SUPER EX: ROMA VATICANA ASSOMIGLIA A UNA CORTE PAGANA…
29 Settembre 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, raro ma prezioso Super Ex (Ex di Movimento per la Vita, Ex di Avvenire e di altre scatole nominalmente cattoliche) ci ha voluto mandare la sua riflessione sul caso Becciu. Lo ringraziamo molto, e ci affrettiamo a condividerla con voi…Buona lettura.
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Dio vede davvero tutto e l’onestà paga, prima o poi, non solo nell’aldilà, ma anche su questa terra.
Se Bergoglio credesse a questa antica convizione propria di tutti gli uomini che abbiano un po’ di senso religioso, non avrebbe impostato il suo pontificato sulla furbizia machiavellica. Credendo invece soprattutto in se stesso, nella sua astuzia, nella sua presunta capacità di attrazione delle masse ecc.., ha giocato sin dall’inizio una partita ardita, ma molto pericolosa. Poggiando su due pilastri: il sostegno del mondo nemico della Chiesa, e quindi favorevole alla sua rivoluzione, e quello degli uomini che sono nella Chiesa ma non vi appartengono, cioè gli arrivisti, i bertoniani-becciuani di ogni risma.
Il problema di questa strategia è che i furbi sono e rimangono tali: collaborano con chi ricopre la massima carica, non per fede, non per rispetto, non per senso del dovere, ma per il loro interesse. E fanno i loro affari, pestando piedi a destra e a manca, imperversando in maniera crescente, in proporzione all’anarchia religiosa ed etica permessa dal Capo. Alcuni di questi furbi, poi, possono essere maliziosi ed astuti come o più del loro superiore: è allora, dopo essere stati utili e potenti per molti anni, che diventano improvvisamente scomodi; che è bene eliminarli, imputandogli una colpa presunta, oppure anche vera (ma sino ad ora volutamente ignorata e coperta).
Bergoglio ha governato 7 anni con il pugno di ferro verso i nemici (i cattolici fedeli al I comandamento, quelli convinti che “non uccidere l’innocente” sia ancora valido ecc…) e lasciando briglia sciolta ai presunti “amici”.
Ora però accade che i suoi presunti amici, ora che il Capo non è più onnipotente, ma declinante, siano non solo ingombranti, ma anche divisi tra loro: le spartizioni non sono mai facili, tra briganti, e i regolamenti di conti, le vendette, prima o poi arrivano.
Bergoglio, come accade ai tiranni, ha goduto di un potere arbitrario e senza limiti, ne ha ceduto parte ad alcuni pretoriani, ma ora rischia la fine di tutti i tiranni indeboliti. Prima si regna con il terrore ed i complici, poi comincia la rovina.
Qualcuno ha paragonato la chiesa di Bergoglio ad un regime sudamericano; qualcun altro ai giacobini francesi, che dopo aver sterminato i loro nemici, hanno cominciato ad uccidersi tra loro…
Aggiungo un ultimo paragone: siamo alla corte pagana di tanti imperatori romani, alla corte di Claudio o di Nerone… Una corte pagana, in cui l’imperatore non deve rispetto a nulla, perché lui stesso si erge a dio.
Nelle corti pagane il despota finiva avvelenato, magari dai suoi stessi pretoriani o dai suoi familiari, da coloro che lo avevano aiutato, in precedenza, ad eliminare gli avversari.
Roma è oggi una corte pagana, senza Dio, senza coscienza. Becciu è un pretoriano già potentissimo caduto in disgrazia (forse qualcuno della corte, negli anni, ha anche raccolto un dossier su di lui, come si fa nelle dittature, affinchè tutti siano ricattabili e scaricabili).
Ma altri pretoriani si aggirano nei corridoi, affilano le lame, consapevoli che il redde rationem, sta per arrivare. Il capo non ha più la stoffa del leader indiscusso, è, evidentemente, alle battute finali.
