua stranamente a fare cose che solo il papa può fare).
+ risposta a MARZIO
E’ ovvio che a livello mediatico il rigetto dell’antipapa sarebbe presentato come uno scisma dalla Chiesa Cattolica, ma sarebbe una falsità. Un antipapa è fuori dalla Chiesa ed è tale anche se i media e la maggioranza lo credono papa. Non ci si può inventare che è papa (o fingere esteriormente di ritenerlo papa) solo perché ha l’appoggio del mondo e perché l’inganno è diffuso. E’ una soluzione meschina e vigliacca, che si fonda non sull’essenziale ma sulle apparenze sociali. Se un fedele per essere cattolico si basa non sulla verità e sulla dottrina ma sul seguire un personaggio vestito di bianco famoso e potente allora la partita è già persa, perché non si ha il divino come centro.
Gli aspetti pratici non devono arrivare a deformare realtà oggettive.
In conclusione: La soluzione pratica deve partire dalla Verità.
Attendo la risposta di Mons. Viganò.
Il problema non è solo mediatico, ma “politico”. Ed è evidente che a questo “papa” è solo, o comunque soprattutto, la politica che interessa. A chi si pone problemi dottrinali o religiosi lui contrappone i suoi progetti pratici per i quali la perdita anche di larga parte dei fedeli verrebbe compensata dalla sua affermazione di leader morale universale. E per questo obiettivo gli basta risiedere in Vaticano. Chi è fuori è fuori. Per impedirglelo bisogna restare dentro, anche formalmente
Analisi chiara. Grazie. Hai centrato il problema. L’errore è da che parte guardare.
Se guardi dal basso. Vedi la Chiesa come uno Stato. Con un sovrano e dei sudditi. Con un’economia e una politica. Comanda il sovrano. E non gli puoi dire nulla. E non puoi fare nulla. Ma la Chiesa non è questo. Non è uno Stato. Non è un partito. Non è una ONG.
Se guardi dall’alto. Vedi la Chiesa come il Corpo mistico di Cristo risorto. Come ha detto San Paolo. Il capo è Cristo, risorto e glorificato. E lo Spirito Santo è la linfa, che scorre in tutto il corpo e porta Cristo risorto ad ogni cellula. Tutto il corpo si alimenta di quella linfa ed è in stretto contatto con il capo. Con la testa. Con Cristo risorto. Se non è in contatto con Cristo risorto, muore. E si secca. E si stacca. E cade da solo.
Lo scisma è stare uniti alle cellule morte, che cadono. È staccarsi con loro. È cadere con loro. Lo scisma vero è staccarsi da Cristo. È dividersi da Cristo. È perdere Cristo. E perdere anche noi.
Chi sta in Cristo sta nella Chiesa. Da questa nulla potrà dividerlo. Come ha detto San Paolo. Neppure la tribolazione. Neppure la persecuzione.
Si parla di dottrina, si parla di morale. Ma di Dio, chi parla?
Qui è in gioco Dio. Qui è stato profanato Dio. E Dio è vivo e vero. E li guarda. E che pensa? E che vive? E che sente? E che vuole? Di questo nessuno parla. A questo nessuno pensa.
A questo voglio guardare. Su di lui, mi voglio fondare. In lui, mi voglio riparare. La sua volontà voglio fare.
Eminenza, Lei sà meglio di me che costui è Massone
per cui non adora Nostro Signore Gesu ma il g.a.d.u.
Il suo modo di procedere è tipico della massoneria.
Altro non possiamo aspettarci , o meglio ci aspettiamo
che la situazione peggiori fino alla persecuzione.
Dio La Benedica e ci benedica.
S.E. Vigano si sta sempre di più configurando come il Pastore che dovrebbe guidare il restante vero Popolo di Dio fedele al vero Magistero di Cristo. Ringraziamo il Signore per avercene fatto dono.
” Il 21 ottobre 2020 , il regista americano Eugeny Afineevsky , autore del documentario ” Francesco” ,omosessuale e omosessualista militante è stato accolto da Papa Francesco in Vaticano con una torta di compleanno (e champagne) per festeggiare i suoi 48 anni .Papa Francesco aveva già visto il documentario ad Agosto
sempre in presenza del regista e aveva dato la sua approvazione al documentario ” Francesco” . Inoltre…
ha voluto che avvenisse in Vaticano la consegna del premio ” Kinéo Movie for Humanity Award ” alla presenza del Prefetto del Dicastero della Comunicazione Monsignor Ruiz ,del Responsabile del
” Vatican Media” Stefano D’Agostini e di Carlo Gentile ,rappresentante delle Nazioni Unite .
