DEOTTO: QUANDO L’UNICO ARGOMENTO DEI “SINISTRI” È L’INSULTO.
12 Settembre 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Paolo Deotto ci ha inviato un commento a un’intervista pubblicata da il Fatto Quotidiano – il giornale ex opposizione che ora svolge un ruolo non nobile a favore della cricca Conte: ci avrà la sua convenienza, come dicono a Genova – che purtroppo non è un elemento isolato. Così come il tentativo squallido e sciacallesco degli urlatori del PD di gettare sulla soglia della destra l’omicidio di Willy, compiuto da gentaccia del giro della droga (ma chi ha fatto le leggi permissive su droga e spaccio? La Destra?) così ogni critica o opposizione al peggior governo della Repubblica, colluso con il peggior PdR della Storia repubblicana merita solo insulti, non dibattito. Buona lettura. E grazie a Deotto.
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Caro Marco,
oggi mi è caduto l’occhio su un articolo pubblicato sul Giornale (https://www.ilgiornale.it/news/politica/ora-fatto-arruola-i-sociologi-psicoanalizzare-chi-odia-i-1889141.html), dal titolo “Ora Il Fatto arruola i sociologi per psicoanalizzare chi odia i grillini”. Apprendo così che esiste un signore di nome Domenico De Masi, che è nientepopodimeno che uno dei sociologi più noti del nostro Paese. E fin qui, tutto bene: ho allargato i miei angusti orizzonti culturali.
Poi però il sociologo – uno dei più noti, si noti bene – mi pare un po’ privo di argomenti. O forse no, mi sbaglio io, ha l’argomento fisso di un certo tipo di “intellettuali” (?): l’insulto. Poi, essendo un sociologo – uno dei più noti – elabora un po’ l’insulto, ma, insomma, la minestra è sempre quella.
Ora, se c’è in Italia un partito allo sfascio e alla deriva è il Movimento 5 Stelle. Basta vedere i risultati elettorali recenti, basta vedere il formidabile livello dei suoi rappresentanti più illustri (si fa per dire). Glissons. E se si vuole sapere cosa pensa la gente del governo Conte, non c’è bisogno di studi sociali e politici approfonditi: basta ascoltare la gente al bar…
Però il signor De Masi è un sostenitore del governo Conte, e si sa che questo governo non starebbe in piedi senza l’appoggio dei grillini. Quindi il signor De Masi contesta anche quegli intellettuali, che lui definisce di “finta sinistra” e che a suo avviso “hanno il tic dell’antigrillismo e che ogni giorno attaccano il governo”.
Questi intellettuali di finta sinistra fanno male ad attaccare il governo. Ma perché fanno male? Perché “stanno facendo il gioco di Salvini”.
E ci siamo. I sinistri si azzannano tra loro, però almeno, suvvia, devono cercare di stare uniti sulla comune ossessione: Salvini, il nuovo mostro totale, l’incarnazione del male.
E fin qui andrebbe ancora bene… siamo abituati a una classe politica che, in mancanza di argomenti, ne ha trovati per decenni sul “fronte comune antifascista”… Poi venne il fronte comune anti-Berlusconi, adesso siamo all’anti-Salvini…
Però siamo ormai in un‘epoca di decadenza generale, alla quale non riesce a sottrarsi nemmeno il signore Domenico De Masi, che pur è uno dei sociologi più noti del nostro Paese.
Infatti, il De Masi, dopo la rampogna agli ipercritici dei grillini e del governo, dovrebbe esporre gli argomenti, le ragioni, della sua rampogna. E qui casca l’asino. Gli intellettuali di finta sinistra (De Masi dixit) “o sono complici della destra pre-fascista o sono cretini perché non lo capiscono”.
Stop. Fine. Giudizio lapidario. Non molto argomentato, in verità. Tra l’altro, mi sia concesso, mentre la definizione di “cretini” è molto chiara (e confesso che mi divertono i sinistri che si azzuffano tra di loro…), vorrei capire cosa sia mai la destra “pre-fascista”. Ho studiato tanto il periodo fascista, la nascita del movimento, la presa di potere, eccetera. In passato ho anche pubblicato qualcosa in argomento, ottenendo dei giudizi non del tutto negativi. Però non riesco a capire cosa sia la destra “pre-fascista”. A meno che il signor De Masi non tema un ritorno al potere di Giolitti. Sarà bene fargli sapere che lo statista piemontese è morto da quasi cent’anni.