Di fronte a questi scandali continui, a questo graduale corrompersi di tutto, ci sono però certezze rassicuranti: umanamente parlando, i tiranni crollano, così come i regni divisi in se stessi; in un’ottica religiosa la falsa chiesa è come i partiti e le associazioni umane: non può durare.
La falsa chiesa, infatti, ha vita breve: uccide se stessa, perché non trasmette la vera Fede, non comunica Cristo. Mentre essa muore, la vera Chiesa, per quanto piccola, persiste, fedele e perseguitata: così sopravvive, alla sua caricatura, e torna ad occupare la scena, libera finalmente dagli equivoci.
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Tag: becciu, papa, scandalo, super ex
Categoria: Super Ex
Forse Super Ex è troppo severo, ma una cosa è certa: questo pontificato ha fatto e sta facendo tanti danni che la vita della Chiesa ne sarà condizionata negativamente non nei prossimi cinque anni, ma nei prossimi cinquant’anni.
Non chiamarli bertoniani-becciuiani, ma bertonEani, con la E di BertonE, da non confondersi con San Gaspare BertonI, i cui figli bertoniani con la I sono gli Stimmatini (congregazione).
Can. 331 – Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’ufficio concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori, è capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale; egli perciò, in forza del suo ufficio, ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente.
Per chi non crede, questo articolo del COD. può suonare come il sostenere l’idea del papa dittatore, per i cattolici non è così. Questo non significa che i cattolici non possono essere critici nei confronti delle scelte del Pontefice. La corte papale in ogni tempo ha dato motivo di chiacchiere, perciò anche se l’attuale momento mi addolora tuttavia non mi scandalizza. Una curiosità:
SUPER EX, vorrebbe gentilmente dirmi di che cosa è EX e soprattutto perché SUPER? Inoltre, se può e vuole, con quale gruppo identifica la vera Chiesa? Grazie
Non mi permetto di interpretare i pensieri di Super Ex, del resto non è possibile conoscere i pensieri altrui senza una grazia particolare, ma credo che la vera chiesa potrebbe essere quella che riconosce Benedetto XVI come l’unico vero Papa.
“Potrebbe”: il condizionale è d’obbligo.
Allora diciamo che tu sei invece un Povero Ex, cioè un ex cattolico…
Per cui ti auguro una pronta guarigione (=conversione).
Attento … medita ogni giorno, costantemente, con buona volontà, la parabola della trave e della pagliuzza. Ogni tanto alternala con la meditazione di quella del fariseo e del pubblicano.
Enrico,
quando ti fa comodo citi anche tu il Gesù Cristo, invece di citare qualche tuo vecchio amico samurai?
A proposito di samurai, immagino che lunedì scorso ti sarai pappato davanti alla tv, per la 13-ma volta, il film “L’ultimo samurai”…
Forse è per quello che in questi giorni sei così pimpante… :-))
Bye bye.
Per favore, non perdiamoci con l’inessenziale. Andiamo al sodo.
Non è questione di fede o etica. E’ solo questione di baffi.
Quando i cardinali avevano i baffi la Chiesa governava le nazioni e le faceva cattoliche (Richelieu, Mazzarino…).
E nessun papa osava scardinalarli perché anche loro portavano i baffi (…, Innocenzo XI, Innocenzo XII – ultimo Papa a portare baffi e barba).
L’enciclica “Fratres omnes” subisce un leggero ritardo nella pubblicazione.
Bisogna attualizzare il titolo. Sarà “Fratres omnes praeter quidam” (Fratelli tutti tranne uno).
Dal tg2 delle 13 di oggi. Il vaticanista della testata, tal Romeo, molto papista, ci informa , con competenza professionale che il Finamcial Times di oggi, aggiunge , alle proprietà vaticane a Londra una serie di appartamenti di lusso per un un’importo complessivo di 100.000.00 di sterline equivalenti a 110.000.000 euri.
Ci viene anche specificato che le proprietà sono perfettamente regolari, senza problemi giudiziari.
