PG A VIGANÒ: MA COME SI PUÒ OBBEDIRE, ECCELLENZA?
17 Ottobre 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae Pezzo Grosso ha letto sia la risposta che l’arcivescovo Carlo maria Viganò ha dato a Vicente Montesinos, di Adoración y Liberación, che le risposte date a John Henry Westen, di LifesiteNews, e ha deciso di rivolgergli una lettera aperta. Buona lettura.
§§§
Eccellenza Reverendissima ho chiesto a Marco Tosatti di ospitare questa mia lettera dato che, non potendo firmarla, c’è un solo sito che merita la sua pubblicazione, Stilum Curiae.
Ho letto la Sua intervista su Life Site News a John-Henry Westen sulla pseudo- enciclica (chiamiamola così per non offendere le Encicliche dei grandi Papi), così come ho letto su Stilum Curiae la Sua lettera a Vincente Montesinos di Adoración y Liberación sul tema Obbedienza.
Mi riferisco ad entrambe perché è evidente come il tema – Obbedienza – si ponga verso un documento di magistero del Papa, sia pur di un livello così basso da toccare ormai il fondo del barile.
Dobbiamo obbedire a ciò che chiede Bergoglio in Fratelli Tutti?
Quando nel 1991, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, si concluse la Guerra Fredda, il mondo riconobbe che ciò era avvenuto grazie ad una alleanza di fatto tra il mondo Occidentale libero e democratico, che aveva gli Stati Uniti quale leader, e la Chiesa Cattolica apostolica romana guidata da Papa Giovanni Paolo II.
L’Occidente fondato su valori cristiani si sentì vincitore verso una cultura di potere perversa qual era il comunismo.
Ma questa vittoria che fine ha fatto? Le radici cristiane sono oggi fondamento costituzionale dell’Europa?
I principi etici non negoziabili sono incorporati nelle nostre leggi?
No.
I valori che si sono affermati sempre più, sostituendo progressivamente quelli cristiani, sono stati i valori illuministici (uguaglianza, fratellanza…) ben camuffati naturalmente, essendo valori utopistici ed irrealizzabili senza fede in Dio.
Senza i valori cristiani, il mondo post guerra fredda ha fatto scelte che hanno portato alla crisi economico-sociale in corso ed alla creazione di un nuovo mostro più pericoloso dell’Unione Sovietica, la Cina armata del suo pragmatismo morale.
Eppure proprio in questi ultimi tempi la chiesa di Bergoglio sposa questi valori illuministici e questa alleanza cinese, ponendo fine ai valori morali del cristianesimo e ripudiando l’occidente.
Bergoglio sta realizzando un catto-neoilluminismo, ambientalista e filocinese, destrutturando la Genesi e la dottrina sociale della Chiesa.
Cosa diventeranno i diritti umani, la libertà personale, la bioetica, la dignità dell’uomo il bene comune in un mondo dominato dalla cultura cinese-bergogliana?
Oggi il vero maggior dramma che stiamo vivendo non è economico o politico, è morale.
La mancanza di un’autorità e guida morale; anzi il suo tradimento, è il nostro dramma. Bergoglio ha innalzato lui un MURO, ma verso i cattolici.
La Chiesa non c’è più, c’è la “Rete “, le Ong e i loro barconi, Greta e BillGates. Non si propone più fede, ma si accetta il ricatto ambientalista centrato sull’igiene grazie al Covid, che per Bergoglio è dovuto alla violenza che facciamo alla natura.
Bergoglio confonde bene e male con una forma di dottrina catto-neoilluminista utopistica e pragmatica.
Come si può obbedire Eccellenza?
PezzoGrosso
§§§
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Tag: lifesitenews, montesinos, pezzo grosso, vigano
Categoria: Pezzo Grosso
Non diamo troppo addosso a don Ettore Barbieri. Ricordiamoci dell’americanismo condannato da Leone XIII.
https://it.cultura.cattolica.narkive.com/xuQHW3yr/leone-xiii-e-l-americanismo
Chi se la sente di negare che con la “liberazione” siamo diventati una colonia americana il cui “simbolo” importato è l’incivilissimo chewing gum,
una vera e propria americanata che trasforma i popoli in mandrie di ruminanti?
Di uno che predica che ” il tributo a Cesare va pagato – anche per tutti noi, le tasse vanno pagate- ” e poi non dà ordine ai suoi banchieri di pagare 4 o 5 miliardi di ICI arretrate, al suo elemosiniere di pagare le bollette dell’energia che continua ad essere rubata grazie ai suoi interventi da elettricista, che dice che milioni di deficit di bilancio (in pratica debiti non pagati) sono una cosa normale, che cosa ci possiamo aspettare, che ubbidienza gli dobbiamo tributare ?
@ Emerito,
mi consenta l’appunto a non tralasciare di far notare l’inerzia e l’incapacità dei rappresentanti – in posti di responsabilità – a far rispettare il popolo italiano e le sue leggi che, pur nella ben nota realtà di un processo storico, fissano comunque qualche limite insuperabile. In cuor mio ho voluto fortissimamente aggrapparmi alla probabilità di un passo felpato mosso secondo i metodi “diplomatici”, in alcuni casi di violazioni clamorose.
Da parte mia, pur nell’assoluta irrilevanza che mi riconosco, avendo qualche motivo in più rispetto ai miei connazionali per sentirmi doppiamente ferita in quanto italiana da azioni irrispettose ( per usare un eufemismo) e da ripetute, generiche e pubbliche, accuse rivolte al popolo nel suo complesso e al nostro Paese, additato come culla di ogni sorta di corruzione e malaffare, non mi sono trattenuta dal denunciare formalmente il disagio provato a chi di dovere. Valga qui la mia identità a conferma della veridicità di quanto appena rivelato, senza timore di sorta. E ne conservo prova tangibile.