Insomma, che debbano attaccare l’odiato Salvini o che debbano litigare tra di loro, gli “intellettuali” di sinistra – o di finta sinistra, non saprei – ricorrono all’insulto. Poi magari, come in questo caso, lo elaborano un po’ di più, con frasi misteriose. Ma la sostanza non cambia.
E questi sono i personaggi che pretendono di essere la coscienza critica del Paese, che pretendono di dare giudizi e patenti a tutti su tutto. Dio ci salvi!
Dimenticavo: sono comunque buoni. Anzi, buonissimi. In Italia c’è un solo vero incurabile cattivo, Salvini. Addirittura, ha di recente aggredito a colpi di Rosario una pacifica immigrata, che lo stava ricoprendo di petali di rose per farlo diventare buono. Non contento, si è strappato la camicia per gettarne i brandelli contro la poverina.
PS: scusami, permettimi di chiudere con un piccolo ricordo personale. Qualche tempo fa mi trovavo a cena da amici. Fra di essi, c’era una signora di alto livello culturale. Si discuteva di politica americana, e io ebbi a dire: “Preferisco cento Trump a una sola Hillary Clinton”. Non l’avessi mai fatto! La signora perse il suo sorriso e si mise a urlare: “Certe cose non si possono dire! Non si possono dire!”. Mi limitai a dire che avevo espresso un’opinione e non c’era bisogno di urlare. E qui si raggiunse il massimo. La signora mi disse: “Io non urlo mai!”. Peccato che me lo dicesse urlando…
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Tag: deotto, fatto quotidiano, massi, sinistra
Categoria: Generale
Caro Deotto, ad ognuno i propri. A destra aleggia tal Alessandro Meluzzi che non ha certo nulla da invidiare al povero De Masi. Quanto ai litigi interni alla sinistra mi pare che anche tra i cattolici non se li risparmino in base alle personali simpatie correntizie.
La verità sulla pandemia si sta facendo strada, sempre più persone ne rivelano l’origine umana, massonica, diabolica:
https://gloria.tv/post/WUaCwQVsCC8X3dk96o1V4G1Hd
Consigli pratici per sopravvivere nel Mondo Nuovo
(quello di Bergoglio, Biden, Soros, Conte, …)
CONSIGLIO NUMERO UNO: eliminare completamente, se possibile, la televisione; evitare come la peste i telegiornali, tagliare la pubblicità, evitare nel modo più assoluto i reality, una forma d’ipnosi.
CONSIGLIO NUMERO DUE: via dalla pazza folla. Se ci si abitua a stare nella folla anche quando se ne potrebbe fare a meno si contraggono tutti i vizi di un’umanità debole, suggestionabile, capricciosa e imprevedibile, non solo bisogna andar via dalla folla; bisogna coltivare poche ma buone amicizie, e, se no, imparare a stare da soli.
CONSIGLIO NUMERO TRE: fate le cose con calma; cercate di abolire la fretta, i ritmi convulsi, imponetevi la virtù della lentezza: fate bene quello che state facendo, di qualunque cosa si tratti. Abituatevi a non dipendere totalmente dalla tecnologia, a tenere spento il cellulare, a lasciare la macchina in garage quando potreste andare a piedi. Ascoltate il silenzio, cercate di ritemprarvi nella natura. Respirate l’odore della terra, della resina, della pioggia. Andate a letto quando è ora di dormire e alzatevi molto presto il mattino. Ritrovate un ritmo di vita il più possibile naturale.