Sorprendono pertanto le polemiche sollevate sul fatto che il documentario ” Francesco” avrebbe manipolato e distorto le dichiarazioni di Papa Francesco a sua insaputa…” (Comunicazione di Magdi Chr.Allam che trovate su f.b.-con foto-) .
Temo assai che quel qualcuno che vorrebbe consigliare a Bergoglio di non “sottomettersi” alle interviste riceverebbe dal suo Boss un papagno stellare !
Esatto Adriana. È accaduto proprio questo. Esistono immagini del ricevimento con tanto di torta di compleanno, con ospiti compiaciuti e bergoglio con quella disgustosa espressione e quel sorriso da perfetto imbecille stampato in volto. Tutto è avvenuto secondo un programma ampiamente oliato e collaudato da tempo. Pensato e studiato meticolosamente dall’ argentino. E mentre questi mascalzoni pervertiti festeggiavano trastullandosi a tarallucci e champagne tra mura dorate ( alla faccia della sobrietà e di madama povertà), fuori nel mondo l’ epidemia dilagava, la gente veniva ricoverata a migliaia negli ospedali, i contagiati aumentavano a ritmi vertiginosi..le persone morivano negli ospedali. Io questo non lo dimenticherò mai!!!!!!!!!
ho saltato lista
Dott. Tosatti,
noto che da un po di tempo i miei commenti vengono sistematicamente bannati. Vorrebbe gentilmente dirmi se mi ha inserito nella sua nera. Icaso affermativo (basta un si) mi metterò l’anima in pace e sarò un semplice lettore. Me ne dolgo perché i miei convincimenti politici e religiosi mi sembravano consoni ai suoi.
Attendo un suo cortese riscontro.
Grazie di tutto
Non mi risulta. Ho anche controllato nel cestino, e non c’è nessun suo commento. Non so che cosa succeda. Mi dispiace.
S. E. Carlo Maria Vigano sembra sempre di più configurarsi come il Pastore che avrà il ruolo di guidare il restante vero Popolo di Dio, Dio a cui rendiamo grazie per avercelo donato in questi frangenti luciferini, peraltro profeticamente ampiamente previsti, in cui coloro che vorranno mantenersi fedeli al Vero Magistero saranno perseguitati. La Madonna di Anguera ce lo ribadisce continuamente nei suoi messaggi.
Mons. Vigano illustra una situazione di stallo dove non ci resterebbe altro che pregare e rimanere saldi nella fede ma quantomeno si potrebbe dare enfasi e denunciare con ogni mezzo che bergoglio non è papa perché è stato di fatto eletto dalla mafia di S. Gallo e pertanto ai sensi del “Dominici Regis” sono latae sententiae scomunicati tutti i cospiratori (fra cui il card. Martini … ed il card. danneels che ha confessato prima di morire) e resa nulla l’elezione.
Primo: l’Azerbaigian islamico, con l’assistenza militare della Turchia di Erdogan, aggredisce il Nagorno-Karabakh cristiano, e Bergoglio di fatto tace.
ISecondo: dopo i molti attentati delle congreghe islamiche già impunemente compiuti nella imbelle Europa, dalle parti di Parigi un Professore di Scuola Media viene letteralmente decapitato da un Islamico al consueto grido “Allah Akhbar”, e Bergoglio di fatto tace.
Terzo: da sempre nei Paesi a maggioranza islamica i cristiani subiscono angherie e soprusi -spesso fino alla morte- e Bergoglio di fatto tace.
Omettendo per brevità il nutritissimo seguito di colpevoli silenzi del Gesuita, si potrebbe ipotizzare che questi siano imputabili a mancanza di tempo, essendo il soggetto troppo occupato da altre fondamentali incombenze, quali ad esempio la recente quanto definitiva prostituzione della Chiesa Cattolica ai Comunisti cinesi o la redazione di una inutile quanto ripetitiva -e speriamo ultima- Enciclica di stampo prettamente massonico (non per niente, dal Massone Roncalli in poi, in Vaticano i veri padroni sono loro).
Dove invece il Gesuita non tace, anzi si dimostra inarrestabilmente logorroico, è nel predicare l’accoglienza ai clandestini (meglio se contagiati), e adesso anche la difesa indiretta degli omosessuali che pullulano in Vaticano (contitolari a loro volta del Potere reale con i suddetti Massoni).