Come è bello leggere tanti post con tanti commenti e tanto impegno nella ricerca della verità. Personalmente sono convinto che siamo arrivati ad un punto di non ritorno, perchè il potere dittatoriale e anticristico che hanno assunto i capi di molte nazioni, controllati dalla massoneria universale a suon di stratosferiche montagne di denaro, è tale che il cattolicesimo è in agonia e sarebbe già morto se non fosse per le incessanti preghiere e le penitenze di tante anime pie, umili e sante. Dio ascolterà queste preghiere come ha sempre fatto e attraverso il Cuore Immacolato di Maria ci salverà. Noi dobbiamo restare saldi nella fede, pregare e offrire le nostre penitenze. E la più grande penitenza è quella di assistere allo scempio che avviene nella chiesa e alla leggi contro la vita che tutte le nazioni stanno facendo proliferare. Non è una attesa di salvezza passiva, ma di contemplazione e preghiera attiva che permetterà alle forze degli inferi di non prevalere.
Che Bergoglio sia il Papa è un fatto assolutamente indimostrabile. Sul fatto che non lo sia , ci sono parecchi indizi a favore di questa tesi. A parte il fatto che non mi risulta si debba obbedire ad encicliche, nessuno deve obbedire ad una autorità che non si sa se è tale
Ma fosse anche stato eletto regolarmente e non fosse discutibile la sua investitura si porrebbe un altro problema . Anzitutto il suo equlibrio psichico. Secondo le sue incapacità , che non ricordo per pietà . Terzo la dottrina cui si ispira , cioè quella del card Kasper , che definire eretico è poco. Insomma pian piano ,giorno dopo giorno, Bergoglio ci porta a credere che Cristo era solo un uomo e che per 2000anni ci hanno tradito . A questo punto non si tratta di obbedire o no a quatro stupidaggini scritte un un documento di magistero , si tratta di decidere se noi crediamo ancora o no a quello che le Chiesa ci insegna da 2000anni . Se si dovremmo fare altro tipo di riflessioni.
Physicus, Norman, ma possibile che di ciò se ne rendano conto dei laici, perfino alcuni non proprio molto praticanti, e non se ne rendano conto tanti vescovi e cardinali, nemmeno dopo atti di culto pubblico a divinità sataniche?
esatto Normann , è quelo che dovremmo riconoscere infine tutti noi.
“Molti Inglesi ubbidirono ai loro vescovi, e divennero Anglicani, prima scismatici e quindi eretici . Del pari al tempo di Ario, molti fedeli, ubbidendo ai loro vescovi, erano diventati Ariani.
Ecco perché non è possibile meditare sull’ubbidienza senza tener presente anche la fedeltà.
Gli Apostoli si rifiutarono di ubbidire al Sinedrio, pur essendo il Sinedrio la suprema autorità di tutti i Giudei, e quindi anche degli Apostoli : “Ubbidire bisogna a Dio prima che agli uomini” (Atti V, 29).
Quando a San Paolo, non solo non si uniformò alla condotta di San Pietro, nonostante stesse diventando norma di condotta universale, accolta da personaggi di primaria importanza come San Barnaba; ma proprio perché stava per diventare norma di condotta universale, con ineluttabili conseguenze dottrinali, San Paolo resistette in faccia a San Pietro “In faciem ei restiti, quia reprehensibilis erat” (Gal. II, 12).
È questo il primo caso di un vescovo, e quale vescovo!, che si oppone apertamente al suo Papa, e quale Papa!
Se San Paolo, pro bono pacis, non fosse insorto arditamente contro San Pietro, una Chiesa cattolica non svincolata dal Giudaismo sarebbe morta sul nascere, e noi oggi, semmai cristiani, saremmo sotto il giogo della legge giudaica, cui Gesù invano avrebbe tentato di sostituire la nuova sua legge.
Il Signore permise un tal caso, e lo volle documentato nella Sacra Scrittura, a monito ed esempio dei suoi fedeli, e più volte lungo il decorrere dei secoli della storia della Chiesa, e vescovi e Santi trovarono in detto episodio il paradigma della loro condotta, sofferta ma doverosa e provvidenziale.
Uno dei peccati mortali cui consegue ex ipsa natura rei la scomunica dei Massoni è il giuramento di fedeltà che essi devono fare più e più volte, ad ogni nuovo gradino della loro carriera, di ubbidienza incondizionata agli ordini che loro verranno impartiti dall’alto.
Promettere una tale ubbidienza ad un uomo, per quanto rivestito di alta ed altissima autorità, è peccato intrinsecamente grave.
Incondizionatamente si ubbidisce solo a Dio”. Estratto dall’articolo “Ubbidienza e fedeltà” de D. Giuseppe Pace – http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV494_Don_Pace_Ubbidienza_e_Fedelta.html
Come si fa ad obbedire? Si abbassa il testone, si fa un bel bagno di umiltà, ci si mette nelle Sue mani e si va avanti! Cordialità.
Caro P-g, ma non mi risulta si debba obbedire ad encicliche, micA SONO VERITà DI FEDE? Certo si possono tenere in considerazione e rispettare. Il suo problema, come di tanti altri, è tuttavia quello che non volete indagare su quanto accaduto nel 2013. Secondo un libro di qualche autore inglese, alcuni cardinali hanno tenuto un incontro presso l’ambasciata britannica per convincerne altri a votare per Bergogllio e per organizzare la sua elezione. Non ci sono state smentite, La cosa andrebbe approfondita, perchè ciò comporterebbe l’assoluta invalidità dell’elezione di Bergoglio.
caro Alfredo , ha ragione . Lo stesso fu suggerito ai seminaristi di MvcKarrik e a quello di PadreMaciel. Ma senza arrivare a tanto , perchè lei non da il buon esempio e obbedisce al SantoPadre condividendo i suoi beni con i poveri migranti ? Ci faccia sapere perchè non lo farà disobbedendo . Cordialità
NO. Semmai si deve regare , riflettere , andare da un buon direttore spirtuale . Poi si deve alzare la testa e guardare al cielo , certo mettersi nelle Sue mani, MA certo NON obbedire peccando . A meno che anche lei non sia più in grado di distinguere , come Bergoglio , cosa è peccare .
Al crollo dell’Unione Sovietica ha contribuito in maniera determinante il suo Capo: Michail Gorbaciov, Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista.
Il posto che sembrava destinato ad un politico cinico, violento, imbevuto di ideologia e di bramosia di potere, potenzialmente megalomane, è stato occupato da un uomo mite e riflessivo, dotato di grande dignità e umanità.