CONSIGLIO NUMERO QUATTRO: dedicate del tempo alla preghiera, se siete credenti; se no, alla meditazione. Non i ritagli, non gli avanzi del vostro tempo: a Dio si offrono i fiori più belli. Pregate quando la vostra anima ne ha bisogno, perché senza l’aiuto di Dio non potete far nulla. La preghiera non è un di più, un lusso: è il sale quotidiano della vita; niente preghiera, niente vita soprannaturale. È come se chiudeste Dio fuori della porta. Ma una vita senza Dio è una pallida ombra della vita vera. Chi prega è capace di fare cose eccezionali; chi non prega stenta perfino a svolgere le mansioni quotidiane indispensabili.
CONSIGLIO NUMERO CINQUE: abituatevi a fare a meno delle cose superflue; liberatevi dalle catene del consumismo.
CONSIGLIO NUMERO SEI: riflettete bene prima di assumere un impegno; ma una volta che lo avete assunto, andate sino in fondo, a costo di qualunque sacrificio. Siate di parola, innanzi tutto con voi stessi. Come possono gli altri prendervi sul serio, se voi per primi non avete fede in voi stessi?
CONSIGLIO NUMERO SETTE: imparate ad ascoltare e a parlar poco.
CONSIGLIO NUMERO OTTO: imparate a guardarvi intorno. Sapreste descrivere la casa in cui abitate, la via in cui si trova la vostra casa? Sapete che tipo di alberi fiancheggiano il viale?
CONSIGLIO NUMERO NOVE: Reagite alla tristezza e allo scoraggiamento; conservate l’ingenuità e il candore di quando eravate piccoli. Se il mondo in cui vivete ha perso ogni incanto, allora siete già morti: dei morti asintomatici. Evitate come la peste le persone eternamente negative: sono invidiose della vostra possibile felicità. La tristezza è male, perché offusca lo splendore del creato.
CONSIGLIO NUMERO DIECI: Cercate la bellezza. Anche nei luoghi e nelle situazioni peggiori, cercatela e la troverete, magari nascosta in un angolo. La bellezza è gioia dell’anima e inno alla vita.
E adesso buona fortuna: che Dio sia con voi, accompagni i vostri passi e benedica il vostro cammino.
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/contro-informazione/le-grandi-menzogne-editoriali/9488-sopravvivere-nel-nuovo-mondo
Ottimo!
Signore Dio scampaci dagli “umani”!
Non tutti hanno la buona fortuna di discutere con bergogliani gentili che si limitano a urlare. Per esempio, queste ragazze canadesi che manifestavano pacificamente in favore dei bambini uccisi prima di nascere:
https://youtu.be/z7SqtIe5rZQ
Sono totalmente d’accordo con Wisteria e sottoscrivo il suo post.. Aggiungo inoltre che sono in pericolo coloro i quali sono contro il governo giallorosso e coloro i quali sono critici verso la politica buonista e concessionista di tutto verso gli immigrati. Due esempi personali da video da Youtube. Ho postato una critica sarcastica ad un video su GIUSEPPI criticando il fatto che il documento nascosto e poi” saltato fuori ” con omissis , fosse in realtà poi molto antecedente al 17 febbraio. Ricevo come risposta un CAMBIA SPACCIATORE. Il tale che mi apostrofa così ha un nome arabo ed un cognome italiano. Vado immediatamente su Facebook e lo trovo. È un diversamente mediorientale scuro di pelle con laurea triennale di non si sa bene cosa , vestito (in foto )con una giacca che sembra da cameriere e che da Dubai si è trasferito a Parma e che su Youtube insegna ad imparare l’italiano tramite i fumetti della Walt Disney ( Paperone & Company) …..Una risorsa boldriniana,dunque….il secondo di nome Peter ,mi attacca per un mio post relativo al video all’attacco della congolese a Salvini in cui dicevo NO NON NO NON È STATO STRATTONATO MA AGGREDITO. Il mio interlocutore mi scriveva SI SI SI SEI UN IDIOTA…..ed in seguito mi attaccava dandomi dello sporco leghista ( cosa che non sono) In entrambi i casi ho risposto molto poco cristianamente…..Ecco mi rendo conto meglio dell’odio verso i politici di destra ( Meloni compresa ) perché lo riscontro personalmente ed anche verso altri internetnauti sul web. Basta , anche senza offendere alcuno sul web , non essere d’accordo con questo regime e sei sotto tiro. C’è un clima da guerra civile e lo vedremo meglio quando finiranno le ore di cassa integrazione e gli aiuti di stato , e questo regime ( che accoglie clandestini h24) negherà ulteriori aiuti agli italiani che non ce la fanno.