Questa alternanza di silenzio e logorrea mi sembra visibilmente artificiosa, per non dire stravagante, essendo riconducibile nientemeno che al Pontefice in carica; di conseguenza, nella mia ingenuità e buona fede di cattolico magari un pochino credulone e sempliciotto, sarei indotto a negarne l’intenzionalità imputandola a qualche particolare forma di miste- riosa patologia alle corde vocali, che nella mia totale ignoranza dell’Arte Medica denominerei “afasia ricorrente”. E’ curabile? E’ guaribile? In Vaticano non dovrebbero avere alcuna difficoltà a reperire qualche eminente Professore di Otorinolaringoiatria in grado di liberare il Pontefice “felicemente regnante” da questo fastidioso disturbo, che oltre a tutto potrebbe indurre i maliziosi a ritenere i suoi silenzi motivati -quod Deus avertat !- da ipocrisia, faziosità e malafede.
Maurizio Blondet ha scritto di demonio muto. LC 11,14-23.
Ruego su traducción al español para todo el mundo de habla hispana. Grazie mille.
Estamos trabajando a eso…muchas gracias!
“Libera chiesa in/e libero stato” è una grande bufala risorgimentale e gli Italiani “uniti” se la sono pappata. Peccato che è rimasta loro sullo stomaco e, proprio di questi tempi, ne vediamo il veleno che comincia (comincia, siamo appena agli inizi!) a spargersi dappertutto.
Le istanze dello stato sia liberale sia democratico sia liberal-democratico, sia socialista, sia socialdemocratico, in una parola dello stato moderno, anzi modernista, è incompatibile per definizione con la (vera) Chiesa. Lo straripamento del pattume anti-sacrale a anti-morale dovrebbe far aprir davvero gli occhi e spingere ad un’azione.
Ma … chi ce lo fa fare? Finché il piccolo borghesismo ci gratifica con i suoi due pastini al giorno, la macchinina, lo scooterino, il vestitino, il telefonino, il frigoriferino, i televisorino, il computerino, il riscaldamentino d’inverno il rinfreschino d’estate, la culturina, il vangelino e, finalmente, il libero pensiero! perché dovremmo avventurarci in un’azione vera, fisica (non violenta ma fisica, non parolaia) costi quel che costi? Non è più sicuro restarsene in un cantuccio a piangersi addosso?
dobbiamo cacciare questo anticristo impostore falsario della Fede e se non sarà possibile dobbiamo andarcene noi e lasciare costui nella sua melma in cui confluiscono le peggiori antropologie del mondo attuale.
“Dobbiamo cacciare”: COME?
“oppure dobbiamo andarcene noi”: COME?
Seguendo il discorso di Viganò, in pratica Bergoglio può sparare le peggio eresie, può favorire le più bieche depravazioni, ma non c’è niente da fare, qualsiasi reazione è non solo inutile, ma controproducente, perché nella Chiesa sappiamo come difenderci dal Demonio, ma nulla possiamo contro un papa Apostata, giusto?
Finché sono “sparate” al vento non possono essere catalogate come vere e proprie eresie papali. Lo sarebbero in caso le facesse diventare Magistero della Chiesa. Lì si, sarebbero eresie e passibile di ammutinamento. Ma lui è furbo come il demonio, quindi se ne guarda bene e fa parlare Scalfari.
Infatti, possiamo dimenarci sino all’infinito su ciò che dice perché sono le opinioni di Bergoglio, non gli insegnamenti del Papa, Vicario di Cristo; e restiamo con le mani legate.
Astuto eh?! Dalla (una volta) Cattedra di Pietro le spara grosse a nome di Bergoglio, così facendo confonde i piccoli e spunta le nostre armi.
Bergoglio è un impostore non credente…Benedetto XVI è sempre Pontefice Massimo…ma Robert Sarah cosa è…dov’è…un silenzio più assordante di un boato .Merita Bergoglio tutto questo rispetto da parte del Cardinale Sarah ??
Sarà ora che qualche autorità (ma quale?) prenda in seria considerazione la ormai urgente necessità di sopprimere la “Compagnia di Gesù”.
…”E siccome la deposizione di un Papa eretico è una questione canonicamente irrisolta e sulla quale non vi è unanime consenso dei canonisti, chi accusasse Bergoglio di eresia si infilerebbe in un vicolo cieco e molto difficilmente otterrebbe un risultato….”
Forse un risultato si otterrebbe, una chiarezza verso le pecore, perche la cosa grave di questo “magistero bergogliano” è quella di confermare nell’errore molti e di trascinare sulla via sbagliata molti credenti.
Mi chiedo allora, da semplice pecora, se già così facendo, Bergoglio non si sia già posto da solo automaticamente fuori della Chiesa di Cristo ?!