Paradossalmente uno dei più grandi campioni della “civiltà occidentale” del XX secolo (come la intedeva il cattolico Tolkien) è stato il Segretario Generale di un Partito Comunista.
Ulteriore conferma che la Vicenda Umana è insieme drammatica e meravigliosa, e sorprendente, e supera gli orizzonti ristretti e le meschinità delle ideologie preconfezionate.
Angelo Simoni,
un contributo a conferma di quanto “la Vicenda Umana è insieme drammatica e meravigliosa, e sorprendente, e supera gli orizzonti ristretti e le meschinità delle ideologie preconfezionate”, come dice lei giustamente.
La visita inaspettata di Michail Gorbaciov alla Basilica di San Francesco, ad Assisi, il 15 marzo 2008:
http://www.mariadinazareth.it/www2008/Articoli%20Giornalistici/Il%20sovietico%20francescano.htm
https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/eventi/Gorbaciov-ad-Assisi-la-religione-non–l%E2%80%99oppio-dei-popoli-31726
L’Unione sovietica è caduta NONOSTANTE la volontà di Gorbaciov, che tentava di perpetuarla in tutti i modi, “in primis” con la violenza (v. le sanguinarie repressioni della popolazione civile in Georgia e nei Paesi baltici), da “apparatchik” comunista quale era, anche se la solita stampa di sinistra ha sempre provato, fin dalla sua elezione, a farne un santino.
Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio, ma ritengo che l’argomento sia centrale. Viganò deve chiarire la sua posizione.
Premessa: Il principio cardine è che l’obbedienza alle leggi divine è prioritaria rispetto all’obbedienza o all’agire in conformità a leggi umane, ordini di uomini o desideri individuali.
Questo è ovviamente derivato dalla superiorità del divino sull’umano.
L’errore è quello dell’obbedienza slegata da verità e giustizia, l’obbedienza centrata sull’umano, sul giuridico e sul potere (tipico errore di alcuni conservatori e tradizionalisti: obbedire al superiore sempre, anche nel male).
I- L’obbedienza si può intendere in vari modi: fare quello che dice o che ordina qualcuno, chiunque sia (obbedienza in senso largo) e obbedire a qualcuno che ha il compito di governare, che è una autorità legittima(obbedienza in senso stretto).
L’obbedienza in senso stretto ha come prerequisito l’autorità legittima. Si obbedisce all’autorità, non a un individuo qualsiasi. Inoltre nell’obbedienza in senso stretto è incluso il riconoscimento dell’autorità legittima.
Se manca l’autorità legittima non ci può essere obbedienza in senso stretto.
Se non c’è l’autorità viene meno qualsiasi dovere di obbedienza. L’obbedienza a chi non è l’autorità è illegittima.
Non è dovuta alcuna obbedienza a chi non è l’autorità legittima.
II- Il problema principale, che Viganò purtroppo non affronta direttamente e in modo chiaro, è quello dell’autorità.
Noi non dobbiamo obbedire a un generico uomo vestito di bianco che va in tv, ma al Papa.
Se un individuo non è Papa, e quindi non è autorità legittima, non governa nulla, non può ordinare nulla, non gli si può obbedire in senso stretto e inoltre non gli si deve obbedire.
(NOTA: ovviamente tale individuo in pratica può avere un certo potere e un numero di persone che gli obbediscono, ma non è l’autorità e non governa legittimamente, è come un tiranno invasore).
Nel caso di un papa che ordina cose giuste e altre errate, bisogna obbedire a quelle giuste e non obbedire a quelle errate.
Nel caso di un falso papa (antipapa), non si deve obbedire a nulla, neppure a cose ‘neutre’ o giuste. Ovviamente si dovrà fare la cosa giusta, ma non c’è alcuna obbedienza (c’è il semplice agire in conformità a ciò che dice un altro individuo, ma non lo si riconosce come autorità né si agisce per obbedirgli).
III- Questo è il problema fondamentale: chi è il Papa (autorità legittima).
E’ vero che un Papa, in quanto dotato di libero arbitrio, può peccare, sbagliare a livello politico o dire involontariamente cose ambigue o vicine all’eresia, che causano dei danni alla Chiesa, essere negligente. Queste sono situazioni limite di papi più o meno indegni.
Tuttavia:
Può un papa essere eretico in senso stretto?
Può esistere un papa luterano?
Può esserci un papa islamico?
Un papa ateo? Un papa apostata? Un papa induista? Un papa massone? Un papa neopagano? Un papa satanista?
La risposta è ovviamente negativa. Un individuo che non è cattolico non può essere papa. E’ fuori dalla Chiesa, non può esserne il capo.
C’è incompatibilità metafisica tra essere Papa e professare una religione diversa.
Se può esistere un papa non cattolico la Chiesa stessa diventa una entità assurda, mostruosa e ridicola.
Il ‘Papa non cattolico’ è un falso papa, un antipapa.
Inoltre, l’autorità esiste per uno scopo, non è l’esercizio di un potere fine a se stesso, tanto meno è compatibile con l’esercizio del potere per uno scopo opposto a quello divino.
Se l’individuo presunto papa non si conforma allo scopo del papato (bene spirituale, difesa della verità) ma porta avanti istanze neopagane, sataniche o, nella migliore situazione, fa solo propaganda politica su questioni che non hanno nulla a che fare con la missione della Chiesa, sta dimostrando di non essere l’autorità legittima.
Semplicemente ha un altro ruolo, sta facendo altro, mentre è travestito da Papa, mentre si spaccia per Papa. Il termine tecnico è impostore.
Ha assunto le sembianze, gli aspetti socioculturali (vestiti, prestigio sociale, potere economico, nome) mentre non possiede ciò che è essenziale, cioè la Fede e la volontà di conformarsi al ruolo del papato. Accettare di essere Papa non significa accettare di governare degli individui, vestirsi in un certo modo, possedere certi immobili e capitali, farsi chiamare Papa e poi usare questi aspetti per fondare una nuova religione o portare avanti una agenda dettata da massoni.
Inoltre, un individuo che falsifica la Bibbia, il magistero dei papi precedenti e produce una valanga di documenti autoreferenziali o con fonti profane per ‘sovrascrivere’ la verità divina, non può essere Papa, perché il suo agire è la completa negazione del Papato.