Sul tema “insulti” l’attuale Capo della ex-Chiesa di Cristo ne è “maestro”.
Il 12 maggio 2019 questo sito pubblicò nel Bestiario Clericale un articolo con un florilegio:
Solo qualcuno per non appesantire lo stomaco e questo blog:
“Volto di cetriolini all’aceto. Mummie del museo. Zitelle. Piccoli mostri. Aristocratici dell’intelletto. Pomposi. Carrieristi. Putrefatti. Rubricisti. Showman. Faccia di aceto. Tacchini. Anime piene di chiacchiere. Mummie spirituali. Profeti di disgrazie. Succhiacalzini. Clero di Stato. Facce scure. Gattopardi spirituali. Comari. Cacicchi. …
Chi vuole addottorarsi (piú di 200 fiori) legga:
http://www.marcotosatti.com/2019/05/12/bestiario-cinque-anni-di-papa-77-in-meno-di-cattolici-in-italia-chi-e-senza-insulto-scagli-il-primo-epiteto/
È opportuno che gli amici del forum sappiano che il direttore del fatto quotidiano, tal Marco Travaglio, ha studiato dai salesiani e sembra che il cardinal Bertone lo considerasse uno degli ex alunni meglio riusciti.
Ora l’operazione che ha portato alla nascita del movimento grillino è partita da Genova ma ai tempi del cardinale Bertone. L’obiettivo era di sostituire la nomenclatura di sinistra con un nuovo partito in cui i vecchi boss del PCI non potessero mettere becco.
Inoltre a Genova Sansa era in contatto con giuristi illustri come Flick, ad esempio. Poiché anche Alpa apparteneva al gotha giuridico genovese prima di trasferirsi a Firenze e Roma, è possibile che abbia messo a disposizione di questo progetto il suo giovane di bottega, tal Giuseppi Conte.
Amico Tosatti lei parla di dibattito. Ma a parer mio è dal 1968 che il dibattito non c’è più. A meno che per dibattito non si intenda fare lunghe liste di desideri da opporre ad altrettanto lunghe liste di desideri redatte dalle parti avverse. I politici ridotti al livello mentale dei bambini che scrivono la letterina a Santa Lucia o a Gesù bambino per esternare le loro richieste. Poi tutto finisce lì.
Governare, in parole povere , vuol dire leaderschip. Ma per esercitare una autentica leadership, non basta fare l’elenco delle cose da fare. Bisogna dire chi le farà, in quanto tempo, con quali mezzi. E se le risorse sono limitate bisogna stabilire un ordine di priorità. Le pare che i nostri governanti siano all’altezza di fare tutto questo?
Non mi sto rispondendo, ma sto scrivendo una necessaria aggiunta e un corollario.
Dopo tutto controllare che ciò che si doveva fare sia stato fatto. E se non è stato fatto capire perchè e riprogrammare tutto con le necessarie azioni correttive affinchè gli obiettivi vengano comunque raggiunti.
Questo è il minimo della leadership.
@ Stilumcuriale Emerito
Ai nostri tempi, come amiamo dire noi vecchi, in politica la leadership si raggiungeva dopo anni di gavetta durissima: De Gasperi, Togliatti, Fanfani, Andreotti, Berlinguer, ecc., sono emersi così.
Oggi circa 300 M5S sono stati scaraventati in Parlamento in un attimo e governano pure. Qualche commentatore ingeneroso li chiama “scappati da casa”. Cosa ci possiamo aspettiamo da questi neofiti? Sileri e pochi altri sono la classica eccezione.
300 rapaci autorizzati a danneggiarli da milioni di merli che li hanno votati.