Tosatti , pensavo …leggendo il titolo deLaVerità di oggi , che per togliersi dai piedi Renzi si sta pensando ad una segreteria alla NATO …Dicevo che pensavo , e se per toglierci dai piedi Bergoglio si pensasse alla presidenza UNESCO ?
Poi ho riflettuto . Nel mondo del potere i “diversamente equilibrati “, vengono messi nei posti dove possono creare caos ,non in casa propria . Allora che resta ? Lei che ne dice di SCIENTOLOGY ?
Non male la definizione di “DIVERSAMENTE EQUILIBRATO ” non trovate ?
Caro super EX , che la chiesa cattolica romana debba diventare chiesa ambientalista pagana lo spiega bene Bergoglio nel sinodo amazzonico, quando dice che le religioni pagane tutelano meglio la natura di quelle monoteiste .E vanno considerate perciò esemplari.
esatto. al fine di riscrivere la Genesi , dove è scritto che ” Dio ….disse loro : assoggettate la terra ed ogni essere vivente ..”
Scusi, Tosatti, come mai Badilla ha criticato il modus operandi di Bergoglio con Becciu? Non era bergogliano? Chiedo seriamente, cerco di capire di più.
Bergolianissimo, ma l’esecuzione sommaria deve aver dato fastidio anche a lui. E forse erano amici.
dissento parzialmente . Badilla è una specie di geniomatto. a volte per creare caos dice il contrario di ciò che è evidente ,ma lo fa per creare attenzione . E poi , lasciatemo dire, che il Badilla (io lo conosco) , non è vero che è bergogliano .Troppo intelligente per esserlo .Sostiene Bergoglio solo per abbattere il ratzingerianesimo , in attesa della nomima di Zuppi , suo vero idolo -candidato.
Super Ex, la storia si ripete, “nulla è nuovo sotto il sole”
dice Qoèlet.
Non dimentichiamo quando nel 2016, bergoglio, inviò un contributo “dell’obolo della vedova”, alla sig.ra clinton per la sua campagna elettorale.
dov’è la differenza? nel cognome?
Ma no, è semplicemente la corte di… un Papa del Rinascimento :-))
Bergoglio aveva detto di non essere un Papa del Rinascimento e invece… :-))
Mancano solo gli artisti e i letterati, ahimé.
Ma il piccolo resto sta con Bergoglio o con Ratzinger?
Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: «C’è davvero un paradiso e un inferno?».
«Chi sei?» volle sapere Hakuin.
«Sono un samurai» rispose il guerriero.
«Tu un soldato!» rispose Hakuin. «Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!».
Nobushige montò così in collera che fece per snudare la spada, ma Hakuin continuò: «Sicché hai una spada! Come niente la tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa».
Mentre Nobushige snudava la spada, Hakuin osservò: «Qui si aprono le porte dell’inferno!».
A queste parole il samurai, comprendendo l’insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un inchino.
«Ora si aprono le porte del paradiso» disse Hakuin.
Racconto tratto da 101 storie zen
…ha applicato in Vaticano la tattica che applicava nella curia di Buenos Aires; le ha applicate e le conseguenze sono evidenti. L’episodio del dimezzato-cardinale Becciu ha portato alla luce gli errori commessi milleuno volte: la nomina dei personaggi più inadeguati per le cariche più importanti (ricordiamo monsignor Ricca e monsignor Peña Parra, tra tanti altri), spiazzando e punendo con empietà coloro che avevano la capacità e la santità di dirigere i destini della Chiesa (si ricordino, tra gli altri, i cardinali Müller e Burke). Come diceva La Specola in una delle sue ultime voci, le rivoluzioni progressiste, come quella francese, possono essere sostenute solo dalla ghigliottina ”
Dal blog Wanderer “Il tramonto degli dei”
“La vera Chiesa, per quanto piccola, persiste, fedele e perseguitata”,
In teoria non fa una grinza.