Un individuo che promuove riti pagano-satanici dedicati ai demoni (Lilith/Pachamama) e spinge a una religione neopagana, non può essere Papa.
E ancora, il Papa è la massima autorità sulla terra. Non deve obbedienza a nessun potere umano, ha solo Dio come autorità superiore. L’individuo (presunto papa) che riconosce come superiore un altro essere umano (politici, massoni, ecc…) sta esplicitamente rifiutando il ruolo di Papa.
Il Papa quindi non è un semplice individuo che si veste di bianco, che prende il potere dagli uomini con manovre politiche e che poi fa quello che vuole e crede in quello che vuole.
IV- conclusione
Tutto ciò, che vale in linea formale-teorica, deve essere applicato alla situazione presente. Bergoglio può essere il Papa? Come è possibile che lo sia?
NOTA: A tutto questo va anche sommata la questione della rinuncia (formalmente errata, in quanto non rinuncia al munus) di Benedetto XVI, del conclave manipolato dalla Mafia di San Gallo, il fatto che Bergoglio stesso esplicitamente si concepisca non come Papa ma come qualcosa di altro, di innovativo, ecc…
Viganò, che ha avuto il coraggio di schierarsi in prima linea, purtroppo non risponde chiaramente e non affronta l’argomento. Sembra ammettere che Bergoglio è il vero papa (e non antipapa) ma che sia in qualche modo non lucido e non consapevole di quello che fa (??). Oppure Viganò ammette che Bergoglio è consapevole, eretico, apostata, ma (assurdità) è comunque papa?
Viganò deve chiarire il punto e rispondere a queste questioni subito.
In definitiva,
Chi stabilisce che Francesco non è Papa?
Gira e rigira, si dicono e ridicono le stesse cose.
Direi che al momento si obbedisce all’autorità in quanto tale, non si obbedisce a indicazioni di morale o dottrina alquanto dubbie o controverse.
In attesa che il maligno venga ufficialmente allo scoperto, lasciando la tattica dell’operare tenendosi nascosto.
lo stabilisce lui stesso. E’ inutile infatti cercare altre strade . Bergoglio fa intendere in tutti i modi che non può essere Papa della chiesa di Cristo,perchè non c’è la Chiesa di Cristo.
esatto . Questo è il punto chiave che dovremmo ricordarci tutti Bravo
“Si obbedisce all’autorità in quanto tale, non si obbedisce a indicazioni di morale o dottrina alquanto dubbie o controverse”.
Insomma il piede su due staffe. Troppo comodo.
E poi “Si obbedisce all’autorità in quanto tale” non significa nulla.
In altri ambiti, ad esempio in quello militare, obbedire all’autorità in quanto autorità non è illogico, sebbene si cambi completamente la strategia rispetto al passato, perché in qualche modo nasce il bisogno di conformarsi alla realtà fattuale che è mutevole (può cambiare anche il nemico); in certi ambiti non esistono principi superiori da seguire, principi non suscettibili di variazioni alla stregua degli accadimenti naturali, principi insomma non umani.
Ma in un ambito dove le stesse gerarchie affermano esistere principi ad esse sovraordinati, è ovvio che tali principi non possono essere “obbediti” o comunque concretizzati in modo palesemente diverso rispetto a quanto fatto in precedenza. Se è sempre stato detto x (e quindi conseguentemente di fare x), non puoi dire y (e quindi conseguentemente di fare y). Quanto meno devi spiegare il perché, il per chi e il per cosa del mutamento, ed eventualmente ammettere che per due millenni circa ti sei sbagliato. D’altronde sono loro stessi che dicono di essere in continuità con Pietro e successori, sono loro stessi che si riservano la competenza del “ministero del mistero” (quest’ultima locuzione è di Agamben).
Prima ancora della tematica prettamente religiosa, è un problema di logica: se non sussistono più punti fermi, non si comprende perché io dovrei fare riferimento (o addirittura obbedire) a determinate persone, persone che appunto dicono che non ci sono più punti fermi, o che lasciano capire che questi sono intercambiabili o che potrebbero ulteriormente modificarsi in futuro.
Fratelli in USCITA (dalla Chiesa di Cristo).
Preparatevi ad un’altra botta EVANGELIZZATRICE del Super-Pope.
Il vescovo di Tangeri – Santiago Agrelo – in una conversazione in Religion Digital (8 ottobre u.s) dice agli spettatori che ha scritto al Papa chiedendogli di “incluir a los pobres en el ‘Credo’ de la Santa Iglesia” (includere i poveri nel ‘Credo’ della Santa Chiesa).
“¿Por qué no meter en el Credo a los pobres? Y le digo exactamente dónde: ‘Creo en el Espíritu Santo, la Santa Iglesia Católica, ungida y enviada a evangelizar a los pobres, la comunión de los santos…”
E continuando, dice: “Él con mucho humor me respondió diciendo: ‘A propósito de eso, lo consultaré con gente fiable’”(“Mi ha risposto con molto humour, dicendo: ‘Su questo mi consulterò con persone affidabili”).
Tiene “mucho humor” con tutto ‘sto po’ po’ di porcherie che gli girano intorno? Con questa infernale miscredenza del popolo di Dio? Si consulta con “persone affidabili”? Chi sono i suoi “consigliori” affidabili?
signor pg, ella commette un errore. l’occidente è stato creato su valori cristiano protestanti e non cattolici. legga max weber- l’etica protestante e lo spirito del capitalismo-. il solidarismo cattolico é stato sopportato fino alla caduta dell’urss, oggi é del tutto ininfluente nello scenario internazionale.
Io conosco piuttosto bene maxWeber che ha scritto sciocchezze irripetibili sulla nascita del capitalismo. Meglio lei legga S.Tommaso d’Aquino , amico mio “cattolico” …
L’occidente esiste da qualche secolo prima che l’eresiarca Lutero nascesse.
Riguardo alla onestà intellettuale di Weber, fece una delle sue più celebri “ricerche ” -in cui pretendeva di dimostrare la superiore razionalità pragmatica dei popoli protestanti rispetto ai popoli cattolici sulla base del presunto maggior numero di laureati in materie scientifiche e tecniche rispetto ai laureati in materie umanistiche e teologiche-, riportando dati sui laureati nelle Facoltà italiane (che, stando ai suoi dati, avrebbero avuto pochi laureati in discipline scientifiche rispetto a quelle umanistiche) senza mai aver consultato gli archivi delle università italiane.