Si sentono molte opinioni, che per capire Bergoglio serve conoscere il gesuitismo modernista; che non ha detto proprio così ma che ciò che dice viene strumentalizzato dai media,dalle lobby ecc; che non si puo dichiarare eretico anche se lo sono le sue affermazioni; che ciò che dice e scrive non essendo dogma (peccato purtroppo che per molte pecore è come se lo fosse) puo essere oggetto di discussione….metteteci tutti i minestroni di opinioni che volete, ma questa confusione da lui creata ha un unico risultato, Nostro Signore Gesù Cristo è tradito !
Non possiamo limitarci a condannare la cosiddetta mafia di San Gallo. La cosiddetta mafia di san Gallo sarebbe poca cosa, se, alle spalle non ci fosse la colossale penetrazione non della massoneria, dove possono convergere persone non fedeli al papa di roma, ma credenti nella rivelazione cristiana, e nella parola del Signore, ma bensì l’indottrinamento marxista leninista che vuole distruggere non solo la chiesa di Roma, ma l’occidente tutto, per impossessarsi delle sue ricchezze. Senza lavorare, ovviamente, E vuole ridurre a schiavi coloro che non intendono adeguarsi a questo massacro della civiltà che viene portato avanti innanzitutto con la distruzione contemporanea dei nostri valori e con l’arrivo di migliaia e migliaia di islamici , non disposti ad alcuna integrazione.
E’ una colossale rete che il marxismo leninismo sta stendendo sul nostro mondo. Con congiure e menzogne ha occupato la cosiddetta cattedra di Pietro. Hanno installato sulla cattedra di Pietro però un tizio che è si succubo delle loro trame, ma che probabilmente pensa in cuor suo che il cattocomunismo sia la vere fede cristiana.
Quindi immagina che , se i conservatori decidessero di andarsene, per conservare la loro fede, lassù, dall’alto non sarebbero protetti. Col passare degli anni e con l’utilizzo dei servizi segreti vaticani, a poco a poco sparirebbero. Solo il cattocomunismo resterebbe a dominare i cosiddetti palazzi apostolici.
Non calcola i martiri che con la loro testimonianza hanno nei secoli rinvigorito la fede, e non calcola i santi che da lassù proteggono la chiesa di Cristo, e non quella del dottor bergoglio.
Standing ovation a Mons. Viganò, è tutto verissimo.
Mi domando fino a quando dovremo soffrire….
Riguardo alla mancata celebrazione del Santo Natale, cosa gravissima, guardiamo il lato positivo: non sentiremo la solita omelia immigrazionista con Gesù profugo, non accolto etc. etc…
Non tutto il male vien per nuocere😂
Certamente il suo commento era ironico, ma si ricordi, che tra un vociare di deficienti, c’è sempre spazio per il prete bravo che in questo modo verrà zittito pure lui. E non sarà mica questo lo scopo dell’abolizione del Natale? Le feste Sacre cattoliche sono occasione per un’audience maggiore, così facendo ascolteremmo solo il generalissimo Jorge Mario Peron o il papa Juan Domingo Bergoglio!
PS: Peron, durante il suo primo governo, ha difeso a spada tratta la Chiesa cattolica e i suoi insegnamenti. Poi gli è scorreggiato il cervello…
… «Coscienza fusca
o de la propria o de l’altrui vergogna
pur sentirà la tua parola brusca.
Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
tutta tua vision fa manifesta;
e lascia pur grattar dov’è la rogna.
… (Paradiso XVII, 124-129)
Credo che non resti che aspettare il prossimo cum clavis….
Questa volta sarà difficile continuare la “tradizione” e avere un papa peggiore del precedente. 🙂
NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
Messaggio N. 5.035 | Giovedì 22 Ottobre 2020
Cari figli, amate e difendete la verità. State vivendo in un momento di grande confusione spirituale. Prestate attenzione, perché avrete ancora lunghi anni di dure prove. La vostra arma di difesa è nel Vangelo e negli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del mio Gesù. Non dovrete aver paura. Rimanete fedeli al Mio Gesù. Accogliete i Miei Appelli e testimoniate con la vostra vita che sei del Signore. La Grande Babele si diffonderà ovunque e molti si allontaneranno dalla vera fede. Prendetevi cura della vostra vita spirituale. Trascorrete parte del vostro tempo pregando e ascoltando la Parola di Dio. Non dimenticare: la vostra vittoria è nell’Eucaristia. Avanti in difesa della verità.
Se vuoi leggere tutto:
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