Ma in pratica, CHI può pensare certezza assoluta di farne parte, dal momento che CHIUNQUE, con le sue brave ragioni, può pensarlo?
Il famoso “piccolo gregge” dov’è? Qual’è?
O piuttosto non vi sono tanti piccoli greggi quanti sono i gruppi e gruppetti di cristiani che pensano di esserlo?
Torniamo inesorabilmente alla contraddittorietà del pensiero.
“L’inferno è dentro di noi, non fuori
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
“Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno“.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: “Hai appena visto l’Inferno“.
Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda ed il recipiente che gli fece venire l’acquolina in bocca. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta però erano ben nutrite e conversavano felici tra di loro, sorridendo.
Il sant’uomo disse a Dio: “Non capisco!”
“È semplice” – rispose Dio – “essi hanno imparato a nutrirsi reciprocamente, gli uni con gli altri. I primi invece pensano solo a loro stessi.”
Morale: Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura. La differenza la portiamo dentro di noi.”
– Gustave Thibon – filosofo e scrittore francese 1903 – 2001
bravo super-ex.Ottima analisi di come la storia si ripete.Adesso Roma è una Babilonia e di Babilonia farà la fine ma ci vuole ancora un po di tempo.Lasciamo che dittatori e pretoriani si autodistruggano. Nel frattempo, una chiesa sotterranea e perseguitata di anime umili laiche e consacrate, opera nel nascondimento,Si fortifica nella fede per risorgere al fianco del Sacro Cuore Immacolato di Maria.La salvezza della Chiesa di Cristo è a opera della Madre di Dio,cosi ha deciso nostro Signore Gesù-DIo. Roma pagana lo capirà a sue spese.
Mi dispiace, ma sono molto pessimista stamane. Temo che la candidatura di Trump per un secondo mandato sia tramontata con la pubblicazione delle sue denunce dei redditi.
Ragion per cui la sottomissione dell’occidente alla Cina diventerà inevitabile. Poveri veramente allora quelli che credono veramente in Cristo.
Ineccepibile! Affresco pittoresco di una “corte” da cui emanano i miasmi dei detrattori, protetti da dispositivi sofisticati sfruttati – troppo spesso – per soddisfare interessi di parte.
All’ insuperabile Super Ex faccio seguire, in merito alla mia stringata aggiunta, la lezioncina del Santo sposato a Madonna Povertà di un’incisività tale da non richiedere un ulteriore commento.
Tommaso da Celano, al Cap. CXXXVIII de “La vita Seconda di San Francesco” ce lo descrive proprio contro i detrattori, con parole di un’eloquenza pesante e disarmante tale da risultare il miglior antidoto al rischio di tenere fisso il pensiero su coloro che il Santo definisce «fiele degli uomini, fermento di malvagità, disonore del mondo». Certo: restano i danni causati dal “puzzo disgustoso” «se non si chiudono le bocche di questi fetidi» e, perciò, Francesco raccomanda a tutti i suoi “la massima diligenza” perché «non si diffonda maggiormente questo morbo pestifero».
«Ahimè – lamentava San Francesco – la terra abbonda di animali velenosi ed è impossibile che una persona onesta sfugga i morsi degli invidiosi! Si promettono premi ai delatori e, distrutta l’innocenza, si dà a volte la palma alla falsità. Ecco, quando uno non riesce a vivere della sua onestà, guadagna vitto e vesti devastando l’onestà altrui.
«Il detrattore dice così: so cosa fare, getterò fango su gli eletti e mi acquisterò il favore dei grandi…Sanno soltanto adulare – è l’impietosa analisi del Santo di Assisi – quelli, dalla cui autorità desiderano di essere protetti, e diventano muti quando pensano che le lodi non raggiungano l’interessato. Vendono a prezzo di lodi funesti e il pallore della loro faccia emaciata, per sembrare spirituali in modo da giudicare tutto e non essere giudicati da nessuno. Godono della fama di essere santi, senza averne le opere, del nome di angeli ma non ne hanno la virtù».