Recentemente una università tedesca ha eseguito la stessa analisi ed è risultato che in Italia non avevamo alcunché da invidiare riguardo alla formazione di matematici, ingegneri, fisici, medici, biologi…
Ma come si fa ad obbedire ad un papa che persino sui carabinieri sbaglia ?
Stamattina ha fatto un discorso ai carabinieri italiani dicendo, fra l’altro :–Invoco su di voi e sul vostro lavoro quotidiano i doni dello Spirito Santo. Vi affido alla materna protezione della Madonna, che voi venerate con il titolo di Virgo fidelis. —
Ma la “fidelitas” dei carabinieri non c’entra nulla con le litanie della Madonna. “Nei secoli fedele ” è (dal 1933 per legge di Sua Maestà Vittorio Emanuele III di Savoia) il motto dell’Arma dei carabinieri “usi ad obbedir tacendo e tacendo morir” .
Che papa, ragazzi, che papa!
Per la precisione: la Virgo Fidelis è stata eletta a protettrice dell’Arma nel 1948. Arma che non era più dei Reali Carabinieri (come lo fu mio nonno) ma semplicemente Carabinieri.
«(Con) la Chiesa Cattolica apostolica romana guidata da Papa Giovanni Paolo II, l’Occidente fondato su valori cristiani si sentì vincitore verso una cultura di potere perversa qual era il comunismo. Ma questa vittoria che fine ha fatto? Le radici cristiane sono oggi fondamento costituzionale dell’Europa?».
Non sembra che culturalmente il comunismo sia stato sconfitto, anzi, grazie all’ecumenismo inventato dal vaticano II e portato avanti da TUTTI i papi post-conciliari, con in testa GPII, propalatore dello “spirito di Assisi”, esso ha disintegrato la cattolicità per l’affermarsi delle orde cattocomuniste impastoiate nella tri-pappola illuminista “libertà, uguaglianza, fraternità”.
Il “catto-neoilluminismo” di Bergoglio è né più né meno che l’evoluzione del cattocomunismo, e quindi, viene da lontano. Bergoglio non è spuntato come un fungo di notte, egli è bensì discendente diretto dei suoi predecessori, i quali, grazie all’illusione umanitarie, hanno favorito il dilagare del modernismo stigmatizzato dai papi preconciliari.
Mi permetto di portare all’attenzione di tutti quanto è avvenuto ieri in Francia, dove i diciottenni musulmani decapitano i professori: https://lanuovabq.it/it/un-professore-decapitato-per-vilipendio-a-maometto. In breve, un professore di storia (dopo aver invitato gli studenti musulmani “che non se la sentissero” di uscire dalla classe) ha mostrato le vignette blasfeme di Charlie Hebdo su Maometto alla classe. Ovviamente, genitori e figli gliel’hanno giurata e ieri il professore è stato assassinato, decapitato con un coltellaccio da cucina, da un diciottenne, che poi è stato abbattuto dalla polizia (ma non prima che riuscisse a condividere su Twitter la foto della testa mozzata del professore con un inno ad Allah). Se non ci saranno cambi di rotta radicali (e per radicali intendo il Ripristino religioso, morale e liturgico) dell’Occidente questi avvenimenti saranno sempre più all’ordine del giorno; purtroppo, tale cambio di rotta pare sempre più remoto, grazie sia alla paura ed alla connivenza delle autorità religiose e civili, che chiudono non uno ma due occhi su questi avvenimenti e che giustificano sempre avvenimenti come opera di pazzi (quando in realtà si tratta di soggetti perfettamente sani e che rispondono ad un progetto di conquista intrinseco nella loro cultura e religione). Il problema è che gli islamici crescono in una società guerriera, che li educa a morire nel nome di Allah contro gli infedeli, in un delirante piano di conquista del mondo che permea l’Islam fin dalla sua fondazione, mentre noi cattolici siamo degli evirati, convinti che il culto a Dio e la nostra libertà non richiedano sacrifici, che possono giungere sino al martirio. Che fine ha fatto la cavalleria, come ordine militare di difesa e non solo spirituale/religioso o politico? Che fine ha fatto il miles Christi, divenuto tale in forza della Cresima? Che fine ha fatto la convinzione che l’unica, vera religione è quella cattolica? Che fine ha fatto Cristo Re, da cui scaturisce la morale pubblica oltre a quella religiosa? Da almeno settant’anni certi virus hanno profondamente penetrato il corpus Ecclesiae, al punto di indurci a ritenere inutile, se non indice di fanatismo, l’esercizio virili delle virtù cristiane della giustizia e della carità. Beninteso, non sostengo che sia necessario impugnare le armi contro gli schiavi di Allah, ma che sarebbe necessaria quella fermezza (quando non durezza) nei rapporti coi musulmani che noi, oggi, non abbiamo assolutamente e che ci farà precipitare sempre più nell’abisso della Sharia e della conquista araba. Basterebbe, per esempio, già rimpatriare gli arroganti che vengono qua dai loro “paradisi della Sharia” (in realtà più simili a degli inferni) e che pretendono, ad esempio, la rimozione dei crocifissi. Basterebbe smetterla col mito del multiculturalismo, promosso come “ricchezza” ma in realtà rispondente alla logica del “divide et impera”, ed essere fieri della nostra cultura cristiana bimillenaria. Basterebbe piantarla con la frase fatta idiota (e blasfema) “tutte le religioni sono uguali”: non è assolutamente vero, l’Islam, la Pachamama e mille altri culti non sono vere religioni, dato che non portano a Dio (“religione”=”ciò che lega” [a Dio]). Basterebbe cominciare a proibire davvero la loro “festa del Sacrificio” (dato che viola la legge dello Stato, prima ancora che quella di Dio), aggiungere il suffisso “islamico” alla parola “terrorismo” per questi atti, introdurre le aggravanti di odio ed avviare le procedure di espulsione/esilio per tutti quei musulmani che, in nome di Allah, angustino donne ed “infedeli” con il loro odio, pretendere che nelle moschee la predicazione del Corano avvenga esclusivamente nella lingua nazionale, proibire l’uso di veli e tendoni al difuori dei luoghi di culto musulmani, vietare ai Paesi arabi di contribuire alla costruzione di moschee e minareti. Basterebbe già questo non dico per metterci al sicuro, ma per far capire a costoro che l’Occidente non si arrenderà con facilità. Invece… l’Occidente si sta arrendendo, anzi le istituzioni si sono già arrese, prone per terra verso la Mecca. L’odio contro il cristianesimo e la consapevolezza che, per natura, molti di costoro moriranno prima della presa di potere dell’Islam tra dieci o vent’anni al massimo dopo aver goduto di tutti i vantaggi (in primis di una presunta superiorità morale, quando questa gente è nel migliore dei casi priva di qualsiasi morale) di questi patti scellerati ha portato i nostri governanti, affamati di denaro e di ideologia, a prendere misure sempre più “Islam-friendly”, ad importare soldati di Allah a milioni da Africa e dal Vicino e Medio-Oriente con la pretesa della “fuga dalla guerra” (anche da quei Paesi che non vedono l’ombra della guerra da decenni, ma che non riescono a sollevarsi dal proprio stato di minorità proprio per colpa delle popolazioni locali), a stare attenti a non “offenderli”. D’altronde, si paventa con la scusa del Covid-19 di chiudere le chiese per Natale, ma ci si è ben guardati dall’imporre restrizioni per il Ramadan, o di vigilare sulla “festa del Sacrificio”.