Il metodo di scelta, ovvero tramite la piattaforma Rousseau, sembrava l’unico mezzo che permettesse di scegliere rappresentanti degni senza passare dalle segreterie di partito. In vista di un possibile successo il movimento 5 stelle aveva anche chiesto che personalità autorevoli al unissero alle proprie liste. Fu così che giornalisti di fama anche se non eccelsa, come Paragone e Carelli aderirono e furono catapultati in Parlamento. Ma questi professionisti, a mio parere, sembrano essere stati sommersi dall’ignoranza di molti altri. Mi sono domandato cosa ci facesse Paragone : è emerso che voleva mantenere fermo un punto. L’uscita dall’euro. Di Emilio Carelli nessuna traccia.
Da incompetente matricolato in materia politica, espongo un mio sospetto che col passare dei giorni e dei mesi diventa sempre più fondato, e cioè che c’è un accordo sottobanco fra grillini, piddini e renziani per non far cadere il governo ed impedire “alle destre” di andare al potere.
Da mesi, un giorni si e l’altro pure, tv e giornali parlano di passaggi difficili per il governo che puntualmente li supera e di grossi nodi da sciogliere che puntualmente vengono sciolti. La litigiosità che mostrano è soltanto di facciata per darla da bere ai fessi. Intanto, continuano a seminare l’odio che attribuiscono agli avversari politici.
Questi sfacciati celi portiamo sul groppone fino a fine legislatura. Anche perché il popolo democratico e bue non può farci nulla.
Non è sottobanco: è alla luce del sole. Lo ha detto chiaro De Masi. Bisogna votare sì perché il governo possa arrivare alla fine della legislatura. Ma se questo governo arrivasse alla fine della legislatura il presidente della Repubblica verrebbe eletto da questo parlamento che non rispecchia più la volontà del paese.
Il quale nuovo presidente (ma c’è già qualcuno che vedrebbe di buon occhio la rielezione dell’attuale) continuerebbe a fare il ciecosordomuto su parecchie cosette che gli competono direttamente. Avete più sentito parlare del “caso Palamara” e dintorni? O dei DPCM (atti amministrativi) imposti come se fossero atti parlamentari, in palese violazione della Costituzione?
I media di regime stanno cercando di minimizzare l’aggressione a Salvini, ma io non posso fare a meno di preoccuparmi. Tutti coloro che portano addosso qualche segno della fede cristiana, come una Croce o una medaglietta attaccata a una catenina sono in pericolo.
C’è anche di peggio, ovvero la totale cancellazione del semplice buon senso:
https://www.antoniosocci.com/piccola-esilarante-storia-di-cecita-selettiva-indotta-da-ideologia/
“In Italia c’è un solo vero incurabile cattivo, Salvini. Addirittura, ha di recente aggredito a colpi di Rosario una pacifica immigrata, che lo stava ricoprendo di petali di rose per farlo diventare buono. Non contento, si è strappato la camicia per gettarne i brandelli contro la poverina”
Fantastico!
Ohé, non fatelo leggere a Guido che magari ci crede davvero…
sa caro Deotto , la voglia di “loggie” ha influenzato anche il gentil sesso di “alto livello culturale ” come lei ha scrito. E la Hillary Clinton sembra sia una “gran maestra” , che da istruzioni around the world perchè si dica che Trump è una tragedia e ci vorrebbe al governo una Clintoniana.
vede caro Deotto , se lei avesse vissuto, come è successo a me , l’epoca dei salotti milanesi delle donne di “alto livello culturale ” quale la Giulia Crespi , oggi non si meraviglierebbe che reagiscano istericamente e non urlino urlando . Mi meraviglierei io che lei continuasse a frequestare questi circoli-loggette di intellettuali urlanti e ululanti….
Caro Don Lisander, a volte, come lei sa, ci sono inviti che non si possono rifiutare. Per buona educazione, cortesia eccetera… Comunque ricordo bene il periodo d’oro della signora Crespi (RIP). Ricordo anche che di lei si disse, parafrasando un’antica frase: “Due cuori, un(a) Capanna”. Qui habet aures… eccetera eccetera. Un cordiale saluto
La massoneria nelle logge (non “loggie”) non ammetteva le donne.
Non “ammetteva”. Ma non è detto che oggi non ammetta. A guardare i fatti, si direbbe che o sono “utili idiote” o sono capibastone…