Detto questo, che in Francia il cristianesimo sia stritolato tra lo Stato giacobino, che non ha altro dio all’infuori di sé stesso e che non vede l’ora di usare la brutalità islamica come scusa per colpire tutte le religioni, cattolicesimo in testa (vedasi il divieto dell’istruzione parentale che vogliono approvare, che non vieta le madrasse islamiche ma colpisce indistintamente tutte le scuole parentali, a partire da quelle cattoliche, nonché le vergognose affermazioni di Macron riguardo allo Stato che deve prevalere sulla religione: Cesare che si fa Dio), e l’Islam è un fatto; si consideri, ad esempio, che dal 2017 ad oggi ci sono stati ben 33 attentati di matrice islamica, molti dei quali accuratamente sottaciuti dai media.
Infine, vorrei ricordare che non esiste alcun diritto alla blasfemia, come affermato dallo stesso Macron: la bestemmia era, è e rimarrà un peccato peggiore dell’omicidio (quando rivolta contro la Vera Fede, ovviamente). Detto questo, è un fatto che per i suscettibili musulmani anche già negare che Maometto fosse un profeta (anzi IL profeta) è una bestemmia. In realtà, nella mentalità dell’arabo tutto ciò che va contro il Corano (a partire dalla nostra produzione artistica pluri-millenaria) è una blasfemia e deve essere distrutto. Noi però abbiamo un papa che firma le dichiarazioni di Abu Dhabi sul fatto che anche gli islamici (che non riconoscono assolutamente Nostro Signore Gesù Cristo come loro salvatore, e che anzi reputano un’altra bestemmia che Dio possa aver avuto un Figlio) sono nostri fratelli, quindi di che ci preoccupiamo? Noi però abbiamo preti e laici che si affannano a dire che l’Islam è una religione di pace, quindi di che ci preoccupiamo? Noi però guardiamo con sufficienza, equiparandoli a dei fanatici, i martiri cristiani che muoiono in terra musulmana, uccisi per la loro fede pur di non rinnegare Nostro Signore, quindi di che ci preoccupiamo?
Noi non dovremmo preoccuparci, effettivamente: dovremmo vergognarci.
Ogni tanto però c’è anche qualche buona notizia.
Ecco qui un ritaglio di Giornale. Credo si tratti proprio del Giornale perché sono allergico al Secolo XIX.
” SCAFISTA GAMBIANO ARRESTATO A GENOVA”
Lo cercavano in tutta Italia da maggio. Si era allontanato dalla Sicilia senza che nessuno lo fermasse, nonostante fosse considerato uno scafista, un trafficante di esseri umani. Con questa accusa era ricercato, ma il sistema di controlli dell’immigrazione clandestina e di chi si macchia di questi reati è evidentemente blando. Così è stata la polizia di Genova ad arrestare, in esecuzione di ordine di carcerazione, un gambiano di 28 anni accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per il quale, lo scorso maggio, la Procura di Ragusa aveva emesso un ordine di carcerazione. L’uomo, ignaro del provvedimento, si è recato al Commissariato Prè per avviare delle pratiche amministrative e qui i poliziotti, dopo i primissimi accertamenti , hanno scoperto che era ricercato e lo hanno arrestato. Associato al carcere di Marassi dovrà scontare 4 anni e 7 mesi di carcere oltre al pagamento di una sanzione amministrativa di 2 milioni di euro.
«È il momento dell’obbedienza libera, umile e insieme magnanima, nella quale si realizza la decisione più elevata della libertà umana».
Da “L’infanzia di Gesù” di Papa Benedetto XVI. Un teologo di notevole, riconosciuto, spessore che certamente non avrà fatto ricorso ad aggettivi senza averne ponderato il significato. È soprattutto su quel “libera”, non a caso – credo – messa al primo posto accanto alla parola “obbedienza”, su cui si dovrebbe concentrare e sviluppare la riflessione.
A proposito di obbedienza, in discussioni precedenti molti hanno citato i due famosi versetti degli Atti (4,19 e 5,29) che qui riporto.
-Ma Pietro e Giovanni replicarono: “Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi;
-Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini.
Ma è da sottolineare che Pietro, di cui Bergoglio dovrebbe essere il successore, non ha mai reclamato un dovere di obbedienza degli altri verso di lui. Anzi nel saluto iniziale della sua prima lettera scrive:
– Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai fedeli dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell’Asia e nella Bitinia, eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per “obbedire a Gesù Cristo” e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza.
A me francamente analisi come questa lasciano basito per le semplificazioni di cui si nutrono: come si fa a parlare di Occidente fondato su valori cristiani riferendosi al 1991?
La secolarizzazione di massa è cominciata dopo la prima guerra mondiale, è continuata fra le due guerre e ha subito una forte accelerazione nel secondo dopoguerra.
L’arrivo degli americani con la loro mentalità edonistica e consumistica non ha per caso contribuito?
Che cosa è stato il Sessantotto se non una finta rivoluzione “proletaria”, ma in realtà molto borghese per trasformare la società in senso libertario? E non c’è stata la manina della CIA dietro a tutto questo? Vedasi Danilo Fabbroni e Mario Arturo Iannacone, per esempio.
Allora, siamo seri: non riduciamo la Storia umana e della Chiesa ad un pre e post Francesco.. I mali sono profondi e lontani e sono molto più distribuiti di quanto un comodo manicheismo vorrebbe far credere.
Come non ha senso ridurre tutto il discorso ad un pre e post Concilio. Come dice lei, i mali della Chiesa e della società tutta hanno radici lontane.
Sarà anche cominciato prima, però adesso è conclusa.
Ha perfettamente ragione.
“Come si può obbedire Eccellenza?” conclude Pezzo Grosso.
Confesso che per me il problema non si pone: papa francesco non è al mia guida spirituale. Punto e basta.
Mi disturba però l’appiattimento della quasi totalità del clero sul magistero papale (magistero??) perchè oggi, dopo sette anni, possiamo affermare senza ombra di dubbio che la dottrina papale zoppica; la pastorale papale, nonostante molti la considerino il punto di forza di questo papato, consiste nel “vogliamoci bene a tutti i costi”; il governo della Chiesa fa emergere situazioni imbarazzanti (anche se non è tutta colpa di Bergoglio).
La Cia?
Era da un bel po’ che non sentivo che era “colpa della Cia”.
Più o meno da quando, di fronte agli assassini comunisti, la sinistra, disonesta come sempre, diceva che erano “sedicenti” Brigate rosse (sottointendendo che in realtà il loro colore era ben diverso).
Grazie, mi ha fatto tornare per un attimo ai “formidabili” anni ’70, culmine della violenza e della falsificazione comunista, che coincisero proprio coll’apice della potenza della dittatura comunista dell’Unione sovietica.
Che caso, no?
Io le ho citato due libri sul Sessantotto, uno scritto da Danilo Fabbroni e l’altro da Mario Arturo Iannacone. Entrambi sono documentati e non di “sinistra”, ammesso che destra e sinistra abbiano ancora un significato.
Alla dissoluzione dei valori tradizionali hanno lavorato tanto il comunismo sovietico quanto il capitalismo americano.
secondo me ci son riusciti grazie a preti come lei
Potrebbe dedicare il suo prezioso tempo a leggere autori un pò più qualificati per asser citati come referenza. Fabbroni è un “Rigger” , cioè un velista , che ha scritto qualcosa sul ’68 tra una regata e l’altra. Iannaccone è certo più qualificato essendo docente , romanziere e esperto di fiction. Se vuol veramente capire il ’68 meglio si lagga quel che ha scritto PP.Pasolini . Ma lei non ha nulla di meglio da fare ?
Ma certo. Infatti, Padolini scriveva tra un minorenne e l’altro con cui faceva sesso, vero? Un’autorità accademica indiscussa, poi..
pazzesco ! lei viene dalla scuola di Lercaro,Dossetti vero ? Comunque con Bergoglio farà carriera caro don Barbieri, la pensa esattamente come lei . Le suggerisco di cercare di connotarsi ed esibirsi scrivendo all’Avvenire però , piuttosto che su StilumCuriae , dove il più giovane ed inesperto stilumcuriale la “mangia vivo” come si dice …
Certo ha ragione. Infatti, negli Usa la Corte suprema ha proibito l’aborto nel 1973, la Fondazione Rockefeller non lo ha mai promosso, Kissinger e la Trilaterale non esistono, l’aborto al nonno mese nello Stato di New York ce lo siamo immaginati, i gay pride sono nati in Afghanistan.. Vuole che continui?
Io vengo dalla scuola del card. Giuseppe Siri e dei suoi discepoli. Se la scandalizza tanto il sentir dire che anche l’Occidente ha le sue colpe nella scristianizzazione significa solo due cose: o non ha capito nulla o è in malafede.
sa che lei continua a scrivere commenti senza aver letto o capito ? Rilegga bene quanto scritto da PG riferito al 1991 . Poi scusi le do un suggerimento Essendo lei un sedicente prete , sia prudente in ciò che scrive , altrimenti i pastori di altre religioni continueranno a gongolare spiegandosi il crollo del cattolicesimo con preti come lei. Potrebbe cambiare nome o torglieder il DON, per favore ?
Il dott. Tosatti ha giustamente censurato una mia precedente risposta, che poteva essere fraintesa. Comunque, siccome lei non è nuova a scrivere commenti alquanto maleducati si ricordi che di sedicente qui c’è lei insieme a tanti altri. Io ci metto nome e cognome.
io resto basito dalle sue semplificazioni ideologiche ed ignoranti. : Tutta colpa dell’America e della Cia ? Ma andiamo ! Ci invita a non semplificare storia e chiesa Pre-Post Francesco ? Ma chi lo fa ? I mali vengono da più lontano ? Dai forza prete ! , lo dica da dove vengono , se lo ha capito . Ma in che seminario ha studiato lei ?
Donric immagino stia per Don Riccardo. Legga bene ciò che ho scritto. Tutta colpa di? No. Anche colpa di.
@Don Ettore Barbieri: su questa cosa ha ragione lei al 100%.
Primo, la crisi della Chiesa non e’ incominciata con Bergoglio, ma molto prima, e Bergoglio e’ solo una tappa di questo processo.
Secondo, le centrali del potere occulto angloamericane, anticattoliche e anticristiane quanto e magari anche piu’ del comunismo ateo, sono quelle che hanno vinto e che hanno imposto e continuano a imporre il regime globalizzato disumano e anticristico nel quale oramai viviamo, su questo non c’e’ dubbio alcuno.
Bergoglio e’ solo una tappa del processo di scristianizzazione della Chiesa. Una tappa importante perche’ Bergoglio e’ probabilmente lui stesso un agente di questo potere occulto, che per la prima volta e’a rrivato fino ai vertcii della Chiesa Cattolica, che per loro e’ il nemico n.1, ma non e’ certo lui l’iniziatore ne’ l’artefice.
Don Ettore Barbieri la secolarizzazione di massa è cominciata ed è continuata tra la prima e la seconda guerra ? Ma dove ? certamente non in Italia. Non so quanti anni lei abbia, ma quasi certamente lei non c’era nel periodo tra le due guerre. Ma lo sa che per le messe domenicali le chiese, che adesso sono vuote, erano piene non solo nei banchi ma anche di gente in piedi nella corsia centrale e nelle due laterali? Lo sa che le processioni (Venerdì Santo, Corpus Domini) anche in un paese con solo qualche migliaio di abitanti, duravano due ,tre ore , tanti erano i partecipanti? E che quelli che non partecipavano si mettevano a bordo strada si inginocchiavano al passaggio del crocifisso o del baldacchino col prete che reggeva l’ostensorio ? Lo sa che il mese di maggio, dedicato alla Madonna , tutte le sere la chiesa era zeppa di gente di tutte le età che recitava il rosario? Lo sa che quando un prete chiamato dai parenti usciva per andare a portare l’estrema unzione e il VIATICO AD UN MORIBONDO veniva suonata una speciale campana (detta dell’agonia)e tutto il paese si fermava a pregare e a scuola le maestre facevano alzare in piedi i bambini e li faceva recitare una preghiera per l’anima del povero moribondo? Lo sa che tutti i bambini venivano battezzati entro poche settimane dalla nascita ? Lo sa? Lo sa? Lo sa? L’attacco alla religione di massa è venuto dopo la seconda guerra mondiale ad opera dei comunisti e dei socialisti e poi dai contestatori sessantottini.
Lo sa che a Milano, negli anni Trenta, soltanto il 35% andava a Messa? Il 65% se ne stava già a casa allora.
Ho detto è cominciata. Non ho detto in un giorno o in un mese.
Non mi sono riferito solo all’Italia, ma all’Occidente. Parigi, negli anni Quaranta, aveva i problemi che avremmo avuto noi venti, trent’anni dopo e vi si praticava un numero elevatissimo di aborti E comunque non pensa che la mentalità consumistica ed edonistica portata dagli americani un pochino abbia influito? Il pochino è ironico ovviamente.
@Stilumcuriale, Emma, etc:
Guardate che su questa analisi ha ragione Don Ettore al 100%.
Il Potere anticristico che sta avvolgendo il mondo intero e che ha la Santa Chiesa Cattolica come suo nemico n. 1 e’ concentrato nelle elites di potere occulto angloamericane (prendete questa come indicazione geografica, non necessariamente come provenienza etnica dei suoi agenti), non certo nei rimasugli del potere comunista sovietico, che e’ crollato come un castello di carte mentre dall’altra parte il progetto di imposizione di un Nuovo Ordine mondiale andava a gonfie vele.
Don Ettore ha suggerito un paio di libri. Se volete un’analisi molto piu’ approfondita vi suggerisco i libri di E. Michael Jones (quasi tutti in inglese, in italiano c’e’ solo Il Ritorno di Dioniso pubblicato da Effedieffe), uno studioso di genio che ha chiarito in modo magistrale i meccanismi di funzionamento del potere anticristico nel mondo e nella Chiesa. Dovrebbe essere letto da tutti i cattolici. Date un’occhiata al sito: http://www.culturewars.com
La ringrazio. Il problema è che queste persone ragionano in modo manicheo e anche arrogante.
Capisco di più Stiluncuriale emerito perché essendo anziano ha vissuto la contrapposizione tra atlantismo e comunismo sovietico. Nel dopoguerra è vero che i milionari di allora inseguivano la Chiesa cattolica (testimonianza di Padre Virginio Rotondi a proposito della predicazione di Padre Lombardi, il “microfono di Dio”). Ma perché lo facevano? Per fede? No, perché avevano una fifa matta che il PCI andasse al potere e loro potessero perdere i loro milioni. Quando la Chiesa e lo pseudopartito cattolico che ne avrebbe dovuto rappresentare gli interessi non sono più serviti per difendere i loro soldi ne è cominciata la liquidazione.
@Don Ettore
e’ vero, quello tra i “conservatori” e la Chiesa Cattolica nel secondo dopoguerra era una specie di matrimonio per interesse e non certo per amore. Che si e’ sfasciato non appena l’interesse comune (l’anticomunismo) e’ venuto a mancare.
Le suggerisco vivamente di leggere li studi di E. Michael Jones che ho indicato. Credo che nessuno al mondo abbia sviluppato questi problemi meglio di lui e del gruppo di Culture Wars. Lo stesso Iannaccone lo cita spesso.
La Chiesa Cattolica ha vinto il comunismo?? Ma nel 1991 la Chiesa era già moribonda sotto Giovanni Paolo II, con Assisi, la pratica epidemica della sodomia in ampi spazi del clero e il modernismo pandemico.
È stato l’esatto contrario: il comunismo aveva già vinto la Chiesa e usava GP2 come fantoccio mediatico per distruggere quello che restava della Russia, ormai inutile. Aveva già tutto preparato per la vittoria finale con l’elezione di Bergoglio, ma Ratzinger ha ritardato per qualche anno la festa. L’hanno finalmente dimesso e i ragazzi hanno finalmente occupato il trono di Pietro. Nihil novi sub sole.
L’unica novità è che tutta questa tragedia si svolgesse sotto l’applauso unanime della gerarchia, in uno scandalo di dimensioni infinite.
Vexata quaestio. Quando non vengo a capo di certi dilemmi, cerco conforto nell’etimologia. Obbedire significa “ascoltare chi abbiamo di fronte”. Ciò può richiedere la mortificazione del proprio ego e le sue convinzioni, ma l’atto in sé è ascolto puro, semplice e senza pregiudizi. In ultima analisi, il cardine del cristianesimo cattolico è l’ascolto di Cristo, l’idea rocciosa, profonda, che io ascolto le stesse parole di S. Pietro, e credo a Gesù, nella forma, esattamente come ha fatto lui. Per tutto ciò che si allontana da questo punto, dopo averlo ascoltato, come gli ateniesi all’Areopago rispondo: su questo, ti ascolterò un’altra volta. Per paradosso a chi predica la Chiesa in uscita, si può rispondere che una volta fuori non si deve più nulla al predicatore.